DOPPIA COPPIA SVESTITA
(Seguito di “La mia vita senza Vold”)
Entriamo nella stanza a pianterreno. il classico arredamento essenziale degli “ammobiliati”. Davide chiude la porta, si gira e il secondo successivo si ritrova la mia mano sul pacco. Glielo stringo fortissimo. Lo guardo negli occhi e mi lecco le labbra. Stefania vede e si immobilizza. Certo, a quel punto doveva immaginare che sarebbe finita così e non con una partita a Monopoli. Ma un conto è immaginarlo, un altro è guardarlo accadere. Forse un velo di tristezza le attraversa lo sguardo (fonte: Voldemort). Scuote la testa, sembra incredula…Vold finge di esserlo a sua volta…per solidarietà. Sgrana gli occhi come se non potesse credere che la notoriamente morigerata Eleonora, regina del focolare, potesse arrivare a tanto. È talmente solidale che mentre le dice “ah, che due stronzi”, comincia ad alzarle la maglietta. Come era ben chiaro - per via dei capezzoli, rimasti ben visibili per tutta la cena (e che mi avevano rubato un po’ la scena coi maschi dei tavoli accanto) - sotto non c’era alcun reggiseno. Che puttanella! Lo sguardo del fellone era traducibile in: “hai visto cosa fanno? Vendichiamoci!”.
Passo indietro. Quando, in queste faccende, si ha a che fare con una coppia avvertita, in genere si aprono le danze con le ragazze che giocano tra loro. Gli uomini guardano e incitano, abbandonandosi a complimenti sempre più lascivi. Poi si avvicinano, iniziano a prendere la propria donna, carezzando entrambe…e infine, trovano la strada, per infilarsi nell’altra. Ci sono mille variazioni, è vero…ma nitty gritty funziona così. Era chiaro non sarebbe stato questo il caso. Per i nostri nuovi amici era la prima volta e Stefania non era certo il tipo da giochini bisex. Peccato, io quella V l’avrei mordicchiata volentieri, facendomi strada con la lingua nel ciuffetto fino a trovare il bottoncino “effervescente”.
Però intuivo che Stefania si stava avvicinando a quell’atteggiamento da “Ah, si? Mi fai questo? A me che sono tua moglie? Allora te la faccio pagare”. Cioè…esattamente quello che Vold voleva ottenere. Esattamente dove voleva portarla. Però era ancora un po’ irrigidita. Anche mentre Vold, ormai concluso l’arrotolamento della t-shirt, le stava succhiando le tettine. Ci avevamo fantasticato mentre mi sbatteva, sotto i getti d’acqua calda delle docce. Ci voleva un’ultima spintarella. Mi alzai sulle punte dei piedi e infilai la lingua nella bocca di Davide. Non limono quasi mai gli altri uomini. Tra qualche riga spiego il perché. Posso leccare un cazzo, non una bocca. Qualcuno che immagino sta leggendo, può confermarlo. Quella fu una delle rare eccezioni. Il muro cadde. A quel punto, amici di Phica, cambiò tutto. Ed ebbi modo di assistere a due colpi di scena, uno dietro l’altro. Il primo fu proprio “uno dietro l’altra”. Ci sono tante cose belle al mondo. iI rock and roll, I quadri di Balthus, fare il bagno in mare nudi di notte, la birra gelata, i film di Wes Anderson, il 5 maggio 2002…ma - ragazzi - essere presenti nell’attimo in cui una donna abbandona il pudore…l’istante in cui si alza in piedi e si libera di mille vite di convenzioni imposte…il momento in cui realizza che la figa ha quella forma perché è pensata per accogliere i cazzi…è la cosa più eccitante del mondo. Un’esperienza inebriante. Stefania, vedendo suo marito chiudere gli occhi per accarezzare con la propria lingua quella di un’altra donna (che - per inciso - ancora gli strizzava l’uccello) stava per regalarla a noi. Vold poi mi disse che un lampo le aveva attraversato gli occhi. Forse esagerò, forse vide quello che voleva vedere. Non lo so, ero girata e armeggiavo con i bottoni dei pantaloncini di Davide. E qui ci vuole un altro inciso. Tanto ormai avete capito quale e il mio stile: una storia che è dentro una storia che è dentro un’altra storia. E tutte si intrecciano, perché vogliono scopare anche loro…vogliono scambiarsi anche loro.
I bottoni! Per quale cazzo di motivo comprate i pantaloni coi bottoni invece della zip, non lo capirò mai. Ci vuole un sacco di tempo per tirarvelo fuori e poi se si deve fare una cosa veloce, di nascosto…si finisce per essere sgamati. Odio i bottoni fin da quando mia zia mi beccava a giocare al dottore col pistolino di mio cugino Ivan. Io al primo rumore di passi mi ero già ricomposta. Lui doveva cincischiare coi bottoni e quando sua madre apriva la porta, lo beccava inevitabilmente col serpentello di fuori. Cosa diceva allora? “Ma Eleonora, cosa fai”. Eccerto, sempre colpa della femmina tentatrice. Sempre colpa di Eleonora, dalla cameretta di mio cugino alle terme di settimana scorsa. Può anche essere che io scopi la testa ai maschi, come leggo…di sicuro i maschi vogliono scoparmi la figa. Io non sono una bonazza….ma nemmeno un cesso. E se non sei un cesso, ci sono solo due tipi di uomini al mondo: quelli che vogliono scoparti e quelli che cercano di nasconderlo, a te e a sé stessi. Più grosse hai le tette, meno verrai presa sul serio. Hai preso trenta in quell’esame? L’hai data al docente. Hai ottenuto un aumento di stipendio? Ti sei inginocchiata sotto la scrivania del capo. Tutta la vita così. Tanto vale porsi a monte e spassarsela. Non c’è nessun premio per le rinunce. Nelle ultime settimane, vagolando per il forum, mi sono imbattuta nel thread (poi chiuso, riaperto, richiuso, riaperto…) di quella ragazza tettonissima che si fa chiamare Mady Gio. Non ci sono aggettivi per descrivere quanto è bello il suo seno…forse dovranno coniarli apposta. Ma a farmi appassionare al thread non sono state le fotografie ma le infinite polemiche tra i forumisti. Cominciamo scartando l’evidenza: la stragrande maggioranza di chi le da’ contro è composta da scrocconi che si inventano deliranti filosofie per giustificare il fatto che vogliono godere del suo lavoro a sbafo. Io non so quale indispensabile mestiere facciano costoro e per quale motivo lo ritengano più degno di quello di Mady…però vorrei vedere quanto sarebbero contenti se Internet trovasse il modo di rubargli lo stipendio, regalando al mondo quel che a loro è costato impegno e fatica. Tolti di mezzo tutti i “lei fa bene a prendervi per il culo”, autoaffogatisi nel ridicolo, vorrei affrontare il sottotesto moralizzante. E già mi scappa da ridere solo a pensare che qualcuno voglia fare la morale su Phica. Comunque, stiamo al gioco. Vi chiedo? Secondo voi, quante possibilità avrebbe Mady di svolgere un’attività a prescindere dalle sue tette? Voi riuscite a immaginarla, non so, dentista? Maestra elementare? Giornalista televisiva? Ovunque…come sono certa le è capitato per tutta la vita, l’unico punto di attenzione, sarebbero state le sue tette. In questo paese retorico, borghese e pseudocattolico…nessuno mai le permetterebbe di dimenticarsele per cinque minuti. Tutti gli occhi e molte mani sarebbero finite lì. Hai voglia di parlare di lavoro quando ogni tuo interlocutore non ti ascolta e pensa a come affogherebbe volentieri il proprio cazzo in mezzo a tutto quel ben di dio. Le altre donne? Peggio ancora. Anche le poche che non schiattano di invidia, mai assumerebbero o vorrebbero intorno una che inevitabilmente creerà scompiglio ipnotizzando ogni cromosoma Y del circondario. Allora, inevitabilmente, lei è cresciuta pensando che le tette fossero la sua unica qualità. Cosa senz’altro non vera, considerando per esempio le evidenti capacità imprenditoriali. Ha individuato una professionalità e l’ha costruita. E ora la vende. Perché no? I suoi contenuti sono troppo costosi? Non lo so. So che le tette sono un bene effimero ed è giusto programmare il futuro. Godersela, facendo godere. Ecco l’agnizione che stava vivendo Stefania: “Mi arrendo: sono una porca. Però, adesso, tu mi fai godere…come una porca”. E accadde lì, davanti a suo marito. Io ero sola quando fu il mio turno. Quando su C6, la sera del mio diciassettesimo compleanno, ubriaca di Martini e invidiosa del fatto che le mie compagne già scopavano, reclutai il primo pirla disponibile e lo feci venire nel box auto di mio padre a sverginarmi la bocca, la figa e il culo in rapida sequenza.“Mi arrendo: sono una porca”.
Però, diosanto…basta con quei maledetti bottoni!
Quindi, impegnata con la patta di Davide, non vidi coi miei occhi Stefania nell’attimo in cui si trasformava in puttana (fare le puttane non significa essere puttane, possibile sia così difficile da capire?)… la vidi però decisamente a suo agio nel ruolo, pochi minuti dopo. Però la sentii dire “Se è davvero questo che vuoi, lo avrai”. Si rivolgeva a Davide, ne sono certa…però Vold equivocò e credendo che ce l’avesse con lui, ringraziò. Che coglione! Subito dopo la girò, la piegò gentilmente in avanti sul tavolo del soggiorno e le alzò la gonna. Negli scambi di coppia non è che ci siano tutti questi preliminari, eh. A oggi (ieri, sob) abbiamo fatto 11 scambi completi più altri 5 in cui giocavamo solo noi donne (due di questi con amatoriali del forum…non perdete tempo a chiedermi chi…ve lo sto dicendo solo per farvi rosicare). In questo tipo di situazione, le donne vengono per lo più prese da dietro. Insomma, mica puoi metterti a fare la posizione del missionario con la fidanzata di un altro; sarebbe poco rispettoso. Puoi chiederle di leccarti il perineo o al limite metterle un cuscino sotto la pancia e affondarglielo nel sederino… ma avvicinare la tua bocca alla sua mentre la scopi è socialmente disdicevole. Anche perché la bocca deve essere a disposizione, nel caso l’altro cazzo passi da quelle parti. Insomma, non è diventata la tua donna solo perché te la stai scopando. Non è un tradimento, non sei un amante, non é roba cuckold. Le coppie si scambiano ma restano tali. Se hai fatto bene la tua parte verrai ricordato nelle loro successive scopate. Ma è il loro gioco…tu hai
(o dovresti avere) il tuo, con la tua compagna. È una differenza importante e spero di riuscire a trasmettervela. Io, per dire, petting adolescenziale a parte, non l’ho mai fatto “in tre”, con o senza Voldemort… ma sempre e solo in due o in quattro. E nel secondo caso, c’é sempre stata un’altra donna. Un conto è fare le corna a Vold mentre non c’è…un altro conto è pensare che stia tranquillo a guardare mentre mi bombano. Non giudico nessuno (proprio io, ci mancherebbe), però perderebbe la mia stima se fosse uno che mette in piedi tutto quel cinema per guardarmi scopata mentre si stropiccia la gioielleria. E’ un gran porco, ma il suo progetto è ragionevole. Vuole scopare anche lui…e non una donna qualsiasi…ma la donna del tipo che mi sta prendendo. A ben pensarci è una roba orrendamente maschilista, lo so. Veniamo trattate come merce di scambio. “Vuoi la mia? dammi la tua!” Ebbene: io adoro i maschilisti. E quando ho potuto regalare a Vold una bella biondina (ne va ghiotto), non ho mai esitato a mettere la mia passera sull’altro piatto della bilancia.
Ma voi volete sapere di Stefania, avete ragione.
Purtroppo io adesso devo prepararmi per lavorare. Domani?
Però... prima voglio un po’ di feedback. Voglio essere sicura che i vostri piselloni siano attenti e sull’attenti. Sotto con i commenti!
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11 agosto - Foto 16 (vale UN punto).
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Quale forumista si beccò il due di picche in un gioco di carte?
Dove è la PHICA?