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Ciao amici, come avrete notato negli ultimi giorni ho rilanciato un po' dei thread di una bellissima donna che partecipava al forum anni fa. Spero che qualcuno la ricordi ancora.
Tutto questo perchè, per le vacanze natalizie, ho fatto un paio di giorni da un amico nella stessa città di questa donna, chiamiamola pure col suo nome che viene più facile tutto il discorso: Antonella, Anto per gli amici.
Prima di incontrarla già avevo avuto modo di conoscerla attraverso le parole del marito, nostro utente, Jackblues. Me l'ha mostrata in diversi modi e in tutti scaturiva la sua infinita sensualità.
Così, appena fui in zona, sentii per telefono Jack e ci mettemmo d'accordo per conoscerci di persona e prendere un caffè. Non mi ha detto che sarebbe venuto con la bella moglie. Appena li ho visti mi è venuto il cuore in gola, lei è bellissima, mora, sorriso contagioso, occhialini sexy da capoufficio esigente, corpo avvolto da un tailleur blu che metteva in risalto un bel culetto rotondo e pieno come piace a me. Il bello però è venuto quando si è tolta il giacconi e ha mostrato la sua giacca con sotto una camicetta di pizzo da cui si intravvedeva il seno: da sballo, almeno una quarta piena, rotonde e sode (lì per lì lo intuivo che lo fossero).
Caffè, chiacchiere e mille risate: persone davvero carine e allegre, con mille argomenti di cui parlare, alcuni legati al sesso (molti) ma anche tante altri altri. Quello che doveva essere un semplice caffè veloce si è trasformato in una chiacchierata di un'ora e mezza e ormai era quasi ora di cena così Anto mi invitò a casa loro per uno spuntino insieme. Ammetto che un po' ci speravo, quindi apprezzai il gesto e dissi di sì.
Salii in macchina con loro, mi sedetti dietro per rispetto, anche se Jack insistette un po' per farmi stare davanti in quanto, prima di arrivare a casa dovevano passare a prendere il figlio che era andato in palestra.
Arrivammo davanti alla palestra e raccogliemmo Mauro, però prese il posto di Anto che venne a sedersi sul sedile posteriore a fianco a me.
Prima di salire si tolse il giaccone quindi l'avevo di fianco col suo tailleur. Inutile dirvi che mentre salì sulla macchina la gonna si alzò quei pochi centimetri per mostrarmi il bordo delle autoreggenti e la giacca si è spostata quel poco per farmi capire che sotto la camicetta di pizzo non c'era altro che la pelle. Mille pensieri a luci rosse riempirono la mia mente e il cazzo mi si indurì all'istante. Proprio in quel momento, come se l'avesse saputo, Anto mi guardò con uno sguardo da porcella che fece il resto. I bottoni dei jeans mi facevano male sulla cappella che vi spingeva contro.
Vedevo gli occhi di Jack compiaciuti che mi guardavano dallo specchietto, sapeva perfettamente quello che stava per succedere. Continuammo a parlare come prima però io ero sempre più in difficoltà perchè Anto nel frattempo aveva iniziato a accarezzarmi la coscia, salendo neanche troppo lentamente. Dopo quattro o cinque isolati dalla palestra di Mauro Anto stava parlando allegramente con marito e figlio mentre mi stava segando.
Ero eccitato come un toro: non resistetti a lungo ma la macchina di Jack non venne sporcata per niente, Anto si piegò al momento giusto e prese tutto il mio sperma in bocca.
Dal retrovisore gli occhi di Jack erano divertiti e soddisfatti.
poi vi racconterò il resto....
Tutto questo perchè, per le vacanze natalizie, ho fatto un paio di giorni da un amico nella stessa città di questa donna, chiamiamola pure col suo nome che viene più facile tutto il discorso: Antonella, Anto per gli amici.
Prima di incontrarla già avevo avuto modo di conoscerla attraverso le parole del marito, nostro utente, Jackblues. Me l'ha mostrata in diversi modi e in tutti scaturiva la sua infinita sensualità.
Così, appena fui in zona, sentii per telefono Jack e ci mettemmo d'accordo per conoscerci di persona e prendere un caffè. Non mi ha detto che sarebbe venuto con la bella moglie. Appena li ho visti mi è venuto il cuore in gola, lei è bellissima, mora, sorriso contagioso, occhialini sexy da capoufficio esigente, corpo avvolto da un tailleur blu che metteva in risalto un bel culetto rotondo e pieno come piace a me. Il bello però è venuto quando si è tolta il giacconi e ha mostrato la sua giacca con sotto una camicetta di pizzo da cui si intravvedeva il seno: da sballo, almeno una quarta piena, rotonde e sode (lì per lì lo intuivo che lo fossero).
Caffè, chiacchiere e mille risate: persone davvero carine e allegre, con mille argomenti di cui parlare, alcuni legati al sesso (molti) ma anche tante altri altri. Quello che doveva essere un semplice caffè veloce si è trasformato in una chiacchierata di un'ora e mezza e ormai era quasi ora di cena così Anto mi invitò a casa loro per uno spuntino insieme. Ammetto che un po' ci speravo, quindi apprezzai il gesto e dissi di sì.
Salii in macchina con loro, mi sedetti dietro per rispetto, anche se Jack insistette un po' per farmi stare davanti in quanto, prima di arrivare a casa dovevano passare a prendere il figlio che era andato in palestra.
Arrivammo davanti alla palestra e raccogliemmo Mauro, però prese il posto di Anto che venne a sedersi sul sedile posteriore a fianco a me.
Prima di salire si tolse il giaccone quindi l'avevo di fianco col suo tailleur. Inutile dirvi che mentre salì sulla macchina la gonna si alzò quei pochi centimetri per mostrarmi il bordo delle autoreggenti e la giacca si è spostata quel poco per farmi capire che sotto la camicetta di pizzo non c'era altro che la pelle. Mille pensieri a luci rosse riempirono la mia mente e il cazzo mi si indurì all'istante. Proprio in quel momento, come se l'avesse saputo, Anto mi guardò con uno sguardo da porcella che fece il resto. I bottoni dei jeans mi facevano male sulla cappella che vi spingeva contro.
Vedevo gli occhi di Jack compiaciuti che mi guardavano dallo specchietto, sapeva perfettamente quello che stava per succedere. Continuammo a parlare come prima però io ero sempre più in difficoltà perchè Anto nel frattempo aveva iniziato a accarezzarmi la coscia, salendo neanche troppo lentamente. Dopo quattro o cinque isolati dalla palestra di Mauro Anto stava parlando allegramente con marito e figlio mentre mi stava segando.
Ero eccitato come un toro: non resistetti a lungo ma la macchina di Jack non venne sporcata per niente, Anto si piegò al momento giusto e prese tutto il mio sperma in bocca.
Dal retrovisore gli occhi di Jack erano divertiti e soddisfatti.
poi vi racconterò il resto....