Esperienza reale L'amica speciale

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Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Nel giro di una settimana Elena divenne una discreta pompinara. Me lo succhiava praticamente tutti i pomeriggi. Piano, piano riusciva a infilarlo sempre più in fondo. Da quel giorno in cui si era quasi affogata però non aveva più provato a prenderla in bocca.

Prima di venire le facevo un cenno, lei si staccava e continuava con le mani fino a farmi sborrare. Era bellissimo ma avrei voluto di più. E credevo che lo avrebbe voluto anche Edo.

"Elena, posso dirti una cosa?"
"Cosa?"
"Sai...sei diventata davvero molto brava ma...."
"Ma?"
"Ma credo che potrebbe non bastare con Edo"

Elena sbiancò improvvisamente: "Perché?", mi chiese preoccupatissima.
"Vedi, per noi ragazzi anche il finale del pompino è molto importante. Penso che gli piacerebbe di più se lo facessi venire in bocca".

"Lo so Ale...ho guardato anche qualche video per capire come fare ma ho paura...l'altra volta mi stavi uccidendo" mi disse sorridendo.
"Ti va di riprovare Ele? Dai, ti guido io, stai tranquilla. Al massimo esco subito".
"Ok...proviamo"

Seduto sul mio letto lasciai che Elena guidasse il ritmo del pompino finché non sentì lo sperma risalire: "Eccola..."
Si allontanò leggermente dal mio cazzo, tenendo la bocca ben aperta.
"Chiudi gli occhi" le dissi.
Il primo schizzo stavolta la raggiunse sul viso, quindi si avvicinò lasciando che il resto della sborra le entrasse in bocca. La raccolse tutta senza problemi.

"Visto che ce l'hai fatta?" le chiesi soddisfatto.
Elena aveva la bocca piena del mio sperma, ma invece di sputarlo in un fazzoletto come pensavo avrebbe fatto, la vidi deglutire. Rimasi senza fiato per qualche secondo.

"Ma....l'hai ingoiata???"
"Sì...non dovevo? L'ho visto fare in qualche video...."
Edo era veramente fortunato, pensai.

"E com'era? Che sapore ha?" le chiesi curioso.
"Mmmmm......sa di kiwi" mi disse scoppiando a ridere mentre si ripuliva lo sperma dal viso e dalle labbra.

"Che dici, ora sono pronta per Edo?".
Elena era raggiante. "Non so come ringraziarti" mi disse abbracciandomi.
"Dai raccontami com'è andata"
"Com'è andata? Benissimo! Edo è venuto in due minuti e l'ho mandata giù tutta senza perderne una goccia. Era stupito. Mi ha chiesto perché non gliel'avessi fatto prima se ero così brava e che nessuna lo aveva fatto godere così tanto con un pompino"
"Visto? Ero sicuro che te la saresti cavata alla grande" le dissi non senza un pizzico di invida per quel ragazzo che si sarebbe goduto la bocca di Elena.
"Sì, ma è tutto merito tuo. La prima volta è stata un disastro. Se fosse successo con Edo mi avrebbe lasciata, sicuro".

Elena mi era davvero riconoscente per averla aiutata e capì presto che potevo sfruttare questa cosa a mio vantaggio
"Be, se vuoi un modo per ringraziarmi ci sarebbe...."
"Quale?" mi chiese curiosa.
"Ti piace succhiarlo?"
"La prima volta è stato un trauma, non volevo rifarlo mai più ma ora...sì, mi piace. Mi piace soprattutto vedere quanto gode Edo quando lo faccio".
"Ok, allora se ti va potresti farlo anche a me ogni tanto..."

Elena mi guardò. Forse avevo osato troppo. Una cosa era segarmi, un'altra succhiarmi il cazzo. In fondo era pur sempre la fidanzata di un altro, ormai.

"Se non lo dici a nessuno ok, per me va bene. E poi devo confessarti una cosa..."
Ero al settimo cielo: "Cosa? Dimmi"
"La tua è più buona di quella di Edo"

Restai senza parole. "In che senso?..." le chiesi.
"Non so, la tua era dolce l'altra volta, quella di Edo era amarognola...l'ho mandata giù solo per farlo restare contento invece la tua mi è...piaciuta"
Era troppo. Abbassai la zip e tirai fuori il cazzo: "E' tutta tua"

Elena si mise a ridere, si inginocchiò rapidamente e iniziò a leccarmelo e succhiarmelo come le avevo insegnato mentre io le tenevo la nuca tra le mani spingendola leggermente in avanti.

Sborrai dopo pochi minuti, stavolta senza avvisarla. Elena però capì quando stavo per venire e riuscì a ingoiarla nuovamente tutta senza problemi.

"Allora? Era buona anche stavolta?"
Elena mi guardò negli occhi con una goccia di sborra ancora sulle labbra: "Buonissima..."
 

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