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- #76
E poi...
Mi bacia, rimanendo accanto a me che la stringo, abbracciandola.
Forte, sfiorandole la fronte con le labbra, tutto molto dolce e tranquillo, se non fosse per lei ancora praticamente nuda e leggerissimamente tremante.
R."Hai freddo?"
G."no... è ancora l'orgasmo..."
Malcelato orgoglio e palese affanno mentre mi confessa qualcosa che non mi aveva mai detto,
G."Quando sono con te sembra non finire mai... continuo a tremare e godere..."
Lo disse tutto d'un fiato, come se fosse un peso sullo stomaco che doveva togliersi a ogni costo.
Non riuscii a resistere e la baciai insinuando la lingua tra le sue labbra, facendole sentire ancora il suo sapore e stringendole i glutei con forza, per farle capire quanto apprezzavo quelle parole.
R. "Ti adoro G."
Occhi negli occhi, labbra unite, corpi vicinissimi.
E lei fece ancora una cosa che mi lasciò a bocca aperta.
La sua mano scivolò in basso durante il bacio, fino al mio cazzo che premeva sui pantaloni e sembrava volerli bucare.
Ormai era esperta e dopo pochi secondi sentii il fresco dell'aria e la morbidezza della sua mano.
Lenta, dolce, vogliosa di farmi godere e timorosa di farmi male.
Le sue labbra erano sempre contro le mie, in una danza di mugolii e lingue che accompagnava il ritmo della sega.
La imitai e la mano che era al suo culetto si insinuò tra i glutei, cercando, da dietro, quel dolce fiore che avevo baciato poco prima.
Lo ytrovai subito e sentii il suo sorriso mentre la baciavo, maliziosa, birichina e arrossita alivelli inauditi.
G. "Guarda che adesso tocca a te... io sono già soddisfatta!"
Si alzò in ginocchio, accanto a me, sfilandosi la maglietta e rimanendo del tutto nuda.
Era bellissima.
Non trovo altre parole se non bellissima.
Non una modella ma un insieme di forme e curve che mi illuminò subito.
Il seno, che sembrava ancora più grande e sodo, era accarezzato dalle sue mani, sfiorando i capezzoli, strizzandolo appena, lei che mi guardava negli occhi e che sorrideva, mordendosi il labbro inferiore.
Persi il controllo e la spinsi sul mio cazzo ormai totalmente ritto.
R. "G... se non ci pensi te.. io ti salto addosso..."
Aveva le labbra appena sopra la mia cappella e la sentii respirare.
G. "Ti avevo promesso che ti avrei succhiato il cazzo no?"
Leccò dolcemente la cappella guardandomi negli occhi
R. "Sì... me lo hai promesso... e ora fallo topa..."
Provai a spingerle la testa sul mio fratellino ma lei la scosse, portandomi la mano al culetto
G."no... ci penso io..."
E lenta ingoiò tutta l'asta fino alla base, rimanendo con tutto il mio cazzo in bocca.
Sembravano ore ma furono solo pochi secondi prima che, con un colpo di tosse, si sfilasse il mio fratellino dalle labbra.
Era arrossata e leggermente imbarazzata quando tossì voltando la testa.
Ma non si fermò e mi tolse i pantaloni, insinuandosi tra le mie gambe.
Io, sinceramente, non capivo cosa volesse fare ma seguivo ogni movimento con gli occhi aperti all'inverosimile e la bava alla bocca. Ero in sua totale balia e dipendevo da lei senza vergogna.
Iniziò lentamente, come il solito, succhiando e leccando, ormai bravissima e a conoscenza di cosa mi faceva impazzire.
Ma stavolta non si risparmiò e sentii la sua lingua sulle palle, con la mano che continuava a segarmi senza fermarsi un attimo.
Ero al settimo cielo.
Quella di leccarmi le palle è una cosa che adoro e mi fa impazzire e lei lo stava facendo senza che lo chiedessi, lo sapeva e lo stava facendo al meglio.
La sua lingua non si fermava, la sua mano nemmeno e andavano all'unisono, lente, veloci, a fondo e delicate, un mix letale che stava per distruggermi.
Alzai le bambe, piegando le ginocchia e facendo scivolare il bacino in avanti, per darle migliore accesso tra le mie cosce.
Lei si alternava tra palle ed asta, ormai governandomi in tutto, imponeva ritmo e profondità, sorrideva guardandomi mentre mi succhiava e mi riempiva di muoglii e parole, facendomi eccitare sempre di più
Era tutto un trionfo di "ti piace come ti succhio il cazzo?", "Te lo succhierei per ore...", "Dio com'è buono" e simili, ormai era molto consapevole delle sue abilità e non lo nascondeva.
Io annuivo e dicevo di sì, sempre, anche perchè non avrei potuto fare o dire altro.
Fino a che non scese molto con la lingua e la sentii vicini al mio accesso posteriore.
R. "G... sei sicura?"
E per tutta risposta sentii la sua lingua contornarmi l'ano e leccarlo dolcemente, spingendo ler raggiungerlo sempre meglio e fare quello che avevo fatto poco prima con lei.
R. "Cazzo G! Che.. .cazzo fai.. G.. non smettere cazzo!!!"
Ero quasi fuori controllo, mancava pochissimo e le sarei saltato addosso, la sua lingua non si fermava, premendo anche appena sul buchino e sfiorando punti che mi lanciavano saette di piacere.
Dopo poco riemerse e mi sorrise, maliziosa come sempre e dolce come non mai
G."a me è piaciuto... pensavo piacesse anche a te!"
Le soffiai un bacio, sbalordito dalle sue parole.
Per risposta tornò sul mio membro che non aspettava altro che il colpo finale, lasciandomi ancora senza parole.
Lo sentii affondare tra i suoi seni che lo stringevano dolcemente, le mani che li facevano ondeggiare su e giù e la cappella tra le sue labbra, sfiorata dalla lingua
Durai pochi secondi, forse 30 e lei bevve totalmente il mio succo, ingoiandolo all'ultima goccia, con un colpo finale che fece sparire l'asta nella sua bocca.
Ero distrutto.
Stupito, arrapato, sbalordito e vinto da quella dolce creatura che mi aveva fatto vedere il suo lato (per ora) più perverso.
Ma il tempo stava per finire davvero e dovevamo sistemarci per bene (ed aprire anche la porta-finestra dato l'odore di sesso che c'era nella stanza)
Ci furono i soliti 3 minuti di baci dolcissimi e coccole e la salutai, facendo il consueto rapporto ai genitori su come fosse andata la lezione e uscii di casa, traballante e con ancora gli occhi sgranati.
Pochi km in macchina e mi arrivò il suo messaggio
G. "Spero di non aver esagerato oggi.. ma avevo voglia di fare tutto quello che ho fatto... forse, la prossima volta, i miei non ci saranno..."
Appena lo lessi, rischiai di piantarmi in un fosso con la macchina!
Mi bacia, rimanendo accanto a me che la stringo, abbracciandola.
Forte, sfiorandole la fronte con le labbra, tutto molto dolce e tranquillo, se non fosse per lei ancora praticamente nuda e leggerissimamente tremante.
R."Hai freddo?"
G."no... è ancora l'orgasmo..."
Malcelato orgoglio e palese affanno mentre mi confessa qualcosa che non mi aveva mai detto,
G."Quando sono con te sembra non finire mai... continuo a tremare e godere..."
Lo disse tutto d'un fiato, come se fosse un peso sullo stomaco che doveva togliersi a ogni costo.
Non riuscii a resistere e la baciai insinuando la lingua tra le sue labbra, facendole sentire ancora il suo sapore e stringendole i glutei con forza, per farle capire quanto apprezzavo quelle parole.
R. "Ti adoro G."
Occhi negli occhi, labbra unite, corpi vicinissimi.
E lei fece ancora una cosa che mi lasciò a bocca aperta.
La sua mano scivolò in basso durante il bacio, fino al mio cazzo che premeva sui pantaloni e sembrava volerli bucare.
Ormai era esperta e dopo pochi secondi sentii il fresco dell'aria e la morbidezza della sua mano.
Lenta, dolce, vogliosa di farmi godere e timorosa di farmi male.
Le sue labbra erano sempre contro le mie, in una danza di mugolii e lingue che accompagnava il ritmo della sega.
La imitai e la mano che era al suo culetto si insinuò tra i glutei, cercando, da dietro, quel dolce fiore che avevo baciato poco prima.
Lo ytrovai subito e sentii il suo sorriso mentre la baciavo, maliziosa, birichina e arrossita alivelli inauditi.
G. "Guarda che adesso tocca a te... io sono già soddisfatta!"
Si alzò in ginocchio, accanto a me, sfilandosi la maglietta e rimanendo del tutto nuda.
Era bellissima.
Non trovo altre parole se non bellissima.
Non una modella ma un insieme di forme e curve che mi illuminò subito.
Il seno, che sembrava ancora più grande e sodo, era accarezzato dalle sue mani, sfiorando i capezzoli, strizzandolo appena, lei che mi guardava negli occhi e che sorrideva, mordendosi il labbro inferiore.
Persi il controllo e la spinsi sul mio cazzo ormai totalmente ritto.
R. "G... se non ci pensi te.. io ti salto addosso..."
Aveva le labbra appena sopra la mia cappella e la sentii respirare.
G. "Ti avevo promesso che ti avrei succhiato il cazzo no?"
Leccò dolcemente la cappella guardandomi negli occhi
R. "Sì... me lo hai promesso... e ora fallo topa..."
Provai a spingerle la testa sul mio fratellino ma lei la scosse, portandomi la mano al culetto
G."no... ci penso io..."
E lenta ingoiò tutta l'asta fino alla base, rimanendo con tutto il mio cazzo in bocca.
Sembravano ore ma furono solo pochi secondi prima che, con un colpo di tosse, si sfilasse il mio fratellino dalle labbra.
Era arrossata e leggermente imbarazzata quando tossì voltando la testa.
Ma non si fermò e mi tolse i pantaloni, insinuandosi tra le mie gambe.
Io, sinceramente, non capivo cosa volesse fare ma seguivo ogni movimento con gli occhi aperti all'inverosimile e la bava alla bocca. Ero in sua totale balia e dipendevo da lei senza vergogna.
Iniziò lentamente, come il solito, succhiando e leccando, ormai bravissima e a conoscenza di cosa mi faceva impazzire.
Ma stavolta non si risparmiò e sentii la sua lingua sulle palle, con la mano che continuava a segarmi senza fermarsi un attimo.
Ero al settimo cielo.
Quella di leccarmi le palle è una cosa che adoro e mi fa impazzire e lei lo stava facendo senza che lo chiedessi, lo sapeva e lo stava facendo al meglio.
La sua lingua non si fermava, la sua mano nemmeno e andavano all'unisono, lente, veloci, a fondo e delicate, un mix letale che stava per distruggermi.
Alzai le bambe, piegando le ginocchia e facendo scivolare il bacino in avanti, per darle migliore accesso tra le mie cosce.
Lei si alternava tra palle ed asta, ormai governandomi in tutto, imponeva ritmo e profondità, sorrideva guardandomi mentre mi succhiava e mi riempiva di muoglii e parole, facendomi eccitare sempre di più
Era tutto un trionfo di "ti piace come ti succhio il cazzo?", "Te lo succhierei per ore...", "Dio com'è buono" e simili, ormai era molto consapevole delle sue abilità e non lo nascondeva.
Io annuivo e dicevo di sì, sempre, anche perchè non avrei potuto fare o dire altro.
Fino a che non scese molto con la lingua e la sentii vicini al mio accesso posteriore.
R. "G... sei sicura?"
E per tutta risposta sentii la sua lingua contornarmi l'ano e leccarlo dolcemente, spingendo ler raggiungerlo sempre meglio e fare quello che avevo fatto poco prima con lei.
R. "Cazzo G! Che.. .cazzo fai.. G.. non smettere cazzo!!!"
Ero quasi fuori controllo, mancava pochissimo e le sarei saltato addosso, la sua lingua non si fermava, premendo anche appena sul buchino e sfiorando punti che mi lanciavano saette di piacere.
Dopo poco riemerse e mi sorrise, maliziosa come sempre e dolce come non mai
G."a me è piaciuto... pensavo piacesse anche a te!"
Le soffiai un bacio, sbalordito dalle sue parole.
Per risposta tornò sul mio membro che non aspettava altro che il colpo finale, lasciandomi ancora senza parole.
Lo sentii affondare tra i suoi seni che lo stringevano dolcemente, le mani che li facevano ondeggiare su e giù e la cappella tra le sue labbra, sfiorata dalla lingua
Durai pochi secondi, forse 30 e lei bevve totalmente il mio succo, ingoiandolo all'ultima goccia, con un colpo finale che fece sparire l'asta nella sua bocca.
Ero distrutto.
Stupito, arrapato, sbalordito e vinto da quella dolce creatura che mi aveva fatto vedere il suo lato (per ora) più perverso.
Ma il tempo stava per finire davvero e dovevamo sistemarci per bene (ed aprire anche la porta-finestra dato l'odore di sesso che c'era nella stanza)
Ci furono i soliti 3 minuti di baci dolcissimi e coccole e la salutai, facendo il consueto rapporto ai genitori su come fosse andata la lezione e uscii di casa, traballante e con ancora gli occhi sgranati.
Pochi km in macchina e mi arrivò il suo messaggio
G. "Spero di non aver esagerato oggi.. ma avevo voglia di fare tutto quello che ho fatto... forse, la prossima volta, i miei non ci saranno..."
Appena lo lessi, rischiai di piantarmi in un fosso con la macchina!