Gli uomini e la fiducia nell'onestà delle donne...

BabesHunter

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Leggendo questo forum non ho potuto fare a meno di notare che nonostante il mondo sia pieno di uomini che lamentano gli stessi identici problemi con le donne, finisce sempre che ogni uomo puntualmente torni a fare gli stessi errori di tutti gli altri. Infatti capita spesso di sentire storie di uomini trattati nel peggiore dei modi, di leggere treads di uomini preoccupati che le loro donne li tradiscano, discussioni di uomini che dopo aver fatto il passo della relazione aperta o del frequentare posti per scambisti, cominciano a vacillare sulla fiducia nelle proprie partner.

E così nascono dubbi, gelosie, situazioni tossiche e chi più ne ha più ne metta, finché non si arriva puntualmente alla resa dei conti: il confronto tra lui e lei. E da quel momento non c'è limite alla follia di chi riporta gli eventi senza rendersi conto delle situazioni.

- C'è chi crede alla mogliettina timorata di Dio che sostiene di aver bìblicamente conosciuto solo lui (ma che poi a letto bestemmia come una invasata)
- c'è quello con 8cm di cazzo che si beve la storiella "delle mie sole 3 esperienze tu sei quello con le dimensioni maggiori"
- c'è quello che si rincuora sapendo che la fidanzata lo ama davvero perché ha resistito alle sue insistenze per 2 mesi prima di dargliela per sfinimento (mentre i 27 bocchini fatti da ubriaca alla festa dell'amica non contano perché usava solo la bocca)
- c'è quello che ha le prove che la sua nuova compagna è vergine (d'altra parte glie l'ha anche detto il figlio di lei)

e così via dicendo in un crescendo di poesia...

In poche parole l'atteggiamento più comune a tanti uomini è che, nonostante quasi tutti siano venuti a sapere delle peggiori bugie e mezze verità da parte di mogli fidanzate e compagne, appena scoprono solo il vapore acqueo che esce dal cubetto di ghiaccio che sta sulla sporgenza più alta della punta dell'immenso iceberg che è il loro rapporto si convincono immediatamente e fermamente di aver scoperto tutto ciò che si poteva scoprire sulla propria donna e di conseguenza di poter finalmente dormire sonni tranquilli.

Devo ammetterlo: in fondo in fondo invidio un po chi ha questa incrollabile fiducia nella sincerità femminile.

Ben inteso: anche io facevo parte di quella schiera di uomini, ma ad un certo punto ho iniziato a fare frutto dell'esperienza e ad accettare la realtà per quella che è. Inoltre, scanso di equivoci, specifico che parlo esclusivamente per mie esperienze dirette. Per tanto, visto che ho usato il plurale, vale anche la pena citarne una. Non la peggiore, ma sicuramente degna di nota.

Correva l'anno 2012 e da bravo studente fuori sede (e fuori corso) frequentavo un bel gruppo di altri fuori sede composto da ragazzi e ragazze provenienti praticamente da tre quarti dello stivale, ai quali si aggiunsero tre stranieri in Erasmus: un ragazzo slovacco, uno spagnolo ed una ragazza greca. Il gruppo dei fissi, ovvero di quelli che si riunivano quasi ogni giorno, era composto da un numero variabile tra i 20 ed i 30, a seconda dei giorni e dei corsi da seguire. Data la grossa dimensione del gruppo di studio finivamo sempre per riunirci nella sala studenti della biblioteca interdipartimentale Giacomello de La Sapienza (quella di fronte a chimica, per intenderci).

Tra di noi c'erano le tipologie più disparate di ragazzi e ragazze, dal secchione con gli occhiali alla figlia di contadini in cerca di riscatto, dal fricchettone finto comunista alla festaiola tutta rifatta, dal tipo qualunque alla tipa qualunque. Nonostante tutte queste differenze era comunque un gruppo abbastanza coeso, tant'è che capitava spesso dopo la giornata di studio che si faceva serata e nottata insieme. E proprio come le personalità anche l'estetica variava tantissimo in un ampio range di bellezze e bruttezze. C'era la quasi fotomodella rifatta che se la faceva col mister muscolo del gruppo, la tipa alternativa che si faceva ripassare dal fricchettone hypster, c'era la bisex coi piercings che saltellava tra il cazzo del compagno di studi e la figa della metallara, e così via... Faceva eccezione solo la greca che a discapito di un viso fantastico ed un sorriso di rara bellezza era oggettivamente una chiattona obesa alta 1 metro e 55, che rotolava al posto di camminare, che vestiva sempre di merda e che ovviamente non se la cagava nessuno.

Vi evito noiosi dettagli ma potete immaginare come vanno le cose quando si è lontani da casa, quando si studia fianco a fianco e quando si ha un posto dove scopare.

Essendo tutti dei fuori sede e sapendo che prima o poi ognuno sarebbe tornato alla propria città d'origine, si erano create quasi esclusivamente quel tipo di frequentazioni che si basano più sul piacere dello scopare a fine giornata per sfogare lo stress, piuttosto che frequentazioni finalizzate al piacere di conoscersi scoprirsi e cercarsi per creare una relazione duratura. Perciò ognuno tentava, per quanto possibile, di nascondere le proprie tresche agli occhi di tutti gli altri, creando di fatto una eterna tensione sessuale che quasi si tagliava col coltello. Ovviamente le "pseudo-coppie" si riconoscevano comunque a colpo d'occhio in quanto sempre sedute vicine, sempre ad interagire tra loro, sempre con atteggiamenti tipo "ti ho fatto le fotocopie degli appunti", e menate del genere.

In questo grande ammasso di umanità c'era Martina.

Se ve lo state chiedendo: Martina è una lieve variazione del suo vero nome. Non scrivo il suo nome e cognome solo perché non voglio avere denunce, ma vi assicuro che si meriterebbe di essere sputtanata.

Martina era quel che io definisco "una vera milanese doc". Era la classica figlia di papà impaccata di soldi con la casa paterna a Brera e la Mercedes Classe B in garage, una di quelle donne che antepongono le feste nei locali ad ogni altra cosa, una di quelle che non rinunciano mai alla sessione quotidiana in palestra anche quando studiano fuori, insomma una di quelle che definiremmo tutti una stronza. Non era una bellezza mozzafiato ma era sexy, curata e fisicamente si difendeva bene forse proprio a causa della dipendenza patologica da palestra. Non era nemmeno una cima in quanto ad intelligenza, ma era una di quelle ragazze molto sicure di se che ti danno l'impressione di sapere esattamente ciò che fanno in qualsiasi momento. Ad onor del vero bisogna dire che aveva un'ottima media e una discreta collezione di 30 e lode, persino per esami notoriamente molto difficili. In poche parole con lei mi ero convinto di poter fare il colpaccio!

Così, sapete com'è, da cosa nasce cosa e tra una chiacchiera e un caffè mi ritrovai a scoparla per qualche tempo quasi senza accorgermene.

La frequentazione con Martina durò dal fine gennaio a giugno 2012, ma fu praticamente una frequentazione a pezzi a causa tutte quelle pause dovute ai reciproci ritorni a casa (io a Napoli e lei a Milano), alle varie festività, ai vari impegni personali ecc.. e anche a causa della pausa per studiare duro in visione della sessione d'esame di quel luglio. Non è che io l'avessi mai visto come un rapporto continuativo oppure affettivo di chissà quale profondità, ma le risate che ci facevamo e il fatto di scopare assiduamente vista la sua eterna eccitazione con una media di almeno 3 giorni su 7 mi faceva pensare che fosse una specie di bella storia di sesso senza necessariamente un finale di qualche tipo.

Chiariamo subito una cosa: il fatto che si fosse già ripassata qualcuno del gruppo lo avevo già intuito da me. Anzi l'avevo dato quasi per scontato sin dall'inizio, perché ok la fiducia ma non sono mica nato ieri!

Ma di certo all'epoca non potevo nemmeno immaginare il Vaso di Pandora che stavo per aprire e col quale poi avrei dovuto fare i conti.

La prima avvisaglia che c'era qualcosa di strano me la diede il fatto che, in tutto quell'arco di tempo, non mi permise MAI di rimanere a dormire da lei! E quando dico MAI intendo proprio MAI, tant'è che ongi volta che ci vedevamo finivo poi per dover tornare a piedi da Regina Margherita a Nomentana da solo a mezzanotte. La cosa mi infastidiva perché, per ovvie ragioni di privacy, scopavamo sempre da lei dato che il papi le aveva affittato un appartamento tutto per lei mentre io da povero proletario condividevo la casa con altri 3 ragazzi.

Addussi ingenuamente quell'atteggiamento ad un suo "grande bisogno di privacy", salvo poi venire a conoscenza del fatto che spesso non ero ne la prima persona ad entrare in quell'appartamento ne tanto meno ero l'ultima ad uscire.

Un'altra avvisaglia che doveva mettermi in allarme fu che il sesso anale con lei era sempre stranamente troppo facile. Innanzitutto non aveva mai bisogno di alcun tipo di lubrificante nemmeno in quei giorni che stavo allupato come una bestia selvaggia e la inculavo a secco o al massimo con un po di saliva. Ma c'era anche la stranezza che ogni volta che le sfilavo il cazzo dal buco del culo il preservativo era stranamente sempre perfettamente pulito!

Ora, io capisco che possano esistere persone che hanno una pulizia corporea talmente maniacale e profonda che oltre alla doccia normale si possano fare ogni giorno anche quelle anali, ma in cinque mesi di inculate deve statisticamente succedere almeno una volta che una persona possa non avere il tempo di lavarsi o che abbia cagato poco prima di scopare. Ma poi i dubbi si facevano ancora peggiori quando mi chiedevo come faceva il suo sfintere ad essere sempre morbido come la seta, malleabile come un elastico e sempre cedevole non solo alla penetrazione ma anche ad essere allargato con tutte le dita!!!

Ancora una volta la mia ingenuità prese il sopravvento e correlai la cosa a grandi doti fisiche scherzandoci su con lei e prendendo quella cosa come pretesto per farle complimenti spinti.

Povero fesso che ero!

Quando provai a parlare con Martina di quella e varie altre stranezze, lei si limitò a sostenere che era semplicemente abituata al sesso anale, giustificò il rifiuto di dormire insieme al suo grande bisogno di indipendenza e poi mi rassicurò che non aveva nulla da nascondere, ma sopratutto che si sentiva pienamente soddisfatta con me senza bisogno di altro e che semmai non le fossi bastato più, me lo avrebbe detto senza problemi, dato che (cito a memoria le sue parole) "Hei non mi hai mica messo un anello al dito!".

Anche quella volta mi misi l'anima in pace.

Le nostre strade si divisero quell'estate, un po per ovvie ragioni logistiche un po perché in fondo non seguivamo nemmeno lo stesso indirizzo universitario. Alla fin fine era quasi scontato che prima o poi le nostre strade si dividessero, semplicemente non sapevamo quando. Resta comunque il fatto che anche dopo la separazione mi rimasero tanti tanti dubbi che continuarono a girarmi per la testa.

La risposta ai miei dubbi venne solo molto tempo dopo, verso metà estate del 2014.

Successe tutto casualmente a seguito della creazione del un classico "gruppo per rimpatriata universitaria" su WhatsApp nel quale due ragazze ebbero la malsana idea di organizzare una pizza a Roma con quasi 30 persone sparse in giro per l'Italia (e per l'Europa). Ovviamente l'idea della pizza fu solo un pretesto per risentirci e cominciare il più classico chiacchiericcio remember the time tra battute, risate ed i ricordi delle tresche. Sulla trentina di persone aggiunte al gruppo quasi tutti abbandonarono pochi minuti dopo, compresa la stessa Martina. Restammo in otto, così che si decise di fare direttamente una video-call.

Fu proprio durante quella chiamata che successe il casino. Tra le risate, le battute e il sovrapporsi delle voci di tutti, qualcuno si fece scappare che mister muscolo aveva tappato più di una volta il buco del culo di Martina proprio nel periodo che scopava con me. in quel momento io mi sentii una merda, facendo la figura del povero cornuto. Ma chi se la passò davvero male fu probabilmente lo steso mister muscolo dato che nessuno sapeva che stava ancora insieme a fotomodella rifatta, la quale dopo un primo momento di confusione misto ad un accenno di lacrime, uscì immediatamente dalla conversazione.

Da quel momento fu il putiferio tra messaggi e chiamate. E visto che c'ero dentro fino al collo decisi di investigare fino in fondo.

Vi evito i particolari ma a quasi due anni dalla chiusura di ogni contatto con Martina venni a sapere che in quel periodo la cara ragazza un giorno su 3 si faceva una sessione di letto a rotazione con i vari ragazzi del gruppo, sempre e rigorosamente all'insaputa delle varie ragazze (fisse o occasionali) che quegli stessi frequentavano. Venni inoltre a sapere che non disdegnò più di una volta di farsi delle sessioni a tre con lo slovacco e lo spagnolo, con tanto di video ricordo sull'iPhone di Matej (lo slovacco) che dopo moltissime reticenze e un paio di rifiuti alla fine me lo condivise (non chiedetemi di postarlo, non voglio avere denunce).

Se dicessi che la cosa mi ha fatto soffrire probabilmente direi una cazzata, dato che sono sempre partito dall'idea che le donne nascono zoccole e muoiono puttane. Però ammetto che venire a sapere che se la ripassava metà dell'università beh... mi ha fatto sentire un bel po fesso e non nego di esserci rimasto molto molto male.

Ma se devo dirla tutta il momento nel quale ho sofferto davvero è stato quando sono venuto a sapere il vero motivo per il quale non potevo MAI restare a dormire da lei.

Dovete sapere che oltre alle scopate random coi vari maschietti e le nottate di sesso di gruppo internazionale, pare che (a detta della bisex coi piercing) Martina se la faceva leccare quasi tutte le sere dalla greca. Pare infatti che la chiattona di merda non si faceva alzare da nessuno perché era lesbica fino all'osso, benché non si fosse mai dichiarata.

Io non posso metterci la mano sul fuoco, ma comunque non mi stupirebbe se fosse davvero così. Esattamente come non mi stupirebbe sapere che tutta la sua sfilza di 30 e lode non fosse frutto delle raccomandazioni del papi ma più realisticamente di bocchini fatti in giro ai vari professori ed ai relativi assistenti.

L'unica cosa di cui sono certo è il post di luglio 2015 su FaceBook con la frase "dopo sei anni il nostro sogno finalmente si avvera" sotto la foto del suo matrimonio, che da sola sancisce senza ombra di dubbio la vera vittima di tutta questa storia: il suo attuale marito.

Allora, maschi di Phica, vi faccio una domanda: come cazzo fate a fidarvi ancora delle vostre donne???
 

Grandel

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Leggendo questo forum non ho potuto fare a meno di notare che nonostante il mondo sia pieno di uomini che lamentano gli stessi identici problemi con le donne, finisce sempre che ogni uomo puntualmente torni a fare gli stessi errori di tutti gli altri. Infatti capita spesso di sentire storie di uomini trattati nel peggiore dei modi, di leggere treads di uomini preoccupati che le loro donne li tradiscano, discussioni di uomini che dopo aver fatto il passo della relazione aperta o del frequentare posti per scambisti, cominciano a vacillare sulla fiducia nelle proprie partner.

E così nascono dubbi, gelosie, situazioni tossiche e chi più ne ha più ne metta, finché non si arriva puntualmente alla resa dei conti: il confronto tra lui e lei. E da quel momento non c'è limite alla follia di chi riporta gli eventi senza rendersi conto delle situazioni.

- C'è chi crede alla mogliettina timorata di Dio che sostiene di aver bìblicamente conosciuto solo lui (ma che poi a letto bestemmia come una invasata)
- c'è quello con 8cm di cazzo che si beve la storiella "delle mie sole 3 esperienze tu sei quello con le dimensioni maggiori"
- c'è quello che si rincuora sapendo che la fidanzata lo ama davvero perché ha resistito alle sue insistenze per 2 mesi prima di dargliela per sfinimento (mentre i 27 bocchini fatti da ubriaca alla festa dell'amica non contano perché usava solo la bocca)
- c'è quello che ha le prove che la sua nuova compagna è vergine (d'altra parte glie l'ha anche detto il figlio di lei)

e così via dicendo in un crescendo di poesia...

In poche parole l'atteggiamento più comune a tanti uomini è che, nonostante quasi tutti siano venuti a sapere delle peggiori bugie e mezze verità da parte di mogli fidanzate e compagne, appena scoprono solo il vapore acqueo che esce dal cubetto di ghiaccio che sta sulla sporgenza più alta della punta dell'immenso iceberg che è il loro rapporto si convincono immediatamente e fermamente di aver scoperto tutto ciò che si poteva scoprire sulla propria donna e di conseguenza di poter finalmente dormire sonni tranquilli.

Devo ammetterlo: in fondo in fondo invidio un po chi ha questa incrollabile fiducia nella sincerità femminile.

Ben inteso: anche io facevo parte di quella schiera di uomini, ma ad un certo punto ho iniziato a fare frutto dell'esperienza e ad accettare la realtà per quella che è. Inoltre, scanso di equivoci, specifico che parlo esclusivamente per mie esperienze dirette. Per tanto, visto che ho usato il plurale, vale anche la pena citarne una. Non la peggiore, ma sicuramente degna di nota.

Correva l'anno 2012 e da bravo studente fuori sede (e fuori corso) frequentavo un bel gruppo di altri fuori sede composto da ragazzi e ragazze provenienti praticamente da tre quarti dello stivale, ai quali si aggiunsero tre stranieri in Erasmus: un ragazzo slovacco, uno spagnolo ed una ragazza greca. Il gruppo dei fissi, ovvero di quelli che si riunivano quasi ogni giorno, era composto da un numero variabile tra i 20 ed i 30, a seconda dei giorni e dei corsi da seguire. Data la grossa dimensione del gruppo di studio finivamo sempre per riunirci nella sala studenti della biblioteca interdipartimentale Giacomello de La Sapienza (quella di fronte a chimica, per intenderci).

Tra di noi c'erano le tipologie più disparate di ragazzi e ragazze, dal secchione con gli occhiali alla figlia di contadini in cerca di riscatto, dal fricchettone finto comunista alla festaiola tutta rifatta, dal tipo qualunque alla tipa qualunque. Nonostante tutte queste differenze era comunque un gruppo abbastanza coeso, tant'è che capitava spesso dopo la giornata di studio che si faceva serata e nottata insieme. E proprio come le personalità anche l'estetica variava tantissimo in un ampio range di bellezze e bruttezze. C'era la quasi fotomodella rifatta che se la faceva col mister muscolo del gruppo, la tipa alternativa che si faceva ripassare dal fricchettone hypster, c'era la bisex coi piercings che saltellava tra il cazzo del compagno di studi e la figa della metallara, e così via... Faceva eccezione solo la greca che a discapito di un viso fantastico ed un sorriso di rara bellezza era oggettivamente una chiattona obesa alta 1 metro e 55, che rotolava al posto di camminare, che vestiva sempre di merda e che ovviamente non se la cagava nessuno.

Vi evito noiosi dettagli ma potete immaginare come vanno le cose quando si è lontani da casa, quando si studia fianco a fianco e quando si ha un posto dove scopare.

Essendo tutti dei fuori sede e sapendo che prima o poi ognuno sarebbe tornato alla propria città d'origine, si erano create quasi esclusivamente quel tipo di frequentazioni che si basano più sul piacere dello scopare a fine giornata per sfogare lo stress, piuttosto che frequentazioni finalizzate al piacere di conoscersi scoprirsi e cercarsi per creare una relazione duratura. Perciò ognuno tentava, per quanto possibile, di nascondere le proprie tresche agli occhi di tutti gli altri, creando di fatto una eterna tensione sessuale che quasi si tagliava col coltello. Ovviamente le "pseudo-coppie" si riconoscevano comunque a colpo d'occhio in quanto sempre sedute vicine, sempre ad interagire tra loro, sempre con atteggiamenti tipo "ti ho fatto le fotocopie degli appunti", e menate del genere.

In questo grande ammasso di umanità c'era Martina.

Se ve lo state chiedendo: Martina è una lieve variazione del suo vero nome. Non scrivo il suo nome e cognome solo perché non voglio avere denunce, ma vi assicuro che si meriterebbe di essere sputtanata.

Martina era quel che io definisco "una vera milanese doc". Era la classica figlia di papà impaccata di soldi con la casa paterna a Brera e la Mercedes Classe B in garage, una di quelle donne che antepongono le feste nei locali ad ogni altra cosa, una di quelle che non rinunciano mai alla sessione quotidiana in palestra anche quando studiano fuori, insomma una di quelle che definiremmo tutti una stronza. Non era una bellezza mozzafiato ma era sexy, curata e fisicamente si difendeva bene forse proprio a causa della dipendenza patologica da palestra. Non era nemmeno una cima in quanto ad intelligenza, ma era una di quelle ragazze molto sicure di se che ti danno l'impressione di sapere esattamente ciò che fanno in qualsiasi momento. Ad onor del vero bisogna dire che aveva un'ottima media e una discreta collezione di 30 e lode, persino per esami notoriamente molto difficili. In poche parole con lei mi ero convinto di poter fare il colpaccio!

Così, sapete com'è, da cosa nasce cosa e tra una chiacchiera e un caffè mi ritrovai a scoparla per qualche tempo quasi senza accorgermene.

La frequentazione con Martina durò dal fine gennaio a giugno 2012, ma fu praticamente una frequentazione a pezzi a causa tutte quelle pause dovute ai reciproci ritorni a casa (io a Napoli e lei a Milano), alle varie festività, ai vari impegni personali ecc.. e anche a causa della pausa per studiare duro in visione della sessione d'esame di quel luglio. Non è che io l'avessi mai visto come un rapporto continuativo oppure affettivo di chissà quale profondità, ma le risate che ci facevamo e il fatto di scopare assiduamente vista la sua eterna eccitazione con una media di almeno 3 giorni su 7 mi faceva pensare che fosse una specie di bella storia di sesso senza necessariamente un finale di qualche tipo.

Chiariamo subito una cosa: il fatto che si fosse già ripassata qualcuno del gruppo lo avevo già intuito da me. Anzi l'avevo dato quasi per scontato sin dall'inizio, perché ok la fiducia ma non sono mica nato ieri!

Ma di certo all'epoca non potevo nemmeno immaginare il Vaso di Pandora che stavo per aprire e col quale poi avrei dovuto fare i conti.

La prima avvisaglia che c'era qualcosa di strano me la diede il fatto che, in tutto quell'arco di tempo, non mi permise MAI di rimanere a dormire da lei! E quando dico MAI intendo proprio MAI, tant'è che ongi volta che ci vedevamo finivo poi per dover tornare a piedi da Regina Margherita a Nomentana da solo a mezzanotte. La cosa mi infastidiva perché, per ovvie ragioni di privacy, scopavamo sempre da lei dato che il papi le aveva affittato un appartamento tutto per lei mentre io da povero proletario condividevo la casa con altri 3 ragazzi.

Addussi ingenuamente quell'atteggiamento ad un suo "grande bisogno di privacy", salvo poi venire a conoscenza del fatto che spesso non ero ne la prima persona ad entrare in quell'appartamento ne tanto meno ero l'ultima ad uscire.

Un'altra avvisaglia che doveva mettermi in allarme fu che il sesso anale con lei era sempre stranamente troppo facile. Innanzitutto non aveva mai bisogno di alcun tipo di lubrificante nemmeno in quei giorni che stavo allupato come una bestia selvaggia e la inculavo a secco o al massimo con un po di saliva. Ma c'era anche la stranezza che ogni volta che le sfilavo il cazzo dal buco del culo il preservativo era stranamente sempre perfettamente pulito!

Ora, io capisco che possano esistere persone che hanno una pulizia corporea talmente maniacale e profonda che oltre alla doccia normale si possano fare ogni giorno anche quelle anali, ma in cinque mesi di inculate deve statisticamente succedere almeno una volta che una persona possa non avere il tempo di lavarsi o che abbia cagato poco prima di scopare. Ma poi i dubbi si facevano ancora peggiori quando mi chiedevo come faceva il suo sfintere ad essere sempre morbido come la seta, malleabile come un elastico e sempre cedevole non solo alla penetrazione ma anche ad essere allargato con tutte le dita!!!

Ancora una volta la mia ingenuità prese il sopravvento e correlai la cosa a grandi doti fisiche scherzandoci su con lei e prendendo quella cosa come pretesto per farle complimenti spinti.

Povero fesso che ero!

Quando provai a parlare con Martina di quella e varie altre stranezze, lei si limitò a sostenere che era semplicemente abituata al sesso anale, giustificò il rifiuto di dormire insieme al suo grande bisogno di indipendenza e poi mi rassicurò che non aveva nulla da nascondere, ma sopratutto che si sentiva pienamente soddisfatta con me senza bisogno di altro e che semmai non le fossi bastato più, me lo avrebbe detto senza problemi, dato che (cito a memoria le sue parole) "Hei non mi hai mica messo un anello al dito!".

Anche quella volta mi misi l'anima in pace.

Le nostre strade si divisero quell'estate, un po per ovvie ragioni logistiche un po perché in fondo non seguivamo nemmeno lo stesso indirizzo universitario. Alla fin fine era quasi scontato che prima o poi le nostre strade si dividessero, semplicemente non sapevamo quando. Resta comunque il fatto che anche dopo la separazione mi rimasero tanti tanti dubbi che continuarono a girarmi per la testa.

La risposta ai miei dubbi venne solo molto tempo dopo, verso metà estate del 2014.

Successe tutto casualmente a seguito della creazione del un classico "gruppo per rimpatriata universitaria" su WhatsApp nel quale due ragazze ebbero la malsana idea di organizzare una pizza a Roma con quasi 30 persone sparse in giro per l'Italia (e per l'Europa). Ovviamente l'idea della pizza fu solo un pretesto per risentirci e cominciare il più classico chiacchiericcio remember the time tra battute, risate ed i ricordi delle tresche. Sulla trentina di persone aggiunte al gruppo quasi tutti abbandonarono pochi minuti dopo, compresa la stessa Martina. Restammo in otto, così che si decise di fare direttamente una video-call.

Fu proprio durante quella chiamata che successe il casino. Tra le risate, le battute e il sovrapporsi delle voci di tutti, qualcuno si fece scappare che mister muscolo aveva tappato più di una volta il buco del culo di Martina proprio nel periodo che scopava con me. in quel momento io mi sentii una merda, facendo la figura del povero cornuto. Ma chi se la passò davvero male fu probabilmente lo steso mister muscolo dato che nessuno sapeva che stava ancora insieme a fotomodella rifatta, la quale dopo un primo momento di confusione misto ad un accenno di lacrime, uscì immediatamente dalla conversazione.

Da quel momento fu il putiferio tra messaggi e chiamate. E visto che c'ero dentro fino al collo decisi di investigare fino in fondo.

Vi evito i particolari ma a quasi due anni dalla chiusura di ogni contatto con Martina venni a sapere che in quel periodo la cara ragazza un giorno su 3 si faceva una sessione di letto a rotazione con i vari ragazzi del gruppo, sempre e rigorosamente all'insaputa delle varie ragazze (fisse o occasionali) che quegli stessi frequentavano. Venni inoltre a sapere che non disdegnò più di una volta di farsi delle sessioni a tre con lo slovacco e lo spagnolo, con tanto di video ricordo sull'iPhone di Matej (lo slovacco) che dopo moltissime reticenze e un paio di rifiuti alla fine me lo condivise (non chiedetemi di postarlo, non voglio avere denunce).

Se dicessi che la cosa mi ha fatto soffrire probabilmente direi una cazzata, dato che sono sempre partito dall'idea che le donne nascono zoccole e muoiono puttane. Però ammetto che venire a sapere che se la ripassava metà dell'università beh... mi ha fatto sentire un bel po fesso e non nego di esserci rimasto molto molto male.

Ma se devo dirla tutta il momento nel quale ho sofferto davvero è stato quando sono venuto a sapere il vero motivo per il quale non potevo MAI restare a dormire da lei.

Dovete sapere che oltre alle scopate random coi vari maschietti e le nottate di sesso di gruppo internazionale, pare che (a detta della bisex coi piercing) Martina se la faceva leccare quasi tutte le sere dalla greca. Pare infatti che la chiattona di merda non si faceva alzare da nessuno perché era lesbica fino all'osso, benché non si fosse mai dichiarata.

Io non posso metterci la mano sul fuoco, ma comunque non mi stupirebbe se fosse davvero così. Esattamente come non mi stupirebbe sapere che tutta la sua sfilza di 30 e lode non fosse frutto delle raccomandazioni del papi ma più realisticamente di bocchini fatti in giro ai vari professori ed ai relativi assistenti.

L'unica cosa di cui sono certo è il post di luglio 2015 su FaceBook con la frase "dopo sei anni il nostro sogno finalmente si avvera" sotto la foto del suo matrimonio, che da sola sancisce senza ombra di dubbio la vera vittima di tutta questa storia: il suo attuale marito.

Allora, maschi di Phica, vi faccio una domanda: come cazzo fate a fidarvi ancora delle vostre donne???
Bella e triste storia. Scritta come sempre bene, complimenti.
La risposta sta nella domanda e in quello che hai scritto: tutte le donne come tutti gli uomini sono diversi . Non puoi fare tu e nessuno una generalizzazione, si rischia di sbagliare. Tu riporti la tua esperienza ma c’è ne possono essere milioni di tono opposto e vere quanto la tua.
Capisco l’amarezza, se c’ e ‘ stata, ma non sono tutte così le Donne. Poi, e concludo con una battuta, se la vuoi porca forse da qualche parte esperienza deve averla fatta!!!!
Idem per noi uomini, a scopare si impara e quindi se una ragazza ti vuole esperto deve mettere in conto che hai fatto tanta pratica!!!!
 
OP
BabesHunter

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Bella e triste storia. Scritta come sempre bene, complimenti.
La risposta sta nella domanda e in quello che hai scritto: tutte le donne come tutti gli uomini sono diversi . Non puoi fare tu e nessuno una generalizzazione, si rischia di sbagliare. Tu riporti la tua esperienza ma c’è ne possono essere milioni di tono opposto e vere quanto la tua.
Capisco l’amarezza, se c’ e ‘ stata, ma non sono tutte così le Donne. Poi, e concludo con una battuta, se la vuoi porca forse da qualche parte esperienza deve averla fatta!!!!
Idem per noi uomini, a scopare si impara e quindi se una ragazza ti vuole esperto deve mettere in conto che hai fatto tanta pratica!!!!
Mah, sai non è una questione di generalizzare o di vedere la mia specifica situazione. Quello che mi ha veramente urtato è la grande ipocrisia che caratterizza sia Martina che ogni altra donna che ho conosciuto nella mia vita.

Pensaci bene: ambedue sapevamo che non sarebbe durata e non le feci mai segreto del fatto che, vista la mancanza di progetti affettivi, avremmo tranquillamente potuto fare sesso con altri ed anche fare cose di gruppo.

Per di più, quando si scherzava, ero sempre io che le proponevo di fare le maialate mentre lei cercava continuamente di mantenere una specie di "decoro da troia" del tipo "Ok fare le peggiori porcate tra noi ma io non sono tipa da fare le cose a tre"

Cioè quello che mi chiedo ancora oggi è a cosa siano servite tutte le bugie e l'ipocrisia che ha usato, sia con me che con tutti gli altri fin'anche con quella povera crista di Alina (la chiattona greca).

Ciò che sto ancora tentando di capire è il tipo di utilità o di vantaggio che ebbe nel nascondere delle cose che, alla fine dei giochi, sono comunque venute tutte fuori.

Forse un tentativo di salvare la faccia?

Beh, sai come si dice: solo ciò che non si fa non si viene a sapere. Tant'è che oggi ci sono ben 9 persone (me compreso) che essendo passate per le sue grinfie, potrebbero potenzialmente decidere di distruggerle il matrimonio in meno di due minuti e con tanto di svariate prove fotogrfiche ed audiovisive.

Quindi ti chiedo di nuovo: perché ha scelto di mentire spudoratamente anziché sfruttare l'occasione della mia apertura mentale per divertirsi ancora di più?
 

Grandel

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Mah, sai non è una questione di generalizzare o di vedere la mia specifica situazione. Quello che mi ha veramente urtato è la grande ipocrisia che caratterizza sia Martina che ogni altra donna che ho conosciuto nella mia vita.

Pensaci bene: ambedue sapevamo che non sarebbe durata e non le feci mai segreto del fatto che, vista la mancanza di progetti affettivi, avremmo tranquillamente potuto fare sesso con altri ed anche fare cose di gruppo.

Per di più, quando si scherzava, ero sempre io che le proponevo di fare le maialate mentre lei cercava continuamente di mantenere una specie di "decoro da troia" del tipo "Ok fare le peggiori porcate tra noi ma io non sono tipa da fare le cose a tre"

Cioè quello che mi chiedo ancora oggi è a cosa siano servite tutte le bugie e l'ipocrisia che ha usato, sia con me che con tutti gli altri fin'anche con quella povera crista di Alina (la chiattona greca).

Ciò che sto ancora tentando di capire è il tipo di utilità o di vantaggio che ebbe nel nascondere delle cose che, alla fine dei giochi, sono comunque venute tutte fuori.

Forse un tentativo di salvare la faccia?

Beh, sai come si dice: solo ciò che non si fa non si viene a sapere. Tant'è che oggi ci sono ben 9 persone (me compreso) che essendo passate per le sue grinfie, potrebbero potenzialmente decidere di distruggerle il matrimonio in meno di due minuti e con tanto di svariate prove fotogrfiche ed audiovisive.

Quindi ti chiedo di nuovo: perché ha scelto di mentire spudoratamente anziché sfruttare l'occasione della mia apertura mentale per divertirsi ancora di più?
Forse semplicwmente le piaceva uno alla volta...
Tanti e sempre, ma uno alla volta.......
 
C

CpsweetCarmen

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Ciao, io sono Nico e sono il lui della coppia, mi dispiace leggere tutta l'amarezza che viene fuori dalle tue parole, per fortuna non ho vissuto la tua esperienza e quindi non posso certamente dire che ti capisco. Io penso però che tutte le donne come tutti gli uomini sono diverse, credo che alla fine se si sta con una persona è perchè ci stai bene e perchè la conosci abbastanza. Io mia moglie, che, non è certo una santa, la conosco bene, ho sempre saputo fin da fidanzati le varie marachelle, come lei ha sempre saputo le mie. Penso che devi metterti alle spalle tutto questo, anche perchè lo hai scritto che non immaginavi che fosse la storia della tua vita.
Vai avanti e trova la donna che va bene al tuo modo di vivere e pensare, se in questo percorso incontri donne sbagliate come Martina allora pazienza, è tutta esperienza e nella vita non guasta.
 

luxi

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con rispetto, ma non capisco il senso dell'argomento.
Uomini e donne hanno tutti e indistintamente i loro impulsi fisici, chi più chi meno forse, ma è così.
Erasmus, fuori sede universitari, viaggi all'estero..
Si sono divertite loro e ci siamo divertiti noi, indistintamente,
poi ci sono quelle che si sono divertite in modo stronzo facendo soffrire le persone e tradendole nei sentimenti più veri
ma questo vale indistintamente per uomini e/o donne e dipende dalla persona e non dal genere.
Da fidanzati si sa bene che se hai un ragazzo/a fuorisede potrà avere occasione, se andrà in erasmus potrà avere occasione..
e che senza che questa sia una sorta di cicciolina e qusto un nuovo siffredi
può darsi pure che la limonata o la scopata ci scappi ma...come succede a lei succede a noi
ma quello che conta è,se c'è, un progetto.
se c'è un progetto di vita e una condivione di cose e di futuro vera e solida
questo resta malgrado le occasioni e le possibili distrazioni,
se invece era storiella basata s sesso o poco più non regge e non può reggere perchè nn ne aveva la forza.
Una cosa bisogna abbandonare
il pensiero che le fidanzate compagne mogli siano come madonneimmacolate,
noi vogliamo essere maschi e magari cacciatori
e loro invece devono/dovrebbero
essere delle suore di clausura..
sono compagne e magari mogli e madri eccezionali
ma sono anche femmine
proprio come noi siamo maschi
e questa componente tutta fisica non razionale e per cosìdire animale
resta
 

veinytits

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Personalmente ritengo che nelle relazioni ci sia quasi sempre una persona morbida e una più dura.
Per come la vedo io, ma è un semplice pensiero, oltre al sex ti eri infatuato in modo diverso rispetto a lei e ti aspettavi che anche essendo uno scopamico ti potessi tenere l'esclusiva con lei.
Io ho vissuto una cosa simile, ma gli scappo a lei il fatto di voler più cazzi e me lo disse durante una scopata, ci feci una risata sull'argomento e ne parlammo, le chiesi palesemente se oltre me ci fosse qualcun'altro e non poteva più negare, dato che gli scappò un nome.
Per me che era una semplice scopamica non mi fece ne caldo e ne freddo, se fosse stato uguale per te non ti avrebbe dato nulla fastidio, come ha detto lei stessa della fede al dito, da li dovevi davvero accorgerti che non c'era completamente nulla di serio.
Lo so che puoi sentirti preso in giro ma una donna pur di non mostrare la sua porcaggine farebbe di tutto.
Ma qui è tutto il discorso della società che è relativamente sbagliato, un uomo si prende la facoltà di dire che scopa a destra e a manca, quando lo dice una donna viene presa per troia e tutti gli uomini gli saltano "addosso" allupati.
 

Renatello

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Potrebbe essere semplicemente che a lei piaceva così...
E visto che alla luce di quello che hai scritto l'hai definita stronza, zoccola e puttana mi sembra chiaro perché non le piacesse far sapere in giro le sue intenzioni.
Perché, lo diciamo da una vita, se fossi stato tu al suo posto saresti ritenuto l'idolo indiscusso dei chiavatori, mentre lei una stronza, zoccola e puttana.
 
OP
BabesHunter

BabesHunter

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con rispetto, ma non capisco il senso dell'argomento.
Uomini e donne hanno tutti e indistintamente i loro impulsi fisici, chi più chi meno forse, ma è così.
Erasmus, fuori sede universitari, viaggi all'estero..
Si sono divertite loro e ci siamo divertiti noi, indistintamente,
poi ci sono quelle che si sono divertite in modo stronzo facendo soffrire le persone e tradendole nei sentimenti più veri
ma questo vale indistintamente per uomini e/o donne e dipende dalla persona e non dal genere.
Da fidanzati si sa bene che se hai un ragazzo/a fuorisede potrà avere occasione, se andrà in erasmus potrà avere occasione..
e che senza che questa sia una sorta di cicciolina e qusto un nuovo siffredi
può darsi pure che la limonata o la scopata ci scappi ma...come succede a lei succede a noi
ma quello che conta è,se c'è, un progetto.
se c'è un progetto di vita e una condivione di cose e di futuro vera e solida
questo resta malgrado le occasioni e le possibili distrazioni,
se invece era storiella basata s sesso o poco più non regge e non può reggere perchè nn ne aveva la forza.
Una cosa bisogna abbandonare
il pensiero che le fidanzate compagne mogli siano come madonneimmacolate,
noi vogliamo essere maschi e magari cacciatori
e loro invece devono/dovrebbero
essere delle suore di clausura..
sono compagne e magari mogli e madri eccezionali
ma sono anche femmine
proprio come noi siamo maschi
e questa componente tutta fisica non razionale e per cosìdire animale
resta

Personalmente ritengo che nelle relazioni ci sia quasi sempre una persona morbida e una più dura.
Per come la vedo io, ma è un semplice pensiero, oltre al sex ti eri infatuato in modo diverso rispetto a lei e ti aspettavi che anche essendo uno scopamico ti potessi tenere l'esclusiva con lei.
Io ho vissuto una cosa simile, ma gli scappo a lei il fatto di voler più cazzi e me lo disse durante una scopata, ci feci una risata sull'argomento e ne parlammo, le chiesi palesemente se oltre me ci fosse qualcun'altro e non poteva più negare, dato che gli scappò un nome.
Per me che era una semplice scopamica non mi fece ne caldo e ne freddo, se fosse stato uguale per te non ti avrebbe dato nulla fastidio, come ha detto lei stessa della fede al dito, da li dovevi davvero accorgerti che non c'era completamente nulla di serio.
Lo so che puoi sentirti preso in giro ma una donna pur di non mostrare la sua porcaggine farebbe di tutto.
Ma qui è tutto il discorso della società che è relativamente sbagliato, un uomo si prende la facoltà di dire che scopa a destra e a manca, quando lo dice una donna viene presa per troia e tutti gli uomini gli saltano "addosso" allupati.

Non riesco a capire perché vi siete tutti convinti che il problema sia una mia presunta gelosia per un altrettanto presunto tradimento che di fatto non c'è mai stato. Tant'è vero che io e Martina avevamo stabilito fin da subito che eravamo ambedue liberi di fare ciò che volevamo con chi volevamo, senza contare che che per giunta sapevo benissimo che era fidanzata e che per lei ero solo uno scopamico, esattamente come quello che lei era per me. Al massimo il tradimento lo aveva fatto al fidanzato col quale poi si è sposata. Ma a me cosa cazzo me ne frega del suo fidanzato/marito?

Deduco di conseguenza che il mio discorso sia stato totalmente frainteso.

Quindi chiariamo un po di cose!

Per brevità espositiva ho omesso tantissimo nella mia esposizione dei fatti. Siamo su un forum e non volevo certo scrivere un trattato di psicologia! Ma credo che dalla trattazione si capisca abbastanza chiaramente che tra me e Martina c'era un rapporto esclusivamente sessuale che iniziava nel suo letto e in quello stesso letto finiva ogni volta. E se ciò non bastasse era sempre lei quella che si vantava di avere un appetito sessuale insaziabile.

Per tanto quando capitava che, dopo l'ennesima scopata con me sfinito dopo due venute e Martina ancora eccitata, le dicevo tra lo scherzo e la serietà

Marty mi arrendo! Anche oggi mi hai sfinito usando solo il culo, quindi se la figa ti prude ancora bisogna necessariamente chiamare rinforzi!
Ti va se qualche volta buttiamo dentro qualcun altro per divertirci un po? Così non resti insoddisfatta!
Possiamo chiamare
Luis (lo spagnolo, n.d.r.) che si vede che sta sempre arrapato.
Oppure chiamiamo Aurora
(la dark metallara n.d.r.) quella che dice di essere bisex, così verifichiamo se è vero...

Da lei mi sarei aspettato tutto, tranne che una risposta del tipo

Oh, ma che sei pazzo??? Ok che mi piace scopare, ma mica vado a letto con chiunque!
Mai fatto sesso a tre, sono cose da bagascia. Vuoi fare ste cose? Allora vai sulla Salaria!

In sintesi: la mia delusione è dovuta all'inutile ipocrisia che Martina ha mantenuto incrollabilmente per tutto il periodo in cui abbiamo scopato.

La delusione nasce dal fatto di non avermi coinvolto nelle sue scorrerie di letto, tentanto al contrario lei stessa di farmi credere che fossimo in una specie di rapporto esclusivo, nonostante avessimo chiarito fin da subito che quella possibilità non poteva minimamente esistere.

Inoltre non mancava mai di ricordarmi che qualsiasi cosa fosse successa sarebbe comunque tornata dal suo fidanzato. Col culo sfondato, col clitoride consumato e con un buon mezzo litro di sborra nello stomaco, ma sarebbe comunque tornata in ogni caso da lui. Perché ne era innamorata, diceva.

Per quanto me la sia buttata alle spalle da un bel po, resto comunque convinto che si è comportata così senza alcuna ragione se non col semplice obiettivo di fare del male gratuito a me che a tutti quelli ai quali ha mentito.

Ed è per questo motivo che ho esposto la cosa sul forum: per dare, col vostro aiuto, un qualche senso agli avvenimenti.
 
Ultima modifica:

luxi

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ho compreso meglio, grazie..
hai ragione si è comportata da giocatrice e calcolatrice e così facendo ha giocato sui sentimenti altrui, la cosa non è in discussione.
credo allo stesso modo che come ci sono donne patologicamente stronze ci siano altrettanti uomini che fanno lo stesso.
insomma una stronza che gioca su molti tavoli non può essere la misura per giudicare tutte le donne, sennò si fanno facili semplificazioni.
detto cio' esistono poi tante differenze tra uomini e donne,
tra queste il fatto che le donne amino flirtare e sedurre(anche senza poi andare a fondo)come bisogno di conferma per se stesse mentre l'uomo se gioca la partita della seduzione vuole andare a segno
o il fatto che le donne quando flirtano o vanno al sodo con qualcuno che nn sia compagno o marito, sono assai più brave dell'uomo a farlo senza farsi scoprire

ma anche in questi casi (pur avendone ampi riscontri) parliamo pur sempre in generale e per categorie di massima
 
L

libecciers

Guest
Io qualche anno fa mi trovai in una situazione simile, forse finita anche peggio :)
Studenti universitari fuorisede, lei mia conterranea del sud, più grande di 4 anni (già questo fatto me lo faceva rizzare), la conosco durante una cena tra coinquilini. Lei regolarmente fidanzata, almeno all'apparenza, con uno che ogni tanto battibeccava dalle nostre parti, la scopava, e poi stava via un bel po'.
In uno dei tanti viaggi del fidanzato, durante una chiacchierata, ho voluto spingermi a parlare di cose spinte e prettamente volgari.. e senza giri di parole siamo finiti a letto in un nano secondo. Lì scopro un mondo!
All'apparenza sembrava un troione inimmaginabile. 5a di seno, sempre scollature pazzesche, linee morbide, occhiali e bocca da pompa.. appena spogliata (dove mi immaginavo chissà cosa m'avrebbe fatto) scopro che era imbranatissima, restia a fare certe cose e completamente negata (oh, non che io fossi un esperto ai tempi, ma quattro scopate me le ero già fatte.. lei non la voleva nemmeno leccata perché le faceva schifo). Ci sono voluti un bel po' di mesi per lavorarmela e farle accettare quello che io le chiedevo e alla fine siamo arrivati al punto che si faceva inculare alla grande e faceva anche molto altro. Oh c'è da dire che poi era lei che mi chiedeva di fare certe cose quando ha scoperto che le piacevano.
Siamo stati assieme quasi tre anni, con il fidanzato che ogni tanto veniva, stava qualche giorno, e come detto la scopava e se n'andava. Mano mano passava il tempo vedevo che sto tizio veniva a trovarla con più entusiasmo, forse aveva trovato il secondo buco allargato (anche se lei mi negò SEMPRE di essere stata inculata da altri oltre me), forse erano più in sintonia - credo lui avesse voluto sposarla, e devo dirvi che non era nemmeno tanto imbranato il tizio - non lo so.. ma andava a finire che prima dell'arrivo del fidanzato scopavamo per due giorni interi e poi durante la sua permanenza scopavamo durante le pause pranzo. Fatto sta, che con il tempo la feci parlare tanto, feci in modo che lei potesse fidarsi ciecamente di me chiarendole che alla fine non ci sarebbe uscito nulla di costruttivo, per via della differenza d'età e di mentalità tra me e lei, e che quindi fino a quando avremmo scopato alla grande non avremmo perso del tempo. Ogni scopata era uno sfogo, per me e per lei, e quindi iniziò a parlarmi del suo passato, di questioni familiari e di amicizie.
Mi confessò che i precedenza aveva avuto 7 ragazzi, di tutti mi fece il nome, e mi disse cosa aveva fatto con loro anche nei particolari (immaginate i segoni che facevo una volta arrivato a casa), ma erano sempre piccole cose.. nulla di cui ci si aspetterebbe da un troione da battaglia quale, all'apparenza, era.
Oh ci stava, alla fine io accettavo di stare con una che era fidanzata e sapevo quali erano le condizioni che aveva al momento che l'ho conosciuta.
Arriva l'estate, rientriamo tutti nei propri paesi natali, e un bel giorno me la ritrovo nel mio paese. S'era lasciata e voleva legare seriamente con me.
Io, con il mio carattere dubitoso di qualsiasi cosa, lì per lì continuai a scoparla e a fare i miei comodi (che poi erano anche comodi suoi perché in quel momento aveva solo il mio di cazzo).
La cosa va avanti per mesi e una sera - ah, lei con tutti i precedenti non aveva mai usato precauzioni, con il rischio di rimanere incinta e dicendo sempre che lo avrebbe tenuto, io invece sempre munito di goldone per non farmi incastrare e a maggior ragione perché nelle inculate, non essendo pratica con docce anali e perette, scappava sempre una strisciata marrone - scopro che lei conservava in un armadietto tutto ciò che era stato da me sborrato. Asciugamano, mutande, fazzoletti.. tutto.
La ragazza, frequentante infermieristica, aveva avuto esperienze di tirocinio nel grosso ospedale della nostra città guarda caso al reparto ginecologia-nascite, non so come cazzo si chiama di preciso, e spesso giocava a fare il piccolo chirurgo. Uno dei tanti flash che mi venne quella sera, e che continuò a tormentarmi nei giorni seguenti, fu la paura che lei volesse essere stata riempita per potermi incastrare. Al che, io in pochissimi giorni tagliai qualsiasi ponte ma continuai a seguirla sui social network.
Dopo pochissimo tempo, ..settimane, mi aggiunge nella lista amici su ig, e annuncia pubblicamente la sua gravidanza, ringraziando il fidanzato (..dico e mò chi è questo?) per averla supportata e sopportata negli anni universitari e per aver accettato di vivere un amore in lontananza. Un tizio da me mai visto con il quale - scopro dopo - erano fidanzati sin dalle scuole medie.
Hai capito che z0ccola?
Oh, sono stato 9 mesi in trepidante attesa (io!) con la fobia che quel bimbo possa essere stato mio, frutto di qualche esperimento fatto da lei.
Adesso son passati degli anni (3) e non noto, o meglio, provo a non notare, tanta somiglianza del bambino con me, ma vi confesso che questo dubbio forse mi rimarrà a vita.
Perché mi sono fatto tutte ste seghe mentali fino a mò? oh, le sborravo varie volte in un barattolo e lei la usava come marmellata al mattino.
Sarò stato fesso ma le trombate, e le porcate, che mi sono fatto con lei non le faccio nemmeno adesso che sono innamoratissimo della mia compagna e che la metterei incinta da un momento all'altro.

Ora, dopo aver letto il lungo post di BabesHunter, mi chiedo.. la vittima è stata il marito o il sottoscritto?
Non m'ero innamorato di lei perché sapevo in che condizioni l'avevo trovata e, conoscendo il mio carattere, non ci sarei stato oltre che per le scopate che mi facevano stare veramente bene.. ma ora dopo tutto dico: "ha senso fidarsi ciecamente di una donna?", "No, sono molto più furbe di noi"; "Funzionano le relazioni a distanza?", "No, anche se adesso siamo tempestati dai social", "Ha senso essere leale con una donna?" "No, appena ha di meglio ti fotte!"
 

Grandel

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Jerusalem’s Lot
Io qualche anno fa mi trovai in una situazione simile, forse finita anche peggio :)
Studenti universitari fuorisede, lei mia conterranea del sud, più grande di 4 anni (già questo fatto me lo faceva rizzare), la conosco durante una cena tra coinquilini. Lei regolarmente fidanzata, almeno all'apparenza, con uno che ogni tanto battibeccava dalle nostre parti, la scopava, e poi stava via un bel po'.
In uno dei tanti viaggi del fidanzato, durante una chiacchierata, ho voluto spingermi a parlare di cose spinte e prettamente volgari.. e senza giri di parole siamo finiti a letto in un nano secondo. Lì scopro un mondo!
All'apparenza sembrava un troione inimmaginabile. 5a di seno, sempre scollature pazzesche, linee morbide, occhiali e bocca da pompa.. appena spogliata (dove mi immaginavo chissà cosa m'avrebbe fatto) scopro che era imbranatissima, restia a fare certe cose e completamente negata (oh, non che io fossi un esperto ai tempi, ma quattro scopate me le ero già fatte.. lei non la voleva nemmeno leccata perché le faceva schifo). Ci sono voluti un bel po' di mesi per lavorarmela e farle accettare quello che io le chiedevo e alla fine siamo arrivati al punto che si faceva inculare alla grande e faceva anche molto altro. Oh c'è da dire che poi era lei che mi chiedeva di fare certe cose quando ha scoperto che le piacevano.
Siamo stati assieme quasi tre anni, con il fidanzato che ogni tanto veniva, stava qualche giorno, e come detto la scopava e se n'andava. Mano mano passava il tempo vedevo che sto tizio veniva a trovarla con più entusiasmo, forse aveva trovato il secondo buco allargato (anche se lei mi negò SEMPRE di essere stata inculata da altri oltre me), forse erano più in sintonia - credo lui avesse voluto sposarla, e devo dirvi che non era nemmeno tanto imbranato il tizio - non lo so.. ma andava a finire che prima dell'arrivo del fidanzato scopavamo per due giorni interi e poi durante la sua permanenza scopavamo durante le pause pranzo. Fatto sta, che con il tempo la feci parlare tanto, feci in modo che lei potesse fidarsi ciecamente di me chiarendole che alla fine non ci sarebbe uscito nulla di costruttivo, per via della differenza d'età e di mentalità tra me e lei, e che quindi fino a quando avremmo scopato alla grande non avremmo perso del tempo. Ogni scopata era uno sfogo, per me e per lei, e quindi iniziò a parlarmi del suo passato, di questioni familiari e di amicizie.
Mi confessò che i precedenza aveva avuto 7 ragazzi, di tutti mi fece il nome, e mi disse cosa aveva fatto con loro anche nei particolari (immaginate i segoni che facevo una volta arrivato a casa), ma erano sempre piccole cose.. nulla di cui ci si aspetterebbe da un troione da battaglia quale, all'apparenza, era.
Oh ci stava, alla fine io accettavo di stare con una che era fidanzata e sapevo quali erano le condizioni che aveva al momento che l'ho conosciuta.
Arriva l'estate, rientriamo tutti nei propri paesi natali, e un bel giorno me la ritrovo nel mio paese. S'era lasciata e voleva legare seriamente con me.
Io, con il mio carattere dubitoso di qualsiasi cosa, lì per lì continuai a scoparla e a fare i miei comodi (che poi erano anche comodi suoi perché in quel momento aveva solo il mio di cazzo).
La cosa va avanti per mesi e una sera - ah, lei con tutti i precedenti non aveva mai usato precauzioni, con il rischio di rimanere incinta e dicendo sempre che lo avrebbe tenuto, io invece sempre munito di goldone per non farmi incastrare e a maggior ragione perché nelle inculate, non essendo pratica con docce anali e perette, scappava sempre una strisciata marrone - scopro che lei conservava in un armadietto tutto ciò che era stato da me sborrato. Asciugamano, mutande, fazzoletti.. tutto.
La ragazza, frequentante infermieristica, aveva avuto esperienze di tirocinio nel grosso ospedale della nostra città guarda caso al reparto ginecologia-nascite, non so come cazzo si chiama di preciso, e spesso giocava a fare il piccolo chirurgo. Uno dei tanti flash che mi venne quella sera, e che continuò a tormentarmi nei giorni seguenti, fu la paura che lei volesse essere stata riempita per potermi incastrare. Al che, io in pochissimi giorni tagliai qualsiasi ponte ma continuai a seguirla sui social network.
Dopo pochissimo tempo, ..settimane, mi aggiunge nella lista amici su ig, e annuncia pubblicamente la sua gravidanza, ringraziando il fidanzato (..dico e mò chi è questo?) per averla supportata e sopportata negli anni universitari e per aver accettato di vivere un amore in lontananza. Un tizio da me mai visto con il quale - scopro dopo - erano fidanzati sin dalle scuole medie.
Hai capito che z0ccola?
Oh, sono stato 9 mesi in trepidante attesa (io!) con la fobia che quel bimbo possa essere stato mio, frutto di qualche esperimento fatto da lei.
Adesso son passati degli anni (3) e non noto, o meglio, provo a non notare, tanta somiglianza del bambino con me, ma vi confesso che questo dubbio forse mi rimarrà a vita.
Perché mi sono fatto tutte ste seghe mentali fino a mò? oh, le sborravo varie volte in un barattolo e lei la usava come marmellata al mattino.
Sarò stato fesso ma le trombate, e le porcate, che mi sono fatto con lei non le faccio nemmeno adesso che sono innamoratissimo della mia compagna e che la metterei incinta da un momento all'altro.

Ora, dopo aver letto il lungo post di BabesHunter, mi chiedo.. la vittima è stata il marito o il sottoscritto?
Non m'ero innamorato di lei perché sapevo in che condizioni l'avevo trovata e, conoscendo il mio carattere, non ci sarei stato oltre che per le scopate che mi facevano stare veramente bene.. ma ora dopo tutto dico: "ha senso fidarsi ciecamente di una donna?", "No, sono molto più furbe di noi"; "Funzionano le relazioni a distanza?", "No, anche se adesso siamo tempestati dai social", "Ha senso essere leale con una donna?" "No, appena ha di meglio ti fotte!"
Triste storia anche questa....senza ricordarti che anche la tua attuale compagna è una Donna!!!
 

Perversamente

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Leggendo questo forum non ho potuto fare a meno di notare che nonostante il mondo sia pieno di uomini che lamentano gli stessi identici problemi con le donne, finisce sempre che ogni uomo puntualmente torni a fare gli stessi errori di tutti gli altri. Infatti capita spesso di sentire storie di uomini trattati nel peggiore dei modi, di leggere treads di uomini preoccupati che le loro donne li tradiscano, discussioni di uomini che dopo aver fatto il passo della relazione aperta o del frequentare posti per scambisti, cominciano a vacillare sulla fiducia nelle proprie partner.

E così nascono dubbi, gelosie, situazioni tossiche e chi più ne ha più ne metta, finché non si arriva puntualmente alla resa dei conti: il confronto tra lui e lei. E da quel momento non c'è limite alla follia di chi riporta gli eventi senza rendersi conto delle situazioni.

- C'è chi crede alla mogliettina timorata di Dio che sostiene di aver bìblicamente conosciuto solo lui (ma che poi a letto bestemmia come una invasata)
- c'è quello con 8cm di cazzo che si beve la storiella "delle mie sole 3 esperienze tu sei quello con le dimensioni maggiori"
- c'è quello che si rincuora sapendo che la fidanzata lo ama davvero perché ha resistito alle sue insistenze per 2 mesi prima di dargliela per sfinimento (mentre i 27 bocchini fatti da ubriaca alla festa dell'amica non contano perché usava solo la bocca)
- c'è quello che ha le prove che la sua nuova compagna è vergine (d'altra parte glie l'ha anche detto il figlio di lei)

e così via dicendo in un crescendo di poesia...

In poche parole l'atteggiamento più comune a tanti uomini è che, nonostante quasi tutti siano venuti a sapere delle peggiori bugie e mezze verità da parte di mogli fidanzate e compagne, appena scoprono solo il vapore acqueo che esce dal cubetto di ghiaccio che sta sulla sporgenza più alta della punta dell'immenso iceberg che è il loro rapporto si convincono immediatamente e fermamente di aver scoperto tutto ciò che si poteva scoprire sulla propria donna e di conseguenza di poter finalmente dormire sonni tranquilli.

Devo ammetterlo: in fondo in fondo invidio un po chi ha questa incrollabile fiducia nella sincerità femminile.

Ben inteso: anche io facevo parte di quella schiera di uomini, ma ad un certo punto ho iniziato a fare frutto dell'esperienza e ad accettare la realtà per quella che è. Inoltre, scanso di equivoci, specifico che parlo esclusivamente per mie esperienze dirette. Per tanto, visto che ho usato il plurale, vale anche la pena citarne una. Non la peggiore, ma sicuramente degna di nota.

Correva l'anno 2012 e da bravo studente fuori sede (e fuori corso) frequentavo un bel gruppo di altri fuori sede composto da ragazzi e ragazze provenienti praticamente da tre quarti dello stivale, ai quali si aggiunsero tre stranieri in Erasmus: un ragazzo slovacco, uno spagnolo ed una ragazza greca. Il gruppo dei fissi, ovvero di quelli che si riunivano quasi ogni giorno, era composto da un numero variabile tra i 20 ed i 30, a seconda dei giorni e dei corsi da seguire. Data la grossa dimensione del gruppo di studio finivamo sempre per riunirci nella sala studenti della biblioteca interdipartimentale Giacomello de La Sapienza (quella di fronte a chimica, per intenderci).

Tra di noi c'erano le tipologie più disparate di ragazzi e ragazze, dal secchione con gli occhiali alla figlia di contadini in cerca di riscatto, dal fricchettone finto comunista alla festaiola tutta rifatta, dal tipo qualunque alla tipa qualunque. Nonostante tutte queste differenze era comunque un gruppo abbastanza coeso, tant'è che capitava spesso dopo la giornata di studio che si faceva serata e nottata insieme. E proprio come le personalità anche l'estetica variava tantissimo in un ampio range di bellezze e bruttezze. C'era la quasi fotomodella rifatta che se la faceva col mister muscolo del gruppo, la tipa alternativa che si faceva ripassare dal fricchettone hypster, c'era la bisex coi piercings che saltellava tra il cazzo del compagno di studi e la figa della metallara, e così via... Faceva eccezione solo la greca che a discapito di un viso fantastico ed un sorriso di rara bellezza era oggettivamente una chiattona obesa alta 1 metro e 55, che rotolava al posto di camminare, che vestiva sempre di merda e che ovviamente non se la cagava nessuno.

Vi evito noiosi dettagli ma potete immaginare come vanno le cose quando si è lontani da casa, quando si studia fianco a fianco e quando si ha un posto dove scopare.

Essendo tutti dei fuori sede e sapendo che prima o poi ognuno sarebbe tornato alla propria città d'origine, si erano create quasi esclusivamente quel tipo di frequentazioni che si basano più sul piacere dello scopare a fine giornata per sfogare lo stress, piuttosto che frequentazioni finalizzate al piacere di conoscersi scoprirsi e cercarsi per creare una relazione duratura. Perciò ognuno tentava, per quanto possibile, di nascondere le proprie tresche agli occhi di tutti gli altri, creando di fatto una eterna tensione sessuale che quasi si tagliava col coltello. Ovviamente le "pseudo-coppie" si riconoscevano comunque a colpo d'occhio in quanto sempre sedute vicine, sempre ad interagire tra loro, sempre con atteggiamenti tipo "ti ho fatto le fotocopie degli appunti", e menate del genere.

In questo grande ammasso di umanità c'era Martina.

Se ve lo state chiedendo: Martina è una lieve variazione del suo vero nome. Non scrivo il suo nome e cognome solo perché non voglio avere denunce, ma vi assicuro che si meriterebbe di essere sputtanata.

Martina era quel che io definisco "una vera milanese doc". Era la classica figlia di papà impaccata di soldi con la casa paterna a Brera e la Mercedes Classe B in garage, una di quelle donne che antepongono le feste nei locali ad ogni altra cosa, una di quelle che non rinunciano mai alla sessione quotidiana in palestra anche quando studiano fuori, insomma una di quelle che definiremmo tutti una stronza. Non era una bellezza mozzafiato ma era sexy, curata e fisicamente si difendeva bene forse proprio a causa della dipendenza patologica da palestra. Non era nemmeno una cima in quanto ad intelligenza, ma era una di quelle ragazze molto sicure di se che ti danno l'impressione di sapere esattamente ciò che fanno in qualsiasi momento. Ad onor del vero bisogna dire che aveva un'ottima media e una discreta collezione di 30 e lode, persino per esami notoriamente molto difficili. In poche parole con lei mi ero convinto di poter fare il colpaccio!

Così, sapete com'è, da cosa nasce cosa e tra una chiacchiera e un caffè mi ritrovai a scoparla per qualche tempo quasi senza accorgermene.

La frequentazione con Martina durò dal fine gennaio a giugno 2012, ma fu praticamente una frequentazione a pezzi a causa tutte quelle pause dovute ai reciproci ritorni a casa (io a Napoli e lei a Milano), alle varie festività, ai vari impegni personali ecc.. e anche a causa della pausa per studiare duro in visione della sessione d'esame di quel luglio. Non è che io l'avessi mai visto come un rapporto continuativo oppure affettivo di chissà quale profondità, ma le risate che ci facevamo e il fatto di scopare assiduamente vista la sua eterna eccitazione con una media di almeno 3 giorni su 7 mi faceva pensare che fosse una specie di bella storia di sesso senza necessariamente un finale di qualche tipo.

Chiariamo subito una cosa: il fatto che si fosse già ripassata qualcuno del gruppo lo avevo già intuito da me. Anzi l'avevo dato quasi per scontato sin dall'inizio, perché ok la fiducia ma non sono mica nato ieri!

Ma di certo all'epoca non potevo nemmeno immaginare il Vaso di Pandora che stavo per aprire e col quale poi avrei dovuto fare i conti.

La prima avvisaglia che c'era qualcosa di strano me la diede il fatto che, in tutto quell'arco di tempo, non mi permise MAI di rimanere a dormire da lei! E quando dico MAI intendo proprio MAI, tant'è che ongi volta che ci vedevamo finivo poi per dover tornare a piedi da Regina Margherita a Nomentana da solo a mezzanotte. La cosa mi infastidiva perché, per ovvie ragioni di privacy, scopavamo sempre da lei dato che il papi le aveva affittato un appartamento tutto per lei mentre io da povero proletario condividevo la casa con altri 3 ragazzi.

Addussi ingenuamente quell'atteggiamento ad un suo "grande bisogno di privacy", salvo poi venire a conoscenza del fatto che spesso non ero ne la prima persona ad entrare in quell'appartamento ne tanto meno ero l'ultima ad uscire.

Un'altra avvisaglia che doveva mettermi in allarme fu che il sesso anale con lei era sempre stranamente troppo facile. Innanzitutto non aveva mai bisogno di alcun tipo di lubrificante nemmeno in quei giorni che stavo allupato come una bestia selvaggia e la inculavo a secco o al massimo con un po di saliva. Ma c'era anche la stranezza che ogni volta che le sfilavo il cazzo dal buco del culo il preservativo era stranamente sempre perfettamente pulito!

Ora, io capisco che possano esistere persone che hanno una pulizia corporea talmente maniacale e profonda che oltre alla doccia normale si possano fare ogni giorno anche quelle anali, ma in cinque mesi di inculate deve statisticamente succedere almeno una volta che una persona possa non avere il tempo di lavarsi o che abbia cagato poco prima di scopare. Ma poi i dubbi si facevano ancora peggiori quando mi chiedevo come faceva il suo sfintere ad essere sempre morbido come la seta, malleabile come un elastico e sempre cedevole non solo alla penetrazione ma anche ad essere allargato con tutte le dita!!!

Ancora una volta la mia ingenuità prese il sopravvento e correlai la cosa a grandi doti fisiche scherzandoci su con lei e prendendo quella cosa come pretesto per farle complimenti spinti.

Povero fesso che ero!

Quando provai a parlare con Martina di quella e varie altre stranezze, lei si limitò a sostenere che era semplicemente abituata al sesso anale, giustificò il rifiuto di dormire insieme al suo grande bisogno di indipendenza e poi mi rassicurò che non aveva nulla da nascondere, ma sopratutto che si sentiva pienamente soddisfatta con me senza bisogno di altro e che semmai non le fossi bastato più, me lo avrebbe detto senza problemi, dato che (cito a memoria le sue parole) "Hei non mi hai mica messo un anello al dito!".

Anche quella volta mi misi l'anima in pace.

Le nostre strade si divisero quell'estate, un po per ovvie ragioni logistiche un po perché in fondo non seguivamo nemmeno lo stesso indirizzo universitario. Alla fin fine era quasi scontato che prima o poi le nostre strade si dividessero, semplicemente non sapevamo quando. Resta comunque il fatto che anche dopo la separazione mi rimasero tanti tanti dubbi che continuarono a girarmi per la testa.

La risposta ai miei dubbi venne solo molto tempo dopo, verso metà estate del 2014.

Successe tutto casualmente a seguito della creazione del un classico "gruppo per rimpatriata universitaria" su WhatsApp nel quale due ragazze ebbero la malsana idea di organizzare una pizza a Roma con quasi 30 persone sparse in giro per l'Italia (e per l'Europa). Ovviamente l'idea della pizza fu solo un pretesto per risentirci e cominciare il più classico chiacchiericcio remember the time tra battute, risate ed i ricordi delle tresche. Sulla trentina di persone aggiunte al gruppo quasi tutti abbandonarono pochi minuti dopo, compresa la stessa Martina. Restammo in otto, così che si decise di fare direttamente una video-call.

Fu proprio durante quella chiamata che successe il casino. Tra le risate, le battute e il sovrapporsi delle voci di tutti, qualcuno si fece scappare che mister muscolo aveva tappato più di una volta il buco del culo di Martina proprio nel periodo che scopava con me. in quel momento io mi sentii una merda, facendo la figura del povero cornuto. Ma chi se la passò davvero male fu probabilmente lo steso mister muscolo dato che nessuno sapeva che stava ancora insieme a fotomodella rifatta, la quale dopo un primo momento di confusione misto ad un accenno di lacrime, uscì immediatamente dalla conversazione.

Da quel momento fu il putiferio tra messaggi e chiamate. E visto che c'ero dentro fino al collo decisi di investigare fino in fondo.

Vi evito i particolari ma a quasi due anni dalla chiusura di ogni contatto con Martina venni a sapere che in quel periodo la cara ragazza un giorno su 3 si faceva una sessione di letto a rotazione con i vari ragazzi del gruppo, sempre e rigorosamente all'insaputa delle varie ragazze (fisse o occasionali) che quegli stessi frequentavano. Venni inoltre a sapere che non disdegnò più di una volta di farsi delle sessioni a tre con lo slovacco e lo spagnolo, con tanto di video ricordo sull'iPhone di Matej (lo slovacco) che dopo moltissime reticenze e un paio di rifiuti alla fine me lo condivise (non chiedetemi di postarlo, non voglio avere denunce).

Se dicessi che la cosa mi ha fatto soffrire probabilmente direi una cazzata, dato che sono sempre partito dall'idea che le donne nascono zoccole e muoiono puttane. Però ammetto che venire a sapere che se la ripassava metà dell'università beh... mi ha fatto sentire un bel po fesso e non nego di esserci rimasto molto molto male.

Ma se devo dirla tutta il momento nel quale ho sofferto davvero è stato quando sono venuto a sapere il vero motivo per il quale non potevo MAI restare a dormire da lei.

Dovete sapere che oltre alle scopate random coi vari maschietti e le nottate di sesso di gruppo internazionale, pare che (a detta della bisex coi piercing) Martina se la faceva leccare quasi tutte le sere dalla greca. Pare infatti che la chiattona di merda non si faceva alzare da nessuno perché era lesbica fino all'osso, benché non si fosse mai dichiarata.

Io non posso metterci la mano sul fuoco, ma comunque non mi stupirebbe se fosse davvero così. Esattamente come non mi stupirebbe sapere che tutta la sua sfilza di 30 e lode non fosse frutto delle raccomandazioni del papi ma più realisticamente di bocchini fatti in giro ai vari professori ed ai relativi assistenti.

L'unica cosa di cui sono certo è il post di luglio 2015 su FaceBook con la frase "dopo sei anni il nostro sogno finalmente si avvera" sotto la foto del suo matrimonio, che da sola sancisce senza ombra di dubbio la vera vittima di tutta questa storia: il suo attuale marito.

Allora, maschi di Phica, vi faccio una domanda: come cazzo fate a fidarvi ancora delle vostre donne???
 

Perversamente

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Ti dico brevemente la mia, che ho vissuto un'esperienza simile. Innamoratissimo della compagna di liceo inarrivabile (prima della classe, bellissima, dolce e di classe, diresti inarrivabile) ad una festa privata la vedo seguire, dopo qualche bicchiere, un gruppo di sette o otto ragazzi molo più grandi. Dopo una buona mezz'ora che non si vede mi preoccupo e vado a cercarla, convinto che siano andati a fumarsi una canna. La trovo in una stanza, al centro di quella che oggi chiameremmo una gangbang.
In seguito ho indagato sul suo passato (sono arrivato persino a pedinarla) e ho scoperto che fin dai sedici-diciasette anni aveva il pallino del sesso di gruppo. La locale squadra di pallavolo la usava per festeggiare le vittorie, e via dicendo.
Da li si è sviluppata la mia fascinazione per il sesso di gruppo e la mia diffidenza per le persone, soprattutto se femmine. Alle donne scopare piace molto di più che a noi poveri ingenui uomini.
Però per la donna è anche importante la famiglia e sono capaci di monogamia, per lo meno fin che il marito le soddisfa.
Post automatically merged:

Quindi la morale è: una coppia può davvero funzionare, quale sia però il passato di lei è un'altra questione, e se l'uomo non può accettare la precedente vita sessuale della partner, è un problema.
 
OP
BabesHunter

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Ti dico brevemente la mia, che ho vissuto un'esperienza simile. Innamoratissimo della compagna di liceo inarrivabile (prima della classe, bellissima, dolce e di classe, diresti inarrivabile) ad una festa privata la vedo seguire, dopo qualche bicchiere, un gruppo di sette o otto ragazzi molo più grandi. Dopo una buona mezz'ora che non si vede mi preoccupo e vado a cercarla, convinto che siano andati a fumarsi una canna. La trovo in una stanza, al centro di quella che oggi chiameremmo una gangbang.
In seguito ho indagato sul suo passato (sono arrivato persino a pedinarla) e ho scoperto che fin dai sedici-diciasette anni aveva il pallino del sesso di gruppo. La locale squadra di pallavolo la usava per festeggiare le vittorie, e via dicendo.
Da li si è sviluppata la mia fascinazione per il sesso di gruppo e la mia diffidenza per le persone, soprattutto se femmine. Alle donne scopare piace molto di più che a noi poveri ingenui uomini.
Però per la donna è anche importante la famiglia e sono capaci di monogamia, per lo meno fin che il marito le soddisfa.
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Quindi la morale è: una coppia può davvero funzionare, quale sia però il passato di lei è un'altra questione, e se l'uomo non può accettare la precedente vita sessuale della partner, è un problema.
Io ho un problema con i report di esperienze troppo sintetici, per tanto potrei non aver capito bene il tuo post.

Provo ad interpretare.

Stavi insieme alla tipa più bella della classe e dai suoi atteggiamenti pensavi che le donne fossero angeli che cavalcano unicorni.

Che bella l'età dell'innocenza!

Un giorno, però, hai scoperto che la tua principessina delle fiabe era in realtà una zoccola da competizione perché l'hai trovata a spassarsela facendoselo sbattere in tutti gli orifizi da un manipolo di uomini.

Che dire? Ben venuto nel mondo degli adulti, seppure un po in ritardo.

Così ti rendi conto che non puoi più dare fiducia al genere umano, e scopri pure che alle donne piace scopare molto più che ai "poveri uomini".

Ok, errore mio. Sei ancora nella pubertà...

Da quell'evento inizia una passione per il sesso di gruppo grazie alla quale comprendi che le donne sono monogame solo finché i rispettivi mariti le soddisfano a letto.


Scusate, di nuovo errore mio. Sei in quello che Sigmund Freud chiamerebbe una "fase regressiva da trauma"

Forte di quell'evento e coltivando finalmente la tua sessualità, arrivi finalmente ad una conclusione: quale che sia il passato sessuale della tua partner devi farci i conti e saperlo accettare, altrimenti la coppia non funziona.

Complimenti! Sei uscito dalla fase regressiva e sei finalmente arrivato alla tanto agognata pubertà!

Ora che hai finalmente raggiunto l'età della ragione potresti spiegarmi in quale punto dei vari post ho parlato di accettazione del passato sessuale di qualcuno oppure ho anche solo accennato di aver fatto parte di una coppia, ancor più sposata?


Quello che sto cercando di dire in questo thread è che le donne sono IPOCRITE perché non si dichiarano per ciò che sono. Preferiscono invece nascondere la loro vera natura, unicamente al fine di ottenere quanti più vantaggi possibile da uomini ingenui che al giorno d'oggi ancora credono che esistono donne oneste e spontanee.

Che c'è di così difficile da capire???
 

Perversamente

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Io ho un problema con i report di esperienze troppo sintetici, per tanto potrei non aver capito bene il tuo post.

Provo ad interpretare.

Stavi insieme alla tipa più bella della classe e dai suoi atteggiamenti pensavi che le donne fossero angeli che cavalcano unicorni.

Che bella l'età dell'innocenza!

Un giorno, però, hai scoperto che la tua principessina delle fiabe era in realtà una zoccola da competizione perché l'hai trovata a spassarsela facendoselo sbattere in tutti gli orifizi da un manipolo di uomini.

Che dire? Ben venuto nel mondo degli adulti, seppure un po in ritardo.

Così ti rendi conto che non puoi più dare fiducia al genere umano, e scopri pure che alle donne piace scopare molto più che ai "poveri uomini".

Ok, errore mio. Sei ancora nella pubertà...

Da quell'evento inizia una passione per il sesso di gruppo grazie alla quale comprendi che le donne sono monogame solo finché i rispettivi mariti le soddisfano a letto.


Scusate, di nuovo errore mio. Sei in quello che Sigmund Freud chiamerebbe una "fase regressiva da trauma"

Forte di quell'evento e coltivando finalmente la tua sessualità, arrivi finalmente ad una conclusione: quale che sia il passato sessuale della tua partner devi farci i conti e saperlo accettare, altrimenti la coppia non funziona.

Complimenti! Sei uscito dalla fase regressiva e sei finalmente arrivato alla tanto agognata pubertà!

Ora che hai finalmente raggiunto l'età della ragione potresti spiegarmi in quale punto dei vari post ho parlato di accettazione del passato sessuale di qualcuno oppure ho anche solo accennato di aver fatto parte di una coppia, ancor più sposata?


Quello che sto cercando di dire in questo thread è che le donne sono IPOCRITE perché non si dichiarano per ciò che sono. Preferiscono invece nascondere la loro vera natura, unicamente al fine di ottenere quanti più vantaggi possibile da uomini ingenui che al giorno d'oggi ancora credono che esistono donne oneste e spontanee.

Che c'è di così difficile da capire???
In nessun punto lo hai detto, e infatti la questione non è capire il tuo punto di vista come fosse vangelo ed accettarlo come definitivo. Non è che tu sei un adulto che sa tutto e chi non ha ancora fatto suo il tuo punto di vista è uno stupido bimbetto che non sa nulla della vita e che, inceppato in un trauma che tu avresti superato con uno schiocco di dita, ripete meccanicamente errori che tu non hai mai fatto. Semplicemente le mie esperienze mi hanno portato a considerare la questione in un certo modo, che qui ho brevemente esposto. Lo scopo dei post degli altri utenti, in un forum, non è fare l'esegesi del tuo per dimostrare a te di averlo compreso alla perfezione e di aver assunto il tuo punto di vista, magari per evitare il tuo sarcasmo, ma quello di esprimere il proprio punto di vista. Sono stato del tutto chiaro? Quale parte del concetto "esprimere un proprio punto di vista, diverso dal tuo, maturato in base alle proprie esperienze" non riesci a capire???
 

luxi

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A parte che le generalizzazioni,come ho scritto poco sopra, hanno grandi limiti in quanto sono una caricatura della complessità del reale..
detto cio', se pensiamo che in genere la donna è più ipocrita e ama fare mostra di essere casta e pura con il compagno/marito non condividendo quindi fantasie e naturali pulsioni per poi magari cercare tutto questo all'esterno
Dobbiamo capire che c' entra la società e l' educazione ricevuta in casa e nella società.
La donna vuole apparire in genere ' seria ' al compagno/marito,non essere vista come 'zoccola' per non essere giudicata e rischiate f
Di perderlo.
Ecco perché se uno chiede delle precedenti esperienze,spesso la compagna nega tutto o quasi,cadendo a volte nel ridicolo per l' irrealtà della cosa.
 

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