Esperienza reale La cugina appena maggiorenne

Ho tanti episodi in ballo da raccontare. Quale volete per primi? Max 2 risposte


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sormarco

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taranto
Mi chiamo Antonio e dopo aver letto i racconti degli altri utenti, vi vorrei raccontare la mia esperienza con la cugina appena diciottenne poco dopo gli anni90.

Dovevo dirlo subito a Fabio.

La sera stessa si buttò giù un piano per la preparazione dell’incontro che avvenne dopo una settimana. Non doveva essere solo un assalto alla cugina, doveva essere una cosa di fino e infatti venne giù una cosa meravigliosa.

Ecco il piano

Continua
Visto che hai letto altri racconti qui e hai deciso di pubblicare il tuo, al tuo posto avrei preparato tutto al pc o tablet in Word e poi un bel copia incolla totale. Perché il tuo racconto è fantastico.
 
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Tanacca71

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Grazie, prometto che poi farò con calma quello che mi hai detto, intanto vado avanti a pezzi. E grazie per incoraggiarmi a scrivere. Provo emozioni come anni fa, ed è incredibile come ricordi dei dettagli cosi.
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Io e Fabio ci incontrammo la mattina seguente. Naturalmente l’argomento era Michela.

A: E ora che faccio?

F: Che fai? E me lo chiedi? Devi continuare. Stanotte non ci ho dormito e a occhio e croce nemmeno te.

A: io ho dormito invece, la quantità di seghe che mi sono fatto mi ha fatto letteralmente crollare.

F: Senti cosa ho pensato. Ci scegliamo un altro porno, questa volta la scena deve essere un pompino in prima persona. La ragazza che lo fa deve essere il più possibile somigliante alla tua cugina. Lei ci si deve immedesimare con quella ragazza, deve provare cosa si prova a succhiare un bel cazzo grosso, tanto te fratello ti ho già visto nelle docce del gabbione, sei messo bene, non avrai problemi. Ma questa volta lo dovrete vedere insieme. Non ti assentare come l’ultima volta, guarda come si comporta con te.

A: Devo stare attento, no so come reagirebbe con me davanti, se si vergogna, se si alza come l’altra volta e se ne va. Ho paura che poi non ritorni più.

F: Ma scherzi? Ma l’hai visto il filmato? Sono ormoni che devono essere liberati. Ma attenzione, non devi cercare di toccarla. Valuta la situazione, che cosa ti dice, cerca di essere il suo confessore. Con te deve aprirsi, gli devi tracciare la via, insomma sei bravo con i discorsi, Ma cerca di resistere, si deve lasciare andare un poco alla volta, capirai quando è il momento giusto per passare alla prossima mossa.

A: Ma parli per esperienza, hai avuto esperienze simili?

F: Certo, quelle soffocate cosi dalla famiglia tutte casa e chiesa, hanno un potenziale infinito, fidati.

Insomma mi sembrava di essere Palpatine che cercava di portare Skywalker nel lato oscuro della forza.
 
OP
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Tanacca71

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Ed eccoci al giorno

Facciamo un po’ di lezione, ma questa volta io non c’ero assolutamente con la testa. Stavo accanto a lei e gli fissavo le tette senza reggiseno. Cercavo di darmi un contegno, ma non era facile. Pensavo solo a lei e quello che speravo che succedesse.

La pausa arrivò prima del previsto. Preparai del pane e nutella e lo portai sulla tavola dello studio. Poi presi il telecomando e inizia a girare. Mi fermai sulla quella visione paradisiaca, la ragazza leccava con maestria tutta l’asta di quel cazzo immenso, Michela si portò le mani davanti agli occhi, come se non volesse vedere, ma durò poco perché aveva le dita belle larghe e ci guardava attraverso. A quel punto iniziò lo scambio di battute:

A: Madonna e questa da dove è uscita fuori?

M: Ma che canale è? Fanno queste cose a quest’ora?

A: Io non lo so, le vedo ora questi canali, da quando i canali si sono spostati deve essere successo qualcosa. Ma cmq non mi lamento.

E la buttai sul riderei. Lei fece un sorriso accennato, ma era paonazza nel viso, un misto di eccitazione e vergogna per la mia presenza.

A: Lei è bellissima, ma lo sai che ti somiglia tanto? Lui invece assomiglia a me.

M: ma se non gli hai visto la faccia come puoi dirlo?

A: Non intendevo la faccia.

M: Come sei scemo Anto

Notai subito una cosa, lei mi parlava e non mi aveva mai guardato in faccia, era incollata con lo sguardo al quel cazzo.

Intanto la ragazza del video ci sapeva fare ed era passata con la lingua all’esplorazione della cappella. Io scorsi i capezzoli induriti di Michela.

La voglia di metterli le mani su quelle tette durissime era tanta, ma mi ricordai di quello che mi disse Fabio: non toccare, giocaci con la mente.

E cosi feci:

A: L’hai mai visto così grosso?

Lei non parlò, chi tace acconsente pensai. Ma pensai anche che non potevo fare battute di chi non aveva visto, si sarebbe bloccata e presa in giro per la mancanza di esperienza.

Scelsi di stare in silenzio, ci godemmo il resto della scena.

Intanto la ragazza aveva affondato la bocca nel cazzo dell’uomo e dopo un po’ di pompate, le vene dell’uomo iniziarono a pulsare, io che sapevo che sarebbe venuto da li a brevissimo, smisi di guardare il video, e fissai il viso di Michela, non volevo perdermi nemmeno una sua espressione.

E cosi fu, la ragazza del video indietreggiò con la bocca quel tanto che bastava per accogliere la potente sborrata dell’uomo sul suo viso per poi raccogliere con la mano tutto quello che era rimasto appiccicato e portarlo tutto in bocca.

Nel mentre ci fu l’esplosione dell’uomo, Michela, aveva il pollice stretto tra le labbra e con la punta della lingua appena accennato bagnò la punta, poi con il pollice fece un giro intero delle labbra.

Fui stoico, non feci nulla, ma avevo il cazzo che doveva esplodere.

Spensi la tv e le dissi:

A: Capisco che non mi vuoi dire niente, ti si legge in fronte che sei imbarazzata, molto probabilmente è l’educazione che ti hanno imposto che ti fa comportare cosi.

Ma prima che lei accennasse ad una risposta, cercai di rammentare le parole di Fabio. E iniziai lo show.



Continua
 

dastan3010

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Ed eccoci al giorno

Facciamo un po’ di lezione, ma questa volta io non c’ero assolutamente con la testa. Stavo accanto a lei e gli fissavo le tette senza reggiseno. Cercavo di darmi un contegno, ma non era facile. Pensavo solo a lei e quello che speravo che succedesse.

La pausa arrivò prima del previsto. Preparai del pane e nutella e lo portai sulla tavola dello studio. Poi presi il telecomando e inizia a girare. Mi fermai sulla quella visione paradisiaca, la ragazza leccava con maestria tutta l’asta di quel cazzo immenso, Michela si portò le mani davanti agli occhi, come se non volesse vedere, ma durò poco perché aveva le dita belle larghe e ci guardava attraverso. A quel punto iniziò lo scambio di battute:

A: Madonna e questa da dove è uscita fuori?

M: Ma che canale è? Fanno queste cose a quest’ora?

A: Io non lo so, le vedo ora questi canali, da quando i canali si sono spostati deve essere successo qualcosa. Ma cmq non mi lamento.

E la buttai sul riderei. Lei fece un sorriso accennato, ma era paonazza nel viso, un misto di eccitazione e vergogna per la mia presenza.

A: Lei è bellissima, ma lo sai che ti somiglia tanto? Lui invece assomiglia a me.

M: ma se non gli hai visto la faccia come puoi dirlo?

A: Non intendevo la faccia.

M: Come sei scemo Anto

Notai subito una cosa, lei mi parlava e non mi aveva mai guardato in faccia, era incollata con lo sguardo al quel cazzo.

Intanto la ragazza del video ci sapeva fare ed era passata con la lingua all’esplorazione della cappella. Io scorsi i capezzoli induriti di Michela.

La voglia di metterli le mani su quelle tette durissime era tanta, ma mi ricordai di quello che mi disse Fabio: non toccare, giocaci con la mente.

E cosi feci:

A: L’hai mai visto così grosso?

Lei non parlò, chi tace acconsente pensai. Ma pensai anche che non potevo fare battute di chi non aveva visto, si sarebbe bloccata e presa in giro per la mancanza di esperienza.

Scelsi di stare in silenzio, ci godemmo il resto della scena.

Intanto la ragazza aveva affondato la bocca nel cazzo dell’uomo e dopo un po’ di pompate, le vene dell’uomo iniziarono a pulsare, io che sapevo che sarebbe venuto da li a brevissimo, smisi di guardare il video, e fissai il viso di Michela, non volevo perdermi nemmeno una sua espressione.

E cosi fu, la ragazza del video indietreggiò con la bocca quel tanto che bastava per accogliere la potente sborrata dell’uomo sul suo viso per poi raccogliere con la mano tutto quello che era rimasto appiccicato e portarlo tutto in bocca.

Nel mentre ci fu l’esplosione dell’uomo, Michela, aveva il pollice stretto tra le labbra e con la punta della lingua appena accennato bagnò la punta, poi con il pollice fece un giro intero delle labbra.

Fui stoico, non feci nulla, ma avevo il cazzo che doveva esplodere.

Spensi la tv e le dissi:

A: Capisco che non mi vuoi dire niente, ti si legge in fronte che sei imbarazzata, molto probabilmente è l’educazione che ti hanno imposto che ti fa comportare cosi.

Ma prima che lei accennasse ad una risposta, cercai di rammentare le parole di Fabio. E iniziai lo show.



Continua
Porca miseria aspetto con ansia il continuo 😍
 
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Tanacca71

Guest
A: Ascolta, ti capisco perfettamente, perché ci sono passato anche io, ed è stato un inferno e dopo il paradiso.

So benissimo come è tua mamma, iperprotettiva, non ti lascia fare niente, ti controlla tutto quello che fai, ti controlla anche il diario…

M: Ma che dici? Chi ha detto queste cose?

A: lo l’ho saputo dalla zia (mia mamma) ne parlavano tempo fa. Ha paura che tu tenga un diario segreto, che tu faccia qualcosa e lo scriva per poi farle vedere alle tue amiche. ( Non era vero niente, era anche uno stratagemma mio per capire se lei potesse scrivere queste cose che ha visto con me, e poi magari farsi scoprire)

M: Ma non si fa cosi, l’ho sempre pensato cmq, io non scrivo mai niente, anche perché la mia vita a parte l’atletica, è monotona, non mi fa fare niente.

E cosi si ritrasse con tutte e due le gambe sopra la sedia e ci appoggiò la testa. Si intristì subito.

Aveva una gonna molto larga e notai subito che scoprì i suoi slip, perché in quella posizione era scesa fino in cima.

Con fare svelto spostai la sua sedia indietro e la tirai verso di me girandola di 90 gradi, io feci altrettanto e fummo una di fronte all’altro. Ebbi una visione completa dello slip, bianco. Era visibilmente bagnato dagli umori del video di prima. Ma fui altrettanto svelto a consolarla con un racconto inventato li su due piedi.

A: Non permettere a nessuno di limitare le tue libertà in questo modo, io ci sono passato con mia mamma.

Pensava di fare la cosa giusta, di proibire quello che loro regolarmente fanno tutti i giorni. Lo ha fatto per anni, non sapevo niente del sesso, e i miei compagni puntualmente mi prendevano in giro, Ci stavo malissimo, fintanto che un giorno conobbi la sorella di un mio compagno di scuola al liceo. Loro avevano un padre che regolarmente sequestrava riviste porno non autorizzate dalle edicole (era un carabiniere) con i ragazzi della classe vidi per la prima volta un giornale porno e rimasi eccitato e sconvolto, ma sul più bello la sorella del mio amico che aveva 5 anni più di me mi beccò a toccarmi e non sapevo più dove nascondermi.

Ma lei fu molto gentile, e con un tatto incredibile mi portò in camera sua e mi parlò per circa un oretta. Mi disse che non c’era niente di male, che è tutto naturale, e che dovevo esplorare la mia sessualità nel modo più semplice possibile. Fu una liberazione per me, da quel momento non avevo più pressioni ne vergogna. Cosi ci vedemmo regolarmente per mesi. Fu bellissimo. (la storia delle riviste era vera, ma non ci fu mai la sorella, quella era inventata solo per lei)

M: per cui tu avevi all’incirca la mia età ? ma lei era una persona fuori dalla famiglia, tu sei mio cugino…

A: a volte non ci è permesso scegliere, ma di me ti puoi fidare.

Continuai a parlare per tutta la durata della ripetizione, lei era assorta e attenta a tutto quello che dicevo, gli parlai delle mie esperienze ma anche di altro.

Poi conclusi cosi

A: Per me è stata dura raccontarti tutto, non ho avuto la possibilità di confrontarmi con nessuno, ho provato anche io un po’ di vergogna ma ora mi sento meglio e credo, che se tu ti aprissi con me, ti toglieresti un bel peso. Sfruttami a dovere, quello che diciamo rimarrà sempre in questa stanza.

Avevo fatto breccia, si sentiva importante, si vedeva nel volto, gli avevo confessato i miei segreti. Fu la prima volta che qualcuno si fidava di lei. Non si sentiva come una ragazza, ma una donna.

Fu cosi che mi alzai in piedi e la invitai a fare altrettanto, abbracciandola per un po’ e sussurrandoli nell’orecchio che non la volevo vedere piangere.

Avevo le sue tette schiacciate sul mio petto, potevo sentire i capezzoli duri molto bene, e il mio cazzo ritto era proprio sopra il suo pube.

Rimanemmo cosi per un po’, poi gli scostai il viso, gli tolsi le lacrime e in quell’istante avrei avuto voglia di baciarla duramente, ma il buon Fabio mi ritornò in mente. E cosi fu lei che prese parola:

M: Hai ragione Anto, non ho mai avuto esperienze in vita mia, anche se so che sono una bella ragazza, ricevo molte attenzioni dai ragazzi in fila alla scuola, ma zia e zio sono sempre presenti, non ho un attimo di tregua. Ho approfittato subito delle lezioni proprio per stare lontano da loro. Ti ringrazio per avermi migliorato in matematica, ma qui mi sento anche più libera, posso fare cose e parlare di cose anche normali che a casa sono tabù. Prima mi hai chiesto se avevo mai visto un cazzo cosi grosso, in verità non l’avevo mai vista in vita mia. L’ho visto solo a mio padre, quando ero piccolina e mi lavavano in doccia. Poi appena sono cresciuta, papà faceva la doccia da solo. Ti ho mentito l’altro giorno, sono scappata a casa, non avevo appuntamento con mamma , anche ieri c’era un film sul quel canale. Avevo paura che tu scoprissi che ero turbata e rossa dalla vergogna. Non sapevo gestire le cose, e non le so gestire nemmeno ora.

A: avevo intuito qualcosa che non andava, ma non immaginavo mai che fosse stato per un porno. Stai serena Michela. Facciamo cosi, d’ora in avanti faremo lezione e poi alla fine parliamo di qualsiasi cosa ti vada, anche cose che non potresti mai fare con altre persone. Almeno renderemo le lezioni meno noiose.

M: Grazie Anto, lo apprezzo molto, mi sento molto meglio ora.

Indietreggiò appena e si staccò dal mio corpo e buttò uno sguardo diritto al mio pacco che aveva sentito per tutto il tempo.

M: forse hai ragione, potrebbe assomigliare a quello del film.

E fece una risata. Io ero al limite umano, avrei voluto tirarlo fuori per fare un paragone. Ma resistetti.

A: hai visto? Ti sei già sciolta e stai molto meglio, sei anche spiritosa.

M: si è fatto tardi ,ora devo rientrare. Grazie di tutto. Ricordati del compleanno di Zia dopodomani, Ci vediamo al ristorante.

Per un momento dopo che uscì dalla porta, mi senti una merda, ma di quelle grosse.

Mi ero inventato tantissime cose di sana pianta per poi un giorno, chiavarmela. Lei si era aperta e si fidava di me. Io stavo buttando tutto nel cesso.

Ma mentre stavo mettendo apposto la sedia, mi chinai istintivamente verso la seduta dell’imbottitura e sentii un odore di umori di fica incredibile.

Il lato più perverso di me si era riappropriato della mente, e in quell’istante capì, che ero molto vicino all’obbiettivo primario. Ma come predisse Fabio, avevo la conduzione del gioco e volevo giocare molto lentamente.

A domani
 

Barzottin

Banned
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Io e Fabio ci incontrammo la mattina seguente. Naturalmente l’argomento era Michela.

A: E ora che faccio?

F: Che fai? E me lo chiedi? Devi continuare. Stanotte non ci ho dormito e a occhio e croce nemmeno te.

A: io ho dormito invece, la quantità di seghe che mi sono fatto mi ha fatto letteralmente crollare.

F: Senti cosa ho pensato. Ci scegliamo un altro porno, questa volta la scena deve essere un pompino in prima persona. La ragazza che lo fa deve essere il più possibile somigliante alla tua cugina. Lei ci si deve immedesimare con quella ragazza, deve provare cosa si prova a succhiare un bel cazzo grosso, tanto te fratello ti ho già visto nelle docce del gabbione, sei messo bene, non avrai problemi. Ma questa volta lo dovrete vedere insieme. Non ti assentare come l’ultima volta, guarda come si comporta con te.

A: Devo stare attento, no so come reagirebbe con me davanti, se si vergogna, se si alza come l’altra volta e se ne va. Ho paura che poi non ritorni più.

F: Ma scherzi? Ma l’hai visto il filmato? Sono ormoni che devono essere liberati. Ma attenzione, non devi cercare di toccarla. Valuta la situazione, che cosa ti dice, cerca di essere il suo confessore. Con te deve aprirsi, gli devi tracciare la via, insomma sei bravo con i discorsi, Ma cerca di resistere, si deve lasciare andare un poco alla volta, capirai quando è il momento giusto per passare alla prossima mossa.

A: Ma parli per esperienza, hai avuto esperienze simili?

F: Certo, quelle soffocate cosi dalla famiglia tutte casa e chiesa, hanno un potenziale infinito, fidati.

Insomma mi sembrava di essere Palpatine che cercava di portare Skywalker nel lato oscuro della forza.
Ti stimo anche solo per la semplice citazione di star wars
 

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