Non so bene come cominciare questo post perché potrebbe essere una delusione per voi come l'esperienza è stata per me. Oppure potreste trovare eccitamento in un semplice dettaglio che cattura la vostra libido.
Bè, tutto comincia con una normale presentazione della nuova fiamma di mio cognato. Una ragazza semplice, simpatica ma soprattutto con uno sguardo da porca come poche se ne vedono in giro.
La mia attenzione è subito catturata ma da bravo ragazzo come sono, il mio obiettivo è solo uno: riuscire a rubarle un paio di mutandine usate.
Le settimane passano senza sviluppi, ogni volta che passava di qua speravo in un'occasione che mai si presentava.
Fino a ieri: giornata calda e umida (immagino come la sua fica) che ti costringe a fare una doccia dopo un minimo di attività fisica. Detto fatto, basta la scusa di dover spostare qualche oggetto in giardino per far sudare un po' tutti, e ovviamente prima dell'uscita ci vuole una doccia rinfrescante.
Sono le 19, le porte di casa si chiudono, ci avviamo verso la macchina, mettiamo in moto e "oh, mi sono scordato il portafogli in camera". Una banalissima scusa per rientrare in casa da solo, salire le scale che portano alle camere, frugare nella borsa della mia nuova cognatina e sgraffignare il mio piccolo souvenir.
Nel salire le scale il mio cazzo stava scalpitando come raramente ha fatto. Non vedevo l'ora di stringere tra le mani quel piccolo lembo di stoffa che fino a poche ore prima era avvolto da labbra calde e accoglienti. Non vedevo l'ora di ammirare, tuffarci il viso dentro, annusare odori e umori, assaporare i suoi liquidi.
E così, con il cuore a mille e un cazzo durissimo ho aperto la porta della camera in cui soggiornava questa nuova conoscenza, velocemente frugavo nella sua valigia e, con una semplicità quasi da non credere, come se fossero state lasciate in bella vista apposta per me, trovavo quel paio di mutande che tanto desideravo.
Afferrato al volo il bottino mi accorsi subito che l'umidità era estrema. Certo il caldo era stato intenso ma per mezzarle in quel modo pensai che la ragazza dovesse aver provato qualche emozione forte.
Avevo fatto Jackpot. Mutande unte dall'eccitazione.
Il tempo stringeva, non potevo di certo metterci minuti per recuperare un portafoglio quindi pensai di dare una rapida sniffata, nascondere le mutande nella mia borsa e rimandare la mia sega su quel bello straccetto usato ad un altro momento.
Avvicinai le mutande al viso, come avevo immaginato erano macchiate. Troppo pensai.
Da qui in poi purtroppo la storia non prosegue nel migliore dei modi per me. E se siete in un momento di puro eccita mento consiglio a voi di continuare immaginandovi un finale degno della storia sentita...
Al mio naso arriva uno degli odori più sgradevoli che mi sia capitato. A stento trattengo i conati. La mia fantasia va in frantumi, mi lascio cadere le mutande dalle mani e resto pietrificago per alcuni secondi. Riporto di corsa l'oggetto che tanto avevo desiderato nel mucchietto di panni usati all'interno della borsa della mia sudicia cognatina.
"No dai, non è possibile. Forse mi sono lasciato trasportare dalla fantasia e ho alzato le aspettative olfattiva". Con la seconda rapida sniffata finisco decisamente di rovinarmi l'appetito, l'eccitamento e la fantasia.
Peccato, le altre volte mi era sempre andata bene.
Bè, tutto comincia con una normale presentazione della nuova fiamma di mio cognato. Una ragazza semplice, simpatica ma soprattutto con uno sguardo da porca come poche se ne vedono in giro.
La mia attenzione è subito catturata ma da bravo ragazzo come sono, il mio obiettivo è solo uno: riuscire a rubarle un paio di mutandine usate.
Le settimane passano senza sviluppi, ogni volta che passava di qua speravo in un'occasione che mai si presentava.
Fino a ieri: giornata calda e umida (immagino come la sua fica) che ti costringe a fare una doccia dopo un minimo di attività fisica. Detto fatto, basta la scusa di dover spostare qualche oggetto in giardino per far sudare un po' tutti, e ovviamente prima dell'uscita ci vuole una doccia rinfrescante.
Sono le 19, le porte di casa si chiudono, ci avviamo verso la macchina, mettiamo in moto e "oh, mi sono scordato il portafogli in camera". Una banalissima scusa per rientrare in casa da solo, salire le scale che portano alle camere, frugare nella borsa della mia nuova cognatina e sgraffignare il mio piccolo souvenir.
Nel salire le scale il mio cazzo stava scalpitando come raramente ha fatto. Non vedevo l'ora di stringere tra le mani quel piccolo lembo di stoffa che fino a poche ore prima era avvolto da labbra calde e accoglienti. Non vedevo l'ora di ammirare, tuffarci il viso dentro, annusare odori e umori, assaporare i suoi liquidi.
E così, con il cuore a mille e un cazzo durissimo ho aperto la porta della camera in cui soggiornava questa nuova conoscenza, velocemente frugavo nella sua valigia e, con una semplicità quasi da non credere, come se fossero state lasciate in bella vista apposta per me, trovavo quel paio di mutande che tanto desideravo.
Afferrato al volo il bottino mi accorsi subito che l'umidità era estrema. Certo il caldo era stato intenso ma per mezzarle in quel modo pensai che la ragazza dovesse aver provato qualche emozione forte.
Avevo fatto Jackpot. Mutande unte dall'eccitazione.
Il tempo stringeva, non potevo di certo metterci minuti per recuperare un portafoglio quindi pensai di dare una rapida sniffata, nascondere le mutande nella mia borsa e rimandare la mia sega su quel bello straccetto usato ad un altro momento.
Avvicinai le mutande al viso, come avevo immaginato erano macchiate. Troppo pensai.
Da qui in poi purtroppo la storia non prosegue nel migliore dei modi per me. E se siete in un momento di puro eccita mento consiglio a voi di continuare immaginandovi un finale degno della storia sentita...
Al mio naso arriva uno degli odori più sgradevoli che mi sia capitato. A stento trattengo i conati. La mia fantasia va in frantumi, mi lascio cadere le mutande dalle mani e resto pietrificago per alcuni secondi. Riporto di corsa l'oggetto che tanto avevo desiderato nel mucchietto di panni usati all'interno della borsa della mia sudicia cognatina.
"No dai, non è possibile. Forse mi sono lasciato trasportare dalla fantasia e ho alzato le aspettative olfattiva". Con la seconda rapida sniffata finisco decisamente di rovinarmi l'appetito, l'eccitamento e la fantasia.
Peccato, le altre volte mi era sempre andata bene.
