Pensieripeccaminosi
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Buongiorno a tutti. Ci presento: siamo io (L), 38 anni e lei (R), 34 coppia sposata da 8, aperta da 5. Le definizioni non sono il mio forte quindi spero mi perdonerete… Coppia aperta, libertini… insomma fate vobis…
Lei NON è a conoscenza di questo spazio, almeno per il momento, ma voglio provare a scrivere alcune delle nostre esperienze.
Non credo siano migliori o più eccitanti di altri di altre, anzi… non mi arrogo questo primato, però mi piacerebbe creare un luogo in cui mettere in fila i ricordi e le emozioni vissute, magari condirli con un pizzico di fantasia e renderli disponibili a tutti coloro che vorranno, in totale rispetto, seguire questo diario di bordo.
R è alta 1,70, capelli lunghi castani lisci, amante dello sport. Seno piccolo (diciamo una prima abbondante…) e culo imperiale.
Io 1,85 per 85 kg, ex giocatore di rugby. Fisico possente, capelli castani e folta barba scura.
Possiamo dire una bella coppia. Sia da vedere che da vivere.
Quando ci siamo conosciuti nessuno di noi pensava al matrimonio. Amavamo la libertà e la semplicità delle esperienze senza impegno. E li amiamo ancora.
Ci siamo innamorati, fidanzati e nel giro di poco, in totale libertà, abbiamo deciso di sposarci, convinti che il passo verso la monogamia fosse la normale continuazione del nostro cammino insieme.
Ve lo giuro: c’è stato un periodo in cui sono realmente stato convinto che donare il corpo ad una sola persona per una vita intera sarebbe stato non solo possibile ma anche auspicabile.
Poi però… il caso, il destino, chiamatelo come vi pare… ci mette sempre lo zampino. E non credo che sia sempre per complicare le cose. O meglio: alcune volte le cose cambiano forma. Il cambiamento è traumatico ma il risultato spesso è inaspettatamente ricco.
Una sera torno a casa dal lavoro e trovo R in lacrime ad attendermi seduta sul divano. Io penso subito al peggio. Lei mi abbraccia e mi chiede scusa.
Inizia a raccontarmi.
Per farla breve mi dice di avere avuto una relazione per qualche tempo, più o meno un paio di mesi, con un suo collega. Mi dice che è pentita, che non sa cosa le sia preso, che io non c’entro nulla, che è solo colpa sua, ecc ecc ecc.
Non so cosa avreste fatto al posto mio ma io mi sono sentito liberato di un peso. Non ero arrabbiato. Non ero agitato. Mi sentivo leggero. Senza alcun apparente motivo. Col senno di poi ho capito perché. Ma quella sua confessione ha liberato una parte profonda di me e senza pensarci troppo, in modo del tutto spontaneo, ho iniziato a raccontarle la mia verità.
Le ho detto che anche io avevo avuto una breve storia con una mia ex collega, ormai chiusa e che vivevo la cosa con profonda vergogna e senso di colpa.
Il giorno dopo anche lei mi disse di sentirsi più libera dopo la mia confessione. Il giorno dopo… Perché immediatamente dopo ci saltammo addosso e facemmo l’amore con una passione e un trasporto che non vivevamo da tempo.
Il tradimento di entrambi ci aveva messo di fronte una nuova consapevolezza: la nostra coppia avrebbe dovuto elaborare un concetto alternativo alla monogamia, almeno non dal punto di vista sessuale. Entrambi abbiamo avuto storie di tradimenti in passato, vissuti molto più attivamente che passivamente (almeno… credo) e credo che questo sia un tratto caratteristico di noi e della nostra coppia.
Nel periodo successivo iniziammo a confrontarci sempre più spesso sulle esperienze che avremmo potuto vivere fino a decidere di trovare qualcosa di comune accordo per dare una nuova forma alla sfera sessuale nella nostra relazione. Optammo per provare l’esperienza del club. Insieme.
Per chi vorrà nei prossimi giorni caricherò il racconto della prima esperienza.
Vi chiedo solo alcune attenzioni: non chiedetemi foto perché non lo mostro ma soprattutto, vi prego, non siate volgari. Curiosi tutta la vita ma la volgarità non ci piace. Grazie mille, spero di avervi intrigato.
L
Lei NON è a conoscenza di questo spazio, almeno per il momento, ma voglio provare a scrivere alcune delle nostre esperienze.
Non credo siano migliori o più eccitanti di altri di altre, anzi… non mi arrogo questo primato, però mi piacerebbe creare un luogo in cui mettere in fila i ricordi e le emozioni vissute, magari condirli con un pizzico di fantasia e renderli disponibili a tutti coloro che vorranno, in totale rispetto, seguire questo diario di bordo.
R è alta 1,70, capelli lunghi castani lisci, amante dello sport. Seno piccolo (diciamo una prima abbondante…) e culo imperiale.
Io 1,85 per 85 kg, ex giocatore di rugby. Fisico possente, capelli castani e folta barba scura.
Possiamo dire una bella coppia. Sia da vedere che da vivere.
Quando ci siamo conosciuti nessuno di noi pensava al matrimonio. Amavamo la libertà e la semplicità delle esperienze senza impegno. E li amiamo ancora.
Ci siamo innamorati, fidanzati e nel giro di poco, in totale libertà, abbiamo deciso di sposarci, convinti che il passo verso la monogamia fosse la normale continuazione del nostro cammino insieme.
Ve lo giuro: c’è stato un periodo in cui sono realmente stato convinto che donare il corpo ad una sola persona per una vita intera sarebbe stato non solo possibile ma anche auspicabile.
Poi però… il caso, il destino, chiamatelo come vi pare… ci mette sempre lo zampino. E non credo che sia sempre per complicare le cose. O meglio: alcune volte le cose cambiano forma. Il cambiamento è traumatico ma il risultato spesso è inaspettatamente ricco.
Una sera torno a casa dal lavoro e trovo R in lacrime ad attendermi seduta sul divano. Io penso subito al peggio. Lei mi abbraccia e mi chiede scusa.
Inizia a raccontarmi.
Per farla breve mi dice di avere avuto una relazione per qualche tempo, più o meno un paio di mesi, con un suo collega. Mi dice che è pentita, che non sa cosa le sia preso, che io non c’entro nulla, che è solo colpa sua, ecc ecc ecc.
Non so cosa avreste fatto al posto mio ma io mi sono sentito liberato di un peso. Non ero arrabbiato. Non ero agitato. Mi sentivo leggero. Senza alcun apparente motivo. Col senno di poi ho capito perché. Ma quella sua confessione ha liberato una parte profonda di me e senza pensarci troppo, in modo del tutto spontaneo, ho iniziato a raccontarle la mia verità.
Le ho detto che anche io avevo avuto una breve storia con una mia ex collega, ormai chiusa e che vivevo la cosa con profonda vergogna e senso di colpa.
Il giorno dopo anche lei mi disse di sentirsi più libera dopo la mia confessione. Il giorno dopo… Perché immediatamente dopo ci saltammo addosso e facemmo l’amore con una passione e un trasporto che non vivevamo da tempo.
Il tradimento di entrambi ci aveva messo di fronte una nuova consapevolezza: la nostra coppia avrebbe dovuto elaborare un concetto alternativo alla monogamia, almeno non dal punto di vista sessuale. Entrambi abbiamo avuto storie di tradimenti in passato, vissuti molto più attivamente che passivamente (almeno… credo) e credo che questo sia un tratto caratteristico di noi e della nostra coppia.
Nel periodo successivo iniziammo a confrontarci sempre più spesso sulle esperienze che avremmo potuto vivere fino a decidere di trovare qualcosa di comune accordo per dare una nuova forma alla sfera sessuale nella nostra relazione. Optammo per provare l’esperienza del club. Insieme.
Per chi vorrà nei prossimi giorni caricherò il racconto della prima esperienza.
Vi chiedo solo alcune attenzioni: non chiedetemi foto perché non lo mostro ma soprattutto, vi prego, non siate volgari. Curiosi tutta la vita ma la volgarità non ci piace. Grazie mille, spero di avervi intrigato.
L