Su questo concordo al 100%. Era anche una mia preoccupazione da padre, quando i miei figli adolescenti si facevano beccare con i pornazzi nella cronologia, nonostante i blocchi a livello di host file...
Oggi però non lo rifarei, nel senso che forse preferirei non sapere nulla della loro sessualità giovanile.
Certo, educazione sessuale, spiegare bene i rischi del sesso libero e non protetto, il rischio di essere esposti/esposte al revenge porn (che venti anni fa non esisteva). Non riesco a capire come facciano i genitori delle ninfette di OF a non rendersi conto di avere in casa delle baby squillo potenzialmente a rischio di sputtanamento definitivo.
Aneddoto.
Quando lavoravo, avevo anche la responsabilità di fare i colloqui di valutazione del personale tecnico dell'azienda su determinate competenze richieste. HR mi inviò una dozzina di CV, di cui otto di ragazze/donne tra i 25 ed i 30 anni circa, tutte laureate in matematica, fisica, informatica o ingegneria informatica, tutte dichiaratamente bilingue, una addirittura che parlava 6 lingue (giapponese madrelingua, inglese, francese, tedesco e spagnolo).
L'ultima era quella più promettente, anche perché oltre ad essere la più qualificata, il fatto di essere di madrelingua nipponica (giapponese per parte di madre) la rendeva estremamente interessante per l'azienda.
Un mio giovane collaboratore espertissimo nella particolare piattaforma di cui cercavamo gente con elevata esperienza mi assisteva nel colloquio, suggerendomi domande e richieste di approfondimento. Durante quel colloquio però lo trovai stranamente assente, distratto, guardava il cellulare e poi tornava a guardare la ragazza.
Dovetti richiamarlo più volte, ma continuava a distrarsi.
Terminato il colloquio, chiusi la porta e mi incazzai con lui, rimproverandolo per la sua continua distrazione e per la poca partecipazione.
Lui prese il cellulare e mi mostrò una foto.
Era quella di una ragazza giapponese vestita come un cartone animato manga, con un gonnellino cortissimo, camicia bianca strizzata con tette quasi di fuori, capelli acconciati con le codine. E poi, la stessa ragazza mentre faceva un pompino ad un negrone surdimensionato, mentre si faceva sodomizzare, ricoperta di sperma e così via.
"Ma ti sembra il caso? MA CHE CAZZO FAI?" gli urlai.
"Guarda che è lei!"
"Ma non dire cazzate!"
Gli presi il cellulare e osservai con attenzione le foto.
Era lei. Scoprii che era una
cosplayer famosetta nell'ambiente, che non disdegnava di arrotondare con altre attività.
Peccato. Mi sembrava molto brava e la conoscenza del giapponese mi avrebbe fatto un gran comodo...
Dubito che altre aziende, saputo del suo background ...culturale, accetterebbero il rischio.
E vengo all'oggi.
Sto notando su twitter come la propensione al dossieraggio sia diventata una forma di pressione continua.
Se lo è per dichiarazioni politiche (ed esiste il diritto al ripensamento!), figuriamoci cosa succederà tra cinque/dieci anni quando le attuali
onlyfansers cercheranno l'oblio trovandosi invece di fronte alla montagna di merda che loro stesse hanno contribuito a generare.
Hai voglia a spiegare ai figli "Per la mamma era un lavoro, le piacevano il cazzo ed i soldi, ma io l'ho scoperto solo oggi".
Un suggerimento a qualche
startupper: mettete su un'azienda di
reputation management, potrebbe essere un settore da boom.
Scusa, Alessio.
La mia solita invasione di campo.