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Salve a tutti,
Oggi ho voglia di raccontarvi la mia esperienza. Non per vantarmene né per altri fini infantili. Semplicemente, ho deciso di riportavi quello che mi è successo, un po' perché ancora non ci credo che sia avvenuto tutto e un po' perché al solo pensiero mi eccito ancora e devo pur raccontarlo a qualcuno… Ovviamente i nomi che userò sono di fantasia, ma il resto, che ci crediate oppure no, è solo la verità.
Sono convivente in una casa in affitto con altre due coinquiline.
Qualche anno fa avevo preso una stanza come studente, ma dopo la laurea sono rimasto in questo appartamento, un po’ perché mi trovo bene con il lavoro e un po’ per i “benefit” che ho qui…
Mi è stata data questa sistemazione perché abitavo in altro appartamento, ma durante il lockdown del 2020 i vecchi affittuari avevano deciso di recidere il contratto e, non sapendo come sistemare la cosa, l'agenzia a cui mi ero rivolto decise di sistemarmi in questa casa. Inizialmente doveva essere una situazione temporanea, ma visti i miei buoni rapporti con le coinquiline, mi hanno rinnovato il contratto per due anni di fila.
Le mie coinquiline sono due donne semplici. La prima si chiama Eleonora: tipica ragazza fuori sede che, come me, una volta finiti gli studi è rimasta intraprendendo la carriera lavorativa come avvocato, con l'obiettivo di trovare poi una sistemazione una volta finiti i due anni di praticato. Fisicamente è formosa, con un seno pieno e sodo, e un culo enorme su cui sbavare. La seconda si chiama Francesca: un'infermiera sui quaranta, che non ha molti grilli per la testa e non fa altro che dividersi tra casa e lavoro. Nonostante ciò, però, si mantiene bene e le piace mettersi dei vestitini che lasciano all'immaginazione, oppure aggirarsi indossando magliette bianche senza reggiseno sotto.
Tutti e tre abbiamo orari di lavoro molto diversi e, soprattutto con Francesca, capita spesso che neanche ci incontriamo per un paio di giorni, se non per qualche capatina per i pasti. Spesso sono rimasto da solo in casa con una delle due e, ovviamente, ho approfittato della situazione e del fatto che si fidano di me per sbirciarle un po'. Quindi, è capitato che spiassi Eleonora dallo spioncino della porta del bagno, mentre si faceva la doccia e si insaponava quelle sue due belle tettone: ci sono state delle volte che ho rischiato di farmi scoprire, segandomi mentre la guardavo e finendo con sborrare proprio contro la porta. Oppure, in altre occasioni, Francesca si è svaccata sul divano, addormentandosi in canottiera e pantaloncini e facendosi scappare il seno fuori. Inutile dire che ne ho approfittato per segarmi alle sue spalle.
Insomma... Mi sfaccio di seghe e so che alcuni mi potrebbero biasimare per questo, per non averci provato, per non aver osato, ma alla fine io in questo periodo non voglio troppi grattacapi e la cosa che conta è che mi vada bene così.
Ma le cose non potevano che migliorare...
L’altro giorno, Eleonora era a lavoro, mentre Francesca aveva finito il turno notturno e stava riposando in camera. Io ero rientrato per pranzo, avendo già concluso i miei impegni in ufficio.
Ho mangiato un boccone e sono andato in camera, rimanendo solo in pantaloncini e maglietta: ovviamente, visto che Francesca non è solita farlo, nemmeno io indosso le mutande sotto i pantaloncini quando sono in casa.
A metà pomeriggio, Francesca si è alzata per andare a mangiare qualcosa. Sentendola alzata e avendo una certa voglia, sono uscito per vedere se potevo sbirciarla un po'. Così, con la scusa di prendermi un bicchiere d'acqua, l’ho raggiunta in cucina, e me la sono trovata chinata a cercare una pentola nel mobiletto in basso. Se ne stava così, col quel culo sodo in aria, da farmelo venire duro immediatamente. Io ho fatto finta di nulla: la saluto, scambio due parole fugaci, e le passo dietro per raggiungere la bottiglia dell'acqua. Lei nel frattempo si è rialzata e si è messa a sistemare delle verdure nel pentolino. Tuttavia, lo spazio fra i fornelli e il tavolo è davvero ridotto e finisco per strusciarle il cazzo duro contro quel culo marmoreo che si ritrova. La cosa mi ha fatto eccitare ancora di più e sono stato a un passo dal perdere la testa. Così mi sono preso la bottiglia e sono corso in camera, per spararmi subito una sega: stavo per esplodere, perciò con tutta fretta mi sono sdraiato sul mio letto e mi sono abbassato i pantaloncini, segandomi e pensando a quel culo, immaginandomi di penetrarla, mentre mi era a pecora davanti, sentendomelo stringere dentro la sua fica pelosa...
Però è qui che accade l'assurdo. Sono stato così precipitoso a tornare in camera, che mi sono dimenticato di chiudere la porta completamente, lasciandola leggermente scostata. E dalla piccola fessura lasciata, mi è stato possibile vedere un'ombra... Io ho continuato a segarmi, facendo finta di niente, ma io potevo vederla: lei si è messa lì, fuori dalla mia stanza, a guardarmi, a guardare il mio cazzo duro, mentre me lo menavo pensando a lei.
Quando ho visto come pian piano la sua mano è scesa sui suoi pantaloncini, fremendo dalla voglia di toccarsi, ho sborrato immediatamente, schizzando copiosamente sulle lenzuola... L'ho così vista andare via, per poi sentire la porta di camera sua chiudersi...
Ora non riesco a pensare ad altro, ma, soprattutto, ora intendo fare soltanto una cosa... Farla impazzire ancora...
Stasera farà di nuovo la notte e sarò solo con Eleonora, mentre questo fine settimana, dovrei rimanere da solo esclusivamente con lei, visto che l'altra tornerà a casa per votare... Cosa mi proponete di fare? Cosa posso provare, secondo voi?
Oggi ho voglia di raccontarvi la mia esperienza. Non per vantarmene né per altri fini infantili. Semplicemente, ho deciso di riportavi quello che mi è successo, un po' perché ancora non ci credo che sia avvenuto tutto e un po' perché al solo pensiero mi eccito ancora e devo pur raccontarlo a qualcuno… Ovviamente i nomi che userò sono di fantasia, ma il resto, che ci crediate oppure no, è solo la verità.
Sono convivente in una casa in affitto con altre due coinquiline.
Qualche anno fa avevo preso una stanza come studente, ma dopo la laurea sono rimasto in questo appartamento, un po’ perché mi trovo bene con il lavoro e un po’ per i “benefit” che ho qui…
Mi è stata data questa sistemazione perché abitavo in altro appartamento, ma durante il lockdown del 2020 i vecchi affittuari avevano deciso di recidere il contratto e, non sapendo come sistemare la cosa, l'agenzia a cui mi ero rivolto decise di sistemarmi in questa casa. Inizialmente doveva essere una situazione temporanea, ma visti i miei buoni rapporti con le coinquiline, mi hanno rinnovato il contratto per due anni di fila.
Le mie coinquiline sono due donne semplici. La prima si chiama Eleonora: tipica ragazza fuori sede che, come me, una volta finiti gli studi è rimasta intraprendendo la carriera lavorativa come avvocato, con l'obiettivo di trovare poi una sistemazione una volta finiti i due anni di praticato. Fisicamente è formosa, con un seno pieno e sodo, e un culo enorme su cui sbavare. La seconda si chiama Francesca: un'infermiera sui quaranta, che non ha molti grilli per la testa e non fa altro che dividersi tra casa e lavoro. Nonostante ciò, però, si mantiene bene e le piace mettersi dei vestitini che lasciano all'immaginazione, oppure aggirarsi indossando magliette bianche senza reggiseno sotto.
Tutti e tre abbiamo orari di lavoro molto diversi e, soprattutto con Francesca, capita spesso che neanche ci incontriamo per un paio di giorni, se non per qualche capatina per i pasti. Spesso sono rimasto da solo in casa con una delle due e, ovviamente, ho approfittato della situazione e del fatto che si fidano di me per sbirciarle un po'. Quindi, è capitato che spiassi Eleonora dallo spioncino della porta del bagno, mentre si faceva la doccia e si insaponava quelle sue due belle tettone: ci sono state delle volte che ho rischiato di farmi scoprire, segandomi mentre la guardavo e finendo con sborrare proprio contro la porta. Oppure, in altre occasioni, Francesca si è svaccata sul divano, addormentandosi in canottiera e pantaloncini e facendosi scappare il seno fuori. Inutile dire che ne ho approfittato per segarmi alle sue spalle.
Insomma... Mi sfaccio di seghe e so che alcuni mi potrebbero biasimare per questo, per non averci provato, per non aver osato, ma alla fine io in questo periodo non voglio troppi grattacapi e la cosa che conta è che mi vada bene così.
Ma le cose non potevano che migliorare...
L’altro giorno, Eleonora era a lavoro, mentre Francesca aveva finito il turno notturno e stava riposando in camera. Io ero rientrato per pranzo, avendo già concluso i miei impegni in ufficio.
Ho mangiato un boccone e sono andato in camera, rimanendo solo in pantaloncini e maglietta: ovviamente, visto che Francesca non è solita farlo, nemmeno io indosso le mutande sotto i pantaloncini quando sono in casa.
A metà pomeriggio, Francesca si è alzata per andare a mangiare qualcosa. Sentendola alzata e avendo una certa voglia, sono uscito per vedere se potevo sbirciarla un po'. Così, con la scusa di prendermi un bicchiere d'acqua, l’ho raggiunta in cucina, e me la sono trovata chinata a cercare una pentola nel mobiletto in basso. Se ne stava così, col quel culo sodo in aria, da farmelo venire duro immediatamente. Io ho fatto finta di nulla: la saluto, scambio due parole fugaci, e le passo dietro per raggiungere la bottiglia dell'acqua. Lei nel frattempo si è rialzata e si è messa a sistemare delle verdure nel pentolino. Tuttavia, lo spazio fra i fornelli e il tavolo è davvero ridotto e finisco per strusciarle il cazzo duro contro quel culo marmoreo che si ritrova. La cosa mi ha fatto eccitare ancora di più e sono stato a un passo dal perdere la testa. Così mi sono preso la bottiglia e sono corso in camera, per spararmi subito una sega: stavo per esplodere, perciò con tutta fretta mi sono sdraiato sul mio letto e mi sono abbassato i pantaloncini, segandomi e pensando a quel culo, immaginandomi di penetrarla, mentre mi era a pecora davanti, sentendomelo stringere dentro la sua fica pelosa...
Però è qui che accade l'assurdo. Sono stato così precipitoso a tornare in camera, che mi sono dimenticato di chiudere la porta completamente, lasciandola leggermente scostata. E dalla piccola fessura lasciata, mi è stato possibile vedere un'ombra... Io ho continuato a segarmi, facendo finta di niente, ma io potevo vederla: lei si è messa lì, fuori dalla mia stanza, a guardarmi, a guardare il mio cazzo duro, mentre me lo menavo pensando a lei.
Quando ho visto come pian piano la sua mano è scesa sui suoi pantaloncini, fremendo dalla voglia di toccarsi, ho sborrato immediatamente, schizzando copiosamente sulle lenzuola... L'ho così vista andare via, per poi sentire la porta di camera sua chiudersi...
Ora non riesco a pensare ad altro, ma, soprattutto, ora intendo fare soltanto una cosa... Farla impazzire ancora...
Stasera farà di nuovo la notte e sarò solo con Eleonora, mentre questo fine settimana, dovrei rimanere da solo esclusivamente con lei, visto che l'altra tornerà a casa per votare... Cosa mi proponete di fare? Cosa posso provare, secondo voi?