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"Sai che tua madre è proprio bona?". La confessione del mio migliore amico non mi coglieva di sorpresa. Vedevo benissimo come guardava mia madre ormai da tempo e capivo perfettamente l'effetto che potesse fare a un ragazzo della mia età, dato che era lo stesso che faceva a me. Ciò che il mio amico non sapeva è il rapporto speciale che c'era tra noi. Le mie seghe in sua presenza, la sua grande disponibilità e l'estrema dolcezza nel non farmi mai sentire 'sbagliato'.
La prima volta che Vincenzo mi confessò la sua passione per mamma rimasi senza parole. Provai un mix di rabbia e gelosia, ma ripensandoci da solo l'idea che il mio migliore amico dedicasse le sue seghe a mia madre mi eccitava. E presto cercai un modo per 'giocare' sulla nostra comune passione.
Un pomeriggio che eravamo soli in casa decisi di indagare più a fondo: "Cosa ti piace di mia madre?".
Vincenzo era in imbarazzo, ricordava ancora la reazione furiosa che avevo avuto qualche settimana prima: "Dai, lascia perdere....non volevo offenderti".
"Non mi sono offeso, dimmi cosa ti piace di lei".
Il mio amico mi guardò, capì che ero davvero curioso: "Ok, te lo dico, ma sarò diretto..."
"Ok" annuì.
"Tua madre ha proprio delle labbra da pompinara, glielo infilerei in bocca fino a riempirle la bocca. Poi la metterei a 90 e la inculerei senza pietà"
Sì, Vincenzo era stato diretto. Molto diretto, forse troppo. Ma sentirlo parlare così di mia madre mi aveva eccitato. Ora toccava a me ricambiare.
"Vuoi un regalo?" gli chiesi. Vincenzo mi guardò in modo interrogativo.
"Vai nello stanzino, troverai una cesta dove teniamo i panni sporchi. In cima vedrai un paio di slip neri....li ha tolti stamattina"
Vincenzo non capiva..."Ma cosa stai dicendo, Ale?"
"Usali. Fai quello che devi fare. E rimettili a posto"
"Ma se ne accorgerebbe..." provò a replicare Vincenzo.
"Non è un problema tuo....è mia madre. Fallo e basta".
Sapevo che Vincenzo non vedeva l'ora di segarsi con gli slip di mia madre. Tornò dopo meno di dieci minuti e mi guardò sghignazzando.
"Tranquillo porco, glieli ho riempiti per bene a quella troia di tua madre".
La prima volta che Vincenzo mi confessò la sua passione per mamma rimasi senza parole. Provai un mix di rabbia e gelosia, ma ripensandoci da solo l'idea che il mio migliore amico dedicasse le sue seghe a mia madre mi eccitava. E presto cercai un modo per 'giocare' sulla nostra comune passione.
Un pomeriggio che eravamo soli in casa decisi di indagare più a fondo: "Cosa ti piace di mia madre?".
Vincenzo era in imbarazzo, ricordava ancora la reazione furiosa che avevo avuto qualche settimana prima: "Dai, lascia perdere....non volevo offenderti".
"Non mi sono offeso, dimmi cosa ti piace di lei".
Il mio amico mi guardò, capì che ero davvero curioso: "Ok, te lo dico, ma sarò diretto..."
"Ok" annuì.
"Tua madre ha proprio delle labbra da pompinara, glielo infilerei in bocca fino a riempirle la bocca. Poi la metterei a 90 e la inculerei senza pietà"
Sì, Vincenzo era stato diretto. Molto diretto, forse troppo. Ma sentirlo parlare così di mia madre mi aveva eccitato. Ora toccava a me ricambiare.
"Vuoi un regalo?" gli chiesi. Vincenzo mi guardò in modo interrogativo.
"Vai nello stanzino, troverai una cesta dove teniamo i panni sporchi. In cima vedrai un paio di slip neri....li ha tolti stamattina"
Vincenzo non capiva..."Ma cosa stai dicendo, Ale?"
"Usali. Fai quello che devi fare. E rimettili a posto"
"Ma se ne accorgerebbe..." provò a replicare Vincenzo.
"Non è un problema tuo....è mia madre. Fallo e basta".
Sapevo che Vincenzo non vedeva l'ora di segarsi con gli slip di mia madre. Tornò dopo meno di dieci minuti e mi guardò sghignazzando.
"Tranquillo porco, glieli ho riempiti per bene a quella troia di tua madre".