Esperienza reale La prima volta con Silvana – Corpo a corpo (I)

pollicino1

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La prima volta con Silvana – I
Corpo a corpo

PREMESSA.

Questa storia che state per leggere è la VERA storia della mia “prima volta” con la mia attuale compagna. Scriverla, è stata anche l’occasione per riviverla dopo parecchio tempo. La racconterò a capitoli, poiché ha avuto diverse fasi. Buona lettura!


* * *

Era stato un amore contrastato dalle rispettive famiglie quando, finalmente, dopo 6 anni di sofferenze, andammo a convivere, io e Silvana…

Era il coronamento di un sogno!
Fino a quel momento, il nostro amore era stato poco più che platonico, non per nostra scelta… come ora vi racconto…

Ci conoscemmo come accade da un po’ di tempo a molte coppie su Internet, in una chat che ora non ricordo nemmeno più, ma solo dopo un po’ di tempo riuscimmo a vederci di persona…


Benchè all’epoca avevo di lei solo poche foto, la riconobbi immediatamente, era bellissima… i nostri sguardi si fissarono gli uni negli altri… ci scambiammo un casto bacio sulle guance e trascorremmo l’intero pomeriggio a parlare del più e del meno…


Passarono circa due mesi e il nostro rapporto si intensificava, proseguendo tra telefonate e la solita chat… fin tanto che ci rivedemmo… E poi ancora altri due mesi… Ma questa volta la cosa si fece seria…


Era S. Valentino, il 14 Febbraio, e ci scambiammo le fedine… Cme le altre volte, la baciai sulle guance, ma lei indicandomi le labbra volle essere baciata in bocca… Fu un momento indimenticabile, grandioso, reso ancora più eccitante dal fatto che eravamo per strada e che ci potevano vedere…


Da allora, come già ebbi modo di raccontare, le nostre famiglie ci crearono non pochi problemi, e ci dovemmo accontentare di incontri fugaci, di nascosto… ora in una tavola calda, ora in una città abbastanza fuori mano…


* * *


Finalmente, giunse il momento che tanto attendevamo… grazie anche a una piccola somma che avevo ereditato e che decisi di investire in una casetta comperata al suo paesello, potemmo realizzare il nostro desiderio…


Avevamo il nostro “nido”, e nessuno poteva più impedirci di vivere a pieno le nostre vite…


Era il 12 Ottobre, una data simbolica che tale si rivelò pure per noi, quando accolsi la mia donna nella nostra nuova casa… Fu una cosa bellissima… eravamo entrambi emozionatissimi e desiderosi di iniziare una nuova vita…


E infatti, il giorno dopo fu uno di quelli da segnare in rosso sul calendario, ma soprattutto impresso in maniera indelebile dentro di noi… in tutti i sensi!!!


* * *


[La nostra casa era disposta su tre piani… Al piano di mezzo, in cucina, dinanzi ad un maestoso camino a legna, era collocato un divano-letto a tre posti… L’ideale per guardare assieme, la sera, la TV… anche se quello fu davvero l’ultimo degli usi che ne facemmo…


Ebbene, ci svegliammo di buon’ora, e fuori era già molto caldo, sembrava che l’estate non volesse cedere il passo all’autunno… Così, Silvana, decise di andare a farsi una bella doccia rigenerante…


Io, nel frattempo, attendevo in cucina preparando la colazione…
Quando uscì dal bagno, io mi voltai, e vidi le sue morbide e generose forme avvolte solo da un soffice asciugamani di spugna blu, dal quale sporgevano le spalle e le gambe a mezza coscia…
Mi prese un colpo… per me, in quel momento, era la donna più bella del mondo… era semplicemente fantastica!, e restai a bocca aperta, con la gola secca, iniziando a domandarmi cosa c’era sotto a quel sottile lembo di stoffa…
Non riuscii a dire parola… Lei, forse, se ne accorse, e sorniona fece finta di nulla…


Prendemmo il caffè seduti l’uno dinanzi all’altra… Poi, la mia donna si alzò, andò verso il lavello, si voltò verso di me e, come una vera e consumata pornostar, mi sorrise ed aprì all’improvviso quell’asciugamani… Per la prima volta, cadde il sipario sul suo bel corpo nudo…


Una bellissima quinta di tette… ma questo, me lo disse lei dopo, giustamente orgogliosa… io in quel momento, me la stavo “mangiando” letteralmente con gli occhi, e non fui in grado di quantificare la dimensione del suo magnifico seno…
Erano due tette splendide, non da modella, non troppo sode e non troppo flosce… per una BBW qual’era la mia compagna, erano davvero uno spettacolo, e per i miei gusti (che non amo la donna-modella) era perfetta!!!
Era un po’ scarsa di capezzoli, appena percepibili sulla sommità di bellissime areole chiare… Ma potevo badare a un dettaglio??


Poi, i miei occhi scesero più giù, con il cuore che mi saltava già in gola, il suo torace era davvero incantevole, abbondante, di una carnagione chiarissima…
Scesi fino ad ammirarne la pancia con quell’ombelico “incastrato” in una notevole depressione come degna ciliegina sulla torta…
Andai completamente in tilt… la mia donna rispondeva sempre più alla tipologia di femmina che era sempre stato il mio ideale…
Quel pancino, anche senza averlo ancora toccato, palesava tutta la sua straripante morbidezza…


A stento riuscii a trattenermi dall’andare ad abbracciarla… Ora, stavo sui suoi fianchi, che non finivano mai tanto erano larghi: delle ottime “maniglie” che mi avrebbero permesso di afferrare quel corpo con estrema sicurezza…


Ormai ero giunto al punto di non ritorno…
Feci, però, un po’ fatica a poter perdermi beatamente alla vista della sua “fragoletta” (come le piace chiamarla)… La pancia, infatti, sopra al suo monte di Venere, vinta dalla forza di gravità, copriva parte del “gioiellino”, nonostante si vedeva bene che fosse stata rasata perfettamente da poco, e non aveva nulla che poteva privarmi di quel primo, incommensurabile piacere…


Quella patatona era sublime, celestiale, con le grandi labbra cicciottelle al punto giusto e tali da rinserrarsi in una fessurina che non lasciava vedere nulla, sbarrandone l’ingresso…
Non me lo disse, ma sapevo (come poco dopo potei accertarmene di persona) che era vergine, e che ero il primo uomo a vedere la sua assoluta nudità…


Non mi fermai lì, benché incantato di quella visione… Le sue cosce, possenti, muscolose, ma allo stesso tempo lisce e toniche… le ginocchia… i polpacci… e infine i piedini, vinsero la mia “estatica resistenza”…


Le andai incontro a braccia aperte… ci abbracciammo, in una lungqa interminabile e travolgente stretta…
Rimanemmo così il tempo necessario affinchè io potei finalmente “toccare con mano” quella meraviglia…
Fu allora che ciò che i miei occhi e le mie emozioni avevano “misurato”, le mie mani poterono posarsi – trepidanti – su quel corpo tanto desiderato…
Lo esplorai palmo a palmo, senza tralasciare nulla… A proposito: anche il suo culo, immenso come sospettavo, era una delizia dei sensi!


Intanto, l’asciugamani era ancora a terra, muto custode di quei momenti irripetibili…
Mi inginocchiai dinanzi alla donna della mia vita, accostai la bocca al suo basso ventre, ma in quegli attimi di altissimo senso erotico mi sentii sollevare…
Era lei… mi fissò negli occhi, mi schiaffò le mie mani sul suo culo, e senza dir parola mi trascinò verso quel divano che fino a quel momento era stato un semplice luogo di riposo…


* * *


Io, data la stagione avevo una semplice e leggera maglietta a mezze maniche e sotto, oltre agli slip, un paio di pantaloni della tuta, allacciati in vita da un nastro…


Silvana, era ora seduta a cosce aperte sul divano… ed io le stavo dinanzi… Eravamo già in preda al “delirio sessuale” più sfrenato, le mie mani che – persa ogni inibizione – la frugavano dappertutto, quando lei dovette sentire il mio pacco che iniziava a far pressione sul suo corpo…


Così, slacciò il cordino dei miei pantaloni e tirò giù in una sola botta anche gli slip… Per pochi istanti, lasciai l’oggetto del mio desiderio e mi tolsi anche la maglietta…
Era giusto così… Ora eravamo pari… entrambi assolutamente nudi, negli occhi e nelle mani dell’altro…
Era la prima volta per entrambi, e quindi eravamo un po’ impacciati…
Avevo il cazzo ancora incappucciato a portata delle sue mani… Me lo prese delicatamente e se lo portò alla bocca… Fù deliziosa… Ero nelle sue mani in tutti i sensi… Lo cacciò fuori, e fu allora che io presi il sopravvento, benché fisicamente lei mi sovrastava…


Le allargai le cosce… ansimava… con le mani cercai di dilatare le grandi labbra e mi trovai dinanzi al Paradiso… Non avevo mai visto dal vivo una fica, men che mai di una donna così formosa…
Proseguii, ma ero assolutamente inesperto… Così, Silvana indirizzò le mie dita nella sua fragoletta, a cercare il bottoncino… Lo “trovai”… mi fece vedere, guidandomi, come voleva che la toccassi… mi insegnò i “movimenti”…
Ci misi davvero poco ad imparare, ma purtroppo… come accade sempre sul più bello… bussarono alla porta…


Nudo com’ero, mi affacciai alla finestra facendo in modo di non essere visto… Era mia suocera…


Così, dovemmo sospendere quella seduta di “autoconoscenza”, il nostro primo rapporto non-completo, poiché interrotto senza volerlo) da estranei…



[FONT=&quot]*** FINE DELLA PRIMA PARTE ***

[/FONT]
 

00alex00

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aspettiamo la seconda parte... intrigante racconto... si percepiscono le tue sensazioni in quei momenti.... complimenti

ps... e che curiositĂ  di ammirare anche lei !!! ;-))))
 

Cuckchieti

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La prima volta con Silvana – I
Corpo a corpo

PREMESSA.

Questa storia che state per leggere è la VERA storia della mia “prima volta” con la mia attuale compagna. Scriverla, è stata anche l’occasione per riviverla dopo parecchio tempo. La racconterò a capitoli, poiché ha avuto diverse fasi. Buona lettura!


* * *

Era stato un amore contrastato dalle rispettive famiglie quando, finalmente, dopo 6 anni di sofferenze, andammo a convivere, io e Silvana…

Era il coronamento di un sogno!
Fino a quel momento, il nostro amore era stato poco più che platonico, non per nostra scelta… come ora vi racconto…

Ci conoscemmo come accade da un po’ di tempo a molte coppie su Internet, in una chat che ora non ricordo nemmeno più, ma solo dopo un po’ di tempo riuscimmo a vederci di persona…


Benchè all’epoca avevo di lei solo poche foto, la riconobbi immediatamente, era bellissima… i nostri sguardi si fissarono gli uni negli altri… ci scambiammo un casto bacio sulle guance e trascorremmo l’intero pomeriggio a parlare del più e del meno…


Passarono circa due mesi e il nostro rapporto si intensificava, proseguendo tra telefonate e la solita chat… fin tanto che ci rivedemmo… E poi ancora altri due mesi… Ma questa volta la cosa si fece seria…


Era S. Valentino, il 14 Febbraio, e ci scambiammo le fedine… Cme le altre volte, la baciai sulle guance, ma lei indicandomi le labbra volle essere baciata in bocca… Fu un momento indimenticabile, grandioso, reso ancora più eccitante dal fatto che eravamo per strada e che ci potevano vedere…


Da allora, come già ebbi modo di raccontare, le nostre famiglie ci crearono non pochi problemi, e ci dovemmo accontentare di incontri fugaci, di nascosto… ora in una tavola calda, ora in una città abbastanza fuori mano…


* * *


Finalmente, giunse il momento che tanto attendevamo… grazie anche a una piccola somma che avevo ereditato e che decisi di investire in una casetta comperata al suo paesello, potemmo realizzare il nostro desiderio…


Avevamo il nostro “nido”, e nessuno poteva più impedirci di vivere a pieno le nostre vite…


Era il 12 Ottobre, una data simbolica che tale si rivelò pure per noi, quando accolsi la mia donna nella nostra nuova casa… Fu una cosa bellissima… eravamo entrambi emozionatissimi e desiderosi di iniziare una nuova vita…


E infatti, il giorno dopo fu uno di quelli da segnare in rosso sul calendario, ma soprattutto impresso in maniera indelebile dentro di noi… in tutti i sensi!!!


* * *


[La nostra casa era disposta su tre piani… Al piano di mezzo, in cucina, dinanzi ad un maestoso camino a legna, era collocato un divano-letto a tre posti… L’ideale per guardare assieme, la sera, la TV… anche se quello fu davvero l’ultimo degli usi che ne facemmo…


Ebbene, ci svegliammo di buon’ora, e fuori era già molto caldo, sembrava che l’estate non volesse cedere il passo all’autunno… Così, Silvana, decise di andare a farsi una bella doccia rigenerante…


Io, nel frattempo, attendevo in cucina preparando la colazione…
Quando uscì dal bagno, io mi voltai, e vidi le sue morbide e generose forme avvolte solo da un soffice asciugamani di spugna blu, dal quale sporgevano le spalle e le gambe a mezza coscia…
Mi prese un colpo… per me, in quel momento, era la donna più bella del mondo… era semplicemente fantastica!, e restai a bocca aperta, con la gola secca, iniziando a domandarmi cosa c’era sotto a quel sottile lembo di stoffa…
Non riuscii a dire parola… Lei, forse, se ne accorse, e sorniona fece finta di nulla…


Prendemmo il caffè seduti l’uno dinanzi all’altra… Poi, la mia donna si alzò, andò verso il lavello, si voltò verso di me e, come una vera e consumata pornostar, mi sorrise ed aprì all’improvviso quell’asciugamani… Per la prima volta, cadde il sipario sul suo bel corpo nudo…


Una bellissima quinta di tette… ma questo, me lo disse lei dopo, giustamente orgogliosa… io in quel momento, me la stavo “mangiando” letteralmente con gli occhi, e non fui in grado di quantificare la dimensione del suo magnifico seno…
Erano due tette splendide, non da modella, non troppo sode e non troppo flosce… per una BBW qual’era la mia compagna, erano davvero uno spettacolo, e per i miei gusti (che non amo la donna-modella) era perfetta!!!
Era un po’ scarsa di capezzoli, appena percepibili sulla sommità di bellissime areole chiare… Ma potevo badare a un dettaglio??


Poi, i miei occhi scesero più giù, con il cuore che mi saltava già in gola, il suo torace era davvero incantevole, abbondante, di una carnagione chiarissima…
Scesi fino ad ammirarne la pancia con quell’ombelico “incastrato” in una notevole depressione come degna ciliegina sulla torta…
Andai completamente in tilt… la mia donna rispondeva sempre più alla tipologia di femmina che era sempre stato il mio ideale…
Quel pancino, anche senza averlo ancora toccato, palesava tutta la sua straripante morbidezza…


A stento riuscii a trattenermi dall’andare ad abbracciarla… Ora, stavo sui suoi fianchi, che non finivano mai tanto erano larghi: delle ottime “maniglie” che mi avrebbero permesso di afferrare quel corpo con estrema sicurezza…


Ormai ero giunto al punto di non ritorno…
Feci, però, un po’ fatica a poter perdermi beatamente alla vista della sua “fragoletta” (come le piace chiamarla)… La pancia, infatti, sopra al suo monte di Venere, vinta dalla forza di gravità, copriva parte del “gioiellino”, nonostante si vedeva bene che fosse stata rasata perfettamente da poco, e non aveva nulla che poteva privarmi di quel primo, incommensurabile piacere…


Quella patatona era sublime, celestiale, con le grandi labbra cicciottelle al punto giusto e tali da rinserrarsi in una fessurina che non lasciava vedere nulla, sbarrandone l’ingresso…
Non me lo disse, ma sapevo (come poco dopo potei accertarmene di persona) che era vergine, e che ero il primo uomo a vedere la sua assoluta nudità…


Non mi fermai lì, benché incantato di quella visione… Le sue cosce, possenti, muscolose, ma allo stesso tempo lisce e toniche… le ginocchia… i polpacci… e infine i piedini, vinsero la mia “estatica resistenza”…


Le andai incontro a braccia aperte… ci abbracciammo, in una lungqa interminabile e travolgente stretta…
Rimanemmo così il tempo necessario affinchè io potei finalmente “toccare con mano” quella meraviglia…
Fu allora che ciò che i miei occhi e le mie emozioni avevano “misurato”, le mie mani poterono posarsi – trepidanti – su quel corpo tanto desiderato…
Lo esplorai palmo a palmo, senza tralasciare nulla… A proposito: anche il suo culo, immenso come sospettavo, era una delizia dei sensi!


Intanto, l’asciugamani era ancora a terra, muto custode di quei momenti irripetibili…
Mi inginocchiai dinanzi alla donna della mia vita, accostai la bocca al suo basso ventre, ma in quegli attimi di altissimo senso erotico mi sentii sollevare…
Era lei… mi fissò negli occhi, mi schiaffò le mie mani sul suo culo, e senza dir parola mi trascinò verso quel divano che fino a quel momento era stato un semplice luogo di riposo…


* * *


Io, data la stagione avevo una semplice e leggera maglietta a mezze maniche e sotto, oltre agli slip, un paio di pantaloni della tuta, allacciati in vita da un nastro…


Silvana, era ora seduta a cosce aperte sul divano… ed io le stavo dinanzi… Eravamo già in preda al “delirio sessuale” più sfrenato, le mie mani che – persa ogni inibizione – la frugavano dappertutto, quando lei dovette sentire il mio pacco che iniziava a far pressione sul suo corpo…


Così, slacciò il cordino dei miei pantaloni e tirò giù in una sola botta anche gli slip… Per pochi istanti, lasciai l’oggetto del mio desiderio e mi tolsi anche la maglietta…
Era giusto così… Ora eravamo pari… entrambi assolutamente nudi, negli occhi e nelle mani dell’altro…
Era la prima volta per entrambi, e quindi eravamo un po’ impacciati…
Avevo il cazzo ancora incappucciato a portata delle sue mani… Me lo prese delicatamente e se lo portò alla bocca… Fù deliziosa… Ero nelle sue mani in tutti i sensi… Lo cacciò fuori, e fu allora che io presi il sopravvento, benché fisicamente lei mi sovrastava…


Le allargai le cosce… ansimava… con le mani cercai di dilatare le grandi labbra e mi trovai dinanzi al Paradiso… Non avevo mai visto dal vivo una fica, men che mai di una donna così formosa…
Proseguii, ma ero assolutamente inesperto… Così, Silvana indirizzò le mie dita nella sua fragoletta, a cercare il bottoncino… Lo “trovai”… mi fece vedere, guidandomi, come voleva che la toccassi… mi insegnò i “movimenti”…
Ci misi davvero poco ad imparare, ma purtroppo… come accade sempre sul più bello… bussarono alla porta…


Nudo com’ero, mi affacciai alla finestra facendo in modo di non essere visto… Era mia suocera…


Così, dovemmo sospendere quella seduta di “autoconoscenza”, il nostro primo rapporto non-completo, poiché interrotto senza volerlo) da estranei…



[FONT="]*** FINE DELLA PRIMA PARTE ***

[/FONT]

Ti faccio i complimenti per la bravura che hai nel raccontare e descrivere la scena.
Sei stato in grado di farmi vivere nella mente tutto quello che hai raccontato, con tanto di stati d'animo e pensieri.
Unico piccolo dettaglio, avrei dato piĂą enfasi alla delusione nel vedere la suocera...
Sembra quasi che non hai fatto fatica ad accettare la visita, ma dubito sia stato così...
:)
 
OP
pollicino1

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Ti faccio i complimenti per la bravura che hai nel raccontare e descrivere la scena.
Sei stato in grado di farmi vivere nella mente tutto quello che hai raccontato, con tanto di stati d'animo e pensieri.
Unico piccolo dettaglio, avrei dato piĂą enfasi alla delusione nel vedere la suocera...
Sembra quasi che non hai fatto fatica ad accettare la visita, ma dubito sia stato così...
:)

E infatti... ma capisci a me, ho dovuto far buon viso a cattivo gioco per questione di pace familiare...
;)
 

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