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Tanacca71
Guest
Mi chiamo Antonio e dopo aver letto i racconti degli altri utenti, vi vorrei raccontare la mia esperienza con la cugina appena diciottenne poco dopo gli anni 90.
Ho quattro anni più di lei e viviamo in una città con pochi abitanti.
Lei ha avuto una educazione molto rigida. Sempre iper controllata dai miei zii.
Lei veramente bella, bionda, occhi azzurri, circa 1,77 cm ha sempre praticato sport, in particolare atletica leggera. Ci incontravamo solo per le feste o i compleanni, tra fratelli e cugini siamo tanti e le nostre famiglie sono molto unite, per cui le occasioni per vederci erano tante.
Per un po’ di tempo la guardavo come si vede un parente e niente più, poi quando ha iniziato a fare sport e a crescere le cose sono cambiate, devo dire che non la vedevo più con lo stesso sguardo di cugino.
E’ sempre stata anche un po’ ingenua e molto spesso si metteva in posizioni per lei naturali che mi facevano letteralmente esplodere.
Mio padre aveva una videoteca con un socio e stava quasi sempre in negozio, mentre mia madre lavorava in ufficio e fino al tardo pomeriggio non era in casa. Questo mi dava la possibilità di avere parecchio tempo con la casa libera.
L e mie giornate le passavo o in negozio ad aiutare mio padre, oppure lavoravo part time in un centro commerciale. E naturalmente fuori con gli amici.
Un giorno eravamo al mare con il miglior amico, Fabio. Un bel ragazzo, molto atletico che faceva strage di ragazze, anche perché ci sapeva fare, mentre si cazzeggiava, avvenne questo discorso.
A: Sto veramente impazzendo per mia cugina. Ogni volta che si presenta in casa porta delle gonne cortissime oppure dei pantaloni aderenti e mi fa una voglia.
F: Ma chi? Quella sventola bionda giovanissima?
A: si proprio lei, ma te come fai a conoscerla?
F: ma non ti ricordi, venni a casa tua a Pasqua di pomeriggio a prenderti per uscire con Pietro e salutai i tuoi genitori e feci caso a lei. Me la squadrai di brutto, ma lei non mi filò per niente. Pensavo fosse fidanzata al tempo.
A: Macché, e nemmeno ora è fidanzata, i miei zii non gli danno respiro, la fanno rincasare ad orari assurdi. Io però devo trovare il modo di averla perché tutte le volte che viene a salutarmi mi viene il cazzo ritto.
F: E’ veramente un’impresa. Qualcosa ci verrà fuori.
Dopo un paio di giorni venne una cosa casuale in uno dei pranzi di famiglia e io fui lesto ad approfittare. Sono stato sempre uno studente modello e godevo di una reputazione in famiglia di quello con la testa apposto, (anche se in quei momenti volevo solo infilare la testa solo in posto) . Sono sempre stato molto ferrato in matematica e mentre si parlava, venne fuori che mia cugina aveva delle evidenti difficolta nello studio di quella materia. Dopo pranzo sentii un conversazione tra mia madre e mia zia in disparte, quasi bisbigliavano, ma non si accorsero della mia presenza
Mia madre disse” ma perché non ti fai fare delle ripetizioni da Antonio, lui è molto bravo, e poi cosi risparmi dei bei soldini”
Mia Zia replicò: Non è tanto per i soldi, abbiamo fatto dei giri con un paio di amiche, in città ci sono dei buoni insegnanti ma sono tutti maschi e ora Michela (mia cugina) ha gli ormoni a mille. Non si tiene piu è un problema.
Mia madre replicò: Non la potete tenerla cosi, non è piu una ragazzina, avrà le sue esigenze.
Mia zia: si lo sappiamo, ma non mi fido a mandarla da sola in casa di gente che non conosco.
Mia madre: allora parlo con Antonio, è un bravissimo ragazzo, e poi è suo cugino, e la aiuterà a migliorarsi nello studio.
Mia zia: Si sono d’accordo, è veramente in gamba. Sono molto tranquilla sapendolo che è con lui.
Dopo essermi defilato dalla stanza, ho avuto un sussulto: combinazione, di Bravo ragazzo, ripetizione, tranquillità, cugina diciottenne, casa libera, e soprattutto, ormoni in ebollizione, mi venne duro all’istante, mi spostai in bagno e mi segai subito. Venni a fiotti. Se ci penso, mi viene ritto anche adesso.
Dovevo dirlo subito a Fabio.
La sera stessa si buttò giù un piano per la preparazione dell’incontro che avvenne dopo una settimana. Non doveva essere solo un assalto alla cugina, doveva essere una cosa di fino e infatti venne giù una cosa meravigliosa.
Ecco il piano
Continua
Ho quattro anni più di lei e viviamo in una città con pochi abitanti.
Lei ha avuto una educazione molto rigida. Sempre iper controllata dai miei zii.
Lei veramente bella, bionda, occhi azzurri, circa 1,77 cm ha sempre praticato sport, in particolare atletica leggera. Ci incontravamo solo per le feste o i compleanni, tra fratelli e cugini siamo tanti e le nostre famiglie sono molto unite, per cui le occasioni per vederci erano tante.
Per un po’ di tempo la guardavo come si vede un parente e niente più, poi quando ha iniziato a fare sport e a crescere le cose sono cambiate, devo dire che non la vedevo più con lo stesso sguardo di cugino.
E’ sempre stata anche un po’ ingenua e molto spesso si metteva in posizioni per lei naturali che mi facevano letteralmente esplodere.
Mio padre aveva una videoteca con un socio e stava quasi sempre in negozio, mentre mia madre lavorava in ufficio e fino al tardo pomeriggio non era in casa. Questo mi dava la possibilità di avere parecchio tempo con la casa libera.
L e mie giornate le passavo o in negozio ad aiutare mio padre, oppure lavoravo part time in un centro commerciale. E naturalmente fuori con gli amici.
Un giorno eravamo al mare con il miglior amico, Fabio. Un bel ragazzo, molto atletico che faceva strage di ragazze, anche perché ci sapeva fare, mentre si cazzeggiava, avvenne questo discorso.
A: Sto veramente impazzendo per mia cugina. Ogni volta che si presenta in casa porta delle gonne cortissime oppure dei pantaloni aderenti e mi fa una voglia.
F: Ma chi? Quella sventola bionda giovanissima?
A: si proprio lei, ma te come fai a conoscerla?
F: ma non ti ricordi, venni a casa tua a Pasqua di pomeriggio a prenderti per uscire con Pietro e salutai i tuoi genitori e feci caso a lei. Me la squadrai di brutto, ma lei non mi filò per niente. Pensavo fosse fidanzata al tempo.
A: Macché, e nemmeno ora è fidanzata, i miei zii non gli danno respiro, la fanno rincasare ad orari assurdi. Io però devo trovare il modo di averla perché tutte le volte che viene a salutarmi mi viene il cazzo ritto.
F: E’ veramente un’impresa. Qualcosa ci verrà fuori.
Dopo un paio di giorni venne una cosa casuale in uno dei pranzi di famiglia e io fui lesto ad approfittare. Sono stato sempre uno studente modello e godevo di una reputazione in famiglia di quello con la testa apposto, (anche se in quei momenti volevo solo infilare la testa solo in posto) . Sono sempre stato molto ferrato in matematica e mentre si parlava, venne fuori che mia cugina aveva delle evidenti difficolta nello studio di quella materia. Dopo pranzo sentii un conversazione tra mia madre e mia zia in disparte, quasi bisbigliavano, ma non si accorsero della mia presenza
Mia madre disse” ma perché non ti fai fare delle ripetizioni da Antonio, lui è molto bravo, e poi cosi risparmi dei bei soldini”
Mia Zia replicò: Non è tanto per i soldi, abbiamo fatto dei giri con un paio di amiche, in città ci sono dei buoni insegnanti ma sono tutti maschi e ora Michela (mia cugina) ha gli ormoni a mille. Non si tiene piu è un problema.
Mia madre replicò: Non la potete tenerla cosi, non è piu una ragazzina, avrà le sue esigenze.
Mia zia: si lo sappiamo, ma non mi fido a mandarla da sola in casa di gente che non conosco.
Mia madre: allora parlo con Antonio, è un bravissimo ragazzo, e poi è suo cugino, e la aiuterà a migliorarsi nello studio.
Mia zia: Si sono d’accordo, è veramente in gamba. Sono molto tranquilla sapendolo che è con lui.
Dopo essermi defilato dalla stanza, ho avuto un sussulto: combinazione, di Bravo ragazzo, ripetizione, tranquillità, cugina diciottenne, casa libera, e soprattutto, ormoni in ebollizione, mi venne duro all’istante, mi spostai in bagno e mi segai subito. Venni a fiotti. Se ci penso, mi viene ritto anche adesso.
Dovevo dirlo subito a Fabio.
La sera stessa si buttò giù un piano per la preparazione dell’incontro che avvenne dopo una settimana. Non doveva essere solo un assalto alla cugina, doveva essere una cosa di fino e infatti venne giù una cosa meravigliosa.
Ecco il piano
Continua