IL CLUB DEGLI AMICI (Capitolo XIII – Le pornolimpiadi femminili - seconda giornata)

suntopless

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Di seguito il tredicesimo capitolo (di sedici) de "Il Club degli Amici".

L’incontro successivo si svolse l’ultima giornata della prima edizione delle pornolimpiadi con la seconda prova delle donne.
Quella sera la prova era per certi versi più semplice, ma sicuramente la più logorante. Un po’ come la maratona: era la regina delle prove! Le concorrenti donne dovevano adagiarsi su dei materassini che avevamo predisposto e farsi scopare. Avrebbe vinto chi sarebbe riuscita a durare di più, a farsi scopare da più uomini.
Yoko, senza preannunciarmi niente, quella sera si iscrisse alla gara. Non me l’aspettavo! Sì, sapevo che Yoko ormai aveva provato diverse cose e con diversi uomini, ma non credevo assolutamente che volesse cimentarsi in una prova del genere, un’impresa assolutamente lacerante oltre che degradante, per certi versi, per una normale donna.
Invece si iscrisse e con lei anche altre cinque donne.
Si piazzarono e la gara cominciò. Accanto ad ogni donna si piazzarono altre due donne: una fungeva da giudice, l’altra da aiutante della concorrente. Aiutante nel senso che aveva il compito di rinfrescare spesso la vagina della concorrente versandole sopra dell’olio lubrificante. Quest’ultima idea venne proposta da una donna del club, forse perché esperta, affinché le concorrenti non risentissero oltre il necessario dei postumi di tutte quelle scopate.
Osservai dapprima le prime prove, senza partecipare personalmente. Guardai anche la mia Yoko. Era piazzata lì, sul materassino, e mentre la scopavano sembrava quasi assente, astratta dal suo corpo. Probabilmente si era già pentita di essersi iscritta alla gara, ma continuava solo grazie alla sua caparbietà ed al suo orgoglio che le impediva di tirarsi indietro ormai.
Mi allontanai e mi andai a scopare, dopo avere aspettato in fila, la bella Anna. L’avevo già provata un paio di volte e mi era piaciuta. Anche questa volta mi piacque, tanto.
Riposai un po’, sbirciando in giro, e feci la fila per Silvia. Dopo tanto tempo non era ancora mai capitato di scoparla. In fica s’intende! Perché una volta mi aveva offerto il suo culo e devo dire che fu molto piacevole, anche se già molto allargata. Il buco del suo culo non era proprio nuovo, anzi! La scopai con gusto e notai che invece la sua fica era abbastanza stretta. Pensai che dopo quella sera non sarebbe stato più così!
Dopo un altro giro mi soffermai a guardare nuovamente Yoko. Questa volta la vidi invece molto più partecipe, molto più coinvolta. La vidi godere, avere più di un orgasmo, uno dietro l’altro! Si era riscaldata!
Mi posizionai nella fila accanto a lei. Volevo scopare ancora con la bellissima Sally.
Quando giunse il mio turno ero con il cazzo durissimo perché avevo appena assistito alle scopate dei tre uomini che mi avevano preceduto con lei. Era riuscita, nonostante la posizione infelice, a dominare lei la situazione piuttosto che subirla! Che femmina! Che distruttrice di cazzi!
Ed in effetti anche con me sembrava che fosse lei a scopare me e non viceversa. Riusciva a dimenarsi, a muovere il suo bacino in modo che ti sfiancava fino a farti venire con una certa rapidità!
Quella sera tutti gli uomini del club eravamo impegnatissimi. Con frenesia si passava da una zona all’altra del salone, dalla scopata con una concorrente a quella successiva con un’altra e poi ancora con un’altra e così via.
Dopo avere ripreso fiato, dopo essere stato sfiancato da Sally, decisi di riprovare nuovamente con lei: mi era piaciuta! E poi mi piaceva stare vicino alla posizione dove si trovava la mia Yoko. Come sempre mi piaceva vederla scopata da altri.
Ma la cosa che mi faceva impazzire di più mentre scopavo Sally era vedere Diego, suo marito! Diego che mai si era mischiato con noi, mai aveva avuto un qualsiasi approccio sessuale con altri all’interno del club. Diego che dalla posizione defilata dove era seduto aveva potuto osservare benissimo tutte le imprese di Sally. Notai che, nonostante la sua ostentata indifferenza a tutto ciò che accadeva durante gli incontri al club, quella sera aveva una notevole erezione. Difficile da nascondere poiché anche lui completamente nudo come tutti noi. Sì, cercava di accavallare le gambe, ma nel guardarlo non si poteva non vedere la sua evidente eccitazione. Mentre scopavo con gusto sua moglie pensavo che prima o poi avrei tentato di organizzare qualcosa per farlo finalmente capitolare.
Venni dentro Sally. Durante i miei ultimi colpi prima dell’orgasmo sentivo la sua stanchezza ed in quel momento immaginai che probabilmente anche per Yoko era lo stesso.
Anna, Silvia ed anche Valeria, l’unica che quella sera non avevo ancora provato a scopare, si ritirarono esauste.
Andai da Teresa, mi misi in fila, e dopo avere aspettato per un periodo brevissimo toccò a me. La maggior parte degli uomini in quel momento si stava tutta dedicando alle due concorrenti che sembravano avere maggiori possibilità di contendersi la vittoria: Sally e la mia Yoko!
Teresa resisteva, ma si vedeva che non ce la faceva più! La sua fica era stracolma di sperma, talmente tanto che quando cominciai ad affondare il mio cazzo dentro di lei cominciò a fuoriuscirle copiosamente tutto quel liquido seminale che la sua fica ormai non riusciva più a trattenere.
Teresa non reagiva più: era lì, fica in aria, come fosse una bambola di gomma. Non fu una bellissima scopata, comunque aggiunsi anche il mio sperma a quello degli altri.
Teresa non durò più di tanto! Dopo di me soltanto un altro uomo e cedette. Rimase ferma, sdraiata, come a pensare a tutto quello che aveva fatto quella sera. O forse a causa di tutto quello che aveva fatto quella sera non pensava proprio a nulla! Chi lo sa!
Mi sentivo svuotato! Non ce la facevo proprio più! Mi andai a posizionare nella zona tra Sally e Yoko e rimasi lì a fare da spettatore.
La gara era ormai un testa a testa tra loro! Erano provate, tutte e due, era palese!
Anche gli altri uomini erano stanchi, chi più chi meno! Si erano tutti dati un gran da fare quella sera. E proprio per questo non era facile per nessun uomo scopare e venirsene con facilità: i rapporti sembravano durare molto di più! Con ovvie ripercussioni negative per le due donne!
Sally cominciò ad aiutarsi e ad aiutare gli uomini che la stavano scopando iniziando ad incitarli, ad invitarli a scoparla come una cagna, come una troia!
“Dai! Sai fare solo questo? Più forza, più potenza! Sfondami, spaccami, brutto porco! Come una troia! La tua troia!” ed altre frasi più o meno dello stesso tenore.
E Diego lì in fondo impassibile, o quasi, ad osservare e ad ascoltare tutto!
“A che punto è quella schifosa di Yoko?” gridò Sally.
La sua giudice le rispose che Yoko era in vantaggio di un solo uomo.
Puttana e troia!” fu la sua risposta piccata. E rivolta all’uomo che in quel momento era tra le sue cosce
“Hai sentito bastardo di un finocchio? Mi stai facendo perdere! Se non sei in grado di sborrarmi dentro fatti da parte e dai spazio a qualcun altro!” sembrava arrabbiatissima. Che caratterino!
Guardavo Yoko e lei sempre più spesso cercava i miei occhi. Quella sera aveva toccato il fondo nella sua autostima di donna. Aveva raggiunto il punto massimo della sua nuova vita di puttana, o almeno così credeva! Aveva anche goduto però! E tanto, quella sera! Ma ora l’euforia e l’eccitazione si erano fatte di lato lasciando il posto solo al senso di vuoto, al senso di schifo, ma anche al dolore fisico quasi insopportabile!
Mi guardò ancora negli occhi e mettendosi a sedere sul materassino si arrese!
L’avevano scopata per ben 52 volte!
Mentre tutti i presenti rivolsero la loro attenzione verso Sally, unica rimasta in gara, ma ancora a quota 51, io mi avvicinai alla mia Yoko.
“Scusami John! Non ce la facevo proprio più! Mi brucia troppo!”
“Ma che scusami! Che mi frega della gara! Volevo solo sapere come stai!”
“Non chiedermelo stasera! Né oggi, né nei prossimi giorni! Non ne voglio parlare! Quando sarò pronta, se sarò pronta, te ne parlerò io di questa assurda serata!”
Sally era impegnata con la sua cinquantaduesima scopata della serata, stava per pareggiare il conto.
“Adesso ho solo bisogno che mi abbracci! Forte!” mi disse Yoko con molta tristezza.
Così feci. La strinsi a me che nel frattempo mi ero seduto al suo fianco e cominciai a coccolarla, a carezzarla dolcemente, a darle qualche bacio sulla fronte, sulla testa.
Un urlo ci riportò nel salone, in mezzo agli altri. Sally aveva concluso la sua scopata numero 53 e fu dichiarata vincitrice dal boato dei presenti.
Yoko, raccolte le sue ultime forze e tutta la dignità rimastale, si alzò in piedi e si diresse verso Sally. Grondante, letteralmente, di tutto quello sperma tra le cosce, prese l’olio lubrificante lì vicino, ne versò un po’ sulla fica di Sally, le massaggiò velocemente la passera larga, deforme per lo smoderato uso quella sera e sporca di sperma e terminato il breve massaggio le mise la lingua in bocca. Un bacio intenso, voluttuoso, ma non troppo lungo.
“Vedi che puttana io lo sono stata questa sera per scelta mia! Tu invece lo sei sempre stata per natura! A te capire la differenza!”
Yoko gelò tutti i presenti. Era stanca, schifata, dolorante, dispiaciuta ma soprattutto infuriata con Sally per il modo in cui le si era rivolta. Sia per le parole di offesa che soprattutto per il tono.
“Comunque complimenti per la vittoria, hai dato il meglio di te! Riconosco la mia sconfitta!” e con la sua solita grazia, nonostante fosse nuda, sudata e sporca di sperma, come una regina si fece largo tra gli altri per andare a rivestirsi negli spogliatoi per andarsene a casa.
Sally, ripulitasi un po’, fu accompagnata al centro del salone e fu proclamata, per un anno, “puttana” de Il Club degli Amici.


CONTINUA . . .
 
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