paletto77

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La prima parte la trovi qui: https://www.phica.eu/forums/threads/luna-di-miele.16609918/
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Dopo aver fatto l’amore con mia moglie ci siamo addormentati e mi risvegliò il caldo sole di mezzogiorno accompagnato dalla brezza marina e dal leggero sciabordio dell’oceano che si infrangeva sommessamente contro i sostegni della palafitta. Il tutto era eccezionalmente confortevole. Mi voltai verso mia moglie ed eccola lì che ancora dormiva. Le baciai la fronte e lei aprì lentamente i suoi meravigliosi occhi nocciola. Mi sorrise e mi diede un bacio.

Mi abbracciò per chiudere di nuovo gli occhi, nella mia testa riemerse il ricordo della nottata appena trascorsa e il mio uccello si mise immediatamente sull’attenti spingendo sull’addome di lei. Lei allora rise senza ancora aprire gli occhi e me lo strinse tra le dita di una mano dicendo “qualcuno è sveglio!” ed io “colpa tua amore mio”, come sempre le rispondevo, lei allora sorrise e come tutte le volte che facevamo questa scenetta me lo prese in bocca e me lo succhiò e lo massaggiò fino a farmi venire. Non so perché rinunciasse al suo orgasmo, ma mi diceva sempre che in quei momenti, al mattino, secondo lei era la cosa più bella da fare, farmi venire con un pompino, prima di colazione ed io la amavo anche per questo.

Non parlammo di Fabian e di quello che avvenne, io avevo il timore che lei potesse essersi pentita, quindi non dissi nulla. Andammo a pranzare al ristorante del resort. Fabian attraversò la sala e ci salutò cordialmente, e fece il baciamano a Manuela, ma non fece nessuna allusione a quello che era successo o alla sua richiesta di ripetere la serata appena trascorsa. Dopo che ebbe lasciato la sala, io e Manuela rimanemmo in silenzio per molti minuti, poi lei mi disse “Mi piacerebbe tornare da lui stasera” e abbassò lo sguardo su un mezzo panino che stava nervosamente distruggendo con le dita. Io sorrisi e le dissi “Avevo paura a chiederti se ne avevi voglia”, lei alzò lo sguardo verso di me e mi sorrise felice.

Prendendomi la mano mi disse “lo sai amore che ho recitato una parte ieri, era solo un gioco per me, nient’altro, amo te e voglio passare la mia vita con te, ma ieri, non lo so, ero completamente presa in quel gioco che mi faceva sentire strana, potente e schiava nello stesso momento. Un gioco che potremmo fare anche noi due ovviamente, ma che con Fabian è stato portato ad un livello completamente diverso”. Io la guardai sorridendo e le dissi stringendo a mia volta la sua mano “Amore, non avevi bisogno di giustificare un bel niente, Fabian ci sa fare e confesso che mi sono divertito tantissimo anche io”. Lei allora tutta emozionata decide “Allora torniamo da lui stasera” io annuisco sorridendo per via dell’eccitazione di mia moglie.

Tornando verso il nostro bungalow scorgiamo Fabian che sta parlando con un ragazzo in divisa e noi ci avviciniamo. Siamo a pochi passi dai due che parlano di lavoro e lui ci vede, ci fa un sorriso e con l’indice della mano destra ci indica di attendere un minuto. Finisce di parlare con il ragazzo e viene da noi. IL suo solito sorriso pieno di fascino accoglie entrambi e fa il baciamano a Manuela dicendole “La luce della Luna di dona cara mia, ma oggi sei più splendida del Sole stesso” lei ride compiaciuta e gli dice “dai non fare lo scemo”, la guardo e penso ‘non fare lo scemo eh?’. Dopo un paio di chiacchiere dico a Fabian “Senti, ti sembrerò inopportuno, ma quel rum di ieri sera è fenomenale, vorrei poterlo assaggiare di nuovo stasera, se non hai impegni ovviamente”. Lui mi guarda serio e mi dice “amico mio, penso che tu sia una di quelle persone con cui passerei le giornate a chiacchierare per arricchirmi, non lo dico per lisciarti, non ne avrei bisogno, ma mi considero fortunato ad aver incontrato te e tua moglie, siete una coppia perfetta”. Sorrisi al suo complimento e lui mi disse “Ovviamente la cena sarà solo per noi tre, vi aspetto”, poi si congedò da noi e si avviò verso la reception.

Manuela mi strinse forte la mano e tornammo al bungalow. Appena entrati la sbattei con forza sul letto e lei protestò ridendo un po’, pensava che l’avrei presa e posseduta in quel momento, ma le alzai la corta gonna del prendisole, scostai leggermente il costume da bagno e le infilai medio e anulare nella fica, era un lago, la penetrai fino a che potevano entrare senza nemmeno percepire la minima resistenza. Lei gemette di piacere, poi io tirai fuori le dita e le misi sotto al suo naso (mentre era ancora nella posizione della pecorina) e le dissi “questo è per Fabian?” lei rise e mi disse “Amore, che ci posso fare? Non la comando mica io lei!” disse riferendosi alla sua fica grondante. Non resistetti, il mio cazzo esplodeva, le tolsi il pezzo di sotto del bikini e la scopai sul momento. Le piacque molto anche se venni in un minuto tanto che ero eccitato, quando finii le mi disse “Fino a stasera basta, altrimenti poi non sono pronta per la nostra cena” ea me scappò detto “o per il dopo cena amore mio?” e lei ridendo scappò in veranda per spogliarsi e prendere il Sole.

Arrivò la sera, ci presentammo per l’ora di cena al bungalow di Fabian. Ci aprì la porta e ci salutò “Attendevo con trepidazione questo momento” e baciò la mano di Manuela.

Un’altra bella serata, parlammo del più e del meno, del buonissimo vino bianco servito con l’aragosta, della gestione del resort e del rum e di altre cose. Manuela rideva continuamente, poi chiudeva gli occhi come scossa da piccoli brividi. Ero incuriosito da lei e mi chinai per vedere sotto al tavolo, vidi il piede sinistro di Manuela appoggiata al pacco di Fabian e la mano di lui che le accarezzava la coscia, arrivava solo a pochi centimetri dalla fica di mia moglie, non la toccava solo perché se lo avesse fatto avrebbe dovuto chinarsi in avanti ed il gesto sarebbe stato troppo eclatante… o forse semplicemente la voleva far soffrire un po’. Tornai a sedere normalmente e Fabian mi sorrise e mi disse “Tutto ok caro mio?” io sorrisi e versai un bicchiere di vino a tutti. Riempiti i calici alzai il mio per fare un brindisi e dissi “Al gioco”, Manuela e Fabian presero il loro bicchiere e ripeterono in coro “al gioco” e Fabian aggiunse “che inizi dunque”.

Fabian prese per mano Manuela e mi disse “Ci trasferiamo in veranda? Sigari, rum e un ottimo cioccolato ci aspettano, io gli dissi “Non sai far godere solo mia moglie allora” e tutti e tre ridemmo. Poi lui si sedette e disse “Manuela, vuoi essere solo mia stanotte” lei annuì. Fabian guardò me e mi disse “le regole del gioco sono diverse stanotte, sarai tu a fermarlo in qualsiasi momento” poi si rivolse a Manuela e disse “non sarò io a fermarlo e non potrai farlo nemmeno tu” lei annuì e mi guardò e mi disse “Amore, sarai tu a decidere stasera” io mi alzai, mi avvicinai a lei, la baciai e lei mi restituì un bacio pieno di passione. Mi sdraiai su una delle sdraio, versai due dita di rum in tre bicchieri e dissi “allora brindiamo al nuovo boss, che sono io!” e tutti e tre brindammo ridendo e dissi “Che il gioco abbia inizio”.

Fabian non perse tempo, si avvicinò a mia moglie e le mise la lingua in bocca, lei lo lasciò fare e iniziò a massaggiare la lingua di lui con la sua. LE mani di lei si facevano ardimentose, iniziò aprendogli la camicia e esplorando con le dita il suo petto villoso, assaporandone i muscoli definiti e i fianchi stretti. Poi passò ai pantaloni, sfilò facilmente la cintura e glieli sbottonò. Non glieli tolse però, piuttosto infilò la mano dentro e iniziò a segarlo lentamente, sempre mentre lui le esplorava la bocca di lei con la sua lingua. I pantaloni e le mutande di lui caddero e lei si inginocchiò davanti a lui. Lei iniziò la sua tortura personale. Con una mano massaggiava leggera i testicoli e con un dito della stessa mano gli stuzzicava perineo e ano con delicatezza, ma con maestria. Con l’altra mano accarezzava leggera l’asta del suo cazzo e con la lingua assaggiava il liquido trasparente che fuoriusciva a gocce dal piccolo buco sulla punta del suo cazzo, il tutto mentre lo fissava dritto negli occhi. Poi rise e gli disse “amore, sei bagnato” e lui le disse “amore, è tutto per te, bevine quanto ne vuoi”. Lei allora gli cinse la cappella con le labbra e sapevo che dentro la sua lingua frullava intorno e alla base della cappella di lui. Lui gettò la testa indietro e gemette di piacere. Riuscì a malapena a dire “Dio che troia succhiacazzi che sei” io risi, sapevo esattamente cosa stava provando, quando Manuela lo fa a me perdo i sensi e la concezione del mondo per qualche secondo esiste solo la sua lingua e l’immenso piacere che provo in quei momenti, pensai ‘caro mio, non hai idea di cosa voglia dire venire quando lei ti fa questo, rischi di svenire dall’intensità del piacere’. Poi lui le staccò la bocca dicendole “amore, non puoi farmi venire subito, sono io il tuo padrone, ricordi?” lei gli sorrise.

Lui allora le tolse il vestito e lo gettò a me, le tolse il reggiseno e le mutandine. Anche queste le gettò a me.

Lui allora prese una valigetta che non avevo nemmeno notato e l’aprì. Dentro c’erano delle attrezzature varie. Tra tutte le cose che c’erano tirò fuori due paia di manette, un collare con la corda, un plug anale con una coda che sembrava quella di una volpe, qualche corda morbida e un laccio con una pallina nera nel mezzo.

Mia moglie rideva e sgranava gli occhi, non avevamo mai fatto bondage prima. Lui allora le mise il collare ornato da borchie e catenelle e prima di metterle in bocca una pallina con dei lacci le disse “amore, questa è una gag ball, te la metto in bocca, ma tu stai tranquilla, non puoi soffocare perché ci sono i buchi come vedi”, lei lo lasciò fare aprendo la bocca, poi lui le disse “Sei stupenda, adesso però mettiti a terra a quattro zampe come la lurida cagna che sei” lei rideva imbarazzata e lui ripeté perentorio “a terra! cagna”. Lei non sapeva cosa fare, sembrava troppo imbarazzata per farlo. Lui allora le disse “ho capito, non vuoi obbedire, adesso ti punirò per questo”. Manuela mi guardava, sembrava un po’ perplessa adesso. Io mi limitai ad alzare un sopracciglio sapendo di avere il potere nelle mie mani e le dissi “Hai accettato tu di non poter fermare il gioco” e le sorrisi.

Mia moglie adesso era nuda davanti a lui, indossava solo un collare con un lucchetto al collo e una corda di cuoio che le penzolava fino a sotto le natiche e la bocca tappata da una gag ball, provava a dirmi qualcosa, ma io non capivo. Non mi sembrava comunque allarmata, ma forse solo un po’ perplessa, per questo decisi di non fermare il gioco.

L’erezione di lui sembrava non voler mollare mai. Lei allungò le sue mani sul cazzo di lui, era chiaro che volesse continuare con il sesso, ma lui le picchiò leggermente le mani dicendo “No”, come si potrebbe dire a un cane che sta facendo qualcosa di sbagliato e lei sembrò rimanerci male. Poi lui si mise a sedere e prese lei e se la mise a cavalcioni sulle sue gambe, come se volesse sculacciarla. Io vedevo il culo di mia moglie e la sua fica chiusa tra le gambe strette. Aveva il ventre appoggiato sulle cosce di lui e lui alzò una mano con il chiaro intento di sculacciarla. Prima di calare il colpo però si voltò verso di me e mi guardò serio. Aspettava che io sentenziassi o che magari volessi fermare il gioco in quel momento, ma semplicemente annuii e lui calò forte la sua mano sulle natiche di mia moglie facendola gridare dal dolore. La pacca le arrivò nel mezzo, tra le natiche in modo da prendere, anche se solo marginalmente, la sua vagina. Vedevo chiaramente la chiazza rossastra sul culo di mia moglie. Fabian alzò di nuovo la mano dopo due secondi e la calò di nuovo con forza, ma stavolta su una natica sola. Lei bofonchiò qualcosa di incomprensibile, non poteva parlare per bene, probabilmente era un “basta, mi fai male”, ma non sarebbe sembrato convincente a nessuno.

Gli schiaffi sul culo di mia moglie presero un ritmo più veloce, ma non serrato. Fabian alternava le natiche, prima la destra poi la sinistra, dopo due pacche le accarezzava sempre il sedere per indugiare anche sulla sua fica che si stava chiaramente inumidendo. Mi guardò e sorrise, poi disse a bassa voce “adesso vedrai cosa farà tua moglie”. Fabian aumentò di nuovo il ritmo, Schiaffo sulla natica destra, poi quella sinistra e carezze includendo la fica di Manuela. Lei iniziava a gemere leggermente. Poi di nuovo schiaffo, schiaffo, carezza. Il culo di mia moglie era rosso dal numero di schiaffi che aveva ricevuto. Lui allora le disse “hai capito che sei una cagna?” e lei “Sì, sono una cagna” e lui “o magari hai voglia che continui a spiegartelo?” passarono lunghi secondi poi si sentì mia moglie dire, anche se non chiaramente “per favore continua”. Lui sorrise e io sgranai gli occhi e gli dissi “è una canga!” e lui annuì soddisfatto. Riprese a punire mia moglie, natica destra, natica sinistra e fica. Lei sussultava ogni volta e poi gemeva di piacere. Fabian mi chiese “Mi prendi per favore quell’affare rosa nella valigetta” io mi alzai e vidi che l’unico affare rosa era un dildo di oltre 20 cm. Glielo portai e lui lo infilò nella fica. Ridemmo entrambi quando vedemmo che tutti i 20 (e oltre) centimetri affondarono senza che incontrasse la minima frizione. Ovviamente per tutto il tempo della lentissima penetrazione lei mugolò di piacere.

Fabia ricominciò, natica destra, poi sinistra e massaggio, ma stavolta con il palmo della mano muoveva anche il dildo infilato per intero nella fica di mia moglie. Manuela impiegò solo altri tre passaggi per venire e nel farlo strinse talmente tanto la sua vagina che il dildo schizzò fuori cadendo per terra. Io e Fabian ridemmo, ma entrambi eravamo estremamente eccitati. Lui allora la fece alzare, il culo di mia moglie era rosso dagli schiaffi inferti. Lei si voltò e vidi il viso rigato di lacrime. Mi alzai preoccupato e le dissi “amore, scusami non sapevo che ti facesse tanto male, adesso smett..” Lei sbarrò gli occhi, mi tappò la bocca e mi disse “No!”, le tolsi la gag ball e lei mi disse “No amore, non farlo”, poi abbassò gli occhi e mi disse con un filo di voce “mi è piaciuto”. Io le chiesi “E’ tutto a posto amore?” Lei mi sorrise e annuì convinta. Io allora mi rincuorai e tornai al mio posto. Mi accesi il sigaro e guardai Fabian. Lui mi capì e disse “Credimi, non vorrei mai fare a Manuela qualcosa che lei non vorrebbe che le facessi, lo sai che ho capito chi è in profondità, così come ho capito te, se hai voglia lasciamo raggiungere piano piano le profondità del piacere di tua moglie, scoprirete insieme che ci sono dei limiti che voi non conoscete nemmeno, ma che vi piacerà superarli insieme. Come ho detto oggi pomeriggio, siete una coppia eccezionale e oltre che perfetta, questi giochi serviranno a voi anche per capire fino a quale profondità può arrivare il vostro affiatamento”.

Fabian tornò da mia moglie e le chiese con dolcezza “tutto ok tesoro? Ricorda che è un gioco” lei annuì e prima di rimetterle la gag ball le chiese “ti è piaciuto?” e lei disse “All’inizio no, avevo un po’ paura, poi però hai iniziato, le prime sculacciate mi hanno fatto sentire un po’ di dolore, poi però mi toccavi lì con dolcezza e la cosa mi piaceva, poi di nuovo il dolore, poi le carezze, poi a un certo punto non c’era più il dolore, ma delle forti fitte di piacere, non so cosa mi sia successo, ma le tue sculacciate mi eccitavano fin dentro l’anima e poi mi hai fatto venire con quel coso” e rise mettendo un finto broncio. Lui allora le disse “Bene, continuiamo” e rimettendole la gag ball in bocca le disse “adesso obbedisci” e lei si mise a quattro zampe per terra. Lui prese il plug anale con la coda di volpe, si inginocchiò e le sputò diretto sull’ano, senza cerimonie e infilò il plug nel culo di mia moglie, lei ebbe un leggero sussulto, ma sapeva che non doveva muoversi. Fabian allora si alò e prese il guinzaglio che penzolava dal collare al collo di mia moglie e le ordinò “passeggia con me cagna” e si incamminò. Manuela aveva qualche difficoltà a tenere il passo, ma lui la aspettava. Camminavano avanti e indietro per la veranda poi le disse “abbaia” e lei senza esitare fece il verso del cane, seppur con le limitazioni della pallina in bocca. Lui incalzò e le disse “abbia più forte cagna” e lei alzò il tono della voce mentre tentava di abbaiare. Lui le accarezzò la testa e le disse “sei una brava cagnolina”. Fabian mi guardò e mi disse “tirati fuori l’uccello ti faccio vedere un gioco che sa fare la mia cagnolina”. Io mi tirai fuori il cazzo, inutile dire che era duro come il marmo. Lui tolse il bavaglio a mia moglie e le disse “su, da brava, vai a leccare il cazzo a quel signore, e mi raccomando non mordere!!” lei allora si avvicinò a me gattonando e iniziò a leccarmi il cazzo come se fosse davvero un cane, usando solo la lingua. Ero senza parole, Fabian era riuscito a trasformare mia moglie in una devota cagnolina. Lui allora si posiziona dietro di lei e le alza la coda dicendole “Adesso questa cagnolina in calore verrà fottuta ber bene da un bel canone arrapato” lei mugolò come fanno i cani quando vedono il padrone dopo una giornata di attesa del loro ritorno. Lui tirò il guinzaglio e la fece staccare per un secondo dal mio cazzo e poi le disse “brava, continua a leccare il cazzo di quel signore” e in quel momento la penetrò, lei guaì di nuovo rimarcando il piacere che le stava procurando. Lui iniziò a pomparla forte tirando un po’ il guinzaglio e un po’ il plug anale dentro di lei. Lei ebbe un sonoro orgasmo e non riuscì a trattenersi, invece di guaire disse “oddio siiiiiii, cazzo vengooooo”. Lui le schiaffeggiò immediatamente il culo con una pacca ben assestata e le disse “sei una lurida cagna e godi come si deve cazzo. Per la tua disobbedienza ti meriti un’altra punizione” sfilò il plug dal buco del culo di mia moglie e ci infilò a diritto il cazzo, senza sputarci sopra. Chiaramente Manuela non era pronta, ma riuscì a trattenere le parole che le stavano uscendo e guaì invece di urlare. Lui rallentò la progressione dell’intrusione nell’ano di mia moglie, si fermò e disse “sei una brava cagnolina” sfilò il cazzo, ci sputò sopra e lo infilò di nuovo nel culo di mia moglie. Lei sospirò per l’alleviamento del dolore che la saliva di lui le aveva procurato. Ci accorgemmo entrambi che quella era la prima volta che l’ano di mia moglie accoglieva un cazzo. Le presi una mano e le dissi “Amore, ti ha sverginata il culo” lei annuì con gli occhi socchiusi, stava soffrendo un po’ ma non voleva che lui se ne accorgesse, non voleva che smettesse. Io la guardai nel viso, gli occhi chiusi nel tentativo di resistere al dolore, le presi il mento con dolcezza e le dissi “amore, sei sua in questo momento vero? Sei la sua troia e lui è il tuo padrone”, lei annuì senza aprire gli occhi. Fabian sentì le mie parole e vide la reazione di Manuela. Sfilò il cazzo dal culo di mia moglie e ci rimise il plug, quindi infilò di nuovo il cazzo nella sua fica e le disse “Sto per venire amore, ti insemino anche stasera” lei annuì mentre si contorceva per il piacere. Lei disse qualcosa di incomprensibile “ffeamo eme”. Lui allora le sfilò il bavaglio e lei ripeté più chiaramente adesso “veniamo insieme” e lui “sì amore”. Lei mi stava segando piano, distrattamente, solo quando si ricordava che aveva il cazzo di suo marito tra le mani. Manuela teneva gli occhi chiusi e la testa appoggiata alle mie gambe, a pochi centimetri dal mio cazzo in erezione, ma sembrava non accorgersene, stava godendo, stava per venire. Lei allora avvisò Fabian “amore sto per venire” e lui “anch’io”, quindi lui aumentò la frequenza dei colpi e lei urlò di piacere quasi al culmine del piacere, lui aveva le vene del collo gonfie mentre a occhi chiusi teneva mia moglie per i fianchi e la penetrava con frequenza animalesca.

Sentivo lo schiocco che i suoi coglioni producono nel momento in cui sbattevano con violenza contro la fica di mia moglie. Lei era sulla soglia dell’orgasmo, con una mano mi stritolava il cazzo e con l’altra stringeva la mia mano sinistra. Lui venne con un urlo e le gridò “Prendilo tutto lurida cagna” e lei “sììì ooohhh cazzoooooo aaaaaaaaaahhhh sììì che meraviglia… che meraviglia” poi il fiatone le spezzò le parole, ma continuò a ripetere “che meraviglia”, di nuovo “che meraviglia” poi con un sospiro e un sorriso gli disse “cazzo come mi scopi bene” ed esausta si lasciò andare appoggiata a me. Lui si mosse ancora un po’ dentro di lei e le disse “lo so tesoro mio, aspetta che mio svuoto completamente dentro di te prima di uscire” e continuò ad andare avanti e indietro. Quindi uscì da lei e le disse “sai cosa fare”. Lei si girò senza bisogno di altre informazioni e si chinò sul suo cazzo e cominciò a pulirlo con la lingua.

In quel momento avevo il suo bellissimo culo a 30 centimetri da me, vedevo la finta coda sporca di sperma e umori di mia moglie. Intanto lei stava leccando e succhiando il cazzo di Fabian per ripulirlo. Io ero incuriosito ed alzai la finta coda e vidi lunghe gocce di sperma che colavano dalla sua fica appena gonfia, non resistetti e le infilai un dito dentro. Lei ebbe un fremito, ma non disse niente, so che dopo una scopata del genere un po’ le fa male, ma non stava protestando e quindi decidi di continuare. La sensazione fu strana, la sua vagina era viscida ed estremamente calda. Allora ci infilai dentro due dita e lei mugolò. Più la penetravo e più sperma usciva dalla sua fessura paradisiaca. Iniziai a pomparla piano, con le due dita. Lei iniziava a gemere sincronizzata alle mie penetrazioni. Fabian allora mi disse “se hai voglia scopatela, ma non venirle dentro”. Io allora mi inginocchiai dietro mia moglie e la penetrai con violenza, avevo voglia di penetrarla con forza, violenza, farla sentire una cagna come aveva fatto Fabian. Non riuscivo a fare frizione, lo sperma di lui rendeva la cosa davvero difficile. Piano piano però riuscii a farla mugolare, poi a godere e poi a farle avere un orgasmo. Mi ricordai che non potevo venirle dentro e mentre ero proto ad esplodere uscii e lei velocemente si girò per farsi sborrare sul viso. Poi lei si accasciò e si lasciò cadere tra le gambe di Fabian il cui uccello moscio le pendeva pulitissimo accanto alla testa. Lei chiuse gli occhi e sospirò rumorosamente con un sorriso beato stampato sul viso”. Lui le accarezzò il viso e le chiese “a cosa pensi?” e lei sempre a occhi chiusi “che sto da Dio in questo momento, potrei morire felice”. Ridemmo, Lui la prese di peso e la fece sdraiare su una delle sdraio. Manuela si addormentò.

Fabian ed io chiacchierammo, bevemmo rum e fumammo un sigaro, completamente nudi nella vasca idromassaggio. Dopo un po’, saranno state le due o le tre di notte, non avrei potuto saperlo, mi chiese “Ti va di lasciare che Manuela dorma con me stanotte? Ricordati che il gioco finisce quando lo decidi tu”. Mi misi il sigaro in bocca e riflettei sulla proposta, lo guardai e gli dissi “Devo riflettere” e lui disse “lo credo bene”.

Ci pensai a lungo. Riflettei sulle possibili conseguenze e a cosa i due avrebbero potuto fare mentre non c’ero. Per un momento temetti anche che forse Manuela avrebbe potuto innamorarsi di lui se avesse passato del tempo in totale intimità con lui… Non era una risposta facile da dare. Da una parte la gelosia di non sapere cosa stesse facendo mia moglie con lui, cosa che di sicuro avrebbe avuto un risvolto sessuale. Dall’altra parte la voglia di sapere che stesse scopando con un altro mentre io non avevo alcun controllo sulla situazione mi fece eccitare come non mai, realizzai in quel momento che ero un cornuto fatto e finito.

Tirai una boccata dal sigaro e sputai fuori il denso fumo grigiastro e gli dissi “d’accordo, stanotte dormirà da te”. Mi alzai, mi asciugai velocemente per poi rivestirmi, diedi un bacio a mia moglie che ancora dormiva. Mi girai verso Fabian e dissi “Non penso di dovertelo dire, ma patti chiari amicizia lunga, se le fai del male ne pagherai le conseguenze” lui scrollò la testa “Caro amico mio, non oserei farle del male nemmeno se ne andasse della mia vita, è un fiore troppo prezioso e voglio bene anche a te, quindi non farò mai del male nemmeno al vostro rapporto”. Io annuii e presi la via di casa con una possente erezione nei boxer.
 

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