Esperienza reale Mia mamma mi ha beccato

Alessio Lucci

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Il racconto che segue risale a parecchi anni fa

Frequentavo le medie e avevo scoperto da poco il magico mondo delle seghe. Un pomeriggio, pensando di essere solo a casa, ho preso il calendario di Alessia Marcuzzi che tenevo ben nascosto in camera, me lo sono tirato fuori e ho cominciato a masturbarmi ma proprio nel momento in cui stavo per venire sento aprire improvvisamente la porta e mi trovo davanti mia madre.

Ho provato a ricompormi ma era troppo tardi e venni praticamente di fronte a lei. Mamma rimase qualche secondo sull'uscio, poi mi chiese scusa imbarazzata e richiuse velocemente la porta.

Non ebbi il coraggio di uscire dalla mia stanza per un paio di ore, finché non fu lei a bussare e chiedermi di parlare.

Non era incazzata come pensavo, io ero sdraiato sul letto, mamma si sedette accanto a me e mi accarezzò i capelli dolcemente.

"Tesoro, non devi vergognarti, non è successo niente...Sei diventato un ometto e hai bisogno di fare certe cose. Anzi devi farle, altrimenti rischi di stare male. Ti chiedo solamente di chiudere bene la porta quando lo fai e possibilmente di farlo in bagno così non sporchi troppo in giro".

"Mi dispiace, mamma..."

"Non devi dispiacerti...non sono arrabbiata con te, stai tranquillo. Ora però vai di là così sistemo un po' la stanza e apriamo la finestra che c'è un odorino...", mi disse sorridente facendomi l'occhiolino.

Non so perché ma le parole di mamma ebbero su di me uno strano effetto. Sentì salire nuovamente l'eccitazione, mi chiusi in bagno e mi tirai un'altra sega ma stavolta non pensavo alla Marcuzzi...
 
OP
Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Nei giorni successivi il pensiero di mia madre che mi beccava col cazzo in mano mentre sborravo continuava a frullarmi continuamente in testa, finché un pomeriggio non trovai il coraggio di farmi beccare di nuovo, ma stavolta volontariamente.

Quando si avvicinò l'orario del suo rientro a casa inizia a toccarmi per tenerlo mezzo duro e appena sentì la porta aprirsi lo tirai fuori segandomi velocemente. Ero seduto sul divano del soggiorno davanti alla tv che trasmetteva Passaparola.

Come previsto mamma in pochi secondi mi raggiunse e appena vide la scena si fermò un attimo sulla porta del soggiorno.

"Ciao tesoro, vedo che sei impegnato..." mi disse sorridente strizzandomi l'occhiolino. Quindi si allontanò un attimo prima di tornare con un pacchetto di fazzolettini in mano.

"Usa questi e non sporcare in giro per favore, io sistemo la spesa in cucina" mi disse lanciando una veloce occhiata al mio cazzo ormai durissimo.

Venni subito dopo usando i fazzoletti che mi aveva dato ma mi guardai bene dal gettarli, lasciandoli sul tavolino davanti alla tv in bella vista.

"Mamma io torno in camera a finire i compiti" le urlai facendo finta di lasciare il soggiorno, invece mi appostai dietro la porta.

Lei raggiunse il soggiorno e notò subiti i fazzoletti sporchi sul tavolino, sorrise dolcemente e li raccolse ma con mio grosso stupore lì aprì leggermente, quasi per controllare la consistenza dello sperma presente all'interno. Quindi si avviò verso la cucina e li gettò nel secchio della spazzatura.

Tanto bastò per farmi viaggiare ulteriormente con la fantasia: perché mamma aveva guardato all'interno dei fazzoletti? Voleva assicurarsi che la mia crescita procedesse nel modo giusto o c'era qualcos'altro?
 

timassaggio

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Nei giorni successivi il pensiero di mia madre che mi beccava col cazzo in mano mentre sborravo continuava a frullarmi continuamente in testa, finché un pomeriggio non trovai il coraggio di farmi beccare di nuovo, ma stavolta volontariamente.

Quando si avvicinò l'orario del suo rientro a casa inizia a toccarmi per tenerlo mezzo duro e appena sentì la porta aprirsi lo tirai fuori segandomi velocemente. Ero seduto sul divano del soggiorno davanti alla tv che trasmetteva Passaparola.

Come previsto mamma in pochi secondi mi raggiunse e appena vide la scena si fermò un attimo sulla porta del soggiorno.

"Ciao tesoro, vedo che sei impegnato..." mi disse sorridente strizzandomi l'occhiolino. Quindi si allontanò un attimo prima di tornare con un pacchetto di fazzolettini in mano.

"Usa questi e non sporcare in giro per favore, io sistemo la spesa in cucina" mi disse lanciando una veloce occhiata al mio cazzo ormai durissimo.

Venni subito dopo usando i fazzoletti che mi aveva dato ma mi guardai bene dal gettarli, lasciandoli sul tavolino davanti alla tv in bella vista.

"Mamma io torno in camera a finire i compiti" le urlai facendo finta di lasciare il soggiorno, invece mi appostai dietro la porta.

Lei raggiunse il soggiorno e notò subiti i fazzoletti sporchi sul tavolino, sorrise dolcemente e li raccolse ma con mio grosso stupore lì aprì leggermente, quasi per controllare la consistenza dello sperma presente all'interno. Quindi si avviò verso la cucina e li gettò nel secchio della spazzatura.

Tanto bastò per farmi viaggiare ulteriormente con la fantasia: perché mamma aveva guardato all'interno dei fazzoletti? Voleva assicurarsi che la mia crescita procedesse nel modo giusto o c'era qualcos'altro?
Suggerisco la lettura di questo racconto. E' in inglese, ma facilmente comprensibile anche senza google translate.

Qualche spunto interessante...
 
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Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Mancava la mamma alla tua collezione....ora abbiamo:
la cuginetta, la mamma del tuo amico, tua sorella, il bukkake con l'amica, la donna delle pulizie, tua mamma.

Le prossime chi saranno? La zia? la nonna?
ti sei registrato apposta per scrivere sta genialata?
 
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Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Alexm92

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Nei giorni successivi il pensiero di mia madre che mi beccava col cazzo in mano mentre sborravo continuava a frullarmi continuamente in testa, finché un pomeriggio non trovai il coraggio di farmi beccare di nuovo, ma stavolta volontariamente.

Quando si avvicinò l'orario del suo rientro a casa inizia a toccarmi per tenerlo mezzo duro e appena sentì la porta aprirsi lo tirai fuori segandomi velocemente. Ero seduto sul divano del soggiorno davanti alla tv che trasmetteva Passaparola.

Come previsto mamma in pochi secondi mi raggiunse e appena vide la scena si fermò un attimo sulla porta del soggiorno.

"Ciao tesoro, vedo che sei impegnato..." mi disse sorridente strizzandomi l'occhiolino. Quindi si allontanò un attimo prima di tornare con un pacchetto di fazzolettini in mano.

"Usa questi e non sporcare in giro per favore, io sistemo la spesa in cucina" mi disse lanciando una veloce occhiata al mio cazzo ormai durissimo.

Venni subito dopo usando i fazzoletti che mi aveva dato ma mi guardai bene dal gettarli, lasciandoli sul tavolino davanti alla tv in bella vista.

"Mamma io torno in camera a finire i compiti" le urlai facendo finta di lasciare il soggiorno, invece mi appostai dietro la porta.

Lei raggiunse il soggiorno e notò subiti i fazzoletti sporchi sul tavolino, sorrise dolcemente e li raccolse ma con mio grosso stupore lì aprì leggermente, quasi per controllare la consistenza dello sperma presente all'interno. Quindi si avviò verso la cucina e li gettò nel secchio della spazzatura.

Tanto bastò per farmi viaggiare ulteriormente con la fantasia: perché mamma aveva guardato all'interno dei fazzoletti? Voleva assicurarsi che la mia crescita procedesse nel modo giusto o c'era qualcos'altro?
Continuaaa
 
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Alessio Lucci

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Nei giorni successivi pensai a un modo per capire un po' di più l'atteggiamento di mia madre. Subito dopo pranzo eravamo soliti metterci comodi insieme sul divano a guardare la tv prima che andassi a fare i compiti. Sfruttai quel momento per toccarmi da sopra i pantaloni, in modo discreto ma allo stesso tempo inequivocabile. Dalle sue occhiate vidi subito che mamma aveva capito cosa stavo facendo, a volte incrociavo il suo sguardo sorridente e comprensivo. Mi lasciava fare per un po' finchè l'erezione sotto i vestiti non diventava evidente.

"Tesoro, ora è meglio che vai in bagno e poi fila a fare i compiti".

La scena divenne abituale, ma presto non mi bastò più. Sapevo che farmi toccare da lei era impossibile, ma volevo che almeno mi guardasse per bene mentre mi segavo e così un pomeriggio, quando mi invitò a raggiungere il bagno, trovai il coraggio di chiederglielo: "Mamma, ti prego, posso farlo qui?".

Mi guardò per qualche secondo, dubbiosa, ma con mia grande sorpresa acconsentì: "Ok, ma a due condizioni: non devi sporcare nulla e non chiedermi altro. Posso farti compagnia, niente più di questo". Quindi si alzò, mi porse un pacchetto di fazzolettini e si sedette di nuovo accanto a me sul divano come se nulla fosse a guardare la tv.

Forte della sua autorizzazione mi abbassai i pantaloni della tuta e finalmente tirai fuori il cazzo duro. Mamma lanciò una rapida occhiata mentre io iniziaii a toccarmi. In un paio di minuti raggiunsi l'orgasmo e riempì il fazzoletto.

Appena finito, mamma prese il fazzoletto sporco dalle mie mani: "Questo dallo a me, ci penso io. Ora vatti a sciacquare e corri in camera a studiare".
 

Alexm92

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Nei giorni successivi pensai a un modo per capire un po' di più l'atteggiamento di mia madre. Subito dopo pranzo eravamo soliti metterci comodi insieme sul divano a guardare la tv prima che andassi a fare i compiti. Sfruttai quel momento per toccarmi da sopra i pantaloni, in modo discreto ma allo stesso tempo inequivocabile. Dalle sue occhiate vidi subito che mamma aveva capito cosa stavo facendo, a volte incrociavo il suo sguardo sorridente e comprensivo. Mi lasciava fare per un po' finchè l'erezione sotto i vestiti non diventava evidente.

"Tesoro, ora è meglio che vai in bagno e poi fila a fare i compiti".

La scena divenne abituale, ma presto non mi bastò più. Sapevo che farmi toccare da lei era impossibile, ma volevo che almeno mi guardasse per bene mentre mi segavo e così un pomeriggio, quando mi invitò a raggiungere il bagno, trovai il coraggio di chiederglielo: "Mamma, ti prego, posso farlo qui?".

Mi guardò per qualche secondo, dubbiosa, ma con mia grande sorpresa acconsentì: "Ok, ma a due condizioni: non devi sporcare nulla e non chiedermi altro. Posso farti compagnia, niente più di questo". Quindi si alzò, mi porse un pacchetto di fazzolettini e si sedette di nuovo accanto a me sul divano come se nulla fosse a guardare la tv.

Forte della sua autorizzazione mi abbassai i pantaloni della tuta e finalmente tirai fuori il cazzo duro. Mamma lanciò una rapida occhiata mentre io iniziaii a toccarmi. In un paio di minuti raggiunsi l'orgasmo e riempì il fazzoletto.

Appena finito, mamma prese il fazzoletto sporco dalle mie mani: "Questo dallo a me, ci penso io. Ora vatti a sciacquare e corri in camera a studiare".
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