Esperienza reale Mia mamma mi ha beccato

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Non ci sentivamo da quel giorno, probabilmente entrambi colti alla sprovvista da ciò che era successo. Il silenzio imbarazzato del viaggio di ritorno era quasi irreale, specie considerando il rapporto speciale che ci lega da sempre. Ora però era tutto diverso. Nessuno dei due pensava che potesse succedere qualcosa tra noi. Di nuovo.

A sciogliere il ghiaccio che si era creato è stata mia madre. Quando ho visto il suo numero sul display del cellulare ho pensato qualche secondo se rispondere. Non sapevo davvero che dirle.

"Ciao Ale"
"Ciao mamma"

Ha preso fiato: "Come stai?"
"Tutto ok, mamma, sto per andare a lavoro".
Non era vero ma volevo chiudere la telefonata al più presto.

"Ok ok, non ti rubo molto tempo, tranquillo. Ho bisogno di vederti..."
"Va bene, passo nei prossimi giorni, ok?"
"Ok...ma vieni di mattina, magari lunedì"
"Va bene mamma, ora devo scappare"
"Ciao Ale, ti aspetto"

Chiusa la telefonata mi sono seduto qualche minuto sul divano. Avevo bisogno di riflettere. Mamma voleva parlarmi e voleva farlo da sola, ecco perché mi aveva chiesto di passare lunedì mattina. Mio padre sarebbe stato a lavoro. Ma cosa voleva dirmi esattamente?
Non lo so. E questo mi spaventa ma allo stesso tempo mi eccita terribilmente.

Non posso negare che nelle ultime due settimane, durante le sedute di autoerotismo, spesso l'immagine di mia madre che mi masturbava in auto è tornata prepotente. So che è sbagliato, so che dovrei concentrarmi sulla mia compagna ma non riesco a non pensarci. E so già che sarà così almeno fino a lunedì.

Pensavo di essermi liberato di questa fantasia. Mi sbagliavo.
stupendo!
 
OP
Alessio Lucci

Alessio Lucci

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Non ci sentivamo da quel giorno, probabilmente entrambi colti alla sprovvista da ciò che era successo. Il silenzio imbarazzato del viaggio di ritorno era quasi irreale, specie considerando il rapporto speciale che ci lega da sempre. Ora però era tutto diverso. Nessuno dei due pensava che potesse succedere qualcosa tra noi. Di nuovo.

A sciogliere il ghiaccio che si era creato è stata mia madre. Quando ho visto il suo numero sul display del cellulare ho pensato qualche secondo se rispondere. Non sapevo davvero che dirle.

"Ciao Ale"
"Ciao mamma"

Ha preso fiato: "Come stai?"
"Tutto ok, mamma, sto per andare a lavoro".
Non era vero ma volevo chiudere la telefonata al più presto.

"Ok ok, non ti rubo molto tempo, tranquillo. Ho bisogno di vederti..."
"Va bene, passo nei prossimi giorni, ok?"
"Ok...ma vieni di mattina, magari lunedì"
"Va bene mamma, ora devo scappare"
"Ciao Ale, ti aspetto"

Chiusa la telefonata mi sono seduto qualche minuto sul divano. Avevo bisogno di riflettere. Mamma voleva parlarmi e voleva farlo da sola, ecco perché mi aveva chiesto di passare lunedì mattina. Mio padre sarebbe stato a lavoro. Ma cosa voleva dirmi esattamente?
Non lo so. E questo mi spaventa ma allo stesso tempo mi eccita terribilmente.

Non posso negare che nelle ultime due settimane, durante le sedute di autoerotismo, spesso l'immagine di mia madre che mi masturbava in auto è tornata prepotente. So che è sbagliato, so che dovrei concentrarmi sulla mia compagna ma non riesco a non pensarci. E so già che sarà così almeno fino a lunedì.

Pensavo di essermi liberato di questa fantasia. Mi sbagliavo.
La scorsa notte non ho praticamente chiuso occhio. Non facevo che chiedermi cosa mi avrebbe detto. Anche mentre facevo l'amore con la mia compagna pensavo all'incontro con mia madre. Avrebbe chiuso per sempre il nostro rapporto o ci sarebbe stata una nuova e completamente inattesa evoluzione? Non restava che aspettare ancora qualche ora ma ogni minuto che passava ero sempre più impaziente.

Finalmente è arrivata la mattina. Mi sono presentato a casa dei miei come d'accordo. Mio padre era già a lavoro. Mamma mi ha aperto la porta. Indossava una vestaglia, i capelli raccolti, struccata. Anche così la trovo ancora eroticamente appetibile.

"Ciao Ale, accomodati, hai fatto colazione?" mi ha chiesto stampandomi un bacio sulla guancia e dirigendosi verso la cucina.
L'ho seguita: "Sì mamma, grazie"

Mi sono accomodato sulla sedia mentre mamma puliva la cucina. Sembrava che fossimo tornati indietro di una ventina d'anni. Mi sentivo di nuovo l'adolescente perennemente eccitato che sognava l'aiuto di mamma. Ora però il momento della verità era arrivato.

"Mamma, che devi dirmi?" le chiesi deciso. Volevo sapere, dovevo sapere.
Si è voltata, era seria. Dopo aver chiuso l'acqua si è finalmente seduta al tavolo di fronte a me.

"Tesoro, perché non mi hai più cercato?"
"E tu? Perché non mi hai chiamato?"

Mamma è rimasta in silenzio qualche secondo: "Non sapevo cosa dire...quello che è successo mi ha fatto riflettere....lo so, mi dirai che non era la prima volta che accadeva una cosa simile tra noi ma stavolta è stato diverso"
L'ho guardata dritto negli occhi: "In che senso diverso?"

Ha abbassato lo sguardo: "Mi sono sentita diversa....sai, in passato quello che c'è stato era soprattutto un modo per aiutarti a sfogare le tue pulsioni giovanili e l'ho fatto da mamma, l'altro giorno invece per la prima volta con te mi sono sentita donna".

Era visibilmente imbarazzata. Emozionata come raramente l'ho vista. Quindi ha continuato: "In questi giorni ho pensato tanto a quanto successo. Mi sono guardata dentro. Ho analizzato le sensazioni che ho provato".
Si è fermata. Allora sono stato io a prendere la parola: "Ti va di raccontarmi a che conclusioni sei arrivata?"

"Non lo so, Ale, quello che posso dirti è che per la prima volta in tutti questi anni se l'altro giorno mi avessi chiesto di andare oltre quello che c'è stato probabilmente non sarei riuscita a dirti di no..." ha detto mamma tutto di un fiato senza guardarmi negli occhi.

Il cazzo mi stava esplodendo dentro i pantaloni ma la razionalità ha avuto il sopravvento. Avrei potuto tirarmelo fuori e chiederle di succhiarmelo, so che l'avrebbe fatto. Avrei coronato il sogno di una vita, realizzato la mia fantasia sessuale più frequente dai tempi dell'adolescenza. Ma poi? No, sarebbe stato troppo 'facile' e soprattutto avrebbe rotto quello che sta nascendo proprio adesso che il gioco si sta 'rovesciando'.

Non ho mai smesso di provare attrazione per lei, ma ora, per la prima volta anche lei ha confessato di provare lo stesso per me. Magari svanirà tutto, magari no. Adesso però tocca a lei chiedere e prendersi ciò che vuole: Tocca a lei uscire allo scoperto. Basta nascondersi dietro le mie necessità di giovane maschio, Ora siamo un giovane uomo e una donna adulta che si piacciono. Un uomo e una donna che quando sono vicini fisicamente fanno scintille. Io lo so da anni, adesso deve farci i conti anche lei.

"Mamma, apprezzo davvero quello che mi stai dicendo. La tua sincerità, la tua purezza. Conosci i miei sogni e le mie fantasie da sempre. Non ti ho mai nascosto nulla. Sinceramente non credevo di sentire ancora qualcosa di così forte per te...be, sappi che è così. Sappi che stanotte mentre facevo l'amore con Chiara pensavo a te".
"Ale, ti prego, non dirmi così..." mamma si è alzata dalla tavola voltandosi verso la cucina.

Mi sono alzato anche io e l'ho raggiunta, abbracciandola da dietro e poggiando leggermente il mio cazzo duro sul suo culo: "E' la verità....e ho ripensato tante volte a quella mattina in auto...ma non ti chiederò più nulla. Me l'hai fatto promettere tu tanti anni fa, ricordi?"

Mamma si è girata. Ci siamo guardati negli occhi. I nostri volti erano a pochi centimetri l'uno dall'altra.
"Pensaci bene...se quello che mi hai detto oggi sarà ancora valido...io ci sono per te. Voglio farti stare bene come tu hai fatto stare bene me per tanto tempo".

Quindi le ho stampato un bacio sulla guancia, l'ho guardata un'ultima volta negli occhi e sono uscito da casa lasciandola sola in cucina.
 

watermellon

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Ti sei comportato in maniera esemplare rispettoso ed al tempo stesso intrigante, non cedendo di impulso secondo me aumenterà il desiderio e l'eccitazione quando sarà il momento opportuno
Spero di leggere presto nuovi aggiornamenti
 
OP
Alessio Lucci

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Spero di leggere presto nuovi aggiornamenti
E' la mia speranza anche se, ovviamente, non ho certezze sul fatto che accada altro e quando
 

watermellon

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E' la mia speranza anche se, ovviamente, non ho certezze sul fatto che accada altro e quando
Credo che la serenità e la calma con cui ti sei posto possa essere rassicurante sul vostro rapporto, e magari se tu avessi agito troppo impulsivamente sul momento avresti anche potuto "spaventarla e farle venire qualche dubbio
Penso ti auguro che tutto vada per il meglio e questa attesa aumenti anche il desiderio
 

Shamoan

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La scorsa notte non ho praticamente chiuso occhio. Non facevo che chiedermi cosa mi avrebbe detto. Anche mentre facevo l'amore con la mia compagna pensavo all'incontro con mia madre. Avrebbe chiuso per sempre il nostro rapporto o ci sarebbe stata una nuova e completamente inattesa evoluzione? Non restava che aspettare ancora qualche ora ma ogni minuto che passava ero sempre più impaziente.

Finalmente è arrivata la mattina. Mi sono presentato a casa dei miei come d'accordo. Mio padre era già a lavoro. Mamma mi ha aperto la porta. Indossava una vestaglia, i capelli raccolti, struccata. Anche così la trovo ancora eroticamente appetibile.

"Ciao Ale, accomodati, hai fatto colazione?" mi ha chiesto stampandomi un bacio sulla guancia e dirigendosi verso la cucina.
L'ho seguita: "Sì mamma, grazie"

Mi sono accomodato sulla sedia mentre mamma puliva la cucina. Sembrava che fossimo tornati indietro di una ventina d'anni. Mi sentivo di nuovo l'adolescente perennemente eccitato che sognava l'aiuto di mamma. Ora però il momento della verità era arrivato.

"Mamma, che devi dirmi?" le chiesi deciso. Volevo sapere, dovevo sapere.
Si è voltata, era seria. Dopo aver chiuso l'acqua si è finalmente seduta al tavolo di fronte a me.

"Tesoro, perché non mi hai più cercato?"
"E tu? Perché non mi hai chiamato?"

Mamma è rimasta in silenzio qualche secondo: "Non sapevo cosa dire...quello che è successo mi ha fatto riflettere....lo so, mi dirai che non era la prima volta che accadeva una cosa simile tra noi ma stavolta è stato diverso"
L'ho guardata dritto negli occhi: "In che senso diverso?"

Ha abbassato lo sguardo: "Mi sono sentita diversa....sai, in passato quello che c'è stato era soprattutto un modo per aiutarti a sfogare le tue pulsioni giovanili e l'ho fatto da mamma, l'altro giorno invece per la prima volta con te mi sono sentita donna".

Era visibilmente imbarazzata. Emozionata come raramente l'ho vista. Quindi ha continuato: "In questi giorni ho pensato tanto a quanto successo. Mi sono guardata dentro. Ho analizzato le sensazioni che ho provato".
Si è fermata. Allora sono stato io a prendere la parola: "Ti va di raccontarmi a che conclusioni sei arrivata?"

"Non lo so, Ale, quello che posso dirti è che per la prima volta in tutti questi anni se l'altro giorno mi avessi chiesto di andare oltre quello che c'è stato probabilmente non sarei riuscita a dirti di no..." ha detto mamma tutto di un fiato senza guardarmi negli occhi.

Il cazzo mi stava esplodendo dentro i pantaloni ma la razionalità ha avuto il sopravvento. Avrei potuto tirarmelo fuori e chiederle di succhiarmelo, so che l'avrebbe fatto. Avrei coronato il sogno di una vita, realizzato la mia fantasia sessuale più frequente dai tempi dell'adolescenza. Ma poi? No, sarebbe stato troppo 'facile' e soprattutto avrebbe rotto quello che sta nascendo proprio adesso che il gioco si sta 'rovesciando'.

Non ho mai smesso di provare attrazione per lei, ma ora, per la prima volta anche lei ha confessato di provare lo stesso per me. Magari svanirà tutto, magari no. Adesso però tocca a lei chiedere e prendersi ciò che vuole: Tocca a lei uscire allo scoperto. Basta nascondersi dietro le mie necessità di giovane maschio, Ora siamo un giovane uomo e una donna adulta che si piacciono. Un uomo e una donna che quando sono vicini fisicamente fanno scintille. Io lo so da anni, adesso deve farci i conti anche lei.

"Mamma, apprezzo davvero quello che mi stai dicendo. La tua sincerità, la tua purezza. Conosci i miei sogni e le mie fantasie da sempre. Non ti ho mai nascosto nulla. Sinceramente non credevo di sentire ancora qualcosa di così forte per te...be, sappi che è così. Sappi che stanotte mentre facevo l'amore con Chiara pensavo a te".
"Ale, ti prego, non dirmi così..." mamma si è alzata dalla tavola voltandosi verso la cucina.

Mi sono alzato anche io e l'ho raggiunta, abbracciandola da dietro e poggiando leggermente il mio cazzo duro sul suo culo: "E' la verità....e ho ripensato tante volte a quella mattina in auto...ma non ti chiederò più nulla. Me l'hai fatto promettere tu tanti anni fa, ricordi?"

Mamma si è girata. Ci siamo guardati negli occhi. I nostri volti erano a pochi centimetri l'uno dall'altra.
"Pensaci bene...se quello che mi hai detto oggi sarà ancora valido...io ci sono per te. Voglio farti stare bene come tu hai fatto stare bene me per tanto tempo".

Quindi le ho stampato un bacio sulla guancia, l'ho guardata un'ultima volta negli occhi e sono uscito da casa lasciandola sola in cucina.
Porca miseria che svolta epocale!!!!
Mi sto rendendo conto, valutando casi simili che è una cosa quasi normale l'evoluzione o la rivoluzione sessuale di una donna superata una certa età, specialmente se la stessa si mantiene giovane e con un bel fisico, sembra quasi che questa condizione risvegli una seconda vita sessuale, anzichè assopirla come nella maggior parte delle donne in menopausa ma che hanno qualche kg di troppo o che comunque non sono "piacenti".
Complimenti Alessio il tuo racconto è sempre travolgente!
 

dc68

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La scorsa notte non ho praticamente chiuso occhio. Non facevo che chiedermi cosa mi avrebbe detto. Anche mentre facevo l'amore con la mia compagna pensavo all'incontro con mia madre. Avrebbe chiuso per sempre il nostro rapporto o ci sarebbe stata una nuova e completamente inattesa evoluzione? Non restava che aspettare ancora qualche ora ma ogni minuto che passava ero sempre più impaziente.

Finalmente è arrivata la mattina. Mi sono presentato a casa dei miei come d'accordo. Mio padre era già a lavoro. Mamma mi ha aperto la porta. Indossava una vestaglia, i capelli raccolti, struccata. Anche così la trovo ancora eroticamente appetibile.

"Ciao Ale, accomodati, hai fatto colazione?" mi ha chiesto stampandomi un bacio sulla guancia e dirigendosi verso la cucina.
L'ho seguita: "Sì mamma, grazie"

Mi sono accomodato sulla sedia mentre mamma puliva la cucina. Sembrava che fossimo tornati indietro di una ventina d'anni. Mi sentivo di nuovo l'adolescente perennemente eccitato che sognava l'aiuto di mamma. Ora però il momento della verità era arrivato.

"Mamma, che devi dirmi?" le chiesi deciso. Volevo sapere, dovevo sapere.
Si è voltata, era seria. Dopo aver chiuso l'acqua si è finalmente seduta al tavolo di fronte a me.

"Tesoro, perché non mi hai più cercato?"
"E tu? Perché non mi hai chiamato?"

Mamma è rimasta in silenzio qualche secondo: "Non sapevo cosa dire...quello che è successo mi ha fatto riflettere....lo so, mi dirai che non era la prima volta che accadeva una cosa simile tra noi ma stavolta è stato diverso"
L'ho guardata dritto negli occhi: "In che senso diverso?"

Ha abbassato lo sguardo: "Mi sono sentita diversa....sai, in passato quello che c'è stato era soprattutto un modo per aiutarti a sfogare le tue pulsioni giovanili e l'ho fatto da mamma, l'altro giorno invece per la prima volta con te mi sono sentita donna".

Era visibilmente imbarazzata. Emozionata come raramente l'ho vista. Quindi ha continuato: "In questi giorni ho pensato tanto a quanto successo. Mi sono guardata dentro. Ho analizzato le sensazioni che ho provato".
Si è fermata. Allora sono stato io a prendere la parola: "Ti va di raccontarmi a che conclusioni sei arrivata?"

"Non lo so, Ale, quello che posso dirti è che per la prima volta in tutti questi anni se l'altro giorno mi avessi chiesto di andare oltre quello che c'è stato probabilmente non sarei riuscita a dirti di no..." ha detto mamma tutto di un fiato senza guardarmi negli occhi.

Il cazzo mi stava esplodendo dentro i pantaloni ma la razionalità ha avuto il sopravvento. Avrei potuto tirarmelo fuori e chiederle di succhiarmelo, so che l'avrebbe fatto. Avrei coronato il sogno di una vita, realizzato la mia fantasia sessuale più frequente dai tempi dell'adolescenza. Ma poi? No, sarebbe stato troppo 'facile' e soprattutto avrebbe rotto quello che sta nascendo proprio adesso che il gioco si sta 'rovesciando'.

Non ho mai smesso di provare attrazione per lei, ma ora, per la prima volta anche lei ha confessato di provare lo stesso per me. Magari svanirà tutto, magari no. Adesso però tocca a lei chiedere e prendersi ciò che vuole: Tocca a lei uscire allo scoperto. Basta nascondersi dietro le mie necessità di giovane maschio, Ora siamo un giovane uomo e una donna adulta che si piacciono. Un uomo e una donna che quando sono vicini fisicamente fanno scintille. Io lo so da anni, adesso deve farci i conti anche lei.

"Mamma, apprezzo davvero quello che mi stai dicendo. La tua sincerità, la tua purezza. Conosci i miei sogni e le mie fantasie da sempre. Non ti ho mai nascosto nulla. Sinceramente non credevo di sentire ancora qualcosa di così forte per te...be, sappi che è così. Sappi che stanotte mentre facevo l'amore con Chiara pensavo a te".
"Ale, ti prego, non dirmi così..." mamma si è alzata dalla tavola voltandosi verso la cucina.

Mi sono alzato anche io e l'ho raggiunta, abbracciandola da dietro e poggiando leggermente il mio cazzo duro sul suo culo: "E' la verità....e ho ripensato tante volte a quella mattina in auto...ma non ti chiederò più nulla. Me l'hai fatto promettere tu tanti anni fa, ricordi?"

Mamma si è girata. Ci siamo guardati negli occhi. I nostri volti erano a pochi centimetri l'uno dall'altra.
"Pensaci bene...se quello che mi hai detto oggi sarà ancora valido...io ci sono per te. Voglio farti stare bene come tu hai fatto stare bene me per tanto tempo".

Quindi le ho stampato un bacio sulla guancia, l'ho guardata un'ultima volta negli occhi e sono uscito da casa lasciandola sola in cucina.
ne avrei approfittato per far diventare tutte le fantasie realtà
 

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