Natale con i tuoi...amici

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Quest'anno per Natale, ho preferito passare qualche giorno con i miei vecchi amici in montagna. Da quando mi sono trasferito per studio, rincaso solo durante le feste e quindi sono rari questi momenti.
Cinque amici (due ragazzi ed tre ragazze) in una tre giorni di relax, cazzeggio e chiacchierate sui vecchi tempi.
Al momento di decidere le stanze, visto che il mio amico era fidanzato con una delle ragazze presenti, abbiamo (con una mia caritatevole idea ;) ) deciso di lasciare la coppia unita nel lettone matrimoniale e noi single sistemarci nella stanza degli ospiti. Li si trovavano due letti singoli ed un materassino gonfiabile che sarebbe stato destinato al sottoscritto.
Disfatti i bagagli, ci siamo concessi una lunga camminata fino ad un supermercato, dove abbiamo fatto la spesa per il cenone ed i restanti due giorni. Come spesso accade in queste situazioni, la quantità del cibo era molto inferiore a quella degli alcolici comprata.
Dopo un pomeriggio di preparativi per il cenone, ci andammo a cambiare per la serata. La nostra idea era chiara, ci saremmo vestiti eleganti come se fossimo ospiti di chissà quale cena nobiliare ma avremmo banchettato con un menù più simile ad un McDonald.
Io ed il mio amico fummo pronti in un tempo perfettamente nella media umana, ma le nostre amiche ci misero circa un'ora e mezza (Dio benedica il mio amico che aveva portato la Playstation).
La prima ad essere pronta era Sara, la ragazza del mio amico. Una morettina minuta ma ben proporzionata, forse una terza stretta in un tubino nero con qualche pizzo qua è la. Capelli raccolti e tacco importante. Leggevo la soddisfazione (ed altro) negli occhi del mio amico e capivo anche che programma avesse per il dopo serata.
Poi venne il turno di Roberta, cugina di Sara era abbastanza simile a lei. I suoi lunghi capelli neri si poggiavano su un abitino dall'aria più leggera di quello indossato dalla cugina. Di un discutibile marrone, valorizzava il suo seno con una scollatura vertiginosa ma nascondeva la perfezione del suo culo. Il tutto confezionato con un tacco che sfidava le leggi sulla gravità. Lei era il mio obbiettivo della serata.. Non la conoscevo molto, qualche battuta, qualche chiacchiera ma nulla di che.. N'è troppo amici n'è troppo estranei. Ora erano i miei occhi a parlare delle mie idee ed il mio amico, con uno scambio di occhiate, mi fece notare che anche erano chiari anche a lui i miei programmi.
L'ultima ad uscire fu Chiara, lei era la mia migliore amica e per tutti ha la fama di gran puttana. Quarta di seno stretta in una camicetta bianca, gonna fino al ginocchio nera e stivale lungo. Sebbene con qualche chiletto di troppo, per i miei gusti, sapeva di piacere e non faceva nulla per non attirare l'attenzione.
Noi ragazzi sembravamo la versione più economica di James Bond e senza cravattino. Facevamo però la nostra porca figura.
La serata passò veloce quasi quanto il nostro consumo di alcol. Dopo cena, il programma prevedeva film natalizio ammassati su un divano per tre persone. Il mio amico teneva sulle gambe la sua ragazza, la cugina di lei era seduta al centro ed io al suo lato con sulle ginocchia Chiara.
Non passo molto dallo spegnimento delle luci e dall'inizio del film, quando Chiara mi fece notare che Luca (il mio amico) e Sara erano avvinghiati in una pomiciata abbastanza fuocosa e le mani di lui esploravano il corpo di lei senza tanti imbarazzi. Quando notarono che eravamo più interessati alle mani di lui che s'infilavano sotto la gonna di lei, ci diedero la buonanotte e se ne andarono "a dormire".
La situazione era perfetta, mi trovavo nel centro del divano ed abbracciavo entrambe le mie amiche. Naturalmente, il mio obbiettivo era concludere qualcosa con la cugina di Sara, ma l'alcol in circolo mischiato all'eccitazione del momento, mi portò a considerare anche Chiara (ti piace vincere facile?). Loro erano entrambe appoggiate su di me con la schiena e si lasciavano fare grattini su braccia e pancia..Dopo una decina di minuti, presi il coraggio e diedi qualche bacio sul collo a Roberta. Lei apprezzava. Si girò con il capo verso il mio volto ed iniziammo a baciarci.
Ma quando iniziai ad infilare la mano dentro la scollatura, si arrestò e mi sussurrò di non voler correre. Si scanso, aspettò qualche altro minuto e ci diede anche lei la buonanotte.
Rimasti soli, Chiara mi disse:"andata buca?". Ahimè le dovetti dare ragione, ma le chiesi se era intenzionata anche lei a darmi il 2 di picche. Lei non rispose, si volto verso di me ed inizio a baciarmi.
Lei non era infastidita dalle mie mani sul suo seno, anzi, si lasciò subito sbottonare la camicetta. In breve il suo respiro si fece più affannoso ed ogni volta che le pizzicavo i capezzoli, inarcava la schiena. Si stacco da me, solo per mettersi a cavalcioni su di me.
Ormai la camicetta era sfilata da qualche minuto ed io non tarda nel toglierle il reggiseno.
Ci baciavamo mentre le stringo il seno e quando la mia lingua si spostava sulle sue tette, le mie mani si infilavano sotto la sua gonna e le stringevano il culo.
Lei dimostrava la sua fama, si contorceva, ansimava e faceva giochi con la lingua spettacolari. Ci eravamo baciati in passato qualche volta, ma nulla di che..pomiciate tra ubriachi in discoteca. Non le servì tanto tempo per slacciarmi i pantaloni ed iniziare a farmi una sega. La scostai e con un movimento di gambe la feci finire in ginocchio davanti a me, lei sorrise ed iniziò un pompino alternato da una spagnola. Una cosa che ho sempre apprezzato e ricevuto più volte, ma mai così spettacolare. Leccava, succhiava, ci giocava..una professionista.
Si rialzò, si tolse stivali e calze e torno sopra di me. Io le scostai le mutandine e le sentii bagnatissime. Sussurrò:"scopami o troppa voglia". Iniziai a scoparla piano, ma lei dettava un tempo più veloce e con colpi secchi, mentre si stingeva i seni. La assecondai.
Dopo qualche minuto con lei a cavalcioni su di me, ci alzammo la misi di spalle, le feci poggiare le mani sul divano e continuai a scoparla. In quella posizione passai presto ad incularla, ma il suo ansimare si tramutò in gridolini di piacere e dovetti estrarlo per non se vegliare gli altri.
Lei si girò e riprese a farmi un pompino mentre si masturbava. Ormai stavamo per venire entrambi e feci la classica domanda:"dove vengo?" Rispose:"dove vuoi, per me va bene ovunque, se vuoi ingoio". Lo spinsi quasi a soffocarla e poi la scostai solo quando stavo per venire:"tieni aperta la bocca"..le sono venuto in parte in bocca in parte in faccia.
Lei era già venuta, quando ingoiò e si pulì il volto. Continuai a masturbarla con più dita possibili, più per il piacere di vederla contorcersi che per altro, fino alla fine del film, poi andammo a dormire.
Il giorno successivo tornai all'attacco di Roberta, con cui mi vedrò nei prossimi giorni...vi terrò informati.
Se va male, ho comunque un'altra ottima amica.
 

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