Racconto di fantasia La prima vacanza con Giada

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Premessa, questo è un racconto dove realtà e fantasia si mescolano. Sta a voi capire quale sia realtà e quale fantasia.


CAP I - L'incontro:

Ciao a tutti,
sono Andrea un ragazzo di 29 anni, fidanzato da 3 con Giada.
Io sono un ragazzo normale, trentenne, barba, un po' di pancetta, non sono eccezionale ne in misure ne in fisico.
Però in un modo o nell'altro ho sempre avuto i miei rapporti.
Lei è una bella ragazza di 27 anni. Timida. Carina. Due belle gambe magre, un bel sedere un pochino sporgente, un po' di pancetta come la maggior parte delle ragazze della sua età, e due seni stupendi.
Quello che vi sto per raccontare è il vortice di sesso in cui siamo caduti assieme, diventando in tutto e per tutto una coppia cuckold, dove lei è schiava di un altro e io invece sono tenuto solamente informato ma "fuori" da questo gioco.

Non nego che il mondo cuck mi ha sempre affascinato.
Siti, video, foto. Tutto però è sempre andato a periodi.
C'era il periodo dei cornuti, quello delle lesbiche, cuckold, trans, gay. E così via. Ciclicamente.
Ma di certo mai avrei pensato di mettere in pratica certe fantasie.

E' iniziato tutto l'estate di due anni fa.
Andiamo in vacanza in Croazia. E scherzando ci proponiamo di provare per la prima volta un'esperienza di naturismo.
Il secondo giorno, così, su un'isoletta sperduta decidiamo di provare le famose spiagge FKK.

Troviamo un posto sugli scogli dove metterci e io mi spoglio in fretta e furia.
Finalmente! Il sole su tutto il corpo è forse la sensazione che, ad oggi, rimpiango sempre più di non aver provato prima.
Dopo qualche titubanza anche lei si spoglia. Via la maglietta, le scarpette da ginnastica, via la gonna...e poi via il costume.
E' bella, tutta completamente nuda come piace a me.

Vi dico la verità, pensare che gli altri la guardassero e si compiacessero delle sue forme mi masturbava la mente.
E vi giuro che li per li è stato difficile non masturbare dell'altro.

Dopo qualche ora, mille sguardi, tanti bagni, decidiamo di tornare a casa per la serata. Non sto neanche a dirvi il mio bollore.

Passa la sera, la notte e il mattino seguente decidiamo di tornare alla spiaggia nudista.
Questa volta è lei più lesta di me a spogliarsi e stendersi al sole per il meritato riposo estivo.

E qui, comincia la nostra storia.

Passano una ventina di minuti e vicino a noi, poco distante, arriva una coppia.
Lui è un uomo di 50 anni, bello davvero.
Alto, peloso il giusto, un bel sorriso. Capelli brizzolati.
Lei, a vista, avrà 15 anni in meno.
E' comunque "donna", non ragazzina.
Una donna con degli splendidi capelli neri, bella, con un bel seno e un gran bel sedere.
Un fisico che devo ammettere mi conquista subito.

Tempo una 15ina di minuti e davanti a noi passa una barca di turisti italiani, sono ragazzini, che come al solito si mettono a gridare verso tutti noi.
Il mio commento arriva subito "Soliti italiani, e lo dico io che sono italiano. Belle figure che facciamo in giro per il mondo".
I due, tirati su dagli schiamazzi, si girano verso di me e lei dice "Hai ragione, i nostri connazionali sono ottusi, spesso volgari e sciocchi".

Ci presentiamo sorridendo mentre Giada, lo vedo bene, è intimidita dalla sua e dalla loro nudità.
Gaia e Marco sono due persone solari, parlano e ridono e alla fine si avvicinano a noi con gli asciugamani per quattro chiacchiere in più.

Siamo messi in questo modo su uno scoglio abbastanza grande e protetto, io a sinistra, Giada vicino a me, Marco vicino a Giada e Gaia al suo fianco.
Parliamo del più e del meno fino a quando non decidiamo di sdraiarci per prendere un poco di sole.

Sento, mentre sono sdraiato Giada e Marco che continuano a parlottare, lavoro, aspettative sul futuro, paesi da visitare e così via.
Noto un inaspettato feeling tra loro quando Giada si gira dandomi le spalle e parlandogli direttamente con tutte le sue grazie in vista.
Continuano così per qualche minuto quando sento lei che dice "aspetta, chiedo a Andrea di mettermi un po' di crema sulla schiena e sulle gambe".
Faccio per tirarmi su e sento la voce di Marco "Lascialo dormicchiare li, te la metto io, sono sicuramente anche più bravo a fare i massaggi" e giù una risata da parte di entrambi.
Mi sarei aspettato un suo sicuro rifiuto, a volte era capitato anche per scherzo di parlare delle cose a tre, ma lei aveva sempre chiuso l'argomento con un no secco.
E invece sento la sua voce "dai si, e ammetto che un bel massaggio mi farebbe anche piacere, lui in effetti non è proprio capace e se a Gaia non da fastidio ne approfitto."
"No, a Gaia non da fastidio nulla, tranquilla" risponde lui mentre Gaia annuendo si rimette giù a prendere il sole di schiena.

Così facendo finta di dormicchiare guardo con l'occhio mezzo aperto la scena, lei accosta bene il suo telo a quello di Marco, si mette bene in mezzo e da la crema al nostro nuovo amico.
Lui incomincia a massaggiarle le gambe, con cura, prima i piedi, poi i polpacci, le cosce, vedo Giada fremere leggermente.
Marco sale ancora, sui glutei e poi sulla schiena.
"Stai così, ti salgo sopra che viene meglio per collo e spalle!".

Giada non fa in tempo a rispondere e lui è già su di lei.
Sbircio facendo sempre finta di dormire e vedo che ha il suo pacco appoggiato al culo di Giada.
Le massaggia il collo e la schiena lei si rilassa e fa un movimento che conosco bene.
Asseconda la pressione del pene e allarga leggermente le gambe. Di solito questo per me è un invito a nozze. Marco invece le scende di dosso e le da un'ultima passata di mani dalla schiena alle gambe e nel farlo vedo chiaramente che le accarezza quasi tra le coscie.

"Ti è piaciuto eh il massaggio" dice Marco ridendo e guardandosi la mano.
"Si" risponde lei imbarazzatissima, mentre Marco ride portandosi la mano sulle labbra.
"Dai rilassiamoci ancora un pochino che poi andiamo a fare un bagno che ci vuole". le dice Marco.

Passano poco meno di 10 minuti e vedo lei che si alza, mi viene all'orecchio e mi dice, "Vado a fare un bagno con Marco, tu stai qui per piacere".
Si alza, e mettendo il suo bellissimo piedino sul viso di Marco dice: "allora, bagno?".
Lui mordendole scherzosamente il piede accetta, si alza, la abbraccia in modo giocoso e la porta verso gli scogli per entrare in acqua.
Sono dentro, mi giro per vedere meglio, mentre Gaia si avvicina a me.
"Tu sai quello che sta succedendo vero? Io Marco lo conosco, quando vuole una cosa se la prende. E con Marco non si scherza, lui ordina, gli altri eseguono. Preparati Andrea perchè a Marco non si può dire no".
Non so cosa rispondere, rimango interdetto guardando Gaia, quando lei mi fa un cenno di guardare verso l'acqua.
Noto che sono uno di fronte all'altro, Giada ha una mano sulla spalla di Marco. Le mani di Marco invece non si vedono.
"Tranquillo, non stanno facendo niente di che" mi dice Gaia "Probabilmente Marco la sta masturbando, e sai, lui è molto bravo! Tu sei mai riuscito a farla venire con le mani?"
"No" sussurro con la voce rotta dall'emozione.
Tornano a riva, sorridendo, e senza considerarmi si sdraiano sui loro asciugamani continuando a parlarsi.

La giornata passa con altri discorsi e loro due che ogni tanto vanno in acqua o si mettono la crema.
Verso le 15 Marco si alza: "Noi andiamo, Giada, come ti ho detto ci vediamo alle 20 da me. Ti passa a prendere Gaia per le 17.30. Il resto già lo sai. Andrea se tu vuoi vieni ma più tardi ok? Gaia ti darà le indicazioni"
Non faccio in tempo a rispondere, che Giada baciando Marco sulla guancia dice di si.

Ci alziamo anche noi, e andiamo a prendere con loro il traghetto che ci riporta alla macchina.

"Ma che fai?" le chiedo durante il tragitto verso casa.
"Non lo so, ma siamo in vacanza, lui è un bell'uomo, un bel fisico...e anche li sotto è davvero dotato, e insomma...mi piacerebbe arrivare in fondo. Non farmi cambiare idea ora. D'altronde tu me l'avrai proposto milioni di volte."
Ci penso. "No, tranquilla, fai come credi ma tienimi aggiornato e stai in sicurezza".
"Allora arriviamo veloci a casa, voglio prepararmi bene per stasera, andrò con Gaia a comprare qualcosina perchè la roba che ho qui non va bene".
"In che senso non va bene?" le chiedo. "Troppo casta" risponde lei "sei talmente basso che non ho portato nemmeno un tacco. Mi ha chiesto di essere attraente per la cena".

Siamo a casa, sono sul letto che penso a quello che sta succedendo. Non ho la minima idea di cosa aspettarmi. Lei è nella doccia, e non nego che vorrei vedere come si sta preparando. E se la mia testa ha mille pensieri, qualcos'altro in basso scoppia dall'eccitazione.
Esce dopo una buona mezz'oretta.
"Spostati, è quasi ora e devo ancora finire!" si toglie l'asciugamano ed è completamente nuda, le unghie dei piedi e delle mani smaltate di rosso.
"Con me non hai quasi mai messo lo smalto" le dico. "Vabbè ma tu sei tu. A lui piace, poi mi ha detto che ha una passione per i piedi e le unghie smaltate le trova sexy. Hai visto Gaia che belle mani e che bei piedi che aveva? Tra l'altro fortunatamente l'estetista mi ha fatto una bella depilazione prima di partire. Altrimenti avrei dovuto ridepilarmi tutta e sarebbe venuta una merda".
Guardo con amore la striscia sottile di pelo che le si alza dal taglio in mezzo alle gambe. E' così sensuale penso.
Prende una gonna bianca lunga e a balze indossando sopra una una camicetta. Indossa tutto senza intimo. Poi si mette i sandali bassi che avevamo comprato prima di partire.
"Ma amore, niente intimo?". "No, tanto penso lo comprerò nuovo e vorrei prendere quello che piace a lui."
Rimango basito. Sembra che si stia preparando per un primo appuntamento...e infatti a pensarci bene è così.

Sono le 17.30 e puntuale arriva Gaia, suonando alla nostra porta.
Apro io. "Ciao Andrea, Giada è pronta?"
"Si"
"Perfetto, senti, questo è il mio numero di cellulare, segnatelo. Giada, siamo già d'accordo, lascia il suo qui. Tu non scrivermi, ti contatto io. E poi ti dirò come e dove venire."
"Va bene Gaia, però..."
"Andrea, nessun ma, nessun però...dai! Fidati e lascia libera Giada. Ok?"
"Ok, scusami Gaia"

Giada esce dal bagno, ha messo un filo di trucco.
Gaia la squadra da capo a piedi. "Aveva ragione Marco quando ha detto che avrei dovuto rifarti il guardaroba stasera, hai messo l'intimo?". "No risponde Giada".
"Fammi vedere che ti scatto una foto e la mando a Marco"

Giada senza farsi ripetere due volte la domanda, alza la gonna e sbottona la camicetta.
Un click e si riveste.
"Aspetta" dice Gaia "Marco ha detto che la camicetta devi lasciarla un po' sbottonata per andare in giro. Sarà più divertente".
"Ahah ok" risponde Giada. Detto questo, ridendo, escono.

E' passata circa un'ora da quando sono uscite e non ho ricevuto nulla, sono agitato.
Sento vibrare il cellulare, è Gaia. Apro il suo messaggio WA.
"Questo è il vestito che abbiamo scelto per Giada" allegata c'è un immagine.

La apro, e quasi sbianco, è un vestito molto corto, con un'enorme spacco tra i seni che lascia intravedere le sue tette abbronzate mentre dietro ha la schiena completamente scoperta.
Penso al fatto che non ha intimo e mi irrigidisco subito. Rispondo dicendo che le sta bene. Visualizzato e nessuna risposta.
Passa ancora mezz'ora, questa volta gli squilli sono 3/4.
"Abbiamo scelto anche le scarpe. E devo dire che Giada con la sua nuova mise è stata apprezzata dal commesso, guarda."

Le foto sono tre, la prima sono le scarpe, tacco a stiletto vertiginoso, compeltamente aperte, nessun plateu, un piccolo laccio alla caviglia e poco prima delle dita.
La seconda foto è fatta da dietro, vedo la schiena di Giada che il vestito lascia nuda e davanti a lei il commesso che le mette la scarpa. Quello che posso notare è che Giada tiene le gambe aperte.
La terza è da dietro il commesso e si,Giada ha le gambe completamente aperte. Sono sicuro che il commesso si sia goduto lo spettacolo.
Arriva ancora una foto, ed è Giada che bacia il commesso vicino alle labbra. Ribollo dall'eccitazione e dalla gelosia.
"Spero si diverta" rispondo. Anche qui spunte blu e nessuna risposta.

-- FINE CAP I --

Spero di leggere vostri pareri e commenti, se volete che vada avanti...sono qui!
 

luposolo76

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Il racconto merita sicuramente... sarebbe molto bello conoscerne la fine, se c'è una fine.

Sarebbe eccitante anche conoscere quanto c'è di vero. Se mi metto dalla parte di Marco, mi sarebbe molto piaciuto essere al suo posto!
Dai aspettiamo il seguito... e mi raccomando che sia "scoppiettante"!!! ;)
 
OP
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Il racconto merita sicuramente... sarebbe molto bello conoscerne la fine, se c'è una fine.

Sarebbe eccitante anche conoscere quanto c'è di vero. Se mi metto dalla parte di Marco, mi sarebbe molto piaciuto essere al suo posto!
Dai aspettiamo il seguito... e mi raccomando che sia "scoppiettante"!!! ;)

Ciao Lupo,
in questa prima parte c'è molto, quasi tutto, di verità.
Se piace continuo, aspetto qualche altro apprezzamento e consiglio e poi vado avanti.
Il racconto c'è tutto. Questo perchè, come detto, ha molto di verità. Per cui l'ho scritto a termine vacanza, cambiando i nomi e rendendo il racconto più sessuale.
 
OP
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Vediamo se in qualche modo riesco ad attirare un poco più l'attenzione, quindi metto subito la seconda parte del racconto.
Attenzione, ci tengo a dire che Andrea, Marco, Gaia e Giada esistono davvero.
Ovviamente i nomi sono di fantasia e la storia è romanzata. Ma come tutte le storie ha una base solida e vera.
Beh, lasciamo perdere le chiacchiere:

CAP II - LA SERA

Sono ormai quasi le 20 "dovranno essere arrivate da Marco" penso.
Non ho più notizie di loro da circa un'ora. Sto evitando di masturbarmi come vorrei, ed è una delle prove più dure che mi sia autoimposto in questi 29 anni di vita.
So infatti che se mi masturbassi fino a venire impazzirei di gelosia, i rimorsi mi prenderebbero lo stomaco e farei di tutto per andarla a cercare e riportarla indietro.
Ma so anche bene che lei non accetterebbe e che più di lei non accetterebbe Marco.
L'ho vista troppo convinta, troppo presa e questo non è da lei.
Da quel poco che ho capito invece di Marco, lui è una persona estremamente dominante.
Gaia, la sua fidanzata, mentre lui era in acqua con Giada, me ne ha parlato.
Ho percepito che c'è poco da fare. Sa quello che vuole, sa come prenderlo. E devo accettare che la sorte abbia messo Giada tra le sue mani.
D'altronde era quello che volevo e che, in questi anni di fidanzamento, spesso avevo provato a mettere in testa alla mia ragazza. Ma ora che le cose sono reali, ora che sta accadendo davvero, è tutto molto strano. Gelosia, eccitazione, sensi di colpa, paura. Tutto si mescola in un turbinio di emozioni mai provato prima.

Il telefono squilla per 4 o 5 volte di fila, la suoneria è al massimo, non vorrei per sbaglio perdere qualche informazione su Giada.
Prendo il cellulare e inizio a guardare WA. Il primo messaggio, scritto sempre dal cellulare di Gaia è firmato da Giada.
"Ciao Andrea" che strano mi chiama sempre Amore "mi sto preparando per la cena, abbiamo fatto altre spese, mi sono divertita molto con Gaia e so già che molto mi divertirò stasera con Marco. Non l'ho ancora visto. Giada mi ha tolto lo smalto e me lo ha rimesso. Ha detto che era poco rosso per i gusti di Marco. Ah per informarti, non siamo in albergo, loro hanno una casa qui che usano per le vacanze. Più che una casa una villa a dire la verità. Da questo momento parlerà solo Gaia con te, Marco ha deciso così. Sono contenta e sto facendo tutto quello che mi chiedono, per cui non ti preoccupare. Ciao!"

Non preoccuparsi è una parola in questi casi. La preoccupazione c'è ed è tanta, ma l'eccitazione del momento, l'eccitazione data da quello che stiamo vivendo supera ogni paura.
Apro i messaggi successivi.

Nel primo vedo Giada seduta su uno sgabello, con solo un accappatoio addosso, truccata divinamente mentre Gaia la sta pettinando. Le sta facendo una treccia, cosa che ho sempre trovato sexy da morire sulle ragazze.

Nella seconda foto vedo che Gaia sta mettendo una crema sui piedi di Giada appena smaltati.

La terza foto invece è Gaia completamente vestita. Ha addosso i sandali comprati oggi ma è completamente diversa. Ha un vestitino nero che le scende sino alle ginocchia, le gambe velate in una calza non grossolana né volgare, la parte sopra del vestito ha uno scollo a barchetta, non si vedono i seni.

La foto successiva la prende da dietro, lo scollo è vertiginoso e arriva quasi al sedere. Sembra di intravedere un luccichio nel punto dove di solito si intersecano le poche strisce di tessuto dei perizomi. Ha un reggiseno, da dietro si capisce la qualità. Non è uno da quattro soldi, sembra in pizzo, veramente fine.

Il messaggio dopo invece è di testo. "Ciao Andrea, sono Gaia. Hai visto quanto è bella Giada? Mi sa che così con te non si è mai fatta vedere. Abbiamo deciso di non vestirci con l'abito bianco, per una serata mi sembrava veramente fuori luogo. Ci servirà sicuro più avanti, nei prossimi giorni. Marco ha deciso che da qui, sino alla fine della vostra vacanza, continueremo a vederci e Giada sarà nostra ospite. Giada mi ha detto che avete ancora 5 giorni. Sarà divertente. Ha accettato senza problemi, spero sia lo stesso anche da parte tua, ma come avrai capito non hai molto potere decisionale. Ritornando a noi, ti è piaciuta Giada? Sono sicuro che quando la vedrà Marco sarà contentissimo. Qui è piaciuta a tutti, guarda il video dopo!"

"A tutti?!?" Sono confuso. Apro di corsa il video che si stava scaricando.
Evidentemente lo sta facendo una terza persona, Giada ha il vestito nero tirato su, Gaia in ginocchio le sistema le calze. "Allora Giacomo, ti piace Giada, sarà contento Marco?", "Assolutamente, dal mio punto di vista è la donna più bella che è stata portata da voi a casa. Sarà felice di averla a sua disposizione". La voce è vicina al telefono. Giacomo? Cosa vuol dire? Va bene Marco, ma questo Giacomo? Doveva proprio vederla?

Ho solo la forza di rispondere "Giada è bellissima. Non ho parole".

Ancora un messaggio di testo. "Si è aperto il cancello della Villa. Marco sta entrando ora. Da questo momento tu non toccarti gentilmente, altrimenti sarà peggio. Te lo consiglio. A mezzanotte parti da casa. Ti manderò la geolocalizzazione. Buona serata".

Sono circa le 20.15, e si prospettano le 4 ore più lunghe della mia vita.
Come faccio ad aspettare? Come faccio a non masturbarmi? Come faccio, e me lo chiedo davvero, ad essere così eccitato?
La mia fidanzata, la donna con cui ho intenzione di vivere la mia vita è a casa di una coppia di persone che abbiamo conosciuto poche ore prima. Ed è li con un'idea ben precisa, farmi consapevolmente cornuto per la prima volta.
Probabilmente questo è solo il mio pensiero, lei in questo momento non sta nemmeno pensando a me, sta pensando a piacere a Marco, a dargli piacere e a prendersi il suo meritato piacere che, mea culpa, negli ultimi anni credo di non averle mai dato veramente.
Credo sia anche questo il motivo che mi ha spinto a non fermarla e che spesso, invece, mi faceva proporre a lei queste situazioni.
So bene di non essere così dotato, so bene di non essere un dio nel sesso, sia orale, manuale o penetrativo che sia. E mi dispiace. Vorrei essere un Rocco Siffredi dei poveri, ma no, non lo sono.
Penso che in fin dei conti Lei si meriti di passare questi momenti e credo sia giusto così.
Merito anche io queste corna, perchè se la natura non mi ha aiutato io non ho fatto nulla per sopperire queste doti mancanti.

Vado al ristorante vicino, ma lo stomaco è chiuso, ordino un insalata e basta. Torno in appartamento e mi infilo nella vasca, sono ancora le 22 e c'è poco da fare. Devo aspettare. Rifinisco la mia depilazione, odio i peli superflui anche su di me.
Scelgo con calma la camica, l'intimo da mettere, le scarpe e i pantaloni. Mi cambio un paio di volte. La testa frulla all'impazzata e non riesco a prendere una decisione. Sono le 23 passate da una decina di minuti e io sono già pronto.
Accendo la televisione sugli unici canali italiani che ci sono. Su canale cinque va in onda Ciao Darwin. Ecco, tutti questi culi non li dovrei vedere. Il basso ventre mi si infiamma, vorrei toccarmi, mi sfioro ma mi fermo. Se mi toccassi verrei. E come ha detto Gaia sarebbe peggio.

Arriva finalmente mezzanotte e puntalmente arriva il messaggio di Gaia. Solo la geolocalizzazione, nulla più.
Scendo di corsa in strada, prendo la mia piccola Kia in affitto, imposto il navigatore e a velocità, ripensandoci, davvero folle mi avvio verso la villa di Marco e Gaia.
Dista circa mezz'ora da casa nostra. Dalla collina si vede il mare e la città vecchia. Un panorama mozzafiato penso. Giro un'ultima curva e la villa appare davanti a me. Maestosa, bianca, bellissima. Da ricchi è il pensiero che chiunque di noi poco abbienti farebbe subito.
"Abbiamo avuto fortuna" penso, ma la fortuna va sempre conquistata e spesso vuole qualcosa indietro.

Arrivo al cancello e suono. La voce di Gaia mi sorprende, è sicura e non ammette repliche, diversa da quella che ho sentito oggi. "Posteggia dietro il Mercedes di Marco, ti aspetto dalla porta laterale non da quella principale".
Posteggio dietro l'enorme SUV di Marco come da istruzioni di Gaia e mi avvio verso la porta laterale.
La villa è circondata da un enorme parco totalmente nascosto agli occhi indiscreti di chi volesse passeggiare nelle vicinanze. Io stesso non lo avevo notato prima.

Trovo la porta laterale da cui Gaia, splendida, mi aspetta. Ha un abito alla greca bianco con una piccola fibbia sul ventre. Ai piedi, cosa che come Marco anche io trovo eccitante, ha dei sandali oro altissimi. Mi sovrasta di almeno 25 centimetri.

"Vieni dentro su, non farmi perdere tempo gentilmente" mi dice Gaia scuotendomi dai miei pensieri.

"Chiedo scusa Gaia. Complimenti sei molto bella. Come sta andando? Gaia sta bene? Si sta divertendo? Devo portarla a casa? Cosa ha fatto? Stava così bene oggi. Piaceva anche a me" una selezione casuale delle mille domande che avevo in testa investe Gaia.
Lei mi fulmina con uno sguardo e, abbastanza severa, mi risponde.

"No, non devi portarla a casa. Ora vieni con me, basta domande. Anzi, gentilmente, apri la bocca quando te lo chiedo io. Per prima cosa, togli scarpe e lasciale fuori. Ci piace che sia tutto completamente pulito qui in casa. Ti sei masturbato?"

"No" rispondo mentre tolgo scarpe. La seguo quindi verso una piccola porta.
Aperta entriamo in una piccola stanza. Il legno del parquet è piacevolmente tiepido sotto i piedi. Uno schermo grande, sicuramente molto più di quello che ho io a casa, una sedia davanti e un'altra sedia messa di lato sono gli unici accessori che riempono i quattro muri.

"Siediti" mi dice "Qui è dove resterai per la serata. Ovviamente Marco non ha voglia di essere disturbato. Tu da quello che ho capito vuoi sapere cos'è successo e cosa sta succedendo nelle altre stanze della villa e Marco è ben disposto a darti quello che cerchi ma ad alcune condizioni."

La saliva è azzerata ma riesco a ripondere "Certo, dimmi".

"Prima condizione, non vedi niente dal vivo se non su sua decisione. A Lui piace la sua intimità. Seconda condizione, niente masturbazione, se venissi saresti propenso a frignare e con ogni probabilità faresti casino. Terza condizione, sarò io a scegliere cosa mostrarti e quando farlo, ovviamente dietro di me ci sono ordini precisi di Marco. O così, oppure esci da casa, torni al tuo appartamento domani ti riportiamo Giada ed il gioco finisce per entrambi. E credimi, da quello che ho visto non credo lei abbia intenzione di finirlo. La scelta che fai ora è definitiva Andrea".

Sono completamente senza parole, cosa faccio? La testa dice una cosa, il cuore un'altra, quello che mi ritrovo in mezzo alle gambe un'altra ancora.

Seguo, come putroppo si fa troppo spesso, il piccolo arnese che mi ritrovo tra le cosce.
"Accetto Gaia". Un sorriso illumina, finalmente, il volto della donna che ho davanti.
"Bene Andrea, sono veramente felice, allora gentilmente abbassa i pantaloni e gli slip se ne sei provvisto".

Non capisco bene, ma eseguo. Le dimensioni, già tutt'altro che eccezionali del mio pene sono ancora peggio. Sono imbarazzato davanti a Lei.
Gaia apre una scatolina, ne tira fuori un piccolo oggetto in acciaio.

"Come ti ho detto non ti è permessa la masturbazione, e sono sicura che ciò che vedrai ti spingerebbe a farlo. Per cui questa sarà la tua cintura di castità. Vedo che Giada aveva ragione a dirmi che la misura S sarebbe stata grande per te. Questa è un po' più piccolina."

Sono imbarazzatissimo.

"Spogliati, lascia pure i pantaloni e le mutande su questa sedia, quando sei pronto sporgiti leggermente"
Esito, ma faccio ciò che chiede. Mi sporgo come da sua richiesta. Lei avvicina una "mezza luna" di acciaio e me la appoggia dietro i testicoli.
Poi chiude la parte sopra con un altra mezza luna dotata di perni. Infine mi inserisce senza alcuna difficola il pene dentro la cintura.
E' fredda mi copre completamente il sesso tranne per un solo piccolo buco sulla punta, un tubicino di acciaio mi separa i testicoli e si ricongiunge all'anello attorno alla base del pene.
Sono costretto dentro una gabbia metallica, ma Gaia non sembra contenta.

"Questa è la versione base, magari nei prossimi giorni ne provermo altre. Ovviamente per te da oggi non è possibile toglierla. Le chiavi le terrò io. Per domani te ne darò una trasparente in plastica dura e ancora un po' più piccola che in questa ci navighi. La potrai portare al mare. Ora siediti è arrivata l'ora di scoprire che è successo qui".

Sono bloccato alla seggiola come un qualsiasi psicopatico negli anni bui dei manicomi. Anche se legarmi a quella sedia non ci sono lacci.
E in fondo, posso dire di non esserlo? Sto accettando regole su regole senza sapere chi ho davanti. Non so nulla di Giada. Cosa sta facendo? Dov'è? Che cosa sta provando?

"Sei comodo Andrea?. Se hai caldo dimmelo che togliamo anche la camicia".

Annuisco senza pensare davvero a quello che mi ha detto.

"Iniziamo Andrea, ricordi l'ultima cosa che ti ho scritto questa sera?"

"Si" rispondo "Stava per entrare Marco in casa".

"Ok bravo. Partiamo allora da qui" prendere il telcomando e accende il grande schermo piatto. Seleziona poi un device di rete, vedo che ci sono diversi video dentro. Ma l'anteprima non è visibile. "Come capirai la casa è ripiena di telecamere. Per gioco oltre che per sicurezza. Anche in questa stanza ce ne sono due diverse se guardi ai tuoi lati. Ora che lo sai, questo è quello che è successo all'arrivo di Marco..." schiaccia il pulsante, la televisione diventa per un momento nera, poi parte il video.

L'orario in basso a destra dice 20.17 minuti, si sente un campanello che trilla, arriva un ragazzo. Avrà si e no 25/25 anni. Petto muscoloso e piedi nudi, a cingergli la vita una specie di gonnellina. Tipo quelle dei gladiatori romani in cuoio.

"Questo è Giacomo, penso tu lo abbia capito." Annuisco senza parlare.

Arriva anche Gaia, bellissima nel suo vestito bianco, la porta si apre ed ecco entrare Marco.
Capisco perchè piace. Così vestito è ancora più imponente che nudo. Ha una camicia azzurra senza cravatta, le maniche sono tirate su. Sul braccio la giacca ordinatamente piegata e un orologio d'oro. Un paio di pantaloni che lasciano intravedere le caviglie e due mocassini scamosciati ai piedi.

Si avvicina a Giacomo che con un breve inchino raccoglie la giacca dal suo braccio, poi Gaia con un sorriso enorme si avvicina e lo baci con passione. Lui ricambia. Ma si stacca subito dopo.

"Ciao Tesoro" dice a Gaia. "Ho davvero una bella sorpresa per te! Credo sia il momento di farla entrare, non trovi?".

Un battito di mani di Gaia ed ecco un rumore di tacchi, bastano pochi secondi e la vedo. Giada è bellissima fasciata nel nuovo vestito nero. Non è per niente incerta sui tacchi come invece avrei immaginato. Sembra completamente a suo agio. "Bentornato a casa Marco" dice avvicinandosi, poi lo vedo, per la prima volta nella mia vita, le sue mani stringono quelle del suo amante, i visi si avvicinano e dopo un attimo di esitazione si baciano. E' un bacio lungo, molto più di quello scambiato poco fa con sua moglie. E' un bacio da fidanzati, come se aspettassero da una vita questo momento. Si staccano e si ribaciano.
"Benvenuta nella tua nuova casa per questi giorni Giada, sono contento di vederti e speravo davvero che non saresti scappata via. Sei splendida in questi abiti." La fa girare, la ammira, le sfiora le curve con le dita e la ribacia.

"Giacomo prendi le mi scarpe, Giada tu rimani qui". Marco si toglie le scarpe e le passa a Giacomo, poi si rialza dalla sedia su cui si era seduto. Prende per mano Giada.
"Gaia, verifica che sia tutto pronto per la cena.". Gaia annuisce e esce dall'inquadratura, Marco, solo con Giada bacia ancora una volta la mia fidanzata e per mano la accompagna in un altra stanza.

Ho il cazzo che scoppia, non ho idea se oggi Marco e Giada si sono masturbati in acqua, lei non me lo ha voluto dire.
E vedere realmente quel bacio, il viso di Giada felice per aver visto Marco...tutto questo mi ha sconvolto.

Si spegne lo schermo. "Ti prego Gaia, fammi vedere altro" dico quasi disperato.
"Certo, stai tranquillo, hai ancora un bel po' da vedere." mi rispondere Lei.

Preme nuovamente play, lo schermo si fa nero, si vedono tre divani. Seduti ci sono Marco, Giada e altre due coppie di persone. Sono scioccato. Cosa vuol dire? Faccio per aprire la bocca e protestare ma Gaia mi zittisce. "Zitto e guarda".
 
OP
O

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Ciao e grazie per i commenti, anche se ancora pochini.
Ma spero che il racconto vi piaccia, vi ecciti e vi faccia toccare.
A presto.

CAP III - LA PRIMA VOLTA CON MARCO

"Marco complimenti! Anche quest'anno non ti sei fatto mancare una bella ragazza per l'estate".
"Grazie Margherita" risponde Marco alla donna che gli aveva appena rivolto la parola "e scusate lo scarso prevviso per l'invito a cena. Ma Giada l'ho incontrata solo oggi, è valsa la pena aspettare. Non trovate?"
Un coro di "Si!" convinti si alza dai divani.
"Giada, alzati in piedi, presentati ai nostri ospiti".
"Possiamo comportarci come al solito con Lei?" chiede un uomo panciuto con i capelli bianchi. Ha la faccia chiaramente da ricco ed al suo fianco ha la donna che ha parlato poco prima, sembra sia sui quarant'anni e il suo sguardo è ora abbastanza severo.
"Certo, Gaia dovrebbe aver già spiegato tutto a Giada! Fate come sempre, ben consapevoli che oggi ceneremo e basta. Siamo solo alla cena di presentazione".
Un attimo di silenzio e Giada prende la parola, le trema la voce "Piacere di conoscervi, sono Giada ho 28 anni e sono Genovese. Ho incontrato quest'oggi Marco e Gaia al mare mentre ero con il mio compagno. E devo dire che mi sento la donna più fortunata della terra. Sarò ben lieta di passar queste vacanze sia con Lui che voi che siete i suoi amici fidati".
Con uno scatto si avvicina al primo uomo, e lo bacia sulla guancia.

E' un ragazzo che avrà 40 anni, davvero bello. La fidanzata ne avrà una ventina. Sembra una top model, guarda Giada con aria quasi disgustata.

"Io sono Raffaele, ricordalo. Lei è Carlotta". dice lui.
"Buonasera ad entrambi" risponde Giada.

Si quindi gira verso l'uomo più maturo, che compiacente le porge il viso da baciare. Giada lo bacia e si mette a sedere accanto a Marco.

"Io sono Roberto" dice l'uomo "Sei davvero una bella figliola, non posso negare che vorrei vederti non coperta da quell'abito lungo anche se ti sta divinamente. Questa bella signora al mio fianco è mia moglie Margherita. Sono sicuro che in questi giorni imparerai a conoscerci molto meglio di così". Scoppiano tutti in una fragorosa risata.

Marco guarda Giada ridendo. "Prima lasciate che la conosca meglio io. Come vi ho detto ci siamo appena incontrati ma ho capito che lei era la ragazza giusta e che il suo uomo, se così lo posso chiamare, era il cornuto adatto. Vero Giada?".

Giada, con uno sguardo quasi sognante si gira verso gli altri "Certo, Marco ha capito subito quello che sarei potuta essere per Lui ed io a nessun costo avrei potuto perdere questa occasione. Con buona pace di chi fino questa mattina mi accompagnava".

Giù un'altra risata da parte di tutti. Sono estremamente umiliato e scioccato da quanto detto da Giada.

La televisione ritorna nera. Sono allibito dall'aver visto una ragazza così remissiva con gli altri e così dura con me.

Gaia interrompe i miei pensieri "Sei pronto ad andare avanti Andrea? Perchè qui il tempo passa, ridendo e scherzando è l'una passata e tra un po' è anche l'ora che tu vada a dormire."

"Si Gaia, perdonami. Certo possiamo andare avanti".

Nuovamente la televisione fa partire un video. La cena è evidentemente finita, credo me l'abbia risparmiata per pietà Gaia. L'orario sul monitor segna le 22.50. Marco sta salutando le sue coppie amiche "Allora a domani mattina, ci vediamo al mare, abbiamo chi ci tiene i posti!".

"Certo Marco" risponde Raffaele "divertiti finalmente questa sera. Ciao Giada a domani. Marco salutaci Gaia".

Le porte si chiudono, Marco e Giada sono finalmente soli. "Che bella serata Giada, credo sia arrivata l'ora di una degna conclusione non trovi?".

"Hai proprio ragione Marco, sono stata davvero bene con Gaia durante il giorno e sono stata altrettanto bene in compagnia dei tuoi amici questa sera. Ma devo dirti la verità, non vedevo l'ora che andassero via. Ho qualche sorpresa per te, credo che Gaia mi abbia consigliato alla grande, non vedevo l'ora di mostrartele e stare finalmente sola con te. Mi mancano le tue mani".
Marco, con un fare dominante strinse la treccia tirando Giada a se e le piantò la lingua in gola baciandola avidamente.

Finito quel lungo bacio, Marco chiamò a se Giacomo. "Metti a posto la sala, prepara già per la colazione. Poi puoi andare a letto per questa sera. Domani sveglia presto. Grazie".

Detto questo salirono le scale assieme.

La televisione è di nuovo nera ma senza alcuna parola Gaia fa partire il nuovo video.

Un'enorme camera da letto, al centro un grande letto fatto alla perfezione, le finestre sono scure per la notte ma si intravede qualche luce in lontananza. Per terra un bellissimo parquet. Sento nuovamente il rumore dei tacchi, sono Giada e Marco che entrano in stanza.

Sono in piedi uno di fronte all'altro, si stanno baciando come due amanti. Le mani di Giada accarezzano il viso e il collo di Marco, la loro lingue si cercano, i corpi fremono dal desiderio.
Marco raggiunge la cerniera del vestito di Giada e la abbassa con maestria. Il vestito scivola grazie al suo aiuto e per la prima volta vedo come è vestita sotto Giada che mi da la schiena.

Ha un reggiseno in pizzo nero, un minuscolo perizoma anch'esso nero, dove la "T" che separa i pochi fili di tessuto è di un materiale metallico dorato. Il filo che le sparisce tra le natiche è invece una fila di perline bianche.
Le gambe, magre e stupende come sempre, sono velate dalle calze a rete che già avevo visto.
Ai piedi, come da tutto il giorno, le bellissime scarpe col tacco nero.

Mentre continuano a baciarsi appassionatamente, Giada inizia a sbottonare lentamente la camicia di Marco. Ricordo bene il suo fisico curato, stupendo ed invidiabile per un over 50. Il pelo corto sul petto, la schiena liscia e muscolosa, le braccia grandi e definite. Adesso capisco ancora di più quanto possa essere attratta da lui Giada, soprattutto confrontando colui che sta baciando e toccando con me.
Dopo aver completamente slacciato la camicia a Marco, Giada inizia a leccare i capezzoli del suo amante. Lo sento ansimare godurioso. So bene come i movimenti decisi della lingua di Giada siano piacevoli...sui capezzoli e non solo.

Marco, solamente con i pantaloni addosso, tira su il viso di Giada, ricomincia a baciarla e inizia a sbottonarle il reggiseno. Non appena è tutto sbottonato con un lieve movimento del dito fa cadere le spalline e Giada, con una sesualità mai vista prima, lascia cadere il reggiseno a terra.

"E' da questa mattina che desidero sentire i tuoi seni nella mia bocca". dice Marco buttando la bocca vorace sul suo seno. Lo stringe, lo lecca, lo succhia. La terza di Giada, che ormai ha la faccia già contorta dal piacere, gli entra quasi completamente nella bocca.

"E' da questa mattina che spero di sentire la tua lingua su di me. Che ti desidero. Che desidero concedermi completamente a te. Soddisfarti. Darti piacere. Farti godere dentro di me" mugola Giada.

Non l'avevo mai sentita così eccitata.

Marco si stacca dal suo seno, e spinge Giada sul letto. La bacia in bocca. Scende con la lingua sul suo seno, sulla pancia, ma al momento di baciare finalmente il suo sesso si ferma.

In piedi appoggia le scarpe di Giada sul suo petto e slaccia i laccetti che le tengono ancorate al suo piede.

"Vedo che Gaia ti ha messo lo smalto più rosso possibile, mi conosce benissimo".

Le sfila lentamente entrambe le calze e non appena Giada ha entrambi i piedi nudi si avventa sulle sue dita. Le succhia, le lecca, bacia la pianta, se li appoggia sul viso e sul petto.

Giada, come non le ho mai visto fare, spinge i suoi piedi nella bocca di Marco avida della sua saliva e del suo piacere.

Marco, con ancora i piedi di Giada in bocca si slaccia i pantaloni e lascia scivolare via anche le mutande. E' completamente nudo mentre Giada è ancora in perizoma.

Senza che Marco dica una parola Giada porta i suoi piedi laccati attorno al pene già duro del suo amante, lo accarezza, lo tocca e inizia una lenta masturbazione con i piedi.

Penso a tutte le volte che gliel'ho chiesto io ricevendo una risposta negativa. E poi penso a lei ora, distesa quasi completamente nuda sul letto di un estraneo, con i piedi tesi ed avvinghiati ad un pene grande ed eretto con il chiaro scopo di dargli il maggior piacere possibile.

"Sei già tutta bagnata, hai il perizoma zuppo" dice Marco sfiorandola tra le gambe. La guarda ancora dicendo "Stamattina non avrei tolto gli occhi di dosso alla tua fica. Adoro il fatto che tu sia interamente depilata tranne una piccola striscia di pelo"

Marco prende Giada per le mani, la tira su, si sdraia al suo posto. Giada, senza che lui le dicesse niente, si mette a carponi per terra. Prende tra le sue mani i piedi di Marco e inizia a leccarli. Li lecca, li bacia, li pulisce. Si mette le dita in bocca e le succhia come se dovessero da un momento all'altro darle il succo più dolce della terra.

Marco, stupito da quel trattamente la guarda. "Solitamente lo devo ordinare. Vedo che hai capito cosa mi piace, continua e poi vieni più su".

Giada è bellissima in ginocchio, con quelle perline che finemente le si insinuano tra le natiche. Continua a leccare ed adorare entrambi i piedi, sino a che piano piano non si rialza. La lingua percorrei polpacci, l'interno coscia. Con il naso sfiora il suo sesso e va più su nuovamente sui capezzoli per poi baciare ancora una volta Marco.

"Lo vuoi Giada? Sei sicura di volere tutto questo?".

"Si Marco, non penso ad altro che te da oggi pomeriggio. Ti desidero, voglio farti godere".

Detto questo scende sul suo pene e finalmente la vedo, completamente a contatto con il cazzo di un altro uomo. Poche volte a me era toccato l'onore di sentire le sue labbra sul mio pene. E le poche volte duravano poco senza farmi venire.

Ora invece era piegata sul letto di un altro uomo, con le piante dei piedi appoggiate al culo quasi completamente nudo, a leccare e succhiare il cazzo di un estraneo.

La sua bocca lavora con attenzione il cazzo di Marco, lo lecca partendo dai testicoli fino a salire alla punta. Lo scappella giocando con la lingua sul suo frenulo. Poi di colpo lo ingoia fino a che i suoi polmoni non iniziano a reclamare l'aria necessaria.

Marco, con gli occhi aperti gode. "Guardami Giada, mi stai succhiando il cazzo. Stai succhiando il cazzo di un uomo di venticinque anni più grande di te. Stai leccando le palle di un uomo che hai conosciuto solo poche ore fa. Sei una troia."

Giada, con la bocca piena annuisce continuando il suo lavoro come se fosse l'unica cosa che le importasse al mondo.
Lecca e succhia con veemenza guardando negli occhi Marco che continua ad accarezzarle la testa e darle il tempo da lui desiderato.

Improvvisamente Marco la ferma, si alza da letto e facendola alzare in piedi. Le sfila il perizoma. Non appena quest'ultimo scivola via dai suoi piedi Marco si butta con la bocca sulla sua fica. Lei quasi cade sul letto dal piacere. Piegandosi prende la testa di Marco spingendola ancora più sul suo sesso.

"Leccami ti prego. Ti amo. Mi fai godere. Continua ti prego". Mai avevo sentito Giada così attratta dal sesso orale. Lo odiava, diceva che nessuno era capace a leccarla o a penetrarla con le dita. Ora invece è una gatta in calore decisa a godere ogni momento che si trova davanti.

Marco la rigira su di se, sdraiati iniziarono un furioso 69 dove Giada lecca e succhia a ritmo ininterrotto il cazzo di Marco che ora sembra veramente impressionante e maestoso. Marco invece lecca la fica di Giada, gustandone gli umori che cadono nella sua bocca e infilando a ritmo serrato due dita dentro di lei.

Come prevedibile Giada scoppia nel primo orgasmo della serata. Le sue gambe si strigono attorno al viso di Marco, che imperterrito continua a leccarla e a penetrarla. La sentivo godere. Marco si ferma e Giada crollando al suo fianco continua, ansimando, a gustarsi il suo piacere.

Marco, con il pene che ormai pareva scoppiare si alza in piedi. Mette Giada sul letto che con occhi estasiati dice "Ti prego, scopami, fammi venire e godere ancora. Voglio solo te".

Per Marco quello fu un invito a nozze, punta il suo pene alla fica aperta e grondante di Giada e con un colpo di reni le entra dentro. Un sospiro di piacere uscì dalle bocche di entrambi.

"Ma il preservativo???" domandai io tentando di alzarmi.
Gaia mi rispose subito calmandomi "Marco ha mostrato a Giada le analisi fatte qualche giorno fa prima di partire. E lo stesso ha fatto Giada mostrando a lui il suo tesserino di donatrice. Tranquillo. Poi ha detto che prende la pillola quindi non c'è da preoccuparsi".

Continuo, un poco più calmo, a guardare il video. Marco mette le gambe di Giada sulle sue spalle e con fermezza inizia a scoparla. Non sono colpi forti, ma decisi, ben dati, profondi. "Si, ti prego, continua scopami Marco, sono tua, la tua troia. Mi sento veramente troia".

Giada sembrava uscita da un film porno, gode veramente e non si fa problemi a dirlo in faccia al suo amante.

Marco dal conto suo non disdegna di sottolineare la sua condizione "Sei mia, sei la mia troia e ti stai prendendo il mio cazzo dentro. Ti voglio riempire del mio sperma, voglio che lo prendi nella tua pancia". Alternava queste frasi a baci profondi con la lingua che rovista sempre più nella sua bocca.

Mentre continuavano questa meravigliosa danza Marco prese i piedi di Giada e continuò a scoparsela infilandosi alternativamente i suoi piedi in bocca. Aveva iniziato a scoparla veramente forte mentre si godeva quelle dita affusolate e smaltate. La scopava con forza, la usava per il suo piacere. Giada colava copiosamente "Vengo non ti fermare".
Marco non si fece ripetere due volte quell'invito. Anzi, se possibile, continuava con ancora più forza, l'urlo di Giada sottolineò la sua venuta.

Era la seconda volta questa sera "Quante volte viene con te?" la voce di Gaia come una scossa mi portò al risveglio da quello stato catatonico.

"Zero" ammissi rassegnato. "Non sono capace a scoparla così. Non riesco. Mi stanco dopo poco, non riesco a farla godere penetrandola e con la lingua e la bocca non sono bravo".

"Ora capisci perchè lei non sarebbe mai tornata indietro da qui?" mi chiese Gaia "Ha bisogno di godere e ha trovato chi è in grado di darle quello che cerca. Vedrai che servirà ad entrambi. Deve godersi questi momenti pienamente senza pensare a te, cornuto, che te ne stai a casa. Quindi adesso guardi finire il video, ti faccio sentire ancora una cosa e te ne vai a casa. Poi ti darò le istruzioni su cosa fare domani".

Non so cosa dire, sono frastornato, pensavo che sarebbe tornata con me a casa. "Ma posso almeno vederla?" chiedo a Gaia.

"In video per questa sera. Domani al mare la vedrai dal vivo tranquillo. Marco vuole dormire, ...dormire, assieme a Lei".

Annuisco mestamente. "Dai guarda, non è mica finito tutto".

Ritorno a guardare il video, si stanno ancora baciando abbracciati sul letto. Il pene di Marco sembra marmoreo non essendo ancora venuto.
Dice qualcosa a Giada nell'orecchio e la tira su mettendola a 90, inizia a sbattersela a pecorina. So bene quanto gode lei in quella posizione, e infatti mentre viene scopata inizia a masturbarsi furiosamente.
Marco nel frattempo prende un tubicino di gel e inizia a toccare il buchetto di Giada".

"No dai, non glielo darà mai" dico senza accorgermene ad alta voce. D'altronde lei a me non l'aveva mai concesso benchè spesso gliel'avessi chiesto e spesso ci avessi fantasticato sopra. Non potevo pensare che la prima sua volta sarebbe stata con un estraneo in vacanza. Proprio non potevo crederlo.

"Zitto e guarda. Ma lo sai che Giada è una donna e vuole godere? E lo sai che le donne quando godono col fisico e con la testa concedono tutte se stesse. Fatti due domande." mi zittisce Gaia.

Non appena il pollice di Marco entra nel buchetto di Giada, infatti, lei comincia a farsi sbattere ancora più forte. Si spinge contro Marco come se volesse prendersi tutto ciò che è nel suo diritto di donna.

"Hai mai fatto sesso anale Giada?".

"Si..." risponde Lei mugolando. Ero convinto di no. Mille volte mi aveva spergurato di non aver concesso a nessuno la sua parte più intima.

"Raccontami amore, con chi...ti piaceva?".

"Si...ah...mi scopava spesso il culo il mio...ah godo...ex. Ah...si...me lo scopava quasi tutte le sere. Era..ah...un porco...se lo prendeva sempre...ah si...".

"Se fosse qui glielo ridaresti? Che cosa gli faresti Giada?"

"Ah...si...si...me lo farei subito. Lo succhierei come te prima. Piedi, mani, cazzo, tutto. Ahhhh. Si mettimi due dita dentro ti prego. E poi mi farei scopare e inculare da te e lui insieme. Ah...godo...si...Sarebbe bellissimo, voglio ancora il suo cazzo, lo immagino spesso...ah...cazzo si...ahi, scopami. Mi sa scopare bene...quando mi masturbo penso a lui".

"Eccoti le due dita troia...e dimmi cosa pensi quando ti masturbi?"

"Penso ad Alex e al suo cazzo. Penso che vorrei essere ancora inculata e venire come con lui, penso al suo cazzo e a quando mi riempiva la bocca di sperma...ah ma tu sei meglio. Dovrei dirgli di venire ora. Così sarei totalmente vostra...Ah...ti prego mettimelo dietro...fammi godere".

Sono allibito. Giada lo prende nel culo e si masturba pensando al suo ex. E ora chiede di essere inculata a pelle da uno sconosciuto. Sono senza parole. La saliva non so manco più cosa sia. E ora il mio cazzo gocciola come non mai e spinge contro le pareti della cintura di castità. Sia benedetta. Sono contento sia li.

Marco non si fa ripetere due volte quell'invito, esce dalla fica di Giada completamente bagnata e entra nel suo culetto. Con poca fatica a quanto sembra.

"Giada, da quanto non lo prendi nel culo?"

"Da quasi un mese...ah...scopami...ah...si ti prego...scopami!"

Cosa??? E' matta? Io non le ho mai fatto il culo e stiamo insieme da tre anni, come è possibile? Chi le ha fatto il culo

"Ah si, e chi te l'ha fatto il culo, a chi l'hai dato Giada?"

"Alex, alex....ah...ah...si...è grande ah...amo il tuo cazzo...Alex, l'ho incontrato in pausa pranzo...ah...è un porco mi ha portato a casa sua con la scusa del caffè, ne avevamo voglia tutti e due...ah...mi ha scopata. E l'abbiamo fatto per più di due mesi...ah...ora però è in vacanza e per un mese non l'ho più fatto. Ah...cazzo si godo cazzo".

"Sei proprio una troia. Giada...prendi il mio cazzo nel culo. Ti piace? Dimmelo cosa vorresti ora".

"Si...ah...sono la tua troia...ah...ah...ah. Vorrei ci fosse anche Alex e succhiarlo, vorrei il suo cazzo nella fica o nella bocca...vorrei che mi veniste dentro tutti e due. Che mi riempiste...ah...si".

A quelle parole Marco aumentando il ritmo venne dentro il culetto di Giada urlando quanto fosse troia. Giada lo tenva stretto con una mano sul culo quasi a volersi far riempire più a fondo possible.

Scivolarono entrambi sul letto. E su un dolce bacio Gaia spense la televisione.

"Allora, che te ne pare Andrea? Contento? Hai scoperto delle belle novità mi sembra" mi disse Gaia.

Mi gira la testa. "Ma perchè non me l'ha mai detto...sono incazzato. Che schifo è una troia!"

"Non fare il coglione. Una troia si, lo è. Ma non fa schifo. Lei è bellissima. Quello che fa schifo sei tu. Un ragazzo che ha ceduto la sua fidanzata al primo uomo che ha incontrato in spiaggia. Un ragazzo che non si rende conto che la sua fidanzata si fa scopare per tre mesi dall'ex fidanzato nel culo. Sembra che non le hai mai toccato il buco. Quante volte avete fatto sesso nell'ultimo anno?".

Ci penso. E mi vergogno. "Cinque forse..."

"E secondo te una donna può vivere con cinque scopate sotto la media all'anno. Te lo dico io, ha fatto bene ad andare con Alex e spero ci continui ad andare. Anzi lo inviterò qui da noi. Se lo merita. Lui si che ha a cuore la tua ragazza".

Una fitta mi prende la pancia. Alex lo odio. Ma alla fine ha ragione Gaia. Sono un coglione. Non ci so fare, come posso pensare a Giada solo per me? Lei non voleva andare con altri perchè aveva già Alex che la riempiva e la faceva godere. Altro che lezioni di inglese.

"Vieni" mi dice Gaia "ho ancora una cosa per te. Metti prima di tutto questa nuova cintura, andrà bene per domani. La chiave la tengo io" dice porgendomi una cintura di castità trasparente e decisamente piccola.

"Seguimi andiamo ad origliare dalla camera loro. Hanno finito di scopare un'ora fa. Ma conoscendo Marco vorrà farsi ancora una scopata prima di dormire".

Gaia si toglie i suoi sandali e me li porge. Andiamo entrambi con i piedi scalzi per non farci sentire verso la porta della camera. Io sono con la sola camicia e la cintura, senza pantaloni nè mutande ma mi interessa relativamente. Nel silenzio della villa sento già dei versi provenire dal piano di sopra. Che è Giada lo capisco subito. Non dai versi...ma dalla voce. Sta gridando di spaccarle il culo. Le gambe mi tremano, il cuore batte fortissimo e quasi cado per terra.

Arriviamo alla porta, le grida di piacere sono fortissime. Giada non si fa problemi ad urlare come un'ossessa. D'altro canto siamo in mezzo al nulla sulle colline croate.

"Giada dimmi una cosa" sento dire a Marco

"Ah...ah...si...dimmi...cazzo..si"

"Andrea ti ha mai fatto godere così...da vera troia..."

"Chi?...ah...Alex?...Non come te...ma anche lui mi fa godere...ah..."

"No troia, non Alex. Andrea. Ah...che bel culo che hai...si stringe intorno al cazzo che è un piacere".

"Ah...ah...si ti voglio...scopami..Andr...ah. Cazzo. Andrea chi...ah...ah...ah...Alex mi fa godere ancora, lo voglio...oh si cazzo...con te. Fallo venire qui ora...ah..."

"Manco te lo ricordi...ahahah...Andrea...troia."

"Ma chi...ah...il cornuto?...no...no...ah...scopami più forte...ah...ah ah godo...riempimi...vengo..oh..".

Gaia sorride "Speravo in un discorso bello ma non immaginavo tanto. Ora va a casa. Domattina ore 10 in spiaggia tieni otto posti, ti do gli asciugamani, questo è l'indirizzo della spiaggia dove andare. A domani cornuto."
 

luposolo76

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Io aspetto il momento in cui ANDREA tira fuori i coglioni e li fa a pezzi tutti quanti... Eh, lo so.... sono fatto così.

Comunque continua, scritto molto bene e coivolgente! (y);)
 

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