Avrebbe voluto saperne di più sulla scommessa ma non voleva darlo a vedere, quindi si limitò a dire "vedremo". In realtà loro avevano già in mente tutto ma la serata proseguiva in allegria. Uno dei suoi vicini, Fabio le metteva spesso la mano sinistra sul fianco prima sopra, poi sotto la maglietta. Più tardi girando un pò la sedia si mise a massaggiarle il pancino con la destra mentre la conversazione oscillava sulla gara e la scommessa misteriosa. Su quest' ultima si sprecavano sguardi di intesa e risatine; ne parliamo domani tagliò corto lei.
Non le dispiacevano le attenzioni di Fabio ma quando vide che era l' ora di ritirarsi si fece coraggio e si alzò. Loris le disse che l' avrebbe raggiunta presto.
In realtà arrivò che lei stava già dormendo o quasi, armeggiò con delle pillole e con un beverone color ocra, poi sparì in bagno.
Rimase seduto a lungo su una poltrona in fondo al letto, poi spogliandosi le disse di prepararsi. Era nuda, non ebbe che da spostare la coperta e aprire le gambe.
Per la prima volta la leccò e lo fece molto a lungo facendole avere un orgasmo dietro l' altro finché fu costretta a farlo smettere.
Ebbe un attimo di incertezza, poi la fece girare a pancia in giù le alzò il culo facendole aprire un pò le gambe. Le mise subito tutto il cazzo nella fica ripetendole spesso che era una gran
troia e che il giorno dopo l' avrebbero fatta divertire.
Come altre volte le sborrò dentro dopo una monta estenuante.
Il mattino seguente Laura mi chiamò; le chiesi se avesse fatto qualche selfie con le superstar ma mi rispose di no perché nessuno di loro le aveva chiesto di farlo...
La modestia non è mai stato il forte.
Aggiunse che era un pò euforica e un pò preoccupata per la gara, che con Loris stava andando bene e che probabilmente i suoi amici stavano organizzando qualcosa.
Chiusi con due raccomandazioni totalmente inutili: vendere cara la pelle e divertirsi...
Aveva fatto una colazione molto leggera e poi una corsetta di riscaldamento di una quarantina di minuti.
Le superstar partivano di diritto in prima fila, parlavano e scherzavano mentre i fotografi erano scatenati su di loro. Trovò gli altri mentre si incamminava alla partenza, non le sembrarono ben consapevoli di ciò che li attendeva e pensò malignamente che se ne sarebbero accorti molto presto. Le comunicarono che avrebbero vinto la scommessa se almeno uno di loro fosse riuscito a tagliare il traguardo a meno di dieci minuti da lei. Aggiunsero che la penitenza era ancora da decidere. Spavaldamente Laura disse che sarebbe stata al sicuro anche con tempo doppio mentre si ritrovò bloccata nella folla in attesa dello start. I ragazzi alla notizia alzarono i pollici sorridenti nel frastuono della musica e le urla dello speaker.
Fabio si le si era incollato dietro, le stava appoggiato al culo e le accarezzava i fianchi. Poco prima del via la baciò sul collo.
Dal segnale di partenza a quando iniziarono a muoversi le sembrò che fosse passata un' eternità. Il ritmo era forsennato, si trattava di poche centinaia di metri di asfalto prima di imboccare una mulattiera molto sconnessa con una pendenza feroce che si sarebbe attenuata solo nell' ultimo chilometro quando sarebbero tornati sulla strada principale.
Nessuno voleva restare indietro e una volta raggiunta la mulattiera erano quasi fermi. Laura imprecava immaginando i primi che si allontanavano in scioltezza.
Per i primi tre chilometri tirò forte ma nessuno sembrava staccarsi e non superava nessuno, se non con grande difficoltà. Decisamente non era una tapasciata.
Ai cinque chilometri aveva trovato un buon passo e iniziò a forzare sia nei tornanti che nei pochi tratti dritti. Il ritmo generale degli altri era in fase calante, il suo no.
Non riusciva a capire quanto fosse lontana dai primi e continuò a spingere forte saltando molte persone. Giorni dopo mi disse che era al limite ma che era salita bene con agilità e potenza saltando molte persone via via che andava avanti.
Si ritrovò all' improvviso sull' asfalto e per la prima volta da quando era partita riuscì a guardare il tempo sul cronometro, era un gran bel tempo. Dopo un attimo di incertezza continuò a tirare forte fino al traguardo e scalò ulteriormente la classifica generale.
Non aveva Idea del piazzamento e soprattutto era bollita. Aveva dato tutto e non aveva niente da rimproversarsi.
Tagliando il traguardo trovò anche il modo di battere qualche cinque e fare un saluto all' immancabile
gruppo della premiata ditta tamburi e campanacci.
Le misero una medaglia al collo e si fece da parte bevendo e tirando il fiato.
Come scoprii più tardi era arrivata a diversi minuti dai primi ma molto in alto nella classifica generale, diciamo nel
gruppo dei primi degli umani.
Gli altri arrivarono staccatissimi e molto scaglionati. Il migliore fu il più anziano del
gruppo, tagliò il traguardo ben oltre i venti minuti da Laura con aria soddisfatta, gli altri ben oltre la mezz' ora.
Loris che dopo una partenza prudente era salito a strappi arrivò tra gli ultimissimi camminando a testa bassa.
Il servizio navetta li riportò alla partenza.
Laura era euforica e chiese maliziosamente notizie della scommessa. Ridendo tagliarono corto dicendo che ne avrebbero parlato dopo.
I ragazzi avevano fatto base da un affittacamere più in basso nella valle e andarono a fare una doccia mentre Laura volle andare a mangiare qualcosa prima di rientrare in albergo. Non erano i soli a voler mettere qualcosa sotto i denti; il piccolo paese era un via vai continuo di reduci della corsa alla ricerca di un tavolo.
Alla fine ne trovarono uno libero; Loris parlava a monosillabi mentre Laura mangiò di gusto con la medaglia ancora al collo, aveva le gambe in fiamme ma stava benone. Era stanca al punto giusto con le endorfine in arrivo.
Si avviarono verso l' albergo giusto in tempo per evitare un bel temporale. Loris sali le scale con difficoltà e sprofondò in poltrona mentre Laura fece una doccia e poi si mise sotto le coperte. Quando sentirono bussare alla porta si svegliarono entrambi, fu Loris a aprire perché Laura era nuda a letto.
Erano i ragazzi che capitanati da Fabio entrarono allegria con un secchio di metallo pieno di birre con l' intenzione di berle sul magnifico terrazzo sotto tetto della camera.
Laura distesa nel letto non passò inosservata e Fabio chiese maliziosamente se fosse nuda...