Alcuni anni fa andavo in vacanza in questo campeggio con casette. La mamma di uno dei ragazzi della compagnia che si era formata era davvero una bella donna, bionda, sempre abbronzata e fisico non più tonicissimo ma comunque piacevole.
Si scherzava spesso sul fatto che sedesse in piscina sempre vicino al bagnino, un uomo sui 50 con un fisico statuario. Ovviamente il figlio di lei non la prendeva bene, però ormai la battuta era consolidata nel
gruppo.
Beh, la signora era anche abbastanza loquace e aveva confessato ad alcune delle mamme della compagnia di soffrire di crampi notturni che la costringevano ad uscire in piena notte per qualche passeggiata (era comunque un residence sicuro).
Una notte, andandomi a lavare i denti ai bagni comuni, intravidi questa signora nel viale parallelo a quello che stavo percorrendo. Pensai ad una passeggiata eppure, tornando dai bagni, non mi riuscí di incrociarla. Nella mia testa di 16enne (avevo pure fumato parecchio, bei tempi) speravo che la nomea di
zoccola fosse veritiera. Beh, sicuramente lo era, ma purtroppo non ne cavai nulla. Percorrendo i viali, sperando di incontrarla e fare chissà cosa, trovai solo le sue infradito fuori dalla roulotte del bagnino. Mi infilai nello spazio che c’era tra una casetta e la roulotte in questione e, per un attimo, potei scorgere sulle tendine di una delle finestre la sagoma in controluce di due figure avviluppate (il bagnino viveva solo).
Durante l’estate mi capitó altre volte di trovare le infradito della signora fuori dalla roulotte, non dissi però nulla a nessuno e nemmeno riuscì a spiare granché.
Si scoprì, tramite pettegolezzi, solo qualche anno dopo che il marito di lei era un gran cornutone e lei spesso andava a “godersi l’aria di mare” anche durante l’inverno per un paio di settimane, da sola.
Insomma, le battute che facevamo erano veritiere, la signora soffriva di effettivi crampi alla figa che solo il bagnino sapeva soddisfare.
Scusate il papiro, é una storia vera che richiedeva parecchie parole per essere raccontata a dovere.