La mia estate con Gloria: racconti VERI della mia giovinezza.

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JohnMetal

Guest
Quelle che sto per raccontarvi sono storie della mia gioventù, storie assolutamente e completamente vere. Devo tuttavia avvisarvi: le storie vere, quasi sempre, non sono nemmeno altamente erotiche ed eccitanti come quelle inventate; se vi piacciono le storie reali, a cui magari potete riconnettervi, in cui potete immedesimarvi, che sperereste accadessero a voi o che vi fanno tornare in mente qualche bel ricordo, benissimo! Questa è sicuramente la storia che fa per voi; se invece vi aspettate di trovare porcate assurde, sesso sfrenato, orge e nefandezze varie allora devo a malincuore suggerirvi di cambiare thread perché questo non fa per voi. So per certo che deluderò molti lettori, ma so anche che un buon numero di frequentatori di questa sezione racconti apprezzera questa importantissima caratteristica delle mie prossime storie: l'onestà.

Benissimo, finite queste premesse che ritenevo fondamentali posso iniziare con una breve contestualizzazione e con la primissima delle mie storie. Non saprei di quante parti sarà composta questa collezione di racconti, ovviamente non sarà senza fine perché la mia giovinezza dopo un po' ha avuto termine e la vita si è un po' appiattita, l'entusiasmo delle prime esperienze si è fatto più raro e la fame di novità è tristemente ma fisiologicamente andata scemando.

Avevo 16 anni nella lontana estate 77, compiuti da poche settimane. Ok, in quegli anni ci si vestiva in modo diverso, c'era meno tecnologia, ma non si può dire che i giovani fossero poi così diversi da quelli di oggi: le priorità erano volersi bene, rilassarsi per non pensare alla scuola, amarsi quando capitava e amarsi ancora. In quell'estate, caldissima e spensieratissima, mi ero un po' allontanato dalla mia solita compagnia di amici di fumate e di bevute per dedicare più tempo alla mia nuova amica Gloria: era fantastico passare del tempo con lei, c'era tantissima affinità, si scherzava dalla mattina alla sera ma sapevo sempre di poter contare su di lei nei momenti del bisogno, e lei sapeva di poter fare lo stesso con me. Per farvi capire che tipetta fosse: statura media, capelli biondo scuro fin sotto le spalle, tutte le curve giuste di una tipica ragazza degli anni '70 (bei tempi...) e un'energia infinita.

Un pomeriggio con un'afa senza precedenti stavamo biciclettando per le campagne deserte, godendoci il vento tra i capelli e il sole sulla pelle, quando notammo una piccola "piscina naturale" formata dall'acqua lenta di un canale di irrigazione: acqua pura e cristallina come al giorno d'oggi non se ne trova più in questo tipo di canali. La sua reazione mi lasciò senza parole, completamente spiazzato: gridò <<BAGNO!>> e lasciando la bicicletta a terrà corse verso l'acqua: correndo fece poche soste, una per togliersi velocemente le Converse rosse e i calzini bianchi, una per sfilarsi i pantaloncini di jeans strappati e l'ultima per sfilarsi la t-shirt con le macchie di colori psichedelici tanto in voga negli Stati Uniti di quegli anni. L'attimo in cui si lanciò in acqua me lo gustai al rallentatore: mutandine azzurre e reggiseno bianco erano gli unici pezzi di stoffa che incorniciavano un corpicino da sogno, piedini appuntiti, gambe lunghe con cosce perfette, un culetto da modella, fianchi morbidi e una terza abbondante che sembrava voler scappare da quella prigione di pizzo. In un attimo fu in acqua e mentre riemergeva dal fondo io ebbi qualche istante per chiedere a me stesso per quale razza di motivo non mi fossi mai immaginato Gloria nuda.

Io a spogliarmi fui molto più lento, rimasi coi miei boxer lisi (e chi si sarebbe mai immaginato di doverli mostrare?) e con quelli mi buttai in acqua. Passammo almeno un'ora immersi nell'acqua fresca, a schizzarci, a ridere, a chiacchierare di amenità e a fare discorsi seri. Lo devo proprio ammettere, se mi chiedessero di dare una data e un orario al punto di partenza della mia cotta per Gloria, sicuramente sceglierei quel pomeriggio. Non ci fu nulla di "erotico" in quel bagno, semplicemente due giovani amici in cerca di fresco.

Dopo un po' venne il momento di uscire dall'acqua e di rivestirsi, ma nessuno dei due voleva arrivare a casa coi vestiti completamente bagnati, quindi fu naturale la decisione di levarsi l'intimo che avevamo addosso: di farlo guardandoci non se ne discusse proprio, a quel punto della nostra relazione fu naurale per noi girarci di spalle e nasconderci dai reciproci sguardi, ma a me spettò una fortuna che lei non ebbe... la sua bicicletta da donna, buttata per terra con noncuranza, aveva uno specchietto indirizzato verso di lei. Che spettacolo riuscii a godermi... per la maggior parde del tempo l'inquadratura si concentrò sulla sua meravigliosa schiena e sul suo sedere morbido, bianchissimo, ma quando si chinò a prendere la maglietta da terra ebbi modo, per una frazione di secondo, di godermi la vista di uno dei suoi seni pesanti, con un bellissimo capezzolo largo, grande e inturgidito dall'acqua fredda. A concludere quella frazione di secondo, che spesi a scolpire nella mia memoria quelle immagini sublimi, ci fu un rapidissimo movimento di lei: mentre era ancora piegata in avanti a raccogliere la maglietta ruotò i fianchi, e per un istante il suo meraviglioso sedere spalancato entrò nell'inquadratura del mio specchietto. Fu decisamente troppo poco per cogliere delle immagini nitide, ed è probabile che il 90% del lavoro di ricostruzione fu fatto più dal mio cervello arrapato di 17enne che dai miei occhi astigmatici, ma oserei affermare di aver notato dal minuscolo specchietto, incorniciato da quelle due bellissime e morbidissime chiappe chiare, un buchetto di un bel rosa pallido e subito sotto una morbida nuvoletta di pelo (erano gli anni '70, ricordiamocelo) castano chiaro. La visione durò meno di un decimo di secondo, poi lei diede una botta col quel suo indimenticabile culo verso di me: al rumore (CIACK!) delle nostre chiappe a contatto seguì un suo <<Forza sbrighiamoci che ho voglia di un gelato!>>, e così la mia attenzione ritornò immediatamente ai miei vestiti e in un attimo fummo di nuovo presentabili. Solo ore dopo, la sera, da solo a ripensare a quei mimenti, mi resi conto di quanto intimo, seppur scherzoso, fu quel rapido contatto di chiappe: lei con me era davvero senza freni, un carattere decisamente opposto al mio ma che mi piaceva.

Il resto del pomeriggio trascorse tranquillamente, i vestiti di entrambi erano troppo larghi e comodi per poter notare le forme del suo corpo ora primo di biancheria intimila. L'unica fortuna, nel resto della nostra biciclettata, toccò ai miei boxer fradici di acqua di canale di irrigazione, che passarono delle splendide ore abbracciati al suo reggiseno e alle sue mutandine, a fare l'amore nel cestino della sua bicicletta da donna con specchietto.
 

sormarco

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taranto
Senz'altro a quei tempi si pesava sempre alla fica, almeno parlo per me che nel 77 ne avevo 17 [emoji12] ma è pur vero che vuoi per l'educazione e magari un po di timidezza non si coglievano certe occasioni.
 

pollino88

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essendo un amante dei racconti reali, erotici ma non eccessivi ed esuberanti, ho apprezzato molto.. ed è scritto anche molto bene.. facci sapere come prosegue ;)
 
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JohnMetal

Guest
essendo un amante dei racconti reali, erotici ma non eccessivi ed esuberanti, ho apprezzato molto.. ed è scritto anche molto bene.. facci sapere come prosegue ;)

Ti ringrazio tantissimo! Sto preparando la continuazione, sarà anche più eccitante perché pian piano la confidenza tra noi è aumentata. Sempre storie vere , verissime
 

Pippo8081

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Confermo che un racconto moderato ma reale vale mille volte le orge di fantasia.

Seguo con interesse, anche lo stile mi piace e mi fa sognare...
 

rud1985

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Svangopoli
I racconti inventati li salto a piè pari.
Inizio, per me, molto interessante e scritto bene.
Sono curioso riguardo alle sporcellate che risalgono a prima che nascesse.
 

bionno

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lazio
Bel racconto, mi fai tornare indietro nel tempo, anche se a quel tempo avevo solo 12 anni.
.... e comunque era il periodo di "Porci con le ali"
 
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JohnMetal

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Ragazzi, sono letteralmente commosso, sono contento vi piaccia il racconto, perché non solo dimostrate di apprezzare il mio stile di scrittura ma anche di apprezzare LA MIA VITA, lo sforzo della mia fantasia è stato letterlamente 0, tutto e solo sforzo di memoria, quindi vi abbraccio tutti quanti e vi ringrazio di tutto cuore. Prossimo racconto in cantiere, sto scrivendo in questo momento ;)
 

niels

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avevo 11 anni...bel racconto, mi piacciono i racconti reali, quelli inventati, oltre a non piacermi, li sgamo immediatamente
 

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