Esperienza reale Le avventure di Roberto e Giovanna - Io, lei e il suo collega

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Le avventure di Roberto e Giovanna - Il massaggio
Le avventure di Roberto e Giovanna - La prima volta
Le avventure di Roberto e Giovanna - La fantasia di Giovanna
Le avventure di Roberto e Giovanna - Orgasmi Smart
Le avventure di Roberto e Giovanna - "Vieni" da me?
Le avventure di Roberto e Giovanna - Il sedile posteriore

"Sai che mi trasferisco a vivere a Napoli?"
Come un fulmine a ciel sereno mi arrivò questo messaggio durante una delle nostre chattate.

"Davvero? E come mai vai a Napoli?" - risposi cercando di non far trapelare nessuna emozione dal mio messaggio.
"Ho trovato lavoro a
Napoli, e mi danno anche vitto e alloggio. Voglio provare a cambiare un po."

Ero contento per lei, aveva avuto un po di difficoltà nel trovare un lavoro e questa per lei era una buona occasione. Allo stesso tempo ero molto dispiaciuto perchè, nonostante tutto Napoli non sia distante, sarebbe diventato ancora più difficile e raro avere l'occasione di incontrarci. Non avremmo più potuto avere i nostri incontri fugaci in macchina, non ci saremmo più potuti vedere con tanta facilità anche solo per una chiacchierata insomma, i nostri incontri sarebbero diventati più difficili da organizzare ma questo, non era il momento di tirare fuori le mie problematiche forse anche un po egoiste.

"Sono contento Giò, finalmente hai trovato lavoro, questa è una bella notizia. Certo mi dispiace che ci allontaniamo ma sono molto contento per te."
"Si anche a me dispiace allontanarci" - rispose Giovanna - "ma credo che quando non lavoro torno a casa e poi, magari quando capisco come organizzarmi con le altre coinquiline, potresti anche venire a trovarmi"

Nel giro di pochi giorni Giovanna si trasferisce a Napoli e inizia la sua nuova vita li, nuove amicizie, nuovi posti, per la prima volta vive da sola con delle coinquiline e nuovi ritmi di vita serrati, perchè il lavoro la impegna molto. Ma ogni sera ci sentiamo, chiacchieriamo e mi racconta della sua nuova vita professionale con grande orgoglio e determinazione.

G: "Mamma mia che giornata oggi, non mi sono fermata un attimo. Ho lavorato quasi 12 ore, non ero abituata.. ahahha. E comunque Andrea ancora insiste, non demorde.."

Andando li aveva trovato un bell'ambiente di lavoro, un capo un po stronzo, ma gli stronzi sono ovunque, e colleghi simpatici e gentili. In particolare c'era Andrea, un collega poco più grande di lei che aveva fatto apprezzamenti spudorati e sfacciati su di lei.

R: "Ah si? E che ti ha detto oggi Andrea?" - risposi io incuriosito dal suo messaggio
G: "Mentre ero in piedi a sistemare dei documenti, è passato dietro di me, dopo avermi superata, ha fatto due passi indietro dicendomi << Giovà, che culo che hai... ricordati che se vuoi scopare casa mia è sempre libera per te >> ahaha capito che sfacciato?"
R: "Ah ma allora insiste proprio.. e tu che gli hai detto?"
G: "Si è proprio insistente, ma io gli ho detto che sono già impegnata con qualcuno e sono apposto così :p"

A queste parole mi sento pervaso da varie sensazioni contrastanti tra loro, dapprima mi sento preoccupato, qualcuno inizia ad accorgersi di Giovanna e lei prima o poi ricambierà e io potrei perderla. La preoccupazione velocemente lascia posto ad una strana eccitazione, pensare a quel suo collega che le guarda il culo e desidera di portarsela a letto, mi fa eccitare, mi fa fare strani pensieri mi sento elettrizzato e poi per ultimo, alle parole "sono già impegnata" mi gonfio come un pavone, mi sento fiero e sicuro di me.

G: "Venerdì non lavoro e torno a casa, se ti va ci vediamo... " - sono ancora immerso nel pensiero del suo collega quando vengo riportato alla realtà con questo messaggio.
Mi informo per capire se abbiamo la possibilità di vederci e scopro con piacere di avere casa libera la sera. Giovanna apprende la notizia con felicità e ci organizziamo per vederci venerdì sera dopo la cena che ha riservato per stare con i suoi che non vede da un po.
Non riesco a togliermi il pensiero dalla testa, continuo a pensare al suo collega e continuo a vivere sensazioni contrastanti, dominate però da eccitazione misto preoccupazione, e mentre immagino Giovanna in intimo con le mani del suo collega sulle sue tette sento suonare il citofono. Giovanna è arrivata e io corro ad aprire la porta per lei, è molto sexy, indossa una minigonna di jeans un maglietta sopra, stivaletti di pelle neri che arrivano poco più su della caviglia, capelli sciolti, lunghi e lisci e come sempre, un sorriso smagliante sul suo volto.
La casa è libera e la voglia che abbiamo l'uno dell'altra è enorme, ci baciamo appassionati e le mie mani finiscono subito sul suo culo, non perdiamo tempo e corriamo in camera. Ancora in piedi continuiamo a baciarci, le mie mani scorrono alla fine della sua minigonna, la alzo e con entrambe le mani le afferro il culo stringendolo tra le mie mani. Lei mi accarezza i capelli e si spinge e me per sentire il mio cazzo già duro per l'eccitazione. È assurdo, sono eccitato, e ho voglia di lei ma continuo a pensare al suo collega e questo pensiero aumenta il desiderio. Intanto lei si stacca da me, mi guarda fisso negli occhi e si sfila la maglia e la gonna con un movimento rapido e inaspettato e mostra il suo corpo magro e definito incorniciato da un completino intimo nero. Un reggiseno con il pizzo che lascia intravedere i suoi capezzoli, e un perizoma micro che a stento la copre. Mi tira a lei e mi spoglia lasciandomi nudo in un batter d'occhio. Saliamo sul letto e in ginocchio continuiamo a baciarci mentre la sua mano afferra il mio cazzo e inizia a masturbarmi. Le sgancio il reggiseno per lasciarle libere le tette ma le lascio il perizoma perchè il filo dietro è una bomba di sensualità, la giro e sempre in ginocchio mi metto dietro di lei, attaccato in modo che il mio cazzo finisce sul suo culo. Spinge verso di me, le piace sentirselo duro sul culo e io con le mani inizio ad esplorarla, prima sulle tette, stringendole con tutta la mano fino ad avere i capezzoli tra le dita. Una mano scivola e subito la infilo sotto il suo perizoma, è già completamente bagnata e io inizio a sditalinarla facendo scorrere le dita sul suo clitoride. Penso ancora al suo collega e così ancora in quella posizione mi avvicino al suo orecchio e sussurro
"Pensa se il tuo collega ora fosse seduto su quella poltrona li davanti a noi a guardarci.." - per un attimo apre gli occhi ma li richiude quasi all'istante ed emette un gemito dalla sua bocca - "lo vedo nudo e ha il cazzo dritto per te perchè lo fai eccitare" - continuo io - "penso che vorrebbe vederti la figa e vedere come è bella bagnata e gonfia. Posso toglierti le mutandine e fargliela vedere?", e lei senza parlare ma continuando ad ansimare annuisce con la testa. Le sfilo le mutandine e e continuo a tenerla in quella posizione rimettendole subito la mano sulla figa - "guardalo, ti sta divorando con gli occhi e ha il cazzo che scoppia vorrebbe scoparti tanto quando vorrei io". La prendo e la butto sdraiata sul letto, mi infilo con la bocca tra le sue cosce per leccargliela con foga proprio come piace a lei e vedo con la coda dell'occhio che sta guardando la poltrona .. - "Credo voglia partecipare, facciamolo unire a noi.." - e di nuovo la vedo annuire con la testa così mi sposto in modo da poter arrivare con la mano sulla sua faccia e mentre continuo a leccargliela gli infilo un dito in bocca e lei comincia a succhiarlo come fosse un cazzo tra le sue labbra. Si ferma ogni tanto per emettere dei gemiti e per godere per poi riprendere a succhiare il mio dito subito dopo - "brava, lo succhi così bene, ma ora vogliamo scoparti.." - le sussurro. Mi alzo, e mi sdraio di fianco a lei - "vienimi sopra cavalcami come sai fare" - inizia con un movimento lento e ondulatorio mentre le mie mani stringono le sue tette e poi il suo ritmo aumenta. Le mie mani scorrono sulla sua schiena e con un dito della mano destra inizio a stuzzicarle il culo. Inizio toccando il suo culo all'esterno, poi, infilo quel dito nella sua bocca, lo faccio ricoprire di saliva, sposto di nuovo la mano sul suo culo e lentamente glielo infilo dentro. Sussulta per un secondo e si ferma, emette un piccolo grido, un accenno di dolore inaspettato che si tramuta in pieno piacere non appena ricomincia a muoversi. La guardo negli occhi e con voce ferma - "Ti piace come ti scopiamo? lo senti il suo cazzo nella tua figa e il mio cazzo nel tuo culo? Su forza.. facci godere... facci sentire come ti piace avere i nostri cazzi nel tuo corpo. Muoviti e non fermarti" - Giovanna inizia a gemere sempre più forte e sempre più forte si muove su di me. Il mio cazzo è avvolto dalla sua figa completamente bagnata e il mio dito è tutto nel suo culo. I suoi gemiti sono sempre più forti e la mia eccitazione sale sempre di più immaginandola scopata come una vera troia. Gli ultimi movimenti sono fatali per lei, un gesto secco e un urlo di piacere - "Oddio oddio... non ce la faccio godooo" - urla lei in preda all'orgasmo ma anche io sono al limite, pronto a venire.
"Vogliamo venirti addosso, vogliamo venirti dove vuoi ma sul tuo corpo..." - così Giovanna si alza da me, si stende sul letto con la pancia in giù col suo culo rivolto verso l'altro - "vieni dove vuoi" - mi metto in ginocchio sopra di lei, prendo il mio cazzo in mano e do le ultime spinte. Sento che sto per scoppiare, così appoggiò la cappella tra le sue chiappe, poco sotto il suo osso sacro, faccio appena in tempo ad appoggiare che lo sperma inizia ad uscire a schizzi. Raggiunge la sua schiena e si spalma sulla sua pelle e ad ogni schizzo giovanna sussulta. Lo tengo così fino all'ultima goccia che cala sulle sue chiappe - "Sei stata fantastica, mi hai fatto godere come un pazzo" - "sono contenta, è piaciuto anche a me".

Con un fazzoletto di carta amorevolmente la pulisco dal mio seme, i miei movimenti sono lenti e delicati come carezze mentre lei si rilassa sul mio letto godendosi il momento. Mi abbasso e la abbraccio baciandola con passione e rimaniamo così fino al momento dei saluti.
 

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Altro ben racconto e bell’esperienza...
Giovanna ha un occhio di riguardo per te,nemmeno avances esplicite del collega le fanno distogliere il pensiero di te ed anzi, è stata lei a fargli capire che è un territorio marcato....
Altro racconto dove per te, lei ha fatto un ulteriore passo in avanti nel sesso.
Grandissima donna che ha piena fiducia di te
 

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"Sai che mi trasferisco a vivere a Napoli?"
Come un fulmine a ciel sereno mi arrivò questo messaggio durante una delle nostre chattate.

"Davvero? E come mai vai a Napoli?" - risposi cercando di non far trapelare nessuna emozione dal mio messaggio.
"Ho trovato lavoro a
Napoli, e mi danno anche vitto e alloggio. Voglio provare a cambiare un po."

Ero contento per lei, aveva avuto un po di difficoltà nel trovare un lavoro e questa per lei era una buona occasione. Allo stesso tempo ero molto dispiaciuto perchè, nonostante tutto Napoli non sia distante, sarebbe diventato ancora più difficile e raro avere l'occasione di incontrarci. Non avremmo più potuto avere i nostri incontri fugaci in macchina, non ci saremmo più potuti vedere con tanta facilità anche solo per una chiacchierata insomma, i nostri incontri sarebbero diventati più difficili da organizzare ma questo, non era il momento di tirare fuori le mie problematiche forse anche un po egoiste.

"Sono contento Giò, finalmente hai trovato lavoro, questa è una bella notizia. Certo mi dispiace che ci allontaniamo ma sono molto contento per te."
"Si anche a me dispiace allontanarci" - rispose Giovanna - "ma credo che quando non lavoro torno a casa e poi, magari quando capisco come organizzarmi con le altre coinquiline, potresti anche venire a trovarmi"


Nel giro di pochi giorni Giovanna si trasferisce a Napoli e inizia la sua nuova vita li, nuove amicizie, nuovi posti, per la prima volta vive da sola con delle coinquiline e nuovi ritmi di vita serrati, perchè il lavoro la impegna molto. Ma ogni sera ci sentiamo, chiacchieriamo e mi racconta della sua nuova vita professionale con grande orgoglio e determinazione.

G: "Mamma mia che giornata oggi, non mi sono fermata un attimo. Ho lavorato quasi 12 ore, non ero abituata.. ahahha. E comunque Andrea ancora insiste, non demorde.."

Andando li aveva trovato un bell'ambiente di lavoro, un capo un po stronzo, ma gli stronzi sono ovunque, e colleghi simpatici e gentili. In particolare c'era Andrea, un collega poco più grande di lei che aveva fatto apprezzamenti spudorati e sfacciati su di lei.

R: "Ah si? E che ti ha detto oggi Andrea?" - risposi io incuriosito dal suo messaggio
G: "Mentre ero in piedi a sistemare dei documenti, è passato dietro di me, dopo avermi superata, ha fatto due passi indietro dicendomi << Giovà, che culo che hai... ricordati che se vuoi scopare casa mia è sempre libera per te >> ahaha capito che sfacciato?"
R: "Ah ma allora insiste proprio.. e tu che gli hai detto?"
G: "Si è proprio insistente, ma io gli ho detto che sono già impegnata con qualcuno e sono apposto così :p"


A queste parole mi sento pervaso da varie sensazioni contrastanti tra loro, dapprima mi sento preoccupato, qualcuno inizia ad accorgersi di Giovanna e lei prima o poi ricambierà e io potrei perderla. La preoccupazione velocemente lascia posto ad una strana eccitazione, pensare a quel suo collega che le guarda il culo e desidera di portarsela a letto, mi fa eccitare, mi fa fare strani pensieri mi sento elettrizzato e poi per ultimo, alle parole "sono già impegnata" mi gonfio come un pavone, mi sento fiero e sicuro di me.

G: "Venerdì non lavoro e torno a casa, se ti va ci vediamo... " - sono ancora immerso nel pensiero del suo collega quando vengo riportato alla realtà con questo messaggio.
Mi informo per capire se abbiamo la possibilità di vederci e scopro con piacere di avere casa libera la sera. Giovanna apprende la notizia con felicità e ci organizziamo per vederci venerdì sera dopo la cena che ha riservato per stare con i suoi che non vede da un po.
Non riesco a togliermi il pensiero dalla testa, continuo a pensare al suo collega e continuo a vivere sensazioni contrastanti, dominate però da eccitazione misto preoccupazione, e mentre immagino Giovanna in intimo con le mani del suo collega sulle sue tette sento suonare il citofono. Giovanna è arrivata e io corro ad aprire la porta per lei, è molto sexy, indossa una minigonna di jeans un maglietta sopra, stivaletti di pelle neri che arrivano poco più su della caviglia, capelli sciolti, lunghi e lisci e come sempre, un sorriso smagliante sul suo volto.
La casa è libera e la voglia che abbiamo l'uno dell'altra è enorme, ci baciamo appassionati e le mie mani finiscono subito sul suo culo, non perdiamo tempo e corriamo in camera. Ancora in piedi continuiamo a baciarci, le mie mani scorrono alla fine della sua minigonna, la alzo e con entrambe le mani le afferro il culo stringendolo tra le mie mani. Lei mi accarezza i capelli e si spinge e me per sentire il mio cazzo già duro per l'eccitazione. È assurdo, sono eccitato, e ho voglia di lei ma continuo a pensare al suo collega e questo pensiero aumenta il desiderio. Intanto lei si stacca da me, mi guarda fisso negli occhi e si sfila la maglia e la gonna con un movimento rapido e inaspettato e mostra il suo corpo magro e definito incorniciato da un completino intimo nero. Un reggiseno con il pizzo che lascia intravedere i suoi capezzoli, e un perizoma micro che a stento la copre. Mi tira a lei e mi spoglia lasciandomi nudo in un batter d'occhio. Saliamo sul letto e in ginocchio continuiamo a baciarci mentre la sua mano afferra il mio cazzo e inizia a masturbarmi. Le sgancio il reggiseno per lasciarle libere le tette ma le lascio il perizoma perchè il filo dietro è una bomba di sensualità, la giro e sempre in ginocchio mi metto dietro di lei, attaccato in modo che il mio cazzo finisce sul suo culo. Spinge verso di me, le piace sentirselo duro sul culo e io con le mani inizio ad esplorarla, prima sulle tette, stringendole con tutta la mano fino ad avere i capezzoli tra le dita. Una mano scivola e subito la infilo sotto il suo perizoma, è già completamente bagnata e io inizio a sditalinarla facendo scorrere le dita sul suo clitoride. Penso ancora al suo collega e così ancora in quella posizione mi avvicino al suo orecchio e sussurro
"Pensa se il tuo collega ora fosse seduto su quella poltrona li davanti a noi a guardarci.." - per un attimo apre gli occhi ma li richiude quasi all'istante ed emette un gemito dalla sua bocca - "lo vedo nudo e ha il cazzo dritto per te perchè lo fai eccitare" - continuo io - "penso che vorrebbe vederti la figa e vedere come è bella bagnata e gonfia. Posso toglierti le mutandine e fargliela vedere?", e lei senza parlare ma continuando ad ansimare annuisce con la testa. Le sfilo le mutandine e e continuo a tenerla in quella posizione rimettendole subito la mano sulla figa - "guardalo, ti sta divorando con gli occhi e ha il cazzo che scoppia vorrebbe scoparti tanto quando vorrei io". La prendo e la butto sdraiata sul letto, mi infilo con la bocca tra le sue cosce per leccargliela con foga proprio come piace a lei e vedo con la coda dell'occhio che sta guardando la poltrona .. - "Credo voglia partecipare, facciamolo unire a noi.." - e di nuovo la vedo annuire con la testa così mi sposto in modo da poter arrivare con la mano sulla sua faccia e mentre continuo a leccargliela gli infilo un dito in bocca e lei comincia a succhiarlo come fosse un cazzo tra le sue labbra. Si ferma ogni tanto per emettere dei gemiti e per godere per poi riprendere a succhiare il mio dito subito dopo - "brava, lo succhi così bene, ma ora vogliamo scoparti.." - le sussurro. Mi alzo, e mi sdraio di fianco a lei - "vienimi sopra cavalcami come sai fare" - inizia con un movimento lento e ondulatorio mentre le mie mani stringono le sue tette e poi il suo ritmo aumenta. Le mie mani scorrono sulla sua schiena e con un dito della mano destra inizio a stuzzicarle il culo. Inizio toccando il suo culo all'esterno, poi, infilo quel dito nella sua bocca, lo faccio ricoprire di saliva, sposto di nuovo la mano sul suo culo e lentamente glielo infilo dentro. Sussulta per un secondo e si ferma, emette un piccolo grido, un accenno di dolore inaspettato che si tramuta in pieno piacere non appena ricomincia a muoversi. La guardo negli occhi e con voce ferma - "Ti piace come ti scopiamo? lo senti il suo cazzo nella tua figa e il mio cazzo nel tuo culo? Su forza.. facci godere... facci sentire come ti piace avere i nostri cazzi nel tuo corpo. Muoviti e non fermarti" - Giovanna inizia a gemere sempre più forte e sempre più forte si muove su di me. Il mio cazzo è avvolto dalla sua figa completamente bagnata e il mio dito è tutto nel suo culo. I suoi gemiti sono sempre più forti e la mia eccitazione sale sempre di più immaginandola scopata come una vera troia. Gli ultimi movimenti sono fatali per lei, un gesto secco e un urlo di piacere - "Oddio oddio... non ce la faccio godooo" - urla lei in preda all'orgasmo ma anche io sono al limite, pronto a venire.
"Vogliamo venirti addosso, vogliamo venirti dove vuoi ma sul tuo corpo..." - così Giovanna si alza da me, si stende sul letto con la pancia in giù col suo culo rivolto verso l'altro - "vieni dove vuoi" - mi metto in ginocchio sopra di lei, prendo il mio cazzo in mano e do le ultime spinte. Sento che sto per scoppiare, così appoggiò la cappella tra le sue chiappe, poco sotto il suo osso sacro, faccio appena in tempo ad appoggiare che lo sperma inizia ad uscire a schizzi. Raggiunge la sua schiena e si spalma sulla sua pelle e ad ogni schizzo giovanna sussulta. Lo tengo così fino all'ultima goccia che cala sulle sue chiappe - "Sei stata fantastica, mi hai fatto godere come un pazzo" - "sono contenta, è piaciuto anche a me".

Con un fazzoletto di carta amorevolmente la pulisco dal mio seme, i miei movimenti sono lenti e delicati come carezze mentre lei si rilassa sul mio letto godendosi il momento. Mi abbasso e la abbraccio baciandola con passione e rimaniamo così fino al momento dei saluti.
Giovanna, non una Donna ma una Bomba. Altra esperienza raccontata magistralmente. Eccitante come sempre
Brava Giovanna Braaava
 
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Altro ben racconto e bell’esperienza...
Giovanna ha un occhio di riguardo per te,nemmeno avances esplicite del collega le fanno distogliere il pensiero di te ed anzi, è stata lei a fargli capire che è un territorio marcato....
Altro racconto dove per te, lei ha fatto un ulteriore passo in avanti nel sesso.
Grandissima donna che ha piena fiducia di te
Si esatto, ha piena fiducia in me e spesso, molto spesso asseconda le mie voglie e i miei desideri. A volte mi chiedo se non abbia ceduto alle avances perchè forse il suo collega non le piace o perchè davvero non le interessa altro.
È stata comunque un'esperienza davvero eccitante, è una situazione difficile da spiegare ma da una scarica di adrenalina particolare.
 
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Giovanna, non una Donna ma una Bomba. Altra esperienza raccontata magistralmente. Eccitante come sempre
Brava Giovanna Braaava
Sono contento che lo hai trovato eccitante!! Cerco di fare il meglio e di fare in modo che voi possiate immedesimarvi nella situazione e come sempre ben accette critiche !
 

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Si esatto, ha piena fiducia in me e spesso, molto spesso asseconda le mie voglie e i miei desideri. A volte mi chiedo se non abbia ceduto alle avances perchè forse il suo collega non le piace o perchè davvero non le interessa altro.
È stata comunque un'esperienza davvero eccitante, è una situazione difficile da spiegare ma da una scarica di adrenalina particolare.
Complicità e feeling...
E Giovanna inconsciamente o forse volutamente ti sta spingendo in una esperienza sessuale molto intima...lei ha piena fiducia di te e tu, non hai nessuna vergogna a confessarle ogni tua fantasia sapendo di avere in lei una complice che ti comprende ed asseconda
 

leonx88

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"Sai che mi trasferisco a vivere a Napoli?"
Come un fulmine a ciel sereno mi arrivò questo messaggio durante una delle nostre chattate.

"Davvero? E come mai vai a Napoli?" - risposi cercando di non far trapelare nessuna emozione dal mio messaggio.
"Ho trovato lavoro a
Napoli, e mi danno anche vitto e alloggio. Voglio provare a cambiare un po."

Ero contento per lei, aveva avuto un po di difficoltà nel trovare un lavoro e questa per lei era una buona occasione. Allo stesso tempo ero molto dispiaciuto perchè, nonostante tutto Napoli non sia distante, sarebbe diventato ancora più difficile e raro avere l'occasione di incontrarci. Non avremmo più potuto avere i nostri incontri fugaci in macchina, non ci saremmo più potuti vedere con tanta facilità anche solo per una chiacchierata insomma, i nostri incontri sarebbero diventati più difficili da organizzare ma questo, non era il momento di tirare fuori le mie problematiche forse anche un po egoiste.

"Sono contento Giò, finalmente hai trovato lavoro, questa è una bella notizia. Certo mi dispiace che ci allontaniamo ma sono molto contento per te."
"Si anche a me dispiace allontanarci" - rispose Giovanna - "ma credo che quando non lavoro torno a casa e poi, magari quando capisco come organizzarmi con le altre coinquiline, potresti anche venire a trovarmi"


Nel giro di pochi giorni Giovanna si trasferisce a Napoli e inizia la sua nuova vita li, nuove amicizie, nuovi posti, per la prima volta vive da sola con delle coinquiline e nuovi ritmi di vita serrati, perchè il lavoro la impegna molto. Ma ogni sera ci sentiamo, chiacchieriamo e mi racconta della sua nuova vita professionale con grande orgoglio e determinazione.

G: "Mamma mia che giornata oggi, non mi sono fermata un attimo. Ho lavorato quasi 12 ore, non ero abituata.. ahahha. E comunque Andrea ancora insiste, non demorde.."

Andando li aveva trovato un bell'ambiente di lavoro, un capo un po stronzo, ma gli stronzi sono ovunque, e colleghi simpatici e gentili. In particolare c'era Andrea, un collega poco più grande di lei che aveva fatto apprezzamenti spudorati e sfacciati su di lei.

R: "Ah si? E che ti ha detto oggi Andrea?" - risposi io incuriosito dal suo messaggio
G: "Mentre ero in piedi a sistemare dei documenti, è passato dietro di me, dopo avermi superata, ha fatto due passi indietro dicendomi << Giovà, che culo che hai... ricordati che se vuoi scopare casa mia è sempre libera per te >> ahaha capito che sfacciato?"
R: "Ah ma allora insiste proprio.. e tu che gli hai detto?"
G: "Si è proprio insistente, ma io gli ho detto che sono già impegnata con qualcuno e sono apposto così :p"


A queste parole mi sento pervaso da varie sensazioni contrastanti tra loro, dapprima mi sento preoccupato, qualcuno inizia ad accorgersi di Giovanna e lei prima o poi ricambierà e io potrei perderla. La preoccupazione velocemente lascia posto ad una strana eccitazione, pensare a quel suo collega che le guarda il culo e desidera di portarsela a letto, mi fa eccitare, mi fa fare strani pensieri mi sento elettrizzato e poi per ultimo, alle parole "sono già impegnata" mi gonfio come un pavone, mi sento fiero e sicuro di me.

G: "Venerdì non lavoro e torno a casa, se ti va ci vediamo... " - sono ancora immerso nel pensiero del suo collega quando vengo riportato alla realtà con questo messaggio.
Mi informo per capire se abbiamo la possibilità di vederci e scopro con piacere di avere casa libera la sera. Giovanna apprende la notizia con felicità e ci organizziamo per vederci venerdì sera dopo la cena che ha riservato per stare con i suoi che non vede da un po.
Non riesco a togliermi il pensiero dalla testa, continuo a pensare al suo collega e continuo a vivere sensazioni contrastanti, dominate però da eccitazione misto preoccupazione, e mentre immagino Giovanna in intimo con le mani del suo collega sulle sue tette sento suonare il citofono. Giovanna è arrivata e io corro ad aprire la porta per lei, è molto sexy, indossa una minigonna di jeans un maglietta sopra, stivaletti di pelle neri che arrivano poco più su della caviglia, capelli sciolti, lunghi e lisci e come sempre, un sorriso smagliante sul suo volto.
La casa è libera e la voglia che abbiamo l'uno dell'altra è enorme, ci baciamo appassionati e le mie mani finiscono subito sul suo culo, non perdiamo tempo e corriamo in camera. Ancora in piedi continuiamo a baciarci, le mie mani scorrono alla fine della sua minigonna, la alzo e con entrambe le mani le afferro il culo stringendolo tra le mie mani. Lei mi accarezza i capelli e si spinge e me per sentire il mio cazzo già duro per l'eccitazione. È assurdo, sono eccitato, e ho voglia di lei ma continuo a pensare al suo collega e questo pensiero aumenta il desiderio. Intanto lei si stacca da me, mi guarda fisso negli occhi e si sfila la maglia e la gonna con un movimento rapido e inaspettato e mostra il suo corpo magro e definito incorniciato da un completino intimo nero. Un reggiseno con il pizzo che lascia intravedere i suoi capezzoli, e un perizoma micro che a stento la copre. Mi tira a lei e mi spoglia lasciandomi nudo in un batter d'occhio. Saliamo sul letto e in ginocchio continuiamo a baciarci mentre la sua mano afferra il mio cazzo e inizia a masturbarmi. Le sgancio il reggiseno per lasciarle libere le tette ma le lascio il perizoma perchè il filo dietro è una bomba di sensualità, la giro e sempre in ginocchio mi metto dietro di lei, attaccato in modo che il mio cazzo finisce sul suo culo. Spinge verso di me, le piace sentirselo duro sul culo e io con le mani inizio ad esplorarla, prima sulle tette, stringendole con tutta la mano fino ad avere i capezzoli tra le dita. Una mano scivola e subito la infilo sotto il suo perizoma, è già completamente bagnata e io inizio a sditalinarla facendo scorrere le dita sul suo clitoride. Penso ancora al suo collega e così ancora in quella posizione mi avvicino al suo orecchio e sussurro
"Pensa se il tuo collega ora fosse seduto su quella poltrona li davanti a noi a guardarci.." - per un attimo apre gli occhi ma li richiude quasi all'istante ed emette un gemito dalla sua bocca - "lo vedo nudo e ha il cazzo dritto per te perchè lo fai eccitare" - continuo io - "penso che vorrebbe vederti la figa e vedere come è bella bagnata e gonfia. Posso toglierti le mutandine e fargliela vedere?", e lei senza parlare ma continuando ad ansimare annuisce con la testa. Le sfilo le mutandine e e continuo a tenerla in quella posizione rimettendole subito la mano sulla figa - "guardalo, ti sta divorando con gli occhi e ha il cazzo che scoppia vorrebbe scoparti tanto quando vorrei io". La prendo e la butto sdraiata sul letto, mi infilo con la bocca tra le sue cosce per leccargliela con foga proprio come piace a lei e vedo con la coda dell'occhio che sta guardando la poltrona .. - "Credo voglia partecipare, facciamolo unire a noi.." - e di nuovo la vedo annuire con la testa così mi sposto in modo da poter arrivare con la mano sulla sua faccia e mentre continuo a leccargliela gli infilo un dito in bocca e lei comincia a succhiarlo come fosse un cazzo tra le sue labbra. Si ferma ogni tanto per emettere dei gemiti e per godere per poi riprendere a succhiare il mio dito subito dopo - "brava, lo succhi così bene, ma ora vogliamo scoparti.." - le sussurro. Mi alzo, e mi sdraio di fianco a lei - "vienimi sopra cavalcami come sai fare" - inizia con un movimento lento e ondulatorio mentre le mie mani stringono le sue tette e poi il suo ritmo aumenta. Le mie mani scorrono sulla sua schiena e con un dito della mano destra inizio a stuzzicarle il culo. Inizio toccando il suo culo all'esterno, poi, infilo quel dito nella sua bocca, lo faccio ricoprire di saliva, sposto di nuovo la mano sul suo culo e lentamente glielo infilo dentro. Sussulta per un secondo e si ferma, emette un piccolo grido, un accenno di dolore inaspettato che si tramuta in pieno piacere non appena ricomincia a muoversi. La guardo negli occhi e con voce ferma - "Ti piace come ti scopiamo? lo senti il suo cazzo nella tua figa e il mio cazzo nel tuo culo? Su forza.. facci godere... facci sentire come ti piace avere i nostri cazzi nel tuo corpo. Muoviti e non fermarti" - Giovanna inizia a gemere sempre più forte e sempre più forte si muove su di me. Il mio cazzo è avvolto dalla sua figa completamente bagnata e il mio dito è tutto nel suo culo. I suoi gemiti sono sempre più forti e la mia eccitazione sale sempre di più immaginandola scopata come una vera troia. Gli ultimi movimenti sono fatali per lei, un gesto secco e un urlo di piacere - "Oddio oddio... non ce la faccio godooo" - urla lei in preda all'orgasmo ma anche io sono al limite, pronto a venire.
"Vogliamo venirti addosso, vogliamo venirti dove vuoi ma sul tuo corpo..." - così Giovanna si alza da me, si stende sul letto con la pancia in giù col suo culo rivolto verso l'altro - "vieni dove vuoi" - mi metto in ginocchio sopra di lei, prendo il mio cazzo in mano e do le ultime spinte. Sento che sto per scoppiare, così appoggiò la cappella tra le sue chiappe, poco sotto il suo osso sacro, faccio appena in tempo ad appoggiare che lo sperma inizia ad uscire a schizzi. Raggiunge la sua schiena e si spalma sulla sua pelle e ad ogni schizzo giovanna sussulta. Lo tengo così fino all'ultima goccia che cala sulle sue chiappe - "Sei stata fantastica, mi hai fatto godere come un pazzo" - "sono contenta, è piaciuto anche a me".

Con un fazzoletto di carta amorevolmente la pulisco dal mio seme, i miei movimenti sono lenti e delicati come carezze mentre lei si rilassa sul mio letto godendosi il momento. Mi abbasso e la abbraccio baciandola con passione e rimaniamo così fino al momento dei saluti.

Scusa ma con lei non fai mai sesso anale....ma perché!!!!! Da come lo descrivi ha un culo d'oro...
 
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Scusa ma con lei non fai mai sesso anale....ma perché!!!!! Da come lo descrivi ha un culo d'oro...
Si lei ha un culo divino, ma il sesso anale non è una pratica molto facile da attuare. Molto spesso le donne (almeno quelle con cui sono stato io) la ritengono una cosa molto molto intima e magari lo riservano a pochi. Inoltre non a tutte piace, c'è chi lo trova doloroso, chi invece ci gode più del sesso vaginale. Comunque potrebbero esserci aggiornamenti, ho ancora due o tre incontri da raccontare (devo avere il tempo di scriverli) se ti andrà di leggere anche i miei racconti futuri avrai la risposta alla tua domanda :)
 
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Fantastici racconti non vedo l ora di leggere gli altri
Grazie mille, purtroppo il covid ha portato due cose negative. Ormai lavoro 12 ore al giorno e quindi ho poco tempo per raccontare gli altri incontri, e l'impossibilità di vedermi con Giovanna, anche se per questa ultima cosa abbiamo potuto organizzare un incontro giovedì sera scorso. Ma ho piacere del tuo apprezzamento nei miei racconti e non appena potrò vi racconterò gli altri nostri incontri.
 

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