Esperienza reale Il consiglio alla ragazza del mio amico

Lucci823

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Qualche settimana fa una mia amica mi ha mandato una foto dal camerino di un negozio per chiedermi un consiglio su un vestito che voleva comprare.

Lei è la compagna di un altro mio amico e mi ha chiesto se a mio parere quel vestito gli sarebbe piaciuto.

Io le ho risposto che sicuramente sarebbe piaciuto a qualsiasi uomo e che il mio amico era molto fortunato.

Sabato sera siamo usciti tutti insieme e lei indossava proprio quel vestito. Spalle scoperte, molto corto, calze velate e tacchi altissimi.

Ho faticato a staccarle gli occhi di dosso per tutta la sera, ma temevo che il mio amico si potesse accorgere di come guardavo la sua compagna.
Ad un certo punto sono andato in bagno e quando sono uscito, davanti alla porta, ho incrociato lei che stava andando a sistemarsi il trucco.

Ci siamo guardati e sorridendomi mi ha detto: "Devo ringraziarti!"

"Per cosa?" le ho chiesto.

"Avevi ragione sul vestito...Andrea ha apprezzato ma non solo lui..."

Le ho chiesto cosa intendesse e lei: "I vostri amici mi stanno fissando da tutta la sera....o mi sbaglio?"

"Beh....forse....penso sia normale" ho risposto imbarazzato

E lei: "Loro o anche tu?", quindi mi ha fatto l'occhiolino ed è entrata in bagno

Una volta tornato a casa stavo cercando di prendere sonno ripensando a quello scambio di battute, ma ho sentito l'avviso di un messaggio su WhatsApp.

Mi aveva inviato una foto scattata nel bagno del locale: "Tanto lo so a chi stai pensando....buonanotte!"
 
Qualche settimana fa una mia amica mi ha mandato una foto dal camerino di un negozio per chiedermi un consiglio su un vestito che voleva comprare.

Lei è la compagna di un altro mio amico e mi ha chiesto se a mio parere quel vestito gli sarebbe piaciuto.

Io le ho risposto che sicuramente sarebbe piaciuto a qualsiasi uomo e che il mio amico era molto fortunato.

Sabato sera siamo usciti tutti insieme e lei indossava proprio quel vestito. Spalle scoperte, molto corto, calze velate e tacchi altissimi.

Ho faticato a staccarle gli occhi di dosso per tutta la sera, ma temevo che il mio amico si potesse accorgere di come guardavo la sua compagna.
Ad un certo punto sono andato in bagno e quando sono uscito, davanti alla porta, ho incrociato lei che stava andando a sistemarsi il trucco.

Ci siamo guardati e sorridendomi mi ha detto: "Devo ringraziarti!"

"Per cosa?" le ho chiesto.

"Avevi ragione sul vestito...Andrea ha apprezzato ma non solo lui..."

Le ho chiesto cosa intendesse e lei: "I vostri amici mi stanno fissando da tutta la sera....o mi sbaglio?"

"Beh....forse....penso sia normale" ho risposto imbarazzato

E lei: "Loro o anche tu?", quindi mi ha fatto l'occhiolino ed è entrata in bagno

Una volta tornato a casa stavo cercando di prendere sonno ripensando a quello scambio di battute, ma ho sentito l'avviso di un messaggio su WhatsApp.

Mi aveva inviato una foto scattata nel bagno del locale: "Tanto lo so a chi stai pensando....buonanotte!"
e come era la foto in bagno?
 
"E secondo te cosa penso?" le ho risposto sabato notte al selfie dal bagno che mi aveva inviato.

Non ho ricevuto risposta fino a domenica pomeriggio, tanto che ho temuto di aver esagerato.

Verso le 16 però ecco un altro suo messaggio: "Vorrai dire cosa hai fatto"

Il gioco a quel punto è stato chiaro. Vuole provocarmi anche se non so ancora a quale scopo.

Lei ha 25 anni, si è appena laureata e frequenta il mio amico (che è mio coetaneo, 39 anni) da circa sei mesi.

Ho riflettuto a lungo su cosa risponderle, poi le ho scritto: "Chi ti dice che lo abbia fatto? Ricordati che sono impegnato e sei la compagna del mio amico"

"Secondo me l'hai fatto anche ieri sera nel bagno del locale" mi risponde.

Stava giocando col fuoco. Ma ci aveva preso. E non volevo ammetterlo. Non le rispondo.

Mezzora dopo mi arriva un altro suo messaggio. E un'altra foto: "Oggi puoi usare questa".

Era un'altra foto di sabato sera. Stavolta si vedevano solo le sue gambe con le calze allo specchio, ai piedi le scarpe con tacco 12.

Sono già duro, ma non voglio dargliela vinta. Lei alza la posta.

"Adesso però tocca a te....se vuoi di più devi darmi una prova"

"Che prova?" rispondo stavolta velocemente.

"La prova che ho ragione".

I ruoli sono ribaltati. Sono io che devo decidere se proseguire il gioco o chiuderla lì.

Penso un attimo ad Andrea, poi riguardo le foto che mi ha mandato. Ripenso al suo profumo quando mi è passata accanto nel corridoi dei bagni sabato sera.

Lo tiro fuori. Sono durissimo. Prendo lo smartphone, faccio una foto e gliela invio: "Basta così?"
 
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"E secondo te cosa penso?" le ho risposto sabato notte al selfie dal bagno che mi aveva inviato.

Non ho ricevuto risposta fino a domenica pomeriggio, tanto che ho temuto di aver esagerato.

Verso le 16 però ecco un altro suo messaggio: "Vorrai dire cosa hai fatto"

Il gioco a quel punto è stato chiaro. Vuole provocarmi anche se non so ancora a quale scopo.

Lei ha 25 anni, si è appena laureata e frequenta il mio amico (che è mio coetaneo, 39 anni) da circa sei mesi.

Ho riflettuto a lungo su cosa risponderle, poi le ho scritto: "Chi ti dice che lo abbia fatto? Ricordati che sono impegnato e sei la compagna del mio amico"

"Secondo me l'hai fatto anche ieri sera nel bagno del locale" mi risponde.

Stava giocando col fuoco. Ma ci aveva preso. E non volevo ammetterlo. Non le rispondo.

Mezzora dopo mi arriva un altro suo messaggio. E un'altra foto: "Oggi puoi usare questa".

Era un'altra foto di sabato sera. Stavolta si vedevano solo le sue gambe con le calze allo specchio, ai piedi le scarpe con tacco 12.

Sono già duro, ma non voglio dargliela vinta. Lei alza la posta.

"Adesso però tocca a te....se vuoi di più devi darmi una prova"

"Che prova?" rispondo stavolta velocemente.

"La prova che ho ragione".

I ruoli sono ribaltati. Sono io che devo decidere se proseguire il gioco o chiuderla lì.

Penso un attimo ad Andrea, poi riguardo le foto che mi ha mandato. Ripenso al suo profumo quando mi è passata accanto nel corridoi dei bagni sabato sera.

Lo tiro fuori. Sono durissimo. Prendo lo smartphone, faccio una foto e gliela invio: "Basta così?"
Wow che puttanone
 
"E secondo te cosa penso?" le ho risposto sabato notte al selfie dal bagno che mi aveva inviato.

Non ho ricevuto risposta fino a domenica pomeriggio, tanto che ho temuto di aver esagerato.

Verso le 16 però ecco un altro suo messaggio: "Vorrai dire cosa hai fatto"

Il gioco a quel punto è stato chiaro. Vuole provocarmi anche se non so ancora a quale scopo.

Lei ha 25 anni, si è appena laureata e frequenta il mio amico (che è mio coetaneo, 39 anni) da circa sei mesi.

Ho riflettuto a lungo su cosa risponderle, poi le ho scritto: "Chi ti dice che lo abbia fatto? Ricordati che sono impegnato e sei la compagna del mio amico"

"Secondo me l'hai fatto anche ieri sera nel bagno del locale" mi risponde.

Stava giocando col fuoco. Ma ci aveva preso. E non volevo ammetterlo. Non le rispondo.

Mezzora dopo mi arriva un altro suo messaggio. E un'altra foto: "Oggi puoi usare questa".

Era un'altra foto di sabato sera. Stavolta si vedevano solo le sue gambe con le calze allo specchio, ai piedi le scarpe con tacco 12.

Sono già duro, ma non voglio dargliela vinta. Lei alza la posta.

"Adesso però tocca a te....se vuoi di più devi darmi una prova"

"Che prova?" rispondo stavolta velocemente.

"La prova che ho ragione".

I ruoli sono ribaltati. Sono io che devo decidere se proseguire il gioco o chiuderla lì.

Penso un attimo ad Andrea, poi riguardo le foto che mi ha mandato. Ripenso al suo profumo quando mi è passata accanto nel corridoi dei bagni sabato sera.

Lo tiro fuori. Sono durissimo. Prendo lo smartphone, faccio una foto e gliela invio: "Basta così?"
Continua....nn credo sia finita qui....
 
"E secondo te cosa penso?" le ho risposto sabato notte al selfie dal bagno che mi aveva inviato.

Non ho ricevuto risposta fino a domenica pomeriggio, tanto che ho temuto di aver esagerato.

Verso le 16 però ecco un altro suo messaggio: "Vorrai dire cosa hai fatto"

Il gioco a quel punto è stato chiaro. Vuole provocarmi anche se non so ancora a quale scopo.

Lei ha 25 anni, si è appena laureata e frequenta il mio amico (che è mio coetaneo, 39 anni) da circa sei mesi.

Ho riflettuto a lungo su cosa risponderle, poi le ho scritto: "Chi ti dice che lo abbia fatto? Ricordati che sono impegnato e sei la compagna del mio amico"

"Secondo me l'hai fatto anche ieri sera nel bagno del locale" mi risponde.

Stava giocando col fuoco. Ma ci aveva preso. E non volevo ammetterlo. Non le rispondo.

Mezzora dopo mi arriva un altro suo messaggio. E un'altra foto: "Oggi puoi usare questa".

Era un'altra foto di sabato sera. Stavolta si vedevano solo le sue gambe con le calze allo specchio, ai piedi le scarpe con tacco 12.

Sono già duro, ma non voglio dargliela vinta. Lei alza la posta.

"Adesso però tocca a te....se vuoi di più devi darmi una prova"

"Che prova?" rispondo stavolta velocemente.

"La prova che ho ragione".

I ruoli sono ribaltati. Sono io che devo decidere se proseguire il gioco o chiuderla lì.

Penso un attimo ad Andrea, poi riguardo le foto che mi ha mandato. Ripenso al suo profumo quando mi è passata accanto nel corridoi dei bagni sabato sera.

Lo tiro fuori. Sono durissimo. Prendo lo smartphone, faccio una foto e gliela invio: "Basta così?"
Non si fa sentire per due giorni. Forse il gioco è già finito. Forse voleva solo avere la prova che mi eccitava.

Mora, snella, gambe lunghe, seno piccolo ma proporzionato, culetto sodissimo. L'ho notata subito quando Andrea me l'aveva presentata.

Martedì mattina sono al lavoro, lo smartphone è silenzioso ma si illumina improvvisamente: è lei.

"Me lo immaginavo proprio così, sai?"

Ma sta davvero parlando del mio cazzo? Intanto lo sento già muoversi dentro le mutande.

Poso lo smartphone. Le risponderò quando rientro a casa, mi dico. Ma non resisto. Non le resisto. E lei lo ha già capito. Riprendo lo smartphone e digito compulsivamente.

"Quello di Andrea non ti basta?"

"Sabato gliel'ho succhiato. Pensavo a te"

Il cazzo mi sta esplodendo sotto i jeans. Lo sento pulsare.

"Sono al lavoro...." provo a spiegarle per rimandare il discorso.

Ma lei non ci sta: "Io voglio vederlo. Ora. Se non me lo mandi entro cinque minuti finisce qui".

Ci penso un attimo. Corro in bagno. Abbasso rapidamente pantaloni e mutande.

"Sei contenta?"

Non risponde subito, io mi tiro una sega. Bastano meno di due minuti per sborrare copiosamente nel wc. Torno al lavoro.

Lo smartphone, poggiato sulla scrivania, si illumina di nuovo.

"Te lo sei meritato", in allegato una foto. Lei. Seduta sul suo letto, gambe accavallate, autoreggenti e tacchi.
 
Non si fa sentire per due giorni. Forse il gioco è già finito. Forse voleva solo avere la prova che mi eccitava.

Mora, snella, gambe lunghe, seno piccolo ma proporzionato, culetto sodissimo. L'ho notata subito quando Andrea me l'aveva presentata.

Martedì mattina sono al lavoro, lo smartphone è silenzioso ma si illumina improvvisamente: è lei.

"Me lo immaginavo proprio così, sai?"

Ma sta davvero parlando del mio cazzo? Intanto lo sento già muoversi dentro le mutande.

Poso lo smartphone. Le risponderò quando rientro a casa, mi dico. Ma non resisto. Non le resisto. E lei lo ha già capito. Riprendo lo smartphone e digito compulsivamente.

"Quello di Andrea non ti basta?"

"Sabato gliel'ho succhiato. Pensavo a te"

Il cazzo mi sta esplodendo sotto i jeans. Lo sento pulsare.

"Sono al lavoro...." provo a spiegarle per rimandare il discorso.

Ma lei non ci sta: "Io voglio vederlo. Ora. Se non me lo mandi entro cinque minuti finisce qui".

Ci penso un attimo. Corro in bagno. Abbasso rapidamente pantaloni e mutande.

"Sei contenta?"

Non risponde subito, io mi tiro una sega. Bastano meno di due minuti per sborrare copiosamente nel wc. Torno al lavoro.

Lo smartphone, poggiato sulla scrivania, si illumina di nuovo.

"Te lo sei meritato", in allegato una foto. Lei. Seduta sul suo letto, gambe accavallate, autoreggenti e tacchi.
sarebbe bello vedere una sua foto
 
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