Ciao, come va? A quando il continuo?
che bell esperienza eheheBuongiorno ragazzi, rieccomi con qualche altro racconto su B. Oggi vi racconterò della prima volta che abbiamo scopato, una cosa incredibile
Avevo da poco compiuto 18 anni quando io e B. ci siamo messi insieme. Ero ancora vergine, la cosa un po' mi pesava, anche perché lei mi disse tranquillamente di aver già avuto esperienze. Le nostre uscite serali spesso terminavano con pompini, seghe e io che la toccavo. Il tutto avveniva nella mia auto e io non me la sentivo di scoparmela in macchina. Una sera, prima di farmi venire, mi disse: "Però voglio che mi scopi presto, forte".
Mi mise la famosa pulce nell'orecchio e così per giorni pensai a questa cosa. Ero anche un po' nervoso, e così un pomeriggio litigammo via chat mentre io ero a casa. Non ricordo neanche il motivo di quel litigio, ma fu il più bello della mia vita. Passa neanche un'ora e sento suonare il citofono. Ero solo a casa, e pensavo a qualcuno che magari cercava mia madre che in quel momento era al lavoro.
Rispondo e dall'altra parte sento: "Sono B.". Non capisco. Mi chiedo: "È venuta qui per litigare? Per lasciarmi?". Apro la porta e lei esce dall'ascensore. Mi viene incontro e mi salta letteralmente addosso. Faccio fatica a chiudere la porta. Andiamo in camera e ci stendiamo sul letto, a quel punto le chiedo cosa stesse accadendo e lei mi sussurra: "Non c'è modo migliore per fare pace".
Si era vestita come meglio non poteva: maglione lungo, calze color carne e parigine grigie ad altezza ginocchio, con anfibi. A tal proposito è giusto fare una digressione: una volta, mentre eravamo in auto prima del bacio di metà dicembre, mi raccontò che si stava frequentando con un suo compagno di università e che una sera uscirono e lei si vestì così. Descrivendomi il suo abbigliamento, dato che eravamo molto in confidenza, le dissi che le sarei saltato addosso se l'avessi vista così, confidandole il mio feticcio per le calze.
Ma andiamo avanti: continuiamo a baciarci, a strusciarci e a toccarci. Sento la sua vagina umida come non mai e a quel punto mi dice: "Prendilo". Io capisco a cosa si riferisce e così da un cassetto tiro fuori un preservativo. In passato avevo provato a metterne uno così, per fare pratica, ma non ci riuscì. Lei fece una cosa che mai mi sarei aspettato: lo aprì aiutandosi con i denti e dopo un'ultima leccata al mio cazzo, lo infilò. Sembrava particolarmente brava.
A quel punto mi chiese di entrarle dentro: io le avevo confessato di essere vergine, ma lei non me lo fece affatto pesare. Fu lei a "indirizzarlo" e lì partì un qualcosa di paradisiaco. Entravo ed uscivo con forza, e lei gridava: "Cazzo quanto sei bravo!!!". Venne tre volte, io non riuscì a venirle dentro. Tirai fuori il cazzo, tolsi il preservativo e lei si mise a pecora, chiedendomi di venirle sul sedere. Resta una delle cose più belle della mia vita.
begli episodiRieccomi, ancora con B. che in questo racconto è davvero porca
Stavamo insieme ormai da quasi un anno, e per la prima estate insieme decidemmo di concederci una piccola vacanza. Fittammo una casa in Salento a fine stagione, in modo da poter risparmiare. Essendo ormai agli sgoccioli della stagione balneare, spesso capitava di trovarci da soli in spiaggia e più di una volta iniziammo rapporti in acqua, ma senza andare troppo oltre (andammo in un zona in cui l'acqua è molto bassa).
A casa, invece, lo facevamo praticamente tutti i giorni, ma voglio raccontarvi due episodi in particolare.
Portai con me il pc per fare delle piccole cose di lavoro a distanza. Torniamo dal mare, io mi butto sotto la doccia e mi metto sul divano a lavorare mentre lei va a farsi la doccia dopo di me. Poco dopo esce, si riveste e si siede sul divano mentre io ero sempre impegnato al pc. Lei prima smanetta un po' con il telefonino, poi lo posa e si avvicina, scostando il pc. Io le dico di darmi qualche altro minuto e lei a quel punto dice: "Ah, devi lavorare? E allora dai, dimmi qualcosa del tuo lavoro, cosa fai quando vai in ufficio?", il tutto mentre mi abbassa i pantaloncini. Io, ovviamente, non la fermo e nel frattempo mi stendo, adagiando il portatile a terra. Lei continua a chiedermi del lavoro mentre mi abbassa le mutande e comincia a prenderlo in bocca facendomelo venire durissimo. Ci spostiamo in camera da letto, scopiamo per una mezz'oretta e le vengo sul sedere.
Qualche giorno dopo, solita routine: andiamo al mare a metà mattinata, mangiamo qualcosa di leggero in spiaggia e torniamo nel pomeriggio. Ci alterniamo per la doccia (troppo piccola per farla in due). Io vado sul divano al pc, lei questa volta si mette sul letto. Dal divano si vedeva un po' di camera da letto, e lei si mise, solo con canottiera e mutandine, a pancia sotto, con le gambe all'aria che faceva accuratamente dondolare, con quei piedini che mi facevano impazzire. Inizialmente diedi poco peso alla cosa, poi me ne accorsi e ne approfittai per scattare qualche foto a quella meraviglia (purtroppo ho perso tutto). Lei (non so come) nota la cosa e mi manda un messaggio: "appena hai finito di fare il porco fotografandomi il culo vieni qui". Neanche finisco di leggere il messaggio che sono su di lui a strusciarmi. Aveva delle mutandine sottilissime, grigie, che stavano benissimo sulla sua pelle. Era bagnata e si vedeva, ad un certo punto, durante i preliminari, comincia a toccarmi il cazzo con i piedi e nota la mia "approvazione", chiedendomi: "Che c'è, ti piacciono i miei piedi?". Ovviamente, la scopata è finita con una sborrata proprio su quei piedi