Esperienza reale La Femminilità di Mamma

Noboru2

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LA FEMMINILITA’ DI MAMMA - 1



Sono una donna di oramai 56 anni, sposata da oltre trenta e con due figli adulti, una ragazza che già vive fuori casa ed un maschietto che comincia a muoversi da solo nel mondo del lavoro, dopo essersi diplomato con fatica ed avere rinunciato, dopo un tentativo non proprio lusinghiero, alla laurea.

Poco importa, l’occasione con il lavoro l’ha trovata ed ora sta facendo carriera nel mondo della finanza, facendo grossi passi nell’autostima e cercando una strada pure lui per crearsi una vita sua fuori da casa dei genitori.

Tutto questo per presentare la famiglia, il marito l’ho lasciato per ultimo perché, pur essendo un bell’uomo molto giovanile e sportivo, da alcuni anni non fa proprio molto più parte della mia vita di coppia, restiamo affiatati, restiamo una bella famiglia ma solo nelle apparenze e nei fatti di convivenza ottima, ma senza picchi in quella sessuale che oramai è molto ridotta e poco gratificante. Questo mi porta ad avere assopito di molto le mie voglie sessuali anche se spesso mi capita di avere stimoli e di appagarli da sola, giocando con il mio corpo sia con le sole mani sia con l’ausilio di alcuni giocattolini che ho acquistato via internet e che tengo ben nascosti ai miei due maschi della famiglia.

Nonostante tutto so di essere ancora piacente: sono una biondina (tinta oramai) dal capello liscio e medio lungo, corpo esile ma molto sportivo (lavoro nel mondo dello sport), asciutto e nervoso, dicono che ho un bellissimo culetto, gambe toniche e tornite e, purtroppo pochissimo seno, direi una prima tutto capezzoli. Si, dico tutto capezzoli perché ho dei magnifici capezzoli che se stimolati spiccano dal mio corpo inturgidendosi e divenendo evidenti e molto sensibili.

Credo che tutto ciò abbia incuriosito spesso mio figlio nella sua crescita, diciamo nel periodo della adolescenza, quando il femminile diventa in ogni momento scusa per eccitarsi e per cercare di scoprire sempre di più. Infatti, devo dire che mi sono sentita spesso spiata in casa e che la mia abitudine di girare senza farmi problemi anche poco vestita o solo in intimo, deve avere creato in lui molto interesse nei miei confronti.

In quei periodi in cui cresceva trovavo spesso le mie mutandine nella cesta della biancheria usata tutte inzuppate non dei miei umori ma di una viscida cremina che inequivocabilmente portava a pensare allo sperma, e che di certo non era quello del marito; ma non me ne facevo un crucio, mi dicevo che era normale e che faceva parte del naturale crescere di un maschietto che aveva a disposizione una mammina carina e che quindi la sfruttava per conoscersi sessualmente.

Se devo dirla tutta non nego che anche un po' mi piaceva, stavo invecchiando e sapere che un giovane uomo si eccitasse pensando a me inorgogliva, anche se poi questo giovane uomo era mio figlio; ma fino a che lo faceva di suo senza coinvolgermi che male c’era.

Così andò avanti per anni e negli anni mi accorsi sempre più che la vicinanza di lui nei miei confronti diveniva più intensa: ogni volta che andavo a cambiarmi in lavanderia me lo trovavo tra i piedi in modo così che lui riusciva a vedermi sempre più spesso e sempre da più vicino in intimo, sempre più spesso mi faceva dei complimenti che arrivavano quasi al corteggiamento, dicendomi che fisicamente ero più bella di tutte le sue amichette e pure di molte subrettine della tv, che i perizomi mi stavano a meraviglia perché avevo un culetto da ragazzina. Spesso anche mi consigliava su come vestirmi quando dovevo uscire, spronandomi a indossare vestitini corti e leggeri o pantaloni super attillati, per non parlare delle scarpe che secondo lui dovevano essere sempre con tacco 12 come minimo, perché in quel modo le mie chiappe divenivano ancora più slanciate ed irresistibili.

Insomma, sentivo che gli piacevo e che era orgoglioso della mamma che aveva, non so se forse capisse anche che fra me e suo padre non c’era più l’attrazione di un tempo, volendo magari riempire quel vuoto come se fosse lui il maschio di casa per sua mamma.

La cosa mi piaceva sempre di più, arrivando a volte a crearmi degli stimoli che mi ricordavano l’eccitazione giovanile del corteggiamento, ma subito resettavo tutto pensando che in fondo era mio figlio e che quindi mi creavo io storie che non esistevano, forse solo perché lo desideravo, insomma desideravo che qualcuno mi corteggiasse e mi guardasse con quello sguardo voglioso. Forse da queste sensazioni crebbe in me il piacere di lasciarmi ammirare da lui, di girare sempre meno vestita, di sedermi in modo che potesse ammirarmi le cosce, ed anche fra le cosce, di girare per casa con magliettine o camicette senza reggiseno in modo che i miei capezzoli turgidi si notassero sin troppo bene, insomma di creare situazioni in cui poterlo provocare e cercare magari reazioni sue alla vista della mia femminilità; nacque tutto come un gioco, forse pericoloso ma con la consapevolezza di poterlo gestire e di non arrivare mai oltre il limite…….ma forse avevo sopravvalutato la mia decisione e la sua capacità di rispettare la mammina.

Infatti, sempre più spesso capitò che in lavanderia lui capitasse mentre io mi asciugavo uscita dalla doccia e che non se ne andasse di lì fintanto che io non cedevo e mi vestivo davanti ai suoi occhi, scegliendo insieme a lui l’intimo da indossare e facendomi spesso rimirare per sentire i suoi commenti su come mi stava. Come se non bastasse pure lui cominciò a cambiarsi davanti a me svettando con il suo cazzo che inevitabilmente non poteva essere a riposo. Era molto bello fra l’altro ed assomigliava moltissimo a suo padre quando era giovane e la cosa mi faceva sentire giovane pure me, facendomi ricordare quei tempi e facendomi credere di essere anche io bella e giovane come allora, grazie anche ai complimenti continui del figlio.

Insomma, cominciai a pensare troppo alla cosa e mi ritrovai pure a masturbarmi con l’immagine del suo cazzo lì davanti ai miei occhi, immagine irreale perché solo nei ricordi in quanto davanti a lui mai facevo vedere quanto mi piacesse.

Accadde un giorno che rientrando a casa dal mio lavoro e credendo di essere sola corsi in bagno, non ne potevo più e dovevo fare pipì immediatamente; quindi, aprì la porta del bagno senza pensarci due volte e trovai mio figlio, oramai ventiquattrenne, che si masturbava tenendo le mie mutandine usate sul naso . . . . . . . . .. fui come fulminata, non sapevo che fare e la prima cosa che mi venne in testa fu quella di chiedergli scusa e richiudere la porta lasciandolo finire. Ero bloccata, quell’immagine mi aveva fulminata, ero frastornata, ma anche eccitata. Vedevo il suo cazzo svettante che pulsava ed il suo volto paonazzo con il mio perizoma in pizzo nero stampato sul naso………si masturbava con il profumo della mia figa nel cervello, si masturbava eccitato dal profumo di sua madre ……. era bellissimo sapere che ancora riuscivo a creare certe emozioni a ragazzi così belli, giovani e prestanti, ma che fare ora?

Ero decisamente nervosa, non so come avrei affrontato mio figlio e proprio in quel momento senti la porta del bagno aprirsi e vidi mio figlio con una faccia terribilmente frustrata che mi chiedeva ripetutamente scusa e che non lo avrebbe mai più fatto ma che io ero così bella che spesso creavo in lui un desiderio sessuale talmente grande che appena poteva doveva sfogarlo. Lo fermai, non so come mi venne, e lo abbracciai dicendoli di non preoccuparsi e che era normale, capitava spesso e che la mamma era pur sempre un riferimento femminile per i figli, il più vicino, il primo e che quindi accadeva.

Ero stata brava, riuscii a calmarlo senza metterlo in imbarazzo, risolvendo una situazione che altrimenti poteva divenire esplosiva. Fatto sta' che da quel giorno però tutto cambiò. Io avevo sempre in mente il suo cazzo che pulsava per me e lui oramai sapeva che io sapevo. Insomma, oramai tutto era conclamato e lui divenne sempre più sicuro di sé, sempre meno inibito, sempre più conscio che io sapevo e che non avevo reagito in modo definitivo, conclusivo di un suo approccio a me. Si sentiva il maschio alfa, sapeva che poteva osare e che io difficilmente avrei dissentito in modo energico.

Infatti, oramai i complimenti si fecero più diretti e più mirati, contatti e carezze si fecero più audaci senza che io dicessi nulla, forse, lo ammetto, lo desideravo io pure, forse volevo capire se e dove sarebbe arrivato e se e dove sarei arrivata io.



SEGUE
Sai scrivere.e, cosa assai più difficile, sai come si narra l'attrazione incestuosa. Bravo! Sono curioso di leggere come.te la sbrighi con un.tema così arduo, decisamente non facile...
 

Bikerone

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Mah....visto che continua regolarmente a collegarsi, e non è per il racconto che per me potrebbe essere chiuso, ma per una questione di educazione per tutta la gente che chiede da mesi....per me il post potrebbe essere chiuso e l'autore bannato
 
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ziougo

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Mah....visto che continua regolarmente a collegarsi, e non è per il racconto che per me potrebbe essere chiuso, ma per una questione di educazione per tutta la gente che chiede da mesi....per me il post potrebbe essere chiuso e l'autore bannato
ok, comprendo il fatto dell'educazione nel comunicare che da un po di tempo non posto più capitoli del racconto, ma da qui a dire di chiudere il post ed addirittura bannarmi mi pare eccessivo.
Post automatically merged:

Ha ragione Bikerone, forse dovevo dire qualche cosa relativamente alla mia latitanza da questo mio post ed al fatto di non avere continuato a postare capitoli del racconto, e per questo chiedo scusa di cuore a tutti coloro che mi hanno seguito e supportato.
Comunque volevo dire che parecchi eventi nella mia vita (fortunatamente eventi generici e non brutti) mi hanno tenuto impegnato e che forse anche è mancata un po la vena ispiratrice per mettersi a scrivere; ora non prometto nulla, ma per certo vi dico che prima o poi qualche cosa produrrò, non so se nell'arco di settimane o di mesi, ma credo proprio che la nostra mammina tornerà a far parlare di se.
Grazie e scusate ancora.
 

Bikerone

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ok, comprendo il fatto dell'educazione nel comunicare che da un po di tempo non posto più capitoli del racconto, ma da qui a dire di chiudere il post ed addirittura bannarmi mi pare eccessivo.
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Ha ragione Bikerone, forse dovevo dire qualche cosa relativamente alla mia latitanza da questo mio post ed al fatto di non avere continuato a postare capitoli del racconto, e per questo chiedo scusa di cuore a tutti coloro che mi hanno seguito e supportato.
Comunque volevo dire che parecchi eventi nella mia vita (fortunatamente eventi generici e non brutti) mi hanno tenuto impegnato e che forse anche è mancata un po la vena ispiratrice per mettersi a scrivere; ora non prometto nulla, ma per certo vi dico che prima o poi qualche cosa produrrò, non so se nell'arco di settimane o di mesi, ma credo proprio che la nostra mammina tornerà a far parlare di se.
Grazie e scusate ancora.
mi scuso io con te se sono sembrato "aggressivo", però sai, quando ho scritto ciò su questo post sono andato sul tuo profilo ed eri online, il giorno dopo per curiosità ho riguardato ed eri stato attivo qualche minuto prima. Ora non è che ti stalkero , sia chiaro....però se leggi gente che ti scrive a distanza di settimane/mesi è buona educazione rispondere , nessuno ti avrebbe aggredito se avessi preso la decisione di rimandare o di non continuare. In fin dei conti nessuno ti paga ed ognuno "spreca" il suo tempo come meglio crede :)
 

Sottosopra74

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LA FEMMINILITA’ DI MAMMA – 8

La mattina mi sentivo viva, mi sentivo bella e tutto questo derivava dalla consapevolezza che quella foto mi regalava una visione di me stessa mai percepita: ero ancora una bella donna, perché anche se mio figlio era stato bravissimo nel realizzare quella foto, se fossi stata un cesso di certo non sarebbe riuscito a rendermi così attraente.
Poi anche il fatto che lui mi vedesse in quel modo mi faceva pizzicare la figa, ma forse questa cosa tanto mi piaceva quanto mi preoccupava. Fino a che punto lui sarebbe voluto arrivare? Sarebbe stato capace di rispettare quei limiti che io gli avevo imposto sin dall’inizio e poi, sarei io pure stata in grado di rispettarli?
Certo, ero decisa e convinta, non volevo certamente trasgredire l’impegno preso, probabilmente avrebbe rovinato tutto, ma io pure sono un essere umano ed in certe situazioni, sotto certe stimolazioni sappiamo benissimo che è difficile essere razionali e la cosa mi preoccupava moltissimo.
Essendo felice mi ero vestita in modo adeguato, da casa, nulla di particolare, un vestitino estivo in cotone leggero ma fasciante nel bustino e svolazzante nella gonna. Chiaramente, essendo a casa e facendo un gran caldo nessun reggiseno (tanto non mi serve) ma nemmeno mutandine; sentire la poca aria che c’era salire da sotto mi rinfrescava in modo molto piacevole. Giuro che non lo avevo assolutamente fatto in modo da essere provocante, ma solo per praticità.
Mentre svolgo le faccende di casa vedo scendere il figlio, il suo volto era ancor più felice del mio, sfoggiava un sorrisino da furbetto ed in effetti “buon giorno mammina bella, piaciuta la foto? Se ti è piaciuta ho pronto il lavoro per mostrartele tutte, credo che abbiamo abbastanza tempo prima che papà rientri per pranzo”.
“Caro il mio pargoletto” rispondo scherzando “la foto non è solo bella, ma forse anche troppo bella, mi rende merito oltre i miei meriti, ma la cosa non spiace affatto, anzi. Devo dirti che mi hai destabilizzato ieri notte, facendomi perdere il sonno eccitandomi ma facendomi venire anche mille pensieri. A conclusione ti dico che abbiamo tutta la giornata oggi, tuo padre non rientra fino a sera, non so se lavora troppo o se devo preoccuparmi” gli sorrido abbracciandolo.
“Mamma, non puoi preoccuparti, se papà dovesse tradirti sarebbe così stronzo che allora non ti meriterebbe, per cui di sicuro ha molto lavoro che lo impegna. Poi ti ringrazio per i complimenti che mi fai per la foto, ma vedrai le altre e solo allora mi dirai che ne pensi. Il fortunato sono io ad avere una mammina bella come te, una mammina che fra l’altro si presta a farsi fotografare in quel modo dal proprio figlio, non ci avrei mai sperato. Infine, se io con la foto ti ho fatta stare sveglia, figurati a me cosa è accaduto avendo tutte le altre, in pratica non ho dormito proprio, e non solo per sistemare e correggere le luci ed il taglio, avevo ben altro che non mi faceva prendere sonno. Ma dimmi che pensieri ti ha fatto venire la visione di quella foto, sono curioso.”
Non sapevo cosa rispondere, non potevo dirgli che mi ero eccitata al punto di dovermi masturbare, cosa avrebbe potuto pensare di sua madre e soprattutto non volevo che questo poi gli desse motivo di provarci con mamma, no assolutamente dovevo stare attenta “beh mi sono vista in quella foto come mai mi ero vista, come una donna e non come una mamma o una moglie e fra l’altro la tua bravura nel gioco delle luci mi mostrava come una bella donna, così bella come mai avrei potuto immaginare di potermi vedere”.
La risposta fu immediata “Ma tu sei bella, la mia bravura, come dici tu, è stata solo nel riuscire a farla vedere, meglio ancora a fartela vedere in modo che tu te ne renda conto e sappia gestirla. Sai, spesso senza che tu te ne renda conto, quando ci sono i miei amici a casa, ti muovi e ti mostri in modo sin troppo naturale, pensando che loro ti guardino come una mamma, come la mia mamma e non come una donna, una bella donna che è anche mia mamma. Insomma, spesso riesci ad essere molto provocante mostrando le tue gambe e non solo. Sai, quando poi te ne vai sono tutti eccitatissimi e fanno dei commenti su di te che a volte mi imbarazzano, ma anche mi rendono molto orgoglioso di averti come mamma, la mamma più bella di tutte……lo vedrai comunque nel resto delle foto”.
Cazzo, non sapevo che dire, come reagire. Ero emozionata, forse eccitata, ma anche impaurita; il nostro rapporto era oramai molto aperto e ci potevamo dire ogni cosa. Era bello ma anche pericoloso …. la parola “pericoloso” compariva sempre più spesso, ma anche “eccitata” era una parola che oramai mi apparteneva moltissimo.
Tornavo a sentirmi una femmina ammirata, una femmina quasi corteggiata, ma guardata ed ammirata da tutti, da dei giovani uomini ai quali mai avrei pensato fino a pochissimi giorni fa. Aveva ragione mio figlio, ripensandoci davanti ai suoi amici mi comportavo e mi presentavo come una di loro, vestitini corti, non curandomi di come mi muovevo o sedevo, probabilmente mostrando anche un po' troppo le gambe e forse anche più su delle gambe. Ma il fatto che ora scoprissi che mi guardavano come si guarda una donna, con il desiderio di un ragazzo di poco più di 20 anni con gli ormoni impazziti, mi piaceva e mi faceva tornare indietro negli anni.
Senza accorgermi stavo abbracciando mio figlio, molto stretto, forse sentiva anche i miei capezzoli tesi e turgidi che il cotone leggero non riusciva a nascondere, ma non me ne fregava, anzi forse ne ero anche felice. Senti pure lui abbracciarmi e carezzarmi la schiena con le sue mani, quasi desiderai che le facesse scivolare sulle mie chiappe ma poi prima che ciò accadesse mi divincolai e gli dissi “forza cambiati veloce (era ancora in pigiama ed in effetti avevo sentito la sua erezione spingere forte sui miei fianchi), fai colazione che poi ci mettiamo sul divano che voglio godermi il lavoro di certo meraviglioso che il mio figliolo mi regalerà.
Finisco di rassettare mentre lui si fa doccia e colazione; non nego di essere eccitata e credo che anche lui lo sia, certamente.
Quando finisce si mette sul divano ed accende il pc portatile, dopo pochi minuti mi chiama e dice che se voglio possiamo vederle assieme e che è curioso di sapere cosa ne penso.
Fa caldo e lui è solo con un paio di calzoncini da basket molto abbondanti, come usano ora, mi siedo accanto a lui senza badare a come il vestito si alza lasciando abbondantemente le cosce scoperte; che problema c’è se dobbiamo guardare foto mie dove sono mezza nuda, ma noto che lui le guarda con interesse……ne sono felice, lo guardo e sorrido.
Appena vedo lo schermo noto una foto di me che tengo in grembo lui appena nato, mi commuovo quasi, non so dove ha preso quella foto, ma ha fatto centro, mi ha fatto emozionare. Lo abbraccio e gli stampo un bacio dove capita, guarda caso sulle labbra. Certo è un bacio a stampo, nulla di che, ma in quel contesto fa molto ed infatti restiamo molto vicini, abbracciati quasi continuando a sfogliare le foto.
Il tutto comincia con me distesa a letto con una camiciola da notte in pizzo che lascia vedere molto, fra l’altro nella scompostezza dello stare a letto anche quello che la camicia da notte potrebbe celare risulta visibile, ma non in modo volgare, anzi.
Il suo modo, le sue inquadrature e le sue luci fra l’altro rendono tutto molto più soft e meno aggressivo, in fondo non mi pare che le foto siano volgari ma che evidenzino in modo sublime la femminilità di una donna, di una mamma. Poi le foto si susseguono, con me che mi alzo ed apro gli scuri creando un controluce molto sexy dove non si vede nulla ma si intuisce tutto.
“Questa per me è una delle più belle, mamma. Qui si vede la siluette del tuo splendido fisico, le curve del tuo sedere e delle tue gambe”.
Sentire tuo figlio che ti dice certe cose pare strano, ma dette così davanti ad una foto spettacolare non è volgare ed anzi mi risulta dolcissimo; lo guardo e “Tesoro mi stai dicendo delle cose bellissime, cose che ad una donna, soprattutto ad una donna della mia età piace moltissimo. Non importa per me che me le dica tu che sei mio figlio, ora sei il mio fotografo, sei colui che mi ha analizzata, ritratta e resa così bella come mai avrei pensato di apparire” e gli faccio una dolce dolcissima carezza che lui contraccambia lasciando poi cadere la mano sulla mia coscia……me ne accorgo ma non mi sposto anzi non so perché ma inconsapevolmente apro anche un po' le cosce.
Continuiamo e le foto si susseguono, con me che apro l’armadio e scelgo i vestiti, poi apro il cassetto dell’intimo e riverso due o tre completino sul letto, faccio scivolare la camiciola da notte restando nuda e valutando quale intimo, quale colore preferisco regalare al mio fisico.
Come nella foto che mi aveva mandato la sera prima scelgo il completino che mi regalò lui e lo indosso (parlo sempre della sequenza del servizio fotografico, la descrizione sembra lunga ma le foto scorrono e non sono poi così tante, una per passaggio e tutte molto ricercate e perfette. Credo che per sceglierne una ne abbia scartate almeno altre tre o quattro). Quando vedo la foto con addosso solo il suo completino lo fisso e gli chiedo “Beh, che dici, valeva la pena di regalarmelo?”
“Mamma ti sta che è un incanto, ma credimi, qualsiasi cosa su di te diventa bellissima” mi risponde accarezzandomi l’interno della coscia. Guardo la sua mano mentre la muove e lui, come colto in fallo, la ritrae “No, no tesoro, non volevo riprenderti, anzi mi fa molto piacere che tu mi accarezzi. Le foto sono magnifiche, il momento è incredibile e la tensione evidente, quindi mi fa tanto piacere che tu mi accarezzi, mi fai rilassare e poi evidenziano il piacere che hai e provi non solo nell’ammirare ed immortalare il mio corpo, ma anche a toccarlo, percorrerlo, a sentirne il calore e i suoi brividi, brividi che mi procuri”.
Mi guarda sconcertato, non sa bene cosa fare, quindi io stessa gli prendo la mano e gliela torno a mettere sul mio interno coscia sorridendogli. Poi gli chiedo di continuare a vedere le foto e, mentre lui me le descrive e continua ad accarezzarmi le cosce avvicinandosi sempre di più al suo sogno finale, socializziamo, sorridiamo, quasi ci corteggiamo diventando sempre più intimi.
Arriviamo alla fine entrambi molto eccitati, io oramai ho la testa appoggiata sulla sua spalla, lui con a mano è arrivato molto vicino e inevitabilmente si è accorto che non porto le mutandine, forse si è anche imbrattato dei miei umori che colano lungo le cosce. Io posso vedere chiaramente la sua eccitazione che deforma i pantaloncini e la voglia di prenderlo in mano è tanta………in fondo che sarebbe una sega, se ne fa mille pensandomi, una fatta dalla mamma non credo possa rovinare proprio tutto, chissà, ormai siamo così vicini così intimi.
Giro un po' la testa senza staccarla dal suo corpo, lo guardo e gli dico che è stato superlativo, che mai avrei pensato di poter avere un giorno delle foto così belle di me, che non pensavo soprattutto di essere così bella.
“E’ incredibile che tu mi veda così e che poi sia riuscito anche a materializzarle in quel modo, grazie sei stupendo” e quasi senza sapere faccio scivolare la mano fino sui suoi calzoncini e come un automa catturo il volume del suo cazzo che finalmente sento pulsare vivo fra le mie mani.
Contemporaneamente abbasso lo sguardo, non riesco a guardarlo negli occhi, mi vergogno ma il tutto è avvenuto con estrema naturalezza. Lo stringo, lo voglio sentire ma più che altro voglio regalargli parte del piacere che lui ha regalato a me con quelle foto. Mollo momentaneamente la presa ed infilo la mano nello sgambo molto largo di quella tipologia di calzoncini……. Cazzo anche lui è senza boxer e quindi mi ritrovo il calore del suo sesso in mano….non riesco a trattenermi e comincio a muovere la mano, gli abbasso tutta la pelle facendo emergere la cappella che vedo molto rossa e sensibile, ad ogni contato lo sento sobbalzare.
Credo che non durerà molto, del resto il suo sogno si sta per avverare, non so se ho fatto bene o male ma oramai l’ho fatto ed il movimento della mano prende il ritmo. Lui è così perso e concentrato che non riesce più a carezzarmi, ma forse è meglio così ed intanto si irrigidisce sempre di più sempre di più fino a quando ……un sussulto, e schizza in modo scomposto ma potente.
Uno, due, tre, quattro schizzi solcano l’aria finendo un po' dovunque e perdendo man mano consistenza.
Finché si arrende, si scioglie e resta immobile e senza forze sul divano ad occhi chiusi.
Ora riesco a guardarlo, è dolcissimo, sfinito, appagato e con un sorriso che mi regala una felicità estrema. Sono riuscita a ripagarlo, ma ora si che potrebbero sorgere i casini, i problemi, dovrò stare molto, molto attenta nel condurre questo gioco che mi sta sfuggendo dalle mani.

CONTINUA
Bravissimo
 

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