Esperienza reale La matematica non sarà mai il mio mestiere

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Le due sorelle come sono fisicamente? Sono simili?
Si somigliano, è chiaro, ma non sono simili... L. è più magra e longilinea, seno molto più piccolo e volto più delicato... Ugualmente bella ma un po' diversa... Diciamo più consapevolmente sensuale.
 
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Rosser

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Beh... è sempre sabato no? Scusate davvero l'attesa!

Allora.. dopo il "premio" inizia una sua fase molto appiccicosa, in cui mi manda messaggi e mi chiama, sia per le lezioni, che comunque continuano regolarmente, sia per farmi sapere quanto le manco e quanto vorrebbe essere con me.
Inutile dirlo, mi faceva piacere e insieme mi dava un attimo fastidio, visto che ero e sono sposato, sicchè il periodo è stato molto "ninja" tra sorrisetti scemi ai suoi messaggi e fughe improvvise per scrivere o parlare con lei.
No, non mi stavo innamorando, nella maniera più assoluta ma le attenzioni di una neo diciottenne fanno piacere e ti alzano l'autostima!
In pratica camminavo a 30 cm da terra ed avevo sempre il cazzo in tiro.
Anche perchè lei non lesinava particolari e sue foto sempre più audaci ed esplicite.
Le lezioni andavano avanti tranquille... niente di particolare o assurdo, mani intrecciate, baci a profusione, sguardi sognanti e sempre un bel pompino prima di finire, con ingoio finale, ormai la sua specialità assoluta.
La tecnica si era affinata in maniera impressionante, da timida a decisamente sicura, con risucchi, leccate decise e vezzi da chi sa bene cosa fare.
Mi era proprio venuto un po' il dubbio e una volta, mentre si stava inginocchiando tra le mie gambe, mi volli togliere la curiosità.
R: "G... stai diventando bravissima davvero... non è che devo essere geloso di qualcuno?"
Le chiedo, scherzando e sorridendo, mentre mi bacia l'asta.
Mi guarda arrossendo e distogliendo lo sguardo,
G:"No.. Davvero... io..."
E lo ingoia piano piano, spingendolo fino alla base in gola.
G:"ho guardato dei porno per capire come fare... volevo essere brava... ho visto che ti piace tanto e voglio fartelo al meglio possibile.."
Era rossa come un peperone, con gli occhi a cuoricino e con una voce flebile che mi fece quasi versare una lacrima,
L'alzai e la baciai subito, con trasporto e dolcezza, tanto mi aveva colpito ed intenerito.
R:"sei perfetta... te lo giuro... poi... sei te... sei sempre perfetta..."
Altro bacio mentre mi rendevo conto di quello che aveva appena detto.
Molto pericoloso, almeno per quello che poteva pensare lei.
Ma apparentemente non cambiò nulla, sorrise e tornò ad occuparsi del mio fratellino, succhiandolo e ingoiando con una foga che non le avevo mai visto usare.
Da lì successe poco altro... Baci e sorrisi, lezione finita e tutti a casa.
Fino alla volta dopo.
I pochi giorni di attesa sono stati conditi da un numero maggiore di messaggi e di foto.. e nessuno era inerente alle lezioni... si passava dal "come stai topo?" al "e se non facessimo lezione e ci coccolassimo e basta?" concludendo con foto del seno e di lei totalmente nuda.
Ero stra in tiro, in pratica, già quando sono partito in macchina avevo il cazzo dritto, guidai a 200 all'ora per tutto il tragitto maledicendo qualsiasi cosa che mi rallentasse.
Per fortuna suo padre volle parlarmi un attimo prima di iniziare, per concordarci per il compenso e per le future lezioni, così mi calmai per bene e riuscii a far affluire il sangue anche al cervello principale.
Montai le scale ed aprii la porta lentamente, cercandola con gli occhi.
Era ancora più bella, con i capelli sciolti sulle spalle, il volto appena truccato, lucidalabbra rosa, top grigio chiaro che le lasciava scoperto il pancino e i leggings neri che, personalmente, adoravo perchè le facevano un culo perfetto e un accenno di camel toe da infarto.
La bacio, subito, intrecciando lingue e mani senza aspettare un attimo.
Non resiste e mi lascia fare, specialmente quando le arpiono i glutei per tirarla a me.
G:"Ciao R. mi sei mancato... tanto.."
R:"anche te..."
E iniziamo la lezione, sedendo vicini, sfiorandoci, ridendo e facendo scenette da fidanzatini 13enni.
Quando passammo agli esercizi si alzò, sedendosi poi sulle mie gambe, per la prima volta in assoluto.
Mi bloccai, subito, il suo culo che premeva sul mio cazzo, lei che mi dava le spalle, il suo profumo ed i capelli che mi sfioravano il viso quando prlava o si voltava un attimo per dirmi qualcosa.
Io l'abbracciai alla vita, stringendola appena a me ed approfittando della posizione per baciarle il collo e la schiena.
Ma il mio fratellino era ben sveglio e lei non si limitava nell'ondeggiare lentamente il culo su di lui.
In pratica stavo impazzendo.
G:"R... Io oggi non ho molta voglia di studiare... che facciamo?"
Mi chiede lei facendo per alzarsi.
Avevo le mani ai suoi fianchi e le palpai il culo senza risparmiare un centimetro dei suoi glutei.
Si alzò di scatto, voltandosi e indietreggiando quasi imbarazzata, la testa bassa, poggiandosi al tavolo.
R:" Scusami... non volevo.. è che hai un culo splendido... e non ho resistito!"
Mi giustificai andando verso di lei che mi abbracciò dolcemente.
G:" no.. non me lo aspettavo... scusa..."
Ci baciammo dolcemente e io le sfiorai il viso
R:"Cosa vuoi fare? penso sia presto per fare... beh.. hai capito cosa!"
Rise con me ma distolse lo sguardo, quasi impaurita
G:"Ma davvero ti piace? Non so se vuoi questo da me o altro.. è un po' che facciamo così e... sembra quasi una routine..."
Scossi la testa
R:"No... te l'ho detto mille volte... quello che ti senti, quando ti senti... non devi fare cose che non vuoi..."
Sorrise ancora e sfilò via, andando verso la sedia, rimanendomi di spalle
G:"A me piace farlo... molto... ma vorrei godere anche io..."
Era imbarazzatrissima, lo sentivo, tanto che la voce era tremante e quasi un sussurro, la sentii appena.
In un attimo ero dietro di lei e le strinsi, da dietro, il seno, il mio fratellino che le premeva ancora sul sedere.
R:"Penso sia giusto G... ma... cosa ti senti di fare?"
G:"non l'amore... scusami..."
Unì le mani alle mie e mi baciò le dita, talmente dolcemente che le sospirai sul collo e lo baciai, sfiorandolo col naso.
R;"tranquilla..."
scesi con la mano tra le sue gambe, come la volta in cui le detti il premio e sentti che tremava ancora, sospirando a fondo.
Un attimo e le dita erano sotto i leggings, diritte alla meta ma ancora una volta mi fermò.
Si scostò da me e si sedette, a gambe larghe, sulla sedita, guardandomi a metà tra il sensuale e il bambinesco, io ero ormai succube di ogni suo movimento.
Entrai tra le sue gambe e mi inginocchiai, baciandole le cosce e l'ombelico, lentamente, dolcemente, sentendo il sapore dellapelle e della stoffa.
R:"Qualcosa mi dice che Vuoi che ti baci..."
Ammicco prendnole l'elastico dei leggings e degli slip con un unico gesto e tirandoli a me, un poco brusco, un po' troppo forse ma ero veramente partito.
Annuisce e alza un attimo il bacino, lasciandomi via libera a toglierle tutto.
Fu una visione paradisiaca.
La sua fichetta era stata sistemata appena prima della lezione e aveva i segni di una depilazione a fondo ma frettolosa quasi, leggermente gonfia, schiusa e rosa, talmente bella da essere un quadro davanti a me, umida e profumatissima, un vento di pesca che mi ha invaso subito.
Ma non era finita, perchè si era alzata il top e quei due seni impressionanti svettavano davanti a me, che li osservavo da tra le sue cosce, gli occhi che spuntavano dall'inguine e non sapevano se posarsi sul sesso, sui seni o sul suo volto avvampato ma dolcissimo e iper sensuale.
Affondo la mia lingua tra le sue labbra e sento i suoi gemiti, profondi e bassi, solo un urletto appena accennato quando raggiungo il clitoride e lo contorno con la lingua, succhiandolo poi con le mie labbra.
Geme e sospira, tenendosi il seno e palpandolo senza sost,a gli occhi chiusi, le gambe sempre più aperte e chiaramente, i suo umori che mi riempivano la bocca.
Io non mi fermo, non ne sarei stato capace e senza sosta esploro con la lingua ogni sua profondità, era un fiume che non finiva mai, condito dai suoi sospiri che mi spronavano ad andare avanti.
Quando iniziai a pomparle dentro con la lingua sentii le sue mani tra i capelli, le presi le cosce con le mie e le alzai appena, preso dalla voglia
G:"R... cavolo... non.. non smettere ti prego... ancora... ti prego.. fammi venire che dopo ti succhio il cazzo..."
Persi il controllo a quelle parole, non era mai stata così volgare e io non ci vidi più.
Le alzai le gambe, quasi sopra la testa e scivolò appena in avanti, lasciandomi via libera anche al suo culetto.
La mia lingua si avvicinò al suo piccolo buchino e lo sfiorò, una due volte prima di leccarlo per bene cone stavo facendo prima col suo sesso.
Le sue gambe si poggiarono sulle mie spalle e io mi alternai tra i suoi due buchetti fino a che non sentii le sue cosce stringermi la testa.
Venne quando le stavo succhiando il clito, spruzzandomi qualche piccolo getto di voglia in bocca e inarcando la schiena cone una posseduta.
Era quasi trasfigurata, abbandonata sulla sedia, con i seni tra le mani e la pelle rossa.
Non riuscì ad urlare o a fare altro che scivolare a terra, tremante, mentre io mi allungavo su di lei per baciarla.
R:"Ti è piaciuto topa?"
Piangeva di piacere e mi sorrise, annuendo col viso e cercando di baciarmi ancora.
Avevamo ancora circa 40 minuti di tempo e potevamo anche stare un attimo a terra, vicini, ad abbracciarci mentre il suo orgasmi si esauriva...
Poi....
 

Paul37

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Beh... è sempre sabato no? Scusate davvero l'attesa!

Allora.. dopo il "premio" inizia una sua fase molto appiccicosa, in cui mi manda messaggi e mi chiama, sia per le lezioni, che comunque continuano regolarmente, sia per farmi sapere quanto le manco e quanto vorrebbe essere con me.
Inutile dirlo, mi faceva piacere e insieme mi dava un attimo fastidio, visto che ero e sono sposato, sicchè il periodo è stato molto "ninja" tra sorrisetti scemi ai suoi messaggi e fughe improvvise per scrivere o parlare con lei.
No, non mi stavo innamorando, nella maniera più assoluta ma le attenzioni di una neo diciottenne fanno piacere e ti alzano l'autostima!
In pratica camminavo a 30 cm da terra ed avevo sempre il cazzo in tiro.
Anche perchè lei non lesinava particolari e sue foto sempre più audaci ed esplicite.
Le lezioni andavano avanti tranquille... niente di particolare o assurdo, mani intrecciate, baci a profusione, sguardi sognanti e sempre un bel pompino prima di finire, con ingoio finale, ormai la sua specialità assoluta.
La tecnica si era affinata in maniera impressionante, da timida a decisamente sicura, con risucchi, leccate decise e vezzi da chi sa bene cosa fare.
Mi era proprio venuto un po' il dubbio e una volta, mentre si stava inginocchiando tra le mie gambe, mi volli togliere la curiosità.
R: "G... stai diventando bravissima davvero... non è che devo essere geloso di qualcuno?"
Le chiedo, scherzando e sorridendo, mentre mi bacia l'asta.
Mi guarda arrossendo e distogliendo lo sguardo,
G:"No.. Davvero... io..."
E lo ingoia piano piano, spingendolo fino alla base in gola.
G:"ho guardato dei porno per capire come fare... volevo essere brava... ho visto che ti piace tanto e voglio fartelo al meglio possibile.."
Era rossa come un peperone, con gli occhi a cuoricino e con una voce flebile che mi fece quasi versare una lacrima,
L'alzai e la baciai subito, con trasporto e dolcezza, tanto mi aveva colpito ed intenerito.
R:"sei perfetta... te lo giuro... poi... sei te... sei sempre perfetta..."
Altro bacio mentre mi rendevo conto di quello che aveva appena detto.
Molto pericoloso, almeno per quello che poteva pensare lei.
Ma apparentemente non cambiò nulla, sorrise e tornò ad occuparsi del mio fratellino, succhiandolo e ingoiando con una foga che non le avevo mai visto usare.
Da lì successe poco altro... Baci e sorrisi, lezione finita e tutti a casa.
Fino alla volta dopo.
I pochi giorni di attesa sono stati conditi da un numero maggiore di messaggi e di foto.. e nessuno era inerente alle lezioni... si passava dal "come stai topo?" al "e se non facessimo lezione e ci coccolassimo e basta?" concludendo con foto del seno e di lei totalmente nuda.
Ero stra in tiro, in pratica, già quando sono partito in macchina avevo il cazzo dritto, guidai a 200 all'ora per tutto il tragitto maledicendo qualsiasi cosa che mi rallentasse.
Per fortuna suo padre volle parlarmi un attimo prima di iniziare, per concordarci per il compenso e per le future lezioni, così mi calmai per bene e riuscii a far affluire il sangue anche al cervello principale.
Montai le scale ed aprii la porta lentamente, cercandola con gli occhi.
Era ancora più bella, con i capelli sciolti sulle spalle, il volto appena truccato, lucidalabbra rosa, top grigio chiaro che le lasciava scoperto il pancino e i leggings neri che, personalmente, adoravo perchè le facevano un culo perfetto e un accenno di camel toe da infarto.
La bacio, subito, intrecciando lingue e mani senza aspettare un attimo.
Non resiste e mi lascia fare, specialmente quando le arpiono i glutei per tirarla a me.
G:"Ciao R. mi sei mancato... tanto.."
R:"anche te..."
E iniziamo la lezione, sedendo vicini, sfiorandoci, ridendo e facendo scenette da fidanzatini 13enni.
Quando passammo agli esercizi si alzò, sedendosi poi sulle mie gambe, per la prima volta in assoluto.
Mi bloccai, subito, il suo culo che premeva sul mio cazzo, lei che mi dava le spalle, il suo profumo ed i capelli che mi sfioravano il viso quando prlava o si voltava un attimo per dirmi qualcosa.
Io l'abbracciai alla vita, stringendola appena a me ed approfittando della posizione per baciarle il collo e la schiena.
Ma il mio fratellino era ben sveglio e lei non si limitava nell'ondeggiare lentamente il culo su di lui.
In pratica stavo impazzendo.
G:"R... Io oggi non ho molta voglia di studiare... che facciamo?"
Mi chiede lei facendo per alzarsi.
Avevo le mani ai suoi fianchi e le palpai il culo senza risparmiare un centimetro dei suoi glutei.
Si alzò di scatto, voltandosi e indietreggiando quasi imbarazzata, la testa bassa, poggiandosi al tavolo.
R:" Scusami... non volevo.. è che hai un culo splendido... e non ho resistito!"
Mi giustificai andando verso di lei che mi abbracciò dolcemente.
G:" no.. non me lo aspettavo... scusa..."
Ci baciammo dolcemente e io le sfiorai il viso
R:"Cosa vuoi fare? penso sia presto per fare... beh.. hai capito cosa!"
Rise con me ma distolse lo sguardo, quasi impaurita
G:"Ma davvero ti piace? Non so se vuoi questo da me o altro.. è un po' che facciamo così e... sembra quasi una routine..."
Scossi la testa
R:"No... te l'ho detto mille volte... quello che ti senti, quando ti senti... non devi fare cose che non vuoi..."
Sorrise ancora e sfilò via, andando verso la sedia, rimanendomi di spalle
G:"A me piace farlo... molto... ma vorrei godere anche io..."
Era imbarazzatrissima, lo sentivo, tanto che la voce era tremante e quasi un sussurro, la sentii appena.
In un attimo ero dietro di lei e le strinsi, da dietro, il seno, il mio fratellino che le premeva ancora sul sedere.
R:"Penso sia giusto G... ma... cosa ti senti di fare?"
G:"non l'amore... scusami..."
Unì le mani alle mie e mi baciò le dita, talmente dolcemente che le sospirai sul collo e lo baciai, sfiorandolo col naso.
R;"tranquilla..."
scesi con la mano tra le sue gambe, come la volta in cui le detti il premio e sentti che tremava ancora, sospirando a fondo.
Un attimo e le dita erano sotto i leggings, diritte alla meta ma ancora una volta mi fermò.
Si scostò da me e si sedette, a gambe larghe, sulla sedita, guardandomi a metà tra il sensuale e il bambinesco, io ero ormai succube di ogni suo movimento.
Entrai tra le sue gambe e mi inginocchiai, baciandole le cosce e l'ombelico, lentamente, dolcemente, sentendo il sapore dellapelle e della stoffa.
R:"Qualcosa mi dice che Vuoi che ti baci..."
Ammicco prendnole l'elastico dei leggings e degli slip con un unico gesto e tirandoli a me, un poco brusco, un po' troppo forse ma ero veramente partito.
Annuisce e alza un attimo il bacino, lasciandomi via libera a toglierle tutto.
Fu una visione paradisiaca.
La sua fichetta era stata sistemata appena prima della lezione e aveva i segni di una depilazione a fondo ma frettolosa quasi, leggermente gonfia, schiusa e rosa, talmente bella da essere un quadro davanti a me, umida e profumatissima, un vento di pesca che mi ha invaso subito.
Ma non era finita, perchè si era alzata il top e quei due seni impressionanti svettavano davanti a me, che li osservavo da tra le sue cosce, gli occhi che spuntavano dall'inguine e non sapevano se posarsi sul sesso, sui seni o sul suo volto avvampato ma dolcissimo e iper sensuale.
Affondo la mia lingua tra le sue labbra e sento i suoi gemiti, profondi e bassi, solo un urletto appena accennato quando raggiungo il clitoride e lo contorno con la lingua, succhiandolo poi con le mie labbra.
Geme e sospira, tenendosi il seno e palpandolo senza sost,a gli occhi chiusi, le gambe sempre più aperte e chiaramente, i suo umori che mi riempivano la bocca.
Io non mi fermo, non ne sarei stato capace e senza sosta esploro con la lingua ogni sua profondità, era un fiume che non finiva mai, condito dai suoi sospiri che mi spronavano ad andare avanti.
Quando iniziai a pomparle dentro con la lingua sentii le sue mani tra i capelli, le presi le cosce con le mie e le alzai appena, preso dalla voglia
G:"R... cavolo... non.. non smettere ti prego... ancora... ti prego.. fammi venire che dopo ti succhio il cazzo..."
Persi il controllo a quelle parole, non era mai stata così volgare e io non ci vidi più.
Le alzai le gambe, quasi sopra la testa e scivolò appena in avanti, lasciandomi via libera anche al suo culetto.
La mia lingua si avvicinò al suo piccolo buchino e lo sfiorò, una due volte prima di leccarlo per bene cone stavo facendo prima col suo sesso.
Le sue gambe si poggiarono sulle mie spalle e io mi alternai tra i suoi due buchetti fino a che non sentii le sue cosce stringermi la testa.
Venne quando le stavo succhiando il clito, spruzzandomi qualche piccolo getto di voglia in bocca e inarcando la schiena cone una posseduta.
Era quasi trasfigurata, abbandonata sulla sedia, con i seni tra le mani e la pelle rossa.
Non riuscì ad urlare o a fare altro che scivolare a terra, tremante, mentre io mi allungavo su di lei per baciarla.
R:"Ti è piaciuto topa?"
Piangeva di piacere e mi sorrise, annuendo col viso e cercando di baciarmi ancora.
Avevamo ancora circa 40 minuti di tempo e potevamo anche stare un attimo a terra, vicini, ad abbracciarci mentre il suo orgasmi si esauriva...
Poi....
Storia da farmi scoppiare il cazzo..ma poi i mammelloni di G.....sublimi!! 😍😍😍
 
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Rosser

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Ma nessun timore che sopraggiungesse qualcuno?
La paura era costante ma alcune cose erano a nostro vantaggio, come le scale che erano molto rumorose, i suoi parenti che bussavano sempre prima di entrare e il fatto che eravamo in posizione defilata dalla porta, per stare sotto il condizionatore (sia per il caldo che per il freddo) poi, quando le cose si fecero più serie, chiudevamo la porta a chiave o andavamo in camera sua per "cercare altri libri"
 

TheAlchemist

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La paura era costante ma alcune cose erano a nostro vantaggio, come le scale che erano molto rumorose, i suoi parenti che bussavano sempre prima di entrare e il fatto che eravamo in posizione defilata dalla porta, per stare sotto il condizionatore (sia per il caldo che per il freddo) poi, quando le cose si fecero più serie, chiudevamo la porta a chiave o andavamo in camera sua per "cercare altri libri"
Mi piace questo piccolo spoiler
 

Paul37

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La paura era costante ma alcune cose erano a nostro vantaggio, come le scale che erano molto rumorose, i suoi parenti che bussavano sempre prima di entrare e il fatto che eravamo in posizione defilata dalla porta, per stare sotto il condizionatore (sia per il caldo che per il freddo) poi, quando le cose si fecero più serie, chiudevamo la porta a chiave o andavamo in camera sua per "cercare altri libri"
Eccitatissimo..voi a fare le porcate mentre i suoi genitori erano in casa 😍😍😍
 
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Rosser

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Eccitatissimo..voi a fare le porcate mentre i suoi genitori erano in casa 😍😍😍
Sì.. in effetti era molto eccitante... sapere che i genitori erano al piano di sotto mentre facevamo porcate mi (e penso anche lei) esaltava molto... specialmente quando abbiamo iniziato a fare cose più "serie" e ci siamo lasciati anche un po' andare
 

loopko

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Sì.. in effetti era molto eccitante... sapere che i genitori erano al piano di sotto mentre facevamo porcate mi (e penso anche lei) esaltava molto... specialmente quando abbiamo iniziato a fare cose più "serie" e ci siamo lasciati anche un po' andare
Racconti bellissimi, io resto ad aspettare il seguito
 

Maxtree

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Conosco bene quella sensazione anche io quando cominciammo a tocvarci i suoi dormivano e noi nel salone con porta aperta sdraiati sul divano ci toccavamo ci davamo piacere, sempre in allerta, ma devo dire anche eccitante.
 

dc68

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Beh... è sempre sabato no? Scusate davvero l'attesa!

Allora.. dopo il "premio" inizia una sua fase molto appiccicosa, in cui mi manda messaggi e mi chiama, sia per le lezioni, che comunque continuano regolarmente, sia per farmi sapere quanto le manco e quanto vorrebbe essere con me.
Inutile dirlo, mi faceva piacere e insieme mi dava un attimo fastidio, visto che ero e sono sposato, sicchè il periodo è stato molto "ninja" tra sorrisetti scemi ai suoi messaggi e fughe improvvise per scrivere o parlare con lei.
No, non mi stavo innamorando, nella maniera più assoluta ma le attenzioni di una neo diciottenne fanno piacere e ti alzano l'autostima!
In pratica camminavo a 30 cm da terra ed avevo sempre il cazzo in tiro.
Anche perchè lei non lesinava particolari e sue foto sempre più audaci ed esplicite.
Le lezioni andavano avanti tranquille... niente di particolare o assurdo, mani intrecciate, baci a profusione, sguardi sognanti e sempre un bel pompino prima di finire, con ingoio finale, ormai la sua specialità assoluta.
La tecnica si era affinata in maniera impressionante, da timida a decisamente sicura, con risucchi, leccate decise e vezzi da chi sa bene cosa fare.
Mi era proprio venuto un po' il dubbio e una volta, mentre si stava inginocchiando tra le mie gambe, mi volli togliere la curiosità.
R: "G... stai diventando bravissima davvero... non è che devo essere geloso di qualcuno?"
Le chiedo, scherzando e sorridendo, mentre mi bacia l'asta.
Mi guarda arrossendo e distogliendo lo sguardo,
G:"No.. Davvero... io..."
E lo ingoia piano piano, spingendolo fino alla base in gola.
G:"ho guardato dei porno per capire come fare... volevo essere brava... ho visto che ti piace tanto e voglio fartelo al meglio possibile.."
Era rossa come un peperone, con gli occhi a cuoricino e con una voce flebile che mi fece quasi versare una lacrima,
L'alzai e la baciai subito, con trasporto e dolcezza, tanto mi aveva colpito ed intenerito.
R:"sei perfetta... te lo giuro... poi... sei te... sei sempre perfetta..."
Altro bacio mentre mi rendevo conto di quello che aveva appena detto.
Molto pericoloso, almeno per quello che poteva pensare lei.
Ma apparentemente non cambiò nulla, sorrise e tornò ad occuparsi del mio fratellino, succhiandolo e ingoiando con una foga che non le avevo mai visto usare.
Da lì successe poco altro... Baci e sorrisi, lezione finita e tutti a casa.
Fino alla volta dopo.
I pochi giorni di attesa sono stati conditi da un numero maggiore di messaggi e di foto.. e nessuno era inerente alle lezioni... si passava dal "come stai topo?" al "e se non facessimo lezione e ci coccolassimo e basta?" concludendo con foto del seno e di lei totalmente nuda.
Ero stra in tiro, in pratica, già quando sono partito in macchina avevo il cazzo dritto, guidai a 200 all'ora per tutto il tragitto maledicendo qualsiasi cosa che mi rallentasse.
Per fortuna suo padre volle parlarmi un attimo prima di iniziare, per concordarci per il compenso e per le future lezioni, così mi calmai per bene e riuscii a far affluire il sangue anche al cervello principale.
Montai le scale ed aprii la porta lentamente, cercandola con gli occhi.
Era ancora più bella, con i capelli sciolti sulle spalle, il volto appena truccato, lucidalabbra rosa, top grigio chiaro che le lasciava scoperto il pancino e i leggings neri che, personalmente, adoravo perchè le facevano un culo perfetto e un accenno di camel toe da infarto.
La bacio, subito, intrecciando lingue e mani senza aspettare un attimo.
Non resiste e mi lascia fare, specialmente quando le arpiono i glutei per tirarla a me.
G:"Ciao R. mi sei mancato... tanto.."
R:"anche te..."
E iniziamo la lezione, sedendo vicini, sfiorandoci, ridendo e facendo scenette da fidanzatini 13enni.
Quando passammo agli esercizi si alzò, sedendosi poi sulle mie gambe, per la prima volta in assoluto.
Mi bloccai, subito, il suo culo che premeva sul mio cazzo, lei che mi dava le spalle, il suo profumo ed i capelli che mi sfioravano il viso quando prlava o si voltava un attimo per dirmi qualcosa.
Io l'abbracciai alla vita, stringendola appena a me ed approfittando della posizione per baciarle il collo e la schiena.
Ma il mio fratellino era ben sveglio e lei non si limitava nell'ondeggiare lentamente il culo su di lui.
In pratica stavo impazzendo.
G:"R... Io oggi non ho molta voglia di studiare... che facciamo?"
Mi chiede lei facendo per alzarsi.
Avevo le mani ai suoi fianchi e le palpai il culo senza risparmiare un centimetro dei suoi glutei.
Si alzò di scatto, voltandosi e indietreggiando quasi imbarazzata, la testa bassa, poggiandosi al tavolo.
R:" Scusami... non volevo.. è che hai un culo splendido... e non ho resistito!"
Mi giustificai andando verso di lei che mi abbracciò dolcemente.
G:" no.. non me lo aspettavo... scusa..."
Ci baciammo dolcemente e io le sfiorai il viso
R:"Cosa vuoi fare? penso sia presto per fare... beh.. hai capito cosa!"
Rise con me ma distolse lo sguardo, quasi impaurita
G:"Ma davvero ti piace? Non so se vuoi questo da me o altro.. è un po' che facciamo così e... sembra quasi una routine..."
Scossi la testa
R:"No... te l'ho detto mille volte... quello che ti senti, quando ti senti... non devi fare cose che non vuoi..."
Sorrise ancora e sfilò via, andando verso la sedia, rimanendomi di spalle
G:"A me piace farlo... molto... ma vorrei godere anche io..."
Era imbarazzatrissima, lo sentivo, tanto che la voce era tremante e quasi un sussurro, la sentii appena.
In un attimo ero dietro di lei e le strinsi, da dietro, il seno, il mio fratellino che le premeva ancora sul sedere.
R:"Penso sia giusto G... ma... cosa ti senti di fare?"
G:"non l'amore... scusami..."
Unì le mani alle mie e mi baciò le dita, talmente dolcemente che le sospirai sul collo e lo baciai, sfiorandolo col naso.
R;"tranquilla..."
scesi con la mano tra le sue gambe, come la volta in cui le detti il premio e sentti che tremava ancora, sospirando a fondo.
Un attimo e le dita erano sotto i leggings, diritte alla meta ma ancora una volta mi fermò.
Si scostò da me e si sedette, a gambe larghe, sulla sedita, guardandomi a metà tra il sensuale e il bambinesco, io ero ormai succube di ogni suo movimento.
Entrai tra le sue gambe e mi inginocchiai, baciandole le cosce e l'ombelico, lentamente, dolcemente, sentendo il sapore dellapelle e della stoffa.
R:"Qualcosa mi dice che Vuoi che ti baci..."
Ammicco prendnole l'elastico dei leggings e degli slip con un unico gesto e tirandoli a me, un poco brusco, un po' troppo forse ma ero veramente partito.
Annuisce e alza un attimo il bacino, lasciandomi via libera a toglierle tutto.
Fu una visione paradisiaca.
La sua fichetta era stata sistemata appena prima della lezione e aveva i segni di una depilazione a fondo ma frettolosa quasi, leggermente gonfia, schiusa e rosa, talmente bella da essere un quadro davanti a me, umida e profumatissima, un vento di pesca che mi ha invaso subito.
Ma non era finita, perchè si era alzata il top e quei due seni impressionanti svettavano davanti a me, che li osservavo da tra le sue cosce, gli occhi che spuntavano dall'inguine e non sapevano se posarsi sul sesso, sui seni o sul suo volto avvampato ma dolcissimo e iper sensuale.
Affondo la mia lingua tra le sue labbra e sento i suoi gemiti, profondi e bassi, solo un urletto appena accennato quando raggiungo il clitoride e lo contorno con la lingua, succhiandolo poi con le mie labbra.
Geme e sospira, tenendosi il seno e palpandolo senza sost,a gli occhi chiusi, le gambe sempre più aperte e chiaramente, i suo umori che mi riempivano la bocca.
Io non mi fermo, non ne sarei stato capace e senza sosta esploro con la lingua ogni sua profondità, era un fiume che non finiva mai, condito dai suoi sospiri che mi spronavano ad andare avanti.
Quando iniziai a pomparle dentro con la lingua sentii le sue mani tra i capelli, le presi le cosce con le mie e le alzai appena, preso dalla voglia
G:"R... cavolo... non.. non smettere ti prego... ancora... ti prego.. fammi venire che dopo ti succhio il cazzo..."
Persi il controllo a quelle parole, non era mai stata così volgare e io non ci vidi più.
Le alzai le gambe, quasi sopra la testa e scivolò appena in avanti, lasciandomi via libera anche al suo culetto.
La mia lingua si avvicinò al suo piccolo buchino e lo sfiorò, una due volte prima di leccarlo per bene cone stavo facendo prima col suo sesso.
Le sue gambe si poggiarono sulle mie spalle e io mi alternai tra i suoi due buchetti fino a che non sentii le sue cosce stringermi la testa.
Venne quando le stavo succhiando il clito, spruzzandomi qualche piccolo getto di voglia in bocca e inarcando la schiena cone una posseduta.
Era quasi trasfigurata, abbandonata sulla sedia, con i seni tra le mani e la pelle rossa.
Non riuscì ad urlare o a fare altro che scivolare a terra, tremante, mentre io mi allungavo su di lei per baciarla.
R:"Ti è piaciuto topa?"
Piangeva di piacere e mi sorrise, annuendo col viso e cercando di baciarmi ancora.
Avevamo ancora circa 40 minuti di tempo e potevamo anche stare un attimo a terra, vicini, ad abbracciarci mentre il suo orgasmi si esauriva...
Poi....
poi?? ti ha beccato il padre con lei seminuda??
 

Maxtree

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Non sono riuscito a scrivere... diciamo che ho qualcuno in casa che potrebbe non gradire il fatto che scriva qualcosa su delle scopate che non la vedono come protagonista XD
Rosser hai ragione prenditi ituoi tempi e quando vuoi aggiorna veramente intrigante
 

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