Esperienza reale La matematica non sarà mai il mio mestiere

OP
R

Rosser

"Level 5"
Messaggi
130
Punteggio reazione
1,070
Punti
93
Il tempo si ferma un poco a quelle mie parole, G. è un attimo perplessa e insieme curiosa mentre alterna lo sguardo tra me e l'orologio del cellulare.
Impossibile negarlo, ero ancora ben eretto e arrapatissimo davanti a lei, tanto che mi passo la mano sul cazzo un paio di volte prima di vedere il suo imbarazzo. Abbassa gli occhi e chiude le gambe, le mani sulle ginocchia. Io la guardo e rimango un attimo in attesa, passandomi la mano tra i capelli e sistemandomi i pantaloni, mi mordo le labbra, capendo veramente di aver fatto una cazzata.
R."Ehi G... Scusa... non volevo farti pressioni... davvero..."
E le sfioro la gamba, cercando la mano con la mia per intrecciare le dita.
Risponde subito, stringendomi la mano e alzando lo sguardo verso di me, con un sorriso paonazzo e forse, una piccola lacrima che le scende sulla guancia
G."ma no.. che pressioni.. mi.. ha un attimo messo ansia la tua proposta..."
Sorride appena, distogliendo lo sguardo e tirandomi a se, mi metto in ginocchio e lentamente la raggiungo, girando la sua sedia verso di me, le mani intrecciate sulle sue gambe
R."Sono stato troppo frettoloso? Non volevo ma... beh... Sono anche un po' eccitato per il voto e quello che abbiamo appena fatto..."
Scopro le carte e rischio, dopotutto era palese che mi piacesse e che le sarei saltato addosso.
Si sporge verso di me, sfiorandomi il naso col suo, gli occhi che illuminavano i miei, il suo profumo che mi avvolge e le labbra che sfiorano le mie, portando il mio sapore e il suo lucidalabbra alle mie narici.
G."Non sono abituata a tutto questo R... cioè... non sono abituata al fatto di.. piacere a qualcuno... e che non pensi solo a se stesso..."
Sospira sfiorandomi le labbra e stringe le mani, aprendo appena le gambe per fermi entrare.
G."Lo sai.. sono totalmente imbranata in queste cose... non avevo mai fatto un... pompino prima..."
Avvampa e stavolta la lacrima la vedo, cresce al lato dell'occhio e scende sulla guancia con lei che inizia sommessamente a singhiozzare ed io che non so assolutamente cosa fare.
Mi mordo le labbra e le bacio la lacrima, asciugandole poi il viso con le labbra e prendendole il volto tra le mani.
R."E allora? Pensi che sia un male? Che debba fare tutto come un'attrice porno? G. smettila di fare così... Sei splendida... te l'ho detto mille volte! E non devi collezionare punti.. devi fare quello che ti senti, quando te lo senti... punto e basta!"
Ci baciamo ancora, un turbinio di lingue che sembra non finire mai fino a che lei non si stacca.
G."Ti piaccio?"
R."Penso di avertelo dimostrato G..." ridacchio un secondo"Ma se vuoi te lo dico... mi piaci.. e tanto!"
Ero preso, non posso negarlo, e quelle parole mi spinsero a baciarla ancora, insinuandomi tra le sue gambe, fino a tirarla a me e abbracciarla, la destra dietro la sua nuca, la sinistra che spingeva a me il bacino.
G."Ti credo..." ansima con me mordendomi poi il labbro"e... quale sarebbe il mio premio?"
Maliziosa, bambina, donna, dolce e sensuale... una combinazione che stava per farmi crollare all'istante ma il tremare della voce mi riportò alla ragione.
R."Tu cosa vorresti?"
Sospira e mi guarda, le labbra aperte, la lingua che sfiora i dentini, il respiro che si unisce al mio.
G."Non lo so... Vorrei sentirti... vorrei godere come hai fatto prima te... ma... non voglio correre..."
Le sorrisi dolcemente e mi alzai, indietreggiando di un passo e porgendole la mano per aiutarla a mettersi in piedi.
Lo fece e si passò delicatamente le mani sui vestiti, per sistemarsi, io che sospirai dalla dolcezza che aveva.
R."Se faccio qualcosa che non ti piace.. dimmelo subito ok?"
Annuì e mi riavvicinai, tirandola a me per i fianchi, la pelle tremava appena appena e si rilassò quando le mie labbra si posarono sulle sue, un bacio dolcissimo e tenero, seguito dal suo poggiarsi al tavolo.
La trattenni un attimo e la girai su se stessa, accompagnando tutto con un bacio al collo ed all'orecchio dove le sussurrai dolcemente che era stupenda.
Sorrise, lo sentii sal suo respiro e si appoggiò a me, il culetto perfettamente sul mio bacino che cercava il mio fratellino, quasi un'azione forzata in cui sentivo la sua voglia di accontentarmi e di non deludermi.
R."No mia dolce G... ora tocca a te..."
Le sussurrai ancora, il più rassicurante possibile, con un po' di autorità e di forza che la sciolsero totalmente.
Continuai a baciarle il collo e la spalla, lei si scostò i capelli e la mia lingua ebbe via libera alla sua pelle, un percorso piccolo ma lento e ricco di gemiti mentre le mie mani giocavano con l'elastico dei leggings.
Arrivai ad abbracciarla appena sotto l'ombelico e le strade delle due mani si divisero.
La sinistra volò al seno, infilandosi sotto la maglietta.
Non aveva niente sotto, lo sentii subito, le dita arpionarno il seno e si fecero strada fino al capezzolo, con la colonna sonora dei suoi gemiti e sospiri, un po' di stupore e un "mmmm" che la fece abbandonare su di me. Era morbido, sodo, vellutato, feci un enorme sforzo per non voltarla di nuovo e spogliarla per mordere quella perfezione.
L'altra mano scese.
Oltre l'elastico dei leggings.
Oltre quello delle mutandine, per giungere dove volevano.
Il suo sesso era già schiuso, pronto e caldo, le gambe si aprirono appena per darmi accesso e lo presi subito, senza aspettare un attimo.
Giocai per poco con la rada peluria che sentii sopra il monte di venere e schiusi la strada al medio verso il suo clitoride.
Sussultò, cercando aria con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati, sembrava voler urlare ma non uscì una parola, solo un sospiro quando le sfiorai il centro del piacere col dito.
Era bagnata, calda, timida ed allo stesso tempo disponibile mentre giocavo con quel piccolo bottoncino sensibile ed ancora sconosciuto.
Mi strinse le mani ai fianchi, prendendomi carne e stoffa, portandomi a se e baciandomi, per quanto riusciva, il volto, disordinatamente e senza tregua.
La mia mano non si fermava, le dita giocavano e sfioravano il suo piacere, indice e medio si alternavano, allargandole le labbra e strizzandole quel suo dolce punto sensibile, ogni mio movimento che si traduceva in gemiti, baci e parole sconnesse.
Anche lei non resistette molto, meno di me, dopo pochi minuti sentii le sue gambe che cedevano, una cascata di piacere che m i investiva le dita e le sue gambe si chiusero sulla mia mano.
G."Dio.. dio.. dio R... cazzo... io... che.. che è successo?"
Non le dico nulla, la stringo a me sfilandole le mani dalla maglietta e dai leggings (Che per fortuna non facevano capire, troppo, cosa fosse successo) e le sussurro pino piano all'orecchio
R."era il tuo premio G.... ti è piaciuto?"
Lei si appoggia al tavolo con le mani e ansima
G."Sì... tanto...."
E mi guarda, paonazza, come se avesse corso per ore
G."non mi era mai capitata una cosa simile..."
Io la guardo e assaggio le dita, piene di lei, sospirando e chiudendo un attimo gli occhi
R."Sei bellissima... e... devo dire anche buonissima..."
Si abbandona sulla sedia, riprendendo un attimo fiato e io mi avvicino, accarezzandole il viso
Abbiamo passato gli ultimi minuti in silenzi, con lei che si riprendeva dal suo primo orgasmo in assoluto ed io che le tenevo la mano, un lungo bacio di saluto e ci siamo dati appuntamento alla lezione dopo, con il suo solito bacio sofiato prima di uscire
 

leofuoco

"Level 4"
Messaggi
2,015
Punteggio reazione
919
Punti
114
Il tempo si ferma un poco a quelle mie parole, G. è un attimo perplessa e insieme curiosa mentre alterna lo sguardo tra me e l'orologio del cellulare.
Impossibile negarlo, ero ancora ben eretto e arrapatissimo davanti a lei, tanto che mi passo la mano sul cazzo un paio di volte prima di vedere il suo imbarazzo. Abbassa gli occhi e chiude le gambe, le mani sulle ginocchia. Io la guardo e rimango un attimo in attesa, passandomi la mano tra i capelli e sistemandomi i pantaloni, mi mordo le labbra, capendo veramente di aver fatto una cazzata.
R."Ehi G... Scusa... non volevo farti pressioni... davvero..."
E le sfioro la gamba, cercando la mano con la mia per intrecciare le dita.
Risponde subito, stringendomi la mano e alzando lo sguardo verso di me, con un sorriso paonazzo e forse, una piccola lacrima che le scende sulla guancia
G."ma no.. che pressioni.. mi.. ha un attimo messo ansia la tua proposta..."
Sorride appena, distogliendo lo sguardo e tirandomi a se, mi metto in ginocchio e lentamente la raggiungo, girando la sua sedia verso di me, le mani intrecciate sulle sue gambe
R."Sono stato troppo frettoloso? Non volevo ma... beh... Sono anche un po' eccitato per il voto e quello che abbiamo appena fatto..."
Scopro le carte e rischio, dopotutto era palese che mi piacesse e che le sarei saltato addosso.
Si sporge verso di me, sfiorandomi il naso col suo, gli occhi che illuminavano i miei, il suo profumo che mi avvolge e le labbra che sfiorano le mie, portando il mio sapore e il suo lucidalabbra alle mie narici.
G."Non sono abituata a tutto questo R... cioè... non sono abituata al fatto di.. piacere a qualcuno... e che non pensi solo a se stesso..."
Sospira sfiorandomi le labbra e stringe le mani, aprendo appena le gambe per fermi entrare.
G."Lo sai.. sono totalmente imbranata in queste cose... non avevo mai fatto un... pompino prima..."
Avvampa e stavolta la lacrima la vedo, cresce al lato dell'occhio e scende sulla guancia con lei che inizia sommessamente a singhiozzare ed io che non so assolutamente cosa fare.
Mi mordo le labbra e le bacio la lacrima, asciugandole poi il viso con le labbra e prendendole il volto tra le mani.
R."E allora? Pensi che sia un male? Che debba fare tutto come un'attrice porno? G. smettila di fare così... Sei splendida... te l'ho detto mille volte! E non devi collezionare punti.. devi fare quello che ti senti, quando te lo senti... punto e basta!"
Ci baciamo ancora, un turbinio di lingue che sembra non finire mai fino a che lei non si stacca.
G."Ti piaccio?"
R."Penso di avertelo dimostrato G..." ridacchio un secondo"Ma se vuoi te lo dico... mi piaci.. e tanto!"
Ero preso, non posso negarlo, e quelle parole mi spinsero a baciarla ancora, insinuandomi tra le sue gambe, fino a tirarla a me e abbracciarla, la destra dietro la sua nuca, la sinistra che spingeva a me il bacino.
G."Ti credo..." ansima con me mordendomi poi il labbro"e... quale sarebbe il mio premio?"
Maliziosa, bambina, donna, dolce e sensuale... una combinazione che stava per farmi crollare all'istante ma il tremare della voce mi riportò alla ragione.
R."Tu cosa vorresti?"
Sospira e mi guarda, le labbra aperte, la lingua che sfiora i dentini, il respiro che si unisce al mio.
G."Non lo so... Vorrei sentirti... vorrei godere come hai fatto prima te... ma... non voglio correre..."
Le sorrisi dolcemente e mi alzai, indietreggiando di un passo e porgendole la mano per aiutarla a mettersi in piedi.
Lo fece e si passò delicatamente le mani sui vestiti, per sistemarsi, io che sospirai dalla dolcezza che aveva.
R."Se faccio qualcosa che non ti piace.. dimmelo subito ok?"
Annuì e mi riavvicinai, tirandola a me per i fianchi, la pelle tremava appena appena e si rilassò quando le mie labbra si posarono sulle sue, un bacio dolcissimo e tenero, seguito dal suo poggiarsi al tavolo.
La trattenni un attimo e la girai su se stessa, accompagnando tutto con un bacio al collo ed all'orecchio dove le sussurrai dolcemente che era stupenda.
Sorrise, lo sentii sal suo respiro e si appoggiò a me, il culetto perfettamente sul mio bacino che cercava il mio fratellino, quasi un'azione forzata in cui sentivo la sua voglia di accontentarmi e di non deludermi.
R."No mia dolce G... ora tocca a te..."
Le sussurrai ancora, il più rassicurante possibile, con un po' di autorità e di forza che la sciolsero totalmente.
Continuai a baciarle il collo e la spalla, lei si scostò i capelli e la mia lingua ebbe via libera alla sua pelle, un percorso piccolo ma lento e ricco di gemiti mentre le mie mani giocavano con l'elastico dei leggings.
Arrivai ad abbracciarla appena sotto l'ombelico e le strade delle due mani si divisero.
La sinistra volò al seno, infilandosi sotto la maglietta.
Non aveva niente sotto, lo sentii subito, le dita arpionarno il seno e si fecero strada fino al capezzolo, con la colonna sonora dei suoi gemiti e sospiri, un po' di stupore e un "mmmm" che la fece abbandonare su di me. Era morbido, sodo, vellutato, feci un enorme sforzo per non voltarla di nuovo e spogliarla per mordere quella perfezione.
L'altra mano scese.
Oltre l'elastico dei leggings.
Oltre quello delle mutandine, per giungere dove volevano.
Il suo sesso era già schiuso, pronto e caldo, le gambe si aprirono appena per darmi accesso e lo presi subito, senza aspettare un attimo.
Giocai per poco con la rada peluria che sentii sopra il monte di venere e schiusi la strada al medio verso il suo clitoride.
Sussultò, cercando aria con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati, sembrava voler urlare ma non uscì una parola, solo un sospiro quando le sfiorai il centro del piacere col dito.
Era bagnata, calda, timida ed allo stesso tempo disponibile mentre giocavo con quel piccolo bottoncino sensibile ed ancora sconosciuto.
Mi strinse le mani ai fianchi, prendendomi carne e stoffa, portandomi a se e baciandomi, per quanto riusciva, il volto, disordinatamente e senza tregua.
La mia mano non si fermava, le dita giocavano e sfioravano il suo piacere, indice e medio si alternavano, allargandole le labbra e strizzandole quel suo dolce punto sensibile, ogni mio movimento che si traduceva in gemiti, baci e parole sconnesse.
Anche lei non resistette molto, meno di me, dopo pochi minuti sentii le sue gambe che cedevano, una cascata di piacere che m i investiva le dita e le sue gambe si chiusero sulla mia mano.
G."Dio.. dio.. dio R... cazzo... io... che.. che è successo?"
Non le dico nulla, la stringo a me sfilandole le mani dalla maglietta e dai leggings (Che per fortuna non facevano capire, troppo, cosa fosse successo) e le sussurro pino piano all'orecchio
R."era il tuo premio G.... ti è piaciuto?"
Lei si appoggia al tavolo con le mani e ansima
G."Sì... tanto...."
E mi guarda, paonazza, come se avesse corso per ore
G."non mi era mai capitata una cosa simile..."
Io la guardo e assaggio le dita, piene di lei, sospirando e chiudendo un attimo gli occhi
R."Sei bellissima... e... devo dire anche buonissima..."
Si abbandona sulla sedia, riprendendo un attimo fiato e io mi avvicino, accarezzandole il viso
Abbiamo passato gli ultimi minuti in silenzi, con lei che si riprendeva dal suo primo orgasmo in assoluto ed io che le tenevo la mano, un lungo bacio di saluto e ci siamo dati appuntamento alla lezione dopo, con il suo solito bacio sofiato prima di uscire
Meraviglioso!
 

sormarco

"Level 7"
Messaggi
12,878
Punteggio reazione
7,684
Punti
124
Posizione
taranto
Il tempo si ferma un poco a quelle mie parole, G. è un attimo perplessa e insieme curiosa mentre alterna lo sguardo tra me e l'orologio del cellulare.
Impossibile negarlo, ero ancora ben eretto e arrapatissimo davanti a lei, tanto che mi passo la mano sul cazzo un paio di volte prima di vedere il suo imbarazzo. Abbassa gli occhi e chiude le gambe, le mani sulle ginocchia. Io la guardo e rimango un attimo in attesa, passandomi la mano tra i capelli e sistemandomi i pantaloni, mi mordo le labbra, capendo veramente di aver fatto una cazzata.
R."Ehi G... Scusa... non volevo farti pressioni... davvero..."
E le sfioro la gamba, cercando la mano con la mia per intrecciare le dita.
Risponde subito, stringendomi la mano e alzando lo sguardo verso di me, con un sorriso paonazzo e forse, una piccola lacrima che le scende sulla guancia
G."ma no.. che pressioni.. mi.. ha un attimo messo ansia la tua proposta..."
Sorride appena, distogliendo lo sguardo e tirandomi a se, mi metto in ginocchio e lentamente la raggiungo, girando la sua sedia verso di me, le mani intrecciate sulle sue gambe
R."Sono stato troppo frettoloso? Non volevo ma... beh... Sono anche un po' eccitato per il voto e quello che abbiamo appena fatto..."
Scopro le carte e rischio, dopotutto era palese che mi piacesse e che le sarei saltato addosso.
Si sporge verso di me, sfiorandomi il naso col suo, gli occhi che illuminavano i miei, il suo profumo che mi avvolge e le labbra che sfiorano le mie, portando il mio sapore e il suo lucidalabbra alle mie narici.
G."Non sono abituata a tutto questo R... cioè... non sono abituata al fatto di.. piacere a qualcuno... e che non pensi solo a se stesso..."
Sospira sfiorandomi le labbra e stringe le mani, aprendo appena le gambe per fermi entrare.
G."Lo sai.. sono totalmente imbranata in queste cose... non avevo mai fatto un... pompino prima..."
Avvampa e stavolta la lacrima la vedo, cresce al lato dell'occhio e scende sulla guancia con lei che inizia sommessamente a singhiozzare ed io che non so assolutamente cosa fare.
Mi mordo le labbra e le bacio la lacrima, asciugandole poi il viso con le labbra e prendendole il volto tra le mani.
R."E allora? Pensi che sia un male? Che debba fare tutto come un'attrice porno? G. smettila di fare così... Sei splendida... te l'ho detto mille volte! E non devi collezionare punti.. devi fare quello che ti senti, quando te lo senti... punto e basta!"
Ci baciamo ancora, un turbinio di lingue che sembra non finire mai fino a che lei non si stacca.
G."Ti piaccio?"
R."Penso di avertelo dimostrato G..." ridacchio un secondo"Ma se vuoi te lo dico... mi piaci.. e tanto!"
Ero preso, non posso negarlo, e quelle parole mi spinsero a baciarla ancora, insinuandomi tra le sue gambe, fino a tirarla a me e abbracciarla, la destra dietro la sua nuca, la sinistra che spingeva a me il bacino.
G."Ti credo..." ansima con me mordendomi poi il labbro"e... quale sarebbe il mio premio?"
Maliziosa, bambina, donna, dolce e sensuale... una combinazione che stava per farmi crollare all'istante ma il tremare della voce mi riportò alla ragione.
R."Tu cosa vorresti?"
Sospira e mi guarda, le labbra aperte, la lingua che sfiora i dentini, il respiro che si unisce al mio.
G."Non lo so... Vorrei sentirti... vorrei godere come hai fatto prima te... ma... non voglio correre..."
Le sorrisi dolcemente e mi alzai, indietreggiando di un passo e porgendole la mano per aiutarla a mettersi in piedi.
Lo fece e si passò delicatamente le mani sui vestiti, per sistemarsi, io che sospirai dalla dolcezza che aveva.
R."Se faccio qualcosa che non ti piace.. dimmelo subito ok?"
Annuì e mi riavvicinai, tirandola a me per i fianchi, la pelle tremava appena appena e si rilassò quando le mie labbra si posarono sulle sue, un bacio dolcissimo e tenero, seguito dal suo poggiarsi al tavolo.
La trattenni un attimo e la girai su se stessa, accompagnando tutto con un bacio al collo ed all'orecchio dove le sussurrai dolcemente che era stupenda.
Sorrise, lo sentii sal suo respiro e si appoggiò a me, il culetto perfettamente sul mio bacino che cercava il mio fratellino, quasi un'azione forzata in cui sentivo la sua voglia di accontentarmi e di non deludermi.
R."No mia dolce G... ora tocca a te..."
Le sussurrai ancora, il più rassicurante possibile, con un po' di autorità e di forza che la sciolsero totalmente.
Continuai a baciarle il collo e la spalla, lei si scostò i capelli e la mia lingua ebbe via libera alla sua pelle, un percorso piccolo ma lento e ricco di gemiti mentre le mie mani giocavano con l'elastico dei leggings.
Arrivai ad abbracciarla appena sotto l'ombelico e le strade delle due mani si divisero.
La sinistra volò al seno, infilandosi sotto la maglietta.
Non aveva niente sotto, lo sentii subito, le dita arpionarno il seno e si fecero strada fino al capezzolo, con la colonna sonora dei suoi gemiti e sospiri, un po' di stupore e un "mmmm" che la fece abbandonare su di me. Era morbido, sodo, vellutato, feci un enorme sforzo per non voltarla di nuovo e spogliarla per mordere quella perfezione.
L'altra mano scese.
Oltre l'elastico dei leggings.
Oltre quello delle mutandine, per giungere dove volevano.
Il suo sesso era già schiuso, pronto e caldo, le gambe si aprirono appena per darmi accesso e lo presi subito, senza aspettare un attimo.
Giocai per poco con la rada peluria che sentii sopra il monte di venere e schiusi la strada al medio verso il suo clitoride.
Sussultò, cercando aria con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati, sembrava voler urlare ma non uscì una parola, solo un sospiro quando le sfiorai il centro del piacere col dito.
Era bagnata, calda, timida ed allo stesso tempo disponibile mentre giocavo con quel piccolo bottoncino sensibile ed ancora sconosciuto.
Mi strinse le mani ai fianchi, prendendomi carne e stoffa, portandomi a se e baciandomi, per quanto riusciva, il volto, disordinatamente e senza tregua.
La mia mano non si fermava, le dita giocavano e sfioravano il suo piacere, indice e medio si alternavano, allargandole le labbra e strizzandole quel suo dolce punto sensibile, ogni mio movimento che si traduceva in gemiti, baci e parole sconnesse.
Anche lei non resistette molto, meno di me, dopo pochi minuti sentii le sue gambe che cedevano, una cascata di piacere che m i investiva le dita e le sue gambe si chiusero sulla mia mano.
G."Dio.. dio.. dio R... cazzo... io... che.. che è successo?"
Non le dico nulla, la stringo a me sfilandole le mani dalla maglietta e dai leggings (Che per fortuna non facevano capire, troppo, cosa fosse successo) e le sussurro pino piano all'orecchio
R."era il tuo premio G.... ti è piaciuto?"
Lei si appoggia al tavolo con le mani e ansima
G."Sì... tanto...."
E mi guarda, paonazza, come se avesse corso per ore
G."non mi era mai capitata una cosa simile..."
Io la guardo e assaggio le dita, piene di lei, sospirando e chiudendo un attimo gli occhi
R."Sei bellissima... e... devo dire anche buonissima..."
Si abbandona sulla sedia, riprendendo un attimo fiato e io mi avvicino, accarezzandole il viso
Abbiamo passato gli ultimi minuti in silenzi, con lei che si riprendeva dal suo primo orgasmo in assoluto ed io che le tenevo la mano, un lungo bacio di saluto e ci siamo dati appuntamento alla lezione dopo, con il suo solito bacio sofiato prima di uscire
Il suo primo orgasmo con le dita di un'altro, quando la leccherei cosa farà........
 
OP
R

Rosser

"Level 5"
Messaggi
130
Punteggio reazione
1,070
Punti
93
Piccolo, piccolo intermezzo accaduto ieri pomeriggio.
Non è nulla di assurdo e di succoso a livello sessuale ma secondo me vale la pena dirvelo, anche perchè, col fatto che sto facendo lezione alla sorella, mi piacerebbe rimettere le mie grinfie su G. e magari coinvolgere la mia nuova alunna ;)
Pomeriggio noioso di post feste, divano, netflix e stomaco iper impegnato.
Mi arriva un messaggio di L. (la sorella)
"Ciao! Quando riniziamo a fare lezione? Così mi organizzo per bene la settimana!"
Rispondo tranquillamente, come sempre, e propongo un paio di giorni per la prossima settimana, lei accetta, saluti e raccomandazioni di studiare per bene o il padre ci nasconderà entrambi in un pilone di cemento.
L'ultimo messaggio mi ha messo sull'attenti.
L."Mi sono dimenticata una cosa... Se ti può andare bene, facciamo qualche lezione in presenza?"
R."Non ci sono problemi, ora abitiamo anche più vicini e non è un casino come prima arrivare a casa vostra!"
Ed ecco le due cose che mi hanno messo un po' sull'attenti... anche fisicamente ;)
L."Perfetto! Scusami se te l'ho chiesto ma ho parlato con G. e mi ha detto che in presenza dai il meglio come insegnante!"
E qua ero già al settimo cielo.
Dopo nemmeno 10 minuti mi manda un messaggio il padre per metterci d'accordo sul compenso per le lezioni in presenza e dopo altri 10...
G."Ciao R!!!! Come stai? Come sta andando L. a fare lezione? Spero bene! Mi ha detto che qualche volta passerai di qua, non vedo l'ora di rivederti!"
Forse (e al 99%) mi sto facendo solo dei film mentali... ma sognare non costa nulla!
 

sormarco

"Level 7"
Messaggi
12,878
Punteggio reazione
7,684
Punti
124
Posizione
taranto
Piccolo, piccolo intermezzo accaduto ieri pomeriggio.
Non è nulla di assurdo e di succoso a livello sessuale ma secondo me vale la pena dirvelo, anche perchè, col fatto che sto facendo lezione alla sorella, mi piacerebbe rimettere le mie grinfie su G. e magari coinvolgere la mia nuova alunna ;)
Pomeriggio noioso di post feste, divano, netflix e stomaco iper impegnato.
Mi arriva un messaggio di L. (la sorella)
"Ciao! Quando riniziamo a fare lezione? Così mi organizzo per bene la settimana!"
Rispondo tranquillamente, come sempre, e propongo un paio di giorni per la prossima settimana, lei accetta, saluti e raccomandazioni di studiare per bene o il padre ci nasconderà entrambi in un pilone di cemento.
L'ultimo messaggio mi ha messo sull'attenti.
L."Mi sono dimenticata una cosa... Se ti può andare bene, facciamo qualche lezione in presenza?"
R."Non ci sono problemi, ora abitiamo anche più vicini e non è un casino come prima arrivare a casa vostra!"
Ed ecco le due cose che mi hanno messo un po' sull'attenti... anche fisicamente ;)
L."Perfetto! Scusami se te l'ho chiesto ma ho parlato con G. e mi ha detto che in presenza dai il meglio come insegnante!"
E qua ero già al settimo cielo.
Dopo nemmeno 10 minuti mi manda un messaggio il padre per metterci d'accordo sul compenso per le lezioni in presenza e dopo altri 10...
G."Ciao R!!!! Come stai? Come sta andando L. a fare lezione? Spero bene! Mi ha detto che qualche volta passerai di qua, non vedo l'ora di rivederti!"
Forse (e al 99%) mi sto facendo solo dei film mentali... ma sognare non costa nulla!
Beh Disney insegna i sogni son desideri.
Il tuo cos'è? 😆😆😆 In bocca a L stavolta mentre la lecchi a G.
 
OP
R

Rosser

"Level 5"
Messaggi
130
Punteggio reazione
1,070
Punti
93
Beh Disney insegna i sogni son desideri.
Il tuo cos'è? 😆😆😆 In bocca a L stavolta mentre la lecchi a G.
Premesso che non disdegnerei una cosa a 3 con 2 sorelle... tengo i piedi per terra... Già L. da sola sarebbe un premio talmente grande da farmi urlare per le strade!
 
OP
R

Rosser

"Level 5"
Messaggi
130
Punteggio reazione
1,070
Punti
93
Ma altri sviluppi con G. non ci sono stati dopo quello che hai già raccontato?
Dipende da cosa intendi... il racconto non è assolutamente finito, quando si è diplomata è quasi finito tutto, anche perchè la cosa si svolgeva quasi sempre a casa sua... Spero di riprendere le redini ora che mi ha ricontattato ;)
 

Watchman64

"Level 5"
Messaggi
788
Punteggio reazione
1,941
Punti
94
Age
50
Dipende da cosa intendi... il racconto non è assolutamente finito, quando si è diplomata è quasi finito tutto, anche perchè la cosa si svolgeva quasi sempre a casa sua... Spero di riprendere le redini ora che mi ha ricontattato ;)
E allora non vedo l'ora che il tuo racconto abbia un seguito... ;)
 

Top Bottom