Esperienza reale LA STORIA ( TRISTE) DI UN POST

Grandel

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In un forum il “post” o messaggio è la linfa vitale di ogni “thread” o discussione. È il mattone su cui si costruisce e su cui poggia la vitalità dell’intero sito.
I post però non hanno tutti un’esistenza felice e meritevole. Spesso, molto spesso, il loro è un destino triste e condannato all’oblio.
Per arrivare a questi post bisogna prima di tutto capire i loro opposti, quelli di successo, quelli acclamati, quelli taggati e premiati con i mezzi che il sito consente.
Dunque, quando un post è di successo? Quando riceve tanti gradimenti, tante risposte, tanti rimandi. Il successo si ottiene per la forma e per la sostanza che lo accompagnano. E anche per il tempismo. Essere brillanti nei contenuti, e mi limito alla parte scritta, perché quelli con allegati hanno tutta un’altra missione, è un punto di partenza positivo. In questo sito poi aggiungere in modo pertinente qualche “troia”, qualche “maiala” o “che porca” aiuta sempre. La sostanza poi fa il resto. Se sei in una discussione e il post la arricchisce, rende divertente la sua lettura e interpretazione, fa nascere curiosità e interesse, ecco che il tuo post ha probabilità di sopravvivere.
Quindi una parte di responsabilità e abilità del successo derivano da chi quel post lo scrive ( uno solo) e da chi quel post lo legge (in tanti).
Questa però è la storia triste di un post che non ha successo, anzi. Di un post che non riceverà nessuna risposta, di un post che non riceverà nessun “like”, di un post che si perderà nel passato del sito e li rimarrà sepolto. Poco importa se chi l’ha scritto ha speso probabilmente tempo per imbastirlo, per renderlo pertinente e attuale. Niente, rimarrà un insieme di righe e basta.
Ma ,come il successo di un post dipende oltre che dall’autore anche dal lettore, ecco anche che il suo insuccesso dipende dalle stesse due figure. L’autore se ci mette passione può anche correre ai ripari per la sua futura partecipazione al sito, ma il lettore?
Il fallimento di un post, che non sia una vera vaccata e per vera vaccata intendo un insieme di mmmmmmm, di singoli punti, di singole parole come seguo, sego, vengo, ecc ecc, dicevo il fallimento di un post è il fallimento anche di chi lo legge. Specialmente nelle discussioni non generaliste. Scrivere un post può essere facile o difficile, leggerlo è sicuramente facile, capirlo non sempre lo è.
La storia triste di un post è quella storia triste di tanti che leggono e non capiscono e di quelli che non leggono neanche. È la nostra Triste Storia
 
K

ks421

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"Il fallimento di un post, che non sia una vera vaccata e per vera vaccata intendo un insieme di mmmmmmm, di singoli punti, di singole parole come seguo, sego, vengo, ecc ecc, dicevo il fallimento di un post è il fallimento anche di chi lo legge. Specialmente nelle discussioni non generaliste. Scrivere un post può essere facile o difficile, leggerlo è sicuramente facile, capirlo non sempre lo è.
La storia triste di un post è quella storia triste di tanti che leggono e non capiscono e di quelli che non leggono neanche. È la nostra Triste Storia"

Le conclusioni del tuo intervento che riporto qui sopra sono magistrali.
Difficile scrivere qualcosa di meglio.
Posso però aggiungere un piccolo appunto personale sull' argomento "successo".
Il successo di un post, ma anche di un ristorante, una marca di orologi, un pittore, una località di villeggiatura ecc, fa riferimento a una molteplice quantità di fattori difficilmente esemplificabile. Successo non è comunque sinonimo di qualità, spesso vale il contrario.
E non dimenticherei che il vecchio Chatwin, quando si ritrovò ad essere tra gli scrittori più letti nel mondo esclamò pubblicamente: "allora hanno ragione quelli che dicono che non valgo niente come scrittore!"
Uno snob? O una persona intelligente?
Il fatto che alcune discussioni, magari meritevoli di attenzione, cadano nell' oblio non è una bella cosa, ma fa parte delle regole del gioco.
Nessun dubbio sul fatto che il fallimento di un post riguardi anche chi lo legge.
 
OP
Grandel

Grandel

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"Il fallimento di un post, che non sia una vera vaccata e per vera vaccata intendo un insieme di mmmmmmm, di singoli punti, di singole parole come seguo, sego, vengo, ecc ecc, dicevo il fallimento di un post è il fallimento anche di chi lo legge. Specialmente nelle discussioni non generaliste. Scrivere un post può essere facile o difficile, leggerlo è sicuramente facile, capirlo non sempre lo è.
La storia triste di un post è quella storia triste di tanti che leggono e non capiscono e di quelli che non leggono neanche. È la nostra Triste Storia"

Le conclusioni del tuo intervento che riporto qui sopra sono magistrali.
Difficile scrivere qualcosa di meglio.
Posso però aggiungere un piccolo appunto personale sull' argomento "successo".
Il successo di un post, ma anche di un ristorante, una marca di orologi, un pittore, una località di villeggiatura ecc, fa riferimento a una molteplice quantità di fattori difficilmente esemplificabile. Successo non è comunque sinonimo di qualità, spesso vale il contrario.
E non dimenticherei che il vecchio Chatwin, quando si ritrovò ad essere tra gli scrittori più letti nel mondo esclamò pubblicamente: "allora hanno ragione quelli che dicono che non valgo niente come scrittore!"
Uno snob? O una persona intelligente?
Il fatto che alcune discussioni, magari meritevoli di attenzione, cadano nell' oblio non è una bella cosa, ma fa parte delle regole del gioco.
Nessun dubbio sul fatto che il fallimento di un post riguardi anche chi lo legge.
...in realtà il senso ultimo del racconto è proprio l’ultima tua frase scritta.....
Grazie del commento scritto, non è banale averlo fatto!!!
 

timassaggio

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Nessun dubbio sul fatto che il fallimento di un post riguardi anche chi lo legge.
...purtroppo hai ragione.
Da quando ho avuto problemi con un "utente" di questo sito, ho smesso di scrivere e, complici una serie di problemi personali, mi si è inaridita la fonte di ispirazione che mi aiutava nel romanzare le storie,
Ho provato a raccontare i fatti in maniera semplice, lineare, senza fronzoli, ma alla fine mi sono reso conto che sarebbe stato uguale scrivere "Sono andato a casa di X, ci siamo baciati, l'ho presa, ci siamo spogliati, coricati sul letto, ci siamo un po' leccati un po' accarezzati e poi abbiamo scopato fino a che non siamo venuti, prima lei e poi io. E' stato bellissimo."
Guardo con gli occhi a puntare l'infinito la finestra con word aperto. Scrivo due righe che poi cancello perché penso "E se poi mi accusano di aver inventato? Forse questa sensazione è poco verosimile, questo lo ometto, questo lo salto, questo meglio di no, qui... figurati se ci credono."
E finisce che non scrivo nulla.

Ho due racconti imbastiti, sono relativi alla storia della mia prima moglie e della sua "conversione" all'altro sesso, che non riesco a portare avanti perché, ribadisco, so che molti mi accuserebbero di scrivere cazzate di fantasia. Ed io non voglio.

Colpa mia, senz'altro.
O forse no?

P.S.: per la prima volta lascio attiva la sottoscrizione al thread.
Reputo troppo importante l'argomento. Chissà, magari qualcuno potrebbe suggerirmi una "exit strategy" dall'empasse in cui mi trovo.
 

mb640

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...purtroppo hai ragione.
Da quando ho avuto problemi con un "utente" di questo sito, ho smesso di scrivere e, complici una serie di problemi personali, mi si è inaridita la fonte di ispirazione che mi aiutava nel romanzare le storie,
Ho provato a raccontare i fatti in maniera semplice, lineare, senza fronzoli, ma alla fine mi sono reso conto che sarebbe stato uguale scrivere "Sono andato a casa di X, ci siamo baciati, l'ho presa, ci siamo spogliati, coricati sul letto, ci siamo un po' leccati un po' accarezzati e poi abbiamo scopato fino a che non siamo venuti, prima lei e poi io. E' stato bellissimo."
Guardo con gli occhi a puntare l'infinito la finestra con word aperto. Scrivo due righe che poi cancello perché penso "E se poi mi accusano di aver inventato? Forse questa sensazione è poco verosimile, questo lo ometto, questo lo salto, questo meglio di no, qui... figurati se ci credono."
E finisce che non scrivo nulla.

Ho due racconti imbastiti, sono relativi alla storia della mia prima moglie e della sua "conversione" all'altro sesso, che non riesco a portare avanti perché, ribadisco, so che molti mi accuserebbero di scrivere cazzate di fantasia. Ed io non voglio.

Colpa mia, senz'altro.
O forse no?

P.S.: per la prima volta lascio attiva la sottoscrizione al thread.
Reputo troppo importante l'argomento. Chissà, magari qualcuno potrebbe suggerirmi una "exit strategy" dall'empasse in cui mi trovo.
Gli "haters" o altrimenti detti rompicoglioni ci sono sempre in tutti i luoghi, in tutte le società, ma online si sentono dei leoni perchè internet fa loro da scudo. Ho imparato a fregarmene nella vita e ancor prima sui social.
Non te ne far un cruccio, e non degnarli nemmeno di una risposta. Ascolta quelli che ti fanno i complimenti, per come scrivi e per quello che scrivi. Che poi in realtà che sia inventato o no, non è importante (se non per te). Importante è che tu abbia piacere a raccontare e a scriver in modo sublime come mi (ci) hai abituato a fare.
Grazie ancora, e aspetto tue nuove!
 

timassaggio

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Gli "haters" o altrimenti detti rompicoglioni ci sono sempre in tutti i luoghi, in tutte le società, ma online si sentono dei leoni perchè internet fa loro da scudo. Ho imparato a fregarmene nella vita e ancor prima sui social.
Non te ne far un cruccio, e non degnarli nemmeno di una risposta. Ascolta quelli che ti fanno i complimenti, per come scrivi e per quello che scrivi. Che poi in realtà che sia inventato o no, non è importante (se non per te). Importante è che tu abbia piacere a raccontare e a scriver in modo sublime come mi (ci) hai abituato a fare.
Grazie ancora, e aspetto tue nuove!

Grazie @mb640 e @Grandel, ma grazie anche a @ks421 che ha risposto al thread.
Il problema è proprio qui.
I racconti più belli (ovviamente per me! Giudizio del tutto personale!) sono quelli che, alla fine, si fanno più desiderare. Ve ne sono tre o quattro di cui non vedo l'ora di leggere la nuova puntata, altri che, onestamente, leggo per ripagare in qualche modo l'autore del tempo impiegato, ma che mi lasciano poco o nulla se non un temporaneo ottundimento dei sensi. Eppure, i loro sforzi nel raccontare una storia che sia piacevole e gradevole, alla fine si scontrano con la necessità di inventare la situazione, rendendola fruibile al lettore e nel contempo mantenendo l'anonimato degli attori. Non tutti possono permettersi di essere riconosciuti perchè hanno partecipato ad un partouze o perchè sono stati compagni d'orgia in un privè.
Personalmente ho rischiato molto nel descrivere certe situazioni in uno dei miei racconti, ed ho dovuto scusarmi quando uno dei partecipanti mi ha scritto alla mia mail "ufficiale" dicendomi di aver letto un racconto troppo simile a quel che era successo a noi. Ho dovuto ahimè confermare di essere io l'autore e quindi, di conseguenza, ho scoperto la mia identità nascosta dietro al mio nom de plume. Nessun problema, non avevo scritto nulla che non fosse la verità di fondo, solo un po' romanzata. Però questo è il rischio che si corre. Ho comunque ottenuto il suo plauso ed il gradimento suo e della sua compagna, anch'ella coinvolta nella storia, per cui non sono incorso in alcun problema legale. Però, da allora cerco di stare molto, molto attento ai riferimenti.
E' inevitabile che dopo aver scritto 1.500 pagine circa, con pochi ritorni (ma quei pochi assolutamente apprezzati e graditissimi!) e qualche critica talvolta immeritata (ed il talvolta ci sta, il lettore ha quasi sempre ragione!) intervenga una pausa, un momento di stasi.
Tra l'altro, è passata l'estate, per quest'anno molto intensa ed impegnativa per le numerose attività svolte e per cogenti impegni familiari , e si sa, d'estate si esce, si sta di più con gli amici... tutto tempo tolto alla scrittura.
Comunque, cercherò di fare del mio meglio per riprendere da dove ho lasciato "Relazioni pericolose" e nel completare la storia di Francesca I^, la mia prima moglie.
Ci provo.

Grazie per il supporto.
Paolo
 

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Grazie @mb640 e @Grandel, ma grazie anche a @ks421 che ha risposto al thread.
Il problema è proprio qui.
I racconti più belli (ovviamente per me! Giudizio del tutto personale!) sono quelli che, alla fine, si fanno più desiderare. Ve ne sono tre o quattro di cui non vedo l'ora di leggere la nuova puntata, altri che, onestamente, leggo per ripagare in qualche modo l'autore del tempo impiegato, ma che mi lasciano poco o nulla se non un temporaneo ottundimento dei sensi. Eppure, i loro sforzi nel raccontare una storia che sia piacevole e gradevole, alla fine si scontrano con la necessità di inventare la situazione, rendendola fruibile al lettore e nel contempo mantenendo l'anonimato degli attori. Non tutti possono permettersi di essere riconosciuti perchè hanno partecipato ad un partouze o perchè sono stati compagni d'orgia in un privè.
Personalmente ho rischiato molto nel descrivere certe situazioni in uno dei miei racconti, ed ho dovuto scusarmi quando uno dei partecipanti mi ha scritto alla mia mail "ufficiale" dicendomi di aver letto un racconto troppo simile a quel che era successo a noi. Ho dovuto ahimè confermare di essere io l'autore e quindi, di conseguenza, ho scoperto la mia identità nascosta dietro al mio nom de plume. Nessun problema, non avevo scritto nulla che non fosse la verità di fondo, solo un po' romanzata. Però questo è il rischio che si corre. Ho comunque ottenuto il suo plauso ed il gradimento suo e della sua compagna, anch'ella coinvolta nella storia, per cui non sono incorso in alcun problema legale. Però, da allora cerco di stare molto, molto attento ai riferimenti.
E' inevitabile che dopo aver scritto 1.500 pagine circa, con pochi ritorni (ma quei pochi assolutamente apprezzati e graditissimi!) e qualche critica talvolta immeritata (ed il talvolta ci sta, il lettore ha quasi sempre ragione!) intervenga una pausa, un momento di stasi.
Tra l'altro, è passata l'estate, per quest'anno molto intensa ed impegnativa per le numerose attività svolte e per cogenti impegni familiari , e si sa, d'estate si esce, si sta di più con gli amici... tutto tempo tolto alla scrittura.
Comunque, cercherò di fare del mio meglio per riprendere da dove ho lasciato "Relazioni pericolose" e nel completare la storia di Francesca I^, la mia prima moglie.
Ci provo.

Grazie per il supporto.
Paolo
Certamente il problema di dover "romanzare", sia per rendere il racconto interessante e fruibile, ed anche per evitare riferimenti troppo identificativi, porta a dubbi mentre si scrive: io ho raccontato storie in prima persona (più semplice riuscirci senza aver troppo da inventare, salvo l'attenzione alla privacy), che esperienze "di sponda", e lì anche io spesso mille dilemmi e dubbi sul ricucire assieme storie raccontate per chiacchiere e chat, dare loro la forma di narrazione e ricucire ed imbastire assieme per la fluidità ma dovendo spesso, ricorrere ad "inventare" , ma senza cadere ad enfatizzare troppo quelle parti meno oneste, lasciandole solo come unione....eh, non è facile!
E poi a differenza tua, devo dire di non essere un grande scrittore, ci provo. Come ho detto spesso, il mio voler scrivere nasce da 2 impulsi: il condividere idee ed esperienze con chi interessato, perchè le trovo interessanti e ne voglio parlare anche per trovare condivisione che nella realtà difficilmente potrei trovare, ed anche per piacere personale di riviverle a distanza di tempo mentre ne narro.
Ed anche io non ho grandissimo seguito, sicuramente sia per le tematiche che per il mio stile spesso zoppicante... ma questo rende i seppur pochi "likes" ed interventi, ancora più preziosi dei vari e descritti da @Grandel "wow fico, seguo, dacci i piedini, metti foto,MMMMMMM, TROIONAAA!!!" etc.... :)

Quanto al prendere del cazzzaro, vabbè.... a casa son tutti masterchef perchè guardano Cannavacciulo, qui tutti detective e prsicologi, che vedono l'angolino di una presa "chiaramente di fabbricazione patagonica" o che qualsiasi cosa raccontata fuori dagli schemi, la bollano col fare da Freud come impossibile e fantasiosa stronzata (insomma, tutti dovremmo scrivere della scopata in camera con la fidanzata/moglie dopo una giornata di lavoro... ma 1) che ne dovrei scrivere a fare? e 2) ma che ci fa 'sta gente in questo sito, se per loro ogni situazione erotica o sessuale può solo limitarsi ai canoni biblici?). Mah vabbè, che si fottano. 🤷‍♂️ In principio discutevo, me la prendevo e mi infervoravo, spiegavo e peroravo, ma poi sticazzi, è inutile. Tantoil diploma da "detective sgamacazzari" non glie lo si leva....
 
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ks421

Guest
...purtroppo hai ragione.
Da quando ho avuto problemi con un "utente" di questo sito, ho smesso di scrivere e, complici una serie di problemi personali, mi si è inaridita la fonte di ispirazione che mi aiutava nel romanzare le storie,
Ho provato a raccontare i fatti in maniera semplice, lineare, senza fronzoli, ma alla fine mi sono reso conto che sarebbe stato uguale scrivere "Sono andato a casa di X, ci siamo baciati, l'ho presa, ci siamo spogliati, coricati sul letto, ci siamo un po' leccati un po' accarezzati e poi abbiamo scopato fino a che non siamo venuti, prima lei e poi io. E' stato bellissimo."
Guardo con gli occhi a puntare l'infinito la finestra con word aperto. Scrivo due righe che poi cancello perché penso "E se poi mi accusano di aver inventato? Forse questa sensazione è poco verosimile, questo lo ometto, questo lo salto, questo meglio di no, qui... figurati se ci credono."
E finisce che non scrivo nulla.

Ho due racconti imbastiti, sono relativi alla storia della mia prima moglie e della sua "conversione" all'altro sesso, che non riesco a portare avanti perché, ribadisco, so che molti mi accuserebbero di scrivere cazzate di fantasia. Ed io non voglio.

Colpa mia, senz'altro.
O forse no?

P.S.: per la prima volta lascio attiva la sottoscrizione al thread.
Reputo troppo importante l'argomento. Chissà, magari qualcuno potrebbe suggerirmi una "exit strategy" dall'empasse in cui mi trovo.

Ho letto il tuo intervento con molta attenzione; la frase che hai evidenziato è una sintesi di ciò che penso in riferimento a quanto scritto da chi ha aperto la discussione.
Quanto alla tua "exit strategy" direi che è molto semplice: te ne devi fregare. Tutto lì.
Il problema vero, semmai, se scrivi cose reali, cioè fai il cronista più che lo scrittore, è salvare capra e cavolo...
Gli Sherlock Holmes non mancano.
Quanto alla faccenda dei "ritorni" alla quale accenni in un altro post, direi che ti sei risposto da solo. Chi apprezza lo manifesta anche con commenti di poche parole.
Può succedere che qualcuno preferisca contattare privatamente, ha poco da spartire con la logica del sito ma lo capisco.
Post automatically merged:

"Come ho detto spesso, il voler scrivere nasce da 2 impulsi: il condividere idee ed esperienze con chi interessato, perchè le trovo interessanti e ne voglio parlare anche per trovare condivisione che nella realtà difficilmente potrei trovare, ed anche per piacere personale di riviverle a distanza di tempo mentre ne narro."

Questo, per quanto mi riguarda, è il punto chiave.
Le cose per chi scrive cose reali stanno proprio in quel modo.
La sintesi è perfetta, inutile aggiungere altro.
 

timassaggio

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Certamente il problema di dover "romanzare", sia per rendere il racconto interessante e fruibile, ed anche per evitare riferimenti troppo identificativi, porta a dubbi mentre si scrive: io ho raccontato storie in prima persona (più semplice riuscirci senza aver troppo da inventare, salvo l'attenzione alla privacy), che esperienze "di sponda", e lì anche io spesso mille dilemmi e dubbi sul ricucire assieme storie raccontate per chiacchiere e chat, dare loro la forma di narrazione e ricucire ed imbastire assieme per la fluidità ma dovendo spesso, ricorrere ad "inventare" , ma senza cadere ad enfatizzare troppo quelle parti meno oneste, lasciandole solo come unione....eh, non è facile!
E poi a differenza tua, devo dire di non essere un grande scrittore, ci provo. Come ho detto spesso, il mio voler scrivere nasce da 2 impulsi: il condividere idee ed esperienze con chi interessato, perchè le trovo interessanti e ne voglio parlare anche per trovare condivisione che nella realtà difficilmente potrei trovare, ed anche per piacere personale di riviverle a distanza di tempo mentre ne narro.
...devo dire che le Stanze di Gelonizzo mi hanno attizzato... ma anche "L'amica strana" (a proposito, ma poi te la sei trombata o no?") e, soprattutto, i quadri in "La mia storia con mamma".
Ognuno ha il proprio stile, io ad esempio so di essere molto prolisso e certe volte esagero con le digressioni su particolari poco significativi ai sensi della storia, ma talvolta mi serve per focalizzare meglio i ricordi legati, per l'appunto, a quella situazione, a quel vestito, a quella faccia...
Ed anche io non ho grandissimo seguito, sicuramente sia per le tematiche che per il mio stile spesso zoppicante... ma questo rende i seppur pochi "likes" ed interventi, ancora più preziosi dei vari e descritti da @Grandel "wow fico, seguo, dacci i piedini, metti foto,MMMMMMM, TROIONAAA!!!" etc.... :)
Ecco, ho sempre provato fastidio verso chi chiede con insistenza "ma una fotina?" quasi lo stesso Phica non fosse pieno "ad abundantiam" di foto di fiche in tutte le possibili variazioni. Ma nulla, se non c'è la foto non c'è seguito. Sti' cazzi!!!
Quanto al prendere del cazzzaro, vabbè.... a casa son tutti masterchef perchè guardano Cannavacciulo, qui tutti detective e prsicologi, che vedono l'angolino di una presa "chiaramente di fabbricazione patagonica" o che qualsiasi cosa raccontata fuori dagli schemi, la bollano col fare da Freud come impossibile e fantasiosa stronzata (insomma, tutti dovremmo scrivere della scopata in camera con la fidanzata/moglie dopo una giornata di lavoro... ma 1) che ne dovrei scrivere a fare? e 2) ma che ci fa 'sta gente in questo sito, se per loro ogni situazione erotica o sessuale può solo limitarsi ai canoni biblici?). Mah vabbè, che si fottano. 🤷‍♂️ In principio discutevo, me la prendevo e mi infervoravo, spiegavo e peroravo, ma poi sticazzi, è inutile. Tantoil diploma da "detective sgamacazzari" non glie lo si leva....
Capisco il tuo punto di vista, e lo condivido.
Personalmente non sono attratto nè dall'incesto (forse quello tra fratello e sorella, di certo non tra madre e figlio o tra padre e figlia) nè dal genere scat/piss. Le ultime due mi fanno senso, non riesco ad apprezzarle e quindi evito di leggerne. Ma non avrete mai letto un mio commento in merito. Anzi, ho messo il mio personale like a chi si sforza di raccontare qualcosa di diverso, talmente strano da essere quasi stranamente vero.
Ma non sopporto i censori pronti a farsi una sega sulla foto fake della chiappona di turno (non mi riferisco ad alcuno in particolare, sia chiaro).
So che perderò due dei miei cinque lettori, me ne farò una ragione.

Alla prossima.
 
OP
Grandel

Grandel

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Che bello, questo thread nella sezione racconti sta diventando un racconto scritto a più mani, mi sembra sia la prima volta e questo grazie a @ks421 , a @timassaggio e grazie a @Use Less .
Vengo, dopo aver letto i vostri racconti, subito al nocciolo. Per me è “colpa” del lettore, quasi sempre. E lo dico io che oltre a scrivere tanti post ne leggo tantissimi di più.
Infatti il senso di questa discussione è nata appunto come un J’ Accuse verso quelli che leggono e non capiscono, oppure non leggono affatto.
Chiedetelo a @egia_72 che nel suo thread di 15 pagine ha dovuto rispondere in ogni pagina alla stessa domanda sull’eta’ della moglie che aveva scritto nel primo post!!!
I vostri contributi sono veramente costruttivi, d’altra parte la Vostra verve di scrittori vi ha preceduto in altri thread prima che in questo.
Sono molto legato ai vostri scritti. Di @ks421 ho imparato a conoscere Laura, con @timassaggio mi sono commosso al saluto finale a Francesca e con @Use Less quante risate con i suoi strambi amici ( a proposito tu come stai fisicamente? Rimesso in sesto?).
Però da lettore dico e vi dico di continuare. Se avete qualcosa da raccontare, continuate. Io ho poco o nulla, ci ho provato in chat a raccontare qualcosa di mie avventure ma ho sbagliato ascoltatore e lettore e ho smesso presto presto.
Ma Voi, che lo fate così bene, che avete così tanto che interessa, che può interessare, fatelo se ne avete tempo e voglia.
Ripeto, poca responsabilità a chi lo scrive un post, ma tanta a chi lo legge se quel post diventa la sua triste storia.
Il continuare a scrivere è anche una speranza, la speranza che qualcuno lo legga quel post e magari possa anche comprenderlo e capire qualcosa che prima non sapeva. E sapete, la speranza non muore (quasi) mai.
 
K

ks421

Guest
Ecco, ho sempre provato fastidio verso chi chiede con insistenza "ma una fotina?" quasi lo stesso Phica non fosse pieno "ad abundantiam" di foto di fiche in tutte le possibili variazioni. Ma nulla, se non c'è la foto non c'è seguito. Sti' cazzi!!!

L' argomento foto è un altro punto chiave.
Possono essere utili per tratteggiare un personaggio o una situazione.
Possono essere richieste in vari modi, trascuro ovviamente la categoria manfani & Co.
Personalmente a volte allego qualcosa, altre volte preferisco passarle in privato a chi ha gli strumenti per apprezzare.
Più in generale ci tengo a sottolineare che non si può e non si deve piacere a tutti; la ricerca del like a ogni post e a ogni costo è veramente squallida.
In passato ho dovuto ricordare a un lettore che ciò che scrivo lo riporto in versione cronista, non in veste di scrittore in cerca spasmodica di consensi.
Infine consiglio pacatamente a tutti di rileggere il post di apertura della discussione. È un gran bel promemoria per tutti, sia per chi è spesso sul sito, sia per chi come me lo è solo saltuariamente.
 
K

ks421

Guest
Che bello, questo thread nella sezione racconti sta diventando un racconto scritto a più mani, mi sembra sia la prima volta e questo grazie a @ks421 , a @timassaggio e grazie a @Use Less .
Vengo, dopo aver letto i vostri racconti, subito al nocciolo. Per me è “colpa” del lettore, quasi sempre. E lo dico io che oltre a scrivere tanti post ne leggo tantissimi di più.
Infatti il senso di questa discussione è nata appunto come un J’ Accuse verso quelli che leggono e non capiscono, oppure non leggono affatto.
Chiedetelo a @egia_72 che nel suo thread di 15 pagine ha dovuto rispondere in ogni pagina alla stessa domanda sull’eta’ della moglie che aveva scritto nel primo post!!!
I vostri contributi sono veramente costruttivi, d’altra parte la Vostra verve di scrittori vi ha preceduto in altri thread prima che in questo.
Sono molto legato ai vostri scritti. Di @ks421 ho imparato a conoscere Laura, con @timassaggio mi sono commosso al saluto finale a Francesca e con @Use Less quante risate con i suoi strambi amici ( a proposito tu come stai fisicamente? Rimesso in sesto?).
Però da lettore dico e vi dico di continuare. Se avete qualcosa da raccontare, continuate. Io ho poco o nulla, ci ho provato in chat a raccontare qualcosa di mie avventure ma ho sbagliato ascoltatore e lettore e ho smesso presto presto.
Ma Voi, che lo fate così bene, che avete così tanto che interessa, che può interessare, fatelo se ne avete tempo e voglia.
Ripeto, poca responsabilità a chi lo scrive un post, ma tanta a chi lo legge se quel post diventa la sua triste storia.
Il continuare a scrivere è anche una speranza, la speranza che qualcuno lo legga quel post e magari possa anche comprenderlo e capire qualcosa che prima non sapeva. E sapete, la speranza non muore (quasi) mai.

La tua è una presa di posizione forte che condivido pienamente sulla categoria dei "lettori", ma per ciò che mi riguarda sono in una situazione particolare. Lo spiegherò alla fine senza tanti giri di parole.
In genere scrivo dei post quando mi va, a volte ho aperto delle discussioni, a volte mi limito a leggere, spesso sparisco anche per lunghi periodi.
Come scrittore, o meglio come cronista, ho cercato e cerco tutt' ora di condividere una storia molto speciale che abbraccia un periodo di circa 15 anni fino al presente.
Non sono ossessionato da like e/o riscontri per 2 motivi. Primo per carattere, secondo ho piena consapevolezza che sto riportando una storia diversa da tutte le altre e che proprio per questo sarebbe molto stupido da parte mia pensare che possa piacere a un pubblico numeroso.
 
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timassaggio

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Che bello, questo thread nella sezione racconti sta diventando un racconto scritto a più mani, mi sembra sia la prima volta e questo grazie a @ks421 , a @timassaggio e grazie a @Use Less .
Vengo, dopo aver letto i vostri racconti, subito al nocciolo. Per me è “colpa” del lettore, quasi sempre. E lo dico io che oltre a scrivere tanti post ne leggo tantissimi di più.
Infatti il senso di questa discussione è nata appunto come un J’ Accuse verso quelli che leggono e non capiscono, oppure non leggono affatto.
Chiedetelo a @egia_72 che nel suo thread di 15 pagine ha dovuto rispondere in ogni pagina alla stessa domanda sull’eta’ della moglie che aveva scritto nel primo post!!!
I vostri contributi sono veramente costruttivi, d’altra parte la Vostra verve di scrittori vi ha preceduto in altri thread prima che in questo.
Sono molto legato ai vostri scritti. Di @ks421 ho imparato a conoscere Laura, con @timassaggio mi sono commosso al saluto finale a Francesca e con @Use Less quante risate con i suoi strambi amici ( a proposito tu come stai fisicamente? Rimesso in sesto?).
Ho riletto al volo il tuo racconto su Laura. Ricordavo di averne già goduto prima ed apprezzato la tua prosa asciutta, scorrevole, gradevolissima. Non avevo fatto caso al fatto che avessi utilizzato il personaggio di Laura di @ks421 (piuttosto, non trovo più i tuoi racconti, ricordo della sua preparazione atletica con un allenatore, del piacere insito nel cercare di raggiungere e superare il proprio limite ogni volta...), ma leggendo il commento dell'autore originale, riconosco anch'io la qualità dell'immedesimazione.
Quindi, caro @Grandel, non dire che non sei capace... Tu puoi dare lezioni di stile alla gran parte di noi, qui.
Però da lettore dico e vi dico di continuare. Se avete qualcosa da raccontare, continuate. Io ho poco o nulla, ci ho provato in chat a raccontare qualcosa di mie avventure ma ho sbagliato ascoltatore e lettore e ho smesso presto presto.
Sei un grande analizzatore di caratteri.
Mi piacerebbe leggere il tuo pensiero su qualcuno dei miei personaggi... ;)
Ma Voi, che lo fate così bene, che avete così tanto che interessa, che può interessare, fatelo se ne avete tempo e voglia.
Ripeto, poca responsabilità a chi lo scrive un post, ma tanta a chi lo legge se quel post diventa la sua triste storia.
Il continuare a scrivere è anche una speranza, la speranza che qualcuno lo legga quel post e magari possa anche comprenderlo e capire qualcosa che prima non sapeva. E sapete, la speranza non muore (quasi) mai.
Guarda, mi sono rimesso a scrivere giusto ieri. Oggi ho composto quattro o cinque cartelle word dopo averne cassate dodici.
Vedremo cosa esce fuori.
Devo trovare nuove energie dentro me, sinceramente credevo di aver chiuso con la narrativa erotica.
Grazie dei bellissimi pensieri.
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Non sono ossessionato da like e/o riscontri per 2 motivi. Primo per carattere, secondo ho piena consapevolezza che sto riportando una storia diversa da tutte le altre e che proprio per questo sarebbe molto stupido da parte mia pensare che possa piacere a un pubblico numeroso.
Sinceramente, nemmeno io sono ossessionato dai like. Devo però riconoscere che il ricevere un cenno di apprezzamento, una critica sincera, una carezza dell'anima, sono di forte stimolo per chi crea.
Almeno, questo è ciò che penso.
 
K

ks421

Guest
Ho riletto al volo il tuo racconto su Laura. Ricordavo di averne già goduto prima ed apprezzato la tua prosa asciutta, scorrevole, gradevolissima. Non avevo fatto caso al fatto che avessi utilizzato il personaggio di Laura di @ks421 (piuttosto, non trovo più i tuoi racconti, ricordo della sua preparazione atletica con un allenatore, del piacere insito nel cercare di raggiungere e superare il proprio limite ogni volta...), ma leggendo il commento dell'autore originale, riconosco anch'io la qualità dell'immedesimazione.
Quindi, caro @Grandel, non dire che non sei capace... Tu puoi dare lezioni di stile alla gran parte di noi, qui.

Sei un grande analizzatore di caratteri.
Mi piacerebbe leggere il tuo pensiero su qualcuno dei miei personaggi... ;)

Guarda, mi sono rimesso a scrivere giusto ieri. Oggi ho composto quattro o cinque cartelle word dopo averne cassate dodici.
Vedremo cosa esce fuori.
Devo trovare nuove energie dentro me, sinceramente credevo di aver chiuso con la narrativa erotica.
Grazie dei bellissimi pensieri.
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Sinceramente, nemmeno io sono ossessionato dai like. Devo però riconoscere che il ricevere un cenno di apprezzamento, una critica sincera, una carezza dell'anima, sono di forte stimolo per chi crea.
Almeno, questo è ciò che penso.

La Laura descritta da Grandel è prodigiosa per più motivi, ed è chiaro a tutti che il signore in questione abbia stile e creatività. Aggiungerei anche che nel caso specifico ha centrato, e quindi capito, il personaggio da tutti I punti di vista.

Ciò che scrivi su like e riscontri vari è più che condivisibile. Anzi la tua è una analisi nobile, che vola in alto.
Il mio riferimento riguarda ciò che pubblico nella sezione racconti.
La mia è una storia fuori da tutte le regole, border line per certi versi, una sorta di diario di una vita estrema.
In passato sono stato accusato di essere un cazzaro al contrario, cioè di raccontare qualcosa e di tenere nascosto tutto il resto...
Al momento rimasi perplesso, ma adesso mi rendo conto che anche quello fa parte delle regole del gioco.
Per lo stesso motivo critiche o indifferenza non mi toccano e non mi feriscono. E non perché mi considero superiore o cose del genere, semplicemente perché la mia storia è diversa dalle altre perché racconta una vita diversa dalle altre.
 

timassaggio

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... semplicemente perché la mia storia è diversa dalle altre perché racconta una vita diversa dalle altre.
Ognuno di noi porta qui la sua storia, la sua vita, le sue esperienze, siano esse narrate brutalmente o romanzate.
Io ho deciso di portare la mia storia, probabilmente un po' diversa da quella degli altri, raccontandola dal punto di vista erotico.

Le mie due Francesca mi hanno dato molto, sarebbe riduttivo e profondamente ingiusto raccontarle solo attraverso il sesso.

La prima, madre dei miei figli, mi ha fatto conoscere il sesso estremo, portandomi su sentieri prima inesplorati, poi verso la conflagrazione del nostro rapporto.

La seconda è stata colei che mi ha ricostruito, che mi ha ridato la gioia di vivere, uno scopo nella vita, la pace interiore, il Godimento supremo. Poi, purtroppo le cose sono andate come sono andate. Mais c'est la vie...

Però spesso mi domando a quale delle due Francesca sia stato più legato.
Intendo, io ancora ricordo l'emozione di tenere in braccio mia figlia e l'Amore che ho provato verso colei che me l'ha donata. Così come le sono profondamente grato per avermi dato anche un figlio maschio, sangue del mio sangue, portatore della mia eredità e del nome di famiglia. Ricorderò in eterno ciò che provai in quei giorni in clinica in attesa dell'intervento cesareo, la paura che lei morisse, o che i figli soffrissero, la riconoscenza per avermi reso padre e l'amore per aver sacrificato se stessa nella maternità.
Eppure, non riesco a perdonarle di avermi scaricato per una donna.
Spero leggerete presto questa parte che non ho ancora narrato, ma che tanto ha inciso sulla mia personalità e sulla mia misoginia, almeno fino a che non ho conosciuto Lei, colei per la quale mi sarei immolato.
E si, raccontare storie di amore su Phica è quantomeno curioso.
Ma chi ha detto che dietro un grande amore non ci possa essere anche dell'ottimo sesso?
 
K

ks421

Guest
"Ognuno di noi porta qui la sua storia, la sua vita, le sue esperienze, siano esse narrate brutalmente o romanzate."

Questa è una buona sintesi perché le cose stanno proprio in quel modo.
Per quanto mi riguarda, poi chiudo, nei racconti mi sono limitato a cambiare ciò che doveva esserlo per ovvie ragioni (sequenza temporale, nomi, luoghi, cose troppo precise in genere).
A chi, pubblicamente o privatamente, ha cercato dei riscontri sul "dove" ho sempre suggerito di immaginare i fatti dove riteneva più opportuno.
 

LesterMalvo

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Anche io ho scritto qualche storia del mio vissuto all'inizio e ho capito di essere ancora molto acerbo dal punto di vista della scrittura, infatti i miei post non hanno avuto molto successo.
Credo che questo sia dovuto anche al fatto che una cosa che per me magari è molto trasgressiva per altri magari non è nulla di speciale e viceversa.
 
K

ks421

Guest
Anche io ho scritto qualche storia del mio vissuto all'inizio e ho capito di essere ancora molto acerbo dal punto di vista della scrittura, infatti i miei post non hanno avuto molto successo.
Credo che questo sia dovuto anche al fatto che una cosa che per me magari è molto trasgressiva per altri magari non è nulla di speciale e viceversa.

Non ho avuto modo di leggere ciò che scrivi ma confondere popolarità, successo e cose del genere con la qualità è (secondo me) fuorviante.
Tendenzialmente nella massa trovi giocoforza la banalità, il conformismo.
 
OP
Grandel

Grandel

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Guarda, rischio di far passare un messaggio molto brutto ma il più delle volte le cose stanno in quel modo.
Grandel, a mio avviso, quando attribuisce al "lettore" in quanto tale la "colpa" esprime sostanzialmente lo stesso concetto in modo meno brutale.
Poi ovviamente ogni caso è da valutare singolarmente.
Esatto!!!
Non vorrei che si scambiassero i “like” come gli unici indicatori, non lo sono, non lo saranno mai.
Il mio concetto di “triste storia di un post” è il riflesso, lo ribadisco, della “tristezza” del lettore. Ed è per questo che gli attribuisco buona parte, se non tutta, della colpa.
Leggo, con piacere, analisi, approfondimenti, anche complimenti. Questi sono basati, se non mi sbaglio, su un’attenta lettura di quanto scritto in primis e della sua comprensione. Questi due aspetti NON significano condivisione del concetto però. Si può e si deve anche dissentire, ma solo se si ha capito esattamente quanto postato dal suo autore.
I racconti sono più complicati dei semplici e rapidi messaggi che chiamo SMSessaggi. Però, vedi l’ultimo di @timassaggio , alcune volte hanno la loro logica e sensatezza. A patto che si legga, ancora una volta, il pregresso.
In questo sito i like o le risposte misurano il grado di gradimento e sono quasi gli unici strumenti che possono far felice un post che tristemente può perdersi “come una lacrima nella pioggia” (cit)
 

Andy1976

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Ho riletto al volo il tuo racconto su Laura. Ricordavo di averne già goduto prima ed apprezzato la tua prosa asciutta, scorrevole, gradevolissima. Non avevo fatto caso al fatto che avessi utilizzato il personaggio di Laura di @ks421 (piuttosto, non trovo più i tuoi racconti, ricordo della sua preparazione atletica con un allenatore, del piacere insito nel cercare di raggiungere e superare il proprio limite ogni volta...), ma leggendo il commento dell'autore originale, riconosco anch'io la qualità dell'immedesimazione.
Quindi, caro @Grandel, non dire che non sei capace... Tu puoi dare lezioni di stile alla gran parte di noi, qui.

Sei un grande analizzatore di caratteri.
Mi piacerebbe leggere il tuo pensiero su qualcuno dei miei personaggi... ;)

Guarda, mi sono rimesso a scrivere giusto ieri. Oggi ho composto quattro o cinque cartelle word dopo averne cassate dodici.
Vedremo cosa esce fuori.
Devo trovare nuove energie dentro me, sinceramente credevo di aver chiuso con la narrativa erotica.
Grazie dei bellissimi pensieri.
Post automatically merged:


Sinceramente, nemmeno io sono ossessionato dai like. Devo però riconoscere che il ricevere un cenno di apprezzamento, una critica sincera, una carezza dell'anima, sono di forte stimolo per chi crea.
Almeno, questo è ciò che penso.
Ciao Timassaggio, è la prima volta che scrivo un commento nella categoria Racconti Erotici, che peraltro è quella che seguo di più. Ti reputo una delle 2 penne migliori su questo forum, assieme ad Enfant Terrible. Conosco Roma benino, ci sono stato più di qualche volta e ti posso dire che leggendoti mi sembra di essere là, tra Prati e Vigna Clara. Mi rivedo precisamente tutti i luoghi che descrivi ed è la cosa che preferisco dei tuoi racconti, assieme alle descrizioni "sociali" della Capitale, che dimostrano chiaramente un punto di osservazione da insider che pochi possono avere. Poi ammetto che la fine della storia con la seconda Francesca mi ha fatto versare una lacrimuccia, cosa che non pensavo possibile su un forum come questo. Infine, le vostre peripezie giovanili sul terrazzo greco... wow!
Se qualcuno ha da ridire su quello che scrivi e come lo scrivi, ricorda sempre cosa diceva il nostro Sommo Poeta: "non ti curar di loro, ma guarda e passa". Grandel ha ragione, il problema sono certi lettori, non certo persone come te che perdono tempo per scrivere, controllare, correggere, le loro storie solo per noi. Prosegui così, che se certi lettori sono dei minus habentes non è colpa tua.
Aspetto con ansia il tuo prossimo scritto. Grazie in anticipo!
 

timassaggio

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Non vorrei che si scambiassero i “like” come gli unici indicatori, non lo sono, non lo saranno mai.
Il mio concetto di “triste storia di un post” è il riflesso, lo ribadisco, della “tristezza” del lettore. Ed è per questo che gli attribuisco buona parte, se non tutta, della colpa.
[...]
In questo sito i like o le risposte misurano il grado di gradimento e sono quasi gli unici strumenti che possono far felice un post che tristemente può perdersi “come una lacrima nella pioggia” (cit)

Guarda, rischio di far passare un messaggio molto brutto ma il più delle volte le cose stanno in quel modo.
Grandel, a mio avviso, quando attribuisce al "lettore" in quanto tale la "colpa" esprime sostanzialmente lo stesso concetto in modo meno brutale.
Poi ovviamente ogni caso è da valutare singolarmente.

Vorrei esprimere un concetto "crudo".

Chi scrive seriamente (ed io NON faccio parte di questa categoria!) e pubblica sui siti specializzati o tramite Amazon, pubblica per il mercato gratuito, lo fa per essere letto da un pubblico potenzialmente enorme e sa che prima o poi, se il suo lavoro vale, troverà chi gli permetterà di guadagnare qualche soldino. Alcuni diventano revisori/correttori di bozze, altri ghost writers, ma pochi riescono a sfondare.

Chi invece scrive racconti erotici è in quella terra di nessuno, presidiata da pochi. Non lo fa per soldi (in Italia si legge pochissimo e la letteratura erotica è talmente di nicchia da essere pressoché sconosciuta agli editori) ma solo per passione. E deve fare una scelta di campo.
Se vuole rimanere nell'erotismo, deve rinunciare alle scene pruriginose, quelle al limite della pornografia, e limitarsi a suggerire situazioni fermandosi prima della loro descrizione; ma questo mal si adatta a siti come Phica.
Se invece decide di superare quel limite, automaticamente è un pornografo, perchè in Italia questa è la definizione che si attribuisce a chi scrive dettagliatamente del sesso.

E qui dove siamo ospitati, l'utente medio è un fruitore di pornografia, non accetta quell'erotismo fine al quale, ad esempio, @EnfantTerrible si è limitato nelle sue prime pagine. Anzi, proprio lui ha chiesto ai lettori: "Volete che continui così o preferite che descriva anche del sesso?" ottenendo (anche da parte mia, non lo nego!), un via libera a pagine più spinte.
Ma quando la maggior parte degli utenti, dopo che hai sudato per descrivere situazioni, trovare le giuste atmosfere, garantire consequenzialità e congruità dei fatti, insomma, dopo aver cercato di offrire un 'prodotto' valido, vengono a chiederti "ma una fotina?" oppure quando vengono a farti le pulci perchè hai scelto il tag "racconto reale" (per me una stupidaggine che dovrebbe essere corretta quanto prima), ecco allora che ti cadono le braccia e ti domandi: ma chi me lo fa fare?

Poi ricevi commenti come questo di @progno (che ringrazio pubblicamente!) e ti viene voglia di andare avanti.
Ciao Timassaggio, è la prima volta che scrivo un commento nella categoria Racconti Erotici, che peraltro è quella che seguo di più. Ti reputo una delle 2 penne migliori su questo forum, assieme ad Enfant Terrible. Conosco Roma benino, ci sono stato più di qualche volta e ti posso dire che leggendoti mi sembra di essere là, tra Prati e Vigna Clara. Mi rivedo precisamente tutti i luoghi che descrivi ed è la cosa che preferisco dei tuoi racconti, assieme alle descrizioni "sociali" della Capitale, che dimostrano chiaramente un punto di osservazione da insider che pochi possono avere. Poi ammetto che la fine della storia con la seconda Francesca mi ha fatto versare una lacrimuccia, cosa che non pensavo possibile su un forum come questo. Infine, le vostre peripezie giovanili sul terrazzo greco... wow!
Se qualcuno ha da ridire su quello che scrivi e come lo scrivi, ricorda sempre cosa diceva il nostro Sommo Poeta: "non ti curar di loro, ma guarda e passa". Grandel ha ragione, il problema sono certi lettori, non certo persone come te che perdono tempo per scrivere, controllare, correggere, le loro storie solo per noi. Prosegui così, che se certi lettori sono dei minus habentes non è colpa tua.
Aspetto con ansia il tuo prossimo scritto. Grazie in anticipo!
Non sono i like che ti spingono a scrivere, a continuare; è il sapere che ci sono persone che apprezzano e che leggono con attenzione e con passione.
Avevo pensato di riscrivere Paolo e Francesca 10 anni dopo togliendo una serie di descrizioni delle scene di sesso e di tentare di pubblicarlo, ma poi ho pensato che sarebbe stato come cancellare parte dei ricordi, eliminare una delle motivazioni che mi hanno spinto a scrivere ed a pubblicare qui.

E sono le discussioni come questa (sono oltre 2000 le visualizzazioni! e dubito che chi non sia interessato si soffermi a rileggere al successivo messaggio!) che mi stimolano ancora di più, perchè mi suggeriscono che forse il lettore medio di Phica non è quello che chiede le fotine...

Comunque, grazie a tutti ma in particolare a @Grandel che ha aperto questa interessante e bellissima discussione.
Paolo

P.S.: mi piacerebbe che anche gli altri Autori che tanto contribuiscono all'area dei racconti erotici esprimessero il loro pensiero...
 

Use Less

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P.S.: mi piacerebbe che anche gli altri Autori che tanto contribuiscono all'area dei racconti erotici esprimessero il loro pensiero...
Sto elaborando come scivere, per rispondere a te, @Grandel e @ks421. Per non strafalcionare al mio solito e poi dover partire con correzioni e aggiunte come di consueto! 😁
 

Andy1976

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Sto elaborando come scivere, per rispondere a te, @Grandel e @ks421. Per non strafalcionare al mio solito e poi dover partire con correzioni e aggiunte come di consueto! 😁
Ieri ho scritto che Timassaggio e Enfant Terrible in questo momento sono le due penne migliori su R.E. di Phica. Ho colpevolmente dimenticato di citarti... adoro il tuo stile simil-Trainspotting. Per me sei l'Irvine Welsh della Val d'Ossola!
 

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