Esperienza reale A 3 con amico e la sua ragazza: ci ero quasi riuscito…

Alfry

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Ci ero quasi riuscito e non me lo tolgo dalla testa.

Ho 26 anni da compiere e qualche giorno fa avrei dovuto realizzare la prima esperienza a tre della mia vita, non con due persone qualsiasi, ma con il mio migliore amico e la sua ragazza.

Tutto nacque quasi un anno fa, ricordo che ero in macchina con il mio amico che chiamerò Alessio. Stavamo parlando di figa ed a un certo punto mentre parlavamo di una ragazza mi dice: “Vabe Matilde (la sua ragazza) è molto meglio di lei!”.



Io ero completamente d’accordo (ho sempre avuto un debole per Matilde con cui sta insieme da 5 anni ormai), ma il modo in cui lo disse sembrava molto per tirarsela, quindi per ferirlo conoscendo Alessio dissi per ferirlo nell’orgoglio: “mah insomma io preferisco più lei a Matilde…”.

Lui mi guardò con gli occhi sgranati, palesemente colpito e mi disse: “stai scherzando vero?”.



Io allora andando contro il mio reale pensiero (anche perché la ragazza del mio amico è davvero bona, alta poco più del metro e sessanta, castana di occhi e di capelli con un fisico e culo da urlo e delle tette che saranno una terza): “con tutto il rispetto ma non è che stai con Belen…”



A: “ora te mi dici che se te la trovassi nuda davanti non te la faresti?”



Io: “ma dai è la tua ragazza non mi verrebbe nemmeno in mente la cosa”



A: “fai finta che non lo sia e dimmelo”



Io ci penso un po’ e dico sempre facendo per farlo infastidire: “mah non lo so, non credo…”



Allora Alessio fa una cosa che non avrei mai pensato: lo vedo prendere il telefono, dopo poco me lo gira e mi dice “quindi te diresti di no a una così?”. Non credevo ai miei occhi, era un selfie di Matilde allo specchio girata di schiena, con solo un perizoma addosso e purtroppo le mani che coprivano le tette.

Io rimango stupito ad ammirare quella foto al telefono per qualche secondo, fino a che lui non me lo toglie davanti. Avevo già visto Matilde svestita ad esempio al mare con costumini sexy, ma quella foto era un qualcosa di clamoroso.



Alessio soddisfatto mi disse: “allora non dici niente?”



Io, riprendendomi: “avrei bisogno di vederne qualche altra per giudicare meglio” dissi tra il serio e il faceto



A sorpresa, lo vidi scorrere nel telefono e me lo mostrò di nuovo: era una foto stavolta fatta da lui probabilmente con lei distesa a pancia sotto sul letto con solo una mutandina di pizzo nera. Anche qui dopo qualche secondo mi tolse il telefono davanti, allora mi feci sfuggire un: “boia…”



Lui palesemente soddisfatto: “allora te la faresti o no?”



Io: “te che dici?”



A:”magari un giorno organizziamo un threesome” disse come se stesse scherzando



Io, rispondendo allo scherzo: “quando volete io ci sono!”



Allora lui si fece serio all’improvviso e mi disse: “ma te lo faresti seriamente con noi?”



Io: “non avrei problemi, anzi”



A:”ogni tanto ne parliamo con Matilde di queste cose, magari provo a farle il tuo nome”



Io annuii palesemente eccitato. Da quel giorno però passarono diversi mesi in cui non se ne riparlò più, anche se a volte ci siamo rivisti noi tre da soli (con lei ho comunque un buon rapporto da sempre), ma ne io ne Alessio riaprimmo il discorso. Fino a questo capodanno.

Eravamo infatti ospiti di un ragazzo della nostra compagnia in una sua casa enorme isolata in campagna. Eravamo circa in 10 di cui solo tre ragazze di cui una era Matilde (dovevamo essere quasi il doppio ma metà compagnia è dovuta stare a cada perché positiva). La serata è stata comunque molto divertente, tutti avevamo bevuto abbastanza. Alessio era accanto a me e accanto a lui c’era Matilde. Stavamo parlando in maniera abbastanza alticcia di non ricordo cosa, ad un certo punto lui cambia discorso e dice rivolto a lei: “andiamo a cercare una camera per noi?”



Lei lo guarda in modo strano e gli dice: “adesso?”



A:”a certe cose non si comanda”, poi si rivolge verso di me e mi chiede: “vuoi unirti a noi?”



Vedo Matilde ridere, capisco che loro due avevano probabilmente parlato della conversazione di qualche mese fa. Io accetto l’invito ma lei si oppone dicendo a lui: “ma dai non possiamo farlo stasera, se entrasse qualcuno?”.



A quelle parole rimango molto eccitato perché il problema di lei non era di farlo, ma semplicemente di farlo quella sera. Alessio insiste un po’ ma lei sembra fare resistenza. Ad un certo punto allora lui le fa: “ma allora se non stasera quando?”



Lei, guardando sia me che lui dice imbarazzata: “Vabe dai troveremo un’altra occasione più tranquilla”



A: “io fino a domani sera ho casa libera, facciamo domani allora”



Io dico subito: “domani sera perfetto per me”



Matilde, dopo qualche secondo, ridendo imbarazzata: “va bene allora”





……. A breve vi racconterò della serata successiva
 
OP
A

Alfry

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Il giorno dopo arrivò molto presto anche perché dalla sera prima avevamo dormito molto poco. A dire il vero non avevamo nemmeno fissato un orario per il giorno dopo quindi non sapevo nemmeno se la cosa effettivamente si sarebbe concretizzata. Dopo pranzo mi chiama Alessio e mi dice chiede se volevo andare a cena da lui allora. Non parliamo del motivo per il quale sarei andato a telefono, parliamo normalmente e riattacco. Si avvicinava il momento, era un mix tra il teso e l’eccitato, quindi ho pensato di portare una bottiglia di vino per cena per far sciogliere un po’ tutti. Aveva pensato la stessa cosa il mio amico, infatti appena arrivo da lui vedo un’altra bottiglia sul tavolo. Saluto Matilde con un doppio bacio sulla guancia, la vedo un po’ tesa, insomma si vedeva che non era una serata come tutte.



Poco dopo arriva la pizza, iniziamo a mangiare e a bere e piano piano ci iniziamo a sciogliere un po’ tutti e iniziamo a scherzare. Finiamo di cenare e ci mettiamo sul divano. Ancora nessuno prende in mano la situazione, allora provo ad aprire io il discorso con una curiosità: “ma…di fare questa cosa con me ne avevate già parlato?”



A:”abbiamo sempre fantasticato un po’ sul fare una cosa a tre, in questi mesi ti ho fatto un po’ di abbocchi per vedere se poteva piacerti la cosa e mi è sembrato proprio di sì, quindi reputiamo te la persona più affidabile possibile”



Poi mi chiedono entrambi rassicurazioni sul fatto che non uscisse mai fuori la cosa e ovviamente li tranquillizzo in questo.



Alessio poi dice rivolto ad entrambi: “iniziamo io e lei con calma e poi te ti unisci?”



Io:”certo, come preferite voi”. Non volevo essere troppo invadente ovviamente



Alessio inizia allora a baciare Matilde, lei però si ferma e dice: “ma qua? Andiamo sul letto no?”. Quindi ci trasferiamo tutti in camera portando dietro i bicchieri di vino. Io mi sdraio su un lato, accanto a me Alice e poi Alessio.

I due allora iniziano a baciarsi, avevo il cazzo duro solo ad avere la visione del culo di Matilde con i leggins rivolto verso di me. Continuano a limonare per un po’, poi lui si stacca e le toglie la maglia, lasciandola in reggiseno e se la toglie anche lui. Poi lui si toglie i pantaloni, mostrando l’erezione dai boxer. Si baciano ancora e poi lui la mette distesa a pancia in su accanto a me e piano piano le sfila leggins e calzini. Adesso la avevo in intimo nero di pizzo accanto a me, una visione clamorosa.

Matilde ride un po’ tesa e dice rivolto a me: “ma lui non si spoglia?”



Non me lo faccio ripetere e in trenta secondi rimango in boxer anch’io, con il mio cazzo rittissimo dentro ai boxer. Lei me lo vede e sorride imbarazzata, con un’espressione davvero eccitante. Mi ridistendo sul letto e decido di fare un passo io: le metto una mano sul fianco, per farla venire verso di me. Lei capisce le mie intenzioni e si rivolge completamente verso di me, con io disteso e lei sul letto sulle ginocchia. Adesso mi guarda dritta verso il cazzo ritto, io le accarezzo le cosce e i piedi mentre Alessio ci guarda. Finalmente lei mi poggia una mano sul pacco, da sopra le mutande. Sensazione pazzesca, la più eccitante in vita mia. Me lo tocca per qualche secondo, poi vedo che vuol passare al livello successivo, ovvero a tirarmelo fuori.



Si blocca un attimo e dice ridendo: “ho bisogno di bere un po’ di più” e si allunga prendendo uno dei bicchieri sul comodino. Beve, lo rimette lì e torna al posto di prima. Sono pronto, le metto una mano sul suo culetto favoloso e lei fa come per abbassarmi le mutande.



Nemmeno il tempo che mi scoprisse mezza asta e Alessio dice: “aspettate”. Lei si gira e gli chiede che c’è. Lui era bianco in faccia, lo si vedeva seppur fossimo nella penombra. Lei gli richiede cosa c’era e lui dice che non se la sentiva. Ero in preda all’eccitazione totale, lo provo a convincere non ricordo nemmeno dicendo cosa, ma lui non ci sentiva più, ho provato per cinque minuti finché Matilde non mi ha detto di lasciarlo stare e mi chiede di uscire un attimo. Esco dalla camera e loro parlano per qualche minuto, poi esce di nuovo lei con i miei vestiti in mano e mi dice: “non se la sente più, ha paura di spingersi troppo oltre…mi dispiace ma non posso farci niente”. Io provo ad insistere ma nulla da fare, lei mi dice che ci saremmo sentiti il giorno dopo.

Allora ci rinuncio, da quanto ero eccitato ce l’avevo ancora ritto, lei mi lascia lì i vestiti e si mette seduta sul divano chiedendomi di mantenere comunque il segreto. Io le dico che non c’erano problemi per quello e le dico a bassa voce di farlo ripensare. Mentre lei mi rispondeva decido comunque di prendermi una soddisfazione e prima di rimettermi i pantaloni decido di abbassarmi due secondi le mutande per risistemarmi dentro il cazzo, lasciandone piena visione a Matilde, che in quei due secondi fa un’espressione sorpresa e poi continua a parlare facendo finta di niente.



Mi rivesto, saluto da lontano Alessio che mi risaluta senza uscire e saluto Matilde, andando verso di lei e nel darle il doppio bacio sulla guancia le appoggio una mano nel basso della schiena, all’altezza dell’elastico delle mutande per intendersi, lei se ne accorge e mi dice “si va bene” e si allontana.



Il giorno dopo mi ha subito riscritto Alessio, vi dirò nel prossimo pezzo, dove vi dirò anche di come si è evoluta la cosa
 
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frasordio90

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Il giorno dopo arrivò molto presto anche perché dalla sera prima avevamo dormito molto poco. A dire il vero non avevamo nemmeno fissato un orario per il giorno dopo quindi non sapevo nemmeno se la cosa effettivamente si sarebbe concretizzata. Dopo pranzo mi chiama Alessio e mi dice chiede se volevo andare a cena da lui allora. Non parliamo del motivo per il quale sarei andato a telefono, parliamo normalmente e riattacco. Si avvicinava il momento, era un mix tra il teso e l’eccitato, quindi ho pensato di portare una bottiglia di vino per cena per far sciogliere un po’ tutti. Aveva pensato la stessa cosa il mio amico, infatti appena arrivo da lui vedo un’altra bottiglia sul tavolo. Saluto Matilde con un doppio bacio sulla guancia, la vedo un po’ tesa, insomma si vedeva che non era una serata come tutte.



Poco dopo arriva la pizza, iniziamo a mangiare e a bere e piano piano ci iniziamo a sciogliere un po’ tutti e iniziamo a scherzare. Finiamo di cenare e ci mettiamo sul divano. Ancora nessuno prende in mano la situazione, allora provo ad aprire io il discorso con una curiosità: “ma…di fare questa cosa con me ne avevate già parlato?”



A:”abbiamo sempre fantasticato un po’ sul fare una cosa a tre, in questi mesi ti ho fatto un po’ di abbocchi per vedere se poteva piacerti la cosa e mi è sembrato proprio di sì, quindi reputiamo te la persona più affidabile possibile”



Poi mi chiedono entrambi rassicurazioni sul fatto che non uscisse mai fuori la cosa e ovviamente li tranquillizzo in questo.



Alessio poi dice rivolto ad entrambi: “iniziamo io e lei con calma e poi te ti unisci?”



Io:”certo, come preferite voi”. Non volevo essere troppo invadente ovviamente



Alessio inizia allora a baciare Matilde, lei però si ferma e dice: “ma qua? Andiamo sul letto no?”. Quindi ci trasferiamo tutti in camera portando dietro i bicchieri di vino. Io mi sdraio su un lato, accanto a me Alice e poi Alessio.

I due allora iniziano a baciarsi, avevo il cazzo duro solo ad avere la visione del culo di Matilde con i leggins rivolto verso di me. Continuano a limonare per un po’, poi lui si stacca e le toglie la maglia, lasciandola in reggiseno e se la toglie anche lui. Poi lui si toglie i pantaloni, mostrando l’erezione dai boxer. Si baciano ancora e poi lui la mette distesa a pancia in su accanto a me e piano piano le sfila leggins e calzini. Adesso la avevo in intimo nero di pizzo accanto a me, una visione clamorosa.

Matilde ride un po’ tesa e dice rivolto a me: “ma lui non si spoglia?”



Non me lo faccio ripetere e in trenta secondi rimango in boxer anch’io, con il mio cazzo rittissimo dentro ai boxer. Lei me lo vede e sorride imbarazzata, con un’espressione davvero eccitante. Mi ridistendo sul letto e decido di fare un passo io: le metto una mano sul fianco, per farla venire verso di me. Lei capisce le mie intenzioni e si rivolge completamente verso di me, con io disteso e lei sul letto sulle ginocchia. Adesso mi guarda dritta verso il cazzo ritto, io le accarezzo le cosce e i piedi mentre Alessio ci guarda. Finalmente lei mi poggia una mano sul pacco, da sopra le mutande. Sensazione pazzesca, la più eccitante in vita mia. Me lo tocca per qualche secondo, poi vedo che vuol passare al livello successivo, ovvero a tirarmelo fuori.



Si blocca un attimo e dice ridendo: “ho bisogno di bere un po’ di più” e si allunga prendendo uno dei bicchieri sul comodino. Beve, lo rimette lì e torna al posto di prima. Sono pronto, le metto una mano sul suo culetto favoloso e lei fa come per abbassarmi le mutande.



Nemmeno il tempo che mi scoprisse mezza asta e Alessio dice: “aspettate”. Lei si gira e gli chiede che c’è. Lui era bianco in faccia, lo si vedeva seppur fossimo nella penombra. Lei gli richiede cosa c’era e lui dice che non se la sentiva. Ero in preda all’eccitazione totale, lo provo a convincere non ricordo nemmeno dicendo cosa, ma lui non ci sentiva più, ho provato per cinque minuti finché Matilde non mi ha detto di lasciarlo stare e mi chiede di uscire un attimo. Esco dalla camera e loro parlano per qualche minuto, poi esce di nuovo lei con i miei vestiti in mano e mi dice: “non se la sente più, ha paura di spingersi troppo oltre…mi dispiace ma non posso farci niente”. Io provo ad insistere ma nulla da fare, lei mi dice che ci saremmo sentiti il giorno dopo.

Allora ci rinuncio, da quanto ero eccitato ce l’avevo ancora ritto, lei mi lascia lì i vestiti e si mette seduta sul divano chiedendomi di mantenere comunque il segreto. Io le dico che non c’erano problemi per quello e le dico a bassa voce di farlo ripensare. Mentre lei mi rispondeva decido comunque di prendermi una soddisfazione e prima di rimettermi i pantaloni decido di abbassarmi due secondi le mutande per risistemarmi dentro il cazzo, lasciandone piena visione a Matilde, che in quei due secondi fa un’espressione sorpresa e poi continua a parlare facendo finta di niente.



Mi rivesto, saluto da lontano Alessio che mi risaluta senza uscire e saluto Matilde, andando verso di lei e nel darle il doppio bacio sulla guancia le appoggio una mano nel basso della schiena, all’altezza dell’elastico delle mutande per intendersi, lei se ne accorge e mi dice “si va bene” e si allontana.



Il giorno dopo mi ha subito riscritto Alessio, vi dirò nel prossimo pezzo, dove vi dirò anche di come si è evoluta la cosa
Il troione aveva voglia di doppio cazzo
 

Dehoras

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A me é successo il contrario, sono stato io a tirarmi indietro. Ero (eravamo) troppo fumato per capire che con tutta probabilità la mia ex coinquilina era seria quando mi aveva invitato in camera sua con il suo ragazzo, l'ho presa come una battuta, il giorno dopo ho realizzato che forse ho perso un'occasione...
 

TheChosenOne

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Wow stai realizzando la fantasia di molti, bravo. E a parte qualche refuso non è neanche scritto male, bravo continua così ;) aspetto con impazienza il seguito
 

Rapallino

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Mi dispiace ma non hai capito bene il ruolo del terzo nella coppia. Dal mio punto di vista hai sbagliato atteggiamento e ti sei bruciato al 99% le occasioni future. Sono loro che ti accolgono e si aprono a te, e sono loro che dettano le regole. Per cui nel momento in cui uno dice "stop", tu devi accettarlo e non insistere. Anzi, saresti dovuto stare vicino al tuo amico e non toccare il culo alla sua tipa. Questi giochi sono molto delicati e si basano su difficili equilibri. Poi spero per te che nelle evoluzioni future ci sia riuscito, ma ricorda che il tuo ruolo e' un plus e devi solo accettare cio' che ti viene dato, senza pretendere.
 
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Alfry

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Ed eccoci al giorno dopo, dove mi trovo un messaggio la mattina appena sveglio di Alessio, con scritto che gli dispiaceva tantissimo e che voleva parlarmi di persona il prima possibile.

Così ci vediamo nel pomeriggio e lui mi spiega che appena ha visto lei toccare me e poi io toccarle il culo è andato nel panico, la gelosia ha prevalso sull’eccitazione. Per questo mi ha chiesto se potevamo organizzare qualcosa di più soft, in modo di arrivare gradualmente a quello che volevamo fare la sera prima. Gli ho detto che non c’erano problemi e che era giusto che facessimo come volevano loro, ma l’ho anche un po’ offeso scherzando perché la sera prima ero infoiatissimo. Mi ha chiesto anche se mi era piaciuto vedere Matilde in intimo così e ovviamente gli ho detto di sì, trattenendomi su tutto quello che avrei voluto farle. Rimaniamo comunque che mi avrebbe fatto sapere qualche idea su come approcciare più piano la cosa.



Ed è così che il giorno dopo mi scrive direttamente Matilde per chiedermi se per befana sarei voluto andare con loro al centro benessere della nostra zona. Io ovviamente accetto ed arriviamo quindi a quel giorno. Io e Alessio andiamo a cambiarci nel nostro spogliatoio, usciamo e attendiamo qualche minuto Matilde che esce con l’accappatoio addosso. Non vedevo l’ora di vedere il costume che aveva messo. Ci dirigiamo verso la zona con le piscine riscaldate e l’idromassaggio, ci togliamo gli accappatoi: lei aveva un costumino intero nero, con un’ampia scollatura a valorizzare le sue tette e uno spacco nella parte centrale a scoprire la zona dell’ombelico. Faccio andare avanti loro due e vedo finalmente il lato b: praticamente come se avesse un perizoma o poco più addosso, sentivo già il mio cazzo indurirsi.

Comunque stiamo un po’ nel lato idromassaggio, poi decidiamo di andare verso le saune (Alessio è molto fissato per queste cose). Entriamo in una, dopo pochi minuti Matilde si mostra sofferente al caldo e dice di uscire, Alessio le dice di aspettare ma lei non vuole. Colgo l’occasione per dire ad Alessio che le avrei fatto compagnia io e di rimanere e che lo aspettavamo poi di nuovo agli idromassaggi. Alessio con la faccia un po’ incerta dice ok, quindi io e Matilde usciamo tornando in zona piscine.



Il posto che avevamo inizialmente era stato occupato, troviamo un po’ più spazio in fondo alla vasca più grande. Eravamo praticamente nel punto dove la vasca faceva angolo a novanta gradi, ci siamo messi inizialmente uno accanto all’altra ma stavamo molto stretti così. Quindi Matilde decide di mettersi sull’altro bordo della vasca, distendendo le sue gambe sopra le mie, con io che rimango sorpreso.

Lei mi chiede se stavo comodo, forse vedendo la mia faccia sorpresa. Io gli dico di sì e le dico a battuta che se voleva poteva mettersi anche in collo.



M: “ti piacerebbe”



Io: “si non sarebbe male”, nel frattempo la sento poggiare un piede sulla mia coscia, molto vicino al mio costume a slip. Decido quindi di prendere un po’ di iniziativa e mentre parliamo inizio a farle una sorta di massaggio all’altra gamba distesa, in zona polpaccio e piede, a lei sembrava piacerle.



Io, parlando a bassa voce per non farci sentire:”non ci ho quasi dormito l’altra sera, mi avete fermato sul più bello”



M:”piano piano avrai modo di rifarti vedrai, dagli un po’ di tempo”



Io:”ma questa esperienza l’ha voluta fare lui o te?”



M:”è nato tutto da lui, mi aveva proposto con una ragazza ma se lo poteva scordare, con un ragazzo perché no, anche per mettere un po’ di pepe nel rapporto”



Io, che nel frattempo continuavo a massaggiarle il piedino: “beh anche perché dopo 5 anni un po’ di noia può venire…”



M:”beh a noi ci può venire un po’ di noia, ma te da quanto non batti chiodo?”



A questa domanda le ho dovuto mentire perché mi sono un po’ vergognato, è da quasi due anni che non compiccio nulla con una ragazza per vari motivi: “da qualche mese…”



M:”sicuro? Perché a me risulta da un po’ di piu” mi dice con aria scherzosa



Io:”parlare da tanto di me con Alessio vedo”



M:”no ma ci diciamo tutto ovviamente, so che sei a secco da diverso tempo”



A quelle parole non ci ho visto più e ho spostato il suo piede appoggiato sulla coscia sopra al mio pacco barzotto e le ho detto: “non provocarmi che mi basta poco…”



Lei senza fare una piega tiene il piede lì e dice a bassa voce: “mi sa che ti basta poco a venire”, togliendo poi il piedino



Io:”dirai anche di questa conversazione ad Alessio”



M:”certo, pensi che lui non lo abbia fatto apposta a lasciarci un po’ in acqua da soli? È stata una sua idea cosa pensi?”



Io allora prendo la palla al balzo e mi avvicino verso di lei dicendole: “allora sfruttiamo la cosa” e le metto una mano sulla coscia.



Lei la toglie e mi dice: “non hai capito, non è che dobbiamo fare qualcosa in sua assenza, voleva che ci fosse una bella chiacchierata tra noi intanto”



Io:”in sua assenza però me lo hai visto l’altra sera”



M:”eri proprio arrapato per tirartelo fuori così a caso eh?”



Io:”potevi non guardarmelo se ti dava fastidio”



M:”mi sembra difficile, eri proprio davanti a me…”



Io:”quindi non ti è piaciuta la visione”



M:”non ho detto questo”



Io: “adesso però starebbe a me vedere nuda te”



M: “chissà magari un giorno…”



Nel frattempo vedo che Alessio è sceso e ci sta cercando. Glielo dico e le faccio: “prima che arrivi qui posso prendermi una soddisfazione?”



M: “non esagerare però che c’è gente”



Io allora mi riavvicino a lei e da sotto l’acqua le metto una mano su una tetta sopra dal costume e gliela palpo qualche secondo, poi lei mi toglie la mano e mi dice: “adesso siamo pari” e va poi a riscontrare il mio amico.



La giornata poi scorre tranquilla e purtroppo tutti e tre insieme.



Da allora ci siamo sempre visti fuori e non da soli, spero di avere presto novità.
 

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