Antisgamo!

∆no

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“Antisgamo!”

Partiamo dal presupposto che i fatti accaduti sono veri al 1000% e che mi ci è voluta una terza guerra mondiale per convincere la mia ragazza ad essere d’accordo con me per pubblicare questo racconto... Ma poi l’eccitazione ha preso il sopravvento...

Lei si chiama Bella (soprannome ovviamente!)ed è una ragazza timida fuori ma Porca ed estroversa dentro, comportamento che riserva solo a me.
Tuttavia la timidezza non scompare, ecco perché per la maggior parte del racconto troverete la descrizione delle sue rosse guance imbarazzate.
Il titolo dice tutto!

Ora racconto la storia.

Dopo una stressante giornata a lavoro esco e vado a prendere la mia lei (che da ora in poi chiamerò come gia anticipato Bella) a lavoro.. pensando tra me e me le ragioni per la quale nel bel mezzo di una giornata nuvolosa, appena uscito da lavoro (posto nel quale sono esenti donne se non ultra 50enni) mi ritrovo sull’autobus con un erezione clamorosa.

Eppure sull’auto non c’erano donne. Tuttavia continuando a interrogarmi in stile monologo interiore, l’erezione si fa notare dalle altre persone, “grazie” al bermuda, che è sottile e morbido. Alcune persone girano i tacchi e si sposano, altre (uomini compresi, forse invidiosi mah) rimangono a guardare allibite; tuttavia me ne sbatto (si sono fedele e etero al 1000000000000%) e scendo a destinazione. L’erezione invece che sparire, si fa notare subito dalla mia ragazza che nel frattempo uscì dal negozio. Un po sospettosa mi guarda rossa come un pomodoro in faccia e comincia a ridere imbarazzata, tuttavia non distogliendo lo sguardo dal mio pacco, il quale non fa altro che crescere e indurirsi… e a mettere il carico da dodici, ci si mettono anche le sue rotonde e morbide tette di misura quasi quarta (stragonfie per via del ciclo in arrivo) scollate a raso capezzolo e in bella vista, innalzate (come se non lo fossero gia abbastanza) anche da un reggiseno a mio parere STUPENDO di color rosa a balconcino.
Nel frattempo ci spostammo alla stazione della metro in attesa del treno.
Spinto dall’agitazione, imbarazzo e eccitazione, le chiesi così su due piedi di mollarmi un pompino, così, davanti a tutti. Lei arrossendo mi disse che appena sarebbe sparita un po’ di gente non ci avrebbe pensato due volte. Sparita la gente, la sua mano si spinge sempre più nei pantaloni, giusto per farmelo esplodere un altro po. Tuttavia la fermo e le dico sarcastico:

–“stavo scherzando, ferma.. risparmiamoci l’eccitazione per dopo” facendole una faccia smaliziata.

Rossa in viso lei mi rispose:

-“MMMMH che palle!!! almeno la mano la posso tenere li?”

Acconsentì ma lo avessi mai fatto… stava tra li e li ad esplodergli in mano.

Nel frattempo arrivò la metro e ci avviammo verso casa… Arrivati a casa sua agonizzanti (tra il mio pisello che stava per esplodere e lei che aveva sempre più voglia di spompinarmelo bene bene) ci accorgemmo che casa sua era piena: fratello, madre e padre tutti presenti.
Tuttavia non ci scoraggiammo, in quanto già decine e decine di altre volte la penetrai per lunghe ore senza mai essere scoperti.
Decidemmo cosi di “rimuovere” la madre con una scusa dal pc in camera di Bella e cominciammo a stuzzicarci a vicenda.. anche se a lei rodeva un pochino il sedere.. (valla a capire, vah)
Decisi quindi di tirare fuori l’ormai incazzato nero pisello che si rigirava nelle mutande come un carcerato gira e rigira incazzato nero nella sua cella e glielo misi a un millimetro dalle labbra...
non esitò un attimo e se lo piazzò in gola; tuttavia non resistei per piu di un minuto che le chiesi di “andare avanti”.. lei mi disse di no e continuò il favoloso pompino, lei seduta sul letto e io in piedi davanti a lei.
Qualche minuto di puro piacere dopo, le ridomandai di andare avanti ma disse un no talmente incerto e eccitato che mi fece capire che era arrapata a tal punto da voler essere presa con forza e sbattuta al muro, come avviene ad ogni scopata.
Quindi presi conferma dai suoi occhi e dalle sue guance arrossite, e la sbattei al muro.. aspettai (socchiudendo la porta) che si coprì la vagina e finalmente diedi il via libera al mio cacciatore, il quale sarà per l’eccitazione e per la paura di essere scoperti (cosa che ci arrapava ancora di più) entrò nel suo ∆no con una facilità eccezionale.. tuttavia col passar del tempo l’erezione era un po’ meno aggressiva e dovetti cambiar posizione per poter far entrare meglio e più profondamente il cacciatore senza provocarle dolore, ma solo piacere, taaanto piacere. Quindi la misi a pecorina, inginocchiati a terra, con il suo addome appoggiato sul letto del fratello che era nella stanza a fianco a 5 metri di distanza: la stuazione era chiara: “se ce beccavano ce se bevevano”.
Iniziammo, io a fare dentro fuori, come piace a lei, e lei a venire come una cagnetta in calore. Dopo 5 minuti di godimento la madre, parecchio maleducata, bussa alla porta, ma senza aspettare una benchè minima conferma entra spalancando la porta.
Sa situazione precipitò, lei si alzo prontissima (se lo sentiva? Mah chi lo sa) e richiuse la porta riuscendo a non far aprire del tutto la porta e lasciar intravedere tutto (anche se si capiva benissimo ciò che stava accadendo in quella stanza, soprattutto dai suoi gemiti anche se a bassa voce) mentre accadeva tutto ciò io riuscì soltanto a dire “aspetta” cosa che fu inutile. Una frazione di secondo dopo mi resi conto e mi misi in piedi, rialzandomi i bermuda e le mutande. Il mio bel cacciatore ormai era diventato gia moscio e triste..
Tra uno sbuffo e l’altro, Bella, più rossa e incazzata che mai, per il comportamento menefreghista e privo di privacy della madre, scappa in bagno, a due metri dalla porta della cameretta dov’ero presente io; nel frattempo, fratello madre e padre nel silenzio piu totale, forse informati dalla mia suocera dell’accaduto, escono di casa per andare dai zii di Bella. Uscì shoccata a dal bagno ma visibilmente vogliosa ancora.. d’altronde, stavamo entrambi per venire con una violenza inaudita.
La prendo per mano e la “obbligo” a non pensarci invitandola a sdraiarsi sul letto e ad accogliere il mio cazzo tra le sue candide e vogliose natiche. Non ci pensò due volte, era un occasione da non perdere! Aspettai il consenso e le tirai giu i legghings così voglioso da rischiare di strapparli. E poi venni accolto dal suo caldo culetto. Tuttavia la posizione non ci eccitava e le proposi il missionario con l’unica differenza che invece della vagina, in questo caso era l’∆no ad essere sfondato… così penetrai e mi accorsi subito che la nuova posizione piaque: si impallò, immobilizzandosi senza riuscire a muovere muscolo
(questo comportamento delinea in lei grande godimento e piacere che spesso sfocia un una venuta stratosferica da parte sua) e non ero nemmeno penetrato del tutto……
Cosi continuai a spingerlo dentro con delicatezza e piu entrava piu lei rilassava l’∆no, alzando leggermente il bacino per favorire l’entrata del pene. Non riuscivamo a fare altro movimento: eravamo talmente impallati dal piacere che non riuscivamo nemmeno a baciarci.. le labbra erano solo appoggiate, mentre il mio pene veniva inghiottito sempre di più dal suo culetto. Quando mi resi conto che era arrivato al finecorsa, lo tirai fuori per ¾ e ripetei l’operazione ancora e ancora, godendo più di prima, sempre più, mentre lei ansimava (riusciva a fare solo quello) e io riuscivo solo a penetrarla.
D’un tratto sentii qualcosa che mi esplodeva dentro: stavo per inondarla. Una frazione di secondo prima che io venni mi disse:
-“vienimi sulle tette!”
Feci un cenno con la testa, la quale era totalmente assente, e tolsi il pene dall’orifizio, posizionandolo prima su un capezzolo e poi sull’altro: 9 pesanti schizzi la inondarono, riempiendogli il reggiseno spostato piu giù e le coperte che si trovavano sotto di lei. Rossa come un peperone mi diede un bacio cosi voglioso che mi venne voglia per un momento di rimetterlo dentro.
Tuttavia ero sfinito, lei anche… dunque ci riposammo un poco mentre lo sperma le colava dappertutto situazione che la faceva visibilmente eccitare.
Mi asciugai il pene e feci lo stesso con le sue tette. Dopo di che ci addormentammo
.......per un po……..

Se il mio racconto vi è piaciuto ditemelo, che continuo con cosa abbiamo fatto dopo il riposino :p
Altrimenti se non vi è piaciuto commentate e ditemi cosa devo migliorare nel prossimo racconto, se lo volete.
 
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∆no

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Beh almeno uno che ha thankato.. Vuol dire che almeno un minimo è piaciuta.. Daii commentate che faccio il seguito!!!
 

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