Gu Ailing Eileen (San Francisco, 3 settembre 2003) è una sciatrice freestyle cinese di origini statunitensi, specialista dello slopestyle, big air, e halfpipe.
La ragazza, che ha deciso di competere per la Cina, è fortissima in tre discipline della neve freestyle: halfpipe, slopestyle e big air, ma è anche laureata a Stanford e nel tempo libero fa anche la modella.
Chi sarà il volto delle Olimpiadi invernali?
Attenzione a Eileen Gu, diciottenne di San Francisco, California, candidata a una pioggia di medaglie a Pechino. La ragazza è fortissima in tre discipline spettacolari e spericolate della neve freestyle: halfpipe, slopestyle e big air, che prevedono evoluzioni e salti funambolici con snowboard e sci.
La sua biografia è già da leggenda: ha cominciato a gareggiare e vincere nel circuito mondiale quando era ancora una bambina tredicenne, ma non si è fatta distrarre dallo studio: dopo aver passato il Sat (Scholastic aptitude test) con 1580 punti su un massimo previsto di 1600, si è iscritta a Stanford e nel 2020 ha completato il college con due anni di anticipo.
Poi ha annunciato su Instagram: «Finora sono stata una studentessa a tempo pieno, ora mi prendo un po’ di mesi per essere competitiva ai giochi del 2022».
Qualche digressione extrasportiva però, ha continuato a prendersela, perché fa la modella per le borsette di Louis Vitton, i gioielli di Tiffany, la biancheria intima di Victoria’s Secret ed è testimonial di Brunello Cucinelli.
Insomma, la signorina Gu ha tutte le caratteristiche per essere una superstar dello sport americano. Ma c’è una sorpresa: la stella ha un altro nome, Ailing, che è la versione cinese di Eileen e le è stato dato dalla mamma, emigrata prima della sua nascita da Pechino negli Stati Uniti.
Per la disperazione dei suoi tifosi yankee, nel 2019 Eileen-Ailing ha scelto di competere sotto la bandiera rossa con cinque stelle gialle della Repubblica popolare, lasciando a casa quella a stelle e strisce.
Lo ha annunciato così: «È stata una decisione incredibilmente difficile, sono gratissima alla federazione di sci e snowboard Usa e a quella cinese che mi dà la possibilità di realizzare i miei sogni. Sono orgogliosa delle mie origini cinesi e ugualmente fiera di essere stata cresciuta negli Stati Uniti (papà californiano, ndr)». Una parte del messaggio è ecumenica: «Ho l’opportunità di ispirare milioni di giovani nella terra dov’è nata mia mamma, la Cina, e gareggiando a Pechino 2022 posso propagandare lo sport che amo». Un passaggio è diplomatico: «Con lo sci, spero di promuovere la comprensione tra i due popoli, aiutare l’amicizia tra le due nazioni». Il finale è progressista: «E se potrò ispirare una ragazza a uscire dagli schemi, sarò felice». Firmato su Instagram con una bandiera americana, una cinese e un cuoricino.
Bella promessa, bella storia.
Ailing Gu, oltretutto, non è una finta «oriunda» (come per esempio il calciatore Suarez che non parlava una parola di italiano...), lei padroneggia un mandarino perfetto, senza accento americano, perché la mamma previdente l’ha mandata ogni anno a studiare per un mese in Cina, in modo da non farle perdere le sue radici culturali. Eileen-Ailing cerca di accontentare tutti: «Quando sono negli Usa, mi sento americana. Quando sto in Cina, sono cinese», ha detto in un’intervista a Olympic Channel dopo aver conquistato due ori e un argento alle Olimpiadi giovanili di Losanna nel 2020.
La sua vicenda ha già eccitato la stampa cinese, che spera nel suo contributo di ori per rendere pesante il medagliere della nazionale di casa (la Cina non ha mai conquistato più di 11 medaglie in una singola edizione dei Giochi invernali). Un po’ di veleno mischiato all’inchiostro della stampa è venuto dal «Wall Street Journal». Sotto il titolo «La star cinese che è nata negli Usa e ci vive ancora», il quotidiano finanziario di New York ha osservato che «la sua apparizione alle Olimpiadi di Pechino non poteva arrivare in un momento peggiore per l’alta tensione politica tra Usa e Cina; l’Amministrazione americana guida un movimento di diverse nazioni che hanno deciso il boicottaggio diplomatico della manifestazione, a causa degli abusi dei diritti umani e civili commessi dalla Repubblica popolare». Il giornale americano insinua anche un dubbio: Eileen ha rinunciato al passaporto Usa per abbracciare la madrepatria cinese? Però, il ragionamento politico e i dubbi sulla doppia cittadinanza di Ailing forse nascondono il rimpianto della redazione sportiva del «Wall Street Journal» per una stella che ha scelto di coronare i sogni di gloria olimpica sotto un’altra bandiera.
Gu Ailing inizia a competere rappresentando gli Stati Uniti. Nel 2018 disputa a Cardrona i campionati mondiali juniores ottenendo due quinti posti nello slopestyle e nell'halfpipe.
Nel novembre dello stesso anno debutta pure in Coppa del Mondo prendendo parte alla gara di slopestyle svoltasi nelle Alpi dello Stubai, in Austria.
Nel giugno 2019, all'età di 15 anni, Gu annuncia di avere ufficialmente ottenuto la cittadinanza cinese, cominciando quindi a competere sotto la nuova bandiera del Paese asiatico.
Ai Giochi olimpici giovanili di Losanna 2020 (dove ho avuto il piacere di vederla dal vivo al Flon, quartiere movida di Losanna dove avvenivano tutte le premiazioni) la sciatrice sale sul podio in tutte le sue tre specialità, guadagnando complessivamente due ori nel big air e nell'halfpipe, e un argento nello slopestyle.
La ragazza, che ha deciso di competere per la Cina, è fortissima in tre discipline della neve freestyle: halfpipe, slopestyle e big air, ma è anche laureata a Stanford e nel tempo libero fa anche la modella.
Chi sarà il volto delle Olimpiadi invernali?
Attenzione a Eileen Gu, diciottenne di San Francisco, California, candidata a una pioggia di medaglie a Pechino. La ragazza è fortissima in tre discipline spettacolari e spericolate della neve freestyle: halfpipe, slopestyle e big air, che prevedono evoluzioni e salti funambolici con snowboard e sci.
La sua biografia è già da leggenda: ha cominciato a gareggiare e vincere nel circuito mondiale quando era ancora una bambina tredicenne, ma non si è fatta distrarre dallo studio: dopo aver passato il Sat (Scholastic aptitude test) con 1580 punti su un massimo previsto di 1600, si è iscritta a Stanford e nel 2020 ha completato il college con due anni di anticipo.
Poi ha annunciato su Instagram: «Finora sono stata una studentessa a tempo pieno, ora mi prendo un po’ di mesi per essere competitiva ai giochi del 2022».
Qualche digressione extrasportiva però, ha continuato a prendersela, perché fa la modella per le borsette di Louis Vitton, i gioielli di Tiffany, la biancheria intima di Victoria’s Secret ed è testimonial di Brunello Cucinelli.
Insomma, la signorina Gu ha tutte le caratteristiche per essere una superstar dello sport americano. Ma c’è una sorpresa: la stella ha un altro nome, Ailing, che è la versione cinese di Eileen e le è stato dato dalla mamma, emigrata prima della sua nascita da Pechino negli Stati Uniti.
Per la disperazione dei suoi tifosi yankee, nel 2019 Eileen-Ailing ha scelto di competere sotto la bandiera rossa con cinque stelle gialle della Repubblica popolare, lasciando a casa quella a stelle e strisce.
Lo ha annunciato così: «È stata una decisione incredibilmente difficile, sono gratissima alla federazione di sci e snowboard Usa e a quella cinese che mi dà la possibilità di realizzare i miei sogni. Sono orgogliosa delle mie origini cinesi e ugualmente fiera di essere stata cresciuta negli Stati Uniti (papà californiano, ndr)». Una parte del messaggio è ecumenica: «Ho l’opportunità di ispirare milioni di giovani nella terra dov’è nata mia mamma, la Cina, e gareggiando a Pechino 2022 posso propagandare lo sport che amo». Un passaggio è diplomatico: «Con lo sci, spero di promuovere la comprensione tra i due popoli, aiutare l’amicizia tra le due nazioni». Il finale è progressista: «E se potrò ispirare una ragazza a uscire dagli schemi, sarò felice». Firmato su Instagram con una bandiera americana, una cinese e un cuoricino.
Bella promessa, bella storia.
Ailing Gu, oltretutto, non è una finta «oriunda» (come per esempio il calciatore Suarez che non parlava una parola di italiano...), lei padroneggia un mandarino perfetto, senza accento americano, perché la mamma previdente l’ha mandata ogni anno a studiare per un mese in Cina, in modo da non farle perdere le sue radici culturali. Eileen-Ailing cerca di accontentare tutti: «Quando sono negli Usa, mi sento americana. Quando sto in Cina, sono cinese», ha detto in un’intervista a Olympic Channel dopo aver conquistato due ori e un argento alle Olimpiadi giovanili di Losanna nel 2020.
La sua vicenda ha già eccitato la stampa cinese, che spera nel suo contributo di ori per rendere pesante il medagliere della nazionale di casa (la Cina non ha mai conquistato più di 11 medaglie in una singola edizione dei Giochi invernali). Un po’ di veleno mischiato all’inchiostro della stampa è venuto dal «Wall Street Journal». Sotto il titolo «La star cinese che è nata negli Usa e ci vive ancora», il quotidiano finanziario di New York ha osservato che «la sua apparizione alle Olimpiadi di Pechino non poteva arrivare in un momento peggiore per l’alta tensione politica tra Usa e Cina; l’Amministrazione americana guida un movimento di diverse nazioni che hanno deciso il boicottaggio diplomatico della manifestazione, a causa degli abusi dei diritti umani e civili commessi dalla Repubblica popolare». Il giornale americano insinua anche un dubbio: Eileen ha rinunciato al passaporto Usa per abbracciare la madrepatria cinese? Però, il ragionamento politico e i dubbi sulla doppia cittadinanza di Ailing forse nascondono il rimpianto della redazione sportiva del «Wall Street Journal» per una stella che ha scelto di coronare i sogni di gloria olimpica sotto un’altra bandiera.
Gu Ailing inizia a competere rappresentando gli Stati Uniti. Nel 2018 disputa a Cardrona i campionati mondiali juniores ottenendo due quinti posti nello slopestyle e nell'halfpipe.
Nel novembre dello stesso anno debutta pure in Coppa del Mondo prendendo parte alla gara di slopestyle svoltasi nelle Alpi dello Stubai, in Austria.
Nel giugno 2019, all'età di 15 anni, Gu annuncia di avere ufficialmente ottenuto la cittadinanza cinese, cominciando quindi a competere sotto la nuova bandiera del Paese asiatico.
Ai Giochi olimpici giovanili di Losanna 2020 (dove ho avuto il piacere di vederla dal vivo al Flon, quartiere movida di Losanna dove avvenivano tutte le premiazioni) la sciatrice sale sul podio in tutte le sue tre specialità, guadagnando complessivamente due ori nel big air e nell'halfpipe, e un argento nello slopestyle.
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