Racconto di fantasia Il muratore sculaccia mia moglie

paletto77

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
174
Punteggio reazione
1,849
Punti
99
Qualche mese fa abbiamo fatto ristrutturare la casa che mia moglie ha ereditato da sua zia. La casa ha richiesto un bel po’ di lavori, abbiamo quindi assunto una ditta locale che si occupa appunto di ristrutturazioni. La ditta è piccola, sono il titolare e un suo dipendente, entrambi sulla trentina.

Mia moglie Manuela dirigeva i lavori (lo fa come lavoro quotidiano), quindi andava tutti i giorni in collina (dove si trovava la casa) e discuteva con Simone, il titolare della ditta, dei lavori da fare e per controllare i progressi.

Ogni tanto ci andavo anche io, ma era solo per curiosare e vedere come i muratori stessero progredendo nei lavori, non osavo intromettermi nelle idee di mia moglie su come dovesse essere il risultato finale.

I lavori erano partiti quasi da due settimane e una sera a letto Manuela mi confessa “Oggi Marco, il dipendente di Simone, mi ha fischiato mentre passavo”, ho staccato gli occhi dal libro e l’ho guardata. Lei mi osservava divertita. Io le risposi “Beh, ha gli occhi anche lui!” e lei mi risponde “Ma ha 10 anni meno di me“. Io feci spallucce come a dire “e allora?” e lei “Ma un po’ di gelosia no?” ed io le risposi “amore, lo sai che non sono geloso. Senti che ti abbia mancato di rispetto? Ci devo parlare?” e lei mi disse “no, no amore, sono abituata, vado nei cantieri tutti i giorni. Figurati se mi arrabbio se mi fischiano. Un paio di volte mi hanno anche dato una pacca sul culo”.

Io allora chiusi il libro perché la conversazione era MOLTO più interessante. Le chiesi “E quando è successo l’ultima volta, di grazia?”. Lei fece il suo sguardo da cerbiatta che sapeva mi avrebbe fatto ingoiare qualsiasi birichinata e mi disse “Oggi”. Rimasi 5 secondi in silenzio fissandola, poi le dissi “Chi?” e lei “sempre Marco” sul viso ancora lo sguardo da cerbiatta. Io rimasi in silenzio mentre pensavo a Marco che le toccava il culo e l’erezione partì, il pensiero che qualcuno avesse toccato il culo di mia moglie avrebbe dovuto farmi incazzare, eppure me lo stavo rivivendo nella mente in mille modi diversi… e ognuno di questi mi eccitava.

Lei allora mi disse “Amore, tutto ok?” e io “sei abituata a farti toccare il culo?” poi cercai di sondare i suoi sentimenti “e non ti dà fastidio?” e lei “come ti ho detto ci sono abituata, sono muratori, la maggior parte di loro ha un testosterone impazzito e modi da cavernicolo”.

Io allora cercai di andare oltre “Vedo che non ti dispiace allora il trattamento” e lei “beh, mi conosci, sono donna e mi piacciono le attenzioni degli uomini e finché si limitano ai complimenti io li accetto volentieri. Se vanno oltre so come metterli in riga.”. Io annuii continuando a fissarla. Lei allungò la mano sinistra e mi strinse il cazzo in erezione poi mi guardò divertita e mi disse “lo sapevo, adesso me lo dai perché è da oggi pomeriggio che ne sento il bisogno”. La presi con forza a pecorina e lei godette come quando lo facevamo le prime volte. Mentre la scopavo le dissi “Pensa se fossi Marco adesso, che ti sta scopando sul cantiere” lei non rispose, ma dopo pochi secondi venne urlando. Io continuai a stantuffarla a dovere, le strinsi la gola senza farle male, ma per essere certo che arrivasse un po’ meno ossigeno al cervello e le dissi ancora “Sono Marco troia, prendi questo cazzo e godi di nuovo”. Pochi secondi e Manuela esplose di nuovo piacere, con un orgasmo potente e lungo. Io venni dentro di lei, non resistetti al piacere di quella visione e della fantasia che Marco fosse dentro di lei.

Il giorno dopo arrivai sul cantiere appena dopo il tramonto e mi appostai dietro una siepe cercando di capire cosa succedesse quando non ci sono. In casa c’erano Manuela che probabilmente era appena arrivata dall’ufficio e Marco. Non vedevo Simone da nessuna parte. Li stavo osservando. Marco stava rifacendo lo stucco fine a una parete in una delle stanze e Manuela dietro di lui a guardarlo mentre lavorava. Stavano parlando, ma non sentivo cosa dicessero. Osservavo il ragazzo, alto, robusto, anche un bel viso oserei dire. Arrivarono le 19 e Marco stava pulendo l’attrezzatura, non sembrava sarebbe successo niente quella sera. Mi allontanai e corsi a casa ad aspettare mia moglie, la quale arrivò non più tardi di 10 minuti dopo di me.

Il giorno dopo feci lo stesso… speravo di poter assistere a un’altra pacca sul culo di mia moglie, almeno avrei avuto ricordi vividi a cui ripensare mentre mi sarei segato da solo. Mi apposto di nuovo dietro la stessa siepe fuori dallo stesso finestrone. Fuori era già buio e dentro le luci erano accese. Ne approfitto per avvicinarmi un po’, il buio totale fuori mi avrebbe permesso di non essere visto.

Anche stasera Simone non c’era. Non vedevo nemmeno Manuela, ma a un certo punto la vedo entrare nella stanza. Parla con Marco e si scambiano opinioni, lui la contraddice, mi pare di capire che la resa del prodotto che lei vorrebbe usare non convince il ragazzo e quindi sta ribattendo. Lei gli dà dell’incompetente e lui se la prende a male e le dice che forse è meglio se lo lascia lavorare in pace. Lei controbatte e inizia una discussione animata. Lui allora smette di stuccare il muro e si avvicina a una bacinella con dell’acqua dentro, si lava le mani e le asciuga. Lei sta ancora parlando e lui le si mette davanti a pochi centimetri da lei e ride. Lei gli chiede che cosa ha da ridere, ma ride anche lei. Sembra ci sia attrazione, ma non succede altro che parole tra loro dette a pochi centimetri l’una dall’altro. I loro nasi sono a meno di dieci centimetri, lui ride e si avvicina, lei ride e non arretra. Lui allora le dice “Quindi io sarei incompetente?” e lei annuisce, ma sempre sorridendo, allora lui le dice “Tuo marito non ti sculaccia abbastanza” e lei gli risponde “quindi pensi di poterlo fare tu?”. Lui fu rapido, con un braccio fece cadere a terra tutto il contenuto del tavolino che i due muratori utilizzavano come appoggio per i materiali, prese mia moglie per un polso e la piegò in avanti in modo che il busto di mia moglie fosse appoggiato completamente sul tavolo e i suoi piedi toccassero terra e il suo bel culo rotondo e sodo fosse esposto. Lei iniziò a protestare, diceva “Ma che fai? Sei impazzito?”, ma lui fu ancora più rapido. Le mollò uno schiaffo sul culo. Io sgranai gli occhi e stavo per intervenire, ma un pensiero perverso mi trattenne. Lui le assestò due nuovi sculaccioni ben piazzati. Lei si lamentava e si dibatteva, ma lui la tratteneva salda sul tavolo tenendole entrambi i polsi dietro la schiena con una mano. Lui allora con la mano libera tirò l’elastico dei leggins di mia moglie e tirò giù con forza scoprendole le natiche appena arrossate. LE sue mutandine rosse spiccavano sul colorito roseo del culo di mia moglie. Lei rimase in silenzio, muoveva la testa nel tentativo di guardarlo, ma ci riusciva. Lui riprese a sculacciarla, prima su una natica, poi sull’altra con colpi ben assestati e sonori. Lei ogni tanto lanciava un “hai, mi fai male”, ma dopo pochi sculaccioni aveva smesso di dimenarsi. Lui allora le liberò le mani, ma lei non si mosse. Ancora due sculacciate e lei rimase in silenzio. Lui le disse “sono un incompetente allora?” lei annuii con forza. Lui allora disse “capisco”, le tirò giù anche le mutandine e iniziò ad accarezzarle la fica e le disse dopo un attimo “interessante, se sapevo che ti piaceva essere sculacciata lo avrei fatto prima”, lei rispose “non lo sapevo che mi piacesse”. Lui massaggiò bene la fica di mia moglie e lei chiudendo gli occhi mugolava di piacere. La mano di lui fu rapida e in un secondo passò dal massaggiare la fica di Manuela ad un altro sculaccione. Lei sobbalzò, ma le era chiaramente piaciuto.

Lui tornò a massaggiarle la fica e poi di nuovo uno sculaccione. In quel momento arrivò una macchina nel viottolo di casa. Io mi nascosi mentre vedevo dentro Manuela che si ricomponeva e Marco che ricominciava a lavorare. Entrò Simone dopo meno di un minuto. Io avevo parcheggiato la macchina lontano, quindi nessuno si accorse della mia presenza.

Dopo un paio d’ore tornò mia moglie e mi saltò al collo e mi disse “ho bisogno di cazzo”. Io ce lo avevo già duro, quindi la misi a pecorina sul divano, le tirai giù leggins e mutandine con una sola strattonata. Le natiche ancora rosse e la sua fica grondava di umori. Sicuramente nelle ultime due ore avrà pendsato a Marco e adesso reclamava il suo orgasmo. Stavo pensando che se non fosse arrivato Simone il cazzo lo avrebbe preso sicuramente da lui e non da me. Venne immediatamente, con tre colpi stava già urlando. La feci venire altre 4 volte (ovviamente appena tornato a casa mi ero segato pensando alla scena vista poco prima).

Il giorno dopo tornai di nuovo al cantiere, ma c’era Simone, e il rapporto fra i due era solo professionale, ma quello che cercavo avvenne solo tre giorni dopo (nel mezzo ci fu il week-end).

Era lunedì pomeriggio era già buio e attesi di vedere la macchina di Simone allontanarsi dal cantiere, quindi mi avviai a piedi verso la casa. Questa volta li trovai in cucina. Lei lo guardava e lui stava stendendo le piastrelle sul pavimento della stanza. Lei gli disse con tono scherzoso “Sei un incompetente”. Lui smise di lavorare e la guardò ridendo. Non disse nulla, si pulì le mani, la prese per un polso e la riportò allo stesso tavolino. Lei si fece gettare di nuovo china sul piano di legno e lui le tirò su la gonna del vestito mostrando una bellissima mutandina di pizzo.

Lui rise famelico e tirò giù le mutandine che caddero alle caviglie di mia moglie. Iniziò a sculacciare mia moglie e lei gemette piano, quasi con grazia. Lui la sculacciava ancora. Ogni tanto alternava con brevi massaggi e lui le disse “cazzo quanto sei bagnata” e lei “colpa tua”. Lei si inginocchiò e iniziò a leccare mia moglie aprendole bene le natiche arrossate con le mani. Lei gemette di piacere mentre la lingua di lui le esplorava fica e ano. Dopo circa cinque minuti lei le disse “sei un incompetente” e lui “vuoi buscarne ancora?” e lei disse “sì”. Lui allora si alzò e iniziò a picchiare forte sul culo di mia moglie facendoglielo diventare sempre più rosso. Lei godeva nel ricevere ogni singolo colpo.

Ad un certo punto lei gli disse “basta, inizia a fare male”, lui allontanò la mano e vidi il culo di mia moglie di un rosso davvero preoccupante. Lui le passò un dito su una natica e lei gli disse “fermo, adesso fa male se lo tocchi”. Lui allora iniziò a massaggiarle la fica e lei perse ogni controllo. Godeva forte mentre lui le esplorava l’interno della fica con due dita, poi lei gli disse chiaramente “mettici qualcosa di più lungo”. Lui si sbottonò i pantaloni, tirò fuori il suo cazzo e lo infilò dentro mia moglie. Li urla avrebbero potuto sentirsi a decine di metri, se solo non fosse stata una villetta con giardino intorno, i vicini avrebbero potuto preoccuparsi di questa donna che gridava forte il suo piacere.

Manuela venne più volte mentre chiedeva a lui “ancora… ancora…. ancora”. Lui venne dentro di lei, poi si ricomposero e prima di tornare a fare quello che facevano prima lui le chiese “Sono ancora un incompetente?” e lei ridendo gli rispose “Dipende da cosa stai facendo” e si allontanò entrando in un’altra stanza. Dopo un po’ lei rientrò nella stessa stanza dove si trovava Marco e lui le chiese “Hai messo apposta la gonna oggi? Come facevi a sapere che ti avrei presa quando Simone se ne fosse andato” e lei gli rispose “Sei proprio un uomo, non ti sei accorto che metto la gonna per venire qui già da qualche giorno” lui sorrise e tornò al suo lavoro. A me esplodeva il cazzo e mi segai sul posto, poi andai a casa per aspettare mia moglie.
 
K

ks421

Guest
non vorrei rovinare la magia :)

C'è del vero nella tua risposta, ma secondo me c'è una terra di mezzo affascinantissima dove le cose possono convivere egregiamente...

Aggiungo che ciò che scrivi è decisamente di livello superiore.
Qualche indizio, nel tuo caso, non pregiudica niente.
Anzi, sarebbe un valore aggiunto...
 
OP
paletto77

paletto77

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
174
Punteggio reazione
1,849
Punti
99
TI dico solo una cosa allora... mia moglie lo fa di mestiere, lavora in un ufficio tecnico e lei è la responsabile di alcuni cantieri.
Quasi ogni giorno va nei cantieri per fare misurazioni e sopralluoghi. E' una bella donna e le piace sentire commenti e reazioni dei muratori....
PEr farti capire meglio, non si cambia mai in ufficio, ma preferisce arrivare in cantiere con il suo tacco alto e solo se necessario indossare le scarpe antinfortunistiche.
 
K

ks421

Guest
TI dico solo una cosa allora... mia moglie lo fa di mestiere, lavora in un ufficio tecnico e lei è la responsabile di alcuni cantieri.
Quasi ogni giorno va nei cantieri per fare misurazioni e sopralluoghi. E' una bella donna e le piace sentire commenti e reazioni dei muratori....
PEr farti capire meglio, non si cambia mai in ufficio, ma preferisce arrivare in cantiere con il suo tacco alto e solo se necessario indossare le scarpe antinfortunistiche.

Leggendo i tuoi racconti ho la sensazione che ci sia un fondo di verità che poi viene adattata (poco, un pò o molto...) ai racconti stessi.
Secondo me è una cosa che si percepisce e che rende alcuni racconti diversi da tutti gli altri.
 
OP
paletto77

paletto77

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
174
Punteggio reazione
1,849
Punti
99
Leggendo i tuoi racconti ho la sensazione che ci sia un fondo di verità che poi viene adattata (poco, un pò o molto...) ai racconti stessi.
Secondo me è una cosa che si percepisce e che rende alcuni racconti diversi da tutti gli altri.
è vero, mia moglie poi è una gran rizzacazzi molto estroversa
 
OP
paletto77

paletto77

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
174
Punteggio reazione
1,849
Punti
99
Ecco il seguito...

Dopo quella sera non era più tornata da sola alla casa, aspettava sempre che ci fossi anche io per andare. Conoscendola ero certo che avesse qualche rimorso per avermi tradito. Io non potevo dirle che avevo visto tutto e ci stavo male pensando che lei non fosse tranquilla.

Al cantiere ero sempre tranquillo e le chiedevo come procedessero i vari lavori, lei rispondeva a tutte le domande mostrandomi gli avanzamenti dei lavori. Ogni volta che incrociavamo Marco lui la guardava con sguardi strani, lei non faceva trasparire nessuna emozione. Pensai che il ragazzo non fosse capace di nascondere le emozioni come mia moglie.

Una sera le dissi che non sarei tornato a casa presto e che al cantiere sarebbe dovuta andare da sola. Sembrava scocciata, ma andò lo stesso. Io tornai a casa e lei non c’era. Torno verso l’ora di cena e come l’altra volta mi si gettò al collo dicendomi che aveva voglia. Io capii subito cosa fosse successo e che Marco non era stato in grado di scoparla, probabilmente per via della presenza di Simone sul posto. Quindi Manuela si era dovuta accontentare di immaginarsi piegata sul tavolino mentre il suo culo veniva percosso dai ceffoni di Marco. Notai che indossava un vestito corto, facile da tirare su e mentre lei era ancora stretta tra le mie braccia glielo tirai un po’ su per vedere l’intimo che aveva indossato per Marco… Sorpresa: Nessun intimo. Pensai “Non volevi far perdere tempo al nostro sculacciatore! Troietta”. La portai di peso in camera per scoparla, lei mi prese in bocca il cazzo ed iniziò a succhiarlo avidamente. Mi godevo il suo pompino quando lei a un certo punto si mise a pecorina sul letto con addosso solo le scarpe con tacco 12.

Io mi avvicinai a lei con la mia erezione e lei si girò dicendomi “Sculacciami amore”. Rimasi un attimo interdetto da quella richiesta, poi lei di nuovo “dai sculacciami”. Io allora le presi il culetto tra le mani, alzai la mano destra all’altezza del mio viso e la abbassai velocemente per schiaffeggiare il culo di mia moglie. Lei no fece un fiato. Le diedi un’altra sculacciata e lei mi chiese “amore puoi sculacciarmi anche più forte, mica mi rompi”. Io, colpito nell’orgoglio, scesi più pesantemente con la mano ed il colpo fu abbastanza deciso e sonoro. Lei mi disse “più forte amore” io non volevo farle del male, non riuscivo a colpirla più forte di così senza sapere di farle del male. La colpii di nuovo, ma anche così non bastava, lo voleva più forte. Le infilai le dita nella fica, era umida e pronta a essere usata, ma mi disse “dai amore, impegnati, sculacciami per bene”.

Ero perplesso, le tirai un altro sculaccione, più forte, ma temevo davvero di farle male. Lei allora si girò e mi disse “va beh amore, non preoccuparti, facciamo l’amore”. Si sdraiò sul letto e mi accolse tra le sue cosce. La scopai, ma era palese che non l’avevo soddisfatta in pieno. LE era mancata una cosa quella sera, la mia capacità di sculacciarla a modo… ovvero, come faceva Marco.

Il giorno dopo non mi chiese nemmeno se ero disponibile per andare in cantiere, io le dissi comunque che sarei tornato dopo cena, ma tornai a casa appena dopo le 17:30, lei non c’era. Presi la macchina e partii per andare a vedere cosa stava succedendo. Arrivai appena in tempo per vedere Simone uscire dal vialetto da solo nella sua macchina “Bene, i due sono da soli adesso”. Accostai come l’altra volta ed aspettai 5 minuti prima di uscire, poi mi mossi lentamente per non farmi notare e mi avvicinai. Avvicinandomi sentivo sempre più forti il rumore di uno schiaffo e un sussulto di mia moglie, dopo pochi secondi di nuovo, schiaffo e gemito. La cadenza era lenta, studiata. Girai intorno alla casa e mi posizionai di nuovo in modo da vedere, ma senza farmi vedere. Eccoli. Lei piegata sul tavolino, completamente nuda. Lui dietro di lei che le teneva con la mano sinistra i polsi di Manuela dietro la schiena e la mano destra bene in alto pronta a sculacciare mia moglie. Eccolo di nuovo. Il colpo era ben assestato e violento, lei però gemeva di piacere ad ogni colpo.

Il culo di Manuela era già abbastanza rosso e lui le chiede “Ne hai abbastanza troia?” e lei scuote la testa indicando che non ne ha abbastanza. Lui però si sfila i pantaloni e tira fuori l’uccello già bello ritto e lo pianta nella fica di mia moglie. Lei ulula godendosi il giovane bastone dentro di lei. Lui inizia a muoversi lentamente per poi aumentare l’andatura. Ogni tanto le molla uno o due sculacciate e lei urla di piacere. Lei viene più volte. Lui ci mette un po’ poi lo sento. Marco a un certo punto rallenta e lo sento godere intensamente. Spinge il suo cazzo fino a sbattere le palle sul clitoride di mia moglie. Lei è già venuta più volte, probabilmente adesso lo sente appena, ma le piace la sensazione, le piace farsi riempire.

Dopo pochi colpi ecco che lui si blocca, teso dietro Manuela, le natiche si contraggono, il bacino si muove quasi impercettibilmente, eccolo sta svuotando tutta la sua sborra calda dentro l’utero di mia moglie. Lei ride e gli tiene stretto un polso, quasi a dirgli “non muoverti di qui” mentre lui le sta sborrando dentro.

Dopo un minuto i gemiti cessano, lui si sfila da dentro la vagina di mia moglie e si ricompone. Lei prende dalla borsetta un paio di salviette e cerca di ripulire lo sperma che intanto ha iniziato a colarle dalla fica.

Mentre lei si riveste lui le dà una mano e le dice ad un certo punto “sei bellissima” lei gli sorride, gli dice “grazie” e gli piazza un bacio sulle labbra, leggero, quasi casto. Lei poi finisce di ricomporsi, prende la borsetta e gli dice “Devo andare da mio marito adesso, chiudi tutto prima di andare via. Ciao”. Lui la saluta e lei se ne va. Io corro verso la macchina sperando di fare in tempo per non essere visto.

Riesco a tornare a casa in tempo, accendo la tv e mi piazzo sul divano. Lei entrata dopo 5 minuti. Io “Ciao amore, tutto ok al cantiere” e lei “Sì, amore”, si avvicina a me, mi dà un bacio e il cerco di afferrarla, ma lei si divincola “no amore, puzzo da morire, non ho ancora fatto la doccia da stamani” e corre in bagno.
 

Strady2

"Level 3"
Messaggi
209
Punteggio reazione
279
Punti
69
gliela dovevi fare tu la doccia...

secondo me ci sono due possibili vie di proseguire...
- rimanere anonimo voyeur di tua moglie presa da un altro, lasciando a lei tutto il divertimento e la possibilità di renderti partecipe oppure no.
- farle capire che sai, e che ti piace la situazione... e magari approfittare degli sviluppi e tirarla in mezzo a un bel trio.

in ogni caso se te lo chiede sculacciala piu forte
 
OP
paletto77

paletto77

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
174
Punteggio reazione
1,849
Punti
99
Parte III

Quando sento che lei è sotto la doccia io mi alzo e vado in bagno, le chiedo “allora amore, come stanno andando i lavori?” e lei “bene dai, ho dovuto chiedere a Marco di rifare una parte delle mattonelle in bagno perché aveva sbagliato la sequenza, per questo ci ho messo un po’ di più stasera” ed io pensai subito “certo, proprio per quel motivo e perché Marco ti ha riempita per bene con la sua sborra”.

La cabina della doccia è satinata, quindi non si vede nulla e ne approfitto per rovistare nella biancheria sporca… ecco che trovo le sue mutandine. Le porto al viso e le annuso. L’odore di sborra non era forte, ma c’era. Le macchie biancastre sulle mutandine nere erano un miscuglio tra gli umori di mia moglie e lo sperma di Marco.

Il mio cazzo era di nuovo duro come il marmo. Rimisi le mutandine di mia moglie nel cesto dei panni sporchi ed entrai dentro il box doccia e scopai mia moglie sotto il getto di acqua calda. Le venni dentro, dove poco meno di un’ora prima Marco era già venuto.

Passarono due giorni prima che Manuela tornasse al cantiere, visto che ero libero le dissi che sarei passato io e così feci. Marco era stranamente taciturno, parlavo praticamente solo con il suo capo, Simone, ma gli si illuminarono gli occhi quando dissi a Simone ad alta voce “vedrai che domani passa mia moglie”, poi li salutai e mi congedai.

Il giorno dopo dissi a Manuela che non sarei riuscito a passare e lei si offrì di passare al posto mio, io pensai “certo troia, così potrai farti scopare per bene”. Ovviamente tutto andò come pensavo, li beccai nel salotto stavolta. Simone non c’era. Però erano silenziosi. Lei controllava qualcosa nel montaggio degli infissi e lui era intento a riempire le fughe del pavimento. Lui sembrava quasi incazzato e lei a un certo punto gli disse “Tutto ok Marco?” e lui sembrò quasi che non aspettasse altro. SI girò e sbottò “certo, non ti fai vedere per giorni e nel frattempo ti fai scopare da tuo marito” lei sorrise della sua gelosia e gli disse “Sei geloso?” lui tornò alle sue fughe. Lei si eccita a vedere un uomo geloso di lei. Lei allora gli si avvicina alle spalle e gli dice “Sai che lui è mio marito e tu sei troppo giovane per una relazione…” poi continua “però lui non sa sculacciarmi come fai tu”. Lui allora sorride e si ferma. Poi si rivolge a lei “e allora togliti le mutandine perché devo sfogarmi per questi tre giorni. Lei, in tutta risposta gli dice “Quali mutandine?”.

Marco ha un ghigno affamato, si pulisce le mani e la piega sul solito tavolino. Alza il vestito corto di Manuela e scopre che le mutandine non ci sono per davvero ed esclama “Troia!” e lei gli sorride.

Lui inizia a schiaffeggiare il bellissimo culo di mia moglie e lei chiude gli occhi lasciandosi andare al desiderato dolore/piacere che Marco riesce a darle. Il culo di Manuela inizia ad avere un colorito rossastro allora lui la fa girare e la fa inginocchiare davanti a lui. Lui si abbassa la zip e non fa altro aspettandosi che facesse tutto lei. Mia moglie allora gli slaccia la cintura dei pantaloni, glieli sbottona e li tira giù in modo da liberare il suo cazzo da ogni indumento. Eccola lì, la mia dea, con un cazzo di 20 centimetri o più che le punta la cappella a un niente dal suo naso. E’ bellissima e io la adoro. Lei apre la bocca, ma lui le dà un ceffone sul viso. Lei lo guarda stupita e lui le dice “Adesso ti porto su un altro livello troia!” lei lo guarda e sorride “però non lasciarmi segni sul viso, altrimenti come lo spiego a mio marito?” un altro ceffone, più forte. Lei lascia andare un “ahi”, ma rimane lì, a guardare il cazzo di Marco che quasi le tocca il naso. Lui le prende il mento con una mano e la costringe a guardarlo negli occhi e le chiede “Sei la mia troia” e lei annuisce. Lui poi continua “Succhiami il cazzo guardandomi dritto negli occhi” lei annuisce ancora. Lui le lascia il mento e mia moglie inizia a succhiargli il cazzo. Lingua delicata e mani esperte gli stanno regalando uno dei suoi favolosi pompini. Si guardano negli occhi. Lei a un certo punto distoglie lo sguardo e fulminea parte la mano di Marco che la schiaffeggia. Lei allora riporta subito i suoi occhi in quelli del ragazzo. Lui gode e ha il respiro corto. Lei continua con il suo pompino da maestra. Ad un certo punto le dice “Ingoia tutta la mia sborra puttana, se non lo fai ti prendo a schiaffi” lei annuisce. Lui le tiene la testa con la mano sinistra e svuota tutto il suo sperma nella bocca di mia moglie. Quando ha finito lei si stacca da lui che gli chiede “Apri la bocca e fammi vedere” lei, ancora in ginocchio davanti a lui apre la bocca e tira fuori la lingua.

“Brava la mia troia” le dice e lei sorride, poi lui le chiede “Sei abituata a ingoiare?” e lei replica dicendogli la verità “veramente sei il primo a cui l’ho ingoiata, normalmente la sputo via”. Lui allora la rimette a pecorina sul solito tavolo. Il suo cazzo è ancora in erezione, le tira i capelli con una mano tirandoli forte a sé e lei lascia scappare un “ahh” chiudendo gli occhi per il dolore. Lui però tira più forte obbligandola a inclinare la testa all’indietro. Con i suoi capelli nella sua mano le infilò il cazzo nella fica fradicia e lei gemette di piacere.

Iniziò a scoparla con forza e energia, lei venne e venne più volte. Dopo quella che per me sembrò un’eternità le sfilò il cazzo dalla fica e lo appoggiò un po’ più su, ma non riusciva ad entrare facilmente. Manuela ha un buchetto del culo molto stretto. Lei si allargò le natiche per favorire la penetrazione nell’ano. Lui sputò sul buchetto di mia moglie e appoggiò di nuovo la cappella per spingere. Entrò, lei gli chiese “fai piano lì per favore” e lui accolse la sua richiesta affondando poco per volta e ritraendosi. Ogni volta inumidiva di nuovo il suo cazzo in modo da poter guadagnare uno o due centimetri per ogni affondata nello sfintere di mia moglie. Ad un certo punto riuscì ad affondare completamente, lui le teneva sempre i capelli stretti nella morsa della sua mano, ma piegando la testa all’indietro le sussurrò “cazzo com’è stretto” e lei “ti piace?” e lui grugnì, ma lei capì che era un “sì” e non disse altro mentre Marco fotteva mia moglie nel culo.

Dopo qualche minuto lui venne svuotandosi di nuovo dentro mia moglie. Lo sfilò e le chiese “Non godi con il culo?” e lei “non mi fa impazzire, ma se a te piace te lo lascio fare” e lui “tutte le volte che voglio?” e lei “sono o no la tua troia?” e lui annuì compiaciuto della risposta”.

Dopo un po’ lei gli disse “mi hai sfiancata oggi, torno a casa”, ma prima che potesse riprendere la sua borsetta e andare via, lui la prese per un braccio e le disse “ok, sei sposata e io sono troppo giovane, tutto ok, ma fin quando io ti scopo, tuo marito non potrà farti il culo, quello è il posto solo mio” e lei lo guardò come si guarda un cucciolo e dopo qualche secondo gli rispose “va bene, quello è il posto solo tuo”. Lui la lasciò andare, lei gli diede un bacio e si diresse verso la porta.

Come sempre corsi via e tornai a casa prima di lei.. avevo in mente una cosa che mi avrebbe fatto impazzire. Attesi due giorni per metterla in pratica.

Infatti dopo due giorni, la mattina appena svegli presi mia moglie e la misi a pecorina. Provai ad incularla, ma lei mi disse “amore, non lì, non oggi, mi fa male, forse mi sono tornate le emorroidi”. Stavo esplodendo, la troia obbediva agli ordini di Marco. La cosa mi eccitava da morire. Decisi allora di fare qualcosa di stravolgente. Dissi a mia Moglie che giovedì successivo sarei andato in Germania per lavoro e che sarei dovuto rimanere lì per una settimana, incluso il fine settimana. Prima di partire però installai e configurai un paio di telecamere nascoste nella speranza che lei invitasse Marco a casa per essere scopata in tutta tranquillità.
 
OP
paletto77

paletto77

"Level 5"
1 Anno di Phica.net
Messaggi
174
Punteggio reazione
1,849
Punti
99
Presi una camera in un B&B a una quarantina di chilometri da casa. Non dovevo viaggiare per davvero, ma la voglia di vederla sculacciata da Marco aveva offuscato ogni mio pensiero razionale.

Partii il giovedì mattina. Andai a lavoro normalmente, poi però la sera andavo al B&B. Chiamavo Manuela puntualmente alle 19. Chiacchieravamo del più e del meno, lei non mi chiedeva niente del viaggio, sarò andato in Germania per lavoro non meno di una ventina di volte, ormai non era più curiosa a riguardo.

Avevo il computer personale con me e sullo schermo vedevo le 4 stanze in cui avevo montato le telecamere nascoste. La cucina, il salotto, la camera da letto e il bagno. Erano incredibili le lampadine con telecamera e microfoni che avevo montato, dovevi andare a cambiarle per notare la differenza da lampadine normali. L’immagine era ottimale e l’audio era piuttosto buono, si sentivano anche i rumori più leggeri. Durante le telefonate con Manuela dovevo abbassare il volume del computer per evitare che lei sentisse la sua voce.

Giovedì sera non accadde nulla. La vedevo messaggiare ogni tanto mentre era distesa sul divano, ma niente di più, con le sue amiche si scambiano spesso messaggi. Dopo un po’ non la guardavo più costantemente… era piuttosto noioso. Mi chiedevo se avessi solo perso tempo e soldi in quella cazzata.

Dopo un po’ scrive di nuovo un messaggio e mi squilla la notifica sul mio telefono. Era lei che mi aveva scritto “Buonanotte amore, vado a nanna”. Io le rispondo “Fra poco anche io, notte amore!”. Aspetto che finisca di prepararsi in bagno. Quando si spoglia registro il filmato. Finito in bagno va in camera. La vedo, guarda ancora un po’ il telefono, poi sbadiglia, posa il telefono sul comodino e spegne la luce. In un secondo gli infrarossi entrano in azione e vedo tutta la stanza, molto chiaramente, ma in bianco e nero. Dopo poco Manuela dorme. Spengo il pc e faccio lo stesso. Mi sto dando del cretino… mi lavo i denti e mi preparo pensando che tutto questo era stata un’inutile cazzata… magari Sabato rientro a casa dicendo che avevamo chiuso in anticipo. Pensando a questo vado a dormire.

Venerdì mattina. Vado a lavoro. Spio Manuela ogni tanto tramite il cellulare. E’ nel pieno dei preparativi per andare a lavoro a sua volta. Non perdo l’occasione di registrare la parte in cui si cambia in bagno, mi piace sempre vederla nuda, è sempre una bellissima donna e si prende cura del suo corpo.

Vestita “da ufficio” la vedo prendere la borsa e uscire dal campo visivo, sicuramente sta uscendo di casa. Spengo la connessione e mi metto a lavorare.

Rientro a casa vero le 17:30. Senza molte speranze accendo il pc. La casa è vuota. Non è ancora rientrata. Lascio il computer acceso e vado a farmi una doccia. Quando torno al computer vedo che lei è tornata in casa. E’ al telefono. Alzo il volume per ascoltare. La sento ridere “e quando?”, poi dice “no, oggi non posso, domani” e ride di nuovo. “Dovrai aspettare” e ride ancora “vieni domani, alle 4 del pomeriggio” poi “ok” e chiude la telefonata. Lei guarda il telefono e ride. Speravo fosse Marco al telefono, ma non c’è stato modo di capirlo. Mi faccio dei film porno in testa con mia moglie come protagonista e ho il cazzo durissimo e penso “Domani alle 16 in diretta su questi schermi la troia e il muratore”.

Le arriva un messaggio. La vedo ridere e rispondere. Un altro messaggio, lei sgrana gli occhi e manda un vocale “Sei un maiale”. Inizio a registrare la scena.

Un altro messaggio, sento la voce di un uomo, ma non capisco cosa dica, lei allora manda un altro vocale e dice ridendo “Non ho detto di smettere di mandarmi le foto”. Si sdraia sul letto, prende dal comodino il suo dildo per la stimolazione del clitoride. Si spoglia, rimane con mutandine e reggiseno. Riprende il telefono che intanto ha notificato almeno tre nuovi messaggi.

Mi spoglio anche io, mi prendo il cazzo in mano e inizio a segarmi. Lei sgrana gli occhi e accende il suo piccolo amichetto vibrante e lo infila sotto le mutandine… intanto continua a ricevere e mandare messaggi. La sento gemere. Dopo un po’ manda un vocale “mandami ancora video tuoi”. Dopo un minuto riceve un altro messaggio. E’ un video, non lo vedo, ma sento l’audio forte e chiaro “Vedi come mi sego per te Manu?” lei annuisce sorridendo, il video continua “cazzo come vorrei sbattertelo tra le gambe”.

Lei allora si libera di reggiseno e mutandine, applica di nuovo il piccolo vibratore al clitoride e mette il telefono davanti alla sua fica. Parte la registrazione del video. Lei non dice niente, ma geme mentre il vibratore la fa godere stimolandole il clitoride, dopo una ventina di secondi dice “la mia amichetta qui vorrebbe un grosso uccello adesso”. Spegne la registrazione, lo riguarda soddisfatta, fa lo sguardo di quando si sente molto birichina. Immagino che lo abbia inviato a lui, infatti dopo poco arriva un audio “Cazzo Manu, arrivo da te adesso” e lei “Fermo, stasera deve bastare così. Domani, oggi non posso proprio”, poi dopo pochi secondi manda un nuovo audio “dai fammi venire, mandami ancora foto del tuo amichetto”.

Continuano a scambiarsi messaggio, lei dopo un po’ sta pe venire, prende il telefono, lo avvicina al viso. Chiude gli occhi e urla nel telefono il suo orgasmo. Molla il telefono e si lascia cullare dagli sconquassi che l’orgasmo le sta regalando. Spegne il dildo, riprende il telefono e dice a sé stessa “Invia”. Dopo due secondi “Spero tu abbia capito dal vocale di poco fa che sono venuta guardando il video del tuo uccello, adesso tocca a te”.

Si alza dal letto e raccoglie i vestiti. Va in bagno e torna in camera. Arriva un messaggio. Lei guarda un video, sento la voce di Marco “Cazzo Manu, sto per sborrare per te, vengo… sei la mia troiaaaaaaa” e con un grugnito immagino che sia venuto. Lei gli manda un altro vocale “Quanta ne hai fatta?” e il vocale di risposta “tutta per te”. Poi lei digita un messaggio e molla il telefono sul comodino in ricarica.

La vedo in bagno e inizia a tirar fuori tutti i prodotti e le cose che le servono quando ha intenzione di farsi bella, anzi no, perfetta. Rasoio per depilarsi completamente, creme, asciugacapelli, spazzola, ecc.

Penso “inizia 24 ore prima a prepararsi per lui?”.

Mi riguardo il filmato che ho appena registrato, mi sego. Prima di venire mi faccio un video e lo mando a mia moglie, le scrivo come didascalia del video “Amore mi manchi”. Lei è ancora sotto la doccia.

Vado a fare la doccia anche io e mi preparo per andare a cena. La vedo uscire dalla doccia e asciugarsi. Con l’accappatoio addosso si dirige in camera, prende il telefono e legge i messaggi che le sono arrivati. Guardo Whatsapp, per vedere quando finalmente guarda il mio di messaggi. Passano un paio di minuti ed ecco che arriva la doppia spunta blu. Lei sorride, mi scrive “mi manchi anche tu” e dopo pochi secondi mi arriva un altro suo messaggio. Mi ha inviato il video che si era registrata per Marco. Le rispondo con faccine innamorate e cuoricini, ma penso “Sei una meravigliosa troia”. Le scrivo “Ti amo da impazzire” e lei risponde “anche io amore mio”.

Dopo cena la chiamo e le dico quanto mi abbia fatto piacere ricevere quel video, le ho detto che mi ha aiutato a finire la sega pensando a lei, poi parliamo delle nostre giornate e ci salutiamo. Accendo la TV e tengo il pc acceso con le telecamere attive. Non succede niente di particolare. Verso mezzanotte mi manda un messaggio e mi dà la buonanotte. Le rispondo e lei va a dormire. Meno di un’ora più tardi anche io me ne vado a letto.

Il giorno dopo dormo fino a tardi, mi sveglio che era l’ora di pranzo. Di solito lei si sveglia prima e per pulire la casa mi sveglia, quindi mi godo ancora un po’ di relax sul letto. Accendo il pc e vedo Manuela intenta a pulire la casa. “Ovviamente non può fare brutta figura con Marco” penso.

La chiamo al telefono “Buongiorno amore mio” lei risponde prendendomi in giro “Ti sei alzato adesso vero?” ed io “eheheh non ti si può nascondere niente”, poi parliamo, ma lei taglia corto e mi dice che sta pulendo casa perché stasera vengono le sue amiche a mangiare una pizza e deve mettere a posto.. nella mia testa frullano una marea di pensieri, ma la saluto e chiudo. Vado a pranzo, alle 15 sono di nuovo in camera, mi spoglio completamente e mi metto sul letto con il computer sulle gambe. Le 16 arrivano dopo un’eternità. Marco ancora non si fa vivo. Alle 16:07 suona il campanello. Lei va alla porta, ma non vedo nulla, perché non ci sono telecamere lì. Poi li vedo in cucina e faccio partire la registrazione. Lui mette lo zaino su una sedia e si toglie la giacca e appoggia anche questa sullo schienale della sedia. Lei gli chiede se vuole un caffè, ma lui risponde “Voglio te” e lei ride, ma lui le si avvicina e la prende per un polso, la bacia e lei lo lascia fare. Lei abbassa una mano e gli accarezza il cazzo attraverso i pantaloni e lui le dice “Sì cara è tutto per te”. Lei inizia a slacciare la cintura, ma lui la blocca. “Guido io il gioco”, quindi inizia a spogliarla, lei rimane con addosso solo le scarpe con il tacco e lui tira fuori dallo zaino quella che sembra una racchetta da Padel, ma squadrata e con i buchi. Prende dallo zaino anche una rivista, non capisco di cosa si tratti e lei gli dice “Che roba è?” e lui “Sono riviste porno per feticisti della sculacciata” lei ride, ma lui le dice “Piegati sul tavolo e guarda le foto”, lei protesta un po’ “ma a me non piace guardare i porno”, ma lui la ignora e l’aiuta a piegarsi sul tavolo della cucina. Le piazza la rivista davanti e lei si gira verso di lui cercando di protestare ancora, ma lui in modo repentino le sbatte quella strana racchetta sul culo. Lo schiocco è impressionante e mia moglie lascia andare un piccolo urlo di sorpresa, ma non si muove. Lui ha la voce ferma e sicura adesso e le dice “Guarda la rivista” e lei si gira in avanti e inizia a guardare le figure. Lui le accarezza i glutei. Lei dopo un po’ chiede a Marco “ma queste sono scene reali secondo te?” e lui le risponde “di sicuro, quel rosso sul culo non è facile da replicare con il trucco, poi non hai idea di quante donne adorino essere sculacciate” e lei sorride. Lui la sculaccia di nuovo con quella piccola pala. Lei accusa il colpo, me non urla. Dopo un po’ Manuela finisce la rivista e gli chiede “hai solo questa?” e lui “no cara, sapevo che ti sarebbe piaciuta, ne ho altre. Lui le passa altre tre riviste e lei inizia a sfogliarle. Lui prende dallo zaino una frusta, di quelle che si usano nel BDSM. La usa due volte su Manuela, poi le infila un dito in fica e le dice “Bene troietta, sei quasi pronta” e lei gli chiede “a cosa” e lui le infila il manico della frusta nella fica, lei sobbalza e geme piano di piacere mentre guarda ancora le riviste porno e lui le dice “a questo”. Inizia a schiaffeggiare le natiche di mia moglie con le mani, con forza, con precisione e mestiere. Manuela piano piano perde interesse per le riviste porno e chiude gli occhi appoggiando la testa al tavolo.

Lui le dice “Sei la mia troia” e lei risponde “sì”. Marco allora tira fuori dallo zaino delle corde e inizia a legare mia moglie al tavolo legandole caviglie e polsi, alla fine le chiede “ti fanno male?” e lei risponde “no, ma puoi farmi quello che vuoi” e lui “lo so, ma non c’è bisogno di lasciarti segni indesiderati” lei sorride.

Lui si spoglia e torna dietro al culo di mia moglie. Ricomincia lo schiaffeggiamento ai glutei, la frusta è ancora ben piantata nella sua fica. Ad ogni schiaffo corrisponde un mugolo di piacere di mia moglie. Di tanto in tanto lei gli dice “più forte, fammi sentire la tua troia”. Lui allora sorride e aumenta la forza e lei lo sente, a volte lo schiocco della sculacciata è talmente forte che Manuela ha un sobbalzo e caccia degli “ah” striduli che denotano chiaro dolore e piacere. Lui allora tira fuori il cellulare dalla tasca dei vestiti appoggiati su una sedia e glielo piazza davanti. Lei gli chiede “Cosa è?” e lui “Stamani ho fatto un video di 20 minuti mentre mi segavo e sborravo per te, guardalo mentre mi scopo il tuo culo”. Lei guarda il video e lui torna dietro di lei, le toglie la frusta dalla fica, gliela porta alla bocca e gliela fa leccare “Quanto sei bagnata troia?” e lei sorride tornando a guardare il cazzo di Marco nel video. Lui infila nella fica di mia moglie un piccolo cazzo di gomma, e dopo due secondi inizia a leccarle l’ano. Mentre glielo lecca si ferma un secondo e le chiede “Non ti ha scopato il culo lui vero?” e lei “No, non gliel’ho permesso, è solo per te” e lui “Brava”.

Dopo averla inumidita per bene lui si mette in piedi e appoggia il cazzo sul buco del culo di mia moglie e inizia a spingere. Lei si lamenta un po’, poi però inarca la schiena per permettergli di entrare meglio. Lui con poca fatica la penetra e infilandolo fino in fondo lo vedo buttare indietro la testa e godersi lo sfintere di mia moglie. Lei gli dice “All’inizio fai piano”, lui allora rallenta un po’, ma arriva fino a fine corsa dentro il culo della donna che amo alla follia, vedo il suo cazzo completamente scomparso tra le natiche di mia moglie, ma pochi secondi dopo ecco che ricomincia a muoversi e lo vedo uscire e poi rientrare, piano piano, lentamente, poi però prende velocità e inizia a stantuffare il culo di Manuela. Lei gode un po’, la doppia penetrazione non le dispiace sembra.

Lui esce dal culo di mia moglie, le tiene le natiche ben divaricate e sorride alla vista dell’ano che non si richiude, ci sputa sopra e infila di nuovo il suo lungo cazzo nello stesso buco. Passano due minuti e lui le chiede “Di chi sei la troia?” e lei “tua” e lui “sììì, sei la mia troia e adoro fotterti nel culo”. Dopo un minuto lui dice a voce alta “Ti riempio il culo di sborra troia” e lei “svuotati tutto dai” e lui continua a stantuffarle il culo con il suo lungo cazzo, pochi secondi ancora ed ecco che lui grugnisce e le riempie il culo di sperma. Lo sfila piano dal culo di mia moglie e lei gli chiede “spero tu non abbia finito” e lui “lo sai che posso venire più volte” e lei “lo so”. Lui allora le sfila il cazzo di gomma dalla fica e lei gli chiede “Mi rimetti la rivista di prima alla pagina centrale?”. Lui non dice niente, si avvicina, toglie il telefono e lei “no, lascialo, rimettilo dall’inizio”, lui fa tutto quello che lei le dice e guardando la pagina centrale del porno le chiede “vorresti che lo facessi anche a te?” e lei “potremmo provare”, lui sembra pensarci su e poi le dice “ok, proviamo” mentre la slega le dice “portami una candela e un accendino per favore”. Lei, una volta liberata, si dirige altrove, probabilmente verso lo sgabuzzino, e torna con due candele profumate.

Lui allora la fa inginocchiare e le lega i polsi dietro la schiena e poi li assicura alle caviglie, in modo che lei non possa muovere le braccia o le gambe e che tenga ben esposte le sue magnifiche tette.

Lui accende le candele e le mette il suo lungo cazzo in bocca. Lei non può fare altro che leccare e succhiare, lui gestisce il movimento tenendole la testa ferma con le mani. Ogni tanto affonda il cazzo nella sua gola e lei gorgoglia senza poter respirare, ma non si lamenta, ogni tanto lui commenta con un “mmmm… brava troia”.

Lui allora sfila il cazzo dalla bocca di Manuela e prende le candele, si avvicina a mia moglie e le fa colare qualche goccia di cera liquida sulle tette di lei. Lei lancia un urletto di dolore, lui si ferma e le chiede “Brucia?” e lei “solo un pochino all’inizio, poi passa, quindi lui le chiede “continuo?” e lei “sì”.

Lui allora inizia a versare la cera liquida sulle tette di mia moglie, prima piano, poi sempre più copiosa. Lei geme, ma non si lamenta, le piace quella sensazione. Finita la cera liquida posa di nuovo le candele sul tavolo e lei dice ridendo “La prossima volta ne accendiamo 4 di candele” e lui “sì” poi le piazza un ceffone in pieno viso. Lei si piega da un lato, non se lo aspettava, ma non dice nulla. Lui le rimette il cazzo in gola e lei inizia a succhiare di nuovo. Lo sfila e le dà un altro ceffone, sull’altra guancia, lei sembra un po’ intorpidita, ma quando lui le mette di nuovo il cazzo in bocca non fa un fiato e ricomincia a succhiare.

Guardo il video e rimango di sasso. Odio la violenza sulle donne, ma Manuela sembra goderne. Non sarei capace di farle questo, forse per questo motivo non potrò mai praticare il BDSM, cosa che evidentemente mia moglie sta cercando da un altro uomo. Torno a guardare il filmato. Lui le prende il viso dal mento e lo tira verso l’alto, in modo che lei possa guardarlo in faccia, senza dirle nulla le sputa in faccia e lei chiude gli occhi. Lui con il suo cazzo le sparge la saliva su tutto il viso. Lei non perde l’occasione per leccarglielo tutte le volte che passa vicino alla bocca.

Lui la prende di peso, la porta in camera e senza slegarla la mette distesa sul letto, sta scomoda, i polsi sono ancora legati alle caviglie, ma a lui non sembra importargli molto. LE apre le gambe, le sputa sulla fica e ci infila il cazzo con forza. Lei urla di piacere. Lui si china su di lei, in una specie di posizione del missionario, lei sta scomoda, ma sta godendo davvero tanto. Lui le urla “Sei la mia cagna” e lei “sììì” e lui “Vieni troia, devi urlare il tuo piacere” e lei si lascia completamente andare, urla di piacere e lui le dice “Vieni cagna” e lei obbedisce, ha un possente orgasmo e urla talmente forte che la sentirebbe tutto il vicinato se ci fosse stato qualcuno. Lui allora le dice “Fammi venire dentro di te cagna, dimmi delle parole dolci che possono farmi venire prima” e lei gli dice “Vieni dentro di me, sono la tua cagna e ho bisogno di sentire il tuo sperma dentro, ti prego” e lui “brava, continua” e lei “sono la tua troia, vieni qui tutte le volte che vuoi ed io aprirò le game per te” e lui “e il culo” lei accolse il suggerimento “soprattutto il culo, il mio culo è solo tuo, ci entri solo tu” e lui viene con un grugnito da cavernicolo “aaaaaaaaaahhhhhh”.. poi si ferma, due o tre colpi d’anca e più niente. “Sì Manu, forse la più bella scopata di sempre” lei ride “ma adesso slegami che iniziano a farmi male le braccia” e lui ride “certo, ecco” e le scioglie i nodi.

Lui la prende tra le braccia e lei si lascia stringere. Stanno sul letto per qualche minuto per riprendere fiato. Nudi. Lei però gli dice “Dai, se vuoi farti una doccia vai, poi però devi andare via”. Lui la guarda e le dice “Mi usi come un giocattolo sessuale” e lei “lo so” e risero.

Lui va a fare la doccia. Quando esce si asciuga e raggiunge mia moglie in cucina che si era messa un accappatoio, probabilmente stava per andare a lavarsi anche lei. Lui, nudo e con un’erezione in corso, le si avvicina e le apre l’accappatoio, le guarda le tette “che belle le tue tette, la cera poi donano un non so che” lei ride e richiude l’accappatoio dicendogli “vedo che il tuo amico lì e di nuovo pronto” lui la guarda con malizia e lei “non ti mando a casa in queste condizioni” lo fa sedere su una sedia e inizia a fargli un pompino. In cinque minuti lui si svuota nella sua bocca. Lei va al lavello e sputa per poi sciacquarsi la bocca. Torna da lui e gli dice “dai, adesso vai… ma lasciami queste” indicando le riviste porno. Lui obbedisce sorridendo sornione, si riveste e va via.

Io mando un messaggio a mia moglie “Vi state divertendo tu e le tue amiche?” e lei mi risponde dopo poco “Sì, lo sai, siamo le solite pazze”.
 

Top Bottom