Gv00

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Parlando con Marta, durante una nostra scopata, le dicevo di immaginarsi nei bagni della scuola con i suoi due ex. La mia fantasia le piaceva e mi chiedeva di dirle i dettagli di come la immaginavo. Le dissi di tutto, tanto che dopo l’orgasmo scoppiammo tutti e due a ridere. Il nostro è un rapporto solido e non ci nascondiamo mai se qualcuno ci attrae, siamo convinti che nascondere le attrazioni sia la formula per il tradimento. Tuttavia una fantasia come questa non l’avevamo mai avuta. Le successive scopate furono tutte sulla falsariga di questa e fantasticammo su varie situazioni di conoscenti che se la scopavano nei modi più svariati, dalla sveltina nell’ufficio del capo nel negozio dove lavora ad una gangbang con gli uomini che stimolano maggiormente le sue fantasie. Passò un po’ di tempo fin quando mentre era fuori per delle compere mi scrisse che aveva incontrato uno dei suoi ex, Luca, e le era sembrato piuttosto interessato ai suoi seni piuttosto che alle sue parole. Appena tornò a casa scopammo con una foga che normalmente non abbiamo durante i rapporti, nonostante facciamo sempre del buon sesso. Le proposi di mandare qualche messaggino a Luca e lei fu ben disposta a scrivergli. In men che non si dica, Luca fu piuttosto esplicito nel confessare le sue intenzioni e noi non facemmo che assecondare le sue richieste. Io e Marta eravamo d'accordo di non fare menzione del fatto che io fossi a conoscenza delle loro chat e della mia accondiscendenza a ciò che sarebbe accaduto più tardi. Marta si preparò con molta cura per incontrare Luca. Indossava un abitino corto viola scuro con un leggero effetto glitterato e degli stivali neri che slanciavano la sua piccola figura. I seni erano ben in vista grazie ad una scollatura generosa ma elegante e il sedere era ben modellato nel disegno dell’abitino. Reggiseno e mutandine erano abbinati color bianco tendente al crema. Marta uscì di casa confessandomi di essere già un lago tra le mutandine. Presi due dita e le infilai tra le labbra umide e gonfie prima di lasciarla uscire per il suo appuntamento. Al suo ritorno mi raccontò tutti i dettagli della serata. In pratica appena si incontrarono Luca puntò direttamente alle sue cosce con la mano e pochi istanti dopo si trovarono nel bagno del locale. Lei gli slacciò subito i pantaloni succhiandogli il cazzo durissimo e gonfio. Luca la teneva per i capelli e la chiamava troia, ogni volta che la appellava così lei si sentiva pervasa da un’eccitazione quasi incontrollabile. Dopo un pompino generoso Luca prese Marta e la mise a pecorina in piedi. La scopò come un toro che vede rosso sculacciandola forte e stringendole i seni tondi. Marta era in estasi e si sentiva una vera puttana. Dopo un po’che Luca la sbatteva forte fece inginocchiare Marta e la inondò di abbondante sborra sul visetto rosso dall’eccitazione. Al termine del racconto Marta mi sussurrò nell’orecchio: -da oggi sei il mio cornuto-.
 

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