Ho letto questo libro di Laura Pigozzi e ho capito che dell’incesto materno se ne parla poco perché apparentemente non sembra violento. In realtà lo è, ma in un modo manipolatorio, mimetizzato nelle carezze, in una pseudo-cura apparentemente priva di minacce, ma che produce danni a volte irreparabili. In questo libro un diciottenne racconta, come se fosse una pratica ammissibile, che quando è agitato la madre gli suggerisce di entrare in doccia e poi lo raggiunge per lavarlo in modo da tranquillizzarlo (!). Alcuni operatori della salute mentale, purtroppo, accolgono ancora con scetticismo i racconti dei toccamenti impropri della madre, minimizzandoli. L’abuso al femminile è confuso con comportamenti affettuosi semi-accettabili. Le vittime dell’incesto materno, considerato erroneamente soft, si sentono isolate e temono di rivelare la loro esperienza anche perché, se è già complicato denunciare il più riconosciuto abuso maschile, per quello femminile non esiste ancora un vocabolario socialmente condiviso: non ci sono le parole per dirlo. Anzi, ci sono situazioni che portano a pensare che l’incesto materno non esista: per esempio, come può l’eventuale erezione di un figlio coesistere con l’idea di un abuso? Questa obiezione non ricorda forse i ripugnanti e pruriginosi interrogatori cui le donne stuprate sono state sottoposte da giudici che indugiavano su dettagli intimi? Erezione e abuso coesistono quando sono sotto il segno dell’amore, un amore certamente perverso, ma che potrebbe non essere codificato così chiaramente da un figlio. Dopo aver letto questo libro mi sono venuti in mente i ricordi bellissimi e piacevoli di quando da piccolo in estate mia mamma mi faceva entrare in doccia con lei perchè mi diceva che facevamo presto a lavarci, e ogni volta che mi chiedeva di aiutarla a lavargli la schiena perchè da sola non andava bene, io avevo sempre erezioni e la mia libido aumentava sempre di più ogni volta che le mie mani dalla schiena scendevano sul suo sedere, e quando lei capitava che si girava e se ne accorgeva che avevo avuto un erezione, rideva divertita, e si piegava sulle gambe aprendole leggermente, mi prendeva la mano e la metteva sui suoi peli nerissimi della vagina, mentre con la sua mano contemporaneamente mi faceva una carezza bellissima sul mio pene, e muovendo la mia mano sui suoi peli diceva esclamando ad alta voce: Sciùùùù!!!!!, sciùùùùùù!!!! sciùùùùù!!!!!!, sciùùùùùùù!!!! ma che bel pisellone che ha fatto mamma!!!!!E poi subito mi faceva uscire dalla doccia, dicendomi che dovevo andare in cucina e iniziare a mangiare, ma ricordo che quando lei mi diceva di uscire, io non volevo in nessun modo andarmene, per rimanere un altro poco in doccia insieme a lei; lei invece continuava a rimanere in doccia finendo di lavarsi. Questi ricordi bellissimi con mia mamma non si sono più cancellati dalla mia mente, e non ho mai avuto un rapporto sessuale con la mia mamma, quindi credo che non si può definire incesto tutto ciò che per gioco o per scherzo faccia stare bene il proprio figlio, soprattutto se una mamma si limita soltanto a carezze intime con il proprio figlio, senza alcun abuso sessuale!!!!!Quindi non è affatto amore perverso!!!!!Voi cosa ne pensate? |