paletto77

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Finalmente una vacanza estiva senza figli. Da quanto tempo non ce ne andavamo via per un po’ senza dover pensare costantemente ai figli? Decisamente troppo tempo.

Quell’anno con Manuela abbiamo fatto un tour itinerante della Croazia che ci ha portato a visitare la costa croata partendo da Spalato per risalirla tutta fino al rientro in Italia.

Liberi di muoverci non avevamo orari o destinazioni precise da raggiungere. In altre parole, decidevamo cosa fare giorno per giorno. Uno di questi giorni decidiamo di fermarci in un bellissimo paesino, di cui adesso non ricordo proprio il nome. Abbiamo preso una stanza in un piccolo B&B e dopo aver indossato i costumi da bagno ce ne siamo andati in spiaggia.

Purtroppo il tempo quel giorno non era bellissimo, ma faceva comunque caldo e di tanto in tanto il Sole faceva capolino tra le nuvole, quindi non abbiamo rinunciato ad andare in spiaggia, con il risultato che era tutta per noi. Mentre ci davamo la crema solare mi guardai intorno e osservai per bene la spiaggia. Saranno stati non più di 300 metri di costa, infatti non era grande, ma era ben isolata da una fitta boscaglia tra la spiaggia e la strada. La sabbia era un ciottolato di sassolini molto fini e tendenti al beige. L’acqua pulita e cristallina. Sul bordo della spiaggia che dava sul boschetto c’erano anche una serie di tavoli da picnic. Insomma, una bella spiaggia e oggi era tutta per noi.

Dopo aver finito i preparativi io mi buttai in acqua prendendo la rincorsa, Manuela, freddolosa com’è si bagnò appena le caviglie per poi tornare al telo e sdraiarsi per catturare ogni singolo raggio di Sole.

Mi stavo godendo l’acqua e il suo silenzio, guardavo la mia Manuela stesa sulla spiaggia a godersi il relax. Un movimento catturò la mia attenzione al bordo di sinistra della spiaggia, infatti un uovo aveva appena attraversato la boscaglia per accedere alla spiaggia. “Peccato” pensai, adesso non è più tutta nostra e ritornai a pensare ai fatti miei.

Osservai il nuovo arrivato che mi vide subito (sarò stato a non più di 50 metri dalla riva) e mi fece un cenno di saluto alzando e agitando una mano nella mia direzione. Io rispondo alla sua cortesia. Tornai a guardare Manuela, che non si era accorta di niente, probabilmente sonnecchiava. Tornai a guardare l’uomo appena arrivato e vidi che si era già tolto la maglietta e si stava togliendo i calzoncini, poi le mutande.

Pensai “Meno male Manuela dorme” altrimenti mi avrebbe fatto la solita battuta ogni volta che vedeva dal vivo il pene di un altro uomo, lo avrebbe indicato e avrebbe detto “Ho visto un pisello” a avrebbe sorriso maliziosa (se qualcuno si chiedesse quanto spesso mi facesse quella battuta, potrei rispondere: ogni volta che andiamo in una spa). Purtroppo è molto più facile vedere un pene libero in una spa che un paio di tette senza reggiseno (almeno per quanto riguarda la mia esperienza personale).

Ad ogni modo pensavo che l’uomo volesse indossare la parte sotto del costume, ma quando iniziò a darsi la crema solare sul pene, poi sulle chiappe ben abbronzate capii tutto. Era un naturista. La curiosità mi assalì, avrei voluto fargli un milione di domande, ma non mi sono mai permesso di avvicinare un naturista per chiedere, immagino che possa sembrare un’invasione della propria sfera personale.

L’uomo finisce i suoi preparativi, poi si dirige verso il bagnasciuga. Mi saluta in croato “dobro jutro”, io so cosa significa (“buongiorno” una delle due o tre parole che ho imparato) e rispondo, ma si accorge subito che non è la mia lingua e mi domanda “Italiano?” in un buonissimo italiano. Rispondo “si sente così tanto?” e ridiamo insieme. Lui si avvicina, mi rendo conto che ha una trentina d’anni, il corpo sportivo e tonico, ma soprattutto noto il suo pene già da moscio farebbe sfigurare il mio. Ci presentiamo, è molto cordiale ed ha una bella parlantina. Si chiamava Goran e viveva in zona. Io raccontai a lui un po’ di noi e del nostro viaggio. Non feci cenno alla sua nudità e cercai di apparire il più possibile disinvolto e naturale. Dove ci trovavamo l’acqua arrivava al nostro petto, quindi questa cosa mi aiutava nell’apparire indifferente.

Vedo che Manuela si sta rigirando sul telo, ma qualcosa la sta infastidendo, quindi si mette a sedere e si accorge che accanto a me c’è un’altra persona. Vedo che ci osserva e ci saluta agitando leggermente la mano destra. Goran risponde al saluto con me e sorridendole le dice “Buonasera signora” e lei risponde “Manuela, non mi chiami signora per favore” e lui ride.

Vedo che inizia a camminare verso Manuela, lei non sa cosa l’aspetta, quindi mi avvio insieme a Goran verso mia moglie.

Copriamo velocemente lo spazio che ci divide da mia moglie e l’acqua scende di livello rapidamente. Noto che Manuela si accorse che Goran fosse nudo dal movimento millimetrico delle sue sopracciglia. Lo guardò un attimo e voltandosi verso di me mi disse “Ho visto un pisello” sorridendo come se avesse vinto un premio e io le dissi “Ci avrei scommesso che me lo avresti detto”.

Goran allungò una mano verso mia moglie che rimase seduta sul telo e le disse “Manuela, non pensi male di me, ma sono convinto che lei sia una donna molto affascinante”. Manuela gli regalò un sorriso che andava da orecchio a orecchio mentre stringeva la sua mano. Il suo sguardo, di tanto in tanto, si posava sul pene di Goran, il quale non faceva nulla per nasconderlo alla vista di lei. Anzi, si poneva in pose che lo rendevano ben visibile. In quel momento, per esempio, era piantato con i piedi nella sabbia ben divaricati tra loro (un mezzo metro direi) e il suo pene ciondolava esattamente nel mezzo, completamente depilato e ben visibile.

Il croato parlava davvero un ottimo italiano, ci raccontò di aver vissuto a Torino quasi dici anni, poi se ne era tornato a casa nel suo paese natale. Dopo qualche chiacchera ci disse “Ragazzi, io non voglio essere una persona che si lamenta, ma questa è una spiaggia per nudisti, a me non dà fastidio, ma se arriva qualche naturista radicale potrebbe chiedervi di andarvene se non vi spogliate”. Poi aggiunse “non vi sto dicendo di spogliarvi, a me non importa, ma se arriva qualcuna di queste persone siate pronti a farlo o andarvene”. Io e mia moglie ci guardammo. Io allora mi decisi e mi tolsi il pantaloncino e lo lanciai sul mio telo. Lui mi guardò e mi diede una pacca sulla spalla dicendomi “ahhhh!!! Bravo! Così si fa!” e ridemmo tutti e tre. Manuela mi guardò, sembrava orgogliosa di me e divertita dal mio gesto. Era la prima volta per me e la sensazione mi piacque. Molto direi.

Manuela era molto più titubante, “peccato” pensai, mi piace sempre vedere il corpo nudo di mia moglie e il fatto che ci fosse il creato lì non era affatto un problema, mia moglie sa bene che non sono geloso. Goran tornò al suo telo, io mi sdraiai sul mio, accanto a mia moglie. Lei mi guardava e già capivo che il fatto che fossi nudo la stava eccitando, ma facevo finta di niente. Mi godevo la mia prima esperienza da naturista. Avevo chiuso gli occhi in totale relax quando sentii mia moglie avvicinarsi e toccarmi il cazzo, io sorrisi senza aprire gli occhi. Le dissi “se me lo fai diventare duro dovrai anche farlo tornare giù, altrimenti dovrò rivestirmi” per tutta risposta mi diede un bacio proprio sulla punta del cazzo, io aprii gli occhi e vidi che mi guardava divertita mentre me lo baciava ancora. Mi voltai verso Goran che ci stava guardando e le dissi “Il pisello che prima osservavi attentamente ci sta guardando” e lei rispose “lascialo guardare” allora io le dissi con una mezza frecciatina “se non ci fossi stato io chissà come sarebbe andata con quel campanaccio che ti sbatteva in faccia”, in tutta risposta lei disse candidamente “beh, ha un bel pisello e i miei occhi sono fatti per guardare” e quindi mi lanciò uno dei suoi sguardi erotici e ammiccanti. In uno slancio di autolesionismo le chiesi “più bello del mio?” e lei “amore, il tuo lo adoro, ma il suo è effettivamente un bel pisello e lo sai che ne ho visti”, me l’ero cercata, ma in fondo mi piaceva che si sentisse libera di esprimere i suoi pensieri in questo modo. Per evitare una mia erezione Manuela decise di tornare al suo telo, io ero comunque già abbastanza carico, pensai che quella sera l’avrei distrutta a letto.

Dopo una ventina di minuti Goran si avvicinò a noi e intavolò una conversazione con tutti e due, non ricordo su cosa, ma ricordo che era piacevole chiacchierare con lui e il fatto che lui ed io fossimo completamente nudi non è mai stato in nessun momento fonte di imbarazzo. Non guardavo quasi mai lei, non volevo che pensassero che la controllassi per capire se guardasse il viso o il pene di Goran. Lui elargiva a mia moglie molti complimenti e ci spiegava come il naturismo fosse una forma di contatto con la natura e non un modo per farsi guardare. Dopo qualche chiacchiera il croato si alzò di nuovo e chiese a entrambi se avevamo voglia di una nuotatina. Manuela rispose che l’acqua era fredda, ma lui insistette dicendole che doveva solo temperare il corpo e che poi sarebbe stata bene. Riuscì a convincerla e tutti e tre ce ne andammo in acqua. Come al solito a mia moglie le ci vollero quasi 10 minuti per potersi immergere fino al collo. Io ero per la prima volta in vita mia in mare completamente nudo e mi godevo la sensazione. Manuela aveva ancora il suo costume addosso, ancora non riusciva a pensare di toglierlo. In quel momento però ebbi un’idea, pensai che forse lei si vergognava perché c’ero io. Con una scusa mi allontanai e tornai sulla spiaggia. Vedevo le loro teste fuori dall’acqua e le loro voci confuse che parlavano e Manuela che rideva di gusto alle battute di Goran.

Mi misi a sedere sul bordo di uno dei tavoli da picnic per osservare la scena.

La chiacchierata tra i due andò avanti a lungo. Risate e chiacchiere, non capivo nulla di quello che si dicevano. Poi Goran inizia a nuotare in stile libero verso il largo, ha qualcosa chiuso nel pugno della sua mano destra, a non capisco cosa e Manuela lo guarda allontanarsi, poi dopo pochi secondi lo segue e noto una cosa che mi lascia impietrito. Manuela non ha più il suo costume, vedo chiaramente la sua schiena senza il laccio del reggiseno e vedo il suo culo con il segno bianco del costumo che emerge appena durante la nuotata. Rimango a bocca aperta. Vedo che i due si allontanano verso una zona con degli scogli e li perdo di vista. Corro sulla spiaggia in direzione degli scogli per vedere cosa stesse succedendo. Quando sto per arrivare rallento per non fare rumore. Sono sopra di loro, li sento, ma non li vedo.

Lui le chiede “ma tuo marito è geloso?” e lei “per niente, non sa nemmeno cosa sia la gelosia”.

Dopo pochi secondi lui incalzò dicendo “ma allora se io ti baciassi adesso lui non si arrabbierebbe” e lei rispose “lui no, ma non è detto che io lo voglia” lui lanciò una risata divertita e le disse “che donna meravigliosa che sei Manuela” e lei “hai intenzione di rendermi il costume?” e lui “sì, se ti avvicini di più a me”. Sentii un movimento nell’acqua e mi sporsi per guardare. Li vedevo adesso, erano a meno di venti metri, non potevano vedermi. Lei era molto vicina a lui e lui la trasse a sé con un movimento deciso e rapido. La cinse con entrambe le braccia, i loro corpi adesso erano uniti e i loro visi a pochi centimetri di distanza. Poi lui fece abbassò la spalla, non vidi bene perché era sott’acqua, ma aveva chiaramente afferrato una chiappa del culo di mia moglie. Lei gli sorrise quasi divertita e immerse nell’acqua una mano e lui ebbe un sobbalzo ed esclamò “lo senti che mi fai?”, sicuramente gli aveva afferrato il cazzo. Manuela però gli disse “devo tornare da mio marito”, si liberò della presa, prese il costume dalle mani di lui e nuotò lontano da lui.

Io corsi ai tavoli da picnic e arrivai in tempo prima che loro potessero aggirare gli scogli ed essere di nuovo visibili. Presi il telefono come per far finta di cazzeggiare al telefono. Manuela riemerse dall’acqua completamente nuda. Una dea, una sirena marina, tutta grondante d’acqua e nuda su una spiaggia, pensai che sarei potuto morire in quell’istante. Goran era poco dietro di lei, con il cazzo non in erezione, ma sicuramente non moscio e rilassato come prima. Dissi a mia moglie “mi stavo per preoccupare, avete nuotato tanto” e lei rispose “eh sì, mi ha fatto faticare tanto” e lo guardò sorridendo. Lui si voltò verso di me e disse “amico mio, tua moglie è una meraviglia della natura”, io annuii consapevole del fatto che lo fosse. Mi rivolsi di nuovo a mia moglie chiedendole “ti ha convinta a toglierlo, come ha fatto?” e lei scrollò le spalle non dandomi una risposta soddisfacente, lasciai perdere. Il sole stava calando e decidemmo che era l’ora di rientrare, ma quando Goran si accorse che stavamo per andarcene si avvicinò e ci chiese se avevamo voglia di rimanere. A breve sarebbero arrivati degli amici, anche loro naturisti, con qualcosa da mangiare, bere e divertirsi un po’. Guardai mia moglie e decidemmo di rimanere, infatti dopo meno di mezz’ora iniziarono ad arrivare altre persone. Goran ce li presentò tutti, una buona metà parlava italiano, la cosa mi sembrava un po’ strana, ma mi dissero che c’era una piccola comunità di italiani nella zona, con gli altri potevamo parlare in inglese, cosa che purtroppo mia moglie non faceva, ma Goran non l’ha mai fatta sentire esclusa per tutta la sera. Era divertente notare quanto il ragazzo le ronzasse intorno continuamente. Ovviamente lei ne era divertita, alla fine era una buona compagnia. Io chiacchieravo un po’ con tutti e tutte. Erano tutti naturisti, quindi nessuno indossava assolutamente niente che fosse più grande di una catenina o un braccialetto.

Manuela riscuoteva molto interesse dalla popolazione maschile del gruppo, del resto non era una novità per me anche quando era vestita, figurarsi adesso che mostrava la sua bella 4° misura e un inguine completamente depilato. La serata era perfetta, non faceva freddo, avevamo piantato tutto intorno delle fiaccole per illuminare la zona. Si sentivano ogni tanto dei rumori arrivare dal boschetto oltre la spiaggia e uno dei nuovi amici mi disse che erano dei guardoni, ma che non dovevo preoccuparmi perché erano totalmente innocui, anzi, tenevano alla larga altri scocciatori. Manuela era abbastanza brilla, la vedevo tentennare un po’ e appoggiarsi spesso (forse un po’ troppo spesso) a Goran, il quale non perdeva occasione di sostenerla fisicamente poggiandole le mani un po’ dove capitava, un paio di volte lo vidi anche metterle una mano a metà coscia, con le dita che si insinuavano sapientemente nell’interno coscia e mia moglie che faceva finta di niente “come se non se ne accorgesse la troietta” pensai sorridendo tra me e me. Il pene di Goran ovviamente non dimostrava la stessa disinvoltura del suo padrone e di tanto in tanto faceva un mezzo capolino, poi lui riusciva a ricontrollarsi e tornava giù. Ovviamente Manuela la vedeva chiaramente l’eccitazione di lui e sicuramente nella sua testa era partita la sfida “te lo tiro su io bello mio”, lei adora fare la rizzacazzi, prima di ora però si era solo cimentata con uomini vestiti, che poi mollava lì a doversi arrangiare. Mi avvicinai a lei e le dissi “Amore, lo sai che tra quelle frasche ci sono dei guardoni?” e lei, ormai sopraffatta dall’eccitazione rispose “interessante!” e mi baciò con ardore davanti a tutti, la sua lingua si infilò dentro la mia bocca ed io non resistetti, il mio cazzo si indurì alla velocità della luce e tutti iniziarono a urlare e a ridere divertiti. Io non me ne vergognavo e dissi a tutti “eh oh, che si posso fare, amo i baci di mia moglie!!!”. Allora Goran mi disse “ho perso la scommessa con tua moglie, aveva detto che sarebbe riuscita a tirartelo su in meno di un minuto davanti a tutti e cavolo, ci ha messo 20 secondi forse” io allora dissi in inglese “beh, con una moglie così, sfido chiunque a resistere più di 20 secondi”. Poi mi resi conto delle mie parole e Gran colse la palla al balzo davvero in modo repentino e mi disse “beh, se me lo permetti io coglierei la sfida”, guardai mia moglie che mi rispose con una scrollata di spalle come per dire “dimmelo tu” ed io le dissi “devi farmi vincere questa sfida”, poi aggiunsi “solo un bacio però eh!” eli rise, i bicchieri di rum le avevano tolto ogni inibizione. Qualcuno prese il tempo e diedero il via. Vidi Goran che si avvinghiò a mia moglie e lei gli infilò la lingua in bocca. “Povero scemo” pensai bonariamente, Manuela sa baciare molto bene, ma non era solo quello, i due corpi erano appiccicati, come lo erano stati poche ore prima agli scogli. Le tette di mia moglie schiacciate contro il petto di lui, le mani di lui che iniziarono a scendere e scendere fino a lambire la parte altra del culo di mia moglie. Lei gli prese una delle mani e se la piazzò nel bel mezzo della sua rotonda natica. Erano passati forse quindici secondi che lui cedette. Lei si staccò da lui e tutti osservarono il suo cazzo a mezz’asta. Tutti urlarono divertiti e lui riconobbe di aver perso e mi disse “beh, hai proprio ragione” io invece pensai “porca puttana amico mio, ma quanto è lungo?” ora che era a metà di un’erezione doveva essere una ventina di centimetri, notai che tutte le donne lo stavano guardando in quel momento, inclusa mia moglie.

Una ragazza di nome Mia allora si avvicinò a me e iniziammo a chiacchierare. Era molto carina, l’avevo già nottata, avrà avuto non più di trent’anni. Dopo poco (ho pensato che la cosa forse preparata) con la coda dell’occhio vidi Goran che si alzava, il pene gli era tornato a riposo, ma era chiaro che adesso non era che in stand-by per una nuova erezione. Sentii che chiedeva a Manuela se le andava un tuffo in mare al buio perché era un’emozione bellissima, lei accettò e lo seguì mentre lui le teneva la mano.

Vidi il corpo di mia moglie stagliato nel riflesso della Luna sul mare e mi chiesi “ma come cazzo faccio ad esser così fortunato ad avere una dea del genere come moglie?” e dopo pochi secondi vidi l’acqua increspata dai movimenti dei due nuotatori. Mia allora mi chiese se avevo voglia di una passeggiata sulla spiaggia, io accettai volentieri e le offrii il braccio per accompagnarla. Lei appoggiò la sua mano sinistra nell’incavo del mio braccio destro e lasciammo la zona illuminata. Dopo una ventina di metri mi chiese “sai cosa stanno facendo adesso Goran e tua moglie?” e senza attendere risposta lei mi prese il cazzo tra le dita e iniziò a massaggiarlo dicendo “questo”. Il cazzo mi diventò di marmo in quel momento, sicuramente fu per il tocco delicato di lei, ma pensai soprattutto per l’idea che Manuela stesse facendo la stessa cosa al suo spasimante. Poi lei mi prese per mano e mi disse “vieni, se siamo fortunati riusciamo a vederli”. Senza fare rumore ci avvicinammo allo stesso scoglio dove Goran aveva portato mia moglie nel pomeriggio, ma stavolta erano andati oltre, dove c’era una mini spiaggetta molto appartata, davvero pochi metri di sabbia. Uscirono dall’acqua, si vedevano al buio illuminati dalla Luna piena. Goran la prese e la baciò senza darle il tempo di togliersi l’acqua dai capelli gocciolanti. Manuela non oppose resistenza. I due corpi erano avvinghiati e si vedeva poco ed il mio cuore mi esplodeva nel petto. Mia intanto aveva ricominciato a massaggiarmi il cazzo ed io facevo fatica a non esplodere, allora per evitarlo me la misi davanti a me e mi appoggiai dietro la sua schiena per poterle massaggiare il seno e la fica bagnata. Entrai con due dita dentro di lei e lei si lasciò sfuggire un gemito di piacere. I due amanti davanti a noi si bloccarono dopo aver sentito il gemito di Mia e sentii chiaramente Goran dirle “guardoni, tranquilla”. Lei allora si staccò da lui e vidi perfettamente le due silhouette stagliarsi buie sullo sfondo della spiaggia che rifletteva la luce lunare. Sgranai gli occhi, il cazzo di Goran era incredibilmente lungo, non aveva senso. Ovviamente già sapevo che per mia moglie non era che una sfida da vincere. Mia moglie quindi glielo prese saldamente in una mano e si inginocchiò davanti a lui e lo attirò a sé, cosa che lui le concesse senza resistenza. Nello stesso momento vidi il pene di Goran perdersi nella bocca di mia moglie. Lui gettò indietro la testa e con una mano le teneva la nuca. Stavo per venire sulla schiena di Mia senza nemmeno toccarmi. La ragazza mi sussurrò a un orecchio “vuoi che te lo faccia anche io?” ed io le risposi “sì, ma verrò quasi subito” lei sorrise e si inginocchiò davanti a me, la sua bocca era un rifugio caldo e umido fantastico e come avevo previsto, con pochi colpi le scaricai tutto dentro la bocca. Lei sputò per terra, ma non ci feci caso, ero talmente eccitato per la scena che vedevo nella spiaggetta che il mio cazzo non si rilassò, ma rimase duro. Mia allora riprese a succhiarmelo ed io mi godevo la sua lingua.

Ero al settimo cielo, mia moglie stava facendo un pompino ad un uomo mentre la guardavo e intanto una bellissima ragazza mi stava donando lo stesso piacere.

Dopo qualche minuto Goran prese mia moglie e la fece sdraiare sulla spiaggia proprio sul bagnasciuga in modo che l’acqua le coprisse la bagnasse di volta in volta fino al bacino. Le infilò due dita nella fica e si accostò al suo viso per baciarla. Non vedevo i dettagli, ma era indubbio che le loro lingue fossero di nuovo avvinghiate, lei gli gemeva nella bocca godendosi le dita di lui sul clitoride e nella figa. Lui con l’altra mano le massaggiava le enormi tette e lei gli massaggiava il cazzo. Questa scena non durò molto, infatti lui le saltò sopra e la baciò. I loro corpi aderivano di nuovo, poi lui alzò il bacino, fece un paio di movimenti, probabilmente cercava la fessura che gli avrebbe permesso di penetrare mia moglie. Lei abbassò la mano sinistra per aiutarlo e lui affondò il suo lungo pene nel ventre di mia moglie. Lei lanciò un urlo di piacere, piuttosto forte, quasi sicuramente l’avranno sentita anche i ragazzi nella zona illuminata. Goran le infilò la lingua in bocca per attutire le sue urla di piacere mentre il suo bacino si muoveva a ritmo sempre più serrato. Lei gli avvinghiò le gambe introno alla vita e la sena andò avanti per molto. Sentii dai gemiti di mia moglie che ebbe almeno tre orgasmi mentre il giovane torello la stava montando.

Io allora decisi che era il momento di penetrare Mia, la misi a pecorina davanti a me e le affondai il cazzo nella fica bagnata. Anche lei iniziò a gemere e Manuela si voltò verso di noi, ma non ci prestò molta attenzione tornando a godersi la scopata.

Goran dopo poco decise di uscire da mia moglie e la mise a pecorina. La penetrò di nuovo e Manuela non trattenne più le sue urla e i gemiti, ormai era presa da quella monta e non le fregava più di niente. Lui le tirava i capelli come se lei fosse una cavalla da cavalcare a pelle.

Mia intanto era venuta anche lei più volte e le chiesi “hai un preservativo?” lei scosse la testa e allora decisi di venirle sulla schiena e così feci. Eravamo stremati e soddisfatti. Ci sedemmo e ci godevamo lo spettacolo. Lei però mi disse “tua moglie prende la pillola?” ed io “sì” e lei rispose “ah, meno male, Goran non si tira MAI indietro” disse accentuando la parola ‘mai’.

Infatti dopo pochi minuti si sentirono chiari e forti i segni dell’orgasmo di lui. Manuela sentiva l’eccitazione montare e quegli ultimi forti e possenti colpi le procurarono un altro orgasmo e venne insieme a lui. Manuela si gettò di schiena sulla sabbia. Lui fece la stessa cosa sdraiandosi al suo fianco, poi si alzò su un gomito e iniziò a baciare con tenerezza mia moglie. Lei gli mise una mano sul viso e rispose al suo bacio con dolcezza. La mano di lei scese di nuovo al cazzo di lui e lui divaricò le gambe. Gli massaggiò con dolcezza i testicoli mentre ancora si baciavano. Il cazzo del croato rispose “presente” e si rimise sull’attenti. Pensai “anche io ho fatto una doppietta stasera, anche se la prima volta ho sborrato dopo un minuto”.

Vidi Manuela che spingeva Goran con le spalle sulla sabbia, poi che si chinava per prendergli il cazzo, di nuovo duro, in bocca. Quel pompino sarà durato un’eternità, poi però, all’apice del piacere lui le trattenne la testa e vuotò tutto il suo sperma di nuovo dentro mia moglie, ma stavolta nella sua bocca. Al contrario di Mia, Manuela ingoiò tutto lo sperma di Goran e lui la baciò. Rimasero abbracciati qualche minuto poi sentii lei dire “mi avranno sentito?” e lui che rise e le rispose “sicuro, soprattutto tuo marito, spero non sia davvero geloso come dici tu” e lei “ci sta guardando, non te ne eri accorto?” e lui “ah, era lui?” quindi lei alzò la voce e disse “vero amore?” ed io di rimando “si piccola, ti amo da morire!” e lei “anche io amore mio”.

Goran allora si alzò e si avvicinò a dove ero io e mi disse “Sei davvero un grande amico mio, ti faccio i complimenti perché è difficile trovare uomini in gamba come te” ed io dissi ridendo “cornuti e felici?” e ridemmo tutti, poi mi disse “no, al contrario, talmente forti che non hanno paura di essere traditi o di non sopportare di vedere la propria compagna nelle mani di un altro per poi tornare da lui, credimi, è cosa da pochi”. Mia, che era ancora seduta accanto a me disse “è vero, hai ragione Goran”. Manuela si avvicinò rapidamente e disse “ok, troietta, però adesso però togliti dai coglioni” e Mia rispose “ma come? Tuo marito non è gelso e tu sì? Allora Manuela rispose “non ti strappo i capelli dalla testa solo perché non posso essere incazzata, ma se non sparisci vedi come mi incazzo”. Goran ed io ridemmo, Mia fuggì ridendo anche lei. Eh sì, mia moglie è MOLTO gelosa!
 

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