Esperienza reale Insospettabile amica di mia sorella CAPITOLO 2

sormarco

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Tifo per Giulia, sarò di parte, ma nonostante l'essersi comportata da far pena, ha avuto le palle di chiedere scusa, cosa assai rara per una donna.
Anche perché lei ha detto sì sarebbe comportata allo stesso modo, quindi ha capito lui e di conseguenza intelligentemente si è scusata, non ha fatto la stronza.
 
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Inizio parte 7 capitolo 3

Giulia al mio messaggio un pò di sfida mi risponde "vedrai che vengo a riprendere quello che è mio".
Iniziamo a sentirci nuovamente, quasi tutti i giorni, non come coppia e neanche come scopamici.
Semplicemente come amici.
Nessuna foto nuda, nessuna frase spinta.
Io ovviamente provai a fare il maiale ma trovai un muro di fronte.
Dall'altro lato invece, come sempre Anna era presente random con la sua classica strategia, qualche mi piace, qualche reazione, di fatto nulla di concreto ma solo perché cambió nuovamente casa allontanandosi ancora di più da me.
Considerando che in tutto questo arriviamo alle altre ferie, cioè periodo natalizio/befana, da quando ero andato via dalle ferie estive a quelle di fine anno, alla fine Giulia si è sempre tirata indietro sul venirmi a trovare, utilizzando varie motivazioni.
Io ovviamente non mi aspettavo che venisse davvero quando me lo ha detto, parliamoci chiaro, se una persona scompare così, figuriamoci se spende i soldi per venire in treno o aereo e così è stato, di Giulia a casa mia non si vide neanche l'ombra.
Finalmente arriva il giorno delle ferie, preparo la macchina, due red bull, musica a bomba e via tutta una tirata fino a casa dei miei.
Giulia sapeva benissimo che sarei tornato e con tutto questo non si degna neanche di dirmi che mi avrebbe voluto vedere, eppure parlavamo spesso.
Mia sorella quando mi vede mi abbraccia fortissimo, non mi ricordavo avesse quelle tette così "grandi".
Per gli amanti del genere tabù, lascio una descrizione di mia sorella per farvi fantasticare.
Se dovessi pensare da uomo sicuramente la scoperei.
Insomma non passa inosservata, ha un bel culo, non mostra facilmente le forme che comunque sono "contenute".
Le sue amiche sono un pò tutte come Giulia, in linea di massima la più magra sarebbe mia sorella.
In ogni caso, altra circa 1.75, capezzoli spesso duri, da quando ho memoria, da sempre ho notato che la punta dei capezzoli era sempre molto accentuata, capelli mossi scuri, occhi scuri, lineamenti leggeri, poco spigolosi, carnagione chiara.
Parliamo a bassa voce, io sono molto stanco, lei si era svegliata per aprirmi la porta, si va subito a dormire.
La mattina mi sveglio, non trovo nessuno in casa.
Mi sveglio con il cazzo duro e me ne andavo bello tranquillo in giro in mutande.
Ero troppo curioso di sapere che taglia di reggiseno usasse mia sorella, entro nella sua camera e controllo i cassetti fino a trovare tutti i reggiseni.
Trovo molti copricapezzoli e poi i reggiseni, la maggioranza erano una terza.
Da amante delle tette ero super eccitato.
Sento squillare il mio telefono e corro subito a vedere chi fosse.
Era mia sorella che si era alzata presto per andare a fare la spesa con mia madre.
Mi chiedono se volessi mangiare qualcosa in particolare a pranzo, mi dice inoltre che abbiamo ospiti ma il menù lo dovevo scegliere io.
Gli dico che voglio la pasta con il pesto e per secondo mi sarebbe piaciuto mangiare le cosce di pollo.
Ovviamente mi ero sentito anche con qualche amico e subito verso le 10 uno di questi mi dice che vorrebbe andare al bar, sarebbe venuto a prendermi in scooter per prendere un caffè insieme.
Arriva il mio amico sotto casa, si presenta con la moto nuova, bellissima, lucida, ritirata da pochi giorni.
Mi da il casco, andatura tranquilla, non è stato mai uno spericolato, dovevamo fare giusto quei 10km.
Da li in poi non ricordo più nulla o quasi....

Fine parte 7 capitolo 3
 

sormarco

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Inizio parte 7 capitolo 3

Giulia al mio messaggio un pò di sfida mi risponde "vedrai che vengo a riprendere quello che è mio".
Iniziamo a sentirci nuovamente, quasi tutti i giorni, non come coppia e neanche come scopamici.
Semplicemente come amici.
Nessuna foto nuda, nessuna frase spinta.
Io ovviamente provai a fare il maiale ma trovai un muro di fronte.
Dall'altro lato invece, come sempre Anna era presente random con la sua classica strategia, qualche mi piace, qualche reazione, di fatto nulla di concreto ma solo perché cambió nuovamente casa allontanandosi ancora di più da me.
Considerando che in tutto questo arriviamo alle altre ferie, cioè periodo natalizio/befana, da quando ero andato via dalle ferie estive a quelle di fine anno, alla fine Giulia si è sempre tirata indietro sul venirmi a trovare, utilizzando varie motivazioni.
Io ovviamente non mi aspettavo che venisse davvero quando me lo ha detto, parliamoci chiaro, se una persona scompare così, figuriamoci se spende i soldi per venire in treno o aereo e così è stato, di Giulia a casa mia non si vide neanche l'ombra.
Finalmente arriva il giorno delle ferie, preparo la macchina, due red bull, musica a bomba e via tutta una tirata fino a casa dei miei.
Giulia sapeva benissimo che sarei tornato e con tutto questo non si degna neanche di dirmi che mi avrebbe voluto vedere, eppure parlavamo spesso.
Mia sorella quando mi vede mi abbraccia fortissimo, non mi ricordavo avesse quelle tette così "grandi".
Per gli amanti del genere tabù, lascio una descrizione di mia sorella per farvi fantasticare.
Se dovessi pensare da uomo sicuramente la scoperei.
Insomma non passa inosservata, ha un bel culo, non mostra facilmente le forme che comunque sono "contenute".
Le sue amiche sono un pò tutte come Giulia, in linea di massima la più magra sarebbe mia sorella.
In ogni caso, altra circa 1.75, capezzoli spesso duri, da quando ho memoria, da sempre ho notato che la punta dei capezzoli era sempre molto accentuata, capelli mossi scuri, occhi scuri, lineamenti leggeri, poco spigolosi, carnagione chiara.
Parliamo a bassa voce, io sono molto stanco, lei si era svegliata per aprirmi la porta, si va subito a dormire.
La mattina mi sveglio, non trovo nessuno in casa.
Mi sveglio con il cazzo duro e me ne andavo bello tranquillo in giro in mutande.
Ero troppo curioso di sapere che taglia di reggiseno usasse mia sorella, entro nella sua camera e controllo i cassetti fino a trovare tutti i reggiseni.
Trovo molti copricapezzoli e poi i reggiseni, la maggioranza erano una terza.
Da amante delle tette ero super eccitato.
Sento squillare il mio telefono e corro subito a vedere chi fosse.
Era mia sorella che si era alzata presto per andare a fare la spesa con mia madre.
Mi chiedono se volessi mangiare qualcosa in particolare a pranzo, mi dice inoltre che abbiamo ospiti ma il menù lo dovevo scegliere io.
Gli dico che voglio la pasta con il pesto e per secondo mi sarebbe piaciuto mangiare le cosce di pollo.
Ovviamente mi ero sentito anche con qualche amico e subito verso le 10 uno di questi mi dice che vorrebbe andare al bar, sarebbe venuto a prendermi in scooter per prendere un caffè insieme.
Arriva il mio amico sotto casa, si presenta con la moto nuova, bellissima, lucida, ritirata da pochi giorni.
Mi da il casco, andatura tranquilla, non è stato mai uno spericolato, dovevamo fare giusto quei 10km.
Da li in poi non ricordo più nulla o quasi....

Fine parte 7 capitolo 3
😱😱😱Cazzo!!!ti sei ricordato tutto anche il numero di peli sul culo del 😼 gatto e alla fine non ricordi il meglio. Non dire più che sei amico mio!!! 😂😂😂
 
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Inizio parte 8 capitolo 3

Di colpo una signora svolta senza guardare completamente con una inversione a U.
In vita mia mai ho visto una cosa del genere, una inversione a U talmente brusca da far invidia ai migliori film di polizia.
Il mio amico fa appena in tempo a premere il freno anteriore ma ormai la direzione era quella, ci ritroviamo completamente sul fianco della macchina di questa testa di cazzo.
Io per non finire addosso al mio amico con il mio peso un istante prima di sbattere do un colpo sulle pedane e mi lancio di lato sbattendo contro lo spigolo posteriore della macchina.
Da li il vuoto completo che citavo alla fine della parte 7.
Questo che scriverò da ora in avanti sarà quello che mi è stato raccontato mesi dopo, il mio amico praticamente sbattendo riesce come a scivolare verso il muso della macchina quindi una volta impuntata la moto contro la macchina lui per fortuna riesce un pò a "controllare" la sua caduta, scivolando sul cofano, scivola un pò sull'asfalto ma immediatamente si rialza.
Onestamente non so a quanto abbiamo sbattuto ma saranno stati almeno 80 o qualcosa del genere.
Io invece l'ultimo ricordo nitido che ho è il faro della macchina che mi sbatte sul fianco, forse avrei dovuto stare dietro di lui fermo ma il mio altruismo mi ha spinto a non fargli male preferendo farmi più male io.
Onestamente non so come sarebbe andata ma di fatto mi sono fatto male soltanto io e anche seriamente.
Il mio amico dice che è corso verso di me, si sono fermate tutte le auto, mi racconta di una folla e io a terra senza sensi, avevamo tutti e due il casco integrale.
L'ambulanza arriva pochi minuti dopo, lui preso dall'adrenalina non sente ancora nessun dolore ma aveva delle escoriazioni ovviamente.
Ho un vago ricordo di quando eravamo sull'ambulanza, ricordo le sirene, mi ha detto il mio amico che mi ha visto sorridere quando eravamo sull'ambulanza, dice che gli ho chiesto se stiamo correndo forte con l'ambulanza, oltre questo il nulla.
Prognosi riservata, qui lascio da parte i dettagli e vado avanti, mi sono rotto qualche costola, un braccio, milza e altro.
Mi risveglio cinque giorni dopo, completamente immobile, per fortuna nessun danno irreversibile.
Un bel regalo di natale.
Nella parte 7 avevo detto che avevamo ospiti a pranzo, l'ospite era Giulia che una volta appresa la notizia scoppia in lacrime impaurita e lascia cadere tutto il castello creato rischiando ovviamente di litigare con mia sorella.
Al mio risveglio trovo mia sorella, da sola.
I medici corrono subito, iniziano a farmi delle domande, ad alcune rispondo bene ad altre no, ma per loro era normale in quel primo momento.
Vanno via, rimaniamo soli.
Vedo Luana prendere il telefono e scrivere un messaggio.
Luana sorridente: tra poco viene a trovarti qualcuno
Io: che palle non voglio a nessuno
Luana: sicuro?
Io: se trovo quella bastarda che ha girato in quel modo la metto sotto
Luana scoppia a ridere: ok, ti stai riprendendo
Avverto dolori fortissimi, respiravo male, tornano i medici, non so perché ma mi riaddormento di nuovo.
Mi sveglio nel pomeriggio e trovo Giulia, da sola a tenermi la mano.
A mia volta con la poca forza che avevo cerco di muovere un dito o qualcosa per farle capire che mi ero accorto di lei.
Non riuscivo a stare sveglio maledizione.
Finalmente tengo gli occhi aperti, Giulia scoppia in lacrime senza dire nulla, mi diceva scusa e di perdonarla.
Taglio un pò per non dilungare troppo tutta la parte "ospedale", andremmo fuori tema.
Ci sono voluti un paio di mesi prima che mi riprendessi però vi racconto un episodio successo in ospedale, ovviamente è successo quando stavo meglio.
Un giorno Giulia viene a trovarmi, portandomi della cioccolata.
Io: buongiorno
Giulia: ciao😊
Allora? Come stai?
Io: bene, sono riuscito ad alzarmi piano piano ma ho sempre qualche dolore/fitta al petto o sul fianco.
Giulia: bene! Sono contenta!
Io: le tue amiche la in mezzo invece come stanno? È da tanto che non ho un pò di vitamina F.
Ah, premesso che in camera in ospedale ero solo.
Giulia: neanche quella botta ti ha sistemato, e comunque, mi fa piacere che pensi alle mie tette, te le ricordi ancora?
Io: eh, però mi faccio male se ti penso, qui da solo non posso neanche segarmi.
Giulia si alza e va chiudere la porta a chiave.
Giulia: finalmente soli come una volta.
Io: quando fai cosi sei pericolosa.
Di colpo si tira fuori le tette e mi chiede se voglio una sega "lenitiva".
Ovviamente sono durato qualche minuto e poco prima di venire mette la bocca per non sporcare nulla.
Quanta sborra, mai sentita così tanta uscire dal mio cazzo, un sollievo vero dopo tutto quel tempo, finalmente vedevo un pò di "normalità".

FINE capitolo 3

Ovviamente continua con il capitolo 4.

Allora che ne pensate?
Ve lo aspettavate?
Comunque per colpa di quell'incidente alla fine non ho avuto nessun danno irreversibile, "oggi" a parte qualche segno/cicatrice non ho nessun problema.
 

Turex07

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Inizio parte 8 capitolo 3

Di colpo una signora svolta senza guardare completamente con una inversione a U.
In vita mia mai ho visto una cosa del genere, una inversione a U talmente brusca da far invidia ai migliori film di polizia.
Il mio amico fa appena in tempo a premere il freno anteriore ma ormai la direzione era quella, ci ritroviamo completamente sul fianco della macchina di questa testa di cazzo.
Io per non finire addosso al mio amico con il mio peso un istante prima di sbattere do un colpo sulle pedane e mi lancio di lato sbattendo contro lo spigolo posteriore della macchina.
Da li il vuoto completo che citavo alla fine della parte 7.
Questo che scriverò da ora in avanti sarà quello che mi è stato raccontato mesi dopo, il mio amico praticamente sbattendo riesce come a scivolare verso il muso della macchina quindi una volta impuntata la moto contro la macchina lui per fortuna riesce un pò a "controllare" la sua caduta, scivolando sul cofano, scivola un pò sull'asfalto ma immediatamente si rialza.
Onestamente non so a quanto abbiamo sbattuto ma saranno stati almeno 80 o qualcosa del genere.
Io invece l'ultimo ricordo nitido che ho è il faro della macchina che mi sbatte sul fianco, forse avrei dovuto stare dietro di lui fermo ma il mio altruismo mi ha spinto a non fargli male preferendo farmi più male io.
Onestamente non so come sarebbe andata ma di fatto mi sono fatto male soltanto io e anche seriamente.
Il mio amico dice che è corso verso di me, si sono fermate tutte le auto, mi racconta di una folla e io a terra senza sensi, avevamo tutti e due il casco integrale.
L'ambulanza arriva pochi minuti dopo, lui preso dall'adrenalina non sente ancora nessun dolore ma aveva delle escoriazioni ovviamente.
Ho un vago ricordo di quando eravamo sull'ambulanza, ricordo le sirene, mi ha detto il mio amico che mi ha visto sorridere quando eravamo sull'ambulanza, dice che gli ho chiesto se stiamo correndo forte con l'ambulanza, oltre questo il nulla.
Prognosi riservata, qui lascio da parte i dettagli e vado avanti, mi sono rotto qualche costola, un braccio, milza e altro.
Mi risveglio cinque giorni dopo, completamente immobile, per fortuna nessun danno irreversibile.
Un bel regalo di natale.
Nella parte 7 avevo detto che avevamo ospiti a pranzo, l'ospite era Giulia che una volta appresa la notizia scoppia in lacrime impaurita e lascia cadere tutto il castello creato rischiando ovviamente di litigare con mia sorella.
Al mio risveglio trovo mia sorella, da sola.
I medici corrono subito, iniziano a farmi delle domande, ad alcune rispondo bene ad altre no, ma per loro era normale in quel primo momento.
Vanno via, rimaniamo soli.
Vedo Luana prendere il telefono e scrivere un messaggio.
Luana sorridente: tra poco viene a trovarti qualcuno
Io: che palle non voglio a nessuno
Luana: sicuro?
Io: se trovo quella bastarda che ha girato in quel modo la metto sotto
Luana scoppia a ridere: ok, ti stai riprendendo
Avverto dolori fortissimi, respiravo male, tornano i medici, non so perché ma mi riaddormento di nuovo.
Mi sveglio nel pomeriggio e trovo Giulia, da sola a tenermi la mano.
A mia volta con la poca forza che avevo cerco di muovere un dito o qualcosa per farle capire che mi ero accorto di lei.
Non riuscivo a stare sveglio maledizione.
Finalmente tengo gli occhi aperti, Giulia scoppia in lacrime senza dire nulla, mi diceva scusa e di perdonarla.
Taglio un pò per non dilungare troppo tutta la parte "ospedale", andremmo fuori tema.
Ci sono voluti un paio di mesi prima che mi riprendessi però vi racconto un episodio successo in ospedale, ovviamente è successo quando stavo meglio.
Un giorno Giulia viene a trovarmi, portandomi della cioccolata.
Io: buongiorno
Giulia: ciao😊
Allora? Come stai?
Io: bene, sono riuscito ad alzarmi piano piano ma ho sempre qualche dolore/fitta al petto o sul fianco.
Giulia: bene! Sono contenta!
Io: le tue amiche la in mezzo invece come stanno? È da tanto che non ho un pò di vitamina F.
Ah, premesso che in camera in ospedale ero solo.
Giulia: neanche quella botta ti ha sistemato, e comunque, mi fa piacere che pensi alle mie tette, te le ricordi ancora?
Io: eh, però mi faccio male se ti penso, qui da solo non posso neanche segarmi.
Giulia si alza e va chiudere la porta a chiave.
Giulia: finalmente soli come una volta.
Io: quando fai cosi sei pericolosa.
Di colpo si tira fuori le tette e mi chiede se voglio una sega "lenitiva".
Ovviamente sono durato qualche minuto e poco prima di venire mette la bocca per non sporcare nulla.
Quanta sborra, mai sentita così tanta uscire dal mio cazzo, un sollievo vero dopo tutto quel tempo, finalmente vedevo un pò di "normalità".

FINE capitolo 3

Ovviamente continua con il capitolo 4.

Allora che ne pensate?
Ve lo aspettavate?
Comunque per colpa di quell'incidente alla fine non ho avuto nessun danno irreversibile, "oggi" a parte qualche segno/cicatrice non ho nessun problema.
Lieto che ti sia ripreso e non abbia avuto danni irreversibili. Beh, Giulia a quanto pare sembra affezionata a te e credo possa esser il preludio di una storia. Attendo il quarto capitolo, credo continuerai a scriverlo qui, su questo thread.
 

smartworking

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Inizio parte 8 capitolo 3

Di colpo una signora svolta senza guardare completamente con una inversione a U.
In vita mia mai ho visto una cosa del genere, una inversione a U talmente brusca da far invidia ai migliori film di polizia.
Il mio amico fa appena in tempo a premere il freno anteriore ma ormai la direzione era quella, ci ritroviamo completamente sul fianco della macchina di questa testa di cazzo.
Io per non finire addosso al mio amico con il mio peso un istante prima di sbattere do un colpo sulle pedane e mi lancio di lato sbattendo contro lo spigolo posteriore della macchina.
Da li il vuoto completo che citavo alla fine della parte 7.
Questo che scriverò da ora in avanti sarà quello che mi è stato raccontato mesi dopo, il mio amico praticamente sbattendo riesce come a scivolare verso il muso della macchina quindi una volta impuntata la moto contro la macchina lui per fortuna riesce un pò a "controllare" la sua caduta, scivolando sul cofano, scivola un pò sull'asfalto ma immediatamente si rialza.
Onestamente non so a quanto abbiamo sbattuto ma saranno stati almeno 80 o qualcosa del genere.
Io invece l'ultimo ricordo nitido che ho è il faro della macchina che mi sbatte sul fianco, forse avrei dovuto stare dietro di lui fermo ma il mio altruismo mi ha spinto a non fargli male preferendo farmi più male io.
Onestamente non so come sarebbe andata ma di fatto mi sono fatto male soltanto io e anche seriamente.
Il mio amico dice che è corso verso di me, si sono fermate tutte le auto, mi racconta di una folla e io a terra senza sensi, avevamo tutti e due il casco integrale.
L'ambulanza arriva pochi minuti dopo, lui preso dall'adrenalina non sente ancora nessun dolore ma aveva delle escoriazioni ovviamente.
Ho un vago ricordo di quando eravamo sull'ambulanza, ricordo le sirene, mi ha detto il mio amico che mi ha visto sorridere quando eravamo sull'ambulanza, dice che gli ho chiesto se stiamo correndo forte con l'ambulanza, oltre questo il nulla.
Prognosi riservata, qui lascio da parte i dettagli e vado avanti, mi sono rotto qualche costola, un braccio, milza e altro.
Mi risveglio cinque giorni dopo, completamente immobile, per fortuna nessun danno irreversibile.
Un bel regalo di natale.
Nella parte 7 avevo detto che avevamo ospiti a pranzo, l'ospite era Giulia che una volta appresa la notizia scoppia in lacrime impaurita e lascia cadere tutto il castello creato rischiando ovviamente di litigare con mia sorella.
Al mio risveglio trovo mia sorella, da sola.
I medici corrono subito, iniziano a farmi delle domande, ad alcune rispondo bene ad altre no, ma per loro era normale in quel primo momento.
Vanno via, rimaniamo soli.
Vedo Luana prendere il telefono e scrivere un messaggio.
Luana sorridente: tra poco viene a trovarti qualcuno
Io: che palle non voglio a nessuno
Luana: sicuro?
Io: se trovo quella bastarda che ha girato in quel modo la metto sotto
Luana scoppia a ridere: ok, ti stai riprendendo
Avverto dolori fortissimi, respiravo male, tornano i medici, non so perché ma mi riaddormento di nuovo.
Mi sveglio nel pomeriggio e trovo Giulia, da sola a tenermi la mano.
A mia volta con la poca forza che avevo cerco di muovere un dito o qualcosa per farle capire che mi ero accorto di lei.
Non riuscivo a stare sveglio maledizione.
Finalmente tengo gli occhi aperti, Giulia scoppia in lacrime senza dire nulla, mi diceva scusa e di perdonarla.
Taglio un pò per non dilungare troppo tutta la parte "ospedale", andremmo fuori tema.
Ci sono voluti un paio di mesi prima che mi riprendessi però vi racconto un episodio successo in ospedale, ovviamente è successo quando stavo meglio.
Un giorno Giulia viene a trovarmi, portandomi della cioccolata.
Io: buongiorno
Giulia: ciao😊
Allora? Come stai?
Io: bene, sono riuscito ad alzarmi piano piano ma ho sempre qualche dolore/fitta al petto o sul fianco.
Giulia: bene! Sono contenta!
Io: le tue amiche la in mezzo invece come stanno? È da tanto che non ho un pò di vitamina F.
Ah, premesso che in camera in ospedale ero solo.
Giulia: neanche quella botta ti ha sistemato, e comunque, mi fa piacere che pensi alle mie tette, te le ricordi ancora?
Io: eh, però mi faccio male se ti penso, qui da solo non posso neanche segarmi.
Giulia si alza e va chiudere la porta a chiave.
Giulia: finalmente soli come una volta.
Io: quando fai cosi sei pericolosa.
Di colpo si tira fuori le tette e mi chiede se voglio una sega "lenitiva".
Ovviamente sono durato qualche minuto e poco prima di venire mette la bocca per non sporcare nulla.
Quanta sborra, mai sentita così tanta uscire dal mio cazzo, un sollievo vero dopo tutto quel tempo, finalmente vedevo un pò di "normalità".

FINE capitolo 3

Ovviamente continua con il capitolo 4.

Allora che ne pensate?
Ve lo aspettavate?
Comunque per colpa di quell'incidente alla fine non ho avuto nessun danno irreversibile, "oggi" a parte qualche segno/cicatrice non ho nessun problema.
felice che non sia stato niente di grave e non vedo l'ora di leggere il capitolo 4, sono certo che avremo molte soddisfazioni da giulia
 
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veinytits

veinytits

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va beh, ma l'avatar chi è giulia? che bella gnocca

Eccola qua, se ti può far piacere, il fisico è simile a quello di Anna.
Non è un caso se l'ho messa come immagine del profilo😁
Speravo che qualcuno si accorgesse.
 

Turex07

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Eccola qua, se ti può far piacere, il fisico è simile a quello di Anna.
Non è un caso se l'ho messa come immagine del profilo😁
Speravo che qualcuno si accorgesse.
Mentre se dovessi paragonare Giulia? Intendo sempre pornostar o comunque qualcuno di famoso
 

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Di colpo una signora svolta senza guardare completamente con una inversione a U.
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Il mio amico fa appena in tempo a premere il freno anteriore ma ormai la direzione era quella, ci ritroviamo completamente sul fianco della macchina di questa testa di cazzo.
Io per non finire addosso al mio amico con il mio peso un istante prima di sbattere do un colpo sulle pedane e mi lancio di lato sbattendo contro lo spigolo posteriore della macchina.
Da li il vuoto completo che citavo alla fine della parte 7.
Questo che scriverò da ora in avanti sarà quello che mi è stato raccontato mesi dopo, il mio amico praticamente sbattendo riesce come a scivolare verso il muso della macchina quindi una volta impuntata la moto contro la macchina lui per fortuna riesce un pò a "controllare" la sua caduta, scivolando sul cofano, scivola un pò sull'asfalto ma immediatamente si rialza.
Onestamente non so a quanto abbiamo sbattuto ma saranno stati almeno 80 o qualcosa del genere.
Io invece l'ultimo ricordo nitido che ho è il faro della macchina che mi sbatte sul fianco, forse avrei dovuto stare dietro di lui fermo ma il mio altruismo mi ha spinto a non fargli male preferendo farmi più male io.
Onestamente non so come sarebbe andata ma di fatto mi sono fatto male soltanto io e anche seriamente.
Il mio amico dice che è corso verso di me, si sono fermate tutte le auto, mi racconta di una folla e io a terra senza sensi, avevamo tutti e due il casco integrale.
L'ambulanza arriva pochi minuti dopo, lui preso dall'adrenalina non sente ancora nessun dolore ma aveva delle escoriazioni ovviamente.
Ho un vago ricordo di quando eravamo sull'ambulanza, ricordo le sirene, mi ha detto il mio amico che mi ha visto sorridere quando eravamo sull'ambulanza, dice che gli ho chiesto se stiamo correndo forte con l'ambulanza, oltre questo il nulla.
Prognosi riservata, qui lascio da parte i dettagli e vado avanti, mi sono rotto qualche costola, un braccio, milza e altro.
Mi risveglio cinque giorni dopo, completamente immobile, per fortuna nessun danno irreversibile.
Un bel regalo di natale.
Nella parte 7 avevo detto che avevamo ospiti a pranzo, l'ospite era Giulia che una volta appresa la notizia scoppia in lacrime impaurita e lascia cadere tutto il castello creato rischiando ovviamente di litigare con mia sorella.
Al mio risveglio trovo mia sorella, da sola.
I medici corrono subito, iniziano a farmi delle domande, ad alcune rispondo bene ad altre no, ma per loro era normale in quel primo momento.
Vanno via, rimaniamo soli.
Vedo Luana prendere il telefono e scrivere un messaggio.
Luana sorridente: tra poco viene a trovarti qualcuno
Io: che palle non voglio a nessuno
Luana: sicuro?
Io: se trovo quella bastarda che ha girato in quel modo la metto sotto
Luana scoppia a ridere: ok, ti stai riprendendo
Avverto dolori fortissimi, respiravo male, tornano i medici, non so perché ma mi riaddormento di nuovo.
Mi sveglio nel pomeriggio e trovo Giulia, da sola a tenermi la mano.
A mia volta con la poca forza che avevo cerco di muovere un dito o qualcosa per farle capire che mi ero accorto di lei.
Non riuscivo a stare sveglio maledizione.
Finalmente tengo gli occhi aperti, Giulia scoppia in lacrime senza dire nulla, mi diceva scusa e di perdonarla.
Taglio un pò per non dilungare troppo tutta la parte "ospedale", andremmo fuori tema.
Ci sono voluti un paio di mesi prima che mi riprendessi però vi racconto un episodio successo in ospedale, ovviamente è successo quando stavo meglio.
Un giorno Giulia viene a trovarmi, portandomi della cioccolata.
Io: buongiorno
Giulia: ciao😊
Allora? Come stai?
Io: bene, sono riuscito ad alzarmi piano piano ma ho sempre qualche dolore/fitta al petto o sul fianco.
Giulia: bene! Sono contenta!
Io: le tue amiche la in mezzo invece come stanno? È da tanto che non ho un pò di vitamina F.
Ah, premesso che in camera in ospedale ero solo.
Giulia: neanche quella botta ti ha sistemato, e comunque, mi fa piacere che pensi alle mie tette, te le ricordi ancora?
Io: eh, però mi faccio male se ti penso, qui da solo non posso neanche segarmi.
Giulia si alza e va chiudere la porta a chiave.
Giulia: finalmente soli come una volta.
Io: quando fai cosi sei pericolosa.
Di colpo si tira fuori le tette e mi chiede se voglio una sega "lenitiva".
Ovviamente sono durato qualche minuto e poco prima di venire mette la bocca per non sporcare nulla.
Quanta sborra, mai sentita così tanta uscire dal mio cazzo, un sollievo vero dopo tutto quel tempo, finalmente vedevo un pò di "normalità".

FINE capitolo 3

Ovviamente continua con il capitolo 4.

Allora che ne pensate?
Ve lo aspettavate?
Comunque per colpa di quell'incidente alla fine non ho avuto nessun danno irreversibile, "oggi" a parte qualche segno/cicatrice non ho nessun problema.
bhe l importante e che non ti e successo niente di grave e pericoloso.... pero ti ha riavvicinato molto a lei :D
 

sormarco

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Di colpo una signora svolta senza guardare completamente con una inversione a U.
In vita mia mai ho visto una cosa del genere, una inversione a U talmente brusca da far invidia ai migliori film di polizia.
Il mio amico fa appena in tempo a premere il freno anteriore ma ormai la direzione era quella, ci ritroviamo completamente sul fianco della macchina di questa testa di cazzo.
Io per non finire addosso al mio amico con il mio peso un istante prima di sbattere do un colpo sulle pedane e mi lancio di lato sbattendo contro lo spigolo posteriore della macchina.
Da li il vuoto completo che citavo alla fine della parte 7.
Questo che scriverò da ora in avanti sarà quello che mi è stato raccontato mesi dopo, il mio amico praticamente sbattendo riesce come a scivolare verso il muso della macchina quindi una volta impuntata la moto contro la macchina lui per fortuna riesce un pò a "controllare" la sua caduta, scivolando sul cofano, scivola un pò sull'asfalto ma immediatamente si rialza.
Onestamente non so a quanto abbiamo sbattuto ma saranno stati almeno 80 o qualcosa del genere.
Io invece l'ultimo ricordo nitido che ho è il faro della macchina che mi sbatte sul fianco, forse avrei dovuto stare dietro di lui fermo ma il mio altruismo mi ha spinto a non fargli male preferendo farmi più male io.
Onestamente non so come sarebbe andata ma di fatto mi sono fatto male soltanto io e anche seriamente.
Il mio amico dice che è corso verso di me, si sono fermate tutte le auto, mi racconta di una folla e io a terra senza sensi, avevamo tutti e due il casco integrale.
L'ambulanza arriva pochi minuti dopo, lui preso dall'adrenalina non sente ancora nessun dolore ma aveva delle escoriazioni ovviamente.
Ho un vago ricordo di quando eravamo sull'ambulanza, ricordo le sirene, mi ha detto il mio amico che mi ha visto sorridere quando eravamo sull'ambulanza, dice che gli ho chiesto se stiamo correndo forte con l'ambulanza, oltre questo il nulla.
Prognosi riservata, qui lascio da parte i dettagli e vado avanti, mi sono rotto qualche costola, un braccio, milza e altro.
Mi risveglio cinque giorni dopo, completamente immobile, per fortuna nessun danno irreversibile.
Un bel regalo di natale.
Nella parte 7 avevo detto che avevamo ospiti a pranzo, l'ospite era Giulia che una volta appresa la notizia scoppia in lacrime impaurita e lascia cadere tutto il castello creato rischiando ovviamente di litigare con mia sorella.
Al mio risveglio trovo mia sorella, da sola.
I medici corrono subito, iniziano a farmi delle domande, ad alcune rispondo bene ad altre no, ma per loro era normale in quel primo momento.
Vanno via, rimaniamo soli.
Vedo Luana prendere il telefono e scrivere un messaggio.
Luana sorridente: tra poco viene a trovarti qualcuno
Io: che palle non voglio a nessuno
Luana: sicuro?
Io: se trovo quella bastarda che ha girato in quel modo la metto sotto
Luana scoppia a ridere: ok, ti stai riprendendo
Avverto dolori fortissimi, respiravo male, tornano i medici, non so perché ma mi riaddormento di nuovo.
Mi sveglio nel pomeriggio e trovo Giulia, da sola a tenermi la mano.
A mia volta con la poca forza che avevo cerco di muovere un dito o qualcosa per farle capire che mi ero accorto di lei.
Non riuscivo a stare sveglio maledizione.
Finalmente tengo gli occhi aperti, Giulia scoppia in lacrime senza dire nulla, mi diceva scusa e di perdonarla.
Taglio un pò per non dilungare troppo tutta la parte "ospedale", andremmo fuori tema.
Ci sono voluti un paio di mesi prima che mi riprendessi però vi racconto un episodio successo in ospedale, ovviamente è successo quando stavo meglio.
Un giorno Giulia viene a trovarmi, portandomi della cioccolata.
Io: buongiorno
Giulia: ciao😊
Allora? Come stai?
Io: bene, sono riuscito ad alzarmi piano piano ma ho sempre qualche dolore/fitta al petto o sul fianco.
Giulia: bene! Sono contenta!
Io: le tue amiche la in mezzo invece come stanno? È da tanto che non ho un pò di vitamina F.
Ah, premesso che in camera in ospedale ero solo.
Giulia: neanche quella botta ti ha sistemato, e comunque, mi fa piacere che pensi alle mie tette, te le ricordi ancora?
Io: eh, però mi faccio male se ti penso, qui da solo non posso neanche segarmi.
Giulia si alza e va chiudere la porta a chiave.
Giulia: finalmente soli come una volta.
Io: quando fai cosi sei pericolosa.
Di colpo si tira fuori le tette e mi chiede se voglio una sega "lenitiva".
Ovviamente sono durato qualche minuto e poco prima di venire mette la bocca per non sporcare nulla.
Quanta sborra, mai sentita così tanta uscire dal mio cazzo, un sollievo vero dopo tutto quel tempo, finalmente vedevo un pò di "normalità".

FINE capitolo 3

Ovviamente continua con il capitolo 4.

Allora che ne pensate?
Ve lo aspettavate?
Comunque per colpa di quell'incidente alla fine non ho avuto nessun danno irreversibile, "oggi" a parte qualche segno/cicatrice non ho nessun problema.
Brava Giulia, comunque una domanda è d'obbligo quella stronza rotta in culo dell'inversione ad U ?
 
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veinytits

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e niente, le Ella Knox di turno capitano tutte agli altri 😂 chapeau!
Qualcuno nel mondo ci deve pur riuscire 😂
È ovvio che se pensi sia ella nox pensi che sia chissà cosa e di fatto sono due normalissime ragazze.
Cioè se vedessi passare Giulia vestita pensi che è una suora.
Di Anna invece solo a guardarla per quanto è sfacciata te lo aspetti che sia una maialona.
Sono due belle ragazze ma ovviamente hanno i loro "difetti", le loro vite normali.
Anna è ovvio che sia più "libertina", Giulia invece è più tranquilla.
È normale che questa foto che ti ho linkato sono anche foto con shooting professionale e obiettivamente è perfetta.
 

Turex07

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Circa così.
È riccia però o mossa ogni tanto,
Le tette, più rotonde e meno a punta.
Perfetto, grazie ☺️ tanta, tantissima roba
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Qualcuno nel mondo ci deve pur riuscire 😂
È ovvio che se pensi sia ella nox pensi che sia chissà cosa e di fatto sono due normalissime ragazze.
Cioè se vedessi passare Giulia vestita pensi che è una suora.
Di Anna invece solo a guardarla per quanto è sfacciata te lo aspetti che sia una maialona.
Sono due belle ragazze ma ovviamente hanno i loro "difetti", le loro vite normali.
Anna è ovvio che sia più "libertina", Giulia invece è più tranquilla.
È normale che questa foto che ti ho linkato sono anche foto con shooting professionale e obiettivamente è perfetta.
Per come sono io, per le preferenze quindi caratteriali e caratteriali, preferisco una Giulia. Più tranquilla, che sa come comportarsi, ma che poi nell'intimo diventa un autentico concentrato erotico e spinto, cioè santa fuori, ma con il fuoco dentro e quel lato che mostra al suo lui. Ho avuto una ragazza simile, tira e molla vari..
 
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veinytits

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Scusate ma a volte sono molto occupato.
Ecco a voi il nuovo capitolo.

Inizio capitolo 4 parte 1
Passato qualche mese, dovevo fare ancora un pò di riabilitazione ma diciamo che riuscivo a fare tutto in autonomia.
Ritorno anche a guidare, ma a quel punto dovevo anche tornarmene a casa mia per riprendere la mia vita.
Sono rimasto a casa dei miei qualche altro giorno, Giulia era molto impegnata con il lavoro e io non mi sentivo sempre al 100% in generale, quindi passavo molto tempo a casa, ho riscoperto anche un pò di tempo con mio padre, gli ho dato una mano a fare alcune cose in casa, naturalmente per forza di cose vedevo di più anche mia sorella.
Non avevamo ancora mai parlato di Giulia e mi aspettavo che prima o poi sarebbe successo.
Una sera dopo cena, seduti sul divano a guardare la tv, mi dice.
Luana: oh, ma non stai uscendo per niente?
Non ti manca un pò la tua amata "macchina".
Io: certo, infatti l'altra volta quasi mi ero commosso a tornare a guidare.
Luana sorridendo: immagino quanto sia "difficile" per te vederla così sporca fuori.
Se vuoi domani andiamo a lavarla insieme, ti va? Ti aiuto io, domani non lavoro.
Io super contento accetto ovviamente.
Io: allora te la faccio anche guidare, se vuoi che andiamo insieme la guidi tu, te la senti? Tanto è automatica, non devi fare niente.
Luana: almeno provo per la prima volta un cambio automatico, magari la prossima la prendo automatica anche io.
Io: non preoccuparti, vedrai che nel traffico lo apprezzerai un sacco.
Qualche minuto dopo prende il telefono e si addormenta sul divano.
La sveglio per dirle che chiudevo tutto e andavo a dormire.
Il mattino seguente mi armo di coraggio, scendiamo giù in garage, consegno le chiavi dell'Audi a mia sorella e le spiego tutto.
I primi minuti si sente un pò strana per via delle dimensioni, le dico di regolare meglio la seduta e gli specchietti, insomma con le telecamere 360 e i sensori in tutti i punti possibili e immagabili cosa vuoi che succede?
Luana: andiamo a fare colazione al bar.
Io: si però devi parcheggiare bene sennò la metto io.
Luana: no no, tanto è facile, sembra di guidare una smart con tutti i sensori che ha.
Io ormai vedendola tranquilla mi metto comodo e mi godo il mio "taxi".
Mentra parcheggia di fronte al bar, con tutte le persone fuori, non va a sfregare il cerchio nel marciapiede?
Non vi dico e non vi racconto,
in quel momento ho aperto l'enciclopedia TREBBBESTEMMIE e ho iniziato a parlare anche in Talebano.
Mia sorella rideva con le lacrime, io di fatto non ero arrabbiato con lei.
Comunque, alla fine avevo la kasko a 0 quindi me lo davano nuovo senza problemi.
Dopo essermi preso un calmante come quello dei cavalli dentro il caffè,
Ci accomodiamo, caffè, cappuccino, due cornetti alla crema.
Mia sorella parte a bomba a caso.
Luana: senti io ti voglio parlare di questa cosa, però come premessa ti dico "potevi dirmelo senza problemi"
Io: a cosa ti riferisci?
Luana: a quello che c'era tra te e Giulia.
Io: aaaah.... no niente che ti devo dire.
(Di fatto davvero non sapevo cosa dire, non sapevo cosa si erano dette con Giulia quindi volevo evitare di dire cose sbagliate, non avevamo avuto modo di parlarne.)
Io: non so cosa ti ha detto e mi piacerebbe saperlo.
Luana: ha scoperto che hai investito quando le ho detto che non avremmo fatto quel famoso pranzo, è corsa subito in ospedale e quando mi ha vista è scoppiata a piangere.
Sul momento non capivo ma insisteva disperata sul sapere come hai fatto, insomma mi sembrava troppo strano, ai miei occhi dovevate essere due sconosciuti, non poteva reagire così una persona per quanto mi voglia bene.
Sul momento non ci pensai molto ma i giorni seguenti iniziai a pensare a tante cose.
Tipo quella volta che l'hai accompagnata a casa e io sono andata via per prima.
Notavo una strana sintonia tra te e lei.
Poi per tutti i giorni che ci sei stato tu non si è fatta viva.
Si rifà viva "casualmente" quando tu ritorni in ferie e poi si comporta in quel modo in ospedale.
Insomma non sono scema, però non voglio che mi prendi in giro, anche perché qualunque cosa sia non c'era niente di male.
Mentre mi parla le squilla il telefono,
mia sorella risponde che è al bar a fare colazione e dice a questa persona se ci vuole raggiungere.
Io: chi era?
Luana impassibile: no una mia amica, mi deve dare una roba e poi va via.
Io: oh! Guarda che mi hai promesso che andiamo a lavare la macchina.
Luana: guarda che non ho finito il discorso e mi devi rispondere adesso.
Io: senti io non credevo che potesse esiste un feeling e l'ho scoperto per caso, ok?
Poi sul cosa sia diventato io per lei a questo punto non lo so più perché non la incontro da tanto.
Luana: lei per te chi è?
Io: non ti so rispondere, non abbiamo avuto poi tutto sto tempo che pensi per conoscerci più di tanto.
Per il momento sembrava essere "soddisfatta" dalla risposta ma continuava a ribadire che glielo potevo dire e che non sarebbe successo niente.
Pochi minuti dopo alle mie spalle arriva qualcuno, chi poteva aver fatto venire mia sorella ovviamente?
Giulia, che resta leggermente spiazzata perché non sapeva ci fossi anche io.
Luana: come siete sorridenti, eh? Alle mie spalle vi eravate fatti le storielle, pensate che sono scema?
Io: ancora? Ti ho detto che c'è stata una simpatia particolare e non credevo che ci saremmo piaciuti.
Giulia, resta in silenzio.
Luana: ma perché non dirmelo? È quello che non capisco, Giulia perché non mi hai detto niente? Di cosa avevi paura?
Giulia: non volevo rovinare il rapporto, ho pensato che ti potesse infastidire in qualche modo.
Mia sorella è comprensiva, torna a sorridere, come se si fosse messa tutto dietro le spalle e cambia pagina.
Ci guarda e sorride.
Luana: visto che abbiamo finito di mangiare? Che si fa? Andiamo a lavare sta macchina o no? Giulia tu hai da fare?
Io spesso guardavo Giulia, ma non la riconoscevo del tutto.
Parlava con un tono di voce diverso, si poneva con me in modo diverso.
Insomma andiamo a lavare sta benedetta macchina e mia sorella aggiunge il carico quando stiamo asciugando la carrozzeria.
Luana: oh, tra una cosa e un'altra si è fatta ora di pranzo, io ho fame. Giulia vieni a pranzo da noi ovviamente?
Giulia accetta, finalmente torna a sorridere come ricordo io, inizia a sciogliersi un pò e vedevo nuovamente la Giulia che ho conosciuto.

Fine parte 1 capitolo 4
 

giangianni95

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Scusate ma a volte sono molto occupato.
Ecco a voi il nuovo capitolo.

Inizio capitolo 4 parte 1
Passato qualche mese, dovevo fare ancora un pò di riabilitazione ma diciamo che riuscivo a fare tutto in autonomia.
Ritorno anche a guidare, ma a quel punto dovevo anche tornarmene a casa mia per riprendere la mia vita.
Sono rimasto a casa dei miei qualche altro giorno, Giulia era molto impegnata con il lavoro e io non mi sentivo sempre al 100% in generale, quindi passavo molto tempo a casa, ho riscoperto anche un pò di tempo con mio padre, gli ho dato una mano a fare alcune cose in casa, naturalmente per forza di cose vedevo di più anche mia sorella.
Non avevamo ancora mai parlato di Giulia e mi aspettavo che prima o poi sarebbe successo.
Una sera dopo cena, seduti sul divano a guardare la tv, mi dice.
Luana: oh, ma non stai uscendo per niente?
Non ti manca un pò la tua amata "macchina".
Io: certo, infatti l'altra volta quasi mi ero commosso a tornare a guidare.
Luana sorridendo: immagino quanto sia "difficile" per te vederla così sporca fuori.
Se vuoi domani andiamo a lavarla insieme, ti va? Ti aiuto io, domani non lavoro.
Io super contento accetto ovviamente.
Io: allora te la faccio anche guidare, se vuoi che andiamo insieme la guidi tu, te la senti? Tanto è automatica, non devi fare niente.
Luana: almeno provo per la prima volta un cambio automatico, magari la prossima la prendo automatica anche io.
Io: non preoccuparti, vedrai che nel traffico lo apprezzerai un sacco.
Qualche minuto dopo prende il telefono e si addormenta sul divano.
La sveglio per dirle che chiudevo tutto e andavo a dormire.
Il mattino seguente mi armo di coraggio, scendiamo giù in garage, consegno le chiavi dell'Audi a mia sorella e le spiego tutto.
I primi minuti si sente un pò strana per via delle dimensioni, le dico di regolare meglio la seduta e gli specchietti, insomma con le telecamere 360 e i sensori in tutti i punti possibili e immagabili cosa vuoi che succede?
Luana: andiamo a fare colazione al bar.
Io: si però devi parcheggiare bene sennò la metto io.
Luana: no no, tanto è facile, sembra di guidare una smart con tutti i sensori che ha.
Io ormai vedendola tranquilla mi metto comodo e mi godo il mio "taxi".
Mentra parcheggia di fronte al bar, con tutte le persone fuori, non va a sfregare il cerchio nel marciapiede?
Non vi dico e non vi racconto,
in quel momento ho aperto l'enciclopedia TREBBBESTEMMIE e ho iniziato a parlare anche in Talebano.
Mia sorella rideva con le lacrime, io di fatto non ero arrabbiato con lei.
Comunque, alla fine avevo la kasko a 0 quindi me lo davano nuovo senza problemi.
Dopo essermi preso un calmante come quello dei cavalli dentro il caffè,
Ci accomodiamo, caffè, cappuccino, due cornetti alla crema.
Mia sorella parte a bomba a caso.
Luana: senti io ti voglio parlare di questa cosa, però come premessa ti dico "potevi dirmelo senza problemi"
Io: a cosa ti riferisci?
Luana: a quello che c'era tra te e Giulia.
Io: aaaah.... no niente che ti devo dire.
(Di fatto davvero non sapevo cosa dire, non sapevo cosa si erano dette con Giulia quindi volevo evitare di dire cose sbagliate, non avevamo avuto modo di parlarne.)
Io: non so cosa ti ha detto e mi piacerebbe saperlo.
Luana: ha scoperto che hai investito quando le ho detto che non avremmo fatto quel famoso pranzo, è corsa subito in ospedale e quando mi ha vista è scoppiata a piangere.
Sul momento non capivo ma insisteva disperata sul sapere come hai fatto, insomma mi sembrava troppo strano, ai miei occhi dovevate essere due sconosciuti, non poteva reagire così una persona per quanto mi voglia bene.
Sul momento non ci pensai molto ma i giorni seguenti iniziai a pensare a tante cose.
Tipo quella volta che l'hai accompagnata a casa e io sono andata via per prima.
Notavo una strana sintonia tra te e lei.
Poi per tutti i giorni che ci sei stato tu non si è fatta viva.
Si rifà viva "casualmente" quando tu ritorni in ferie e poi si comporta in quel modo in ospedale.
Insomma non sono scema, però non voglio che mi prendi in giro, anche perché qualunque cosa sia non c'era niente di male.
Mentre mi parla le squilla il telefono,
mia sorella risponde che è al bar a fare colazione e dice a questa persona se ci vuole raggiungere.
Io: chi era?
Luana impassibile: no una mia amica, mi deve dare una roba e poi va via.
Io: oh! Guarda che mi hai promesso che andiamo a lavare la macchina.
Luana: guarda che non ho finito il discorso e mi devi rispondere adesso.
Io: senti io non credevo che potesse esiste un feeling e l'ho scoperto per caso, ok?
Poi sul cosa sia diventato io per lei a questo punto non lo so più perché non la incontro da tanto.
Luana: lei per te chi è?
Io: non ti so rispondere, non abbiamo avuto poi tutto sto tempo che pensi per conoscerci più di tanto.
Per il momento sembrava essere "soddisfatta" dalla risposta ma continuava a ribadire che glielo potevo dire e che non sarebbe successo niente.
Pochi minuti dopo alle mie spalle arriva qualcuno, chi poteva aver fatto venire mia sorella ovviamente?
Giulia, che resta leggermente spiazzata perché non sapeva ci fossi anche io.
Luana: come siete sorridenti, eh? Alle mie spalle vi eravate fatti le storielle, pensate che sono scema?
Io: ancora? Ti ho detto che c'è stata una simpatia particolare e non credevo che ci saremmo piaciuti.
Giulia, resta in silenzio.
Luana: ma perché non dirmelo? È quello che non capisco, Giulia perché non mi hai detto niente? Di cosa avevi paura?
Giulia: non volevo rovinare il rapporto, ho pensato che ti potesse infastidire in qualche modo.
Mia sorella è comprensiva, torna a sorridere, come se si fosse messa tutto dietro le spalle e cambia pagina.
Ci guarda e sorride.
Luana: visto che abbiamo finito di mangiare? Che si fa? Andiamo a lavare sta macchina o no? Giulia tu hai da fare?
Io spesso guardavo Giulia, ma non la riconoscevo del tutto.
Parlava con un tono di voce diverso, si poneva con me in modo diverso.
Insomma andiamo a lavare sta benedetta macchina e mia sorella aggiunge il carico quando stiamo asciugando la carrozzeria.
Luana: oh, tra una cosa e un'altra si è fatta ora di pranzo, io ho fame. Giulia vieni a pranzo da noi ovviamente?
Giulia accetta, finalmente torna a sorridere come ricordo io, inizia a sciogliersi un pò e vedevo nuovamente la Giulia che ho conosciuto.

Fine parte 1 capitolo 4
Quanti capitoli prevedi ancora? Perché si fa sempre tutto troppo interessante nonostante questo sia un capitolo “filler” 😃
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Scusate ma a volte sono molto occupato.
Ecco a voi il nuovo capitolo.

Inizio capitolo 4 parte 1
Passato qualche mese, dovevo fare ancora un pò di riabilitazione ma diciamo che riuscivo a fare tutto in autonomia.
Ritorno anche a guidare, ma a quel punto dovevo anche tornarmene a casa mia per riprendere la mia vita.
Sono rimasto a casa dei miei qualche altro giorno, Giulia era molto impegnata con il lavoro e io non mi sentivo sempre al 100% in generale, quindi passavo molto tempo a casa, ho riscoperto anche un pò di tempo con mio padre, gli ho dato una mano a fare alcune cose in casa, naturalmente per forza di cose vedevo di più anche mia sorella.
Non avevamo ancora mai parlato di Giulia e mi aspettavo che prima o poi sarebbe successo.
Una sera dopo cena, seduti sul divano a guardare la tv, mi dice.
Luana: oh, ma non stai uscendo per niente?
Non ti manca un pò la tua amata "macchina".
Io: certo, infatti l'altra volta quasi mi ero commosso a tornare a guidare.
Luana sorridendo: immagino quanto sia "difficile" per te vederla così sporca fuori.
Se vuoi domani andiamo a lavarla insieme, ti va? Ti aiuto io, domani non lavoro.
Io super contento accetto ovviamente.
Io: allora te la faccio anche guidare, se vuoi che andiamo insieme la guidi tu, te la senti? Tanto è automatica, non devi fare niente.
Luana: almeno provo per la prima volta un cambio automatico, magari la prossima la prendo automatica anche io.
Io: non preoccuparti, vedrai che nel traffico lo apprezzerai un sacco.
Qualche minuto dopo prende il telefono e si addormenta sul divano.
La sveglio per dirle che chiudevo tutto e andavo a dormire.
Il mattino seguente mi armo di coraggio, scendiamo giù in garage, consegno le chiavi dell'Audi a mia sorella e le spiego tutto.
I primi minuti si sente un pò strana per via delle dimensioni, le dico di regolare meglio la seduta e gli specchietti, insomma con le telecamere 360 e i sensori in tutti i punti possibili e immagabili cosa vuoi che succede?
Luana: andiamo a fare colazione al bar.
Io: si però devi parcheggiare bene sennò la metto io.
Luana: no no, tanto è facile, sembra di guidare una smart con tutti i sensori che ha.
Io ormai vedendola tranquilla mi metto comodo e mi godo il mio "taxi".
Mentra parcheggia di fronte al bar, con tutte le persone fuori, non va a sfregare il cerchio nel marciapiede?
Non vi dico e non vi racconto,
in quel momento ho aperto l'enciclopedia TREBBBESTEMMIE e ho iniziato a parlare anche in Talebano.
Mia sorella rideva con le lacrime, io di fatto non ero arrabbiato con lei.
Comunque, alla fine avevo la kasko a 0 quindi me lo davano nuovo senza problemi.
Dopo essermi preso un calmante come quello dei cavalli dentro il caffè,
Ci accomodiamo, caffè, cappuccino, due cornetti alla crema.
Mia sorella parte a bomba a caso.
Luana: senti io ti voglio parlare di questa cosa, però come premessa ti dico "potevi dirmelo senza problemi"
Io: a cosa ti riferisci?
Luana: a quello che c'era tra te e Giulia.
Io: aaaah.... no niente che ti devo dire.
(Di fatto davvero non sapevo cosa dire, non sapevo cosa si erano dette con Giulia quindi volevo evitare di dire cose sbagliate, non avevamo avuto modo di parlarne.)
Io: non so cosa ti ha detto e mi piacerebbe saperlo.
Luana: ha scoperto che hai investito quando le ho detto che non avremmo fatto quel famoso pranzo, è corsa subito in ospedale e quando mi ha vista è scoppiata a piangere.
Sul momento non capivo ma insisteva disperata sul sapere come hai fatto, insomma mi sembrava troppo strano, ai miei occhi dovevate essere due sconosciuti, non poteva reagire così una persona per quanto mi voglia bene.
Sul momento non ci pensai molto ma i giorni seguenti iniziai a pensare a tante cose.
Tipo quella volta che l'hai accompagnata a casa e io sono andata via per prima.
Notavo una strana sintonia tra te e lei.
Poi per tutti i giorni che ci sei stato tu non si è fatta viva.
Si rifà viva "casualmente" quando tu ritorni in ferie e poi si comporta in quel modo in ospedale.
Insomma non sono scema, però non voglio che mi prendi in giro, anche perché qualunque cosa sia non c'era niente di male.
Mentre mi parla le squilla il telefono,
mia sorella risponde che è al bar a fare colazione e dice a questa persona se ci vuole raggiungere.
Io: chi era?
Luana impassibile: no una mia amica, mi deve dare una roba e poi va via.
Io: oh! Guarda che mi hai promesso che andiamo a lavare la macchina.
Luana: guarda che non ho finito il discorso e mi devi rispondere adesso.
Io: senti io non credevo che potesse esiste un feeling e l'ho scoperto per caso, ok?
Poi sul cosa sia diventato io per lei a questo punto non lo so più perché non la incontro da tanto.
Luana: lei per te chi è?
Io: non ti so rispondere, non abbiamo avuto poi tutto sto tempo che pensi per conoscerci più di tanto.
Per il momento sembrava essere "soddisfatta" dalla risposta ma continuava a ribadire che glielo potevo dire e che non sarebbe successo niente.
Pochi minuti dopo alle mie spalle arriva qualcuno, chi poteva aver fatto venire mia sorella ovviamente?
Giulia, che resta leggermente spiazzata perché non sapeva ci fossi anche io.
Luana: come siete sorridenti, eh? Alle mie spalle vi eravate fatti le storielle, pensate che sono scema?
Io: ancora? Ti ho detto che c'è stata una simpatia particolare e non credevo che ci saremmo piaciuti.
Giulia, resta in silenzio.
Luana: ma perché non dirmelo? È quello che non capisco, Giulia perché non mi hai detto niente? Di cosa avevi paura?
Giulia: non volevo rovinare il rapporto, ho pensato che ti potesse infastidire in qualche modo.
Mia sorella è comprensiva, torna a sorridere, come se si fosse messa tutto dietro le spalle e cambia pagina.
Ci guarda e sorride.
Luana: visto che abbiamo finito di mangiare? Che si fa? Andiamo a lavare sta macchina o no? Giulia tu hai da fare?
Io spesso guardavo Giulia, ma non la riconoscevo del tutto.
Parlava con un tono di voce diverso, si poneva con me in modo diverso.
Insomma andiamo a lavare sta benedetta macchina e mia sorella aggiunge il carico quando stiamo asciugando la carrozzeria.
Luana: oh, tra una cosa e un'altra si è fatta ora di pranzo, io ho fame. Giulia vieni a pranzo da noi ovviamente?
Giulia accetta, finalmente torna a sorridere come ricordo io, inizia a sciogliersi un pò e vedevo nuovamente la Giulia che ho conosciuto.

Fine parte 1 capitolo 4
Scusa, volevo dire "parte" filler del nuovo capitolo :)
 
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veinytits

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Quanti capitoli prevedi ancora? Perché si fa sempre tutto troppo interessante nonostante questo sia un capitolo “filler” 😃
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Scusa, volevo dire "parte" filler del nuovo capitolo :)
Posso raccontare anche 10 capitoli volendo😂
 

Nuovo10m

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Inizio parte 5 capitolo 3

Nell'introduzione di Anna, ho volutamente omesso un particolare,
Anna è due anni più grande di me.
Come dicevo, Mentre la accompagnavo a casa è stata lei ad aprire nuovamente il discorso "Giulia", fondamentalmente non ne comprendevo a pieno la motivazione in quel momento.
Mi chiese cose più approfondite sulla sua vita, era curiosa di sapere cosa mi piacesse di lei, sotto casa sua scatta un bel bacio, ci salutiamo e tutti a nanna.
Nei giorni seguenti avevo riaperto i rapporti con le mie "amiche", ma Anna restava sempre presente anche con delle piccolezze come i mi piace alle storie e minchiate simili, spesso era lei a scrivermi ma anche io non ero da meno.
Passano settimane, per vari impegni di lavoro non riesco ad incontrare Anna e quando ero libero io non poteva lei, nel frattempo decido di uscire anche con altre ragazze, tutto normale, una cena, un caffè un apertivo, riesco anche a scopare con una di queste ma era una tipa tanto imbranata di quelle da gambe aperte immobile che a malapena si vergognava ad avere un orgasmo e se gli chiedi girati per farla mettere a 90 era buona di risponderti: perché? Chi c'è?
Roba da sveltina e a dormire, completamente fuori dai miei gusti.
Sento per telefono più volte mia sorella ma di Giulia neanche l'ombra, inoltre mi riferisce che si è un pò allontana da lei ma non ne comprende il motivo.
Nei miei confronti invece sembrava essersi dissolta completamente e io non sono una persona che insegue o infastidisce nessuno, l'invadenza non fa parte di me.
Avevo provato qualche volta a fare dei passi nei suoi confronti, anche qualche mi piace lasciato come per dire "io sono ancora qui", tentai anche un buongiorno ma non rispose, resta comunque il mio pensiero, questa reazione fu troppo esagerata.
Temporalmente riesco a incontrare Anna dopo più di un mese e mezzo, quasi due, vado a prenderla a casa, andiamo a cena a mangiare una pizza.
Non c'era nessun segreto nei confronti di nessuno.
Anna mi fa una foto a tradimento e mi piazza nella sua storia, si riusciva a notare bene la sua mano nella parte bassa.
Era il momento giusto, se davvero a Giulia non interessava più nulla, anche una foto fatta da un altra non avrebbe dovuto smuoverla.
La ricondivido nella mia storia, naturalmente si vedeva la mano con le unghie ben curate e il nome di Anna era ben in vista.
Anna: allora? L'hai più sentita a Giulia?
Io: no, il mio pensiero resta sempre lo stesso, a me sembra troppo esagerato questo suo allontamento, nel senso di fatto eravamo amici quindi a una certa me ne fotto anche, però mi è dispiaciuto che sia finita proprio in questo modo.
Anna: ma sei sicuro che era per te eravate solo amici?
Io: Anna che ti devo dire.... stavamo bene insieme, c'era sintonia, non posso sapere fino a che punto saremmo arrivati.
Anna: però anche con me stai bene mi sembra, no?
Per la prima volta vedo Anna come non l'avevo mai vista...
Da panterona si era trasformata in gattina.
Io: si, certo anche con te sto bene.
Vado subito al sodo e attacco.
Io: ricordati che sei stata tu a dirmi che non cercavi una relazione e che non mi riuscivi a vedere più di quello che siamo oggi.
Anna: hai ragione... Però i miei obiettivi stanno un pò cambiando, ho conosciuto tanti uomini, lo sai bene anche tu, ma come sto bene con te non mi capita mai con nessun altro, con te posso essere me stessa in tutto e per tutto, non mi sento giudicata in niente.
Con te forse non è solo una questione di "letto".
Pensai tra me e me:
"Minchia.... che cazzo gli è preso a questa stasera?"
Mi spara questa dichiarazione quasi d'amore nei miei confronti a freddo e così di colpo, rimasi un momento senza parole e la fissai dritta negli occhi.
Io sorrido: ma tutto a posto? Dai non dire cazzate .
Anna sorride a sua volta: hai sentito benissimo...
Io: ma Anna lo sai che abbiamo lo stesso carattere e oltre quella linea non possiamo andare, me lo hai detto tu tante volte all'inizio.
Anna: si... in effetti hai ragione, però se ti risenti con Giulia me lo dici per favore?
Io: ma cosa ti importa se mi scrivo con lei?
Anna: sono gelosa, ma non troppo.
Io: daiiiii ma che dici, minchia stasera che cazzo succede.
Anna: mi sono bloccata il cervello con te e quando voglio una cosa deve essere solo mia.
Io: ma in questo momento onestamente non era nel mio cervello una relazione, poi con te che mi avevi tirato su un muro sentimentale all'inizio...
A cosa sei disposta a rinunciare per dimostrarmi il tuo reale interesse? Perché dovrei fidarmi?
Anna: a questo adesso non ti rispondo, prima voglio che incontri Giulia di nuovo, devi fare di tutto per rivederla!
Io il passo avanti l'ho fatto, ma se tu non hai il cervello libero il passo lo faccio indietro.
Durante la serata avevo sentito il telefono vibrare ma non ci avevo fatto caso più di tanto...

Fine parte 5 capitolo 3
Bello. Bravo!
 

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