Portentoso9711
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Buongiorno, questa è la storia reale di come ho conosciuto la mia attuale ragazza e di come il rapporto con lei è cambiato negli anni. Vi anticipo che si parte dal 2016 fino ad oggi, quindi sarà un racconto inizialmente lento (fase della conoscenza) fino alle parti più attive ed eccitanti.
Mi chiamo Claudio, e sono di Roma. Avevo appena finito il liceo ed ero in vacanza con i miei genitori in un villaggio turistico. L’atmosfera dei villaggi, non mi è mai stata simpatica, con gli animatori che ti inseguono per convincerti a fare le attività più disparate ed una sera, in preda alla noia, decido di scaricare per la millesima volta telegram. Era l’anno di strangerbot, del “m o f” e dello scambio di foto. Dopo un paio di cazzi non richiesti ma ricevuti ugualmente, all’ennesimo “m o f” finalmente risponde una ragazza di nome Roberta di 15 anni. Ancora non lo sapevo ma avevo incontrato la mia futura ragazza. Scambiati i nick, la tipa non si fa problemi a mandarmi subito audio, dimostrandomi immediatamente di essere lei.
I giorni passano e devo dire che era piacevole parlare con lei, soprattutto per le molte cose in comune, e, quando non parlavamo, quasi mi “mancava” e probabilmente valeva anche per lei. Infatti, in pochi giorni ci ritroviamo in quel momento del rapporto nel quale ci scambiamo buongiorno e buonanotte, restavamo tutta la notte svegli a parlare di noi e della nostra vita. Unica pecca? Lei è di Aosta, quindi 0 chance di poterci incontrare per il momento.
Terminato il viaggio con i miei e tornato a casa, rivedo i miei amici più stretti del liceo e futuri colleghi di ingegneria. Racconto subito di questa ragazza ed ovviamente racconto di Roberta. Mi attiro le ire di tutti, perché per loro mi ero già innamorato di una ragazzina dai genitori all’antica mentre dovevo pensare alla phica universitaria, alla serate e a fare il panico tutti insieme. Dico subito di non essere innamorato perché non voglio una relazione a distanza e che è solo una buona compagnia, infatti ci sentiamo ogni giorno ma non mi faccio alcun problema ad uscire con colleghe o con straniere in erasmus. Insomma, avevo una bella amicizia sincera e allo stesso tempo me la spassavo.
Una domenica mattina accade ciò che cambierà il nostro rapporto. Mi sveglio completamente distrutto dall’alcool alle 14 e mi ritrovo una decina di messaggi da parte di Roberta. Il sabato era il suo compleanno e lei non mi aveva detto niente per vedere se lo ricordavo. Io con in testa lo studio e le phiche, non lo avevo proprio ricordato. Mi scuso ma il nostro rapporto diventa più freddo perché lei ci era rimasta male. Che devo dirvi ragazzi, mi mancava ad agosto se non parlavamo per un’ora, potete immaginarvi come stavo ora che non mi rispondeva spesso e, se lo faceva, solo con i classici “si. Ok. Va bene.”. Ed è lì che realizzo “cazzo, aveva ragione Davide a dirmi che mi ero innamorato”. Decido di chiarire, le scrivo un messaggio chilometrico dove il succo del discorso è “mi manchi, facciamo tornare il rapporto come prima”.
Attendo…
Attendo…
Visualizza…
Attendo…
Attendo…
Sta scrivendo…
“Mi manchi anche tu”
Inutile dirvi la svolta che ha questa giornata. Le nostre conversazioni diventano sempre più frequenti e più intime e personali, ma ancor amai sfociate nell’ambito sessuale. Nonostante la nostra “libertà” io sono geloso di lei e lei è gelosa di me. Una situazione ed un rapporto di merda a quell’età.
Un molto dimenticabile venerdì nel quale vado a scopare con una collega (che voleva fare solo missionario non era per nulla partecipe) prendo la decisione di sfogarmi con lei. Dobbiamo essere liberi no? Ok la gelosia ma non può privarmi di scopare e quindi volevo vedere la sua reazione. Essendo la prima volta che parlo di sesso con lei, decido di essere abbastanza vago con i termini e le situazioni. Il colmo? Lei non capisce. Mi ritrovo quindi a parlare con una ragazza di 16 anni, che non sa niente (o quasi) di sesso, di sesso mentre lei pensa che ero andato a casa di quella a studiare… mi sento male. Da questo momento in poi, si ha forse uno degli step più importanti del nostro rapporto. Roberta, nonostante sia una bellissima ragazza, non ha MAI avuto un ragazzo. Scopro che non ha mai baciato, non ha mai avuto un appuntamento e l’unica vita sociale che ha deriva delle uscite il sabato pomeriggio con le sue amiche. Una vita completamente diversa dalla mia. Comincio a pensare che, escluse le passioni in comune, abbiamo vite completamente diverse. Lei però, dal canto suo, mi sfrutta per imparare più cose possibili sul sesso (infatti oggi mi dice che sono stato il suo prof) ed ogni sera si apriva un argomento. Partendo dalle cose più semplici come “come si bacia con la lingua” si arriva a cose più importanti. Mi chiede se è doloroso perdere la verginità, quali sono le mie posizioni preferite e perché, come si fanno i pompini ma anche di anatomia. Le spiegai infatti come masturbare una ragazza e mi eccitava l’idea che lei potesse metterle in pratica, perché mi aveva confessato di non essersi mai toccata.
Una sera presi dai soliti discorsi mi comincio ad eccitare più del solito. Mi ritrovo involontariamente a toccarmi mentre spiego a lei cosa deve fare per soddisfare un ragazzo. L’idea che lei possa mettere in pratica queste cose con me mi faceva impazzire. Parliamoci chiaro, la stavo educando in base ad i miei gusti ed è per questo che oggi scopiamo da Dio. Ormai con una buona dose di confidenza, le dico la verità.
“robi questa sera ti saluto presto, basta parlare di ste cose xD”
“e perché? Lo facciamo ogni sera”
“perché parlarne mi ha “svegliato” ed ora voglio andare a farlo calmare ahahahah”
Sarò stato troppo diretto? Mi viene l’ansia di aver sbagliato… ma lei è troppo curiosa
“vuoi dire che ti vai a toccare?”
“esatto… purtroppo non resisto più”
Attendo una sua risposta ma quella che arriva è completamente senza senso e inaspettata
“penso che anche io dovrei, mi sono “svegliata””
“ah”
“che c’è ahahahahah. Non posso svegliarmi?”
“certo che puoi ma non me lo aspettavo… prima di andare ti interrogo visto che sono il tuo prof”
“dimmi”
“come hai capito di esserti svegliata”
“ora vuoi sapere troppo prof ahahahah”
“dai ormai, ti vergogni di me?”
“mh… mentre parlavamo ho sentito una sensazione di calore lì ed ho messo una mano dentro l’intimo. Ho sentito le labbra bagnate”
Leggo e bestemmio. Rileggo e ribestemmio.
Ci salutiamo e mi faccio forse la sega più forte della mia vita immaginando lei che nel mentre si toccava, e lo faceva come le avevo insegnato. Torno a letto ed era già lì.
“com’è andata?”
“mah… inizialmente strano ma poi bello. Da rifare ahahahahah”
Guardo l’orologio e sono le 4. L’indomani ho lezione e quindi sono costretto a darle la buonanotte anche se vorrei approfondire le sue sensazioni e le emozioni che ha provato. Ci diamo la buonanotte e questo darà inizio a tutto.
Mi chiamo Claudio, e sono di Roma. Avevo appena finito il liceo ed ero in vacanza con i miei genitori in un villaggio turistico. L’atmosfera dei villaggi, non mi è mai stata simpatica, con gli animatori che ti inseguono per convincerti a fare le attività più disparate ed una sera, in preda alla noia, decido di scaricare per la millesima volta telegram. Era l’anno di strangerbot, del “m o f” e dello scambio di foto. Dopo un paio di cazzi non richiesti ma ricevuti ugualmente, all’ennesimo “m o f” finalmente risponde una ragazza di nome Roberta di 15 anni. Ancora non lo sapevo ma avevo incontrato la mia futura ragazza. Scambiati i nick, la tipa non si fa problemi a mandarmi subito audio, dimostrandomi immediatamente di essere lei.
I giorni passano e devo dire che era piacevole parlare con lei, soprattutto per le molte cose in comune, e, quando non parlavamo, quasi mi “mancava” e probabilmente valeva anche per lei. Infatti, in pochi giorni ci ritroviamo in quel momento del rapporto nel quale ci scambiamo buongiorno e buonanotte, restavamo tutta la notte svegli a parlare di noi e della nostra vita. Unica pecca? Lei è di Aosta, quindi 0 chance di poterci incontrare per il momento.
Terminato il viaggio con i miei e tornato a casa, rivedo i miei amici più stretti del liceo e futuri colleghi di ingegneria. Racconto subito di questa ragazza ed ovviamente racconto di Roberta. Mi attiro le ire di tutti, perché per loro mi ero già innamorato di una ragazzina dai genitori all’antica mentre dovevo pensare alla phica universitaria, alla serate e a fare il panico tutti insieme. Dico subito di non essere innamorato perché non voglio una relazione a distanza e che è solo una buona compagnia, infatti ci sentiamo ogni giorno ma non mi faccio alcun problema ad uscire con colleghe o con straniere in erasmus. Insomma, avevo una bella amicizia sincera e allo stesso tempo me la spassavo.
Una domenica mattina accade ciò che cambierà il nostro rapporto. Mi sveglio completamente distrutto dall’alcool alle 14 e mi ritrovo una decina di messaggi da parte di Roberta. Il sabato era il suo compleanno e lei non mi aveva detto niente per vedere se lo ricordavo. Io con in testa lo studio e le phiche, non lo avevo proprio ricordato. Mi scuso ma il nostro rapporto diventa più freddo perché lei ci era rimasta male. Che devo dirvi ragazzi, mi mancava ad agosto se non parlavamo per un’ora, potete immaginarvi come stavo ora che non mi rispondeva spesso e, se lo faceva, solo con i classici “si. Ok. Va bene.”. Ed è lì che realizzo “cazzo, aveva ragione Davide a dirmi che mi ero innamorato”. Decido di chiarire, le scrivo un messaggio chilometrico dove il succo del discorso è “mi manchi, facciamo tornare il rapporto come prima”.
Attendo…
Attendo…
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Attendo…
Attendo…
Sta scrivendo…
“Mi manchi anche tu”
Inutile dirvi la svolta che ha questa giornata. Le nostre conversazioni diventano sempre più frequenti e più intime e personali, ma ancor amai sfociate nell’ambito sessuale. Nonostante la nostra “libertà” io sono geloso di lei e lei è gelosa di me. Una situazione ed un rapporto di merda a quell’età.
Un molto dimenticabile venerdì nel quale vado a scopare con una collega (che voleva fare solo missionario non era per nulla partecipe) prendo la decisione di sfogarmi con lei. Dobbiamo essere liberi no? Ok la gelosia ma non può privarmi di scopare e quindi volevo vedere la sua reazione. Essendo la prima volta che parlo di sesso con lei, decido di essere abbastanza vago con i termini e le situazioni. Il colmo? Lei non capisce. Mi ritrovo quindi a parlare con una ragazza di 16 anni, che non sa niente (o quasi) di sesso, di sesso mentre lei pensa che ero andato a casa di quella a studiare… mi sento male. Da questo momento in poi, si ha forse uno degli step più importanti del nostro rapporto. Roberta, nonostante sia una bellissima ragazza, non ha MAI avuto un ragazzo. Scopro che non ha mai baciato, non ha mai avuto un appuntamento e l’unica vita sociale che ha deriva delle uscite il sabato pomeriggio con le sue amiche. Una vita completamente diversa dalla mia. Comincio a pensare che, escluse le passioni in comune, abbiamo vite completamente diverse. Lei però, dal canto suo, mi sfrutta per imparare più cose possibili sul sesso (infatti oggi mi dice che sono stato il suo prof) ed ogni sera si apriva un argomento. Partendo dalle cose più semplici come “come si bacia con la lingua” si arriva a cose più importanti. Mi chiede se è doloroso perdere la verginità, quali sono le mie posizioni preferite e perché, come si fanno i pompini ma anche di anatomia. Le spiegai infatti come masturbare una ragazza e mi eccitava l’idea che lei potesse metterle in pratica, perché mi aveva confessato di non essersi mai toccata.
Una sera presi dai soliti discorsi mi comincio ad eccitare più del solito. Mi ritrovo involontariamente a toccarmi mentre spiego a lei cosa deve fare per soddisfare un ragazzo. L’idea che lei possa mettere in pratica queste cose con me mi faceva impazzire. Parliamoci chiaro, la stavo educando in base ad i miei gusti ed è per questo che oggi scopiamo da Dio. Ormai con una buona dose di confidenza, le dico la verità.
“robi questa sera ti saluto presto, basta parlare di ste cose xD”
“e perché? Lo facciamo ogni sera”
“perché parlarne mi ha “svegliato” ed ora voglio andare a farlo calmare ahahahah”
Sarò stato troppo diretto? Mi viene l’ansia di aver sbagliato… ma lei è troppo curiosa
“vuoi dire che ti vai a toccare?”
“esatto… purtroppo non resisto più”
Attendo una sua risposta ma quella che arriva è completamente senza senso e inaspettata
“penso che anche io dovrei, mi sono “svegliata””
“ah”
“che c’è ahahahahah. Non posso svegliarmi?”
“certo che puoi ma non me lo aspettavo… prima di andare ti interrogo visto che sono il tuo prof”
“dimmi”
“come hai capito di esserti svegliata”
“ora vuoi sapere troppo prof ahahahah”
“dai ormai, ti vergogni di me?”
“mh… mentre parlavamo ho sentito una sensazione di calore lì ed ho messo una mano dentro l’intimo. Ho sentito le labbra bagnate”
Leggo e bestemmio. Rileggo e ribestemmio.
Ci salutiamo e mi faccio forse la sega più forte della mia vita immaginando lei che nel mentre si toccava, e lo faceva come le avevo insegnato. Torno a letto ed era già lì.
“com’è andata?”
“mah… inizialmente strano ma poi bello. Da rifare ahahahahah”
Guardo l’orologio e sono le 4. L’indomani ho lezione e quindi sono costretto a darle la buonanotte anche se vorrei approfondire le sue sensazioni e le emozioni che ha provato. Ci diamo la buonanotte e questo darà inizio a tutto.