Esperienza reale La cugina appena maggiorenne

Ho tanti episodi in ballo da raccontare. Quale volete per primi? Max 2 risposte


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Sai Tanacca che era già un po' che volevo chiederti se avevi avuto attacchi di panico !! Tutto lo stress e le emozioni erano così forti che mi chiedevi quanto potevi resistere...
Una domanda, ti sei dovuto fare aiutare per gli attacchi o sono stati solo due episodi ?
 
CAPITOLO: IN UN ANGOLO

Lasciai andare via tutti i parenti

Restai quasi l’ultimo ad abbandonare la casa

Mentre la cugina si apprestava ad entrare in macchina con i miei zii, la presi al volo e la portai un po’ distante per parlare

A: ho la netta sensazione che te l’ultimo dell’anno lo farai in casa sola soletta

M: ti piacerebbe caro

A: mi rammenterai quando il prof all’improvviso il 30 ti dirà che avrà avuto un imprevisto e non potrai andare a cazzi l’ultimo dell’anno

Te poi gli dirai che ti dispiace, e che vorrai passarlo comunque con lui.

E invece non potrai perché magari stranamente un problema di salute avrà coinvolto dei suoi parenti lontani.

Ci scommetti?

M: certo, che cosa ti giochi?

A: a te la scelta

M: bene, se vinco io, e vinco al 100%, una volta a settimana verrai in negozio da noi e ci guarderai mentre io e il mio amore si scopa.

A: ci sto.

M: e te cosa vuoi?

A: credo che pressapoco a gennaio ci sono 4/5 eventi, vediamo mmm, il primo dell’anno, befana, e un paio di compleanni.

Te scoperai con me a tutte quelle feste.

Te lo butterò nel culo mentre ci saranno i parenti.

Sarà fantastico

E ti dirò di più.

Il primo dell’anno sarai talmente incazzata e nello stesso tempo curiosa di capire come ho fatto ad indovinare del prof, che ti dirò tutto mentre ti inculo pesantemente

Ci stai?

M: accetto solo perché so che non succederà mai

A: andata



Dovevo accompagnare le ragazze

Salimmo sulla mia macchina

Laura e Simona erano dietro

Nessuno si era seduto davanti accanto a me

Laura stringeva Simona

Piangeva tantissimo

L: non te ne andare ti prego nooo

Era un pianto straziante

S: non ti preoccupare amore, io sono sempre la tua ragazza, solo che quando ti va, verrai da me o io da te. Usciremo sempre insieme.

Non è successo niente. Capita nelle coppie

Più che una fidanzata, sembrava una mamma



Ho sempre lasciato io per primo

Non ero minimamente abituato

E poi non c’era stato preavviso

Non c’era il sentore che la cosa finisse

Maledetto professore



Scesi dalla macchina per accompagnare Simona alla porta di casa, ma rifiutò

S: non mi accompagnare, tanto lo so già come va a finire.

Mi abbracci e mi baci come sai far tu e poi io non ti resisto

Io ti lascio, ma ti amo tantissimo.

Non sai quanto Antonio



Prima di andare però mi ammonì

L: non sono stata io a dire a Laura di andare dal prof.

Non c’era nessun piano.

Ho deciso li per li da sola

Quella è pericolosa.

Ti do un consiglio spassionato, poi fai te

Falla scopare il 31 in modo durissimo, anche oltre il limite, un po’ come avevi fatto fare alla cugina.

Lei ora odia fare quel tipo di giochi

Quella dovrà stare bene e stare male nello stesso momento

Se vuoi che non ripeta più quella esperienza, sennò sarà un abitudine per lei è non sarà l’ultima volta come pensi te



Appena partiti affondai su Laura

A: allora mia bella troietta, non mi racconti nulla?

L: che sono triste tato

A: però quando te lo ha detto, guarda caso sei andata diretta dal prof

L: No mai io…

A: io cosa… io ero lì, dentro lo sgabuzzino che stavo male

Ho visto tutto maledetta, ti sei fatta leccare le tette, la fica con te che spingevi la testa del prof e poi un bel pompino con annessa sborrata addosso.

Complimenti Laura

L: ma guarda che non è come pensi

A: ah no?

È incredibile come tu non riesca a stare un giorno senza sesso.

L: mi ha preso alla sprovvista, quando mi ha succhiato il capezzolo sono rimasta sorpresa.

Ma io non riesco a controllarmi, sono troppo sensibile.

Mi si è bagnata subito la fica, non avevo le mutande, ma ho cercato di resistere

A: hai resistito si e no un paio di secondi.

Che grande resistenza

L: non pensavo che mi facesse quell’effetto

E comunque si avevo voglia, lui mi ha leccato divinamente, però ho resistito quando mi ha messo a pecora.

Gli ho detto di no

A: gli hai detto di no perché ti faceva male il culo e ti volevi preservare per il 31 perché sennò ti facevi inculare



Ero una iena

Una bella litigata pesante tra fidanzati

Non gli davo tregua finché non avesse detto la verità



L: no no e no!

A: e infatti gli hai dato un calcio nei coglioni?sei scappata? hai deciso allora di fare un bel pompino e poi già che c’eri non ti sei fatta mancare una bella schizzata

Ti mancavano le proteine vero? Oppure i brufoli dovevano essere curati?

Dimmi la verità, io ti ho vista che godevi

L-. Ebbene, si, lo volevo si

Mi sarei fatta scopare, mi sarei fatta fare tutto , mi sarebbe piaciuto.

Se fossimo stati soli avrei voluto che mi inculasse senza pietà



Ora Laura urlava, meno male eravamo in macchina



L: E ti dico una cosa, mi ha sditalinato sotto il tavolo.

Non resistivo più.

Quando è finita la cena lo cercavo, perché volevo che mi scopasse.

Invece c’era arrivata prima Simona

Sei contento?



Mi fermai in uno spiazzo.

Non potevo rischiare di andare fuori strada



A: contento un cazzo!

Ma ti rendi conto che cosa sto organizzando per te e per me

Il 31 ti porto a chiavare valanghe di uomini.

Trovami un ragazzo che ti faccia fare quello che ti faccio fare io

A quest’ora ti avrebbero lasciato.

Ti avrebbero detto, vai pure, ma fallo da sola

Io sono sempre stato un ragazzo che da valore alla parola data

Avevamo fatto un accordo

Io vi lasciavo fare le vostre esperienze e in cambio potevo continuare a stare con tutte e due.

E mi sembra che ti ho fatto fare tutto

Poi mi hai detto di questa tua fantasia con tanti uomini, e io te la faccio fare.

Perché a me piace vedere quando stai nella goduria massima e so che quando sei completamente appagata, dopo facciamo delle scopate incredibili.

Una connessione incredibile di affiatamento pazzesca

Avevi soltanto una cosa da non fare, una sola

Ti avevo chiesto di non cedere con eventuali incontri con il professore.

Che la sera del 31 insieme alla tua performance potevamo tutti quanti prenderci la rivincita con quel viscido di merda.

Sopratutto per te, per quello che hai rischiato in gita

Te dovevi essere la prima persona da schifarlo

Stasera al tavolo vederti così , mi ha fatto male.

Avevo deciso di non farti andare per l’ultimo dell’anno.

Non mi fregava più niente.

Era la tua punizione

Ma ora non posso più farlo

Mi tocca farti andare per forza

Simona si è sacrificata per te e per me

Quel gesto gli è costato tutto e io non posso vanificarlo

Cazzo Laura, ti faccio scopare con neri, rossi, gialli e turchini, 2,3 10, 50 persone alla volta, ti faccio fare lo spettacolo, tutto, bastava dire di no

Solo un fottuto no alla persona che odio di più in questo mondo.

Invece hai voluto fare la troia fino in fondo



Laura scese dalla macchina e si buttò dentro un sentiero pedonale

Non mi ero accorto che era il sentiero famoso dove lei vide scopare la prima volta i tre sulla macchina

Percorrendolo per intero, avrebbe raggiunto in breve l’abitazione

Si mise a correre come una forsennata

Era la prima volta che litigavamo

La vidi andare via sconvolta

Cercai di raggiungerla

Non c’era già più

Non capivo come facesse a vedere al buio completo

Forse la sapeva memoria il percorso

Io non vedevo niente

Cercai di ritornare alla macchina e fare il giro dei tornanti.

Ero sicuro che se avessi fatto presto l’avrei ripresa prima che sbucasse dall’altra parte

Il sentiero pedonale era circa un chilometro

Ritornando indietro In lontananza vidi i fari accesi della mia macchina



Tutto ad un tratto la vista si annebbiò, cercai di scuotere la testa, mi toccai gli occhi , ma peggiorava sempre di più.

Il fiato si fece corto, mi sembrava di non poter più respirare

Un dolore lancinante in mezzo al petto

Gambe e braccia sembravano di marmo

Pensai subito : ora muoio qui

Non so come feci ma arrivai alla macchina e mi appoggiai

La sudorazione fredda fu micidiale.

Mi misi in macchina da perfetto incosciente

Uscì dal veicolo

Quando raggiunsi l’abitazione di Laura , mancavano ancora 10 metri al portone

Caddi come una statua di marmo

Il tremore aumentava



L: Antoniooooo!!

Laura era dietro di me.

Il buio l’aveva rallentata nel suo percorso a piedi

Mi abbracciava stretto

L: amore mio,scusa scusa scusa

Non ricordo quante volte lo avesse ripetuto

Con la coda dell’occhio vidi la madre aiutarmi a salire a casa

Sembrava una persona gentile

Dovevo proprio stare male

Mad: tranquillo Antonio. Riposati

Non stai morendo

È un attacco di panico

Ora passa tutto



Laura mi fece dormire da lei

Per intera notte, mi tenne accanto

Mi accarezzava e piangeva

Ero stato durissimo

Era quello che si meritava

Ma non riuscivo ad essere duro fino in fondo in quel momento

Per la prima volta in vita mia sperimentavo un attacco di panico.

L’ansia che mi stava erodendo lo stomaco

La paura che si impossessava della mia mente e del mio corpo

Riuscì a dirle solo “ mi dispiace”

Nella notte pian piano quella sensazione tremenda mi abbandonò

Sfiniti crollammo nelle braccia dell’altro

Quando la mattina dopo mi svegliai, la trovai attaccata come di consueto al mio cazzo

La bocca che succhiava ad intervalli irregolari nel sonno mi fece desistere

Non sapevo che fare

Se dare retta a Simona oppure lasciare stare e perdonarle tutto
Spero sia l'unica volta tu sia stato così perché empaticamente mi sono quasi sentito male io... Comunque 104 fino in fondo, non si smentisce mai!
Simona non vorrei mai sia uscita completamente dai giochi, anche se apparendo sempre quella più dritta durante i racconti, mi sa non ne sentiremo più parlare 😢😢😢😢😢😢😢
 
CAPITOLO: IL SABATO DI LAURA, IL POMERIGGIO

Fabio mi aspettava sotto casa

Lo vedevo da lontano passeggiare nervosamente

A: mi sa che il massaggio te lo devono fare a te. Non ti vedevo agitato da tempo immemore

F: Antonio, quella mi fa impazzire. Che ci devo fare, non so lo nemmeno io.

Mi fa sentire un pischello… eccola eccola

Parcheggiò lo scooter.

Era con una gonna di jeans striminzita e un top sopra

Salimmo in casa.

Fabio si sedette su una sdraio reclinabile e Laura poco dopo ci si adagiò sopra. Con la testa sulla spalla di Fabio e tutto il corpo sopra. Ambedue guardavano la televisione.

Il culo di Laura era leggermente sotto il pacco

Laura era anche questo. L’aveva appena conosciuto. Ma se una persona gli risultava simpatica e alla mano, lo trattava come se fosse un amico di vecchia data con molta confidenza

Chiunque ci si fosse fidanzato e aveva anche un minimo di gelosia , non avrebbe fatto vita.

Io ero di lato e guardavo la tv, ma sopratutto guardavo loro.

Fabio aveva una faccia da uno che poteva scoppiare da un momento all’altro . Spostò Laura leggermente sopra di se. Ora il jeans era a contatto con il pacco ed erano viso a viso.

F: avevo intenzione di portarti di la, ma a questo punto ti va bene se ti massaggio qui mentre ci guardiamo la televisione?

L: per me va benissimo

Fabio iniziò a massaggiare sopra il top e sotto verso la pancia.

Notai che l’olio scorreva troppo e finiva di bagnare i vestiti

A: secondo me dovresti toglierti il top e la gonna Laura, rischi di ungere i vestiti

L: hai ragione sennò chi la sente stasera mamma

Ma non si fermò al top e alla gonna. Si tolse tutto .

Poi si rivolse a Fabio

L: dovresti spogliarti anche tu. L’olio ti macchia l’indumenti

Fabio non se lo fece ripetere due volte, e nel giro di pochi secondi fu completamente nudo.

Si rimise al suo posto. Il cazzo aveva un erezione pazzesca

Laura lo guardò solo per pochi secondi e lo prese in mano per spostarlo in avanti in modo che una volta sopra Fabio, non lo schiacciasse con il peso del proprio corpo.

In questo modo il cazzo era appoggiato con l’asta alla fica.

Laura riprese la visione della tv

Non esisteva malizia in lei. Se si fossero trovate in quella situazione Simona o Michela, avrei per certo detto che era una palese scusa quella dell’olio.

Laura non era così.

E questo tipo di comportamento faceva impazzire da tempo me e ora anche Fabio.

Spalmò l’olio sul ventre, il movimento era molto lento e leggero, poi pian piano Fabio prese coraggio e si spostò sulle tette. Con la mano massaggiava con movimenti circolari un seno , passava sui capezzoli induriti con il palmo dell mano. Faceva altrettanto anche con l’altra tetta.

Fabio prendeva le due tette in mano e le strizzava dalle parti molto delicatamente.

Laura iniziava a non seguire più la tv. Le sue gambe non riuscivano più a stare ferme.

A: tutto bene piccolina?

L: si.. tutto bene…

A: Ti stai rilassando?

L: non proprio..

A: come non proprio?

L: ho la vagina bagnata, mi sto eccitando

A: vai a controllare Fabio, non ci credo.

Feci un assist alla Maradona

Fabio entrò con un paio di dita

F: no, è l’olio ti sbagli

L:no, non mi sbaglio, sono fradicia

F: scusa Laura, ti volevo fare un massaggio un po’ particolare ma non era mia intenzione metterti in difficoltà (Pinocchio).

L: non ti devi scusare, te eri partito per farmi stare bene, ora invece sto super bene.

Con una mano Fabio rimase sulla passerina di Laura, mentre con l’altra infilò un dito in bocca a Laura

Gemeva ma non succhiava il dito

A: non sarebbe il momento di sostituire quel dito con qualcosa di più grosso?

L: mi piacerebbe, ma Ekaterina ? Non sarebbe giusto.

A: ma noi non diciamo niente a Ekaterina

F: infatti

L: ma a me non mi va, è brava e non voglio.

F: cazzo ma finora ti sei fatta sditalinare e sei stata bene

L: ma era un massaggio, non era sesso

E si alzò, quasi cadde dall’olio in terra.

F: almeno fammi venire

L: aspetta stasera Eka,

si vestì in fretta e furia

L: ti aspetto giù Antonio

Con Fabio ci guardammo esterrefatti

Poi a mente fredda capii cosa era successo

F: cosa gli è preso ?

A: ho sbagliato io, la mia richiesta ha trasformato il massaggio in sesso.

F: Ma lo era di fatto

A: si lo era, ma non ai suoi occhi. Abbiamo giocato male, io ho fatto un errore.

È come un gioco di ruolo, l’abbiamo forzata e uscire dal quel ruolo. Avrebbe accettato di fare qualsiasi cosa se fossimo rimasti dentro quel contesto, cioè il massaggio.

F: fammi un esempio che non capisco.

A: ok, per esempio non dovevi mettere il dito dentro la bocca, ma potevi massaggiarla su seno. Oppure metterla stesa e massaggiarla sulla fica con il cazzo e inventarti che grazie all’applicazione dell’olio sulla cappella potevi penetrarla per un risultato più profondo.

È ugualmente sesso,ma il suo cervello ragiona in modo differente. Se riusciamo a trovare tutti questi escamotage, allora ci si può divertire, sennò per lei è un tradimento, oppure è una richiesta esplicita di far sesso, e lo rifiuterà. Ora vado anche io, cerco di parlargli.

F: cazzo è strana forte,

A: Lo so, ma è per questa sua stranezza che è rarissima e c’è lo fa diventare durissimo.

F: cazzo non dirlo a me, stasera dovrò chiavare Eka pensando a lei.

Scesi da Laura e la trovai sul motorino.

A: porta il motorino a casa e si va con la mia macchina

Una volta in macchina mi fermai in posto per parlare

Lei mi monto sopra al posto guida e mi abbracciava

L: ma te volevi che io facessi sesso con lui?

A: no, assolutamente, ho detto quella cosa per scherzo. Ma pensavo che tu avesse afferrato che scherzavo

L: ah ma allora ho capito male io?ti giuro pensavo che tu volessi farmi fare sesso con lui. Questo mi rallegra, ho capito male io. Anche se devo dire che lui mi ha chiesto di farlo venire e non va bene.

A: tu con il massaggio ti sei eccitata e anche lui.

Poi sai noi uomini se non si viene quando siamo eccitati si sta male tutto il giorno.

L: e ora lui sta male?

A: eh si molto.

Per un attimo rimase in silenzio

L: portami da Fabio, devo chiarire con lui.

Fu perentoria

Ci ripresentammo da Fabio.

Quando aprì la porta non capiva più niente

L: mi dispiace Fabio se ti ho lasciato a metà.Antonio mi ha spiegato che è stato tutto un equivoco.

Mi hai fatto stare bene e invece con il mio comportamento ti ho arrecato danno.

Permettimi di rimediare

Fece sedere Fabio

Sbottonò i pantaloni e le calò fino al ginocchio, poi la stesse sorte fecero i boxer.

Si avventò sulla cappella e con lento movimento di testa iniziò il suo rituale di pompata. Una volta arrivata a mezza asta

Si girò verso di me

L: questo cazzo è largo, penso che tata apprezzerebbe. La prossima volta facciamo fare un massaggio anche a lei

Tata era Simona

Pompava e segava una meraviglia. La sua lingua era instancabile. Ormai per lei era una missione far arrivare Fabio.

Io mi spostai davanti a Fabio per suggerire una variante. Ma fu tutto inutile.

Si alzò in piedi di scatto e iniziò a segarsi velocemente.

Laura aspettava da sotto con la testa reclinata e la lingua fuori.

Una sborrata potente investì Laura.

Lingua, bocca , occhi e fronte furono riempiti a dovere.

Crollò sul divano esausto

Laurina sorrideva contenta della missione compiuta.

E fece bottino pieno.

Con ambedue le mani iniziò a strofinare lo sperma a mo’ di sapone sul tutto il viso.

Non contenta riprese l’asta in mano per succhiare eventuali residui rimasti all’interno del cazzo.

Poi tre baci su cappella , asta e testicoli sancirono la fine del lavoro di bocca.

L: ora mi posso ritenere soddisfatta. Ho pagato il mio piccolo debito e la mia pelle del viso ti ringrazia.

A: Laura intanto avviati, devo parlare con Fabio

Una volta uscita dissi a Fabio

A: quando ti dicevo giocaci intendevo altro

F: é stato un pompino fantastico, mi interessa solo quello.

A: é qui che sbagli. Laura si sentiva in colpa,e ti voleva far venire per forza .

Se tu avessi finto di non riuscire a venire, lei se lo sarebbe fatta mettere anche nel culo, pur di non lasciarti così.

Nei prossimi giorni ci prendiamo un pomeriggio e buttiamo giù un po’ di situazioni.

Vedrai ci divertiremo e lei con noi.
Sono arrivato qui e la storia è ben scritta ed eccitante.. ma in pratica con Laura vi stavate approfittando di una ragazza con qualche ritardo mentale?
 
Mi dispiace , ma di Laura ve ne siete apprifittate e questo e grave la mamma ti aveva avvertito ma tu niente : Giò
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Ogni tanto fai un mea culp. Giò
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IL prof e un pezzo di merda, viscido ma e anche colpa tua. Giò
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IL prof e un pezzo di merda, viscido ma e anche colpa tua. Giò
 
Curioso di sentire altro, soprattutto su Laura e magari riuscire a vedere le foto di loro all'epoca dei fatti. 😍
Per quanto mi riguarda, sarebbe stato ancor più spettacolare ed eccitanti se in determinate scene le protagoniste avessero indossato le autoreggenti, poi sono gusti miei. 😊
 
Curioso di sentire altro, soprattutto su Laura e magari riuscire a vedere le foto di loro all'epoca dei fatti. 😍
Per quanto mi riguarda, sarebbe stato ancor più spettacolare ed eccitanti se in determinate scene le protagoniste avessero indossato le autoreggenti, poi sono gusti miei. 😊
Non erano ragazze da autoreggenti Ragazze molto giovani è difficilissimo
 
CAPITOLO: GIURO NON VOLEVO

Settimana prima di Natale

L’attesa per lo spettacolo era altissima

Laura non stava più nella pelle

Ogni giorno si scopava pochissimo, una volta e a volte nemmeno quella

Sembrava come dovesse riposarsi per essere pronta alla grande abbuffata di cazzi che era in procinto di prendere

Non c’era giorno che mi chiedesse quanti uomini l’ avrebbero scopata

E tutte le volte facevo il vago

Effettivamente non sapevo con certezza quanti potevano essere

Continuava a ripetere le parole di R.

R. le aveva promesso grandi cazzi da spaccarle il culo

E poi grandi sborrate in faccia

Lei che amava alla follia tutto questo era ossessionata

Anche perché è sempre stato il suo sogno perverso

Si stava avvicinando la sua realizzazione



Ma avevo la grana Simona

Si sentiva emarginata.

Tutte le attenzioni erano per Laura

Le prime crepe iniziarono a farsi sentire

Ora lei che reclamava un surplus di sesso

Fortunatamente Laura aveva rallentato così potevo dedicarmi più a Simona

Ma stava calando il desiderio nei suoi confronti

Quando Michela e Laura scopavano con altre persone, tornavano da me ancora più cariche.

Il sesso era più eccitante, volevano essere scopate con più violenza, quello che mancava a Simona

Ma forse ero io che avevo in testa anche Giada.

Qualcuno per forza di cose doveva rimanere indietro.

Poi una sera a casa mia telefonò R.

Finalmente avevamo la data.

Ultimo dell’anno.

Cazzo no, non l’ultimo

Il motivo del mio malcontento era che avevo nascosto l’evento a Simona

Sapevo che lei non era d’accordo.

Si era fatta in quattro per aiutare Laura dalla psicologa.

Ora che le cose andavano bene e aveva resistito era felice.

Il mio piano era quello che, una volta saputa la data, mi organizzavo la settimana .

Avrei detto a Simona che da lei andavo un altro giorno e il gioco era fatto.

Nel giorno dell’evento avrei fatto venire Laura e saremmo andati alla villa

Non lo avrebbe saputo mai

Ma ora non potevo certo dirle che nell’ultimo dell’anno non l’avrei trascorso con lei.

Dovevo dirlo ma non avevo molto tempo

R: c’è per caso Laura in casa?

A: si è qui con me, vuoi parlarci?

R: Si grazie

Laura mi prese la cornetta al volo, era impaziente di parlare.

Restai accanto per qualche secondo ma lei abbassò la cornetta

L: scusa devi stare qui a sentire cosa dico? Puoi andare di là qualche minuto?



Lo feci, ma appena chiusi la porta mi precipitai nell’ingresso e staccai la cornetta lentamente e ascoltai la conversazione da lì

R: sei pronta per l’ultimo dell’anno?

L: prontissima, sto smaniando

Sei stato bravo e ti ringrazio, hai fatto piano quando sei entrato la prima volta dentro di me

R: ma alla fine ho dato tutto, era bello vedere quel culo pulsante che godeva

L: è stato intenso, ho goduto come una porca

Sentivo il tuo cazzo enorme aprirmi l’ano. Non ho capito più niente

R: sei meravigliosa, non vedo l’ora di essere l’ultimo dell’anno

L: quante persone ci saranno per me?

R: tante Laura, tante. Alla gente che ho contattato ho illustrato chi avranno di fronte.

Non hanno perso tempo a darmi una risposta. Vogliono tutti te

L:davvero? Oddio

R: é vero si, faremo uno spettacolo bellissimo, li faremo sborrare tutti e tutti sul tuo faccino

L: credo di avere un orgasmo, è la prima volta che mi succede senza fare sesso… ahhhh ahhh

R: toccati per me

L: mi sto toccando, ho le dita nella fica

R: Durante lo spettacolo ti scoperanno a dovere

Ma non sarà finita, perché tutta la notte , tra privè, stanze , divani, letti ti apriranno quel magnifico buco di culo.

L: oddio che gran voglia di cazzoooo

R: ti vorrei qui con me in questo momento

L: ti prego vieni subito a casa di Antonio, gli diciamo che dobbiamo ripassare le prove, ho voglia di sentirti

R: mi piacerebbe, ma sono fuori regione.

Resisti Laura, resisti per me

L: non posso, ho la fica che mi prende fuocooo

R: pensa a quella notte.

Tutti vorranno entrarti nelle mutandine

Ce la farai?

L: si li voglio tutti siiii



Poi la linea si interruppe

Appoggiai la cornetta e mi accomodai in salotto facendo finta di niente

Laura uscì dalla stanza e mi raggiunse

Era indemoniata

Non mi disse niente

Ma con uno violenza mai vista, mi buttò giù i jeans e gli slip in una volta , poi mi scappellò il cazzo e inglobó la cappella

La lingua era un tornado, non sarei durato molto così

Poi cercò in tutti i modi di spingere il cazzo più in gola possibile

Si staccò un attimo per parlare

L: sborrami in gola, lo sento dalla cappella gonfia che stai per venire.

Poi dopo voglio che mi scopi tutta la notte.

Ho voglia di cazzo, dai daiii

Era inarrestabile, volgare come non mai.

Ma mi piaceva vederla così

Mi svuotai completamente

Deglutiva con gusto

L: mamma mia che sborrata, ti amo

Pompò ancora un poco per farmelo diventare ancora duro, a all’improvviso si fermò

L: chiama Ubani, chiama I ragazzi, fammi scopare con loro, ho voglia di essere presa da loroooo

A: ma sei impazzita, ora stanno lavorando in disco

Si alzò si scatto e si rivesti in fretta in furia

A: Dove stai andando ?

L:in disco cazzo, voglio essere sbattuta dai loro cazzi, ti prego portami lì, daiii

Non avevo mai visto Laura in quel modo

Era assatanata

A: vieni qui, ma dove vai, siediti

Si sedette per pochissimo

Poi ripartì verso la porta

A: ma che ti prende, dove stai andando ora?

L: ci sarà qualcuno che vorrà scopare in disco con me.

Sono sicura che mi sbatteranno per bene

Era agitata

A: ma hai fumato per caso?

Poi ancora una volta si avvicinò alla porta di camera e si buttò giù gonna e slip in fondo alle caviglie

L: scopami Antonio , lo voglio nel culo,ora daiiiii

Feci per prendere la vaselina

L: mettimelo dentro così, rompimi il culo dai cazzoooo

Lo disse con rabbia

La penetrai in un botto

L: spingi con tutta la forza che hai, fammelo sentire in gola, dai

A: sei proprio una gran troia Laura , ti sei eccitata alle parole di R.

L: cosa hai fatto? Mi hai spiato ? Sei un figlio di puttana, esci esci,

A: scusa non volevo ma ormai ho sentito

L: esci, non puoi farmi questo

A: e che cazzo non esco, te lo faccio sentire in gola.

Prendilo tutto grande troia, dillo, che sei una troia

L: cazzo si, sono la più grande troia di tutti i tempi

A: non ho mai visto una troia così in tutta la mia vita

L: sono la tua troia, scopami amore mio scopami



Fu una delle scopate più intense che abbia mai fatto in vita mia

Mi faceva male il cazzo da quanto spingevo

Doveva avere un culo come un peperone

Fu eccitante come non mai

Aveva perso tutte le inibizioni

Era così vera

Era la sua natura

Volevo avere sottomano la macchina del tempo per arrivare all’ultimo dell’anno

La volevo vedere disintegrata da decine di uomini

Vedere il suo corpicino, la sua faccia da lolita tutta casa e famiglia e poi sapere che aveva una voglia di cazzi immane, mi trasformò in una bestia assassina

Mi staccai un attimo per prendere il vibra del prof.

Poi ritornai dentro il suo culo, questa volta lubrificato

Volevo godermi quel buco immane

Lei si girò e anticipò le mie mosse

L: mettilo dentro il culo anche questo, riferendosi al vibratore

Feci uscire un po’ di cazzo e accomodai il vibra

Mi faceva male l’asta ma la goduria era superiore al dolore

Quel buco di culo accolse il vibratore come una mamma accoglie il figlio appena tornato dalla guerra

Laura cacciò un urlo

L: siiii, lo sento mi si sta aprendo il culo, eccolo eccolo si apreeeeee

Poi con un pizzico di lucidità rimasta mormorò

L: tienimi sto venendo

Di colpo la fica pisciò liquido in abbondanza

Le sue gambe crollarono come se il pavimento li fosse mancato sotto i piedi

Feci una fatica immane a tenerla

Era un peso morto

Non volevo staccarmi dal quel culo

Quasi mi venne un ernia per tenerla

Il vibra cadde, io resistetti ancora dentro

Ero talmente indemoniato e fuori di testa che avrei tenuto anche la donna cannone in quella posizione

Laura iniziò con un pianto a dirotto

Pensavo veramente di averle rotto il culo

Invece si girò con le lacrime in viso

L: ti amo amore mio, ti amo alla follia.

Non lasciarmi mai, giuralo.

Ora sai che cosa voglio e me lo hai dato.



Venni dentro il culo così di botto

Crollammo sfiniti
Ma qui ha fatto una doppia anal e con il tuo cazzo è il vibratore o ho sbagliato a capire?
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Ma qui ha fatto una doppia anal e con il tuo cazzo è il vibratore o ho sbagliato a capire?
Ok, bastava prestare più attenzione al capitolo dopo, scusa 😅
 
Ultima modifica:
Domenica, mi alzai

E pensai a cosa avevo passato il giorno prima.

Un sorriso da beota era stampato sulla faccia.

Faccio colazione e decido di andare a vedere Michela per le gare di atletica.

Mi manca, e dopo avermi detto quelle frasi su di me ho voglia di lei.

Arrivo al campetto in largo anticipo. Mi siedo sulle tribune, ci sono i miei zii

E mi metto accanto a loro:

Zia: ciao Antonio, che ci fai qui?

A: ieri Michela mi ha detto della gara, stamani non avevo impegni e sono passato.

Zia: Ieri avete fatto tardi, mi ha detto Michela , che c’era un problema che non riusciva a risolvere e allora siete stati di più.

Mi sono fermato un attimo a pensare, poi, un po’ goliardicamente gli davo risposte a tema, mi divertivo .

A: si in effetti ha avuto un po’ di difficoltà a GESTIRE la cosa. Era proprio un problema GROSSO quello di ieri.

Ho provato a fare degli SCHIZZI sulla lavagna, ma lei proprio NON VEDEVA. Credo che abbia ancora da fare molta PRATICA.

Zio: menomale che ci sei te che sei paziente

A: esatto zio, ad un certo punto mi faceva male la LINGUA a ripetere sempre gli stessi concetti. Sono contento di dare una MANO.

Potevo stare a buio a meleggiarli, ma avevo voglia di vedere Michela, così approfittai di chiedere una cosa:

A: io sono veramente felice di aver avuto la possibilità di fare lezione a Michi, non ci siamo mai frequentati tanto, a parte i momenti in famiglia tra feste e compleanni. Recuperare un rapporto così, è stato bello.

Zia: anche noi siamo contenti, Michela la vedo felice e non vede l’ora di venire da te per studiare. Poi lo sai noi siamo un po’ protettivi nei suoi confronti, non ci fidiamo mai a mandarla fuori, questo è un mondaccio. Ti vorremmo chiedere una cosa, ti andrebbe di accompagnarla magari qualche volta al cinema o fare due passi con te? Ci accusa sempre di non farla uscire se non ci siamo noi, almeno con te noi siamo tranquilli.



BOOM

Mi sono dato un pizzicotto, perché non potevo credere a quello che mi avevano detto. Gli zii avevano puntato le fiches.

La pressione era alle stelle, ma mi dovevo dare un contegno. E rilanciai in all in

A: ma allora prendo la palla al balzo e magari dopo cena vengo a prenderla così si fa subito.

Zia: ma non andate di pomeriggio?

A: no, di pomeriggio ci vanno i bambini piccoli, ma stai tranquilla, dopo il film te la porto subito a casa.

Vieni a vedere il bluff o no?

Zia: va bene, l’importante è che non faccia tardi, domani si sveglia presto per la scuola. Fold e PIATTOO!

A: ora vorrei andare a salutare Michela, ma quanto manca alla gara?

Zia: trenta minuti, devi andare dietro le tribune, verso gli spogliatoi.

Mi incamminai e la trovai già in tuta che faceva un leggero riscaldamento sui gradini degli spogliatoi.

A: ehi puledrina, siamo in forma stamani?

Lei fece uno scatto, e appena mi vide sgranò gli occhi, rimase sorpresa.

Mi fece un gran sorriso e con un corsa veloce mi abbracciò .

M: sei venuto?

A: si , anche ieri però!

M: scemo! me ne sono accorta, mi hai riempita. Ah e confermo che è dolcissimo

A: allora ti farò venire il diabete

A: ti devo dare una notizia, stasera ti vengo a prendere dopo cena e ti porto al cinema. Con la benedizione di mamma e papà.

Non stava più nella pelle, mi prese per mano e mi porto dentro gli spogliatoi, ci baciammo intensamente e io approfittai mettendo le mani sul culo dentro le sue mutandine . Mi venne subito duro, palpando quelle magnifiche chiappe.

M: è meglio che tu vada, devo concentrarmi per la gara è non posso pensare al tuo cazzo così.

A: mi mandi via così,? Dai vieni qui un minuto.

Presi la sua mano e me la misi dentro la tuta sul cazzo.

M: solo un minuto, sennò mi viene voglia.

Mi segò il cazzo lentamente mentre mi baciava. Poi dopo mi respinse piuttosto bruscamente

M: passa stasera alle 9, lasciati la tuta di sotto.

A: e te mettiti una gonna larga.

Si allontanò facendomi l’occhiolino.
sono a pagina 10 ho iniziato oggi... fantasticoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
 
CAPITOLO: UNA TELEFONATA DECISIVA

La mattina seguente ero sempre un po’ fuori fase

Rimasi ancora a letto

Non avevo voglia di ritornare a casa

Cercai con la mano Laura nel letto, ma non c’era

Aveva preso l’abitudine di andare a correre

Era già un fiorellino di fisico

Ora era bella tonica

Mi addormentai ancora

Un oretta ancora e poi mi alzai e me ne ritornai a casa

Lasciai un biglietto a Laura di richiamare

Arrivato a casa, tranquillizzai i miei

Chiamai Simona ma non mi rispose nessuno

Volevo parlare

Forse era meglio così

Avrei lasciato passare un po’ di tempo

Forse era proprio il tempo che doveva lavorare per me

Se lei mi ama ancora sentirà la mia mancanza

E lasciare un po’ sbollire la cosa non mi faceva altro che bene

Ma credo anche a lei

Sono stato tutto il pomeriggio con un paio di ragazzi del gruppo.

Sentivo la mancanza di Fabio, però non avevo proprio voglia di vederlo dopo tutto quello che era successo.

Ritornai a casa e pensai che era passata una giornata molto serena.

Era tanto che non mi davo sessualmente e mi sembrava strano

Il giorno dopo stavo davvero bene, molto più in forma e riposato, ma anche mentalmente.

Battagliare tutti i giorni con le ragazze era anche una fatica mentale

Anche il 27 era passato tutto sommato bene

Avevo preso la decisione di non procedere con Laura.

Forse la tensione accumulata si stava allentando e io ero veramente in pace

Ma comunque l’avrei sentito prima della fine dell’anno per l’ultimi dettagli

Verso sera mio padre mi chiama

P: Anto, al telefono ti vogliono

A: chi è:

P: non ho capito, inizia per R

A: si ok la prendo in camera



Mi accomodai sul letto facendo mente locale su dei dettagli da dire a R

A: ciao R, ti avrei chiamato io domani per gli ultimi dettagli

R: ciao Antonio, non sono R, sono Roberto

……

Gelo

Mi girai e nella stanza accanto a me c’era un iceberg

O forse ero io l’iceberg in quel momento

R: non ci siamo più sentiti, e ti volevo fare gli auguri di Natale in ritardo

Fiuuu

Che sollievo, avevo pensato al peggio

A: grazie Roberto, mi scuso se non ti ho chiamato ma sai sotto le feste

A proposito come sono andate?

R: È per questo che ti chiamo.

Sono andate bene, ma da ieri in modo clamorosamente fantastico



Eccolo lì, credo di capire che l’iceberg è lui è io il Titanic

R: mettiti comodo perché ho da raccontarti un sacco

A: si certo sono sul letto



O sulla bara



R: ieri verso metà mattinata mi suona Laura

Era molto sudata, aveva la tuta da ginnastica

Mi ha detto che non aveva preso le chiavi di casa credendo che il suo ragazzo ci fosse sempre in casa.

Chiese se poteva fare la doccia da me e di rimanere per la mattinata fino a che sua madre non arrivasse per pranzo

Io non stavo più nella pelle e accettai subito

La spiai dalla finestra nel bagno, stando in giardino

Era tanto che non la vedevo e mi sembrava ancora più in forma

La fica depilata e le tettine piccole ma di marmo con quei capezzoli duri come chiodi

Quando si asciugò le gambe si piegò, notai che il suo buco del culo sembrava leggermente più aperto dell’ultima volta

Pensai subito che doveva averlo preso per bene in questi mesi

Ritornai a letto

Ero in pigiama, ma mi tolsi subito i pantaloni e le mutande

Lei entrò in camera solo con l’asciugamano, si accomodò dentro il letto

E poi con fare decisamente dolce lo tolse

Eravamo sotto le coperte

Al pensiero che lei fosse a mezzo metro da me nuda mi portò ad avere un erezione potente

Ma cercai di darmi un contegno

Si parlava dei mesi che non ci siamo visti

Poi per ultimo si fece triste in volto

Aveva appena litigato con il fidanzato

Ci rimase male, perché l’aveva trattata da troia

Il fidanzato aveva pienamente ragione

Ma non potevo dirle questo

Mi avvicinai e L’accarezzai sul viso, poi il mio dito pollice fece il giro delle labbra

Laura non perse tempo.

Me lo bloccò e lo succhiò

Avevo il cazzo che mi esplodeva

Non persi tempo, lei mi fece capire di essere pronta

Al diavolo i preliminari

Ho tolto le coperte e la maglietta

Mi sono,seduto un po’ più avanti del suo seno e affondai con il cazzo in gola

Spinsi più che potevo

Lo fece sparire

Sentivo la sua lingua roteare sul cazzo

Poi mi discostai appena, per permettergli di respirare

Le sue mani raggiunsero il mio culo e mi tirò verso di lei

Voleva ancora sentirlo in gola

L’accontentai

Mi spinse appena

Lo lavorava con maestria, si soffermò sulla cappella

Da quanto la succhiava mi sembrò quasi che si staccasse dal cazzo



Io ascoltavo basito



Ma forse un po’ me lo aspettavo

Ormai era fuori controllo

Aveva in testa Roberto e me lo disse

Bastava una parola fuori posto, una critica che lei andava a prendere cazzi da un altra parte



Mi balenò l’idea di interrompere con una scusa la telefonata, ma ero troppo curioso di capire dove si fosse spinta



R: avevo voglia di affondare su quella passerina

E lo feci, ma lei si posizionò sopra di me, in un fantastico 69

Non mollava il cazzo

Era bagnatissima, la fica era profumatissima

Confermo quanto ti ho detto poco fa, il suo buco del culo era più aperto

Ci infilai la lingua e poi con le dita mi feci strada

Per un attimo si fermò e mi indicò la tasca della tuta

Dentro trovai il barattolo di vaselina

Capisci Antonio, era una palese scusa quella della chiave, lei aveva già preventivato di venire a scopare e prenderlo nel culo

A: un attimo Roberto, prendo un bicchier d’acqua



Approfittai per andare ad aprire il cassetto nascosto dove tenevo la vaselina

Non c’era, era la mia



R: riprendemmo la posizione così da poter lubrificare il suo buchetto

Alla fine ci infilai qualcosa come quattro dita, naturalmente non tutte in fondo, ma era bello largo

Ogni volta che spingevo con le mani lei mi succhiava più forte e mi segava alla velocità della luce

L’implorai di fermarsi, che potevo venire da un momento all’altro

Lei per tutta risposta mi disse che lo voleva nello stomaco e di non preoccuparmi che me lo avrebbe pompato finché non ritornava duro

E così , spinto dalla sua voglia e da quelle parole mi svuotai nella sua bocca

Ebbi l’impressione che prima di buttarlo giù ci giocasse con la lingua

Infatti il mio cazzo era ricoperto

Poi per magia deglutì

Mezzo secondo di aria e riprese a pompare

Non mi dava tregua

Le dita erano sempre nel culo

Le tolsi

Quel buco pulsava

Era il mio prossimo obbiettivo

Si raccomandava sempre di lubrificare tutto

Io eseguivo

Ormai aveva drenato anche la piu minuscola goccia dal mio cazzo

Poi assecondò le mia voglie

Lo voleva subito nel culo senza passare dalla fica

Mi cavalcava senza pietà

Io ero fermo a cazzo ritto e lei graduava l’andatura

Che splendida amazzone

Mi aggrappavo a quelle tettine

Gemeva forte

Strizzavo i suoi capezzoli

Alla fine esplose per la prima volta anche Laura

Crollò verso il mio corpo e rimanemmo abbracciati

Feci per spostarla ma mi intimò di rimanere ancora dentro il suo culo

Le confessai che ero stato male per come mi aveva trattato

Ma ora non volevo perderla

Per farsi perdonare mi disse che quella mattinata ero sua e potevo fare ciò che più mi piaceva

Scopammo tanto e quando andai a preparare un piatto di pasta lei si mise a cavalcioni sopra di me

Mangiammo e scopammo simultaneamente

Poi succede una cosa incredibile

Mi alzai e non so per quale motivo mi venne voglia di schizzare sulla pasta nel suo piatto.

Lo sperma fu tanto anche se la prima volta era molto di più

Sorrise e con la forchetta lo usò come condimento

Girò per bene lo spaghetto e se lo mangiò tutto, inzuppandolo nella sborra

Questa cosa mi fece letteralmente impazzire

Le ho chiesto di rimanere

Non obbiettò

Scopammo anche nel pomeriggio fino a sera

Intervallate da brevi pisolini, dove lei cercava il cazzo anche mentre dormiva

Il mio corpo non si muoveva più

Ero distrutto

Ma anche lei non era da meno

Non so quante volte fosse venuta

Ma con un colpo di reni si sdraiò sopra di me

Mi feci coraggio

E mi sono dichiarato

Le ho detto di essere innamorato di lei

Che la volevo nella mia vita

Mi ha detto di essere innamorata anche lei

Ma è anche innamorata del suo ragazzo, anche se stava calando per via della litigata

Mi ha proposto di avere due fidanzati

Mi fece l’esempio del suo ragazzo con lei e Simona, ma a una condizione

Antonio non doveva sapere niente

Io la volevo tutta per me, ma mi ricordai quanto volubile era Laura

Non volevo perderla e ho accettato

Abbiamo limonato duramente

Poi siamo crollati dal sonno

Ci siamo risvegliati a metà notte

Aveva ancora voglia ma io non ne avevo più

Le mie palle non sono mai state così vuote in vita mia

A battuta buttai li una frase

Se le sarebbe piaciuto che ci fossero altri uomini che la scopavano in questo momento

Mi ha risposto “magari”

Ha confessato che il suo sogno di avere tanti rapporti si stava realizzando per la fine dell’ anno

Mi ha anche invitato

Ma non andrei mai

Già non volevo che lei andasse,ma ero fidanzato con lei da niente.

Lasciai fare

Il pensiero di dividerla con Antonio mi faceva stare male, pensa te con un esercito di uomini

In quel momento ho pensato che se avesse avuto quelle voglie anche con me sarebbe un problema

Sono geloso marcio ma io la voglio scopare per tanto tanto tempo



Ma ci sei sempre Antonio, non ti sento più

A: si certo.

Comunque ho da fare, grazie per aver condiviso questa cosa



Quando riattaccai mi sedetti sul letto

Il Titanic era già stato speronato ed era adagiato sul fondo

Non avevo nessuna intenzione di dividerla con Roberto

Nel senso che se l’avrebbe presa lui la troia

Decisi di lasciarla

Ormai era ingestibile

Ora poi che aveva dichiarato il suo amore per Roberto, non aveva senso stare insieme

Avrei voluto mollarla prima del 31 e chiamare R per spezzare il suo sogno da troia

Ma quel gesto estremo di Simona me lo impediva

Da avere due ragazze a rimanere solo fu un lampo

In quel momento decisi di telefonare a R

R: È tutto organizzato, la ragazzina è lì con te?

A: no, ma avrei una richiesta da farti

Per la sera e la notte, vorrei che tu e i tuoi soci organizzaste qualcosa di estremo e duro

Naturalmente niente che metta in pericolo la salute di Laura ci mancherebbe

Ma vorrei che lei uscisse da quel’ evento al limite , insomma distrutta

R: Non ti preoccupare, avrà tutte le attenzioni del caso

A proposito, penso che ti faccia piacere

Il professore sarà presente con Giada

A: ricordati che lui non si dovrà avvicinare a Laura

R: stai sereno è tutto organizzato



Il momento di delusione era passato

Ero più che mai deciso ad avere la mia personale vendetta sul quel pezzo di merda e su quella troia immensa di Laura

Poi all’improvviso un dolce pensiero mi fece stare subito meglio

Giada era presente e avrei fatto carte false per stare con lei

Ma già pensavo al primo dell’anno

Avrei preso la rivincita e il culo a Michela
 
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