Esperienza reale Mia mamma mi ha beccato

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Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Ho già raccontato il rapporto particolare che ho avuto e in parte ancora ho con mia madre in queste pagine. Ora vorrei spiegare com'è nato il tutto e perché mi sono spinto a tanto, magari confrontandomi pubblicamente con chi vorrà interagire con me.

Negli anni le fantasie su di lei sono state molteplici ma la cosa che mi ha sempre eccitato in modo particolare era mostrarle la mia 'mascolinità' e pensare cosa avrebbe potuto provare nel guardarmi.

Più che di attrazione fisica parlerei di un gioco psicologico. La volontà di capire se da parte sua ci fosse più imbarazzo, compiacimento, vergogna. O se anche in minima parte potessi suscitare in lei un qualsiasi tipo di interesse/appetito sessuale. Consapevole che mai saremmo arrivati alla penetrazione (non è mai stato il mio obiettivo anche se tra le fantasie per un periodo c'è stata anche quella).
 

ital_iano

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Ho già raccontato il rapporto particolare che ho avuto e in parte ancora ho con mia madre in queste pagine. Ora vorrei spiegare com'è nato il tutto e perché mi sono spinto a tanto, magari confrontandomi pubblicamente con chi vorrà interagire con me.

Negli anni le fantasie su di lei sono state molteplici ma la cosa che mi ha sempre eccitato in modo particolare era mostrarle la mia 'mascolinità' e pensare cosa avrebbe potuto provare nel guardarmi.

Più che di attrazione fisica parlerei di un gioco psicologico. La volontà di capire se da parte sua ci fosse più imbarazzo, compiacimento, vergogna. O se anche in minima parte potessi suscitare in lei un qualsiasi tipo di interesse/appetito sessuale. Consapevole che mai saremmo arrivati alla penetrazione (non è mai stato il mio obiettivo anche se tra le fantasie per un periodo c'è stata anche quella).
Mi è sfuggito un particolare, le hai mai toccato la figa?
 

watermellon

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Ho già raccontato il rapporto particolare che ho avuto e in parte ancora ho con mia madre in queste pagine. Ora vorrei spiegare com'è nato il tutto e perché mi sono spinto a tanto, magari confrontandomi pubblicamente con chi vorrà interagire con me.

Negli anni le fantasie su di lei sono state molteplici ma la cosa che mi ha sempre eccitato in modo particolare era mostrarle la mia 'mascolinità' e pensare cosa avrebbe potuto provare nel guardarmi.

Più che di attrazione fisica parlerei di un gioco psicologico. La volontà di capire se da parte sua ci fosse più imbarazzo, compiacimento, vergogna. O se anche in minima parte potessi suscitare in lei un qualsiasi tipo di interesse/appetito sessuale. Consapevole che mai saremmo arrivati alla penetrazione (non è mai stato il mio obiettivo anche se tra le fantasie per un periodo c'è stata anche quella).
molto interessante
 
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Alessio Lucci

Alessio Lucci

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D'altronde credo che tutte le madri sappiano cosa fa un figlio adolescente chiuso ore dentro la sua stanza. E magari qualcuna ha anche preoccupazioni da mamma del tipo: "ma non starà esagerando?", oppure "ma funzionerà tutto?".

Oppure, perché no, qualche curiosità da donna del tipo: "ma cosa guarderà?" o "a chi pensa?"
 

timassaggio

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D'altronde credo che tutte le madri sappiano cosa fa un figlio adolescente chiuso ore dentro la sua stanza. E magari qualcuna ha anche preoccupazioni da mamma del tipo: "ma non starà esagerando?", oppure "ma funzionerà tutto?".

Oppure, perché no, qualche curiosità da donna del tipo: "ma cosa guarderà?" o "a chi pensa?"
Su questo concordo al 100%. Era anche una mia preoccupazione da padre, quando i miei figli adolescenti si facevano beccare con i pornazzi nella cronologia, nonostante i blocchi a livello di host file... :unsure:
Oggi però non lo rifarei, nel senso che forse preferirei non sapere nulla della loro sessualità giovanile.
Certo, educazione sessuale, spiegare bene i rischi del sesso libero e non protetto, il rischio di essere esposti/esposte al revenge porn (che venti anni fa non esisteva). Non riesco a capire come facciano i genitori delle ninfette di OF a non rendersi conto di avere in casa delle baby squillo potenzialmente a rischio di sputtanamento definitivo.

Aneddoto.
Quando lavoravo, avevo anche la responsabilità di fare i colloqui di valutazione del personale tecnico dell'azienda su determinate competenze richieste. HR mi inviò una dozzina di CV, di cui otto di ragazze/donne tra i 25 ed i 30 anni circa, tutte laureate in matematica, fisica, informatica o ingegneria informatica, tutte dichiaratamente bilingue, una addirittura che parlava 6 lingue (giapponese madrelingua, inglese, francese, tedesco e spagnolo).
L'ultima era quella più promettente, anche perché oltre ad essere la più qualificata, il fatto di essere di madrelingua nipponica (giapponese per parte di madre) la rendeva estremamente interessante per l'azienda.
Un mio giovane collaboratore espertissimo nella particolare piattaforma di cui cercavamo gente con elevata esperienza mi assisteva nel colloquio, suggerendomi domande e richieste di approfondimento. Durante quel colloquio però lo trovai stranamente assente, distratto, guardava il cellulare e poi tornava a guardare la ragazza.
Dovetti richiamarlo più volte, ma continuava a distrarsi.
Terminato il colloquio, chiusi la porta e mi incazzai con lui, rimproverandolo per la sua continua distrazione e per la poca partecipazione.
Lui prese il cellulare e mi mostrò una foto.
Era quella di una ragazza giapponese vestita come un cartone animato manga, con un gonnellino cortissimo, camicia bianca strizzata con tette quasi di fuori, capelli acconciati con le codine. E poi, la stessa ragazza mentre faceva un pompino ad un negrone surdimensionato, mentre si faceva sodomizzare, ricoperta di sperma e così via.
"Ma ti sembra il caso? MA CHE CAZZO FAI?" gli urlai.
"Guarda che è lei!"
"Ma non dire cazzate!"
Gli presi il cellulare e osservai con attenzione le foto.
Era lei. Scoprii che era una cosplayer famosetta nell'ambiente, che non disdegnava di arrotondare con altre attività.

Peccato. Mi sembrava molto brava e la conoscenza del giapponese mi avrebbe fatto un gran comodo...
Dubito che altre aziende, saputo del suo background ...culturale, accetterebbero il rischio.

E vengo all'oggi.
Sto notando su twitter come la propensione al dossieraggio sia diventata una forma di pressione continua.
Se lo è per dichiarazioni politiche (ed esiste il diritto al ripensamento!), figuriamoci cosa succederà tra cinque/dieci anni quando le attuali onlyfansers cercheranno l'oblio trovandosi invece di fronte alla montagna di merda che loro stesse hanno contribuito a generare.
Hai voglia a spiegare ai figli "Per la mamma era un lavoro, le piacevano il cazzo ed i soldi, ma io l'ho scoperto solo oggi".

Un suggerimento a qualche startupper: mettete su un'azienda di reputation management, potrebbe essere un settore da boom.

Scusa, Alessio.
La mia solita invasione di campo.
 

king85

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Su questo concordo al 100%. Era anche una mia preoccupazione da padre, quando i miei figli adolescenti si facevano beccare con i pornazzi nella cronologia, nonostante i blocchi a livello di host file... :unsure:
Oggi però non lo rifarei, nel senso che forse preferirei non sapere nulla della loro sessualità giovanile.
Certo, educazione sessuale, spiegare bene i rischi del sesso libero e non protetto, il rischio di essere esposti/esposte al revenge porn (che venti anni fa non esisteva). Non riesco a capire come facciano i genitori delle ninfette di OF a non rendersi conto di avere in casa delle baby squillo potenzialmente a rischio di sputtanamento definitivo.

Aneddoto.
Quando lavoravo, avevo anche la responsabilità di fare i colloqui di valutazione del personale tecnico dell'azienda su determinate competenze richieste. HR mi inviò una dozzina di CV, di cui otto di ragazze/donne tra i 25 ed i 30 anni circa, tutte laureate in matematica, fisica, informatica o ingegneria informatica, tutte dichiaratamente bilingue, una addirittura che parlava 6 lingue (giapponese madrelingua, inglese, francese, tedesco e spagnolo).
L'ultima era quella più promettente, anche perché oltre ad essere la più qualificata, il fatto di essere di madrelingua nipponica (giapponese per parte di madre) la rendeva estremamente interessante per l'azienda.
Un mio giovane collaboratore espertissimo nella particolare piattaforma di cui cercavamo gente con elevata esperienza mi assisteva nel colloquio, suggerendomi domande e richieste di approfondimento. Durante quel colloquio però lo trovai stranamente assente, distratto, guardava il cellulare e poi tornava a guardare la ragazza.
Dovetti richiamarlo più volte, ma continuava a distrarsi.
Terminato il colloquio, chiusi la porta e mi incazzai con lui, rimproverandolo per la sua continua distrazione e per la poca partecipazione.
Lui prese il cellulare e mi mostrò una foto.
Era quella di una ragazza giapponese vestita come un cartone animato manga, con un gonnellino cortissimo, camicia bianca strizzata con tette quasi di fuori, capelli acconciati con le codine. E poi, la stessa ragazza mentre faceva un pompino ad un negrone surdimensionato, mentre si faceva sodomizzare, ricoperta di sperma e così via.
"Ma ti sembra il caso? MA CHE CAZZO FAI?" gli urlai.
"Guarda che è lei!"
"Ma non dire cazzate!"
Gli presi il cellulare e osservai con attenzione le foto.
Era lei. Scoprii che era una cosplayer famosetta nell'ambiente, che non disdegnava di arrotondare con altre attività.

Peccato. Mi sembrava molto brava e la conoscenza del giapponese mi avrebbe fatto un gran comodo...
Dubito che altre aziende, saputo del suo background ...culturale, accetterebbero il rischio.

E vengo all'oggi.
Sto notando su twitter come la propensione al dossieraggio sia diventata una forma di pressione continua.
Se lo è per dichiarazioni politiche (ed esiste il diritto al ripensamento!), figuriamoci cosa succederà tra cinque/dieci anni quando le attuali onlyfansers cercheranno l'oblio trovandosi invece di fronte alla montagna di merda che loro stesse hanno contribuito a generare.
Hai voglia a spiegare ai figli "Per la mamma era un lavoro, le piacevano il cazzo ed i soldi, ma io l'ho scoperto solo oggi".

Un suggerimento a qualche startupper: mettete su un'azienda di reputation management, potrebbe essere un settore da boom.

Scusa, Alessio.
La mia solita invasione di campo.
VANGELO
 

Velenoso84

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Su questo concordo al 100%. Era anche una mia preoccupazione da padre, quando i miei figli adolescenti si facevano beccare con i pornazzi nella cronologia, nonostante i blocchi a livello di host file... :unsure:
Oggi però non lo rifarei, nel senso che forse preferirei non sapere nulla della loro sessualità giovanile.
Certo, educazione sessuale, spiegare bene i rischi del sesso libero e non protetto, il rischio di essere esposti/esposte al revenge porn (che venti anni fa non esisteva). Non riesco a capire come facciano i genitori delle ninfette di OF a non rendersi conto di avere in casa delle baby squillo potenzialmente a rischio di sputtanamento definitivo.

Aneddoto.
Quando lavoravo, avevo anche la responsabilità di fare i colloqui di valutazione del personale tecnico dell'azienda su determinate competenze richieste. HR mi inviò una dozzina di CV, di cui otto di ragazze/donne tra i 25 ed i 30 anni circa, tutte laureate in matematica, fisica, informatica o ingegneria informatica, tutte dichiaratamente bilingue, una addirittura che parlava 6 lingue (giapponese madrelingua, inglese, francese, tedesco e spagnolo).
L'ultima era quella più promettente, anche perché oltre ad essere la più qualificata, il fatto di essere di madrelingua nipponica (giapponese per parte di madre) la rendeva estremamente interessante per l'azienda.
Un mio giovane collaboratore espertissimo nella particolare piattaforma di cui cercavamo gente con elevata esperienza mi assisteva nel colloquio, suggerendomi domande e richieste di approfondimento. Durante quel colloquio però lo trovai stranamente assente, distratto, guardava il cellulare e poi tornava a guardare la ragazza.
Dovetti richiamarlo più volte, ma continuava a distrarsi.
Terminato il colloquio, chiusi la porta e mi incazzai con lui, rimproverandolo per la sua continua distrazione e per la poca partecipazione.
Lui prese il cellulare e mi mostrò una foto.
Era quella di una ragazza giapponese vestita come un cartone animato manga, con un gonnellino cortissimo, camicia bianca strizzata con tette quasi di fuori, capelli acconciati con le codine. E poi, la stessa ragazza mentre faceva un pompino ad un negrone surdimensionato, mentre si faceva sodomizzare, ricoperta di sperma e così via.
"Ma ti sembra il caso? MA CHE CAZZO FAI?" gli urlai.
"Guarda che è lei!"
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Gli presi il cellulare e osservai con attenzione le foto.
Era lei. Scoprii che era una cosplayer famosetta nell'ambiente, che non disdegnava di arrotondare con altre attività.

Peccato. Mi sembrava molto brava e la conoscenza del giapponese mi avrebbe fatto un gran comodo...
Dubito che altre aziende, saputo del suo background ...culturale, accetterebbero il rischio.

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Se lo è per dichiarazioni politiche (ed esiste il diritto al ripensamento!), figuriamoci cosa succederà tra cinque/dieci anni quando le attuali onlyfansers cercheranno l'oblio trovandosi invece di fronte alla montagna di merda che loro stesse hanno contribuito a generare.
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Scusa, Alessio.
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Vuoi adottarmi?
 
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Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Tornando a noi, la cosa che in questi anni mi ha eccitato di più è stata il confronto quasi quotidiano tra noi anche su tematiche molto intime. Mamma non si è mai sottratta alle mie domande, a volte molto 'scomode' per una madre. E allo stesso tempo, forse per senso di protezione o forse per altro, ha più volte manifestato 'curiosità' sulla mia vita sessuale.
 

miangamwien

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Su questo concordo al 100%. Era anche una mia preoccupazione da padre, quando i miei figli adolescenti si facevano beccare con i pornazzi nella cronologia, nonostante i blocchi a livello di host file... :unsure:
Oggi però non lo rifarei, nel senso che forse preferirei non sapere nulla della loro sessualità giovanile.
Certo, educazione sessuale, spiegare bene i rischi del sesso libero e non protetto, il rischio di essere esposti/esposte al revenge porn (che venti anni fa non esisteva). Non riesco a capire come facciano i genitori delle ninfette di OF a non rendersi conto di avere in casa delle baby squillo potenzialmente a rischio di sputtanamento definitivo.

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Quando lavoravo, avevo anche la responsabilità di fare i colloqui di valutazione del personale tecnico dell'azienda su determinate competenze richieste. HR mi inviò una dozzina di CV, di cui otto di ragazze/donne tra i 25 ed i 30 anni circa, tutte laureate in matematica, fisica, informatica o ingegneria informatica, tutte dichiaratamente bilingue, una addirittura che parlava 6 lingue (giapponese madrelingua, inglese, francese, tedesco e spagnolo).
L'ultima era quella più promettente, anche perché oltre ad essere la più qualificata, il fatto di essere di madrelingua nipponica (giapponese per parte di madre) la rendeva estremamente interessante per l'azienda.
Un mio giovane collaboratore espertissimo nella particolare piattaforma di cui cercavamo gente con elevata esperienza mi assisteva nel colloquio, suggerendomi domande e richieste di approfondimento. Durante quel colloquio però lo trovai stranamente assente, distratto, guardava il cellulare e poi tornava a guardare la ragazza.
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Terminato il colloquio, chiusi la porta e mi incazzai con lui, rimproverandolo per la sua continua distrazione e per la poca partecipazione.
Lui prese il cellulare e mi mostrò una foto.
Era quella di una ragazza giapponese vestita come un cartone animato manga, con un gonnellino cortissimo, camicia bianca strizzata con tette quasi di fuori, capelli acconciati con le codine. E poi, la stessa ragazza mentre faceva un pompino ad un negrone surdimensionato, mentre si faceva sodomizzare, ricoperta di sperma e così via.
"Ma ti sembra il caso? MA CHE CAZZO FAI?" gli urlai.
"Guarda che è lei!"
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Gli presi il cellulare e osservai con attenzione le foto.
Era lei. Scoprii che era una cosplayer famosetta nell'ambiente, che non disdegnava di arrotondare con altre attività.

Peccato. Mi sembrava molto brava e la conoscenza del giapponese mi avrebbe fatto un gran comodo...
Dubito che altre aziende, saputo del suo background ...culturale, accetterebbero il rischio.

E vengo all'oggi.
Sto notando su twitter come la propensione al dossieraggio sia diventata una forma di pressione continua.
Se lo è per dichiarazioni politiche (ed esiste il diritto al ripensamento!), figuriamoci cosa succederà tra cinque/dieci anni quando le attuali onlyfansers cercheranno l'oblio trovandosi invece di fronte alla montagna di merda che loro stesse hanno contribuito a generare.
Hai voglia a spiegare ai figli "Per la mamma era un lavoro, le piacevano il cazzo ed i soldi, ma io l'ho scoperto solo oggi".

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Scusa, Alessio.
La mia solita invasione di campo.
Ottima osservazione, sono un genitore di un maschietto, per ora ancora piccolo, ma non immune da situazioni di questo genere, vista la mercificazione che si fa di tutto, non solo del corpo, ma anche delle idee. Spero di essere bravo e fortunato e riuscire a trasferire al mio piccolo campione , valori che oggi vanno scomparendo.
 
OP
Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Ottima osservazione, sono un genitore di un maschietto, per ora ancora piccolo, ma non immune da situazioni di questo genere, vista la mercificazione che si fa di tutto, non solo del corpo, ma anche delle idee. Spero di essere bravo e fortunato e riuscire a trasferire al mio piccolo campione , valori che oggi vanno scomparendo.
Non credo che la crescita sessuale di un figlio sia molto 'controllabile', specie di questi tempi. L'unica cosa è parlarne il più possibile e senza moralismi inutili.
 

Shamoan

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Ciao Alessio, anche per stavolta ti ho letto con tanta attenzione e trasporto, hai saputo regalarmi momenti di grande eccitazione grazie al tuo modo di scrivere e alla capacità di stimolare la fantasia con la descrizione di una donna a quanto pare stupenda!
Complimenti.
E ne approfitto per fare i complimenti anche a @timassaggio per i suoi interventi sempre sul pezzo ed i suoi aneddoti che hanno contribuito ad affiorare alla mente i ricordi dei suoi splendidi racconti!!!
Tolti i soliti rompicoglioni, è questa la sezione "racconti erotici" che mi piacerebbe leggere sempre!!!!
 
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Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Ciao Alessio, anche per stavolta ti ho letto con tanta attenzione e trasporto, hai saputo regalarmi momenti di grande eccitazione grazie al tuo modo di scrivere e alla capacità di stimolare la fantasia con la descrizione di una donna a quanto pare stupenda!
Complimenti.
E ne approfitto per fare i complimenti anche a @timassaggio per i suoi interventi sempre sul pezzo ed i suoi aneddoti che hanno contribuito ad affiorare alla mente i ricordi dei suoi splendidi racconti!!!
Tolti i soliti rompicoglioni, è questa la sezione "racconti erotici" che mi piacerebbe leggere sempre!!!!
Ti ringrazio per i complimenti e ringrazio tutti coloro che partecipano attivamente a questa discussione da tanto tempo.

L'interesse che su questo forum (e non solo su questo forum) suscita il rapporto madre/figlio mi conferma come certe fantasie/pulsioni siano molto più comuni di quanto si pensi solitamente.
Post automatically merged:

Ho già raccontato il rapporto particolare che ho avuto e in parte ancora ho con mia madre in queste pagine. Ora vorrei spiegare com'è nato il tutto e perché mi sono spinto a tanto, magari confrontandomi pubblicamente con chi vorrà interagire con me.

Negli anni le fantasie su di lei sono state molteplici ma la cosa che mi ha sempre eccitato in modo particolare era mostrarle la mia 'mascolinità' e pensare cosa avrebbe potuto provare nel guardarmi.

Più che di attrazione fisica parlerei di un gioco psicologico. La volontà di capire se da parte sua ci fosse più imbarazzo, compiacimento, vergogna. O se anche in minima parte potessi suscitare in lei un qualsiasi tipo di interesse/appetito sessuale. Consapevole che mai saremmo arrivati alla penetrazione (non è mai stato il mio obiettivo anche se tra le fantasie per un periodo c'è stata anche quella).
Ripercorrendo le sue reazioni a distanza di tempo dall'accaduto sicuramente all'inizio in lei prevaleva l'imbarazzo per quanto succedeva tra noi. Pian piano però ho notato in lei una certa curiosità, fino al compiacimento di una donna matura che vede riservare a lei le attenzioni di un ragazzo.

Con questo non sto dicendo e mai ho pensato che avrebbe fatto sesso con me, ma di sicuro non ha mai fatto nulla per allontanarmi davvero o frenare le mie fantasie.

Il nostro è stato un rapporto non convenzionale, certamente, ma voluto da entrambe le parti. Che è la condizione essenziale, almeno a mio parere, per qualsiasi tipo di avvicinamento. Verso di lei, nonostante certe fantasie anche 'forti', ho sempre nutrito il massimo rispetto come madre e come donna.
 
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Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Dopo anni in cui il rapporto tra me e mia madre, anche per via della lontananza, non ebbe nuovi risvolti qualcosa cambiò come per tutti all'inizio del 2020.

Quando scoppiò improvvisamente la pandemia infatti mi trovavo per un periodo a casa dei miei in attesa di trovare una nuova sistemazione dopo aver abbandonato l'appartamento in cui vivevo in affitto. Rimasi così bloccato tra quattro mura insieme a loro per un lungo periodo, cosa che non succedeva ormai da tantissimi anni. E senza la possibilità di uscire e sfogare le mie voglie di giovane uomo.

Una situazione che, inevitabilmente, fece risvegliare in me lontani ricordi. Fu così che piano, piano mia madre tornò al centro delle mie fantasie più proibite. Tornai a masturbarmi pensando a lei come quando ero un ragazzino nonostante avessi compiuto da qualche mese 34 anni e lei ne avesse ormai quasi 60.

Adesso però ero un uomo e una sera, mentre mio padre era già sotto le coperte, fui io a prendere l'iniziativa senza troppi giri di parole.

"Mamma, ho bisogno del tuo aiuto". Lei mi guardò negli occhi. Aveva già capito ma voleva che fossi più chiaro, forse anche per giustificare a se stessa ciò che sarebbe successo tra noi.

"Dimmi, sai che per te farei di tutto..." mi disse sorridendomi teneramente.

La fissai e in solo colpo tirai già i pantaloni della tuta e i boxer lasciando che il mio cazzo già duro svettasse sotto i suoi occhi.

"Toccamelo, mamma" le ordinai in modo deciso prendendole la mano.

Mi guardò un attimo, poi abbassò lo sguardo sul cazzo e dopo averlo impugnato iniziò a muovere la mano. Prima lentamente, poi sempre più veloce. Venni nel giro di pochi minuti sborrando liberamente sul pavimento e sporcando le mani di mamma.

Quella sera andammo a letto senza parlare di quanto era successo, ma il giorno dopo, mentre mio padre era sotto la doccia fu lei a venire in camera mia.

"Tesoro, so che per te non è un periodo facile. Sei nel pieno della tua vita di giovane uomo, non hai una compagna e non sai come sfogare certe voglie. Ma io sono sempre tua madre. Quello che è successo ieri sera è il massimo che posso concederti. Sai che farei di tutto per te ma non posso spingermi oltre. Ti prego di non mettermi in difficoltà. Se hai bisogno di sfogarti in quel modo finché questo brutto momento non passerà puoi chiedermelo e io non mi tirerò indietro. Ma tra noi non succederà mai altro" mi disse tutto di un fiato.

La guardai, le sorrisi e la abbracciai: "Mamma, io ti voglio bene e ti rispetto. Non oserei mai chiederti cose che non vuoi e non puoi fare. Ti ringrazio davvero per la disponibilità che stai dimostrando per l'ennesima volta nei miei confronti. So che ti chiedo tanto ma ne ho davvero bisogno".

"Lo so, tesoro, lo capisco. Non ti devi scusare. Non mi costa nulla aiutarti in quel modo qualche volta. L'importante è che ci siamo capiti", chiosò mamma stampandomi un bel bacio sulla guancia.

Quindi fece per alzarsi ma prima di uscire dalla stanza si voltò un'ultima volta verso di me con uno sguardo malizioso indicando il mio cazzo: "Comunque è davvero bello".
Mai avrei immaginato di tornare a scrivere su di noi. Mai avrei immaginato quello che è successo un paio di settimane fa. Eravamo invitati al matrimonio di una lontana parente di mia madre. La mia compagna per motivi di lavoro non ha potuto accompagnarmi alla cerimonia, mentre mio padre, che ha sempre odiato queste occasioni, ha trovato una scusa per non venire.

Mia madre mi ha così pregato di passare a prenderla e accompagnarla. Intorno alle 10 ero sotto casa dei miei. Mamma è scesa dopo una ventina di minuti, quindi è salita in auto stampandomi un bacio sulla guancia.

"Ciao Ale, scusa per il ritardo ma sai com'è...a una certa età il restauro richiede più tempo" mi ha detto ridendo.
"Ma smettila, che sei sempre bellissima" l'ho rincuorata.

In realtà è quello che penso. Oggi mamma ha ormai 62 anni ma non ha perso il suo sguardo magnetico, il suo charme, la sua eleganza e una sensualità innata che molte donne anche molto più giovani possono solo sognarsi. Durante il tragitto il suo profumo mi riempiva le narici. Indossava un abito verde scuro, lungo ma con uno spacco laterale abbastanza profondo che lasciava intravedere la coscia ricoperta da un sottile tratto di nylon. Ai piedi, smaltati anche quelli verde scuro, sandali con tacco color oro. A ogni semaforo sbirciavo furtivamente nella generosa scollatura.

"Smettila, Ale, sei sempre il solito" mi diceva mamma sorridente.
"Scusa, ma non è colpa mia, l'occhio cade..." cercavo di giustificarmi.
"Sì, certo, e qualcos'altro si alza" rispondeva dandomi un buffetto sulla guancia.
No, il nostro rapporto in tutti questi anni non è cambiato.

Ho lasciato mia madre davanti alla chiesa per andare a cercare parcheggio. Appena scesa dall'auto ho notato lo sguardo degli uomini presenti sul sagrato. Il fascino di mamma li stendeva sempre tutti. Da sempre. Notavo le occhiate, vogliose. E io li capivo bene. Abbiamo seguito la cerimonia seduti accanto. Mamma teneva le gambe accavallate, lasciando lo spacco leggermente aperto. Spesso abbassavo lo sguardo. La visione della sua gamba col tacco mi eccitava lentamente ma inesorabilmente.

Usciti dalla chiesa ho ripreso l'auto, mamma è salita e abbiamo raggiunto il ristorante. Lei commentava il matrimonio appena celebrato. Io non riuscivo a seguirla. Non pensavo che potesse prendermi ancora così tanto, dopo così tanti anni.

"Ale, ma che c'é? Mi ascolti?"
"Scusa, mamma...."
"Ci sono problemi con Chiara? Devi dirmi qualcosa? Ti vedo assente da tutta la mattina"

Potevo raccontarle una bugia ma le bugie non ci sono mai state. Non tra noi.

"Chiara non c'entra niente...."
"E allora? Dai, non farmi preoccupare"

Il luogo del ricevimento era un agriturismo abbastanza isolato, fuori città. Ho accostato in una strada sterrata. Senza uscita.
Non sapevo come dirglielo. Mamma mi guardava negli occhi: "Perché ti sei fermato?".
Ho preso le sue mani tra le mie, quindi le ho portate dolcemente all'altezza della mia patta. Mamma sentiva il cazzo duro sotto i pantaloni.

"Ale, che fai, dai...."
"O lo fai tu o dove farlo da solo appena arriviamo all'agriturismo"
Sapevo che non mi avrebbe detto di no. Non riesce a dirmi di no.

Sentivo la mano di mamma abbassarmi la zip. Tirarmelo fuori e iniziare a muoversi lentamente. La sega è durata un paio di minuti. Mamma ha evitato che mi sporcassi raccogliendo lo sperma in un fazzoletto.

Senza dire una parola, ho rimesso in moto e abbiamo raggiunto il luogo del ricevimento. Abbiamo pranzato allo stesso tavolo, uno accanto all'altra, come mamma e figlio. Come se tra noi pochi minuti prima non fosse successo niente.

Anche durante il tragitto del ritorno verso casa tra noi non ci sono state parole.

"Ciao Ale"
"Ciao mamma"
 
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Mai avrei immaginato di tornare a scrivere su di noi. Mai avrei immaginato quello che è successo un paio di settimane fa. Eravamo invitati al matrimonio di una lontana parente di mia madre. La mia compagna per motivi di lavoro non ha potuto accompagnarmi alla cerimonia, mentre mio padre, che ha sempre odiato queste occasioni, ha trovato una scusa per non venire.

Mia madre mi ha così pregato di passare a prenderla e accompagnarla. Intorno alle 10 ero sotto casa dei miei. Mamma è scesa dopo una ventina di minuti, quindi è salita in auto stampandomi un bacio sulla guancia.

"Ciao Ale, scusa per il ritardo ma sai com'è...a una certa età il restauro richiede più tempo" mi ha detto ridendo.
"Ma smettila, che sei sempre bellissima" l'ho rincuorata.

In realtà è quello che penso. Oggi mamma ha ormai 62 anni ma non ha perso il suo sguardo magnetico, il suo charme, la sua eleganza e una sensualità innata che molte donne anche molto più giovani possono solo sognarsi. Durante il tragitto il suo profumo mi riempiva le narici. Indossava un abito verde scuro, lungo ma con uno spacco laterale abbastanza profondo che lasciava intravedere la coscia ricoperta da un sottile tratto di nylon. Ai piedi, smaltati anche quelli verde scuro, sandali con tacco color oro. A ogni semaforo sbirciavo furtivamente nella generosa scollatura.

"Smettila, Ale, sei sempre il solito" mi diceva mamma sorridente.
"Scusa, ma non è colpa mia, l'occhio cade..." cercavo di giustificarmi.
"Sì, certo, e qualcos'altro si alza" rispondeva dandomi un buffetto sulla guancia.
No, il nostro rapporto in tutti questi anni non è cambiato.

Ho lasciato mia madre davanti alla chiesa per andare a cercare parcheggio. Appena scesa dall'auto ho notato lo sguardo degli uomini presenti sul sagrato. Il fascino di mamma li stendeva sempre tutti. Da sempre. Notavo le occhiate, vogliose. E io li capivo bene. Abbiamo seguito la cerimonia seduti accanto. Mamma teneva le gambe accavallate, lasciando lo spacco leggermente aperto. Spesso abbassavo lo sguardo. La visione della sua gamba col tacco mi eccitava lentamente ma inesorabilmente.

Usciti dalla chiesa ho ripreso l'auto, mamma è salita e abbiamo raggiunto il ristorante. Lei commentava il matrimonio appena celebrato. Io non riuscivo a seguirla. Non pensavo che potesse prendermi ancora così tanto, dopo così tanti anni.

"Ale, ma che c'é? Mi ascolti?"
"Scusa, mamma...."
"Ci sono problemi con Chiara? Devi dirmi qualcosa? Ti vedo assente da tutta la mattina"

Potevo raccontarle una bugia ma le bugie non ci sono mai state. Non tra noi.

"Chiara non c'entra niente...."
"E allora? Dai, non farmi preoccupare"

Il luogo del ricevimento era un agriturismo abbastanza isolato, fuori città. Ho accostato in una strada sterrata. Senza uscita.
Non sapevo come dirglielo. Mamma mi guardava negli occhi: "Perché ti sei fermato?".
Ho preso le sue mani tra le mie, quindi le ho portate dolcemente all'altezza della mia patta. Mamma sentiva il cazzo duro sotto i pantaloni.

"Ale, che fai, dai...."
"O lo fai tu o dove farlo da solo appena arriviamo all'agriturismo"
Sapevo che non mi avrebbe detto di no. Non riesce a dirmi di no.

Sentivo la mano di mamma abbassarmi la zip. Tirarmelo fuori e iniziare a muoversi lentamente. La sega è durata un paio di minuti. Mamma ha evitato che mi sporcassi raccogliendo lo sperma in un fazzoletto.

Senza dire una parola, ho rimesso in moto e abbiamo raggiunto il luogo del ricevimento. Abbiamo pranzato allo stesso tavolo, uno accanto all'altra, come mamma e figlio. Come se tra noi pochi minuti prima non fosse successo niente.

Anche durante il tragitto del ritorno verso casa tra noi non ci sono state parole.

"Ciao Ale"
"Ciao mamma"
Non ci sentivamo da quel giorno, probabilmente entrambi colti alla sprovvista da ciò che era successo. Il silenzio imbarazzato del viaggio di ritorno era quasi irreale, specie considerando il rapporto speciale che ci lega da sempre. Ora però era tutto diverso. Nessuno dei due pensava che potesse succedere qualcosa tra noi. Di nuovo.

A sciogliere il ghiaccio che si era creato è stata mia madre. Quando ho visto il suo numero sul display del cellulare ho pensato qualche secondo se rispondere. Non sapevo davvero che dirle.

"Ciao Ale"
"Ciao mamma"

Ha preso fiato: "Come stai?"
"Tutto ok, mamma, sto per andare a lavoro".
Non era vero ma volevo chiudere la telefonata al più presto.

"Ok ok, non ti rubo molto tempo, tranquillo. Ho bisogno di vederti..."
"Va bene, passo nei prossimi giorni, ok?"
"Ok...ma vieni di mattina, magari lunedì"
"Va bene mamma, ora devo scappare"
"Ciao Ale, ti aspetto"

Chiusa la telefonata mi sono seduto qualche minuto sul divano. Avevo bisogno di riflettere. Mamma voleva parlarmi e voleva farlo da sola, ecco perché mi aveva chiesto di passare lunedì mattina. Mio padre sarebbe stato a lavoro. Ma cosa voleva dirmi esattamente?
Non lo so. E questo mi spaventa ma allo stesso tempo mi eccita terribilmente.

Non posso negare che nelle ultime due settimane, durante le sedute di autoerotismo, spesso l'immagine di mia madre che mi masturbava in auto è tornata prepotente. So che è sbagliato, so che dovrei concentrarmi sulla mia compagna ma non riesco a non pensarci. E so già che sarà così almeno fino a lunedì.

Pensavo di essermi liberato di questa fantasia. Mi sbagliavo.
 

restamr

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Grazie.. mi tua madre mi ha fatto proprio godere ..
Sarebbe bello vederla .. magari una foto del giorno del battesimo con i tacchi nuovi .. una foto la hai? Averla non significa mostrarla.... ciao grazie
PS io adoro benedetta parodi .. e sarei lusingato di vedere tua madre
 

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