Esperienza reale Avventure alle superiori, istituto tecnico commerciale

gleezer

"Level 3"
Messaggi
359
Punteggio reazione
411
Punti
74
Questo racconto dimostra quanto io fossi addormentato al liceo. Pieno di gnocca e giusto qualche limonata, una sega e una palpata di tette (enormi per carità).

Con la testa di adesso farei una strage 😂
Bellissimo racconto di nuovo, curios di leggere di più
 

armarettale

"Level 5"
Messaggi
1,716
Punteggio reazione
1,920
Punti
113
Se è vero e per il momento non dà da pensare diversamente, alla gita di prima mega segone a quella di quinta le hai inculate tutte! Ti passo circa 35 anni alla data del racconto ai tempi miei puttane assolute
 

ragazzoB

"Level 3"
Messaggi
412
Punteggio reazione
327
Punti
63
il racconto è bello, un pò pompato credo...cioè in prima superiore delle ragazze con una terza di seno, sembran un pò troppo gia sviluppate, mangiavo pane e ormoni ?
 

antares86

"Level 1"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
104
Punteggio reazione
112
Punti
49
Age
37
il racconto è bello, un pò pompato credo...cioè in prima superiore delle ragazze con una terza di seno, sembran un pò troppo gia sviluppate, mangiavo pane e ormoni ?
Dipende quando inizia lo sviluppo dei caratteri secondari...alcune iniziano anche a 12 anni..
 

Matteo1922

"Level 3"
Messaggi
195
Punteggio reazione
264
Punti
63
il racconto è bello, un pò pompato credo...cioè in prima superiore delle ragazze con una terza di seno, sembran un pò troppo gia sviluppate, mangiavo pane e ormoni ?
Anche una mia compagna di classe in prima superiore aveva già una quarta di tette… in quinta liceo le erano rimaste così, c’è chi si sviluppa prima
 
OP
Kecco505

Kecco505

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
821
Punteggio reazione
2,356
Punti
99
Age
40
Bellissimo racconto... scritto bene... Fa tornare indietro la memoria a bei periodi
Grazie, hai perfettamente ragione...peccato in quel periodo non ero troppo sicuro di me stesso e molte occasioni andarono perdute
Post automatically merged:

Bellissimo racconto... scritto bene... Fa tornare indietro la memoria a bei periodi
Grazie, hai perfettamente ragione...peccato in quel periodo non ero troppo sicuro di me stesso e molte occasioni andarono perdute
il racconto è bello, un pò pompato credo...cioè in prima superiore delle ragazze con una terza di seno, sembran un pò troppo gia sviluppate, mangiavo pane e ormoni ?
È la pura verità! E mi sa che al giorno d'oggi sbocciano pure prima
Post automatically merged:

Sai in prima liceo lo pigliavano in culo in classe durante lesione di latino è non vi sto raccontando cazzate per farmi bello
Quando ero in terza media in un'altra terza diversa sezione finirono due ragazze ripetenti(quindi con un anno in più rispetto alle altre). Un mio amico mi disse che queste due svegliarono il resto della classe. Le ragazze diventarono più disinibite e i ragazzi più audaci. Queste due si sedevano in banco affianco al ragazzo di turno e si sfidavano tra loro facevandosi infilare un dito in culo.
È la pura verità..me lo confermò qualche anno più avanti ad una festa una ragazza di quella classe..
 
Ultima modifica:

Ghost141-94

"Level 8"
1 Anno di Phica.net
Élite Fase 2
Messaggi
13,110
Punteggio reazione
13,873
Punti
134
Age
30
non male come racconti non togliere niente altrimenti perderebbe roba cosi vanno bene come li racconti e sono curioso di sapere che hai fatto con queste grandi amiche
 
OP
Kecco505

Kecco505

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
821
Punteggio reazione
2,356
Punti
99
Age
40
non male come racconti non togliere niente altrimenti perderebbe roba cosi vanno bene come li racconti e sono curioso di sapere che hai fatto con queste grandi amiche
Grazie, appena possibile cercherò di continuare. Mi stavo preoccupando di dilungarmi troppo a raccontare fatti di scarsa importanza contornati da un minimo di situazioni erotiche. È anche pur vero che se non racconto bene tutti gli avvenimenti gli eventi degni di nota perderebbero gran parte del loro fascino!
 
OP
Kecco505

Kecco505

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
821
Punteggio reazione
2,356
Punti
99
Age
40
La pizzata di fine anno.

L'anno scolastico stava giungendo al termine senza particolari eventi degni di nota.
Soltanto qualche pacca sul culo o qualche strusciamento "involontario ".
Fortunatamente il nostro gruppetto più affiatato (Elisa Pamela Alessia e Martina) uscì dagli scrutini senza alcuna materia sotto, così ci saremo potuti godere l'estate senza l'ansia di avere materie da recuperare.
Tra di noi si era creata una forma di mutuo soccorso dove ognuno cercava di aiutare gli altri a superare le difficoltà nelle varie materie.
Io ero (e lo sono ancora ) una capra in matematica, riuscivo con fatica a capire l'argomento trattato al momento e arrivavo a fatica alla sufficienza. Poi quando il prof ne spiegava uno nuovo, resettavo il cervello cancellando l'argomento vecchio per far spazio a quello nuovo. Purtroppo nella matematica le cose non vanno così e serve una mente elastica a collegare i vari argomenti.
Per fortuna in mio soccorso si presentava puntualmente Elisa, un cranio in quella materia. Non so quanti pomeriggi abbiamo passato insieme a casa sua a ripassare prima di un compito in classe o di un'interrogazione.
Fu per merito suo che a fine anno presi un bel 7 in pagella.
Lei invece era carente nelle materie letterarie e nello scritto di italiano. Io invece me la cavavo alla grande, le passavo puntualmente i miei appunti di letteratura e di storia e cercavo di insegnarle il mio modo di svolgere gli scritti di italiano. Pure le mie lezioni diedero i frutti ben sperati e lei a fine anno si portò a casa un bel 7,5.
Pamela aveva difficoltà in chimica e veniva aiutata da Alessia, Martina non digeriva l'inglese e il francese e a turno ci aiutavamo tutti a vicenda.
Durante i pomeriggi di studio, ormai eravamo a maggio, l'abbigliamento era il più risicato possibile. Tra me e le varie ragazze non c'era nessun tipo di vergogna o di pudore.
Il reggiseno era un optional e mentre si studiava stesi o seduti sul divano, complice qualche piegamento spesso e volentieri riuscivo a bearmi della vista delle tette della ragazza di turno che penzolavano verso il basso..
A volte ironicamente dicevo che se non la smettevano di muoversi esponendomi la loro mercanzia io non sarei riuscito a concentarmi.
Un pomeriggio infatti a casa di Elisa mentre ci stavamo preparando a l'ultimo compito dell'anno di economia aziendale in compagnia anche di Alessia, ad Elisa cadde a terra una penna e nel suo chinarsi il mio sguardo andò a finire sulle sue tette quasi totalmente esposte sotto una risicata canottierina dalle spalline a filo. Alessia mi sgamo' in pieno e si mise a ridere a crepapelle. Elisa una volta rialzatasi chiese all'amica il motivo di tanta ilarità e l'amica le rispose che mi aveva beccato con le mani nella marmellata.
Lei fece la finta modesta dicendo che non capiva cosa io trovassi di così interessante nel suo seno, dato che a lei non piaceva poi così tanto. Io ed Alessia quasi all'unisono le rispondemmo che aveva un seno bellissimo che suscitava invidia a parecchie nostre compagne di classe. Elisa disse all'amica che non era vero e che invece a parer suo tra le 2 era Alessia ad averlo più bello.
Io gettai l'amo e proposi alle due ragazze di uscirle e farsi giudicare da me.
Non vollero pregate, ormai tra noi ci si fidava e si scherzava su tutto. In men che non si dica mi trovai davanti agli occhi quattro tettine belle sode libere da ogni costrizione.. Alessia diceva all'amica che si lamentava a vuoto e che avrebbe voluto avere il suo seno. Elisa diceva il contrario sostenendo che le tette di Alessia erano più sode e più sporgenti verso l'alto.
Senza neppure rendermi conto le due avevano preso a palarsi a vicenda i loro seni, senza però trovare un verdetto alla loro diatriba. Fu così che già bello eccitato mi offrì di tastarle e dar loro il mio parere equo ed imparziale. Le due sorrisero e mi offrirono quel ben di dio al tocco irruento delle mie mani. Io dopo averle soppesate e pizzicato i loro capezzoli per un po dissi che la sfida era conclusa con un pareggio..Alessia le aveva più sode mentre Elisa aveva dei capezzoli fatti a posta per stringerli tra le dita..mi diedero del paraculo e io dissi di fermarci così, indicando loro il mio rigonfiamento nei pantaloni, e di continuare lo studio per il compito dell'indomani.
Cose di questo tipo capitavano con naturalezza e io mi sentivo molto fortunato ad avere delle amiche come loro.
Finito l'anno come consuetudine si andava a festeggiare la promozione in pizzeria.
Invitammo tutti i prof,ma alla fine vennero solo il prof di chimica e la prof di lettere.
Ci organizzarono una tavolata unica in modo da essere tutti assieme. Il prof di chimica seduto a capo tavola e la prof al suo fianco parlavano dei fatti loro e non ci consideravano più di tanto. Io ero finito più o meno al centro della tavolata,nel mezzo tra Elisa e Pamela mentre Alessia e Martina erano di fronte a noi. Iniziarono ad arrivare le pizze, da bere sia i prof e anche parecchi di noi ordinammo delle belle bottiglie di birra da 66 che venivano svuotate nei vari bicchieri( a fine anni 90 era normale servire la birra in pizzeria anche a dei minorenni e non c'erano tutte le pippe mentali dei giorni nostri.)
Ben presto le pizze vennero sbranate e le pizze divorate.
A fine serata, dopo aver cenato uscimmo nella piazzetta limitrofa alla pizzeria e come dei bambini iniziammo a giocare tra scivoli altalene e giochi vari. I prof verso mezzanotte ci salutarono e pure qualche nostra compagna fu recuperata dai genitori.
Io avevo ottenuto il permesso di stare fuori fino all'una e poi sarebbe venuta mia madre a prendermi. Eravamo tutti un po brilli ed euforici, le ragazze comprese.
Tra i vari sali e scendi sui giochi presenti e le risate costanti a Pamela venne una voglia imminente di fare la pipì. Disse alle amiche che ormai non resteva più e correva il rischio di farsela addosso..io per scherzo le dissi di mettersi dietro un cespuglio che tanto vista l'ora tarda e la penombra nessuno l'avrebbe notata. Si buttò letteralmente dietro il cespuglio trascinando pure elisa e pamela a scortarla. Io non la persi di vista. Fu così che vidi la sua gonna in jeans salire mettendo in mostra un perizoma nero che ben presto fu abbassato e in un attimo vidi lei accovacciarsi e un rigagnolo di urina scendere ad innaffiare l'aiuola sottostante. Io mi godevo la scena. Come ebbe finito si fece passare un fazzolettino da un'amica, si alzò in piedi asciugandosi la patatina e si ricompose. Le altre due un po per necessità, un po per gioco e un po per l'atmosfera che si era creata si abbassarono a loro volta i loro pantaloni e le loro mutande liberando così la loro vescica. Io ormai avevo gli occhi fissi su tutto quel ben di dio, e il cazzo duro che mi faceva male sotto i jeans.
Come ebbero finito, le ragazze vedendo il mio paletto spingere sul tessuto dei pantaloni mi dissero che era arrivato il mio turno e di favorire pure io del bagno all'aperto senza problemi che tanto loro non si sarebbero scandalizzate e attacarono a ridere tra di loro.
Io dissi che in quelle condizioni non sarei mai riuscito ad urinarie. Elisa disse che dovevo sbrigarmi visto quanto il cazzo spingeva sui pantaloni non avrebbe resistito a lungo dal pisciarmi addosso..
Le tre si avvicinarono e iniziarono a slacciare il cinto e ad abbassarmi i pantaloni e le mutande facendo uscire il cazzo ormai eretto. Mi dissero che ora toccava a me e che loro avrebbero osservato fino a che distanza l'avrei fatta arrivare. Io in quelle condizioni non riuscivo ad urinare se prima non avessi svuotato le palle e fatto scemare l'erezione.
Pamela più audace me lo prese in mano a mo di pistola ad acqua e lo puntò verso un muretto dicendomi di centrarlo. La mia erezione aumentò, figuriamoci riuscire a pisciare.
Anche Alessia ed elisa si unirono all'amica circondando con le loro manine il mio uccello e aspettando il momento della pisciata. Io mi lamentavo che mi faceva male e chiesi loro di iniziare a muovere le loro mani avanti e indietro per lenire il dolore e favorire il getto dell'urina .
Ero a bocca aperta e con gli occhi rivolti verso l'alto che mi godevo una sega a tre mani e dopo poco tempo lanciai tre fiotti di seme parte sulle dolci manine e parte a terra. Le ragazze si misero a ridacchiare soddisfatte tra di loro e poi rivolte verso di me dissero che le avevo imbrogliate e che quella non era pipì.
Io nel mentre mi stavo riprendendo da quel turbinio di emozioni. Ero al settimo cielo. Avevo goduto come un riccio..
Le ragazze tolsero le loro mani e una di loro,non ricordo chi,si portò la sua mano al viso per annusare il mio seme e poi lo tasto pure con la punta della lingua..
Ormai mi ero rilassato, il mio amico era tornato della sua dimensione normale e riuscì finalmente a svuotare la vescica, per la gioia delle mie amiche. Ormai la serata era volta al termine. Appena il tempo di ricomporci che arrivarono sia il padre di Alessia, venuto a prendere la figlia con le amiche,sia mia madre e dopo esserci salutati con un casto bacio sulla guancia ci dirigemmo alle rispettive macchine..

Anche questo racconto stava per diventare un poema.
Grazie a chi avrà la pazienza di leggerlo per intero!
 

Ghost141-94

"Level 8"
1 Anno di Phica.net
Élite Fase 2
Messaggi
13,110
Punteggio reazione
13,873
Punti
134
Age
30
La pizzata di fine anno.

L'anno scolastico stava giungendo al termine senza particolari eventi degni di nota.
Soltanto qualche pacca sul culo o qualche strusciamento "involontario ".
Fortunatamente il nostro gruppetto più affiatato (Elisa Pamela Alessia e Martina) uscì dagli scrutini senza alcuna materia sotto, così ci saremo potuti godere l'estate senza l'ansia di avere materie da recuperare.
Tra di noi si era creata una forma di mutuo soccorso dove ognuno cercava di aiutare gli altri a superare le difficoltà nelle varie materie.
Io ero (e lo sono ancora ) una capra in matematica, riuscivo con fatica a capire l'argomento trattato al momento e arrivavo a fatica alla sufficienza. Poi quando il prof ne spiegava uno nuovo, resettavo il cervello cancellando l'argomento vecchio per far spazio a quello nuovo. Purtroppo nella matematica le cose non vanno così e serve una mente elastica a collegare i vari argomenti.
Per fortuna in mio soccorso si presentava puntualmente Elisa, un cranio in quella materia. Non so quanti pomeriggi abbiamo passato insieme a casa sua a ripassare prima di un compito in classe o di un'interrogazione.
Fu per merito suo che a fine anno presi un bel 7 in pagella.
Lei invece era carente nelle materie letterarie e nello scritto di italiano. Io invece me la cavavo alla grande, le passavo puntualmente i miei appunti di letteratura e di storia e cercavo di insegnarle il mio modo di svolgere gli scritti di italiano. Pure le mie lezioni diedero i frutti ben sperati e lei a fine anno si portò a casa un bel 7,5.
Pamela aveva difficoltà in chimica e veniva aiutata da Alessia, Martina non digeriva l'inglese e il francese e a turno ci aiutavamo tutti a vicenda.
Durante i pomeriggi di studio, ormai eravamo a maggio, l'abbigliamento era il più risicato possibile. Tra me e le varie ragazze non c'era nessun tipo di vergogna o di pudore.
Il reggiseno era un optional e mentre si studiava stesi o seduti sul divano, complice qualche piegamento spesso e volentieri riuscivo a bearmi della vista delle tette della ragazza di turno che penzolavano verso il basso..
A volte ironicamente dicevo che se non la smettevano di muoversi esponendomi la loro mercanzia io non sarei riuscito a concentarmi.
Un pomeriggio infatti a casa di Elisa mentre ci stavamo preparando a l'ultimo compito dell'anno di economia aziendale in compagnia anche di Alessia, ad Elisa cadde a terra una penna e nel suo chinarsi il mio sguardo andò a finire sulle sue tette quasi totalmente esposte sotto una risicata canottierina dalle spalline a filo. Alessia mi sgamo' in pieno e si mise a ridere a crepapelle. Elisa una volta rialzatasi chiese all'amica il motivo di tanta ilarità e l'amica le rispose che mi aveva beccato con le mani nella marmellata.
Lei fece la finta modesta dicendo che non capiva cosa io trovassi di così interessante nel suo seno, dato che a lei non piaceva poi così tanto. Io ed Alessia quasi all'unisono le rispondemmo che aveva un seno bellissimo che suscitava invidia a parecchie nostre compagne di classe. Elisa disse all'amica che non era vero e che invece a parer suo tra le 2 era Alessia ad averlo più bello.
Io gettai l'amo e proposi alle due ragazze di uscirle e farsi giudicare da me.
Non vollero pregate, ormai tra noi ci si fidava e si scherzava su tutto. In men che non si dica mi trovai davanti agli occhi quattro tettine belle sode libere da ogni costrizione.. Alessia diceva all'amica che si lamentava a vuoto e che avrebbe voluto avere il suo seno. Elisa diceva il contrario sostenendo che le tette di Alessia erano più sode e più sporgenti verso l'alto.
Senza neppure rendermi conto le due avevano preso a palarsi a vicenda i loro seni, senza però trovare un verdetto alla loro diatriba. Fu così che già bello eccitato mi offrì di tastarle e dar loro il mio parere equo ed imparziale. Le due sorrisero e mi offrirono quel ben di dio al tocco irruento delle mie mani. Io dopo averle soppesate e pizzicato i loro capezzoli per un po dissi che la sfida era conclusa con un pareggio..Alessia le aveva più sode mentre Elisa aveva dei capezzoli fatti a posta per stringerli tra le dita..mi diedero del paraculo e io dissi di fermarci così, indicando loro il mio rigonfiamento nei pantaloni, e di continuare lo studio per il compito dell'indomani.
Cose di questo tipo capitavano con naturalezza e io mi sentivo molto fortunato ad avere delle amiche come loro.
Finito l'anno come consuetudine si andava a festeggiare la promozione in pizzeria.
Invitammo tutti i prof,ma alla fine vennero solo il prof di chimica e la prof di lettere.
Ci organizzarono una tavolata unica in modo da essere tutti assieme. Il prof di chimica seduto a capo tavola e la prof al suo fianco parlavano dei fatti loro e non ci consideravano più di tanto. Io ero finito più o meno al centro della tavolata,nel mezzo tra Elisa e Pamela mentre Alessia e Martina erano di fronte a noi. Iniziarono ad arrivare le pizze, da bere sia i prof e anche parecchi di noi ordinammo delle belle bottiglie di birra da 66 che venivano svuotate nei vari bicchieri( a fine anni 90 era normale servire la birra in pizzeria anche a dei minorenni e non c'erano tutte le pippe mentali dei giorni nostri.)
Ben presto le pizze vennero sbranate e le pizze divorate.
A fine serata, dopo aver cenato uscimmo nella piazzetta limitrofa alla pizzeria e come dei bambini iniziammo a giocare tra scivoli altalene e giochi vari. I prof verso mezzanotte ci salutarono e pure qualche nostra compagna fu recuperata dai genitori.
Io avevo ottenuto il permesso di stare fuori fino all'una e poi sarebbe venuta mia madre a prendermi. Eravamo tutti un po brilli ed euforici, le ragazze comprese.
Tra i vari sali e scendi sui giochi presenti e le risate costanti a Pamela venne una voglia imminente di fare la pipì. Disse alle amiche che ormai non resteva più e correva il rischio di farsela addosso..io per scherzo le dissi di mettersi dietro un cespuglio che tanto vista l'ora tarda e la penombra nessuno l'avrebbe notata. Si buttò letteralmente dietro il cespuglio trascinando pure elisa e pamela a scortarla. Io non la persi di vista. Fu così che vidi la sua gonna in jeans salire mettendo in mostra un perizoma nero che ben presto fu abbassato e in un attimo vidi lei accovacciarsi e un rigagnolo di urina scendere ad innaffiare l'aiuola sottostante. Io mi godevo la scena. Come ebbe finito si fece passare un fazzolettino da un'amica, si alzò in piedi asciugandosi la patatina e si ricompose. Le altre due un po per necessità, un po per gioco e un po per l'atmosfera che si era creata si abbassarono a loro volta i loro pantaloni e le loro mutande liberando così la loro vescica. Io ormai avevo gli occhi fissi su tutto quel ben di dio, e il cazzo duro che mi faceva male sotto i jeans.
Come ebbero finito, le ragazze vedendo il mio paletto spingere sul tessuto dei pantaloni mi dissero che era arrivato il mio turno e di favorire pure io del bagno all'aperto senza problemi che tanto loro non si sarebbero scandalizzate e attacarono a ridere tra di loro.
Io dissi che in quelle condizioni non sarei mai riuscito ad urinarie. Elisa disse che dovevo sbrigarmi visto quanto il cazzo spingeva sui pantaloni non avrebbe resistito a lungo dal pisciarmi addosso..
Le tre si avvicinarono e iniziarono a slacciare il cinto e ad abbassarmi i pantaloni e le mutande facendo uscire il cazzo ormai eretto. Mi dissero che ora toccava a me e che loro avrebbero osservato fino a che distanza l'avrei fatta arrivare. Io in quelle condizioni non riuscivo ad urinare se prima non avessi svuotato le palle e fatto scemare l'erezione.
Pamela più audace me lo prese in mano a mo di pistola ad acqua e lo puntò verso un muretto dicendomi di centrarlo. La mia erezione aumentò, figuriamoci riuscire a pisciare.
Anche Alessia ed elisa si unirono all'amica circondando con le loro manine il mio uccello e aspettando il momento della pisciata. Io mi lamentavo che mi faceva male e chiesi loro di iniziare a muovere le loro mani avanti e indietro per lenire il dolore e favorire il getto dell'urina .
Ero a bocca aperta e con gli occhi rivolti verso l'alto che mi godevo una sega a tre mani e dopo poco tempo lanciai tre fiotti di seme parte sulle dolci manine e parte a terra. Le ragazze si misero a ridacchiare soddisfatte tra di loro e poi rivolte verso di me dissero che le avevo imbrogliate e che quella non era pipì.
Io nel mentre mi stavo riprendendo da quel turbinio di emozioni. Ero al settimo cielo. Avevo goduto come un riccio..
Le ragazze tolsero le loro mani e una di loro,non ricordo chi,si portò la sua mano al viso per annusare il mio seme e poi lo tasto pure con la punta della lingua..
Ormai mi ero rilassato, il mio amico era tornato della sua dimensione normale e riuscì finalmente a svuotare la vescica, per la gioia delle mie amiche. Ormai la serata era volta al termine. Appena il tempo di ricomporci che arrivarono sia il padre di Alessia, venuto a prendere la figlia con le amiche,sia mia madre e dopo esserci salutati con un casto bacio sulla guancia ci dirigemmo alle rispettive macchine..

Anche questo racconto stava per diventare un poema.
Grazie a chi avrà la pazienza di leggerlo per intero!
una bellissima serata anche con molte difficolta messe dalle ragazze XDXD
 

Grandel

"Level 7"
Élite Fase 1
Messaggi
9,059
Punteggio reazione
9,116
Punti
119
Posizione
Jerusalem’s Lot
La pizzata di fine anno.

L'anno scolastico stava giungendo al termine senza particolari eventi degni di nota.
Soltanto qualche pacca sul culo o qualche strusciamento "involontario ".
Fortunatamente il nostro gruppetto più affiatato (Elisa Pamela Alessia e Martina) uscì dagli scrutini senza alcuna materia sotto, così ci saremo potuti godere l'estate senza l'ansia di avere materie da recuperare.
Tra di noi si era creata una forma di mutuo soccorso dove ognuno cercava di aiutare gli altri a superare le difficoltà nelle varie materie.
Io ero (e lo sono ancora ) una capra in matematica, riuscivo con fatica a capire l'argomento trattato al momento e arrivavo a fatica alla sufficienza. Poi quando il prof ne spiegava uno nuovo, resettavo il cervello cancellando l'argomento vecchio per far spazio a quello nuovo. Purtroppo nella matematica le cose non vanno così e serve una mente elastica a collegare i vari argomenti.
Per fortuna in mio soccorso si presentava puntualmente Elisa, un cranio in quella materia. Non so quanti pomeriggi abbiamo passato insieme a casa sua a ripassare prima di un compito in classe o di un'interrogazione.
Fu per merito suo che a fine anno presi un bel 7 in pagella.
Lei invece era carente nelle materie letterarie e nello scritto di italiano. Io invece me la cavavo alla grande, le passavo puntualmente i miei appunti di letteratura e di storia e cercavo di insegnarle il mio modo di svolgere gli scritti di italiano. Pure le mie lezioni diedero i frutti ben sperati e lei a fine anno si portò a casa un bel 7,5.
Pamela aveva difficoltà in chimica e veniva aiutata da Alessia, Martina non digeriva l'inglese e il francese e a turno ci aiutavamo tutti a vicenda.
Durante i pomeriggi di studio, ormai eravamo a maggio, l'abbigliamento era il più risicato possibile. Tra me e le varie ragazze non c'era nessun tipo di vergogna o di pudore.
Il reggiseno era un optional e mentre si studiava stesi o seduti sul divano, complice qualche piegamento spesso e volentieri riuscivo a bearmi della vista delle tette della ragazza di turno che penzolavano verso il basso..
A volte ironicamente dicevo che se non la smettevano di muoversi esponendomi la loro mercanzia io non sarei riuscito a concentarmi.
Un pomeriggio infatti a casa di Elisa mentre ci stavamo preparando a l'ultimo compito dell'anno di economia aziendale in compagnia anche di Alessia, ad Elisa cadde a terra una penna e nel suo chinarsi il mio sguardo andò a finire sulle sue tette quasi totalmente esposte sotto una risicata canottierina dalle spalline a filo. Alessia mi sgamo' in pieno e si mise a ridere a crepapelle. Elisa una volta rialzatasi chiese all'amica il motivo di tanta ilarità e l'amica le rispose che mi aveva beccato con le mani nella marmellata.
Lei fece la finta modesta dicendo che non capiva cosa io trovassi di così interessante nel suo seno, dato che a lei non piaceva poi così tanto. Io ed Alessia quasi all'unisono le rispondemmo che aveva un seno bellissimo che suscitava invidia a parecchie nostre compagne di classe. Elisa disse all'amica che non era vero e che invece a parer suo tra le 2 era Alessia ad averlo più bello.
Io gettai l'amo e proposi alle due ragazze di uscirle e farsi giudicare da me.
Non vollero pregate, ormai tra noi ci si fidava e si scherzava su tutto. In men che non si dica mi trovai davanti agli occhi quattro tettine belle sode libere da ogni costrizione.. Alessia diceva all'amica che si lamentava a vuoto e che avrebbe voluto avere il suo seno. Elisa diceva il contrario sostenendo che le tette di Alessia erano più sode e più sporgenti verso l'alto.
Senza neppure rendermi conto le due avevano preso a palarsi a vicenda i loro seni, senza però trovare un verdetto alla loro diatriba. Fu così che già bello eccitato mi offrì di tastarle e dar loro il mio parere equo ed imparziale. Le due sorrisero e mi offrirono quel ben di dio al tocco irruento delle mie mani. Io dopo averle soppesate e pizzicato i loro capezzoli per un po dissi che la sfida era conclusa con un pareggio..Alessia le aveva più sode mentre Elisa aveva dei capezzoli fatti a posta per stringerli tra le dita..mi diedero del paraculo e io dissi di fermarci così, indicando loro il mio rigonfiamento nei pantaloni, e di continuare lo studio per il compito dell'indomani.
Cose di questo tipo capitavano con naturalezza e io mi sentivo molto fortunato ad avere delle amiche come loro.
Finito l'anno come consuetudine si andava a festeggiare la promozione in pizzeria.
Invitammo tutti i prof,ma alla fine vennero solo il prof di chimica e la prof di lettere.
Ci organizzarono una tavolata unica in modo da essere tutti assieme. Il prof di chimica seduto a capo tavola e la prof al suo fianco parlavano dei fatti loro e non ci consideravano più di tanto. Io ero finito più o meno al centro della tavolata,nel mezzo tra Elisa e Pamela mentre Alessia e Martina erano di fronte a noi. Iniziarono ad arrivare le pizze, da bere sia i prof e anche parecchi di noi ordinammo delle belle bottiglie di birra da 66 che venivano svuotate nei vari bicchieri( a fine anni 90 era normale servire la birra in pizzeria anche a dei minorenni e non c'erano tutte le pippe mentali dei giorni nostri.)
Ben presto le pizze vennero sbranate e le pizze divorate.
A fine serata, dopo aver cenato uscimmo nella piazzetta limitrofa alla pizzeria e come dei bambini iniziammo a giocare tra scivoli altalene e giochi vari. I prof verso mezzanotte ci salutarono e pure qualche nostra compagna fu recuperata dai genitori.
Io avevo ottenuto il permesso di stare fuori fino all'una e poi sarebbe venuta mia madre a prendermi. Eravamo tutti un po brilli ed euforici, le ragazze comprese.
Tra i vari sali e scendi sui giochi presenti e le risate costanti a Pamela venne una voglia imminente di fare la pipì. Disse alle amiche che ormai non resteva più e correva il rischio di farsela addosso..io per scherzo le dissi di mettersi dietro un cespuglio che tanto vista l'ora tarda e la penombra nessuno l'avrebbe notata. Si buttò letteralmente dietro il cespuglio trascinando pure elisa e pamela a scortarla. Io non la persi di vista. Fu così che vidi la sua gonna in jeans salire mettendo in mostra un perizoma nero che ben presto fu abbassato e in un attimo vidi lei accovacciarsi e un rigagnolo di urina scendere ad innaffiare l'aiuola sottostante. Io mi godevo la scena. Come ebbe finito si fece passare un fazzolettino da un'amica, si alzò in piedi asciugandosi la patatina e si ricompose. Le altre due un po per necessità, un po per gioco e un po per l'atmosfera che si era creata si abbassarono a loro volta i loro pantaloni e le loro mutande liberando così la loro vescica. Io ormai avevo gli occhi fissi su tutto quel ben di dio, e il cazzo duro che mi faceva male sotto i jeans.
Come ebbero finito, le ragazze vedendo il mio paletto spingere sul tessuto dei pantaloni mi dissero che era arrivato il mio turno e di favorire pure io del bagno all'aperto senza problemi che tanto loro non si sarebbero scandalizzate e attacarono a ridere tra di loro.
Io dissi che in quelle condizioni non sarei mai riuscito ad urinarie. Elisa disse che dovevo sbrigarmi visto quanto il cazzo spingeva sui pantaloni non avrebbe resistito a lungo dal pisciarmi addosso..
Le tre si avvicinarono e iniziarono a slacciare il cinto e ad abbassarmi i pantaloni e le mutande facendo uscire il cazzo ormai eretto. Mi dissero che ora toccava a me e che loro avrebbero osservato fino a che distanza l'avrei fatta arrivare. Io in quelle condizioni non riuscivo ad urinare se prima non avessi svuotato le palle e fatto scemare l'erezione.
Pamela più audace me lo prese in mano a mo di pistola ad acqua e lo puntò verso un muretto dicendomi di centrarlo. La mia erezione aumentò, figuriamoci riuscire a pisciare.
Anche Alessia ed elisa si unirono all'amica circondando con le loro manine il mio uccello e aspettando il momento della pisciata. Io mi lamentavo che mi faceva male e chiesi loro di iniziare a muovere le loro mani avanti e indietro per lenire il dolore e favorire il getto dell'urina .
Ero a bocca aperta e con gli occhi rivolti verso l'alto che mi godevo una sega a tre mani e dopo poco tempo lanciai tre fiotti di seme parte sulle dolci manine e parte a terra. Le ragazze si misero a ridacchiare soddisfatte tra di loro e poi rivolte verso di me dissero che le avevo imbrogliate e che quella non era pipì.
Io nel mentre mi stavo riprendendo da quel turbinio di emozioni. Ero al settimo cielo. Avevo goduto come un riccio..
Le ragazze tolsero le loro mani e una di loro,non ricordo chi,si portò la sua mano al viso per annusare il mio seme e poi lo tasto pure con la punta della lingua..
Ormai mi ero rilassato, il mio amico era tornato della sua dimensione normale e riuscì finalmente a svuotare la vescica, per la gioia delle mie amiche. Ormai la serata era volta al termine. Appena il tempo di ricomporci che arrivarono sia il padre di Alessia, venuto a prendere la figlia con le amiche,sia mia madre e dopo esserci salutati con un casto bacio sulla guancia ci dirigemmo alle rispettive macchine..

Anche questo racconto stava per diventare un poema.
Grazie a chi avrà la pazienza di leggerlo per intero!
La storia, le storie sono anche belle ma , permettimi, forse un poco romanzate. Mi limito alla ultima. Hai tre ragazze che ti masturbano insieme, in pubblico e tu, dopo la venuta riesci a fare pipì?
A quell’eta In quella situazione dopo la prima l’amichetto sarebbe rimasto sull’attentinper la seconda, la terza, ecc. con le immagini che hai descritto ( pipì, ecc) nella mente un quindicenne non sarebbe riuscito a rilassarsi. Troppi ormoni.
Comunque.......
Ps
Mio personalissimo parere ne
 
OP
Kecco505

Kecco505

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
821
Punteggio reazione
2,356
Punti
99
Age
40
La storia, le storie sono anche belle ma , permettimi, forse un poco romanzate. Mi limito alla ultima. Hai tre ragazze che ti masturbano insieme, in pubblico e tu, dopo la venuta riesci a fare pipì?
A quell’eta In quella situazione dopo la prima l’amichetto sarebbe rimasto sull’attentinper la seconda, la terza, ecc. con le immagini che hai descritto ( pipì, ecc) nella mente un quindicenne non sarebbe riuscito a rilassarsi. Troppi ormoni.
Comunque.......
Ps
Mio personalissimo parere ne
Alla fine mi stavo stufando di scrivere e ho velocizzato nel raccontare la scena della masturbazione e della conseguente pisciata. ;) :ROFLMAO:
Le due cose non sono avvenute subito una dopo l'altra ma logicamente dopo qualche istante..poi hai ragione sul fatto che sto romanzando attorno ai fatti realmente accaduti, ma è il mio modo di scrivere e di raccontare le cose. Altrimenti dovrei limitarmi a raccontare quelle due-tre cose degne di nota in modo telegrafico ma non è nel mio stile!
 

Top Bottom