Esperienza reale Racconto di fantasia I piedini della mia ex cognatina

giugio02

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Salve a tutti, provo a raccontare un episodio che successe qualche anno fa, un mix di situazioni reali e di fantasia (rimasta ahimè tale).



All’ epoca dei fatti io avevo trent’anni, la mia ex 26, la sorellina 27.

Inizio descrivendo le due ragazze…

La mia ex Marta (nome di fantasia), alta circa 1,65 per 60 chili, capelli sempre raccolti, terza di seno e piedini 37 con un culetto bello sfatto ma non eccessivamente, di carattere dominante.

La sorella di lei, Eleonora, classica ragazza magra alta 1,68 circa, una scarsa seconda di seno con piedini (credo un 36/37) sempre curati alla ricerca dell’ ultimo smalto alla moda: una ragazza un po’ stupidina, disoccupata e interessata solo a programmi trash della De Filippi.

Le ragazze provengono da una famiglia ben abbiente, viziate a dovere da una madre professoressa di liceo e da un padre succube della moglie e delle due figlie.

Continuo nel descrivere l’episodio reale che successe.

La mia ex in passato abitava in un appartamento condiviso con una coinquilina con cui non aveva un buon rapporto (col senno del poi non mi meraviglio dato il caratteraccio che aveva). Ogni tanto, quando la coinquilina non c’era perché pendolare, faceva venire la sorellina dal paesino per farle compagnia.

Un giorno mi ritrovo anche io lì nell’ appartamento e ci ritroviamo tutti e tre in camera da letto a vedere quei programmi del cavolo,,, io e la mia ex stesi sul letto tranquilli e poi lei, la mia ex cognatina seduta su una sdraio. Era estate quindi in casa si girava in ciabattine e infradito. Fu in quel momento che successe un fatto che mi fece impazzire. Eleonora ad un certo punto si toglie le infradito ai piedi e stende le sue gambe coperte da un cortissimo short sopra la fine del letto accavallandole. Fu lì che la visione di quei due piedini smaltati di nero in modo perfetto provocarono in me in erezione non indifferente. Erano perfetti piccolini, una pedicure perfetta… dei piedini da baciare ed adorare per ora. Li muoveva in modo sinuoso senza accorgersi dei miei sguardi nei momenti di distrazione della mia ex intenta a vedere la tv. Ad un certo punto Eleonora se ne accorge e sbam… ritrae subito i piedini si alza e si va a mettere due paia di calzini… mi si gelo’ il sangue… ero stato beccato…



Fatemi sapere se può essere interessante per un continuo… mi scuso per eventuali errori ma è il mio primo racconto…
 
Andai nel panico, pensavo che Eleonora spiattellasse tutto a Marta ma nei giorni seguenti quest’ultima non mi disse nulla.

Avevo comunque capito che Eleonora si era accorta dei miei sguardi rivolti ai suoi piedini , dato che preferiva avere le sue estremità coperte dai calzini nonostante il caldo anziché stare con le infradito.

Una mattina successe l’imprevedibile:

Marta era andata a lavoro ed io ero rimasto a dormire nel suo appartamento dalla sera prima; Marta ed Eleonora avevano dormito insieme nella camera matrimoniale ed io sul divano (approfittando sempre dell’assenza dell’altra coinquilina).

Erano le nove circa quando mi si avvicina Eleonora con un caffè per svegliarmi e mi dice: “Ehy buongiorno dormiglione, mi sono permessa di farti il caffè”, io la ringrazio prendo il caffè e poi mi vado a dare una rinfrescata in bagno. Quando torno dal bagno la trovo sul divano stesa a piedi nudi, io un po’ imbarazzato le chiedo se aveva impegni per la mattinata e lei mi risponde “no stamattina sinceramente mi sono svegliata un po’ stanca, ho una pesantezza alle gambe ma soprattutto ai miei piedini, avrei bisogno di un bel massaggino”.

Le dico che se voleva la potevo accompagnare in macchina dalla sua estetista di fiducia per una seduta di massaggio ma lei mi dice “Scusa ma dato che mia sorella mi ha sempre detto che sei molto bravo, perché non me li massaggi tu i piedini? Guarda che me ne sono accorta l’altro giorno, ti eri imbambolato, all’inizio mi sono anche imbarazzata ma poi in questi giorni ho riflettuto su quel pomeriggio e sinceramente non pensavo che i miei piedini potessero innescare reazioni del genere”.

Io non sapevo cosa rispondere, cominciai a balbettare dicendo che non era vero, che era stata una sua impressione, allo stesso tempo il mio arnese non era della stessa mia opinione anzi lui non balbettava proprio tutt’altro. Eleonora allora ridendo mi dice “vedi che ho ragione io? Guardati i pantaloncini, dai comincia a massaggiarmi i piedini che li ho molto stanchi, tanto Marta stacca alle 14, prima delle 1430 non torna”.

Non sapevo che fare, mi misi allora in ginocchio verso il divano e cominciai a massaggiarle quei fantastici piedini… dopo un dieci minuti di massaggio lei comincia a sfiorarmi la faccia con un piedino, aveva un profumo dolce, non esagerato ma comunque eccitante. Io allora comincio a baciarlo portando anche l altro sulla mia faccia… stavo scoppiando quando Eleonora se ne accorge e mi dice “ora basta, per oggi va bene così, se vuoi puoi andarti a segare in bagno altrimenti mi vieni qua sul pavimento e poi devo pulire io che sennò chi la sente Marta”. Andai in bagno e neanche 5 minuti feci il tutto… continua
 
Dopo quella mattinata, i giorni e i mesi seguenti passarono senza nessuna più interazione tra me e la mia cognatina, come se nulla fosse successo.

Il rapporto con Marta invece andava a gonfie vele, soprattutto in ambito sessuale, si faceva sesso (lei amante dell’anale) appena si aveva la minima occasione. Non vi nego che molte volte mentre lo facevamo pensavo a sua sorella Eleonora e quindi la sbattevo ancora più forte del solito.

Nel frattempo novità, finalmente Marta lascia l’appartamento in affitto e acquista (grazie alla mami e al papi) un appartamento vicino il suo posto di lavoro. Quindi più autonomia indipendenza e privacy.

Per festeggiare organizziamo un viaggio a Madrid, lei io e la sorellina Eleonora.

Due stanze secondo voi? Macché… una tripla tanto ero di famiglia secondo loro.

Prima di partire Marta mi dice “Senti per te non è un problema stare nella tripla con Eleonora vero? Perché lei si preoccupava del fatto che è abituata a camminare e dormire in intimo…” la mia faccia fu abbastanza sorpresa ma le risposi che se non dava fastidio né a lei né ad Eleonora non avevo problemi. La risposta di Marta fu ancora più sorprendente “tanto è come se stesse in costume che ti importa”… io annuii.

Arriva il giorno della partenza per Madrid. Il viaggio non sto qui a descriverlo (una noia totale) tutto si vedeva tranne che qualcosa d’interessante. Dopo qualche giorno già ero scocciato, si entrava solo in negozi, tant è vero che un pomeriggio faccio ad entrambe “ragazze dopo la doccia se voi volete andare in giro per negozi fate pure, io vi raggiungo più tardi che mi annoio altrimenti”. Loro senza far nessun problema mi danno ragione (stranamente) e si cominciano a preparare. Eleonora va in doccia e una volta finito essersi messa l intimo pulito nel bagno si dà il cambio con Marta. Ed ecco qui la cosa più sorprendente di quel viaggio: la mia ex cognatina mentre sua sorella è in bagno mi guarda e con un cenno del viso mi indica le sue mutandine con i calzini odorosi vicino la valigia senza dire una parola. Capisco subito le sue intenzioni: voleva che mi segassi con le sue cose. Una volta che le ragazze escono, io un po’ timoroso con le mani che mi tremavano (avevo paura che magari Marta tornasse che ne so per qualcosa che aveva dimenticato) prendo quell’intimo: i calzini avevano un profumo dolce nonostante le lunghe camminate per Madrid ma la cosa più interessante fu la mutandina, era tutta macchiata bianca di liquidò vaginale. Prendo quelle cose e mi metto in bagno, odorò tutto i calzini le mutandine, me le struscio fino a quando esplodo, con qualche schizzo che va sulle mutande. Una volta ripreso e sistemato, le raggiungo con Marta abbastanza contrariata che mi fa “era ora quanto c hai messo a raggiungerci “ con invece Eleonora che dice “lascialo stare si doveva rilassare un po’” e con lo sguardo ammiccante verso di me “Vero?”

Continua…
 
Tornati da Madrid, i rapporti tra me la mia ex cognatina andarono avanti nella normalità. Come vi avevo accennato precedentemente la mia ex Marta aveva acquistato un piccolo appartamento nella capitale e quindi io mi trovavo spesso da lei durante la settimana.

Un venerdì di qualche settimana dopo il viaggio a Madrid, Marta mi dice che la sera sarebbe venuta anche Eleonora a dormire da lei per passato il weekend insieme, e se potevo comunque accompagnarla la mattina dopo a fare spesa dato che lei aveva il turno mattutino in ospedale (Marta era, anzi, è un infermiera). La serata passò in modo tranquillo, cenetta a tre cucinata da me, qualche bicchiere di vino bevuto da Marta e me (Eleonora astemia) e tutti a ninna, loro due nella camera matrimoniale ed io in una cameretta.

Come da programmi la mattina dopo Marta andò a lavoro verso le 6:30 di mattina. Io mi svegliai verso le 9 per fare colazione e trovai Eleonora in cucina a fare il caffè… “Buongiorno come va? Prendiamo il caffè e poi ci avviamo per la spesa?” le domandai e lei “certo va benissimo”. Prendemmo il caffè e ci preparammo… lei si vestì molto comoda, magliettina senza reggiseno (come detto aveva una seconda scarsa” e leggings con delle scarpe da ginnastica. Aveva un sedere favoloso, il leggings era così talmente attillato e trasparente che lasciava poco all immaginazione.

Tornammo a casa verso mezzogiorno e una volta sistemato il tutto mi viene Eleonora vicino e mi dice “Senti dobbiamo parlare, riguardo quello che è successo in questi ultimi mesi tra me e te. Mi devi scusare se ti ho provocato sia il giorno del massaggio ai piedi che il fatto di Madrid delle mutandine. Solo che non ho un ragazzo da molto tempo e quindi non so cosa mia sia preso, soprattutto poi con te che sei il fidanzato di mia sorella”. Io le risposi di aver sbagliato anche io che non dovevo cadere nelle sue preoccupazione nel rispetto di Marta, allo stesso tempo però presi coraggio e le confessai che lei mi eccitava da paura e che anche la stessa mattinata nel supermercato avevo fantasticato sul quel suo culetto perfetto e che comunque avevo ancora in mente la scena di quel fantastico massaggio ai piedini fatto qualche mese prima.

E lì Eleonora mi sorprese:”allora sono le 12 circa, Marta stacca alle 14 e arriverà non prima delle 14:30 a casa, perché non ti va di replicare quel massaggio? Per il culetto non ti posso aiutare però ehehhehe”. Fu allora che si tolse le scarpe, i calzini di spugna e una volta seduta sul divano mi disse “vieni ho proprio bisogno di un massaggino”.

Andai verso di lei tutto tremolante e trovai quei due fantastici piedini, questa volta smaltati di rosso fuoco… cominciai a baciarli adorarli leccarli,,, e lei “senza fretta ehi, c è tempo”. Rallentati un po’ il ritmo ma ad un certo punto non so cosa mi prese mi alzai, mi tolsi i pantaloni e gli slip, presi le sue gambe e cominciai letteralmente a scoparmi quei suoi piedini. Lei un po’ sorpresa non disse nulla e anzi, comincio a comandare il ritmo. Ad un certo punto mi fa “è troppo secco avvicinati a me” … senza avvicinare troppo la bocca a contatto con il mio cazzo fece scendere della saliva dalla sua bocca sull’asta. Si staccò di nuovo e ricominciò a segarmi con i piedi, questa volta però girata a 90. Durai cinque minuti, cominciai a schizzare sulle piante ed alcune gocce del mio sperma andarono a sporcargli i leggings all’altezza del sedere. Lei subito “che cavoloooo potevi stare attento, ora mi devo ricambiare e mettere tutto nella lavatrice”. Si tolse i leggings davanti a me (che ero ancora tutto confuso) rimanendo in perizoma e si allontanò…. Tornando pochi minuti dopo con un un pantalone di una tuta.

Alle 1430 arrivo Marta da lavoro…. “Eleonoraaaaaa quante volte ti ho detto di mettere la lavatrice a pieno carico!!!! Le bollette le pago io non tu!!”

Eleonora mi guardò e mi fece l’occhiolino…

Continua…
 
Avevo scopato i piedi della mia excognatina mentre la mia ex era a lavoro… non ci potevo credere. Il weekend passò con sensi di colpa nei riguardi di Marta ma allo stesso tempo ogni volta che pensavo a quella scena l’eccitazione la faceva da padrone.

Passò qualche settimana e approfittando di alcune ferie vecchie dal lavoro, soggiornai per una settimana a casa di Marta.

A metà settimana del mio soggiorno, scese anche Eleonora dal paesino per raggiungerci nella capitale.

Marta, come vi ho detto negli episodi precedenti e’ un’infermiera di un noto ospedale di Roma, quindi lavorando a turno, era spesso fuori casa lasciandoci da soli a me e la sorellina. Anzi si vantava di essere contenta della mia presenza così poteva andare a lavoro più tranquilla e serena sapendo che avrei fatto compagnia ad Eleonora non lasciandola da sola in casa.

Il venerdì Marta era di turno notte quindi con orario 22 sera fino alla mattina successiva del sabato. La giornata non era per niente bella,,, essendo settembre inoltrato si cominciavano ad “affacciare” i primi temporali autunnali. Cenammo tutti e tre prima che Marta si recasse a lavoro, poi io mi misi a vedere sul tablet l’anticipo del venerdì della serie A. Passate le 23 mi misi a dormire nella mia solita stanzetta,,, Eleonora nella camera matrimoniale della sorella.

Verso mezzanotte/l’una ci fu una forte scarica di fulmini e tuoni che fece addirittura saltare la corrente dell’appartamento. Mi alzai per riattivare il tutto dall’ interruttore generale quando sento chiamarmi da Eleonora “Luca Luca tutto ok? È saltata la luce?” Le risposi che avevo risolto il tutto e che poteva continuare a dormire… e lei “ e non so se riesco ho un po’ paura, vieni a farmi un po’ di compagnia prima che riprendo sonno?” Io un po’ imbarazzato mi recai nella sua stanza acconsentendo e mi misi vicino a lei ma fuori dalle copertine. “Dai su mettiti sotto che fa comunque freddo in questa stanza, che vuoi rimanere fuori così”. Le risposi che non mi sembrava molto normale quella situazione e lei tutta ridendo “a be perché ti sembra normale quello che è successo qualche settimana fa?” In effetti….

Mi misi allora sotto le coperte e cominciammo un po a chiacchierare, dei suoi problemi, del fatto che voleva lasciare l’università per andare a lavoro ma che la madre non voleva perché in quella famiglia “tutti devono essere laureati” ahahhaha

Ad un certo punto un altro fulmine con relativi tuono fece urlare Eleonora che allora mi disse “per favore abbracciami ho paura”

Eravamo di fianco, lei con la schiena verso di me,,, avevo praticamente il suo sedere che toccava il mio pacco. Cominciai a pulsare nelle mutande sperando che non se ne accorgesse e invece non fu così. Comincio a muovere avanti e indietro il bacino allora sbottai “Ele che fai? Forse è meglio che me ne vado di là” mi alzai e tornai nella mia camera.

Dopo neanche dieci minuti sento dei passi, era Eleonora che mi fa” Scusami Luca però capiscimi… E poi se non riesci a contenerti che colpe ho io?”

Non so cosa mi prese e risposi “che colpe hai tu? Che hai un culo spettacolare meglio di quello di tua sorella, è normale che mi eccito”

Lei cominciò a ridere e mi si avvicinò dicendo “ sai, io e Marta abbiamo un forte legame e ci confidiamo tutto, quindi so benissimo che fate soprattutto sesso anale, mi racconta ogni dettaglio”, “A sì? E cosa vorresti dire scusami”

Eleonora comincio ad avvicinarsi sempre di più e sali sul mio povero letto singolo “voglio dire che vorrei provarlo anche io ma non l ho mai fatto”

Il mio cazzo ricomincio a pulsare nelle mutande,,, “vedi ti sta succedendo di nuovo, vuol dire che vorresti farlo anche tu”

Le risposi “ Ele sarei un bugiardo a dirti che non no ho voglia, certo che ne ho, ma Marta? Abbiamo fatto già delle cavolate nei mesi precedenti, non mi pare il caso”

Eleonora allora si alzò dal letto e da in piedi cominciò a massaggiarmi sopra le mutande con un piedino “ne sei sicuro?”

Presi quel piedino coperto da un fantasmino e cominciai ad odorarlo, emanava un profumo di pulito ma allo stesso tempo un lieve odore di sudore ma non fastidioso.

Mi alzai mi tolsi le mutande e il “signorino” era già bello sull’ attenti.

Presi Eleonora e la stesi sul letto a pancia in su, le sfilai il pantalone del pigiama e sorpresa, era senza mutande la zoccola. aveva una passera con un piccolo ciuffetto curato, mi abbassai e cominciai a leccargliela tutta, nel frattempo provai a infilare l’indice nel suo culetto ma era molto stretto. Mi aveva detto la verità la Troia. Sarebbe stata la prima volta.

Cominciai a bagnare con un po’ di saliva il buco del culo, e la girai a 90. Appoggiai il mio cazzo verso il suo buco e piano piano cominciai a penetrarla. Ma non entrava tutto, solo la cappella perché lei comunque non aiutava, era troppo rigida. Le consigliai di rilassarsi e di toccarsi la fica così magari l’eccitazione superava il dolore iniziale. Ragazzi che dire, tutto ad un tratto senza neanche accorgermene era lei che scopava me con il suo culo, si muoveva come un assatanata, 10 minuti di fuoco, fino a quando le dico “ele piano piano sto per venire, ti voglio venire sui piedi”. Eleonora mi rispose “no voglio che mi vieni dentro nel culo voglio sentire il tuo seme caldo che mi riempie”

Quando sentii quelle parole fu l’ apoteosi, cominciai a schizzare tutto nel suo culo fino a quando le palle non mi diventarono delle noccioline.

Finito il tutto, Eleonora corse subito in bagno lasciando la porta aperta, sentii l’”aria” che usciva dal suo culo insieme al mio sperma e lei “ops scusami perdonami che vergogna, però dai… almeno abbiamo risparmiato una lavatrice ahahhahaha”

Continua…
 
La mattina successiva ci svegliammo appena Marta tornò da lavoro e facemmo colazione tutti e tre insieme. Eleonora ebbe un sussulto di dolore nel sedersi, Marta lo notò e disse “Ele che hai? Che ti fa male?” … Mi si gelò il sangue, temevo una risposta titubante da parte della mia ex cognatina ma andò tutto liscio “niente sorellina mia un po di mal di schiena, niente di che”.

Passammo il week end in “modalità off Line” anzi Marta si scusò con me se non eravamo riusciti ad avere momenti intimi a causa della presenza di Eleonora (non immaginava nemmeno che ero bello sgonfio grazie alla sua sorellina).

Il lunedì dovevo tornare giù al paesello per il lavoro quando Marta vieni e mi fa “amore ti posso chiedere una cortesia? Eleonora deve scendere anche lei domani giù ma anziché prendere il treno mi ha chiesto se potevi accompagnarla tu con la macchina a casa, si anticipa di un giorno, è un problema per te?” Per me certo che era un problema ma come facevo a dirle di no? Annuii…

La mattina alle 8 partimmo e ci avviammo verso il paesello di Eleonora (io abito in un altro paese limitrofo).

Dopo un viaggio di un’ora dove non ci fu il minimo accenno a quello che era successo il venerdì precedente, uscimmo dal casello autostradale e quando Eleonora mi fa “Ehy ti puoi fermare un attimo al bar qui che devo andare in bagno? Me la sto facendo sotto”

Mi fermai e approfittai per prendere un caffè ,nel mentre Eleonora andò in bagno. Rientrati in macchina vedo Eleonora che mette le mani nella sua borsa e tira fuori un perizoma e mi dice “tieni questo è per ringraziarti per il passaggio però mi raccomando usala e poi buttala che semmai mia sorella viene a casa tua e la trova sono guai”. La zoccola mi aveva chiesto praticamente di fermarmi al bar per andare in bagno per togliersi la mutandina… presi coraggio e le dissi “ele ti ringrazio ma non basta per il passaggio…”

Eleonora mi guardò con un sorriso e mi disse “e che vuoi di più? Dai andiamo lì dove ti scopavi mia sorella i primi tempi, vicino alla fabbrica abbandonata”

La mia ex le raccontava proprio tutto insomma… mi avviai verso il posto. Era una stradina senza uscita che costeggiava una fabbrica abbandonata da tempo ma comunque essendo in pieno giorno era abbastanza sgamabile. Eleonora mi disse “allora cosa vuoi?“… voglio io tuoi piedi le rispose. Eleonora si tolse le scarpe senza dire alcunché e mi poggio i piedini sul pacco. Portava dei calzini corti stile calze a rete… le dissi di non toglierli.

Mi sbottonai i pantaloni e lei con una grande abilità mi abbassò le mutande con i piedini e comincio a segarmi. Il mio cazzo era secco allora si avvicinò con la bocca e cominciò a succhiare. Si staccò e mi disse “non ti ci abituare però, perché non amo molto fare i pompini, sono un po’ schifina”

Continuo a segarmi con i piedi finché non schizzai tutto sia su di lei che sulla mia felpa.

Eleonora ridendo “sempre meglio eh… ma quanta sborra produci ahahahha”.

Sporcai tutto. Eleonora si tolse i calzini e me li lasciò raccomandandosi come prima “ mi raccomando stesso discorso delle mutandine eh” Si rimise le scarpe con i piedi tutti sborrati e la accompagnai a casa, mi saluto con un bacino sulla guancia ringraziandomi per il passaggio…



Continua…
 
Il fine settimana successivo tornai a Roma da Marta, come ogni week end. Lei avrebbe lavorato solo la domenica mattina, quindi avevamo il venerdì e il sabato tutto per noi.

Il venerdì lo passammo tutto per intero a casa in intimità(cosa che non succedeva da parecchio tempo). Il giorno successivo però successe l’irreparabile. Era primo pomeriggio ed eravamo sul divano del soggiorno. Piccola premessa, la casa di Marta è molto piccolina, classico appartamento romano che ti fanno pagare un botto di soldi ma i metri quadri sono scarsi… praticamente appena si entra ci si trova subito in un piccolo soggiorno con angolo cucina.

Tornando al racconto, eravamo quindi sul divano a vedere un film, Marta era allungata di fianco su di me, con la sua testa appoggiata sul mio pacco. Dopo un po’ mi comincia a venire un durello e Marta se ne accorge. Scende dal divano, si mette inginocchiata davanti a me e una volta aperta la patta comincia a succhiarmelo con dedizione lentamente. Dopo cinque sei minuti di pompino, stavo quasi per venire quando tutto di un tratto si apre il portone di casa… era Eleonora

Eleonora aveva una copia della chiave di casa e quel giorno ebbe la strabiliante idea di fare una sorpresa alla sorellina presentandosi a Roma.

Marta si staccò subito dal mio cazzo esclamando “cavolo ele, porca miseria!!!”

Nel frattempo io mi coprii subito e non dissi una parola.

Eleonora quasi in lacrime disse “scusate scusate non pensavo”. Usci dal portone e se ne andò. Marta tutta arrabbiata cominciò a inveire contro sua sorella “ma che cazzo, ma uno non può avere neanche un momento d’intimità che se la deve trovare sempre in mezzo, si cercasse un lavoro, alla sua età pensa solo ai vestiti e borse di marca”.

Io cercai di fare da paciere e dopo un po’ Marta mandò un messaggio ad Eleonora dicendole che non era successo nulla, che l’imbarazzo era superato e poteva rientrare in casa.

Dopo una ventina di minuti torno Eleonora (questa volta bussando) con una busta della spesa e disse “ragazzi mi dispiace per quello che è successo, Marta hai ragione, questa è casa tua e non mi posso permettere di presentarmi così senza preavviso, per farmi perdonare sono andata al supermercato e ho comprato un po’ di cose per fare un aperitivo insieme, poi se vi fa piacere stasera vi porto a cena fuori qui vicino, offro io”… Marta andò verso Eleonora e l’abbraccio. Tutto era tornato alla normalità, almeno sembrava…

Facemmo quindi aperitivo nel tardo pomeriggio e andammo a cena fuori tutti e tre, ovviamente chi offrì alla fine? Il sottoscritto eheheh

La mattina successiva Marta andò a lavoro presto e rimanemmo in casa solo io ed Eleonora.

Mi alzai per fare colazione quando sentì aprirsi la porta della camera. Sembrava come se Eleonora stesse aspettando che mi svegliassi. Le diedi il buongiorno quando ad un certo punto senza dire nessuna parola sentiii le braccia di Eleonora attorno la mia schiena. Le dissi “ele che fai?”… la sua risposta mi sorprese “Ehy guarda che ieri quando ho visto quella scena mi sono ingelosita,,, le mie lacrime erano di gelosia e non per l’imbarazzo”. Rimasi spiazzato.

Ad un certo punto Eleonora mi prese per mano e mi fece sedere sul divano.

“Ora vediamo se sono più brava io a pompare o quella stronza di mia sorella”

Sì abbasso si mise in ginocchio e mi tirò giù il pantalone del pigiama. stava praticamente ricostruendo la scena del giorno prima. Comincio a pompare senza mai staccare la bocca dal mio cazzo, le dissi “scusami ma non era schizzinosa con i pompini?” E lei “ non m interessa ora sono entrata in competizione con Marta, non m interessa più nulla” quello fu l unico momento in cui stacco la bocca.

Il mio cazzo comincio a pulsare ed Eleonora se ne accorse, aumentò il ritmo e quando le dissi “sto per venire staccati” lei però non si staccò… cominciai a venirle in bocca, fiumi di sborra, una volta finito sentii Eleonora che deglutii.

Fu lì che si staccò e diede un ultimo bacio sul mio cazzo e mi disse “allora? Chi è più brava?” Io le risposi che la sorella non aveva mai ingoiato e quindi il trofeo del miglior pompino era il suo.

Lei con un sorrisetto di soddisfazione mi rispose “bene, non avevo dubbi”…

La mattinata passò velocemente e tornò Marta da lavoro…”ehy ragazzi come va? Sono stanchissima…”

Eleonora si avvicinò a Marta e la saluto con un bacino sulle labbra (facevano sempre così) “tranquilla sorellina mia, riposati, possiamo vedere anche un film sul divano…”

Il divano… il divano della discordia



Continua…
 
Il fine settimana successivo tornai a Roma da Marta, come ogni week end. Lei avrebbe lavorato solo la domenica mattina, quindi avevamo il venerdì e il sabato tutto per noi.

Il venerdì lo passammo tutto per intero a casa in intimità(cosa che non succedeva da parecchio tempo). Il giorno successivo però successe l’irreparabile. Era primo pomeriggio ed eravamo sul divano del soggiorno. Piccola premessa, la casa di Marta è molto piccolina, classico appartamento romano che ti fanno pagare un botto di soldi ma i metri quadri sono scarsi… praticamente appena si entra ci si trova subito in un piccolo soggiorno con angolo cucina.

Tornando al racconto, eravamo quindi sul divano a vedere un film, Marta era allungata di fianco su di me, con la sua testa appoggiata sul mio pacco. Dopo un po’ mi comincia a venire un durello e Marta se ne accorge. Scende dal divano, si mette inginocchiata davanti a me e una volta aperta la patta comincia a succhiarmelo con dedizione lentamente. Dopo cinque sei minuti di pompino, stavo quasi per venire quando tutto di un tratto si apre il portone di casa… era Eleonora

Eleonora aveva una copia della chiave di casa e quel giorno ebbe la strabiliante idea di fare una sorpresa alla sorellina presentandosi a Roma.

Marta si staccò subito dal mio cazzo esclamando “cavolo ele, porca miseria!!!”

Nel frattempo io mi coprii subito e non dissi una parola.

Eleonora quasi in lacrime disse “scusate scusate non pensavo”. Usci dal portone e se ne andò. Marta tutta arrabbiata cominciò a inveire contro sua sorella “ma che cazzo, ma uno non può avere neanche un momento d’intimità che se la deve trovare sempre in mezzo, si cercasse un lavoro, alla sua età pensa solo ai vestiti e borse di marca”.

Io cercai di fare da paciere e dopo un po’ Marta mandò un messaggio ad Eleonora dicendole che non era successo nulla, che l’imbarazzo era superato e poteva rientrare in casa.

Dopo una ventina di minuti torno Eleonora (questa volta bussando) con una busta della spesa e disse “ragazzi mi dispiace per quello che è successo, Marta hai ragione, questa è casa tua e non mi posso permettere di presentarmi così senza preavviso, per farmi perdonare sono andata al supermercato e ho comprato un po’ di cose per fare un aperitivo insieme, poi se vi fa piacere stasera vi porto a cena fuori qui vicino, offro io”… Marta andò verso Eleonora e l’abbraccio. Tutto era tornato alla normalità, almeno sembrava…

Facemmo quindi aperitivo nel tardo pomeriggio e andammo a cena fuori tutti e tre, ovviamente chi offrì alla fine? Il sottoscritto eheheh

La mattina successiva Marta andò a lavoro presto e rimanemmo in casa solo io ed Eleonora.

Mi alzai per fare colazione quando sentì aprirsi la porta della camera. Sembrava come se Eleonora stesse aspettando che mi svegliassi. Le diedi il buongiorno quando ad un certo punto senza dire nessuna parola sentiii le braccia di Eleonora attorno la mia schiena. Le dissi “ele che fai?”… la sua risposta mi sorprese “Ehy guarda che ieri quando ho visto quella scena mi sono ingelosita,,, le mie lacrime erano di gelosia e non per l’imbarazzo”. Rimasi spiazzato.

Ad un certo punto Eleonora mi prese per mano e mi fece sedere sul divano.

“Ora vediamo se sono più brava io a pompare o quella stronza di mia sorella”

Sì abbasso si mise in ginocchio e mi tirò giù il pantalone del pigiama. stava praticamente ricostruendo la scena del giorno prima. Comincio a pompare senza mai staccare la bocca dal mio cazzo, le dissi “scusami ma non era schizzinosa con i pompini?” E lei “ non m interessa ora sono entrata in competizione con Marta, non m interessa più nulla” quello fu l unico momento in cui stacco la bocca.

Il mio cazzo comincio a pulsare ed Eleonora se ne accorse, aumentò il ritmo e quando le dissi “sto per venire staccati” lei però non si staccò… cominciai a venirle in bocca, fiumi di sborra, una volta finito sentii Eleonora che deglutii.

Fu lì che si staccò e diede un ultimo bacio sul mio cazzo e mi disse “allora? Chi è più brava?” Io le risposi che la sorella non aveva mai ingoiato e quindi il trofeo del miglior pompino era il suo.

Lei con un sorrisetto di soddisfazione mi rispose “bene, non avevo dubbi”…

La mattinata passò velocemente e tornò Marta da lavoro…”ehy ragazzi come va? Sono stanchissima…”

Eleonora si avvicinò a Marta e la saluto con un bacino sulle labbra (facevano sempre così) “tranquilla sorellina mia, riposati, possiamo vedere anche un film sul divano…”

Il divano… il divano della discordia



Continua…
Che bello il tuo racconto 👌👌👌 ... Ho avuto anche io una storiella con mia cognata, tutto reale però senza "fantasia" se ti va di leggerlo mi fa piacere
 
Oramai Eleonora era entrata in competizione con Marta, e devo dire che questa cosa non mi dispiaceva.

Sapendo che Marta raccontava tutto alla sorellina, nelle settimane successive ogni volta che c era l’occasione di stare da soli con la mia ex, cercavo di fare pratiche sempre più strane anche… comprai addirittura qualche giocattolino e un set bondage.

Marta si rivelò amante della doppia penetrazione, vibratore nella fighetta e cazzo vero nel culo, godeva come da matti, raggiungiamo l’orgasmo quasi sempre in contemporanea.

Con Eleonora il rapporto era tornato alla normalità, non ci furono tante occasioni per rimanere da soli e quelle poche volte che ci sono state, sia per impegni miei o suoi, stavamo si e no 5/10 minuti in casa assieme.

Si avvicinava il Natale e passai qualche giorno in più da Marta per fare compere a Roma.

Capito’ un giorno che Marta aveva doppio turno in ospedale (mattina e pomeriggio), così approfittai la mattina per andare a fare shopping per i regali natalizi.

Tornai a casa di Marta e trovai Eleonora

IO”Ehy ele ciao come va? Quando sei arrivata?”

ELE“Ciao Luca poco fa, Marta l avevo avvertita stamattina e mi aveva detto che avrei trovato te, dove sei stato di bello?”

IO“Niente Ele, sono andato a fare un po’ di regali, mi sono anticipato un po’ quest’anno, evitando di arrivare all’ultimo come sempre”

ELE”hai fatto bene, dovrei farlo anche io… comunque ultimamente so che ti sei dato molto allo shopping, un tipo come te che lo odia, ti stai convertendo anche tu?”

In che senso risposi…. Ed ELE sorridendo

”be ovviamente non intendo vestiti borse Etc, intendo tutti quei giochini che hai comprato per Marta, come si chiamano? Ah si, sex toys”

IO “mamma mia Ele, tua sorella non si tiene mai niente, spiattella sempre tutto e che cazzo”

Eleonora cominciò ad avvicinarsi verso di me e piano piano mi spinse verso il muro sussurrandomi all’orecchio “be sarei molto curiosa anche io di provarli…”

Il sangue mi arrivò al cervello, la presi in braccio e la portai in camera da letto della sorella. Le tolsi i leggings neri che aveva e la feci rimanere con le mutandine, ancora ho l immagine impressa nella mente, mutandine in pizzo nero…

Andai nel cassetto dove tenevano i nostri giochini e presi l’ovetto vibrante con il telecomando.

Lo misi nella bocca di Eleonora e una volta inumidito provai a metterglielo nella fichetta quando la sua mano mi blocca “no quello lo voglio nel culo, nella fighetta voglio il tuo cazzo duro”

Gli misi l ovetto nel sedere e lo accesi, lei cominciò a gemere… cominciai a baciarla dappertutto iniziando dal seno, fino all’ ombelico per poi passare ai suoi piedini smaltati di bianco (tappa obbligatoria).

Sali sopra alla missionaria e cominciai a penetrarla nella fichetta bella stretta.

Eleonora ogni tanto urlava e dovevo metterle una mano sulla bocca per evitare che qualche condomino magari potesse lamentarsi con Marta credendola lei.

Dopo dieci minuti di martellamento stavo per quasi per venire, quando Ele accorgendosene, mi mette attorno le braccia e mi blocca con le gambe il bacino per non farmi uscire.

Venni nella sua figa, andai nel panico e le dissi “cazzo fai Ele!!!cazzo fai!! Ti sei fatta venire dentro!! Ora come facciamo?”

Eleonora con ancora l ovetto che le vibrava nel culo e la sborra che gli usciva dalla figa mi rispose “tranquillo Luca prendo la pillola, non sono mica una sprovveduta,,, so che Marta non prendendola non ti fa mai venire dentro, questo è il mio regalo di Natale per te in anticipo”

La competizione tra le due sorelle ( all’insaputa di marta) stava continuando…



Continua…
 
Passate le festività natalizie, momenti per restare da solo con Eleonora non ci furono quasi più... scendeva da Marta soprattutto infrasettimanalmente quindi non ci si beccava quasi mai. Arrivo’ addirittura febbraio inoltrato. Un giovedì Marta mi manda un messaggio e mi scrive “amore senti domani è un problema per te se passi a prendere Eleonora al casello? Così sale anche lei a Roma questo weekend? La faccio accompagnare da mia madre, tanto io domani faccio mattina quindi potete partire con calma”

Ovviamente le risposi che non c’era nessun problema, anzi era un piacere e le dissi se poteva riferire ad Eleonora di farsi trovare alle 10:00 al casello.

La mattina seguente arrivai al casello e dopo cinque minuti arrivo’ Eleonora accompagnata dalla mamma. Dopo i vari saluti ci avviammo verso la capitale.

L’outfit di Eleonora era composto da jeans attillati con camicetta mezza scollata (per quel poco che c era da vedere) e giacchetto di pelle.

Durante il viaggio non si fece nessun accenno ai nostri precedenti episodi, Eleonora stette al telefono quasi tutto il percorso con una sua amica (praticamente ero diventato un tassista).

Giunti quasi all’altezza del casello di Roma est, finalmente Eleonora stacco’ la chiamata e con un gesto fulmineo si tolse le sneakers che aveva ai piedi. Senza né dirmi se poteva o meno allungo’ le gambe e mise i piedini in bella vista sul cruscotto: sotto i jeans aveva dei gambaletti a rete. In modo quasi istintivo rivolsi lo sguardo verso quei piedini perfetti, smaltati per l occasione di colore blu scuro.

Lei lo notò “Luca, ti sono mancati eh? Devi sapere che sono anche molto profumati,,, “ e si mise a ridere.

Io le risposi in modo sincero “certo che mi sono mancati,,, che farei per baciarli”.

Lei: “be se conosci un posticino tranquillo, lo puoi fare”.

E io il posticino tranquillo lo conoscevo, a voglia se lo conoscevo.

Dovete sapere che a Roma, in quel quadrante della capitale, esiste un parcheggio ad hoc per gli “infrattamenti”, si paga un tot di euro l ora (pochi spicci) e ogni coppietta può godersi i propri momenti lontano da sguardi indiscreti nel suo box chiuso.

Usci dal casello di Roma est e neanche dieci minuti eravamo lì.

Il tempo di parcheggiare che Eleonora si girò e mi comincio a sbattere i suoi piedini sulla mia faccia.

Erano più odorosi del solito, ma comunque fantastici. Cominciai a baciarli, a leccarli, me li strusciavo sul cazzo che era ancora nei pantaloni. Stavo scoppiando. Uscimmo dalla macchina ed Eleonora neanche si rimise le scarpe. Si posizionò a pecorina sul sedile a piedi nudi con i jeans e le mutandine scese. Feci il giro della macchina e mi posizionai dietro di lei, mi calai i pantaloni e i boxer, cominciando a fargli sentire la mia cappella sulla sua fichetta. La troietta era bella eccitata, la fica era tutta bagnata di Cremina bianca.

Cominciai a penetrarla quando si sentì aprire il cancello del box di fianco al nostro, erano arrivati dei vicini eheheh.

Dovete sapere che i box si sono chiusi ai lati ma comunque sono all aperto quindi ogni minimo gemito può essere sentito da chi sta a fianco. I nostri vicini erano abbastanza “rumorosi”… personalmente questa cosa mi eccitava molto e non solo a me. Eleonora giro lo sguardo verso di me e mi urlò “mettimelo nel culo, lo voglio nel culo”

Bagnai allora il buchino e cominciai a incularla. LA mia ex cognati cominciò a fare una performance di ululati e gemiti che neanche Giorgia a Sanremo questa settimana. Urlava, godeva, mi diceva di schiaffeggiarla, tutto andò avanti per circa dieci minuti quando stremato le schizzai tutto dentro fino all’intestino.

Eleonora si sfilò dal mio cazzo e comincio a sbrodolare la mia sborra dal buco del culo, le colò’ tutto sulla fichetta e sui jeans, prese una salvietta ma bagnata e si pulì.

La mia ex cognatina si era rivelata una grandissima esibizionista, e cm nell’episodio precedente, era una che sentiva molto la competizione…

Ci rivestimmo e andammo verso casa di Marta…



Continua…
 
Passate le festività natalizie, momenti per restare da solo con Eleonora non ci furono quasi più... scendeva da Marta soprattutto infrasettimanalmente quindi non ci si beccava quasi mai. Arrivo’ addirittura febbraio inoltrato. Un giovedì Marta mi manda un messaggio e mi scrive “amore senti domani è un problema per te se passi a prendere Eleonora al casello? Così sale anche lei a Roma questo weekend? La faccio accompagnare da mia madre, tanto io domani faccio mattina quindi potete partire con calma”

Ovviamente le risposi che non c’era nessun problema, anzi era un piacere e le dissi se poteva riferire ad Eleonora di farsi trovare alle 10:00 al casello.

La mattina seguente arrivai al casello e dopo cinque minuti arrivo’ Eleonora accompagnata dalla mamma. Dopo i vari saluti ci avviammo verso la capitale.

L’outfit di Eleonora era composto da jeans attillati con camicetta mezza scollata (per quel poco che c era da vedere) e giacchetto di pelle.

Durante il viaggio non si fece nessun accenno ai nostri precedenti episodi, Eleonora stette al telefono quasi tutto il percorso con una sua amica (praticamente ero diventato un tassista).

Giunti quasi all’altezza del casello di Roma est, finalmente Eleonora stacco’ la chiamata e con un gesto fulmineo si tolse le sneakers che aveva ai piedi. Senza né dirmi se poteva o meno allungo’ le gambe e mise i piedini in bella vista sul cruscotto: sotto i jeans aveva dei gambaletti a rete. In modo quasi istintivo rivolsi lo sguardo verso quei piedini perfetti, smaltati per l occasione di colore blu scuro.

Lei lo notò “Luca, ti sono mancati eh? Devi sapere che sono anche molto profumati,,, “ e si mise a ridere.

Io le risposi in modo sincero “certo che mi sono mancati,,, che farei per baciarli”.

Lei: “be se conosci un posticino tranquillo, lo puoi fare”.

E io il posticino tranquillo lo conoscevo, a voglia se lo conoscevo.

Dovete sapere che a Roma, in quel quadrante della capitale, esiste un parcheggio ad hoc per gli “infrattamenti”, si paga un tot di euro l ora (pochi spicci) e ogni coppietta può godersi i propri momenti lontano da sguardi indiscreti nel suo box chiuso.

Usci dal casello di Roma est e neanche dieci minuti eravamo lì.

Il tempo di parcheggiare che Eleonora si girò e mi comincio a sbattere i suoi piedini sulla mia faccia.

Erano più odorosi del solito, ma comunque fantastici. Cominciai a baciarli, a leccarli, me li strusciavo sul cazzo che era ancora nei pantaloni. Stavo scoppiando. Uscimmo dalla macchina ed Eleonora neanche si rimise le scarpe. Si posizionò a pecorina sul sedile a piedi nudi con i jeans e le mutandine scese. Feci il giro della macchina e mi posizionai dietro di lei, mi calai i pantaloni e i boxer, cominciando a fargli sentire la mia cappella sulla sua fichetta. La troietta era bella eccitata, la fica era tutta bagnata di Cremina bianca.

Cominciai a penetrarla quando si sentì aprire il cancello del box di fianco al nostro, erano arrivati dei vicini eheheh.

Dovete sapere che i box si sono chiusi ai lati ma comunque sono all aperto quindi ogni minimo gemito può essere sentito da chi sta a fianco. I nostri vicini erano abbastanza “rumorosi”… personalmente questa cosa mi eccitava molto e non solo a me. Eleonora giro lo sguardo verso di me e mi urlò “mettimelo nel culo, lo voglio nel culo”

Bagnai allora il buchino e cominciai a incularla. LA mia ex cognati cominciò a fare una performance di ululati e gemiti che neanche Giorgia a Sanremo questa settimana. Urlava, godeva, mi diceva di schiaffeggiarla, tutto andò avanti per circa dieci minuti quando stremato le schizzai tutto dentro fino all’intestino.

Eleonora si sfilò dal mio cazzo e comincio a sbrodolare la mia sborra dal buco del culo, le colò’ tutto sulla fichetta e sui jeans, prese una salvietta ma bagnata e si pulì.

La mia ex cognatina si era rivelata una grandissima esibizionista, e cm nell’episodio precedente, era una che sentiva molto la competizione…

Ci rivestimmo e andammo verso casa di Marta…



Continua…
Sono sempre con in cazzo in mano!!! Voglio vedere sti piedi mmmmmm
 
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