Ricoz

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Buongiorno a tutti.
Alcuni di voi già mi conosceranno, per gli altri fornisco una veloce descrizione. Mi chiamo Martina, sono una ragazza campana di 25/26 anni. Sono mora, occhi nocciola, formosa, quasi 1,8m.
Ma questo thread non è per parlare di me, o meglio non solo di me.
Ho inserito il racconto sia come reale, dato che sono cose realmente accadute, che come di fantasia dato che sono più interessata ai risvolti fantasiosi della cosa.

Quando nacque mio cugino Ciccio avevo 10 anni ed ero contentissima.
A quei tempi vivevamo tutti nello stesso palazzo della nonna materna e quindi per me, figlia unica, sarebbe stato come avere un fratellino.
Fu naturale, qualche anno dopo, "affidarlo" a me nei pomeriggi dopo scuola, mentre gli adulti lavoravano. Sotto la supervisione della nonna, che comunque aveva il suo da fare in casa, giocavo a far da mamma, camminando per casa tenendolo stretto ad un seno acerbo a cui immaginavo di allattarlo. Quando poi iniziò la materna e le elementari, lo aspettavo all'uscita da scuola per tornare a casa, dove poi gli avrei fatto da doposcuola. Le vacanze, invece, le facevamo sempre tutti insieme come un'unica famiglia.
Dopo qualche tempo, però, le cose cambiarono. Io ero più adolescente, avevo meno tempo e voglia da dedicarli e anche da parte sua, ormai saturo di un'ambiente familiare prettamente femminile, iniziava un rifiuto delle coccole e la preferenza verso la compagnia maschile, i videogames e lo sport. Anche durate l'estate iniziammo a dividerci, dato che non potevo certo portarlo con me nella "compagnia".
Nonostante ciò rimanevo la sua "preferita" ed era una cosa di cui andavo orgogliosa. Ricordo che quando piangeva per qualche "bua" o perché ne aveva combinata una, correva a rifugiarsi tra le mie braccia e ad affondare la testa nel mio petto che ormai era cresciuto.
A 20 anni iniziai a lavorare e mi sistemai per conto mio. Non lontano ma comunque in un'altra città ed iniziai a frequentare la casa solo nei pranzi domenicali, da cui, lui, appena finito il cibo, scappava. Ma comunque il nostro rapporto era quello normale, tra due cugini con tanta differenza d'età.
Quando poi iniziai a portare con me il mio attuale compagno, il suo atteggiamento cambiò. Chissà, forse era geloso di vedermi presa da un "altro", forse perché ormai era nell'età in cui si iniziano a capire meglio alcune cose, ma di fatto iniziò ad essere più schivo, da soli non mi parlava quasi e anche quando ci salutavamo guardava sempre in basso.
Almeno fino a quest'estate.
 

Mikyelino

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Buongiorno a tutti.
Alcuni di voi già mi conosceranno, per gli altri fornisco una veloce descrizione. Mi chiamo Martina, sono una ragazza campana di 25/26 anni. Sono mora, occhi nocciola, formosa, quasi 1,8m.
Ma questo thread non è per parlare di me, o meglio non solo di me.
Ho inserito il racconto sia come reale, dato che sono cose realmente accadute, che come di fantasia dato che sono più interessata ai risvolti fantasiosi della cosa.

Quando nacque mio cugino Ciccio avevo 10 anni ed ero contentissima.
A quei tempi vivevamo tutti nello stesso palazzo della nonna materna e quindi per me, figlia unica, sarebbe stato come avere un fratellino.
Fu naturale, qualche anno dopo, "affidarlo" a me nei pomeriggi dopo scuola, mentre gli adulti lavoravano. Sotto la supervisione della nonna, che comunque aveva il suo da fare in casa, giocavo a far da mamma, camminando per casa tenendolo stretto ad un seno acerbo a cui immaginavo di allattarlo. Quando poi iniziò la materna e le elementari, lo aspettavo all'uscita da scuola per tornare a casa, dove poi gli avrei fatto da doposcuola. Le vacanze, invece, le facevamo sempre tutti insieme come un'unica famiglia.
Dopo qualche tempo, però, le cose cambiarono. Io ero più adolescente, avevo meno tempo e voglia da dedicarli e anche da parte sua, ormai saturo di un'ambiente familiare prettamente femminile, iniziava un rifiuto delle coccole e la preferenza verso la compagnia maschile, i videogames e lo sport. Anche durate l'estate iniziammo a dividerci, dato che non potevo certo portarlo con me nella "compagnia".
Nonostante ciò rimanevo la sua "preferita" ed era una cosa di cui andavo orgogliosa. Ricordo che quando piangeva per qualche "bua" o perché ne aveva combinata una, correva a rifugiarsi tra le mie braccia e ad affondare la testa nel mio petto che ormai era cresciuto.
A 20 anni iniziai a lavorare e mi sistemai per conto mio. Non lontano ma comunque in un'altra città ed iniziai a frequentare la casa solo nei pranzi domenicali, da cui, lui, appena finito il cibo, scappava. Ma comunque il nostro rapporto era quello normale, tra due cugini con tanta differenza d'età.
Quando poi iniziai a portare con me il mio attuale compagno, il suo atteggiamento cambiò. Chissà, forse era geloso di vedermi presa da un "altro", forse perché ormai era nell'età in cui si iniziano a capire meglio alcune cose, ma di fatto iniziò ad essere più schivo, da soli non mi parlava quasi e anche quando ci salutavamo guardava sempre in basso.
Almeno fino a quest'estate.
Martina Martina, facciamo tutti il tifo per il tuo cuginetto
 
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Ricoz

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scusate lettori, ma è venuto molto più lungo di quello che mi aspettassi 😅 pensavo di andare più avanti nel racconto onestamente, che spero di concludere comunque in altre due puntate massimo. portate pazienza per la poca "azione" ma questa è la storia.
______________

Quest'estate avevo una settimana di ferie in più rispetto al mio compagno e quale miglior occasione per riunirmi con tutta la famiglia allargata in vacanza dopo gli ultimi anni di lontananza "forzosa"?

il 23 luglio sera raggiungiamo (col mio fidanzato) la famiglia al mare. il posto è sempre lo stesso, non abbiamo praticamente mai cambiato.

arriviamo per cena, giusto il tempo di una rinfrescata e già siamo a tavola: tutti insieme, grigliata di pesce, vino bianco e risate. Ciccio verso le 22 esce. La mamma gli fa notare che non è carino andare via quando siamo appena arrivati e lui risponde in tono strafottente che saremmo potuti venire prima. Per risolvere l'imbarazzo la buttiamo in caciara dicendo qualcosa tipo "dai è ragazzo, lasciatelo divertire, che deve fare qua, ecc.". finita la cena, gli uomini restano in giardino a fumare, noi tre sistemiamo la cucina. finiamo subito e passiamo la sera a chiacchierare e a giocare a carte tutti insieme. Anguria e limoncello. Verso l'una torna anche Ciccio, che ha portato dei conetti gelato. Tutti riuniti decidiamo le stanze. che poi alla fine sono le solite.

la casa è una villetta a schiera a 3 tre piani, con un piccolo giardino sul davanti ed uno più grande sul retro. Al piano terra la cucina e la sala, qualche gradino e c'è il salotto col divano letto e la tv, dove dormiremo noi. salita la rampa di scale uno stretto corridoio porta sia al bagno che alla prima camera da letto, quella coi lettini, in cui dormivo quando venivo coi miei, cioè solo da piccola e che ora usa Ciccio. al lato opposto rispetto la porta del bagno, pochi gradini portano ad un'altra stanza dove dormono i miei. infine una rampa di scale più lunga porta all'ultimo piano dove c'è la camera ed il rispettivo bagno dei miei zii.
piccolo particolare che ci servirà più avanti: le porte dei bagni sono tutte porte scorrevoli.

i miei zii ci salutano e salgono all'ultimo piano.
mentre Ricoz si fa la doccia, io sto un po' coi miei. Ciccio guarda la tv sul divano-già-letto.

Ricoz ci ha raggiunti già pronto. stiamo un po' tutti e quattro. burraco a coppie e poi maschi contro mamma e figlia. vinco entrambi. Ci facciamo un altro giro di limoncello e ci salutiamo. Mentre i miei usano il bagno, noi ci mettiamo a vedere la tv con Ciccio. South Park. un classico. gli chiediamo che ha fatto, se vuole andare in giardino a parlare un po'. risponde che non c'è molto da dire, è stato con la comitiva che ha qui al bar del paese, dove ha preso pure i conetti. allora gli dico se vuole uscire a parlare di altro. con sguardo schivo mi dice ok.

in giardino prima domanda immancabile: la fidanzata? no, niente. gli amici? tanti, fra scuola e calcio. non fuma. la scuola sì ci va' ma se ne frega e viaggia tra i 5,5 e i 6, ma solo perché gli insegnanti se ne fregano pure loro.

e vabbene dai, buonanotte. mi alzo per andare a lavarmi, ma prima gli do' uno una sorta di bacio a succhiotto sulla guancia. quando ero a casa e lui era piccolo lo riempivo. scema mi dice, pulendosi con la mano. sono sempre tua sorella maggiore e finché non ti esce la barba lì posso farlo! gli dico ridendo. scema continua a mormoriare. ha appena un accenno di baffetto.

sale su e cosi anche io. lo saluto prima di entrare in bagno. ricambia mentre continua a salire.
mi cambio e metto l'intimo nella cesta comune. sarò qui una settimana, hai voglia le lavatrici. era un abbinato reggiseno-brasiliana, di quelli da mercato. lillà, abbastanza tenue, l'avevo comprato proprio per il colore.

scendo giù e ci mettiamo a letto. si sentono già ronfate. mettiamo netflix da cellulare con un airpod a testa, giusto per prendere sonno. sentiamo Ciccio scendere giù ed andare in stanza. dieci minuti scende giù a prendersi l'acqua. dice, un po' impacciato, ah meno male siete svegli. lo salutiamo e gli diciamo che finito l'episodio dormiamo. dice ah che serie. friends. una quarantina di minuti dopo sentiamo la porta del bagno scorrere sui binari. la luce è spenta. nemmeno 5 minuti e la sentiamo chiudere.
 
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Ricoz

Ricoz

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grazie a tutti per i feedback 😊
Una cosa non ho capito quanti anni ha ora il cugino e se secondo te ci sarà un continuo nel tempo
precisamente io 26 da compiere nell'anno e lui 15.
riguardo il continuo cosa intendi? ovviamente continuerò a frequentarlo, anzi vorrei finire la storia prima di domenica, quando saremo a pranzo insieme.
 
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Ricoz

Ricoz

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Come al solito vi ringrazio della partecipazione ❤️ il motivo che mi ha spinto a condividere questa storia, però, è avere un confronto e non dei lettori passivi... vorrei sapere quante più opinioni possibili al riguardo. certo capisco che finora non c'è chissà quanto da dire ma vi chiedo, per il futuro, di considerare anche questa ulteriore premessa.
__________
La mattina seguente, la prima cosa che faccio in bagno è controllare il cesto della lavanderia. non manca nulla. dopo aver sentito i rumori la scorsa notte, infatti, ero sicura che il mio intimo fosse stato predato. mi sfugge un piccolo sospiro. Sono sì sollevata che non si sia consumato alcun "reato" ma, allo stesso tempo e con mio stupore, ho avvertito un po' di disappunto: ero convinta della cosa ed il fatto che non sia successo mi ha reso quasi insoddisfatta. ma allora era un sospiro o uno sbuffo? con questi pensieri scendo giù a fare colazione.

è abbastanza presto, sono appena le nove di mattina. ancora non è sceso nessuno, conoscendoli è per non disturbarci. Ricoz sorride e mi chiede se in bagno era tutto apposto. Anche lui ha pensato la stessa cosa ieri. Gli dico che era tutto apposto ma deve aver letto l'insofferenza nei miei occhi, oppure, data la situazione, vuole solo divertirsi un po'. Mi fa' notare che ieri sera abbiamo sentito solo la porta, né scarico e nemmeno il rubinetto, né qualcuno scendere/salire le scale. non ci sono dubbi, Ciccio ieri sera è stato lì. Mi incalza poi. Che ne sai, magari era solo curioso e le ha cercate senza malizia, oppure magari solo il tempo di fare qualche foto o di ... sniffarle! e ride. gli do' un colpo sul braccio.

Mette a fare il caffé mentre aspettiamo gli altri che scendono. poco dopo, una mezz'oretta, scendono tutti gli altri, solo Ciccio dorme ancora. decidiamo il piano della giornata. optiamo per un pranzo al sacco a base di pizzette in spiaggia, salire verso le 16 per farsi le docce. bisogna fare la spesa per la brace, di carne questa volta e poi appena cala il sole accendere il fuoco. tutti concordiamo nel fare una cosa meno impegnativa della sera precedente: Ricoz lunedì lavora e vorrebbe partire la sera stessa.

Andiamo tutti insieme a mare, Ciccio ci raggiungerà quando si sarà alzato. Zia dice di non meravigliarci, fa' una vita a parte praticamente. Sentito questo, Ricoz va' in bagno. Mi dirà poi in spiaggia di aver fatto una foto all'interno del cesto della biancheria, per controllare se, al ritorno, le avremmo trovate in un'altra posizione.

Ciccio ci ha raggiunto verso la mezza. sulla giornata di mare non c'è molto di interessante da dire e ve la risparmio. un piccolo retroscena è che è il giorno della foto che abbiamo pubblicato qualche giorno fa'. Tornati a casa, gli zii ed i miei sono i primi a farsi la doccia così poi andranno a fare la spesa. Ciccio, invece, è rimasto in spiaggia con gli amici. Insisto per farla io per prima dato che Ricoz andrà per ultimo, più sul tardi, dovendo avviare la brace. Devo almeno fare una foto per il confronto prima che vengano accidentalmente "inquinare le prove". Entrata, prima di controllare resto alla porta e provo ad immaginarmi gli scenari. Sono un po' tesa, emozionata, forse anche eccitata. Quando riscendo Ricoz mi domanda se ci sono novità. Gli rispondo che non c'è bisogno di alcun confronto, era palese che qualcuno avesse ravanato i panni.

Quando Ciccio rientra, ci siamo solo noi due. Mentre io taglio il pane per le bruschette, Ricoz è già alla brace e Ciccio lo affianca. Gli dice indicandomi, mi raccomando, io ora vado via, te la affido. La lascio in buone mani? Ciccio abbassa lo sguardo, imbarazzato, farfuglia certo che sì. Gli sorrido, mi alzo e lo accarezzo sulla testa.

La serata prosegue come da programma e verso le 22 Ricoz ci saluta.
 
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qualsisi

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la storia inizia a farsi intrigante soprattutto per un tuo accenno d'inizio di desiderio o fantasie...per quanto riguarda Ciccio,bhè chiunque di noi vorrebbe trovarsi già al suo posto ora, figuriamoci più avanti con il racconto
 

timassaggio

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Come al solito vi ringrazio della partecipazione ❤️ il motivo che mi ha spinto a condividere questa storia, però, è avere un confronto non dei lettori passivi... vorrei sapere quante più opinioni possibili al riguardo. certo capisco che finora non c'è chissà quanto da dire quindi vi chiedo, per il futuro, di considerare anche questa ulteriore premessa.
Bella costruzione della trama.
Ci si prospetta uno scenario intrigante.

Personalmente ho una mezza idea di dove si andrà a finire, ma la tengo per me. Odio fare spoiling...
Complimenti per lo scritto fluente e piacevole da leggere, soprattutto per la paragrafatura (sono fissato per l'uso del tasto "a capo" piuttosto che del "a capo + nuova linea").
Un testo con le giuste suddivisioni è molto più piacevole da leggere rispetto ad uno che introduce molti spazi tra una riga e l'altra, soprattutto nei dialoghi...

Ma non credo che siate interessati ai miei complimenti per la forma.
Aspetto quindi con impazienza la sostanza per poter godere con gli altri ...;)
 

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