Ultimoeroe
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Per capire fino in fondo questa storia bisogna partire da 8 anni fa. Al tempo io e Jessica(nome fittizio) eravamo colleghi e lavoravamo in un importante hotel della riviera Adriatica.
Lei sposata con figli era la classica milf che non credeva abbastanza in se stessa. Un matrimonio ormai spento da tempo, un marito che non la degnava piu di nessuna considerazione e una vita che aveva perso ormai ogni emozione.
Io arrivai in quell hotel quasi trentenne, lei aveva appena compiuto i 46 ma aveva ancora un viso giovane e un corpo formoso e burroso che da subito attirò la mia piu totale attenzione.
Il primo periodo a causa anche della mia timidezza e del fatto che avevamo quasi sempre orari diversi,(lei iniziava la mattina con le colazioni,staccava per il pranzo e tornava la sera per il servizio serale,io iniziavo dopo pranzo fino alla sera dove comunque non eravamo mai da soli)passò senza nessun evento degno di nota, finchè un giorno gli cambiarono l orario
e me la trovai li il pomeriggio proprio nel mio stesso orario di lavoro.Eravamo soli. Cosi iniziammo a prendere confidenza, parlavamo molto e a lei piaceva parlare della sua vita.
Carpivo nelle sue parole la sua insoddisfazione nella vita privata. Con il marito ormai si era instaurato un rapporto di quasi indifferenza, mentre lei ancora si sentiva nel pieno dei suoi anni.
I giorni passavano e la confidenza aumentava, lei aveva forse intuito che mi piaceva, che il desiderio di toccare e baciare tutto il suo corpo mi stava logorando.
Lei era solita iniziare a lavorare in magliettina bianca, poco prima del servizio entrava nell 'office vicino la macchina del ghiaccio e si cambiava indossando la camicia.Ogni volta che si cambiava mi avvertiva di non entrare perche si stava cambiando.
Quel giorno però non disse nulla, anzi sono convinto che aspettò il momento in cui io dovevo entrare nell'office. Lei si accorse che io stavo per entrare e proprio in quel momento si sfilò la magliettina...un reggiseno bianco conteneva le immense tettone, io rimasi esterefatto da quella visione. quelle tette strette nel reggiseno sembravano cosi succose che il mio cazzo diventò quasi immediatamente come l acciaio.
Lei fece finta di niente e si mise la camicia sorridendo,mentre io avevo una voglia matta di saltarle addosso.Ma non lo feci, finsi indifferenza e la serata prosegui normalmente.
Il giorno dopo lei mi sembrava ancora piu bella del solito. Si avvicinò a me e mi disse una cosi che sul momento mi pietrificò:"Ti aspetto dietro l'office alle 18 mi aiuti a mettere la camicia". Erano ancora le 16 e tutto il sangue del mio corpo era convogliato immediatamente al cazzo.Trascorsi quelle 2 ore in uno stato di stordimento, non capivo se era reale quello che stavo vivendo, finche scattò l orario e lei passo a chiamarmi:" non vieni?"
la seguii e lei senza nessun segno di imbarazzo si sfilò la maglietta e rimase in reggiseno..." ti piacciono?" mi disse...io con la bava alla bocca e il cazzo che stava per eplodere le risposi che erano le tette piu belle che avessi mai visto...lei sorrise, pensai che si sarebbe slacciate il reggiseno e me le avrebbe sbattute in faccia, invece si girò e indossò la camicia, nel frattempo arrivarono gli altri colleghi,e mi allontanai con il cuore che batteva a 100 all ora, e l eccitazione che sembrava non volesse piu abbassarsi di livello.Per tutta la serata non riuscii a togliergli gli occhi di dosso, immaginavo tutto quello che gli avrei voluto fare,lei mi continuava a sorridere. Dovevo mantenere il controllo, da li a poco l'avrei fatta mia...
continua...
Lei sposata con figli era la classica milf che non credeva abbastanza in se stessa. Un matrimonio ormai spento da tempo, un marito che non la degnava piu di nessuna considerazione e una vita che aveva perso ormai ogni emozione.
Io arrivai in quell hotel quasi trentenne, lei aveva appena compiuto i 46 ma aveva ancora un viso giovane e un corpo formoso e burroso che da subito attirò la mia piu totale attenzione.
Il primo periodo a causa anche della mia timidezza e del fatto che avevamo quasi sempre orari diversi,(lei iniziava la mattina con le colazioni,staccava per il pranzo e tornava la sera per il servizio serale,io iniziavo dopo pranzo fino alla sera dove comunque non eravamo mai da soli)passò senza nessun evento degno di nota, finchè un giorno gli cambiarono l orario
e me la trovai li il pomeriggio proprio nel mio stesso orario di lavoro.Eravamo soli. Cosi iniziammo a prendere confidenza, parlavamo molto e a lei piaceva parlare della sua vita.
Carpivo nelle sue parole la sua insoddisfazione nella vita privata. Con il marito ormai si era instaurato un rapporto di quasi indifferenza, mentre lei ancora si sentiva nel pieno dei suoi anni.
I giorni passavano e la confidenza aumentava, lei aveva forse intuito che mi piaceva, che il desiderio di toccare e baciare tutto il suo corpo mi stava logorando.
Lei era solita iniziare a lavorare in magliettina bianca, poco prima del servizio entrava nell 'office vicino la macchina del ghiaccio e si cambiava indossando la camicia.Ogni volta che si cambiava mi avvertiva di non entrare perche si stava cambiando.
Quel giorno però non disse nulla, anzi sono convinto che aspettò il momento in cui io dovevo entrare nell'office. Lei si accorse che io stavo per entrare e proprio in quel momento si sfilò la magliettina...un reggiseno bianco conteneva le immense tettone, io rimasi esterefatto da quella visione. quelle tette strette nel reggiseno sembravano cosi succose che il mio cazzo diventò quasi immediatamente come l acciaio.
Lei fece finta di niente e si mise la camicia sorridendo,mentre io avevo una voglia matta di saltarle addosso.Ma non lo feci, finsi indifferenza e la serata prosegui normalmente.
Il giorno dopo lei mi sembrava ancora piu bella del solito. Si avvicinò a me e mi disse una cosi che sul momento mi pietrificò:"Ti aspetto dietro l'office alle 18 mi aiuti a mettere la camicia". Erano ancora le 16 e tutto il sangue del mio corpo era convogliato immediatamente al cazzo.Trascorsi quelle 2 ore in uno stato di stordimento, non capivo se era reale quello che stavo vivendo, finche scattò l orario e lei passo a chiamarmi:" non vieni?"
la seguii e lei senza nessun segno di imbarazzo si sfilò la maglietta e rimase in reggiseno..." ti piacciono?" mi disse...io con la bava alla bocca e il cazzo che stava per eplodere le risposi che erano le tette piu belle che avessi mai visto...lei sorrise, pensai che si sarebbe slacciate il reggiseno e me le avrebbe sbattute in faccia, invece si girò e indossò la camicia, nel frattempo arrivarono gli altri colleghi,e mi allontanai con il cuore che batteva a 100 all ora, e l eccitazione che sembrava non volesse piu abbassarsi di livello.Per tutta la serata non riuscii a togliergli gli occhi di dosso, immaginavo tutto quello che gli avrei voluto fare,lei mi continuava a sorridere. Dovevo mantenere il controllo, da li a poco l'avrei fatta mia...
continua...