Esperienza reale La cameriera ammiccante

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Approfitto di uno degli ultimi giorni di ferie per inondarvi di racconti, siamo a 3, quasi un miracolo!
Allora...
La serata della finale di coppa campioni con l'Inter ingiustamente sconfitta e la coppa data a un gruppo di inglesi ubriachi e senza talento (sì, sono interista!).
Premetto, sono anni che non mi interesso al calcio, dopo il Triplete ho perso interesse nella palla rotolante e mi sono diretto verso altri sport che dire minori è poco, scherma a contatto pieno e hema, sport in cui sono giudice ed arbitro, attualmente, dopo una carriera talmente triste che in confronto a me Vampeta è campione del mondo!
Comunque, mi organizzo con qualche collega per vedere la finale in un pub non troppo lontano da casa mia, una serata tranquilla e senza impegno, tanto che mi ero già preparato a prese per il culo e cazzate varie (ho una pletora di colleghi juventini che non vedevano l'ora accadesse quello che, senza ogni logica, è accaduto).
Nei giorni precedenti alla finale tutti si ritirano, tra problemi personali e casini vari e rimango solo ad andare a vedere la finale... certo, sarei potuto rimanere a casa tranquillo ma ormai mi ero organizzato per farmi una serata da solo e non ho cambiato i programmi.
Vado al pub, tranquillo e beato, entro, osservando un attimo la situazione, visto che non ci ero mai entrato e la vedo.
A.
La mia cameriera preferita che non mi contattava più e che mi aveva lasciato appeso come un'aringa in cantina!
Dissimulo la mia sorpresa e mi metto al tavolo che mi avevao riservato, ordinando un hamburger e una birra, da un altro cameriere, sempre però osservando A. in quello che faceva e dove andava.
La partita inizia, sofferenza, esaltazione e tutto il resto, mi faccio bellamente i cavoli miei fino all'intervallo.
Si presenta A. davanti a me per togliere tutto quello che avevo sul tavolo, sorridente, con quel mezzo sorriso che sapeva bene che adoro e che mi fa perdere la testa.
A: "Ciao R! Allora... sei sempre vivo?"
Scuoto la testa e ridacchio, guardandola negli occhi
R: "Beh... sì.. sono vivo.. ma sei te che non mi hai più contattato... come stai? tutto ok? non mi avevi detto di lavorare qua!"
A:" Ho lasciato l'altro posto... secondo me andava tutto a puttane e alla fin fine rischiavo di stare sempre a casa... comunque dai... ci vediamo dopo!"
E sparisce, lavorando e lasciandomi solo a soffrire come un animale.
La partita finisce, mi girano le palle e rimango un attimo a bere un paio di birre e cazzeggiare nel pub, senza una speranza di rivederla.
Ma appena pago e esco mi arriva un messaggio su messenger.
A:" Ho quasi finito, riesci ad aspettarmi 10 minuti?"
Rispondo di sì e mi metto fuori del locale a fumare una sigaretta e guardare il telefono.
Dopo 20 minuti sento le parole che mi mancavano da mesi.
A:" Ehi.. fumiamo una sigaretta? Se non te la scrocco non mi sembra nemmeno di aver lavorato!"
Alzo lo sguardo e me la trovo a pochi metri.
Solita espressione a metà tra l'annoiato ed il malizioso, capelli biondi e corti sulla testa, canottiera e pantaloncini da basket che mi hanno fatto andare fuori di testa subito.
Facendo finta di nulla le rollo una sigaretta e gliela porgo, sorridendole anche io in maniera maliziosa ma quasi neutra.
R:" Cazzarola... sono mesi che non lo sento... come stai A:?"
La prende e iniziamo a fumare, tranquillamente, chiacchierando di un po' tutto quello che abbiamo fatto in questo periodo, lei troppo incasinata per sentirmi, aggiungendo anche un po' di imbarazzo per quello che avevamo fatto ed io le confesso che tra una cosa e l'altra non volevo certo darle l'impressione di esserci cascato con tutte le scarpe e per questo non le davo il tormento.
Sorrise spingendomi con la mano destra e le resi la risata, fumando tranquillo.
Dopo poco mi avvicino. tra una chiacchera e l'altra e ci ritroviamo uno davanti all'altra, mi sorrise, passandosi la mani tra iu capelli e scostandoli dagli occhi, sopra l'orecchio.
A: "Vedo che ti piace sempre il mio culo... non fai altro che provare a toccarlo..."
Ed era vero, avevo le mani sui suoi fianchi ma le dita sconfinavano spesso sotto l'elastico dei pantaloncini e andavano a sondare la pelle dei glutei.
R: "Non te l'ho mai nascosto mi pare A.... poi lo confesso mi sei mancata.. e tanto..."
Ci provo, la porto a me e cerco di baciarla, prima a stampo e dopo insinuando la lingua tra le labbra, cosa che lei accetta di buon grado (sembra) ed iniziamo a pomiciare senza ritegno a poche decine di metri dal pub.
Senza accorgermene inizio a spingere col bacino verso di lei, direttamente sul suo ventre, tanto che la premevo a me con le mani sul culo.
Ero spinto dalla voglia e dal fatto che lei non accennava a ritirarsi o a rifiutare le mie attenzioni.
A:" mi sembra di averla già vist questa scena... so già dove andremo a finire R..."
R:" Sinceramente non ho pensato altro da quando ti ho rivista..." e le ho portato le mani al pacco, che ormai stava svettando fiero trattenuto solo dalla stoffa.
Scosse la testa, sorridendo e massaggiandomi il cazzo dai pantaloni, era perplessa, si guardava intorno e leccava le labbra, quasi indecisa sul da farsi.
Senza molta dolcezza aprii i pantaloni e feci respirare il mio fratellino, eravamo abbastanza isolati da osare ed il suo stallo mi stava innervosendo.,
A:" Stavolta non posso sbatterti all'albero.. peccato..."
Ghignò maliziosa prima di inginocchiarsi e prenderlo tra le labbra.
Aveva fame e si sentiva, tanto che iniziò subito a succhiare e pompare come non mai, l'aria che si riempì di risucchi e mugolii dal primo istante, le misi una mano sulla testa per guidarla ma fu più una dolce carezza per il suo lvoro.
Guidava lei e ne era totalmente consapevole.
Da parte mia c'erano solo qualche gemito e il mio continuo e lieve spingere col bacino, piano piano, come a voler solo aiutare il mio andare e venire nella sua bocca.
Fu un momento spettacolare, col suo ingoiarmi totalmente fino a lambire solo la punta, una maestria che la volta prima non riuscii ad apprezzare, per tempo e voglia.
Ero vinto già dopo pochissimo, totalmente attento a lei ed estraniato dal mondo, tanto che poggiai i gomiti sul muretto dove ero seduto e le lasciai piena autonomia, unica cosa che potevo fare.
Non si risparmiò, sentivo che ci stava mettendo voglia e abilità, sfruttando tutto al massimo, tanto che mi venne un dubbio.
R:" A... ma... scusami eh... non hai più fatto nulla da quella seraa?" domanda assurda ma mi sfuggì dalle labbra
A:" No.. sei l'ultimo che mi abbia scopata.... non ho avuto modo di fare altro da quella sera..."
A quel punto le presi la testa e le piantai tutto in gola, fino allo spasimo, tenendola sul mio bacino per almeno 1' secondi, sropaffatto dalla voglia e dalle sue parole.
Tossì un paio di volte e lo sfilò dalle abbra, rossa e con una goccia di saliva sulle labbra, mi scoccò uno sguardo di odio e arrapamento unico appena prima che la portassi a me per baciarla ancora una volta.
R:" Non ci credo.. è impossibile dai!"
Ma annuì, imbarazzata per un attimo, mi fece tenerezza, lo confesso, e mi alzai, per abbrcciarla dolcemente, anche se aveva il mio cazzo che le premev sul ventre.
Da qui presi le redini io e la feci sedere, sempre su quel miretto che, per fortuna, non pungeva il suo culetto, nudo, dopo che le avevpo abbassato pantaloncini e slip e le avevo baciato dolcemente il monte di venere, leggermente occupato da una peluria bionda che le donava tantissimo.
Si sedette, aaprendo le gambe e lasciandomi inginocchiare, per un bacio più intimo, sul suo sesso, che schiusi subito con la lingua ed assaporai a pieno, dolce e salato insieme, pieno di voglia e adrenalina, un sapore che mi entrò in bocca e nel cervello subito, come i suoi mugolii mi entrarono nellle orecchie.
Non ci stetti tanto, forse 3 minuti perchè mi tolse la testa dal suo dolce albergo e mi tirò su, con un viso corrotto dalla voglia e dall'ansia.
A: "Cazzo.. qua è troppo pericoloso... andiamo da un'altra parte dai..."
Non sapevo dove andare, assolutamente ed anche se eravamo abbastanza appartati, aveva ragione, il pericolo che qualcuno passasse era alto.
La baciai ancora e la presi per mano, dopo averle dato il tempo di sistemarsi, ed aver chiaramente fatto lo stesso.
Andammo verso la mia macchina, che era a pochi metri dal muretto e iniziammo a vagare, cercando un posto adatto per finire quello che avevamo iniziato.
Nel frattempo non parlavamo, non una parola ma solo sguardi di intesa sui papabili posti, la mia mano tra le sue cosce, la sua sul mio cazzo, libero e felice tra le sue dita.
Ci fermammo dopo non poco, almeno una ventina di minuti di ricerca e uscimmo di fretta, ancora ben arrapati e eccitati.
Fu molto rapido, una cosa che mi esaltò pienamente.
Senza dire nulla si mise con le mani sul cofano, guardandomi da sopra la spalla maliziosa, sapeva cosa fare per farmi impazzire e lo sfruttava a piena.
Io mi misi dietro di lei, abbassandole i pantaloncini e fermandomi un attimo su quello spettacolo.
Er ancora più in forma di qualche mese fa, le gambe erano tiratissime e i glutei leggermente meno morbidi ma sempre più sodi, la fichetta schiusa dalle mie dita e il culetto aperto, tanto che potevo vedere benissimo entrambi i suoi accessi.
Non esitai e mi inginocchiai, lambendole fica e culo con la lingua per un tempo assurdamente mungo, lei riuscì a sussurrare solo un poco convinto "NO" prima di cedere alle mie lusinghe, e tremare alla lingua che non si fermava un attimo.
Alla sua ennesima preghiera di smettere lo feci, alzandomi e pulendomi il viso dai suoi umori, una manata su quel culo splendido che mi trovavo davanti
A:" Cazzo.. ahi... dai.. non farmi aspettare R.,... o passeranno altri mesi prima di rivederci!"
Cedetti ancora, prendendola per i fianchi e entrando in lei subito, la fica che si schiuse e si adattò subito al mio cazzo.
A: inarcò la schiena, subito, aprendo la bocca in un urlo silenzioso, sentii le sue pareti interne che stringevano il mio frtellino senza aspettare un attimo e una cascata di umori sulle gambe
Era venuta subito, appena ero entrato in lei e crollò sul cofano come una marionetta senza fili.
Non mi trattenni ed iniziai a pompare subito, tenedola per i fianchi, sbattendole il bacino sul suo ed osservando bene i brividi di piacere che si spandevano sui glutei e sulla schiena. Più di ogni altra volta ero senza controllo e l'animale che era in me era totalmente libero.
Arrivato al limite, riuscii a malapena ad annunciarlo, con lei che sembrava ormai su un altro pianeta
R:" Ci.. ci siamo A... sto per venire... che... che cazzo faccio ora?"
A:" Vienimi dentro.. prendo la pillola... fallo... dentro... subito... cazzo!"
A "pillola" le mie barriere si aprirono e mi svuotai in lei, tenendole una mano al fianco ed una sulla nuca, tra i capelli, per inarcarle la schiena, fu un orgasmo forte e selvaggio, mi stupii di non urlare mentre esaurivo il mio sperma dentro quell fica che mi sogno tutti i giorni.
Lei era ancora in balia del piacere e non oppose resistenza fino a che non finii il mio orgasmo, un torrente di sperma che le invase l'utero di botto.
Mi sfilai da lei e indietreggiai, sbuffando dalla fatica e dalla botta di piacere, tanto che quasi crollai in ginocchio.
Lei invece scivolò a terra, sorridente e gocciolante, poggiandosi sull'asfalto macchiato dalle sue gocce.
A:" cazzo... aspettare ne è valsa la pena!"
ridacchiava tossendo ed ansimando leggermente
R:" Cazzo sì... ma la prossima volta dobbiamo organizzarci meglio.. non penso che l'inter rigiochi una finale il prossimo anno!"
L'aiutai ad alzarsi ed a sistemarsi, non prima di averle baciato seno e culetto, come lei si aspettava facessi ed averla fatto pulire il mio cazzo, ancora gocciolante di lei.
La riportai alla macchina con la promessa di risentirci dopo qualche giorno.... ma questa è un'altra stoia!!!
 
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Rosser

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Buongiorno a tutti... Allora.. ieri non ho potuto scrivere ma c'è una piccola novità... A. mi ha mandato un messaggio e mi ha chiesto se possiamo rivederci una sera che non lavora... Non ho la minima idea di cosa voglia fare ma tra un paio di giorni dovremmo beccarci... spero in ottime nuove!
 
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Come al solito, scrivo dopo secoli e secoli... scusatemi!
Allora... Come ho scritto, dopo l'incontro casuale con A., mi ha ricontattato e ci siamo rivisti, una sera che non lavorava, in un pub a metà strada tra casa mia e sua, un posto neutro, dove nessuno dei due avrebbe potuto trovare gente conosciuta e potevamo stare tranquilli.
Non sapevo assolutamente cosa volesse dirmi o fare, tanto che sono andato senza particolari aspettative o speranze.
Entro nel locale e vado al tavolo che avevo prenotato, un po' defilato e nascosto (non si sa mai! XD) ed ordino la mia prima birra.
Non aspetto tantissimo che mi arriva un suo messaggio (rigorosamente su messenger, maledetta!).
A: "Sto parcheggiando... 2 minuti e ci sono!"
E dopo 2 minuti la vedo entrare, con la sua solita aria sfavata e menefreghista, le mani nelle tasche dei pantaloncini larghi camo, scarpe da ginnastica e maglietta oversize dei Lakers, il tutto sottolineato dai suoi capelli biondi, corti e spettinati ad arte.
Non lo nego, avevo gli occhi a cuoricino e un'espressione da idiota sulle labbra, alzai la mano per farmi vedere e la guardai avvicinarsi a me.
Mi alzo dalla sedia appena arriva al tavolo e la saluto, abbracciandola e baciandole le guance per i classici 3 bacetti.
Solo che all'ultimo lei stessa devia sulle mie labbra e sento subito la sua lingua cercare la mia per danzarci insieme in un tempo che mi è sembrato infinito.
Ci sediamo ed anche lei ordina, sorridendomi e sistemandosi sulla sedia davanti a me.
Era strana, ci fu una buona decina di minuti di silenzio, codnito solo da qualche sorriso e sguardo, trillo dei telefoni e tentativi di conversazione.
Arrivata la birra, sia a me che a lei, la siuazione si sblocca, come se entrambi avessimo bisogno di qualcosa per partire, cosa mai successa, io perchè non sapevo cosa volesse, lei, penso, per l'imbarazzo.
Dal primo sorso partirono i primi convenevoli, i classici come stai, che combini, ci sei tornata al vecchio locale, roba classica insomma.
Poi lei si decise e poggiò le mani sul tavolo, sporgendosi appena e lasciandomi sbirciare nella scollatura, le sue tette libere si mostrarono subito e io sorrisi, mordendomi le labbra.
A: "Sei un maiale R.!" Scherzò scuotendo la testa "ma dobbiamo parlare, devo dirti una cosa... e secondo me è importante..."
Era appena arrossita e me ne accorsi, distolsi lo sguardo bevendo un altro sorso di birra e guardandola negli occhi.
R: "Dimmi tutto A... mi hai incuriosito col tuo messaggio e sinceramente non ho la minima idea di cosa tu voglia dirmi..."
Era vero... ero pieni di curiosità e voglia di saltarle addosso, ed ora che l'avevo davanti mi trattenevo a stento, specialmente dopo il bacio ed averle ancora una volta visto il seno dalla maglietta.
A: "Voglio dirti che quello che abbiamo fatto finora non è una cosa che faccio sempre... anzi.. non l'avevo mai fatto... no... non nel senso che non avevo mai scopato eh!"
E qua non sono riuscito a trattenere una risata, era imbarazzatissima e palesemente non sapeva come esprimere quello che voleva dire, siceramente era splendida e io mi stavo davvero perdendo nel suo barcamenarsi tra parole e gesti.
A: "Nel senso che non ho mai avuto queste scappatelle.. non so come definirle... queste botte e via... mai successo, ho sempre scopato col mio ragazzo o la mia ragazza... mai con qualcuno con cui non fossi insieme, men che mai con uno sposato..."
Qui avvampò, ritraendosi nella sedia e abbassando gli occhi, con le braccia conserte, era palesemente a disagio e mi dispiaceva.
R: "A. ascoltami... fai quello che ti fa stare bene... è innegabile che tu mi piaccia... cavolo, ti salterei addosso qua, ti bacerei fino allo sfinimento e giuro che non c'è giorno in cui non vorrei sentirti... ma devo e voglio limitarmi al sesso o a cose che non cmprendano lo stare insieme, l'hai detto anche te, sono sposato e beh, non voglio fare cazzate, sia per me che soprattutto per te. Non devo essere un peso, non voglio esserlo.. .decidi te... se vuoi smettiamo, se non vuoi, continuiamo a vederci qualche volta, io di sicuro non mi tiro indietro!"
Scosse la testa e si passò la mano tra i capelli, una visione, ai miei occhi, pardisiaca, tanto che dovetti risvegliarmi dalla trance in cui ero caduto.
A: "No... non hai capito... quello che volevo dirti è che non so come gestire questa cosa... che mi piaccia scopare con te è palese, sei il primo che mi ha attratta da subito, altrimenti non avrei fatto nulla.. anzi... quando siamo stati in macchina ho fatto la parte della stronza ma non volevo... è che ci tenevo a non passare per puttana..."
Un sorriso che mi ha lasciato senza fiato, tanto che le presi la man oper intrecciare le dita con le sue.
A: "Il problema è come andare avanti, te l'ho detto... non ci sono abituata... e non voglio mettermi con te o farti lasciare.. l'idea di fare l'amante mi eccita, e tanto..."
R: "Allora facciamolo... magari stavolta dammelo il tuo numero... così magari non rischio sempre con messenger... ma facciamolo... io non ho di certo nulla in contrario... ma a un patto... se ti senti male a stare in questa situazione o senti che qualcosa non va oppure anche solo trovi qualcuno, ne parliamo ok? niente sentimenti forti... iniziamo e guardiamo come va... ma niente routine!"
Dopo questo fiume di parole l'ho vista silenziosa ed assorta, almeno per 5 minuti interminabili, tanto che avevo paura di aver fatto una cazzata enorme.
A; "Ok... ci sto R... mi manca fumare con te... quello anche oltre a farmi prendere sul cofano di una macchina!"
Sboccata e diretta come sempre, abbiamo brindato con la poca birra rimasta e ne abbiamo ordinata un'altra, sempre chiaccherando tranquillamente come due amici di lunga data.
Ci alziamo per andare via e prendo il telefono, indicandoglielo per avere il numero.
R: "Ehi... stavolta posso averlo o mi rimandi su messenger come il solito.. l'hai visto che lì è un casino assurdo..."
A: cambiò espressione, guardandomi da capo a piedi, mangiandomi con gli occhi e sorridendo ancora a mezza bocca.
A: "Mi verrebbe da dire che devi guadagnartelo... Non posso certo darti dati sensibili così, senza pensarci!"
Chissà come l'ho ottenuto....
 
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Rosser

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Sinceramente non l'avevo mai vista così vulnerabile, sì, mi stava praticamente spogliando con gli occhi, sì, sentivo la sua voglia nell'aria ma i suoi occhi la tradivano, aveva una sorta di paura, di timore quasi, si era aperta davanti a me e sapevo bene quanta corazza avesse addosso.
Le prendo la mano e la guardo, alzando il sopracciglio in un'espressione interrogativa e stupita insieme.
R: "Che intendi? non vorrai mica dirmi che devo anche faticare per averlo?"
la avvicino a me baciandole poi le labbra, entrambi scoppiamo a ridere per la stupidità della situazione, A. non è certo una grande attrica e me ne sono accorto proprio quella sera.
R: "mi sembrava ti piacesse sbattermi all'albero... e prendere l'iniziativa... o mi sbaglio?"
A: "EH? Cosa? sì... ma a volte è anche bello quando lo fanno a te!"
R: "Non pensare che ti porti in bagno e ti scopi lì... Te l'ho detto... non sei una puttana A... e sarebbe troppo da tristissimo film porno... che alternative abbiamo?"
A: "Macchina... Casa mia... ma è lontana e dovrebbe esserci la mia coinquilina..."qua mi illuminai a giorno per un attimo e lei se ne accorse, mollandomi un cazzotto sul braccio che mi ha fatto male per giorni! "Ma dai cazzo! Non ci pensare.nemmeno... non è il mio tipo e non voglio fare cose troppo assurde... dai... dove andiamo?"
Pensai per qualche secondo ma senza che mi venisse in mente qualcosa, ero leggermente scoraggiato e forse anche incazzato quando proprio lei mi venne in aiuto.
A: "senti... le opzioni sono poche.... o andiamo in bagno o in macchina oppure troviamo un posto all'aperto... cosa preferisci?"
Davanti a quell' ultimatum non pensai e le presi ancora la mano, tirandola verso la cassa di e pagai e ci dirigemmo alla macchina.
Era tardi o, circa l'una e mezzo, forse le 2 e guidai come un matto verso il posto dove ci eravamo conosciuti, davanti alla vecchia sede del locale.
A: "romantico... non sapevo che tu fossi romantico..." scosse la testa divertita e uscì, camminando per qualche istante e osservando il posto. La seguii dopo qualche secondo e la portai nel dehor che aveva il locale, un piccolo spiazzo delimitato da delle palizzate di legno, ancora presenti. La presi per l'orlo dei pantaloni e la trascinai verso la balaustra, la spingo contro il legno e la bacio, arpionandoli come sempre il culo e portandola a me, lei che mi abbraccia sopra le spalle e sorride, prima di fare danzare la sua lingua con la mia.
Il posto era deserto e sapevamo sarebbe rimasto così fino alla mattina dopo, così non ci preoccupava il fatto di poter essere scoperti.
Dopo almeno 5 minuti di baci mi sono staccato da lei e ho iniziato a slacciarle i pantaloncini, lasciandoli cadere a terra, rivelando anche un tanga nero che mi ha stupito subito
R: "non ti facevo tipa da tanga A.ti sta da dio!"
A. "Beh... ti piace il mio culo... mi sembrava gentile metterne uno... l'ho anche comprato oggi.. è il primo che metto..."
La vidi avvampare e le baciai l'ombelico, l'elastico del tanga e sottolineai i suoi addominali con la lingua, fino a che non sentii le sue mani sulla testa, intrecciare le dita coi miei capelli. Era il segnale che aspettavo.
Le sfilai d'un colpo il tanga fino ai piedi e tuffai il viso tra le sue cosce, in una fichetta curatissima, dal pelo biondo e curato, soffice quanto basta ad accogliere il mio volto ma anche soda, non so come dirlo, sentivo i suoi muscoli sotto, mentre sciudevonle labbra con la lingua. Dopo pochi secondi sollevò la gamba destra e la mise sulla mia spalla, io le ripresi i glutei e tornai a leccare quella fonte di nettare e piacere. Era apertissima e dolce, con un piccolo tocco di salato dal suo prendere integratori per la palestra, stavo davvero impazzendo e mi spinsi fino a cercare il suo buchino con la lingua, vibrando le qualche parola sul clito
R: "dio come adoro il tuo culo A. È splendido... ho desiderato leccarlo dal primo momento che ti ho vista... come sbatterti qua alla ringhiera..." sibilai tornando a leccarla, lei era totalmente inarcata per darmi accesso totale e mi tirò su con uno strattone ai capelli
A: "fallo... scopami qui... ora.. cazzo... non ce la faccio più!!! Cazzo!"
Non me lo sono fatto dire due volte, mi so o alzato e l'ho voltata, senta tanti complimenti, baciandola con le labbra piene di lei, animalità allo stato puro, mi leccò le labbra per sentirsi ancora di più
A: "scusa... adoro il mio sapore ed è tanto che non lo sento da un'altra persona... ed è troppo che non vado con una donna..."
Mi si chiuse la vena, la sbattei alla ringhiera di legno e la tenni per la nuca, stringendole i capelli, l'altra mano che mi liberò il cazzo ormai urlante di uscire, lo passai lento tra i suoi glutei e tra le labbra della fica che ormai era schiusa.
R: "allora avevo capito bene... sei bisex... brava A... mi piace questa cosa.... ora però hai solo il mio cazzo... ti basterà? O per avere il numero devo fare gli straordinari?"
Ed è tro dentro la sua fica di botto, sempre tenendole la testa e il fianco, pompo subito, a fondo e senza dolcezza, ero arrapato al limite, lei subiva.ogni colpo con ansimi e urletti sconclusionati mentre sembrava voler urlare al cielo. Si toccava il seno e assecondava i miei colpi, incitandomi come sempre, a un certo punto sentii la sua mano al clito che si toccava per l'eccitazione
A: "cazzo... si... va benissimo... mi basta... fottini R... sono la tua amante... fottini?" Gorgogliò le parole a ritmo con i miei affondi e dopo poco la sentii sibilare in un orgasmo che mi strinse il cazzo dentro di lei a livelli altissimi, era un guanto umano davanti a me.
Anche la mia resistenza iniziò a crollare e sentivo l'orgasmo che stava montando. Le lasciamo la testa e mi sfilai da lei, che cadde tremante in ginocchio davanti a me, che stavo col cazzo in mano per non eiaculare subito.
Capì benissimo e aprì la bocca, chiudendo gli occhi e aspettando lo sperma, che arrivò subito, entrandole parte nella bocca e parte sul viso, gocce bianche e dense che le colavano addosso.
Non si scompose ma si pulì con le dita, senza lasciare nulla sulla pelle, un sorriso raggiante sulle labbra e 7no schiocco di piacere appena fini tutto.
Non paga puli per bene anche il mio cazzo, dagli ultimi fiotti e sentendo ancora il suo sapore, prima di alzarsi e sistemarsi un po' incerta.
A: "quando ci rivediamo R.? Mi sa che questo accordo sarà bellissimo per entrambi..." e mi bacia, facendomi sentire entrambi i nostri sapori.
R: "per me anche domani... ma forse è meglio tra qualche giorno... direi 3 o 4... intanto la tua voglia cresce e la.mia idem!"
Ci baciammo ancora e entrammo in macchina, tornando al primo locale.
Quando scese, A. Mi prese il telefono e segnò il suo numero, lasciandomi anche una foto delle sue tette come Pic del contatto.
Ci baciammo ancora poi via, a casa, dove mi arrivò un suo messaggio
A.: "Si... il tuo cazzo è bastato... e anche bene... ma non abituarti a vedermi così docile... la prossima volta comando io... stai attento mio piccolo amante!"
 
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Lo so... sembro sparito ma ho un po' di casini e sicuramente le feste natalizie non aiutano...
Vorrei chiedervi una cosa... ho almeno 4 o 5 incontri da raccontare ma solo uno è veramente bello... gli altri sono semplici scopate (fantastiche eh... ma nulla di particolare come gli episodi fino a qua raccontati) Cosa volete? Tutto o solo quegli incontri in cui siamo andati oltre la semplice scopata a casa sua (Ops.... spoiler!)?
 

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Vorrei chiedervi una cosa... ho almeno 4 o 5 incontri da raccontare ma solo uno è veramente bello... gli altri sono semplici scopate (fantastiche eh... ma nulla di particolare come gli episodi fino a qua raccontati) Cosa volete? Tutto o solo quegli incontri in cui siamo andati oltre la semplice scopata a casa sua (Ops.... spoiler!)?
La storia intriga molto. Decidi tu..
 

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credo che possa interessare tutto,poi dipende da te cosa vuoi raccontare
 

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Beh tu sai ciò che val la pena, ma le semplici scopate penso ci siano state anche in mezzo a ciò che hai raccontato fin'ora. Comunque fai come meglio credi, anche perché qua nessuno ti darà uno stipendio quindi dobbiamo solo ringraziare per il tempo che dedichi al sito.
 

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Beh, magari se hai poco tempo, concentrati sulla scopata più particolare...poi se hai occasione eventualmente racconta anche le altre.
 

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Lo so... sembro sparito ma ho un po' di casini e sicuramente le feste natalizie non aiutano...
Vorrei chiedervi una cosa... ho almeno 4 o 5 incontri da raccontare ma solo uno è veramente bello... gli altri sono semplici scopate (fantastiche eh... ma nulla di particolare come gli episodi fino a qua raccontati) Cosa volete? Tutto o solo quegli incontri in cui siamo andati oltre la semplice scopata a casa sua (Ops.... spoiler!)?
Secondo me dovresti raccontare un po’ tutto ciò che segue, ma soprattutto, se lei ha mantenuto la parola….”la prossima volta comando io... stai attento mio piccolo amante!"
Vorremmo sapere come ha gestito il comando!
 

Luckyjohnny

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Beh tu sai ciò che val la pena, ma le semplici scopate penso ci siano state anche in mezzo a ciò che hai raccontato fin'ora. Comunque fai come meglio credi, anche perché qua nessuno ti darà uno stipendio quindi dobbiamo solo ringraziare per il tempo che dedichi al sito.
Quoto e ti ringrazio anch'io
 

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