Luglio 2019, è una domenica estiva che si preannuncia molto calda già dalle prime ore del mattino, qui in quell'afosa Sicilia.
Però le prospettive erano buone: giornata in spiaggia che avrei trascorso cercando refrigerio in mare e sbirciando le bagnanti da sotto l'ombrellone.
Il messaggio del buongiorno cambia tutto: "Non mi va di andare al mare, oggi."
Non potevo immaginare che avrebbe continuato con: "Ci sono i saldi estivi, sai?"
E fu così che in poche ore raggiunsi con lei il vicino centro commerciale (che bello)!
Una volta dentro mi colpì il quasi totale deserto, dato l'insolito orario da shopping per le domeniche estive sicule. Unica consolazione era l'aria condizionata a cannone.
Iniziò il solito giro dei soliti negozi, provando e riprovando scarpe e vestiti che puntualmente poi venivano lasciati lì, come da prassi.
In compenso l'orologio avanza e lo scorrere delle lancette porta con se qualche persona in più. Me ne rendo conto quando entriamo nell'ennesimo negozio d'abbigliamento. Qualche ragazza in più, alcune commesse in gran forma ed una signora sui 45-50 anni al massimo che si aggira tra gli espositori.
Non disdegno la donna matura, se ben curata. Di certo non mi ritengo un appassionato del genere, ma quella lì era davvero una gran bella "MILF".
Era alta almeno 1.70 e si spostava su due sandali con una zeppa notevole che la slanciavano ancora più in su. Capelli scuri, lunghi e molto curati, così come il suo viso abbronzato. Un filo di trucco a mettere in risalto gli occhi, forse a rendere il suo sguardo ancora più profondo, tuttavia non sufficiente a nascondere qualche inevitabile ruga. Eppure le labbra carnose rendevano l'insieme davvero d'impatto.
A corredo dei bei lineamenti, un fisico tonico e per nulla nascosto dalla camicetta bianca a maniche corte sbottonata quanto bastava per regalare una bella vista al centro della valle, ed una gonna nera che le arrivava poco sopra alle ginocchia. Per quel che ho visto le ho accreditato una regolare attività fisica perpetrata negli anni, sennò due gambe del genere a 50 anni non me le sarei potute spiegare.
Ebbene, temo di essermi perso troppo a lungo nello scrutarla, dato che una volta uscito da quella fase di trance mi sono accorto che la signora mi stava guardando a sua volta. "Che figura di m... " - pensai fra me e me, riprendendo a camminare appresso alla mia ragazza, che nel frattempo aveva raccattato altri tre capi da provare.
Arriviamo ai camerini e come al solito lei mi raccomanda di reggerle la tenda. Non si capisce per nasconderla da che cosa, dato che su circa una decina di salette prova ce n'erano occupate soltanto due, e per di più l'altra era presa da due ragazze. Nessun uomo nel corridoio, ma va bene lo stesso, le reggo la tenda.
Nemmeno un minuto dopo sento dei passi provenienti dall'ingresso dei camerini. Era la signora di prima. Reduce dalla figura imbarazzante di prima mi volto e torno a fissare la tenda di fronte a me. Lei avanza fino al camerino dove si sta cambiando la mia ragazza ed entra proprio in quello accanto.
Con tutto lo spazio che c'è, perché proprio qui?
Inizio a sudare freddo perché mi conosco sin troppo bene e temo di fare una frittata. Basta uno spiraglio e butto l'occhio dentro, me lo sento. Eppure altro che spiraglio... la signora mi guarda mentre richiude la tenda e lascia almeno cinque centimetri di spazio!
Una svista, direte voi. Lo pensai anche io, ma mentre richiudeva la tenda mi lanciò nuovamente un'occhiata addosso.
Nell'ordine pensai:
1) Non è un porno, non pensarci neanche
2) Se ti becca come poco fa finisce malissimo
3) Vedi il punto n. 2 con l'aggravante che la fidanzata esce dal camerino e ti stacca le palle
Provai a far violenza su me stesso, ma dopo pochissimo cedetti alla tentazione e sbirciai con estrema cautela.
La signora aveva sfilato la camicia per provarne un'altra. Nel momento in cui sbirciai stava in gonna e reggiseno. Dal riflesso allo specchio vidi chiaramente un seno prosperosissimo, forse ulteriormente sospinto dal push-up, ma davvero degno di nota. Erezione immediata in fondo ai pantaloncini. Distolgo lo sguardo appena in tempo dato che la mia ragazza mi chiama per un parere sul vestitino che stava provando. Temo di essere stato più vago del solito.
Subito dopo va per provare altro e richiude la tenda. E' lì che sento un colpetto di tosse dal camerino di fianco e vengo calamitato d'istinto. Ciò che vidi mi lasciò impietrito.
La signora aveva indossato una camicia turchese dal tessuto molto fino, tutta trasparenze, ma la cosa che mi sconvolse fu notare che teneva in mano il reggiseno e mi fissava dallo specchio.
A questo punto ho avuto paura che fosse successo l'irreparabile, ma tutte le circostanze dicevano il contrario, ed ancor di più il suo sguardo malizioso.
Portò le braccia ai fianchi e fece un piccolo movimento su se stessa, liberando la vista sullo specchio.
Mi eccitai tantissimo nello scorgere i suoi capezzoli far capolino da quella camicetta così trasparente.
Lei, forse a causa del mio shock, abbozzò una risatina maliziosa prima di passare le mani dai fianchi a sotto il seno, portando in fuori il petto.
Lo show è proseguito per un po', intervallato dalle richieste provenienti dalla mia ragazza per i classici pareri sulle prove. In quel momento, però, era come se fossi da solo. Troppo attratto da quell'esibizionista lì a distanza di nemmeno un metro, e sfido chiunque a restare indifferente davanti a certi spettacoli improvvisati.
La signora, forse immaginando che stessimo per andarcene, o forse per aver sentito la mia ragazza dire qualcosa in merito (io non ricordo, non ascoltavo una sola parola), mi ha regalato il miglior finale possibile sbottonando la camicia e concedendomi, per pochi istanti, la vista sul suo abbondante davanzale. Aveva i capezzoli turgidi, segno che oltre ad eccitare me fosse lei stessa molto calda. Così come l'aria nei camerini, per me che con difficoltà cercavo di camuffare il bozzo tra le gambe e sudavo letteralmente, nonostante il locale climatizzato.
Incrociai gli occhi con lei un'ultima volta, mentre voltandosi con il seno nudo appena sfiorato dai lembi della camicia, richiuse il camerino, stavolta per bene.
Poco dopo la mia ragazza uscì e andammo via.
Per tutto il giorno il pensiero di questa esperienza mi attanagliò. Ero carico come non mai e tutto questo soltanto per un caldo gioco di sguardi con una 50enne.
Ne beneficiò la mia lei, che tra la tarda mattinata ed il pomeriggio, ricevette due belle scopate a suo dire "parecchio energiche". Lei era soddisfatta, e non saprà mai che il merito è tutto di un tanto fantastico quanto improvvisato, mezzo spogliarello di una bellissima ed insospettabile sconosciuta di mezza età.
Però le prospettive erano buone: giornata in spiaggia che avrei trascorso cercando refrigerio in mare e sbirciando le bagnanti da sotto l'ombrellone.
Il messaggio del buongiorno cambia tutto: "Non mi va di andare al mare, oggi."
Non potevo immaginare che avrebbe continuato con: "Ci sono i saldi estivi, sai?"
E fu così che in poche ore raggiunsi con lei il vicino centro commerciale (che bello)!
Una volta dentro mi colpì il quasi totale deserto, dato l'insolito orario da shopping per le domeniche estive sicule. Unica consolazione era l'aria condizionata a cannone.
Iniziò il solito giro dei soliti negozi, provando e riprovando scarpe e vestiti che puntualmente poi venivano lasciati lì, come da prassi.
In compenso l'orologio avanza e lo scorrere delle lancette porta con se qualche persona in più. Me ne rendo conto quando entriamo nell'ennesimo negozio d'abbigliamento. Qualche ragazza in più, alcune commesse in gran forma ed una signora sui 45-50 anni al massimo che si aggira tra gli espositori.
Non disdegno la donna matura, se ben curata. Di certo non mi ritengo un appassionato del genere, ma quella lì era davvero una gran bella "MILF".
Era alta almeno 1.70 e si spostava su due sandali con una zeppa notevole che la slanciavano ancora più in su. Capelli scuri, lunghi e molto curati, così come il suo viso abbronzato. Un filo di trucco a mettere in risalto gli occhi, forse a rendere il suo sguardo ancora più profondo, tuttavia non sufficiente a nascondere qualche inevitabile ruga. Eppure le labbra carnose rendevano l'insieme davvero d'impatto.
A corredo dei bei lineamenti, un fisico tonico e per nulla nascosto dalla camicetta bianca a maniche corte sbottonata quanto bastava per regalare una bella vista al centro della valle, ed una gonna nera che le arrivava poco sopra alle ginocchia. Per quel che ho visto le ho accreditato una regolare attività fisica perpetrata negli anni, sennò due gambe del genere a 50 anni non me le sarei potute spiegare.
Ebbene, temo di essermi perso troppo a lungo nello scrutarla, dato che una volta uscito da quella fase di trance mi sono accorto che la signora mi stava guardando a sua volta. "Che figura di m... " - pensai fra me e me, riprendendo a camminare appresso alla mia ragazza, che nel frattempo aveva raccattato altri tre capi da provare.
Arriviamo ai camerini e come al solito lei mi raccomanda di reggerle la tenda. Non si capisce per nasconderla da che cosa, dato che su circa una decina di salette prova ce n'erano occupate soltanto due, e per di più l'altra era presa da due ragazze. Nessun uomo nel corridoio, ma va bene lo stesso, le reggo la tenda.
Nemmeno un minuto dopo sento dei passi provenienti dall'ingresso dei camerini. Era la signora di prima. Reduce dalla figura imbarazzante di prima mi volto e torno a fissare la tenda di fronte a me. Lei avanza fino al camerino dove si sta cambiando la mia ragazza ed entra proprio in quello accanto.
Con tutto lo spazio che c'è, perché proprio qui?
Inizio a sudare freddo perché mi conosco sin troppo bene e temo di fare una frittata. Basta uno spiraglio e butto l'occhio dentro, me lo sento. Eppure altro che spiraglio... la signora mi guarda mentre richiude la tenda e lascia almeno cinque centimetri di spazio!
Una svista, direte voi. Lo pensai anche io, ma mentre richiudeva la tenda mi lanciò nuovamente un'occhiata addosso.
Nell'ordine pensai:
1) Non è un porno, non pensarci neanche
2) Se ti becca come poco fa finisce malissimo
3) Vedi il punto n. 2 con l'aggravante che la fidanzata esce dal camerino e ti stacca le palle
Provai a far violenza su me stesso, ma dopo pochissimo cedetti alla tentazione e sbirciai con estrema cautela.
La signora aveva sfilato la camicia per provarne un'altra. Nel momento in cui sbirciai stava in gonna e reggiseno. Dal riflesso allo specchio vidi chiaramente un seno prosperosissimo, forse ulteriormente sospinto dal push-up, ma davvero degno di nota. Erezione immediata in fondo ai pantaloncini. Distolgo lo sguardo appena in tempo dato che la mia ragazza mi chiama per un parere sul vestitino che stava provando. Temo di essere stato più vago del solito.
Subito dopo va per provare altro e richiude la tenda. E' lì che sento un colpetto di tosse dal camerino di fianco e vengo calamitato d'istinto. Ciò che vidi mi lasciò impietrito.
La signora aveva indossato una camicia turchese dal tessuto molto fino, tutta trasparenze, ma la cosa che mi sconvolse fu notare che teneva in mano il reggiseno e mi fissava dallo specchio.
A questo punto ho avuto paura che fosse successo l'irreparabile, ma tutte le circostanze dicevano il contrario, ed ancor di più il suo sguardo malizioso.
Portò le braccia ai fianchi e fece un piccolo movimento su se stessa, liberando la vista sullo specchio.
Mi eccitai tantissimo nello scorgere i suoi capezzoli far capolino da quella camicetta così trasparente.
Lei, forse a causa del mio shock, abbozzò una risatina maliziosa prima di passare le mani dai fianchi a sotto il seno, portando in fuori il petto.
Lo show è proseguito per un po', intervallato dalle richieste provenienti dalla mia ragazza per i classici pareri sulle prove. In quel momento, però, era come se fossi da solo. Troppo attratto da quell'esibizionista lì a distanza di nemmeno un metro, e sfido chiunque a restare indifferente davanti a certi spettacoli improvvisati.
La signora, forse immaginando che stessimo per andarcene, o forse per aver sentito la mia ragazza dire qualcosa in merito (io non ricordo, non ascoltavo una sola parola), mi ha regalato il miglior finale possibile sbottonando la camicia e concedendomi, per pochi istanti, la vista sul suo abbondante davanzale. Aveva i capezzoli turgidi, segno che oltre ad eccitare me fosse lei stessa molto calda. Così come l'aria nei camerini, per me che con difficoltà cercavo di camuffare il bozzo tra le gambe e sudavo letteralmente, nonostante il locale climatizzato.
Incrociai gli occhi con lei un'ultima volta, mentre voltandosi con il seno nudo appena sfiorato dai lembi della camicia, richiuse il camerino, stavolta per bene.
Poco dopo la mia ragazza uscì e andammo via.
Per tutto il giorno il pensiero di questa esperienza mi attanagliò. Ero carico come non mai e tutto questo soltanto per un caldo gioco di sguardi con una 50enne.
Ne beneficiò la mia lei, che tra la tarda mattinata ed il pomeriggio, ricevette due belle scopate a suo dire "parecchio energiche". Lei era soddisfatta, e non saprà mai che il merito è tutto di un tanto fantastico quanto improvvisato, mezzo spogliarello di una bellissima ed insospettabile sconosciuta di mezza età.