paletto77

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Finalmente un viaggio da soli lei ed io senza figli. Anche il cane era da mio fratello per tutta la settimana. Partiamo per la montagna, Trentino, la nostra meta estiva preferita.

Lei indossa un vestitino corto e leggero, che mentre siamo in macchina tende a salire e a scoprirle le cosce. In autostrada io, costantemente, con la mano appoggiata alla coscia, ogni tanto gliela stringo per sentire quanto sia liscia e soda. Mi ritrovo spesso ad allargarle le cosce e faccio scorrere la mano verso le sue mutandine lasciando che il vestito le salga in modo sfacciato.

Lei mi sorride e si lascia sfiorare la fica attraverso il tessuto leggero di cotone. Vedo che si sta accendendo e le ordino “Toglile”. Lei non dice nulla, alza il sedere dal seggiolino e con molta disinvoltura si sfila le mutandine di cotone nero e le mette nella borsa. Toglie anche le scarpe e appoggia il piede destro all'altezza del bocchettone dell'aria del lato passeggero, mi dava tutta la disponibilità che volevo. Oltre ad offrire ai possibili camionisti un'ottima visuale sulla sua fica completamente depilata.

Io ho già il cazzo duro, con due dita le apro per bene la fica. Le dico “Vieni più avanti con il bacino, altrimenti i camionisti non ti vedono” lei obbedisce e guarda fuori dal finestrino, ma in quel momento non stavo sorpassando nessuno.

Inizio ad armeggiare con la mia mano destra la fica di mia moglie ben esposta, lei chiude gli occhi e si gode le mie dita esperte. Per fortuna l'autostrada è quasi vuota, quindi posso sorpassare i camion con la lentezza che voglio, infatti, dopo meno di un minuto vedo davanti a me un TIR piuttosto lento e mi accingo a sorpassarlo, dietro di me: nessuno. Arrivo all'altezza della cabina del camion e imposto la velocità per pareggiare la sua. La mia mano tra le cosce di mia moglie, metto le dita per fare in modo che il camionista veda bene anche la sua fichetta tengo aperta con due dita.

Dopo pochi secondi un colpo di clacson veloce mi fa capire che il camionista se n'è accorto. Io non vedo l'autista del camion, Manuela invece apre gli occhi e lo vede in faccia, gli sorride poi richiude gli occhi e gode.

Le dico “Gran troia che sei” lei sorride soddisfatta del mio commento. Il sorpasso al camionista dura un paio di minuti, poi accelero e riparto. Dietro il camionista sfaretta come un matto, ma non ho intenzione di far rizzare il cazzo solo a lui. Dopo un paio di chilometri eccone un altro, anzi sono due, uno dietro l'altro nella corsia di destra. Sorpasso quello in coda e come prima mi accosto alla cabina di guida. “Amore” le dico “tira fuori le tette” e Manuela si sfila le spalline e toglie il reggiseno, anche questo va nella borsa. Poi si riappoggia al seggiolino. Praticamente nuda, solo con il vestito acciambellato all'altezza della vita, si gode il mio ditalino mentre guarda il camionista eccitato e mi dice “Gli stanno per uscire gli occhi dalle orbite al camionista” ed io “per forza amore, probabilmente ne vede di queste cose, ma con una figa così non credo sia così facile” lei si abbandona sul seggiolino e chiude gli occhi sapendo di essere guardata nella sua intimità.

Dopo un minuto arriva una macchina dietro e mi accingo a sorpassare entrambi i camion. Lascio strada all'automobile che avevo dietro la quale mi sorpassa.. io allora mi piazzo sulla corsia di sinistra, non c'è nessuno e rallento quel tanto per affiancare il camionista del mezzo in testa alla mini carovana.

Manuela ha ancora gli occhi chiusi. E' bellissima, gambe divaricate, la mia mano che le stuzzica clitoride e buchetto e le sue bellissime enormi tette libere. Le chiedo “ti sta guardando questo?” lei apre gli occhi, guarda vero il camionista e sorride. Agita una mano per salutarlo, gli sorride. Mi prende la mano e me la allontana un pochino dalla sua passera, vedo che gesticola con il camionista, ma non capisco, inarca la schiena e apre le gambe ancora di più, ma stavolta in direzione del camionista, dopo un paio di secondi mi riappoggia la mano sulla sua fica per farmi intendere di ricominciare a sditalinarla, si gira verso di me e mi dice “Penso mi abbia chiesto di poterla vedere meglio, ed io gliel'ho fatta vedere” ed io “magnifica troia” e lei ride.

Il viaggio continua così, per molti chilometri, le regalo orgasmi e la mostro a tutti i camionisti che incontro. La situazione più bella sono stati due ragazzi su un furgone. Riuscivo a vedere chi c'era alla guida, un ragazzo sulla trentina, sembrava impazzito a guardare mia moglie in quel modo, c'era anche un altro alla sua destra, forse leggermente più giovane di lui che si sporgeva per guardare, temevo stessero per fare qualcosa di stupido e causare un incidente, quindi ho accelerato dopo un paio di minuti e li ho lasciati indietro.

Vedo le indicazioni per un autogrill. Le dico “Amore, mi devo riposare un attimo la mano destra e devo pisciare, lei sbuffa e sorride, poi mi dice “Ok, ma non stiamoci troppo, lo sai che ora che l'hai svegliata sarà dura farla riaddormentare” io le rispondo “lo so amore, lo so, non aver paura che dopo continuo”.

Arriviamo all'autogrill, lei si ricompone, ma non indossa l'intimo, quindi addosso ha solo un vestitino corto e leggero e un paio di sandali con il tacco.
La guardo, la tengo per mano e le dico “Sarà dura pisciare amore”

Lei mi risponde “Perché?”

Io “Non hai addosso reggiseno e mutandine... sapendolo mi chiedo come farò a smorzare la mia erezione”. Lei ride “sono problemi tuoi” orgogliosa.

Entriamo nell'autogrill. Non c'è molta gente, le lascio la mano e mi dirigo in bagno, lei va verso il bar per prendersi un caffè. Dopo 5 minuti, spesi nel calmare il mio uccello e poter finalmente pisciare, ritorno al piano superiore, dove c'è il bar. Mi guardo in giro per vedere dov'è mia moglie e la vedo. E' intenta a bersi il suo caffé e come al solito qualcuno non ha perso tempo e si è avvicinato a lei vedendola da sola, ovviamente lei chiacchiererebbe anche con i muri, anche stavolta non ha fatto eccezione, la vedo ridere e chiacchierare con uno sconosciuto. Stavolta è con un ragazzo di colore, avrà vent'anni. Passo vicino a loro e dico a mia moglie “amore, prendo anche io un caffé” e lei mi dice sorridendo “ci hai messo tanto in bagno” alludendo ovviamente alla mia erezione che mi ha creato difficoltà, io le sorrido lascivo e mi dirigo alla cassa. Torno dopo altri tre o quattro minuti con il mio caffé, intanto la sento ridere come una ragazzina alle battute che il ragazzo le sta facendo. Mi ricordo bene quanto lei sia infoiata, senza mutandine e senza reggiseno. Penso che lui si sia accorto del fatto che le tette di lei siano libere da costrizioni, le si vedono i capezzoli duri sotto il tessuto leggero e lui indugia con lo sguardo spesso e volentieri sul seno di lei.

Il mio cazzo è di nuovo di marmo, meno male avevo svuotato la vescica. Mi appoggio a lei da dietro per farglielo sentire tra i suoi glutei, lei se ne accorge e spinge contro di me. Le dico sottovoce, ma senza farmi troopi problemi del ragazzo davanti a lei “Cazzo ti violenterei in questo cazzo di autogrill se sapessi che non mi arresterebbero”. Lei spinge ancora più forte contro la mia erezione ed io sento i glutei sodi di lei. Penso che potrei fare una pazzia.

Lei sembra aver letto i miei pensiero e mi dice “Amore, torniamo in macchina?” io annuisco perché non sono in grado di connettere, tutto il sangue mi è affluito nel cazzo. Poi lei mi dice una cosa che non capisco e le chiedo “Cosa?” e lei “Diamo un passaggio a Luca?” dice indicando il ragazzo di colore. Lui mi guarda speranzoso e gli chiedo “Dove vai?” e lui “Bolzano” mi fece quasi ridere, aveva un accento bolzanese molto forte, gli dissi “se Manuela non ha problemi, non ne ho nemmeno io” mostrò un sorriso da orecchio a orecchio. Guardai un po' il ragazzo e notai che aveva il colore della pelle scuro, ma non eccessivamente, pensai che fosse mulatto, ma di sicuro non glielo chiesi, non volevo certo offenderlo con una domanda così personale.

Rientriamo in macchina, lui si siede dietro e mia moglie torna al suo posto alla mia destra.

Ripartiamo, non oso ricominciare il ditalino a mia moglie, non so se lei ha più voglia dal momento che ha invitato il ragazzo a salire in macchina. Lei dopo un po' mi guarda, mi prende la mano e mi chiede “Mi avevi promesso qualcosa?” ed io capisco che il livello della troiaggine di Manuela è salito ancora, adesso vuole farsi guardare anche da dentro la macchina. Sorrido, le dico “alza il vestito e allarga le gambe” lei sorride maliziosa ed obbedisce rimettendosi nella stessa posizione di prima.

Ricomincio il ditalino. Di nuovo affianco i camion e mostro mia moglie, al secondo camion le dico “Amore, le tette” e lei le scopre di nuovo. Sento il ragazzo dietro agitarsi, si sgancia la cintura di sicurezza. Si affaccia sui seggiolini davanti e mi dice “Ragazzi, ma qui vi state divertendo” ed io gli dico “Si Luca, a mia moglie piace essere guardata”, lui allora timidamente chiede “Posso guardare anche io” e stavolta è Manuela a rispondere “Certo che puoi” e si gira leggermente, lui riesce e vederle la fica depilata e le tette.

Lei si gode il momento. Al centro dell'attenzione di due uomini e dei camionisti che passano.
Luca mi guarda e mi chiede “Ti arrabbi se le tocco una tetta?” io sorrido e gli dico “Prova, se lei non vuole ti dirà di no”. Lui allora si sposta per infilare un braccio davanti e timidamente le appoggia una mano sul seno sinistro di mia moglie. Lei si volta, apre gli occhi e sorridendo a Luca poggia la sua mano sinistra sulla mano di lui spingendogliela più forte sul suo seno. Lui allora inizia a massaggiarglielo e lei chiude gli occhi per tornare in trance da godimento.

“Sei bellissima” le dico e lei senza aprire gli occhi mi sorride e appoggia la sua mano sulla mia coscia per farmi capire che è felice e si sente tranquilla.

Luca si fa più audace e si posiziona dietro al seggiolino di Manuela e con entrambe le mani inizia a massaggiare i due seni di mia moglie. Lei lo prende per i polsi, ma non per fermarlo, ma per fargli capire che vuole che continui lo lascia fare godendosi il massaggio dell'autostoppista.

Il tutto dura una ventina di minuti, mi sembra di vivere un sogno... mia moglie toccata da un altro uomo mentre le faccio un ditalino. Dopo poco lei mi dice “Amore, ho bisogno di essere presa adesso” e mi guarda. Io le dico “Mi fermo al prossimo autog...” e lei non mi fa finire la frase e chiede “Luca, hai un preservativo?”.

Io penso “Vuole farlo in tre... che spettacolo di troia è mia moglie”. Lui risponde a Manuela “Sì”. Lei allora si sgancia la cintura e mi dice “Amore non posso aspettare l'autogrill, dopo ti faccio felice”, mi bacia e passa dietro accanto a Luca.

Lui sembra in difficoltà e lo sento borbottare qualcosa come “ma e tuo marito?” e lei “Mi vuoi prendere o no?” e lui più sicuro adesso “Mille volte ti prenderei” lei risponde “Stai tranquillo allora e prendimi”. Sento lui che si spoglia e dopo qualche secondo mia moglie esclama “wow, è vera sta cosa dei maschi di colore allora!” e lui “Ehehe”. Sento lui che lascia andare un mugolo di piacere, lo guardo dallo specchietto retrovisoe e la sua testa abbandonata al poggiatesta, occhi chiusi e un O dipinto sulla bocca che sta a indicare godimento pieno. Sento i rumori che mia moglie fa quando succhia il cazzo, gli sta regalando uno dei suoi grandiosi pompini. Lui mormora qualcosa, ma è incomprensibile, lo guardo di nuovo nello specchietto retrovisore e vedo la sua faccia beata e penso “Quanto ti capisco amico mio”.

Dopo meno di due minuti sento lui esclamare “cazzo sto per venire” e lei “no no, aspetta, metti il preservativo”, dopo due secondi “dammelo che te lo metto io”. Rumore della bustina che si apre, percepisco appena lo srotolamento del preservativo di lattice e sento lei dire “è abbastanza lungo sto preservativo? Non è che viene via?” e lui “No, tranquilla li prendo apposta più lunghi” e lei “eh lo vedo”. Io penso “ma quanto cazzo ce l'avrà lungo?”.

Dallo specchietto vedo la testa , poi la schiena di mia moglie che si sta alzando, rmiane in alto per due secondi poi si riabbassa piano e lei che lascia andare un lungo sospiro “ooooooh” che finisce con “da quanto tempo non lo sentivo fino in fondo” e lui “Sei un sogno” lei appoggia le braccia sulle spalle di lui e inizia a salire e scendere sul suo cazzo.

Li sento godere, soprattutto sento lei, gode, tanto, urla di piacere e ogni tanto le esce un “Che meraviglia... che meraviglia”, ci vuole poco per sentirla urlare un orgasmo possente “ooooohddddiiioooooo”, ma non smette di impalarsi sulla lunga asta del ragazzo, anzi riparte con più intensità. Lui ansima con il fiato sempre più corto “Cazzo, vengo, cazzo” e lei “anche iooooo” e li sento all'unisono urlare il loro orgasmo... AL culmine del godimento di lui la tiene stretta impalata sul suo cazzo mentre sta svuotando tutto il su sperma nel preservativo.

Ansimanti e sfiniti. Lei si tira su per permettere a lui di uscire da dentro di lei. Lui si ricompone e lei torna davanti. Prima di mettersi a sedere mi dà un bacio sulla guancia e si riveste, poi mi guarda e mi dice “Scusa amore, ma davvero, non potevo aspettare, ma non ho nessuna intenzione di lasciarti così”, mi sbottona il pantalone, me lo sfila in parte e mi tira fuori il cazzo che ormai è un pezzo di marmo. Inizia a farmi un pompino fatto ad arte, con calma e passione.

Luca mi dice “Sei fortunato amico a goderti i suoi pompini tutte le volte che puoi” io annuisco incapace di parlare mentre guidavo e mi godevo il pompino di Manuela. Luca poi continua “Prima stavo per venire subito con quella lingua, di solito ci metto una vita a venire”. Sento Manuela sorridere mentre ha il mio cazzo in bocca, lei poi decide di farmi venire immediatamente, si stacca e mi dice “Amore, stasera se ci fermiamo una notte a Bolzano potreste prendermi in due tu e Luca” e lei percepisce che le sue parole hanno su di me un effetto devastante e fa appena in tempo a rimettersi il mio cazzo in bocca per impedirmi di schizzare ovunque in macchina. Mi svuoto dentro la sua bocca e lei ingoia tutto. Continua a mungermi il cazzo fino a quando non esce più nulla e inizia a smosciarsi.

Lei era felice di aver soddisfatto due uomini, sorridente mi aiuta a rimettere per bene i boxer e i pantaloni, li riabbottona e torna a sedersi mettendosi la cintura di sicurezza. Mi prende la mano ed io gliela stringo, mi dà un bacino sulla guancia e sfinita si lascia andare sospirando e soddisfatta sul suo seggiolino.

Dopo una decina di minuti Luca dice “ragazzi, io abito da solo a Bolzano, se volete sarete miei graditi ospiti per una notte... o di più se volete”. Manuela ride e gli dice “Caro Luca, io gliel'ho detto per fargli avere un bellissimo orgasmo”, poi però sembra rifletterci e mi dice “A meno che tu amore non abbia voglia di una sosta a Bolzano”.

Mi volto verso di lei “Non ho mai visitato Bolzano, potrebbe essere un'idea!” lei mi sorride e dice a Luca “Allora approfitteremo del tuo invito Luca, sicuramente troveremo il modo di sdebitarci con te” ed io le dico “troietta!” lei arriccia il naso e sorride maliziosa.
 

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