Me tooIo sono arrivato a questo fantastico racconto solo da 3 giorni e mi sto godendo tutte le 136 pagine una per una e lo trovo MAGNIFICO. Vorrei tanto poter vedere le foto di Michela, ti prego Antonio dove posso vederle? Fammi questo regalo
Follow along with the video below to see how to install our site as a web app on your home screen.
Note: This feature may not be available in some browsers.
Non sei ancora supporter e non hai ancora accesso al nostro gruppo telegram di Phica?
Ti basterà iscriverti al nostro onlyfans!=> Onlyfans
Me tooIo sono arrivato a questo fantastico racconto solo da 3 giorni e mi sto godendo tutte le 136 pagine una per una e lo trovo MAGNIFICO. Vorrei tanto poter vedere le foto di Michela, ti prego Antonio dove posso vederle? Fammi questo regalo
in effetti ero indeciso se scrivere a razzo o a cazzopensavo a cazzo...
Spero sia l'unica volta tu sia stato così perché empaticamente mi sono quasi sentito male io... Comunque 104 fino in fondo, non si smentisce mai!CAPITOLO: IN UN ANGOLO
Lasciai andare via tutti i parenti
Restai quasi l’ultimo ad abbandonare la casa
Mentre la cugina si apprestava ad entrare in macchina con i miei zii, la presi al volo e la portai un po’ distante per parlare
A: ho la netta sensazione che te l’ultimo dell’anno lo farai in casa sola soletta
M: ti piacerebbe caro
A: mi rammenterai quando il prof all’improvviso il 30 ti dirà che avrà avuto un imprevisto e non potrai andare a cazzi l’ultimo dell’anno
Te poi gli dirai che ti dispiace, e che vorrai passarlo comunque con lui.
E invece non potrai perché magari stranamente un problema di salute avrà coinvolto dei suoi parenti lontani.
Ci scommetti?
M: certo, che cosa ti giochi?
A: a te la scelta
M: bene, se vinco io, e vinco al 100%, una volta a settimana verrai in negozio da noi e ci guarderai mentre io e il mio amore si scopa.
A: ci sto.
M: e te cosa vuoi?
A: credo che pressapoco a gennaio ci sono 4/5 eventi, vediamo mmm, il primo dell’anno, befana, e un paio di compleanni.
Te scoperai con me a tutte quelle feste.
Te lo butterò nel culo mentre ci saranno i parenti.
Sarà fantastico
E ti dirò di più.
Il primo dell’anno sarai talmente incazzata e nello stesso tempo curiosa di capire come ho fatto ad indovinare del prof, che ti dirò tutto mentre ti inculo pesantemente
Ci stai?
M: accetto solo perché so che non succederà mai
A: andata
Dovevo accompagnare le ragazze
Salimmo sulla mia macchina
Laura e Simona erano dietro
Nessuno si era seduto davanti accanto a me
Laura stringeva Simona
Piangeva tantissimo
L: non te ne andare ti prego nooo
Era un pianto straziante
S: non ti preoccupare amore, io sono sempre la tua ragazza, solo che quando ti va, verrai da me o io da te. Usciremo sempre insieme.
Non è successo niente. Capita nelle coppie
Più che una fidanzata, sembrava una mamma
Ho sempre lasciato io per primo
Non ero minimamente abituato
E poi non c’era stato preavviso
Non c’era il sentore che la cosa finisse
Maledetto professore
Scesi dalla macchina per accompagnare Simona alla porta di casa, ma rifiutò
S: non mi accompagnare, tanto lo so già come va a finire.
Mi abbracci e mi baci come sai far tu e poi io non ti resisto
Io ti lascio, ma ti amo tantissimo.
Non sai quanto Antonio
Prima di andare però mi ammonì
L: non sono stata io a dire a Laura di andare dal prof.
Non c’era nessun piano.
Ho deciso li per li da sola
Quella è pericolosa.
Ti do un consiglio spassionato, poi fai te
Falla scopare il 31 in modo durissimo, anche oltre il limite, un po’ come avevi fatto fare alla cugina.
Lei ora odia fare quel tipo di giochi
Quella dovrà stare bene e stare male nello stesso momento
Se vuoi che non ripeta più quella esperienza, sennò sarà un abitudine per lei è non sarà l’ultima volta come pensi te
Appena partiti affondai su Laura
A: allora mia bella troietta, non mi racconti nulla?
L: che sono triste tato
A: però quando te lo ha detto, guarda caso sei andata diretta dal prof
L: No mai io…
A: io cosa… io ero lì, dentro lo sgabuzzino che stavo male
Ho visto tutto maledetta, ti sei fatta leccare le tette, la fica con te che spingevi la testa del prof e poi un bel pompino con annessa sborrata addosso.
Complimenti Laura
L: ma guarda che non è come pensi
A: ah no?
È incredibile come tu non riesca a stare un giorno senza sesso.
L: mi ha preso alla sprovvista, quando mi ha succhiato il capezzolo sono rimasta sorpresa.
Ma io non riesco a controllarmi, sono troppo sensibile.
Mi si è bagnata subito la fica, non avevo le mutande, ma ho cercato di resistere
A: hai resistito si e no un paio di secondi.
Che grande resistenza
L: non pensavo che mi facesse quell’effetto
E comunque si avevo voglia, lui mi ha leccato divinamente, però ho resistito quando mi ha messo a pecora.
Gli ho detto di no
A: gli hai detto di no perché ti faceva male il culo e ti volevi preservare per il 31 perché sennò ti facevi inculare
Ero una iena
Una bella litigata pesante tra fidanzati
Non gli davo tregua finché non avesse detto la verità
L: no no e no!
A: e infatti gli hai dato un calcio nei coglioni?sei scappata? hai deciso allora di fare un bel pompino e poi già che c’eri non ti sei fatta mancare una bella schizzata
Ti mancavano le proteine vero? Oppure i brufoli dovevano essere curati?
Dimmi la verità, io ti ho vista che godevi
L-. Ebbene, si, lo volevo si
Mi sarei fatta scopare, mi sarei fatta fare tutto , mi sarebbe piaciuto.
Se fossimo stati soli avrei voluto che mi inculasse senza pietà
Ora Laura urlava, meno male eravamo in macchina
L: E ti dico una cosa, mi ha sditalinato sotto il tavolo.
Non resistivo più.
Quando è finita la cena lo cercavo, perché volevo che mi scopasse.
Invece c’era arrivata prima Simona
Sei contento?
Mi fermai in uno spiazzo.
Non potevo rischiare di andare fuori strada
A: contento un cazzo!
Ma ti rendi conto che cosa sto organizzando per te e per me
Il 31 ti porto a chiavare valanghe di uomini.
Trovami un ragazzo che ti faccia fare quello che ti faccio fare io
A quest’ora ti avrebbero lasciato.
Ti avrebbero detto, vai pure, ma fallo da sola
Io sono sempre stato un ragazzo che da valore alla parola data
Avevamo fatto un accordo
Io vi lasciavo fare le vostre esperienze e in cambio potevo continuare a stare con tutte e due.
E mi sembra che ti ho fatto fare tutto
Poi mi hai detto di questa tua fantasia con tanti uomini, e io te la faccio fare.
Perché a me piace vedere quando stai nella goduria massima e so che quando sei completamente appagata, dopo facciamo delle scopate incredibili.
Una connessione incredibile di affiatamento pazzesca
Avevi soltanto una cosa da non fare, una sola
Ti avevo chiesto di non cedere con eventuali incontri con il professore.
Che la sera del 31 insieme alla tua performance potevamo tutti quanti prenderci la rivincita con quel viscido di merda.
Sopratutto per te, per quello che hai rischiato in gita
Te dovevi essere la prima persona da schifarlo
Stasera al tavolo vederti così , mi ha fatto male.
Avevo deciso di non farti andare per l’ultimo dell’anno.
Non mi fregava più niente.
Era la tua punizione
Ma ora non posso più farlo
Mi tocca farti andare per forza
Simona si è sacrificata per te e per me
Quel gesto gli è costato tutto e io non posso vanificarlo
Cazzo Laura, ti faccio scopare con neri, rossi, gialli e turchini, 2,3 10, 50 persone alla volta, ti faccio fare lo spettacolo, tutto, bastava dire di no
Solo un fottuto no alla persona che odio di più in questo mondo.
Invece hai voluto fare la troia fino in fondo
Laura scese dalla macchina e si buttò dentro un sentiero pedonale
Non mi ero accorto che era il sentiero famoso dove lei vide scopare la prima volta i tre sulla macchina
Percorrendolo per intero, avrebbe raggiunto in breve l’abitazione
Si mise a correre come una forsennata
Era la prima volta che litigavamo
La vidi andare via sconvolta
Cercai di raggiungerla
Non c’era già più
Non capivo come facesse a vedere al buio completo
Forse la sapeva memoria il percorso
Io non vedevo niente
Cercai di ritornare alla macchina e fare il giro dei tornanti.
Ero sicuro che se avessi fatto presto l’avrei ripresa prima che sbucasse dall’altra parte
Il sentiero pedonale era circa un chilometro
Ritornando indietro In lontananza vidi i fari accesi della mia macchina
Tutto ad un tratto la vista si annebbiò, cercai di scuotere la testa, mi toccai gli occhi , ma peggiorava sempre di più.
Il fiato si fece corto, mi sembrava di non poter più respirare
Un dolore lancinante in mezzo al petto
Gambe e braccia sembravano di marmo
Pensai subito : ora muoio qui
Non so come feci ma arrivai alla macchina e mi appoggiai
La sudorazione fredda fu micidiale.
Mi misi in macchina da perfetto incosciente
Uscì dal veicolo
Quando raggiunsi l’abitazione di Laura , mancavano ancora 10 metri al portone
Caddi come una statua di marmo
Il tremore aumentava
L: Antoniooooo!!
Laura era dietro di me.
Il buio l’aveva rallentata nel suo percorso a piedi
Mi abbracciava stretto
L: amore mio,scusa scusa scusa
Non ricordo quante volte lo avesse ripetuto
Con la coda dell’occhio vidi la madre aiutarmi a salire a casa
Sembrava una persona gentile
Dovevo proprio stare male
Mad: tranquillo Antonio. Riposati
Non stai morendo
È un attacco di panico
Ora passa tutto
Laura mi fece dormire da lei
Per intera notte, mi tenne accanto
Mi accarezzava e piangeva
Ero stato durissimo
Era quello che si meritava
Ma non riuscivo ad essere duro fino in fondo in quel momento
Per la prima volta in vita mia sperimentavo un attacco di panico.
L’ansia che mi stava erodendo lo stomaco
La paura che si impossessava della mia mente e del mio corpo
Riuscì a dirle solo “ mi dispiace”
Nella notte pian piano quella sensazione tremenda mi abbandonò
Sfiniti crollammo nelle braccia dell’altro
Quando la mattina dopo mi svegliai, la trovai attaccata come di consueto al mio cazzo
La bocca che succhiava ad intervalli irregolari nel sonno mi fece desistere
Non sapevo che fare
Se dare retta a Simona oppure lasciare stare e perdonarle tutto
Sono arrivato qui e la storia è ben scritta ed eccitante.. ma in pratica con Laura vi stavate approfittando di una ragazza con qualche ritardo mentale?CAPITOLO: IL SABATO DI LAURA, IL POMERIGGIO
Fabio mi aspettava sotto casa
Lo vedevo da lontano passeggiare nervosamente
A: mi sa che il massaggio te lo devono fare a te. Non ti vedevo agitato da tempo immemore
F: Antonio, quella mi fa impazzire. Che ci devo fare, non so lo nemmeno io.
Mi fa sentire un pischello… eccola eccola
Parcheggiò lo scooter.
Era con una gonna di jeans striminzita e un top sopra
Salimmo in casa.
Fabio si sedette su una sdraio reclinabile e Laura poco dopo ci si adagiò sopra. Con la testa sulla spalla di Fabio e tutto il corpo sopra. Ambedue guardavano la televisione.
Il culo di Laura era leggermente sotto il pacco
Laura era anche questo. L’aveva appena conosciuto. Ma se una persona gli risultava simpatica e alla mano, lo trattava come se fosse un amico di vecchia data con molta confidenza
Chiunque ci si fosse fidanzato e aveva anche un minimo di gelosia , non avrebbe fatto vita.
Io ero di lato e guardavo la tv, ma sopratutto guardavo loro.
Fabio aveva una faccia da uno che poteva scoppiare da un momento all’altro . Spostò Laura leggermente sopra di se. Ora il jeans era a contatto con il pacco ed erano viso a viso.
F: avevo intenzione di portarti di la, ma a questo punto ti va bene se ti massaggio qui mentre ci guardiamo la televisione?
L: per me va benissimo
Fabio iniziò a massaggiare sopra il top e sotto verso la pancia.
Notai che l’olio scorreva troppo e finiva di bagnare i vestiti
A: secondo me dovresti toglierti il top e la gonna Laura, rischi di ungere i vestiti
L: hai ragione sennò chi la sente stasera mamma
Ma non si fermò al top e alla gonna. Si tolse tutto .
Poi si rivolse a Fabio
L: dovresti spogliarti anche tu. L’olio ti macchia l’indumenti
Fabio non se lo fece ripetere due volte, e nel giro di pochi secondi fu completamente nudo.
Si rimise al suo posto. Il cazzo aveva un erezione pazzesca
Laura lo guardò solo per pochi secondi e lo prese in mano per spostarlo in avanti in modo che una volta sopra Fabio, non lo schiacciasse con il peso del proprio corpo.
In questo modo il cazzo era appoggiato con l’asta alla fica.
Laura riprese la visione della tv
Non esisteva malizia in lei. Se si fossero trovate in quella situazione Simona o Michela, avrei per certo detto che era una palese scusa quella dell’olio.
Laura non era così.
E questo tipo di comportamento faceva impazzire da tempo me e ora anche Fabio.
Spalmò l’olio sul ventre, il movimento era molto lento e leggero, poi pian piano Fabio prese coraggio e si spostò sulle tette. Con la mano massaggiava con movimenti circolari un seno , passava sui capezzoli induriti con il palmo dell mano. Faceva altrettanto anche con l’altra tetta.
Fabio prendeva le due tette in mano e le strizzava dalle parti molto delicatamente.
Laura iniziava a non seguire più la tv. Le sue gambe non riuscivano più a stare ferme.
A: tutto bene piccolina?
L: si.. tutto bene…
A: Ti stai rilassando?
L: non proprio..
A: come non proprio?
L: ho la vagina bagnata, mi sto eccitando
A: vai a controllare Fabio, non ci credo.
Feci un assist alla Maradona
Fabio entrò con un paio di dita
F: no, è l’olio ti sbagli
L:no, non mi sbaglio, sono fradicia
F: scusa Laura, ti volevo fare un massaggio un po’ particolare ma non era mia intenzione metterti in difficoltà (Pinocchio).
L: non ti devi scusare, te eri partito per farmi stare bene, ora invece sto super bene.
Con una mano Fabio rimase sulla passerina di Laura, mentre con l’altra infilò un dito in bocca a Laura
Gemeva ma non succhiava il dito
A: non sarebbe il momento di sostituire quel dito con qualcosa di più grosso?
L: mi piacerebbe, ma Ekaterina ? Non sarebbe giusto.
A: ma noi non diciamo niente a Ekaterina
F: infatti
L: ma a me non mi va, è brava e non voglio.
F: cazzo ma finora ti sei fatta sditalinare e sei stata bene
L: ma era un massaggio, non era sesso
E si alzò, quasi cadde dall’olio in terra.
F: almeno fammi venire
L: aspetta stasera Eka,
si vestì in fretta e furia
L: ti aspetto giù Antonio
Con Fabio ci guardammo esterrefatti
Poi a mente fredda capii cosa era successo
F: cosa gli è preso ?
A: ho sbagliato io, la mia richiesta ha trasformato il massaggio in sesso.
F: Ma lo era di fatto
A: si lo era, ma non ai suoi occhi. Abbiamo giocato male, io ho fatto un errore.
È come un gioco di ruolo, l’abbiamo forzata e uscire dal quel ruolo. Avrebbe accettato di fare qualsiasi cosa se fossimo rimasti dentro quel contesto, cioè il massaggio.
F: fammi un esempio che non capisco.
A: ok, per esempio non dovevi mettere il dito dentro la bocca, ma potevi massaggiarla su seno. Oppure metterla stesa e massaggiarla sulla fica con il cazzo e inventarti che grazie all’applicazione dell’olio sulla cappella potevi penetrarla per un risultato più profondo.
È ugualmente sesso,ma il suo cervello ragiona in modo differente. Se riusciamo a trovare tutti questi escamotage, allora ci si può divertire, sennò per lei è un tradimento, oppure è una richiesta esplicita di far sesso, e lo rifiuterà. Ora vado anche io, cerco di parlargli.
F: cazzo è strana forte,
A: Lo so, ma è per questa sua stranezza che è rarissima e c’è lo fa diventare durissimo.
F: cazzo non dirlo a me, stasera dovrò chiavare Eka pensando a lei.
Scesi da Laura e la trovai sul motorino.
A: porta il motorino a casa e si va con la mia macchina
Una volta in macchina mi fermai in posto per parlare
Lei mi monto sopra al posto guida e mi abbracciava
L: ma te volevi che io facessi sesso con lui?
A: no, assolutamente, ho detto quella cosa per scherzo. Ma pensavo che tu avesse afferrato che scherzavo
L: ah ma allora ho capito male io?ti giuro pensavo che tu volessi farmi fare sesso con lui. Questo mi rallegra, ho capito male io. Anche se devo dire che lui mi ha chiesto di farlo venire e non va bene.
A: tu con il massaggio ti sei eccitata e anche lui.
Poi sai noi uomini se non si viene quando siamo eccitati si sta male tutto il giorno.
L: e ora lui sta male?
A: eh si molto.
Per un attimo rimase in silenzio
L: portami da Fabio, devo chiarire con lui.
Fu perentoria
Ci ripresentammo da Fabio.
Quando aprì la porta non capiva più niente
L: mi dispiace Fabio se ti ho lasciato a metà.Antonio mi ha spiegato che è stato tutto un equivoco.
Mi hai fatto stare bene e invece con il mio comportamento ti ho arrecato danno.
Permettimi di rimediare
Fece sedere Fabio
Sbottonò i pantaloni e le calò fino al ginocchio, poi la stesse sorte fecero i boxer.
Si avventò sulla cappella e con lento movimento di testa iniziò il suo rituale di pompata. Una volta arrivata a mezza asta
Si girò verso di me
L: questo cazzo è largo, penso che tata apprezzerebbe. La prossima volta facciamo fare un massaggio anche a lei
Tata era Simona
Pompava e segava una meraviglia. La sua lingua era instancabile. Ormai per lei era una missione far arrivare Fabio.
Io mi spostai davanti a Fabio per suggerire una variante. Ma fu tutto inutile.
Si alzò in piedi di scatto e iniziò a segarsi velocemente.
Laura aspettava da sotto con la testa reclinata e la lingua fuori.
Una sborrata potente investì Laura.
Lingua, bocca , occhi e fronte furono riempiti a dovere.
Crollò sul divano esausto
Laurina sorrideva contenta della missione compiuta.
E fece bottino pieno.
Con ambedue le mani iniziò a strofinare lo sperma a mo’ di sapone sul tutto il viso.
Non contenta riprese l’asta in mano per succhiare eventuali residui rimasti all’interno del cazzo.
Poi tre baci su cappella , asta e testicoli sancirono la fine del lavoro di bocca.
L: ora mi posso ritenere soddisfatta. Ho pagato il mio piccolo debito e la mia pelle del viso ti ringrazia.
A: Laura intanto avviati, devo parlare con Fabio
Una volta uscita dissi a Fabio
A: quando ti dicevo giocaci intendevo altro
F: é stato un pompino fantastico, mi interessa solo quello.
A: é qui che sbagli. Laura si sentiva in colpa,e ti voleva far venire per forza .
Se tu avessi finto di non riuscire a venire, lei se lo sarebbe fatta mettere anche nel culo, pur di non lasciarti così.
Nei prossimi giorni ci prendiamo un pomeriggio e buttiamo giù un po’ di situazioni.
Vedrai ci divertiremo e lei con noi.
Si è svegliata tutta in un botto non ti preoccupareSono arrivato qui e la storia è ben scritta ed eccitante.. ma in pratica con Laura vi stavate approfittando di una ragazza con qualche ritardo mentale?
Si è svegliata tutta in un botto non ti preoccupare
Massimo Lopez docetPROSSIMO CAPITOLO: UNA TELEFONATA DECISIVA
una telefonata allunga la vitaMassimo Lopez docet![]()
Quando esce il prossimo numero?PROSSIMO CAPITOLO: UNA TELEFONATA DECISIVA
Non erano ragazze da autoreggenti Ragazze molto giovani è difficilissimoCurioso di sentire altro, soprattutto su Laura e magari riuscire a vedere le foto di loro all'epoca dei fatti.
Per quanto mi riguarda, sarebbe stato ancor più spettacolare ed eccitanti se in determinate scene le protagoniste avessero indossato le autoreggenti, poi sono gusti miei.![]()
Peccato, sarebbe stato l'apoteosi totale e la situazione perfettaNon erano ragazze da autoreggenti Ragazze molto giovani è difficilissimo
Ma qui ha fatto una doppia anal e con il tuo cazzo è il vibratore o ho sbagliato a capire?CAPITOLO: GIURO NON VOLEVO
Settimana prima di Natale
L’attesa per lo spettacolo era altissima
Laura non stava più nella pelle
Ogni giorno si scopava pochissimo, una volta e a volte nemmeno quella
Sembrava come dovesse riposarsi per essere pronta alla grande abbuffata di cazzi che era in procinto di prendere
Non c’era giorno che mi chiedesse quanti uomini l’ avrebbero scopata
E tutte le volte facevo il vago
Effettivamente non sapevo con certezza quanti potevano essere
Continuava a ripetere le parole di R.
R. le aveva promesso grandi cazzi da spaccarle il culo
E poi grandi sborrate in faccia
Lei che amava alla follia tutto questo era ossessionata
Anche perché è sempre stato il suo sogno perverso
Si stava avvicinando la sua realizzazione
Ma avevo la grana Simona
Si sentiva emarginata.
Tutte le attenzioni erano per Laura
Le prime crepe iniziarono a farsi sentire
Ora lei che reclamava un surplus di sesso
Fortunatamente Laura aveva rallentato così potevo dedicarmi più a Simona
Ma stava calando il desiderio nei suoi confronti
Quando Michela e Laura scopavano con altre persone, tornavano da me ancora più cariche.
Il sesso era più eccitante, volevano essere scopate con più violenza, quello che mancava a Simona
Ma forse ero io che avevo in testa anche Giada.
Qualcuno per forza di cose doveva rimanere indietro.
Poi una sera a casa mia telefonò R.
Finalmente avevamo la data.
Ultimo dell’anno.
Cazzo no, non l’ultimo
Il motivo del mio malcontento era che avevo nascosto l’evento a Simona
Sapevo che lei non era d’accordo.
Si era fatta in quattro per aiutare Laura dalla psicologa.
Ora che le cose andavano bene e aveva resistito era felice.
Il mio piano era quello che, una volta saputa la data, mi organizzavo la settimana .
Avrei detto a Simona che da lei andavo un altro giorno e il gioco era fatto.
Nel giorno dell’evento avrei fatto venire Laura e saremmo andati alla villa
Non lo avrebbe saputo mai
Ma ora non potevo certo dirle che nell’ultimo dell’anno non l’avrei trascorso con lei.
Dovevo dirlo ma non avevo molto tempo
R: c’è per caso Laura in casa?
A: si è qui con me, vuoi parlarci?
R: Si grazie
Laura mi prese la cornetta al volo, era impaziente di parlare.
Restai accanto per qualche secondo ma lei abbassò la cornetta
L: scusa devi stare qui a sentire cosa dico? Puoi andare di là qualche minuto?
Lo feci, ma appena chiusi la porta mi precipitai nell’ingresso e staccai la cornetta lentamente e ascoltai la conversazione da lì
R: sei pronta per l’ultimo dell’anno?
L: prontissima, sto smaniando
Sei stato bravo e ti ringrazio, hai fatto piano quando sei entrato la prima volta dentro di me
R: ma alla fine ho dato tutto, era bello vedere quel culo pulsante che godeva
L: è stato intenso, ho goduto come una porca
Sentivo il tuo cazzo enorme aprirmi l’ano. Non ho capito più niente
R: sei meravigliosa, non vedo l’ora di essere l’ultimo dell’anno
L: quante persone ci saranno per me?
R: tante Laura, tante. Alla gente che ho contattato ho illustrato chi avranno di fronte.
Non hanno perso tempo a darmi una risposta. Vogliono tutti te
L:davvero? Oddio
R: é vero si, faremo uno spettacolo bellissimo, li faremo sborrare tutti e tutti sul tuo faccino
L: credo di avere un orgasmo, è la prima volta che mi succede senza fare sesso… ahhhh ahhh
R: toccati per me
L: mi sto toccando, ho le dita nella fica
R: Durante lo spettacolo ti scoperanno a dovere
Ma non sarà finita, perché tutta la notte , tra privè, stanze , divani, letti ti apriranno quel magnifico buco di culo.
L: oddio che gran voglia di cazzoooo
R: ti vorrei qui con me in questo momento
L: ti prego vieni subito a casa di Antonio, gli diciamo che dobbiamo ripassare le prove, ho voglia di sentirti
R: mi piacerebbe, ma sono fuori regione.
Resisti Laura, resisti per me
L: non posso, ho la fica che mi prende fuocooo
R: pensa a quella notte.
Tutti vorranno entrarti nelle mutandine
Ce la farai?
L: si li voglio tutti siiii
Poi la linea si interruppe
Appoggiai la cornetta e mi accomodai in salotto facendo finta di niente
Laura uscì dalla stanza e mi raggiunse
Era indemoniata
Non mi disse niente
Ma con uno violenza mai vista, mi buttò giù i jeans e gli slip in una volta , poi mi scappellò il cazzo e inglobó la cappella
La lingua era un tornado, non sarei durato molto così
Poi cercò in tutti i modi di spingere il cazzo più in gola possibile
Si staccò un attimo per parlare
L: sborrami in gola, lo sento dalla cappella gonfia che stai per venire.
Poi dopo voglio che mi scopi tutta la notte.
Ho voglia di cazzo, dai daiii
Era inarrestabile, volgare come non mai.
Ma mi piaceva vederla così
Mi svuotai completamente
Deglutiva con gusto
L: mamma mia che sborrata, ti amo
Pompò ancora un poco per farmelo diventare ancora duro, a all’improvviso si fermò
L: chiama Ubani, chiama I ragazzi, fammi scopare con loro, ho voglia di essere presa da loroooo
A: ma sei impazzita, ora stanno lavorando in disco
Si alzò si scatto e si rivesti in fretta in furia
A: Dove stai andando ?
L:in disco cazzo, voglio essere sbattuta dai loro cazzi, ti prego portami lì, daiii
Non avevo mai visto Laura in quel modo
Era assatanata
A: vieni qui, ma dove vai, siediti
Si sedette per pochissimo
Poi ripartì verso la porta
A: ma che ti prende, dove stai andando ora?
L: ci sarà qualcuno che vorrà scopare in disco con me.
Sono sicura che mi sbatteranno per bene
Era agitata
A: ma hai fumato per caso?
Poi ancora una volta si avvicinò alla porta di camera e si buttò giù gonna e slip in fondo alle caviglie
L: scopami Antonio , lo voglio nel culo,ora daiiiii
Feci per prendere la vaselina
L: mettimelo dentro così, rompimi il culo dai cazzoooo
Lo disse con rabbia
La penetrai in un botto
L: spingi con tutta la forza che hai, fammelo sentire in gola, dai
A: sei proprio una gran troia Laura , ti sei eccitata alle parole di R.
L: cosa hai fatto? Mi hai spiato ? Sei un figlio di puttana, esci esci,
A: scusa non volevo ma ormai ho sentito
L: esci, non puoi farmi questo
A: e che cazzo non esco, te lo faccio sentire in gola.
Prendilo tutto grande troia, dillo, che sei una troia
L: cazzo si, sono la più grande troia di tutti i tempi
A: non ho mai visto una troia così in tutta la mia vita
L: sono la tua troia, scopami amore mio scopami
Fu una delle scopate più intense che abbia mai fatto in vita mia
Mi faceva male il cazzo da quanto spingevo
Doveva avere un culo come un peperone
Fu eccitante come non mai
Aveva perso tutte le inibizioni
Era così vera
Era la sua natura
Volevo avere sottomano la macchina del tempo per arrivare all’ultimo dell’anno
La volevo vedere disintegrata da decine di uomini
Vedere il suo corpicino, la sua faccia da lolita tutta casa e famiglia e poi sapere che aveva una voglia di cazzi immane, mi trasformò in una bestia assassina
Mi staccai un attimo per prendere il vibra del prof.
Poi ritornai dentro il suo culo, questa volta lubrificato
Volevo godermi quel buco immane
Lei si girò e anticipò le mie mosse
L: mettilo dentro il culo anche questo, riferendosi al vibratore
Feci uscire un po’ di cazzo e accomodai il vibra
Mi faceva male l’asta ma la goduria era superiore al dolore
Quel buco di culo accolse il vibratore come una mamma accoglie il figlio appena tornato dalla guerra
Laura cacciò un urlo
L: siiii, lo sento mi si sta aprendo il culo, eccolo eccolo si apreeeeee
Poi con un pizzico di lucidità rimasta mormorò
L: tienimi sto venendo
Di colpo la fica pisciò liquido in abbondanza
Le sue gambe crollarono come se il pavimento li fosse mancato sotto i piedi
Feci una fatica immane a tenerla
Era un peso morto
Non volevo staccarmi dal quel culo
Quasi mi venne un ernia per tenerla
Il vibra cadde, io resistetti ancora dentro
Ero talmente indemoniato e fuori di testa che avrei tenuto anche la donna cannone in quella posizione
Laura iniziò con un pianto a dirotto
Pensavo veramente di averle rotto il culo
Invece si girò con le lacrime in viso
L: ti amo amore mio, ti amo alla follia.
Non lasciarmi mai, giuralo.
Ora sai che cosa voglio e me lo hai dato.
Venni dentro il culo così di botto
Crollammo sfiniti
Ok, bastava prestare più attenzione al capitolo dopo, scusaMa qui ha fatto una doppia anal e con il tuo cazzo è il vibratore o ho sbagliato a capire?
sono a pagina 10 ho iniziato oggi... fantasticooooooooooooooooooooooooooooooooooooooDomenica, mi alzai
E pensai a cosa avevo passato il giorno prima.
Un sorriso da beota era stampato sulla faccia.
Faccio colazione e decido di andare a vedere Michela per le gare di atletica.
Mi manca, e dopo avermi detto quelle frasi su di me ho voglia di lei.
Arrivo al campetto in largo anticipo. Mi siedo sulle tribune, ci sono i miei zii
E mi metto accanto a loro:
Zia: ciao Antonio, che ci fai qui?
A: ieri Michela mi ha detto della gara, stamani non avevo impegni e sono passato.
Zia: Ieri avete fatto tardi, mi ha detto Michela , che c’era un problema che non riusciva a risolvere e allora siete stati di più.
Mi sono fermato un attimo a pensare, poi, un po’ goliardicamente gli davo risposte a tema, mi divertivo .
A: si in effetti ha avuto un po’ di difficoltà a GESTIRE la cosa. Era proprio un problema GROSSO quello di ieri.
Ho provato a fare degli SCHIZZI sulla lavagna, ma lei proprio NON VEDEVA. Credo che abbia ancora da fare molta PRATICA.
Zio: menomale che ci sei te che sei paziente
A: esatto zio, ad un certo punto mi faceva male la LINGUA a ripetere sempre gli stessi concetti. Sono contento di dare una MANO.
Potevo stare a buio a meleggiarli, ma avevo voglia di vedere Michela, così approfittai di chiedere una cosa:
A: io sono veramente felice di aver avuto la possibilità di fare lezione a Michi, non ci siamo mai frequentati tanto, a parte i momenti in famiglia tra feste e compleanni. Recuperare un rapporto così, è stato bello.
Zia: anche noi siamo contenti, Michela la vedo felice e non vede l’ora di venire da te per studiare. Poi lo sai noi siamo un po’ protettivi nei suoi confronti, non ci fidiamo mai a mandarla fuori, questo è un mondaccio. Ti vorremmo chiedere una cosa, ti andrebbe di accompagnarla magari qualche volta al cinema o fare due passi con te? Ci accusa sempre di non farla uscire se non ci siamo noi, almeno con te noi siamo tranquilli.
BOOM
Mi sono dato un pizzicotto, perché non potevo credere a quello che mi avevano detto. Gli zii avevano puntato le fiches.
La pressione era alle stelle, ma mi dovevo dare un contegno. E rilanciai in all in
A: ma allora prendo la palla al balzo e magari dopo cena vengo a prenderla così si fa subito.
Zia: ma non andate di pomeriggio?
A: no, di pomeriggio ci vanno i bambini piccoli, ma stai tranquilla, dopo il film te la porto subito a casa.
Vieni a vedere il bluff o no?
Zia: va bene, l’importante è che non faccia tardi, domani si sveglia presto per la scuola. Fold e PIATTOO!
A: ora vorrei andare a salutare Michela, ma quanto manca alla gara?
Zia: trenta minuti, devi andare dietro le tribune, verso gli spogliatoi.
Mi incamminai e la trovai già in tuta che faceva un leggero riscaldamento sui gradini degli spogliatoi.
A: ehi puledrina, siamo in forma stamani?
Lei fece uno scatto, e appena mi vide sgranò gli occhi, rimase sorpresa.
Mi fece un gran sorriso e con un corsa veloce mi abbracciò .
M: sei venuto?
A: si , anche ieri però!
M: scemo! me ne sono accorta, mi hai riempita. Ah e confermo che è dolcissimo
A: allora ti farò venire il diabete
A: ti devo dare una notizia, stasera ti vengo a prendere dopo cena e ti porto al cinema. Con la benedizione di mamma e papà.
Non stava più nella pelle, mi prese per mano e mi porto dentro gli spogliatoi, ci baciammo intensamente e io approfittai mettendo le mani sul culo dentro le sue mutandine . Mi venne subito duro, palpando quelle magnifiche chiappe.
M: è meglio che tu vada, devo concentrarmi per la gara è non posso pensare al tuo cazzo così.
A: mi mandi via così,? Dai vieni qui un minuto.
Presi la sua mano e me la misi dentro la tuta sul cazzo.
M: solo un minuto, sennò mi viene voglia.
Mi segò il cazzo lentamente mentre mi baciava. Poi dopo mi respinse piuttosto bruscamente
M: passa stasera alle 9, lasciati la tuta di sotto.
A: e te mettiti una gonna larga.
Si allontanò facendomi l’occhiolino.