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9 Agosto - Foto 14 (vale UN punto)
La mia vita senza Vold - A Melancholian Story
Era per forza venerdì o sabato…non ricordo l’anno ma senz’altro il 1 giugno.
Ne sono certa perchè il venditore di bibite ambulante, mentre cammina tra la gente sdraiata, declama l'oroscopo, le previsioni del tempo, le ultime news e...l'onomastico del giorno. Un personaggio...ma chi non lo è alla spiaggia porcella del lido di dante? Loro erano una coppia piemontese. Li chiameremo Stefania e Davide. Ci conoscemmo proprio lì, in spiaggia. Non era un incontro programmato. Si fermarono a sistemare i loro teli mare vicino a noi in un orario in cui c'era davvero ancora poca gente. Il lido diventa(va) davvero porcello solo nelle ore del pomeriggio; al mattino, i "cucadores" e i "falegnami" sono ancora a nanna,…la notte in romagna, quando sei un gran maiale, può essere molto lunga. Quasi per scusarsi, ci dissero che - conoscendo la nomea del luogo - preferivano stare vicino a un'altra coppia. Si sentivano più sicuri. "Ma certo, mettetevi qui con noi", risposi amichevolmente mentre di sottecchi guardavo Vold che faceva il vago leggendo Diabolik. Sapevo che stava invece già leccandosi i baffi e pensavo a quei disgraziati che sorpresi da un incendio in un grattacielo, si gettano nel vuoto per sopravvivere qualche secondo in più. Una bella coppia, abbastanza. Sui 28, sposati da un paio d'anni. Lui fisico tonico, un po' dinoccolato, molto alto, cordiale. E’ il regista della coppia e della situazione. Fino sd ora, almeno. Sono qui perché l’ha voluto lui e l’ha fatto volere anche a lei. Lei molto graziosa. Brunetta, capelli a caschetto. 1,65, direi. Tettine piccole a freccia, culetto tondo. Musetto curioso col naso a patatina. Lui architetto in uno studio altrui, lei commessa in una libreria. Si spogliano dunque vicino a noi. Lui integralmente, lei tenendo, almeno inizialmente, le mutandine del costume. Lui ha le palle un po’ piccole per il mio gusto; a me piacciono i coglioni da uomo, belli grossi. Lei ha i capezzoli chiarissimi, segno che non è avvezza a stare senza reggiseno….a mostrare le tette ad altri. Le invidio subito gli occhiali da sole vintage. Mentre li studia considero che lui potrebbe benissimo essere iscritto al forum. Avere magari un thread nella sezione "la mia donna senza certificazione". Uno di quei thread in cui la coppia non si certifica perchè la lei, pur permettendo (forse) l'uso delle foto private e pur avendo (forse) una qualche contezza delle attività onanistiche del compagno, non si sogna certo di partecipare attivamente a forum, videochat o quant’altro. Una di quelle donne per cui il giorno del matrimonio corrisponde all'inizio dell'autunno. Un lungo, lunghissimo autunno. I mariti, per reazione, iniziano a frequentare i viali oppure s’impegnano in un paziente, metodico...estenuante lavoro ai fianchi per renderle più disinibite. Pornetti in tv, lingerie da sexy shop (portata malissimo), qualche accessoruccio allegro e dirt talking a ruota libera.
In effetti, si accorgono che la performance ne guadagna….e provano ad alzare il tiro. Allora fantasticano avventure, spesso sottovalutando drammaticamente le conseguenze del trasformare le fantasie in realtà. In genere il primo passo è la spiaggia nudista. Il secondo, l'attaccar bottone ("ciao, di dove siete?") con altre coppie. Per male che vada, si gusteranno un po' di fighe e cazzi da vicino e immagazzineranno ricordi pruriginosi da rievocare alla scopata successiva, farcita di condizionali (“cosa avresti fatto a quella, come lo avresti preso da quell’altro…”).
Io sono bravina nel leggere le situazioni...ma Vold è top di gamma. Andiamo a rinfrescarci in acqua e mi racconta tutto di questi due, come se li conoscesse da anni Per questo mi sgama sempre quando ne combino una delle mie. Capisce al volo che Davide è pronto per le corna e bisogna solo convincere Stefania, prtarla nel mood. Io intanto do fondo al mio repertorio (post) lolitesco per convincere Davide che "A" la mia figa è la cosa che più vuole al mondo e "B" puó averla in cambio di un piccolo sacrificio. Il premiato metodo seduttivo "Voldemort" mi ha sempre affascinata, fin da quando, al liceo, quasi tutte le mie compagne di classe lo avrebbero voluto in prestito. Per un pomeriggio al centro commerciale con lui e la sua carta di credito erano pronte a tutto. Non gli avevo ancora dato il culetto e non avevo nessuna intenzione di farlo. Ero stata inculata una sola volta e mi aveva fatto malissimo. Lo stronzo rimorchiato su C6 (chi se lo ricorda?) che mi sverginó dappertutto, peraltro - e per fortuna - molto poco dotato, mi impaló in un colpo solo, a freddo. A ripensarci, mi brucia ancora. Un giorno, uscita da scuola, raccontai a Vold delle mie compagne; gli chiesi se gli piacevano...lui disse che erano tutte ragazze carine, ma che quando ci guardava uscire dall'edificio a lui sembrava di guardare un film, con personaggi bidimensionali, sfocati. Proiettati. Irrisolti. Un fondale, insomma. Io sola ero nitida, definita; non avevo ombra perché emettevo di mio una luce interiore. Sicuro.
Il bastardo ebbe il mio culetto quello stesso pomeriggio. Solo ricordi, ormai. Cominciammo allora a fare amicizia con Stefania e Davide. Le solite chiacchiere da minestra. “Come mai qui? Quali altre spiagge nudiste avete frequentato? Quali incontri avete fatto?” Quando chiesi se giocavano con altre coppie, Davide scoppio a ridere come a dire: “Chi, noi? Noooooooo”. La risata suonava però un po’ nervosa. Forse perché avevo cominciato a spalmarmi l’olio solare sulle tette. Subito dopo la mia domanda, Stefania aveva girato la testa dall’altra parte, interessatissima a guardare…a guardare…niente, non c’era niente da guardare. Le bastava non dover affrontare la faccenda. Lui è un patatone e poco dopo comincia a lanciare sguardi a sua moglie per invitarla a togliersi gli slip. Forse credeva non ce ne accorgessimo. Lei scuote la testa, quasi indispettita. Una volta, due, tre. Poi sbuffando se li sfila, lasciando apparire un ciuffettino nero molto ben curato. Una figa d’altri tempi…quando ancora somigliavano alla lettera “V”. Toccava ora a Vold. Vold non é mai stato un adone. Sempre in sovrappeso e allergico alla depilazione. Però ha un bel volto dai lineamenti regolari e un signor cazzo. No, non un superdotato; affatto. Però diciamo che in una qualunque spiaggia nudista con cento cazzi al vento, il suo è tra i migliori venti. Inoltre è un bel cazzo, proporzionato, affatto storto o congestionato. Tuttavia, questo non gli basta. Troppa panza. Troppa differenza d’età. Per cuccare ha bisogno di tessere la sua tela di ragno. Conosco davvero pochi uomini altrettanto capaci di mettere le persone a proprio agio. È affabile e riesce simpatico a tutti.
La Sinfonia di Voldemort si sviluppa in tre movimenti.
1) Allegro non troppo: si presenta come un gentiluomo old school, sorridente e ironico, senza sboronate. Si mostra affascinato dalla donna che ha davanti ma rimane tranquillo. Nè aggressivo, nè malato di figa; un maschile morbido. I suoi gesti esprimono familiarità con l'ambiente e le regole del gioco. Come a dire: "non essere inbarazzata, ti guido io". 2) Vivace moderato: Vold è in grado di parlare con cognizione di causa di molte, molte cose. Lo fa in modo brillante; condivide ciò che sa senza tirarsela…cerca invece l’aneddoto interessante, accattivante. E lo racconta bene. È un piacere sentirlo. 3) Andante con brio: una volta conquistata l’ammirazione della tipa, lui la porta al suo livello. Eccolo allora ascoltare con grande condiscendenza interessi, competenze, progetti. Partecipa con empatia alla descrizione delle svolte biografiche/professionali. Insomma la fa sentire interessante, speciale. Probabilmente non le capita spesso. La giornata scorre piacevole tra chiacchiere, bagni in mare e flirt leggero. L’ambiente fa la sua parte con continue sollecitazioni sessuali. Ci piacciamo. Decidiamo di cenare insieme (ma dai). Noi passiamo al campeggio per cambiarci e per una scopatina nelle docce. Loro invece hanno preso una stanza per il weekend in una specie di residence. Il nostro ristorante preferito è il “Dante”. Ambiente conviviale, veranda all’aperto. Cozze, fritto misto…Vold fa tutti i suoi numeri da circo con gli assaggi del vino, tre bottiglie…una per ogni portata, più la grappa finale e offre alle signore le rose quando passa l’ambulante (“tu mi permetti, vero?” dice a Davide). Ne regala una anche alla cameriera, gentilissima. I vampiri possono entrare a casa tua solo se invitati. Stefania è piuttosto presa dalla conversazione con Vold. Per quanto riesco a cogliere dice un sacco di cagate…vedere Vold che ascolta rapito fingendo di esserne affascinato, mi fa sorridere. Che gran figlio di puttana. Per conto mio, ho fatto piedino a Davide per tutta la cena. Passare dal ristorante alla loro stanza, portandoci dietro un’altra bottoglia da stappare…diventa la cosa più naturale del mondo. (Segue…forse).
Dove è la PHICA?