Esperienza reale Le avventure di Roberto e Giovanna - "Vieni" da me?

phico85

"Level 4"
Messaggi
1,038
Punteggio reazione
651
Punti
119
Posizione
Roma
Racconti precedenti
Le avventure di Roberto e Giovanna - Il massaggio
Le avventure di Roberto e Giovanna - La prima volta
Le avventure di Roberto e Giovanna - La fantasia di Giovanna
Le avventure di Roberto e Giovanna - Orgasmi Smart

Le occasioni per incontrarsi ultimamente scarseggiavano. La vita giornaliera, il lavoro, e la mia vita di coppia rendevano i nostri incontri sempre più ardui da organizzare. Giovanna viveva con i suoi e casa sua non era quasi mai disponibile, io vivevo con mia madre e i nostri orari di lavoro coincidevano, quindi quando io ero in casa lo era anche lei.
La mia voglia di lei però non si era placata, continuavo a desiderare il suo corpo nudo sopra il mio, quando chiudevo gli occhi mi sembrava di sentire il suo profumo sopra di me, e a tratti, mi sembrava quasi di sentire i suoi gemiti di piacere nel mio orecchio. Ero riuscito anche a farmi mandare qualche foto di lei in lingerie con protagonista il suo culo che usavo per masturbarmi ma non riuscivo a placare la mia voglia.
Ero a lavoro, e come sempre tra una mail e due chiacchiere con i colleghi mi scrivevo con lei

G: "Certo che è parecchio che non ci vediamo.." - esclama Giovanna con un velo di tristezza
R: "Si è vero, ma ultimamente siamo un po sfortunati. Non abbiamo mai casa libera e non riusciamo a vederci."
G: "Beh se ti va quando stacchi da lavoro potresti passare a casa mia. I miei sono a lavoro, mia mamma non tornerà prima delle 20 e mio papà fa il turno di pomeriggio quindi rientra alle 22."
R: "Certo che mi va, ok allora per le 19 sono da te."
G: "Magnifico, però mi sta per arrivare il ciclo... "

Credo di essere rimasto per qualche secondo con la faccia da deficiente, Giovanna mi aveva quasi "fregato" forse se me lo avesse detto prima non mi sarei sbattuto per andare da lei alle 19 per fare 4 chiacchiere come due fidanzatini, ma ormai le avevo detto di si e non volevo tirarmi indietro e fare la figura dello stronzo.

R: "E figurati, nessun problema. Stacco e vengo a casa tua. Ti scrivo quando sono sotto così mi apri il portone."

Le 18 arrivano veloci, e altrettanto veloce passa il tempo in macchina e stranamente puntuale, alle 19 sono sotto casa sua. Come da accordi le scrivo un messaggio e lei prontamente mi apre il portone. Pensandoci bene, è la prima volta che vado da lei e quasi sono agitato.
Giovanna mi apre la porta, indossa una tuta rosa, delle ciabatte da casa capelli raccolti e viso struccato. "Ciao, entra" - mi dice con un sorriso enorme che si staglia sul suo viso e ricambiando il suo sorriso entro in casa sua, Giò chiude la porta e ci scambiamo un bacio appassionato per il saluto. Poi ci guardiamo e mi dice di seguirla in sala.
Ha una bella casa ben arredata e pulita, è tutto in ordine ed ha una aria accogliente tanto da scacciare quella sensazione di ansia che avevo addosso prima di entrare e in un batter d'occhio mi sento a mio agio. Poso il giacchetto sulla sedia, ci sediamo sul divano e iniziamo a parlare. Giovanna è seduta alla mia sinistra, ha la gamba sinistra piegata normalmente, mentre la destra è sul divano, con il ginocchio piegato in modo che la sua caviglia finisca sotto il ginocchio destro.
Io sono seduto normale di fianco a lei e man mano che parla, sento crescere la voglia di un contatto fisico, so che non potrei far molto ma istintivamente, un passo alla volta mi avvicino sempre più a lei. Mi ritrovo poggiato sul gomito, e la mano che accarezza il suo ginocchio, inizialmente solo con la punta delle dita, poi piano piano con tutta la mano. Le accarezzo il ginocchio e scendo sul polpaccio, e ogni volta che ripeto il movimento scendo sempre di più verso la sua caviglia per poi tornare su. A Giovanna piace il tocco sulle sue gambe, ogni volta che smette di parlare, guarda prima la mia mano e poi me, regalandomi grossi sorrisi. Sorrisi che nascondono voglia di coccole e affetto, al punto che Giovanna mi prende mi abbraccia e mi tira giù con lei. Cadiamo stesi sul divano, uno di fronte all'altra con le braccia che cingono i nostri corpi. Le sue mani scorrono tra i miei capelli e le mie, ben aperte scorrono lungo tutta la sua schiena.
Dopo un lungo e silenzioso abbraccio, i nostri si incrociano le mie mani si fermano, e ci lasciamo andare in un bacio appassionato. Le nostre lingue si intrecciano e le mie mani riprendono a muoversi, ricomincio a farle scivolare sulla sua schiena, su e giù ma l'ultima volta scendono fino al suo culo. Lo prendo tra le mani e lo stringo, il corpo di Giovanna inizia a muoversi come quello di una danzatrice sulle note dell'eccitazione, la sua gamba mi avvolge e si tira a me. Le bacio il collo, e sposto la mano sulle sue tette, apro il giacchetto, sposto il reggiseno e inizio a toccarle delicatamente i capezzoli che presto inizio a succhiare e leccare avidamente. Il mio cazzo cresce, e Giovanna se ne accorge porta la sua mano su di lui e inizia a sbottonarmi la cinta, dopo averla sbottonata si ferma, mi guarda - "vieni, andiamo in camera di mia madre, ci sono gli specchi", non capisco cosa voglia fare ma senza troppe domande la seguo. Mi prende mi butta giù, in ginocchio sopra le mie gambe slaccia la cinta dei pantaloni e li abbassa e di nuovo si butta su di me. La sua mano scivola sul mio uccello duro, si infila sotto le mutande e inizia ad accarezzarlo con vigore. Io metto le mani sul suo culo e provo ad infilarle sotto i pantaloni ma lei mi impedisce di farlo, le prende e le toglie, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra - "lo sai che non puoi, ma io posso giocare. Guardami da li" - indicando uno specchio laterale. Giovanna scende mentre con la bocca bacia il mio addome, mi sfila gli slip e con una mano prende il mio cazzo duro. Un ultimo sguardo prima di sentire il mio cazzo finire nella sua bocca calda.
Lo succhia in maniera divina, sento la sua lingua che parte dalle mie palle e scorre su tutta l'asta, avvolge la cappella e poi lo circonda con le labbra. Me lo succhia, senza mai aprire a bocca ma lasciando continuamente la sua lingua sopra. Con la mano la afferro per i capelli e la tengo con vigore, il mio cazzo esce dalla sua bocca e la sento gemere debolmente, ma subito, riprende a succhiarlo. Non me lo aveva mai succhiato con questa foga, la sento golosa del mio cazzo e io sento che sto per venire - "Giò sto venendo..." - ma lei non si ferma continua a succhiare ho quasi paura che non mi abbia sentito così ripeto - "Giò sto venendo, se continui ti riempio la bocca.." - ma lei va avanti. Sono sicuro che mi abbia sentito e io decido di non preoccuparmi e godermi il momento.. Giovanna succhia, e lo fa sempre più veloce, io sento che sto per esplodere, inizio a sentire le contrazioni e dopo poche succhiate l'ultima contrazione si fa costante! Si susseguono in ripetizione velocemente una, due, tre raffiche di sperma che finiscono nella sua bocca, poi rallentano, - quattro, cinque.... sei - ma lei non molla e tiene il mio cazzo in bocca con le labbra ben chiuse. Sette... ott. otto - "mmmm sto godendo in maniera pazzesca" e lei lo sa.. e rimaner li. Il mio orgasmo piano piano svanisce e i muscoli si fanno più docili e meno contratti, Giovanna si alza lentamente, mi guarda e ingoia le ultime gocce di sperma rimaste nella sua bocca e con voce delicata mi avvisa di andare al bagno.
Io rimango li sul letto, soddisfatto - "Giovanna mi sorprende sempre di più" - e all'improvviso lei torna in stanza.

G: "Beh? Ancora così stai? Dai muoviti che potrebbe tornare mia mamma a breve." - non mi ero accorto che si erano fatte quasi le 20 così mi rivesto e mi avvio con Giovanna verso la porta.
Prima di salutarci ci baciamo di nuovo, Giò mi sorride e mentre mi apre la porta mi fa
G: "Non è stato brutto come pensavo, ma non farci l'abitudine" - scoppio a ridere e la bacio di nuovo - "Vedrò quello che posso fare" - un cenno con la mano e mi avvio giù per le scale.

Doveva essere una chiacchierata da fidanzatini e invece, ho ricevuto uno dei migliori pompini della mia vita. Giovanna, mi stupisci sempre di più!
 

Grandel

"Level 7"
Élite Fase 1
Messaggi
9,091
Punteggio reazione
9,180
Punti
119
Posizione
Jerusalem’s Lot
Racconti precedenti
Le avventure di Roberto e Giovanna - Il massaggio
Le avventure di Roberto e Giovanna - La prima volta
Le avventure di Roberto e Giovanna - La fantasia di Giovanna
Le avventure di Roberto e Giovanna - Orgasmi Smart

Le occasioni per incontrarsi ultimamente scarseggiavano. La vita giornaliera, il lavoro, e la mia vita di coppia rendevano i nostri incontri sempre più ardui da organizzare. Giovanna viveva con i suoi e casa sua non era quasi mai disponibile, io vivevo con mia madre e i nostri orari di lavoro coincidevano, quindi quando io ero in casa lo era anche lei.
La mia voglia di lei però non si era placata, continuavo a desiderare il suo corpo nudo sopra il mio, quando chiudevo gli occhi mi sembrava di sentire il suo profumo sopra di me, e a tratti, mi sembrava quasi di sentire i suoi gemiti di piacere nel mio orecchio. Ero riuscito anche a farmi mandare qualche foto di lei in lingerie con protagonista il suo culo che usavo per masturbarmi ma non riuscivo a placare la mia voglia.
Ero a lavoro, e come sempre tra una mail e due chiacchiere con i colleghi mi scrivevo con lei

G: "Certo che è parecchio che non ci vediamo.." - esclama Giovanna con un velo di tristezza
R: "Si è vero, ma ultimamente siamo un po sfortunati. Non abbiamo mai casa libera e non riusciamo a vederci."
G: "Beh se ti va quando stacchi da lavoro potresti passare a casa mia. I miei sono a lavoro, mia mamma non tornerà prima delle 20 e mio papà fa il turno di pomeriggio quindi rientra alle 22."
R: "Certo che mi va, ok allora per le 19 sono da te."
G: "Magnifico, però mi sta per arrivare il ciclo... "

Credo di essere rimasto per qualche secondo con la faccia da deficiente, Giovanna mi aveva quasi "fregato" forse se me lo avesse detto prima non mi sarei sbattuto per andare da lei alle 19 per fare 4 chiacchiere come due fidanzatini, ma ormai le avevo detto di si e non volevo tirarmi indietro e fare la figura dello stronzo.

R: "E figurati, nessun problema. Stacco e vengo a casa tua. Ti scrivo quando sono sotto così mi apri il portone."

Le 18 arrivano veloci, e altrettanto veloce passa il tempo in macchina e stranamente puntuale, alle 19 sono sotto casa sua. Come da accordi le scrivo un messaggio e lei prontamente mi apre il portone. Pensandoci bene, è la prima volta che vado da lei e quasi sono agitato.
Giovanna mi apre la porta, indossa una tuta rosa, delle ciabatte da casa capelli raccolti e viso struccato. "Ciao, entra" - mi dice con un sorriso enorme che si staglia sul suo viso e ricambiando il suo sorriso entro in casa sua, Giò chiude la porta e ci scambiamo un bacio appassionato per il saluto. Poi ci guardiamo e mi dice di seguirla in sala.
Ha una bella casa ben arredata e pulita, è tutto in ordine ed ha una aria accogliente tanto da scacciare quella sensazione di ansia che avevo addosso prima di entrare e in un batter d'occhio mi sento a mio agio. Poso il giacchetto sulla sedia, ci sediamo sul divano e iniziamo a parlare. Giovanna è seduta alla mia sinistra, ha la gamba sinistra piegata normalmente, mentre la destra è sul divano, con il ginocchio piegato in modo che la sua caviglia finisca sotto il ginocchio destro.
Io sono seduto normale di fianco a lei e man mano che parla, sento crescere la voglia di un contatto fisico, so che non potrei far molto ma istintivamente, un passo alla volta mi avvicino sempre più a lei. Mi ritrovo poggiato sul gomito, e la mano che accarezza il suo ginocchio, inizialmente solo con la punta delle dita, poi piano piano con tutta la mano. Le accarezzo il ginocchio e scendo sul polpaccio, e ogni volta che ripeto il movimento scendo sempre di più verso la sua caviglia per poi tornare su. A Giovanna piace il tocco sulle sue gambe, ogni volta che smette di parlare, guarda prima la mia mano e poi me, regalandomi grossi sorrisi. Sorrisi che nascondono voglia di coccole e affetto, al punto che Giovanna mi prende mi abbraccia e mi tira giù con lei. Cadiamo stesi sul divano, uno di fronte all'altra con le braccia che cingono i nostri corpi. Le sue mani scorrono tra i miei capelli e le mie, ben aperte scorrono lungo tutta la sua schiena.
Dopo un lungo e silenzioso abbraccio, i nostri si incrociano le mie mani si fermano, e ci lasciamo andare in un bacio appassionato. Le nostre lingue si intrecciano e le mie mani riprendono a muoversi, ricomincio a farle scivolare sulla sua schiena, su e giù ma l'ultima volta scendono fino al suo culo. Lo prendo tra le mani e lo stringo, il corpo di Giovanna inizia a muoversi come quello di una danzatrice sulle note dell'eccitazione, la sua gamba mi avvolge e si tira a me. Le bacio il collo, e sposto la mano sulle sue tette, apro il giacchetto, sposto il reggiseno e inizio a toccarle delicatamente i capezzoli che presto inizio a succhiare e leccare avidamente. Il mio cazzo cresce, e Giovanna se ne accorge porta la sua mano su di lui e inizia a sbottonarmi la cinta, dopo averla sbottonata si ferma, mi guarda - "vieni, andiamo in camera di mia madre, ci sono gli specchi", non capisco cosa voglia fare ma senza troppe domande la seguo. Mi prende mi butta giù, in ginocchio sopra le mie gambe slaccia la cinta dei pantaloni e li abbassa e di nuovo si butta su di me. La sua mano scivola sul mio uccello duro, si infila sotto le mutande e inizia ad accarezzarlo con vigore. Io metto le mani sul suo culo e provo ad infilarle sotto i pantaloni ma lei mi impedisce di farlo, le prende e le toglie, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra - "lo sai che non puoi, ma io posso giocare. Guardami da li" - indicando uno specchio laterale. Giovanna scende mentre con la bocca bacia il mio addome, mi sfila gli slip e con una mano prende il mio cazzo duro. Un ultimo sguardo prima di sentire il mio cazzo finire nella sua bocca calda.
Lo succhia in maniera divina, sento la sua lingua che parte dalle mie palle e scorre su tutta l'asta, avvolge la cappella e poi lo circonda con le labbra. Me lo succhia, senza mai aprire a bocca ma lasciando continuamente la sua lingua sopra. Con la mano la afferro per i capelli e la tengo con vigore, il mio cazzo esce dalla sua bocca e la sento gemere debolmente, ma subito, riprende a succhiarlo. Non me lo aveva mai succhiato con questa foga, la sento golosa del mio cazzo e io sento che sto per venire - "Giò sto venendo..." - ma lei non si ferma continua a succhiare ho quasi paura che non mi abbia sentito così ripeto - "Giò sto venendo, se continui ti riempio la bocca.." - ma lei va avanti. Sono sicuro che mi abbia sentito e io decido di non preoccuparmi e godermi il momento.. Giovanna succhia, e lo fa sempre più veloce, io sento che sto per esplodere, inizio a sentire le contrazioni e dopo poche succhiate l'ultima contrazione si fa costante! Si susseguono in ripetizione velocemente una, due, tre raffiche di sperma che finiscono nella sua bocca, poi rallentano, - quattro, cinque.... sei - ma lei non molla e tiene il mio cazzo in bocca con le labbra ben chiuse. Sette... ott. otto - "mmmm sto godendo in maniera pazzesca" e lei lo sa.. e rimaner li. Il mio orgasmo piano piano svanisce e i muscoli si fanno più docili e meno contratti, Giovanna si alza lentamente, mi guarda e ingoia le ultime gocce di sperma rimaste nella sua bocca e con voce delicata mi avvisa di andare al bagno.
Io rimango li sul letto, soddisfatto - "Giovanna mi sorprende sempre di più" - e all'improvviso lei torna in stanza.

G: "Beh? Ancora così stai? Dai muoviti che potrebbe tornare mia mamma a breve." - non mi ero accorto che si erano fatte quasi le 20 così mi rivesto e mi avvio con Giovanna verso la porta.
Prima di salutarci ci baciamo di nuovo, Giò mi sorride e mentre mi apre la porta mi fa
G: "Non è stato brutto come pensavo, ma non farci l'abitudine" - scoppio a ridere e la bacio di nuovo - "Vedrò quello che posso fare" - un cenno con la mano e mi avvio giù per le scale.

Doveva essere una chiacchierata da fidanzatini e invece, ho ricevuto uno dei migliori pompini della mia vita. Giovanna, mi stupisci sempre di più!
anche noi stupisce. Una amante nata, bella brava e capace. Sempre belle le tue storie. Complimenti
 

PornoSide

"Level 5"
Messaggi
3,279
Punteggio reazione
1,691
Punti
119
Posizione
Milano
E niente...dopo l’ultimo racconto vengo subito smentito. Alla signorina per conquistarti ha fatto il miglior pompino della tua vita, accompagnato da ingoio...gran esperienza er entrmabi direi.
Io ad ora, le under30 le ho trovate tutte con il tabù per lo sperma...sarò sfigato....
 
OP
phico85

phico85

"Level 4"
Messaggi
1,038
Punteggio reazione
651
Punti
119
Posizione
Roma
E niente...dopo l’ultimo racconto vengo subito smentito. Alla signorina per conquistarti ha fatto il miglior pompino della tua vita, accompagnato da ingoio...gran esperienza er entrmabi direi.
Io ad ora, le under30 le ho trovate tutte con il tabù per lo sperma...sarò sfigato....
Ahahaha non credo che sei sfigato. Lei con me lo ha fatto solo quella volta, anche se è vero che io non glielo ho mai richiesto. Ma in generale si, non è amante della pratica. Però si fa venire addosso ma non in faccia (almeno non ancora :p )
 

PornoSide

"Level 5"
Messaggi
3,279
Punteggio reazione
1,691
Punti
119
Posizione
Milano
Ahahaha non credo che sei sfigato. Lei con me lo ha fatto solo quella volta, anche se è vero che io non glielo ho mai richiesto. Ma in generale si, non è amante della pratica. Però si fa venire addosso ma non in faccia (almeno non ancora :p )
Si mi trovo d’accordo, alle giovani sembra che piaccia molto addosso, ma guai a bocca e viso...
 

Top Bottom