MROBERTI
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Il limite tra realtà e fantasia è, a volte, un qualcosa di impercettibile.
La storia che sto per raccontarvi vede per protagonisti me (M) e mia moglie (V).
Il racconto l’ho catalogato come “di fantasia” perché, partendo da alcune situazioni reali e realmente accadute, ho aggiunto quel qualcosa in più che la mia fantasia avrebbe voluto si realizzasse.
A voi decidere cosa per voi è reale e cosa non lo è, comunque spero che il racconto sia di vostro gradimento e appagante.
Io e V stiamo insieme da quasi 30 anni (14 di fidanzamento e 15 di matrimonio), abbiamo 3 figli (tre maschietti) e abbiamo rispettivamente 50 e 46 anni.
Stiamo insieme da praticamente una vita, una vita vissuta solo noi due, senza mai una scappatella.
Negli ultimi anni, complice i figli ormai adolescenti, e un po’ di abitudine, il nostro rapporto è andato via via appiattendosi in tutti i sensi, anche dal punto di vista sessuale.
Rapporti veloci, rubati (vista la presenza dei figli) e mai realmente appaganti, o almeno non più.
Tutto andava avanti così, fino al 2021, quando la fine della reclusione forzata da pandemia ci ha permesso di tornare a muoverci più o meno liberamente.
Per me è stata una boccata d’ossigeno (ma credo anche per V).
Quel menage familiare iniziava a soffocarmi soprattutto perché, con i figli sempre in casa, i nostri rapporti si erano diradati sempre di più fino a diventare una vera e propria eccezione alla vita normale.
Non volendo perdere completamente mia moglie ho pensato di fare qualcosa per noi, per vedere di riprendere il rapporto di coppia.
Era metà novembre e ho deciso di prenotare una settimana in un Hotel con spa e centro massaggi.
Un Hotel dove andare con la famiglia per rilassarsi e dove, anche i figli (di 18, 16 e 15), potessero avere i loro spazi (e lasciarci finalmente in pace) e passare le giornate.
Comunico la cosa a tutti e la cosa non sembra dispiacere, tanto che V mi dice:
“Forse potremmo trovare un po’ di tempo per noi e per rilassarci”
Era quello che volevo sentirmi dire, completo la prenotazione e ci prepariamo alla partenza, fissata per il 15/11/2021.
In casa eravamo tutti euforici, nessuno di noi aveva la più pallida idea di quello che ci sarebbe capitato da lì a pochi giorni.
[automerge]1683579622[/automerge]
Lunedì 15/11 – L’arrivo
Partiamo da casa prestissimo, non volevamo perderci neppure un giorno di quella settimana in montagna.
Alle 09:00 siamo già arrivati, scarichiamo la macchina e prendiamo possesso delle due camere comunicanti che ho prenotato (una per me e V e una per i nostri figli).
Entrati in camera i più contenti sembravano i figli, soli e senza noi tra i piedi, mentre V era tutto un lamento.
V: “lo so che sono comunicanti ma non potevamo stare tutti assieme?”
V: “E se la notte hanno bisogno?”
Era una lagna continua tanto che dopo dieci minuti le ho detto:
“Ma vuoi goderti questa ca..o di vacanza o no? Hai intenzione di assillarci ogni minuto di ogni giorno?”
Sistemiamo i bagagli senza dirci altro (si comincia bene, penso io) e andiamo a vedere la spa.
Ci infiliamo il costume, indossiamo l’accappatoio e usciamo. I figli erano già scesi nella sala giochi/biliardo.
La spa era poco frequentata, il periodo non era proprio di altissima stagione, questo ci permetteva di godere a pieno di ogni confort.
Mentre eravamo in acqua le dico:
“Sai, compreso nel prezzo ci sono un massaggio a pomeriggio per ognuno di noi. Sono un po’ teso, non ne ho mai fatti”
V: “Tranquillo io spesso andavo al centro vicino casa e la ragazza che lavora li riusciva a rimettermi al mondo. Tornavo a casa completamente rigenerata”
Usciti dalla piscina entriamo in sauna e concludiamo la mattinata sdraiati su due lettini sorseggiando una tisana rilassante.
V: “Torniamo in camera? Mi sto rilassando troppo non vorrei addormentarmi” e ride
Penso di capire e mi affretto a assecondarla.
Entriamo in camera, i figli sono ancora giù, mi avvicino e slaccio l’accappatoio.
E seni di V dentro il costume sembravano chiedermi di liberarli.
V ha una quinta di seno, quando era giovane erano sode come noci di cocco, con il tempo e le gravidanze hanno iniziato a rilassarsi ma sono sempre fantastici.
Due areole grandi con al centro due bottoni mediamente grandi che sembrano chiederti di essere succhiati.
Sono eccitatissimo ma lei come sempre mi smonta:
V: “Ho detto che sono stanca, non ho detto che avevo voglia. Capisci sempre cosa vuoi tu e non pensi a altro”
Parte una discussione epocale, aveva il coraggio di accusarmi di pensare sempre a scopare quando in due mesi l’avevamo fatto tre volte? Ero fuori di me tanto da uscire sbattendo la porta e dicendole:
“Dormi, così almeno non mi rompi le pa..e.”
Torno per pranzo, V è ancora nera, mangiamo e torniamo in camera.
Non voglio rovinarmi le ferie, inizio a scusarmi e lei un po’ si ammorbidisce.
Sono le 16, l’ora dei massaggi.
Scendiamo giù in accappatoio e costume e ci mettiamo a sedere su delle sedie in un corridoio.
Di fronte a noi una serie di porte molto vicine (la prima aveva il numero 1, la seconda niente e la terza il numero 2, poi la 3 un'altra senza numero e l’ultima con il 4), penso che le stanze non debbano essere troppo grandi.
Dalla porta numero 2 esce una ragazza non male, nella media, ci guarda e indicando mia moglie le dice:
R: “Lei è la signora V?”
V: “Si sono io”
R: “Sono R, venga che iniziamo il massaggio”
Rimango da solo per non più di 5 minuti, la porta 1 si apre e esce una ragazza.
Non credo ai miei occhi, avrà si e no 32 anni, alta 1,75.
Indossa un camice bianco fino al ginocchio che lasciava intravedere le gambe nude. Il seno intrappolato nel camice era notevole (almeno una quarta) ancora bello sodo vista l’età.
F: “Salve, sono F, ne deduco che lei sia il signor M.” e sorride.
“Beh penso proprio di si” guardandomi intorno.
F: “Si accomodi” e mi fa cenno di entrare.
La stanza è grande più del previsto, un lettino centrale e tutta una serie di mobili alle pareti con unguenti e essenze varie. In angolo una porta chiusa.
F mi dice di togliermi l’accappatoio e di sdraiarmi pancia in giù, sistemandomi il più comodamente possibile
All’improvviso le luci si fanno soffuse, F si avvicina e con voce sussurrante:
F: “adesso signor F chiuda gli occhi e si goda il massaggio”
Mi lascio andare, chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi. All’improvviso sento dell’olio caldo che scorre su di me, e le mani di F ancora più calde che iniziano a toccarmi.
Parte dai polpacci, con fare deciso ma molto dolce, sale fino alle cosce.
Quando arriva all’interno coscia sento un brivido e mi irrigidisco. Sotto il mio cazzo diventa di marmo.
F si avvicina al mio orecchio
F: “E’ la prima volta che fa un massaggio vero signor M?” la sua voce è un soffio di vento
Annuisco
F: “Si lasci andare, non pensi a niente”
Quel sussurro nell’orecchio e il suo profumo mi fanno eccitare ancora di più.
Le sue mani salgono sulla schiena e il collo…. Sono fuori di me dall’eccitazione.
Si ferma
F: “Signor M si giri”
Ero nel panico, mi giro nell’imbarazzo più totale.
F: “Non si preoccupi signor M, non è il primo a cui capita, è normale.
Il massaggio al petto e alle gambe è perfino più eccitante, l’eccitazione non accenna a calare.
Ogni tocco di F è un brivido che percorre tutta la mia schiena.
Ogni volta che si avvicina agli slip ho la tentazione di aprire gli occhi e saltargli addosso ma non posso.
Finito il massaggio sento F che si allontana, una porta si apre (capisco che è quella dell’angolo). F rientra, sento qualcosa che mi copre, un telo, F si avvicina
F: “Adesso si rilassi, appena se la sente può andare”.
Sento F andare verso la porta nell’angolo.
Aspetto 5 minuti e ho il coraggio di aprire gli occhi, sono solo.
Sono frastornato ma ancora eccitato, mi affretto a rivestirmi, esco e torno in camera.
V è sul letto in intimo, mi tolgo l’accappatoio e V vede l’eccitazione sotto il costume.
V: “Vai a farti la doccia che mi sa non ti ha rilassato molto il massaggio”
“Ma amore” cerco di avvicinarmi.
V: “Con ricominciare per favore, sono stanca, mi voglio godere il momento”
Preso dall’ira vado in bagno e esco subito. Vado al Bar a bere un aperitivo.
Al bancone vedo F, mi avvicino.
“Ciao”
F: “Già qui? Non si è rilassato molto signor M” ride….
Divento rosso in viso
“Chiedo ancora scusa per prima”
F: “Ma si figuri, le ho detto che è normale.”
“Forse sarà…..” ma cosa faccio le racconto i fatti miei?
F: “Sarà?”
“Problemi di coppia. Sono venuto qui per cercare di ritrovare un po’ di complicità e intimità ma mi sa che sto sbagliando tutto”
F: “Mi spiace, spero riesca a risolvere i suoi problemi”
“Lo spero anche io…..”
Iniziamo a parlare, il tempo scorre veloce, lei è bellissima, capelli mossi castano scuro, un tubino nero con gonna veramente corte.
Trucco appena accennato e un corpo da paura.
Sono rapito, non le stacco gli occhi di dosso.
A un certo punto F si alza, si è fatto tardi, mi saluta e si allontana.
F: “A domani signor M”
“Ma almeno adesso mi puoi dare del tu? Mi sento vecchio”
F: “Scusami, deformazione professionale. E comunque non sei vecchio” Sorride e se ne va
F: “A domani”.
Mio Dio che donna F, al solo pensiero di sentire di nuovo le sue mani sul mio corpo sento un fremito per tutto il corpo.
La guardo andare via, quel culo sodo fasciato da quel sottile strato di stoffa è una tortura per il mio cazzo.
Vabbè torniamo in camera, speriamo che la tempesta sia passata.
Salendo le scale per tornare da V penso che il primo giorno mi ha dato delle emozioni molto particolari ma non da chi mi sarei aspettato, chissà cosa accadrà domani.
Speriamo di aver fatto bene a venire qui…………..
La storia che sto per raccontarvi vede per protagonisti me (M) e mia moglie (V).
Il racconto l’ho catalogato come “di fantasia” perché, partendo da alcune situazioni reali e realmente accadute, ho aggiunto quel qualcosa in più che la mia fantasia avrebbe voluto si realizzasse.
A voi decidere cosa per voi è reale e cosa non lo è, comunque spero che il racconto sia di vostro gradimento e appagante.
Io e V stiamo insieme da quasi 30 anni (14 di fidanzamento e 15 di matrimonio), abbiamo 3 figli (tre maschietti) e abbiamo rispettivamente 50 e 46 anni.
Stiamo insieme da praticamente una vita, una vita vissuta solo noi due, senza mai una scappatella.
Negli ultimi anni, complice i figli ormai adolescenti, e un po’ di abitudine, il nostro rapporto è andato via via appiattendosi in tutti i sensi, anche dal punto di vista sessuale.
Rapporti veloci, rubati (vista la presenza dei figli) e mai realmente appaganti, o almeno non più.
Tutto andava avanti così, fino al 2021, quando la fine della reclusione forzata da pandemia ci ha permesso di tornare a muoverci più o meno liberamente.
Per me è stata una boccata d’ossigeno (ma credo anche per V).
Quel menage familiare iniziava a soffocarmi soprattutto perché, con i figli sempre in casa, i nostri rapporti si erano diradati sempre di più fino a diventare una vera e propria eccezione alla vita normale.
Non volendo perdere completamente mia moglie ho pensato di fare qualcosa per noi, per vedere di riprendere il rapporto di coppia.
Era metà novembre e ho deciso di prenotare una settimana in un Hotel con spa e centro massaggi.
Un Hotel dove andare con la famiglia per rilassarsi e dove, anche i figli (di 18, 16 e 15), potessero avere i loro spazi (e lasciarci finalmente in pace) e passare le giornate.
Comunico la cosa a tutti e la cosa non sembra dispiacere, tanto che V mi dice:
“Forse potremmo trovare un po’ di tempo per noi e per rilassarci”
Era quello che volevo sentirmi dire, completo la prenotazione e ci prepariamo alla partenza, fissata per il 15/11/2021.
In casa eravamo tutti euforici, nessuno di noi aveva la più pallida idea di quello che ci sarebbe capitato da lì a pochi giorni.
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Lunedì 15/11 – L’arrivo
Partiamo da casa prestissimo, non volevamo perderci neppure un giorno di quella settimana in montagna.
Alle 09:00 siamo già arrivati, scarichiamo la macchina e prendiamo possesso delle due camere comunicanti che ho prenotato (una per me e V e una per i nostri figli).
Entrati in camera i più contenti sembravano i figli, soli e senza noi tra i piedi, mentre V era tutto un lamento.
V: “lo so che sono comunicanti ma non potevamo stare tutti assieme?”
V: “E se la notte hanno bisogno?”
Era una lagna continua tanto che dopo dieci minuti le ho detto:
“Ma vuoi goderti questa ca..o di vacanza o no? Hai intenzione di assillarci ogni minuto di ogni giorno?”
Sistemiamo i bagagli senza dirci altro (si comincia bene, penso io) e andiamo a vedere la spa.
Ci infiliamo il costume, indossiamo l’accappatoio e usciamo. I figli erano già scesi nella sala giochi/biliardo.
La spa era poco frequentata, il periodo non era proprio di altissima stagione, questo ci permetteva di godere a pieno di ogni confort.
Mentre eravamo in acqua le dico:
“Sai, compreso nel prezzo ci sono un massaggio a pomeriggio per ognuno di noi. Sono un po’ teso, non ne ho mai fatti”
V: “Tranquillo io spesso andavo al centro vicino casa e la ragazza che lavora li riusciva a rimettermi al mondo. Tornavo a casa completamente rigenerata”
Usciti dalla piscina entriamo in sauna e concludiamo la mattinata sdraiati su due lettini sorseggiando una tisana rilassante.
V: “Torniamo in camera? Mi sto rilassando troppo non vorrei addormentarmi” e ride
Penso di capire e mi affretto a assecondarla.
Entriamo in camera, i figli sono ancora giù, mi avvicino e slaccio l’accappatoio.
E seni di V dentro il costume sembravano chiedermi di liberarli.
V ha una quinta di seno, quando era giovane erano sode come noci di cocco, con il tempo e le gravidanze hanno iniziato a rilassarsi ma sono sempre fantastici.
Due areole grandi con al centro due bottoni mediamente grandi che sembrano chiederti di essere succhiati.
Sono eccitatissimo ma lei come sempre mi smonta:
V: “Ho detto che sono stanca, non ho detto che avevo voglia. Capisci sempre cosa vuoi tu e non pensi a altro”
Parte una discussione epocale, aveva il coraggio di accusarmi di pensare sempre a scopare quando in due mesi l’avevamo fatto tre volte? Ero fuori di me tanto da uscire sbattendo la porta e dicendole:
“Dormi, così almeno non mi rompi le pa..e.”
Torno per pranzo, V è ancora nera, mangiamo e torniamo in camera.
Non voglio rovinarmi le ferie, inizio a scusarmi e lei un po’ si ammorbidisce.
Sono le 16, l’ora dei massaggi.
Scendiamo giù in accappatoio e costume e ci mettiamo a sedere su delle sedie in un corridoio.
Di fronte a noi una serie di porte molto vicine (la prima aveva il numero 1, la seconda niente e la terza il numero 2, poi la 3 un'altra senza numero e l’ultima con il 4), penso che le stanze non debbano essere troppo grandi.
Dalla porta numero 2 esce una ragazza non male, nella media, ci guarda e indicando mia moglie le dice:
R: “Lei è la signora V?”
V: “Si sono io”
R: “Sono R, venga che iniziamo il massaggio”
Rimango da solo per non più di 5 minuti, la porta 1 si apre e esce una ragazza.
Non credo ai miei occhi, avrà si e no 32 anni, alta 1,75.
Indossa un camice bianco fino al ginocchio che lasciava intravedere le gambe nude. Il seno intrappolato nel camice era notevole (almeno una quarta) ancora bello sodo vista l’età.
F: “Salve, sono F, ne deduco che lei sia il signor M.” e sorride.
“Beh penso proprio di si” guardandomi intorno.
F: “Si accomodi” e mi fa cenno di entrare.
La stanza è grande più del previsto, un lettino centrale e tutta una serie di mobili alle pareti con unguenti e essenze varie. In angolo una porta chiusa.
F mi dice di togliermi l’accappatoio e di sdraiarmi pancia in giù, sistemandomi il più comodamente possibile
All’improvviso le luci si fanno soffuse, F si avvicina e con voce sussurrante:
F: “adesso signor F chiuda gli occhi e si goda il massaggio”
Mi lascio andare, chiudo gli occhi e cerco di rilassarmi. All’improvviso sento dell’olio caldo che scorre su di me, e le mani di F ancora più calde che iniziano a toccarmi.
Parte dai polpacci, con fare deciso ma molto dolce, sale fino alle cosce.
Quando arriva all’interno coscia sento un brivido e mi irrigidisco. Sotto il mio cazzo diventa di marmo.
F si avvicina al mio orecchio
F: “E’ la prima volta che fa un massaggio vero signor M?” la sua voce è un soffio di vento
Annuisco
F: “Si lasci andare, non pensi a niente”
Quel sussurro nell’orecchio e il suo profumo mi fanno eccitare ancora di più.
Le sue mani salgono sulla schiena e il collo…. Sono fuori di me dall’eccitazione.
Si ferma
F: “Signor M si giri”
Ero nel panico, mi giro nell’imbarazzo più totale.
F: “Non si preoccupi signor M, non è il primo a cui capita, è normale.
Il massaggio al petto e alle gambe è perfino più eccitante, l’eccitazione non accenna a calare.
Ogni tocco di F è un brivido che percorre tutta la mia schiena.
Ogni volta che si avvicina agli slip ho la tentazione di aprire gli occhi e saltargli addosso ma non posso.
Finito il massaggio sento F che si allontana, una porta si apre (capisco che è quella dell’angolo). F rientra, sento qualcosa che mi copre, un telo, F si avvicina
F: “Adesso si rilassi, appena se la sente può andare”.
Sento F andare verso la porta nell’angolo.
Aspetto 5 minuti e ho il coraggio di aprire gli occhi, sono solo.
Sono frastornato ma ancora eccitato, mi affretto a rivestirmi, esco e torno in camera.
V è sul letto in intimo, mi tolgo l’accappatoio e V vede l’eccitazione sotto il costume.
V: “Vai a farti la doccia che mi sa non ti ha rilassato molto il massaggio”
“Ma amore” cerco di avvicinarmi.
V: “Con ricominciare per favore, sono stanca, mi voglio godere il momento”
Preso dall’ira vado in bagno e esco subito. Vado al Bar a bere un aperitivo.
Al bancone vedo F, mi avvicino.
“Ciao”
F: “Già qui? Non si è rilassato molto signor M” ride….
Divento rosso in viso
“Chiedo ancora scusa per prima”
F: “Ma si figuri, le ho detto che è normale.”
“Forse sarà…..” ma cosa faccio le racconto i fatti miei?
F: “Sarà?”
“Problemi di coppia. Sono venuto qui per cercare di ritrovare un po’ di complicità e intimità ma mi sa che sto sbagliando tutto”
F: “Mi spiace, spero riesca a risolvere i suoi problemi”
“Lo spero anche io…..”
Iniziamo a parlare, il tempo scorre veloce, lei è bellissima, capelli mossi castano scuro, un tubino nero con gonna veramente corte.
Trucco appena accennato e un corpo da paura.
Sono rapito, non le stacco gli occhi di dosso.
A un certo punto F si alza, si è fatto tardi, mi saluta e si allontana.
F: “A domani signor M”
“Ma almeno adesso mi puoi dare del tu? Mi sento vecchio”
F: “Scusami, deformazione professionale. E comunque non sei vecchio” Sorride e se ne va
F: “A domani”.
Mio Dio che donna F, al solo pensiero di sentire di nuovo le sue mani sul mio corpo sento un fremito per tutto il corpo.
La guardo andare via, quel culo sodo fasciato da quel sottile strato di stoffa è una tortura per il mio cazzo.
Vabbè torniamo in camera, speriamo che la tempesta sia passata.
Salendo le scale per tornare da V penso che il primo giorno mi ha dato delle emozioni molto particolari ma non da chi mi sarei aspettato, chissà cosa accadrà domani.
Speriamo di aver fatto bene a venire qui…………..