Racconto di fantasia Passione in Calabria

Donatocavallo05

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Alessandra e Luca, due giovani in vacanza in Calabria, si incontrano e scoprono una forte attrazione reciproca. Tra paesaggi mozzafiato, piatti tipici e momenti di intimità, la loro storia si sviluppa in un'avventura passionale e indimenticabile.
 
La vacanza in Calabria si preannunciava come un'avventura indimenticabile. Il sole cocente baciava la pelle di Alessandra, una ragazza di vent'anni dai capelli mori, magra e con un sedere sodo che attirava sguardi discreti ovunque andasse. Il suo seno piccolo, ma perfettamente proporzionato, si intravedeva sotto il costume da bagno leggero, mentre camminava lungo la spiaggia di sabbia dorata. L’aria era impregnata del profumo di agrumi, un mix di arance e limoni che si mescolava alla salsedine del mare cristallino. Alessandra era timida, ma dentro di sé covava una curiosità ardente, un desiderio di esplorare non solo i paesaggi mozzafiato della Calabria, ma anche i confini della propria sessualità.
 
Luca, un ragazzo di ventidue anni dal fisico atletico, la osservava da lontano. Era riservato, quasi timido, ma il suo sguardo tradiva un interesse che andava oltre la semplice ammirazione. I suoi muscoli scolpiti, frutto di ore di allenamento, erano evidenziati dalla luce del sole, e il suo sorriso enigmatico lo rendeva ancora più attraente. Luca era bravo nel sesso, lo sapeva, ma non era il tipo da vantarsene. Preferiva agire con discrezione, lasciando che fossero i suoi gesti a parlare per lui.
 
I due si erano conosciuti la sera prima, durante una festa in un piccolo paese arroccato sulle montagne. Le stradine strette erano illuminate da luci colorate, e l’aria era riempita dal suono della musica folk e dalle risate dei locali. Alessandra, incuriosita dai piatti tipici, aveva assaggiato la ‘nduja piccante, sentendo il calore diffondersi in tutto il corpo. Luca, invece, aveva optato per una pitta ‘mpigliata, dolce e croccante, che aveva condiviso con lei in un gesto di cortesia. Il loro primo sguardo si era incrociato proprio in quel momento, e da allora non si erano più lasciati.
 
Quella mattina, mentre Alessandra camminava lungo la riva, Luca si avvicinò con passo lento, come se non volesse spaventarla. “Il mare è incredibile, vero?” disse, la voce calma e rassicurante. Alessandra si voltò, sorridendo timidamente. “Sembra quasi finto, così blu,” rispose, sentendo il cuore accelerare leggermente. Luca si sedette accanto a lei sulla sabbia calda, le gambe distese e le braccia appoggiate dietro la schiena. “Non è solo il mare,” mormorò, lanciandole un’occhiata laterale. “Anche il panorama qui è... straordinario.” Il suo sguardo si posò sul corpo di Alessandra, e lei sentì un brivido percorrerle la schiena.

Il silenzio che seguì fu carico di tensione, interrotto solo dal rumore delle onde che si infrangevano sulla riva. Alessandra si alzò, spazzando via la sabbia dai piedi nudi. “Vengo a fare un bagno,” annunciò, più per rompere il silenzio che per vera intenzione. Luca la seguì con lo sguardo, notando come il costume aderisse perfettamente alle sue curve. “Aspetta,” disse, alzandosi anche lui. “Ti accompagno.”
 
L’acqua era fredda, ma rinfrescante, e Alessandra rise mentre le onde le lambivano le caviglie. Luca si immerse fino alla vita, l’acqua che gli arrivava appena sotto il petto. “Non hai freddo?” le chiese, la voce bassa e seducente. Alessandra scosse la testa, sentendo il calore del suo sguardo addosso. “No,” rispose, la voce appena udibile. Luca si avvicinò, le mani che scivolavano lungo i suoi fianchi, tirandola verso di sé. “Allora perché tremi?” sussurrò, il fiato caldo sul suo orecchio.

Alessandra non rispose, il cuore che batteva all’impazzata. Luca la strinse a sé, le labbra che sfioravano la sua pelle umida. “Sei così bella,” mormorò, prima di baciarla con una passione che la lasciò senza fiato. Le sue mani scesero lungo la schiena di Alessandra, afferrandole il sedere sodo e tirandola ancora più vicino. Lei si abbandonò al bacio, le mani che si aggrappavano alle sue spalle, sentendo il suo corpo reagire al contatto.
 
Il bacio si fece più intenso, le lingue che si intrecciavano in un ritmo primordiale. Luca la sollevò, le gambe di Alessandra che si avvolsero intorno alla sua vita mentre lui la premeva contro il suo corpo umido. Il suo membro, già duro, premeva contro il costume di Alessandra, e lei sentì un’ondata di desiderio travolgerla. “Luca,” ansimò, la voce rotta dal piacere. “Portami via da qui.”

Lui sorrise, un sorriso malizioso che le fece capire cosa aveva in mente. Senza dire una parola, la portò fuori dall’acqua, i loro corpi che gocciolavano sulla sabbia calda. La stese su un asciugamano, le mani che iniziavano a esplorare il suo corpo con una sicurezza che la fece gemere. “Sei così timida,” sussurrò, le labbra che sfioravano il suo collo, “ma so che dentro sei una fiamma.”
 
Alessandra chiuse gli occhi, abbandonandosi alle sue carezze. Le mani di Luca scesero lungo il suo stomaco piatto, slacciando il reggiseno del costume con un gesto esperto. Il seno piccolo ma sodo fu liberato, e lui lo baciò con devozione, la lingua che tracciava cerchi intorno al capezzolo già duro. “Luca,” gemette, le mani che si aggrappavano ai suoi capelli. “Non fermarti.”

Lui sorrise contro la sua pelle, le mani che scendevano lungo i fianchi, slacciando il resto del costume. Alessandra rimase nuda davanti a lui, il corpo esposto alla luce del sole e al suo sguardo avido. Luca si spogliò rapidamente, il suo membro eretto che pulsava di desiderio. “Sei perfetta,” mormorò, prima di stendersi sopra di lei, il peso del suo corpo che la faceva sentire al sicuro.

Le sue labbra scesero lungo il suo corpo, baciando ogni curva, ogni incavo. Quando arrivò tra le sue gambe, Alessandra trattenne il fiato, il cuore che batteva all’impazzata. Luca la guardò, gli occhi pieni di desiderio. “Lasciati andare,” sussurrò, prima di affondare la testa tra le sue cosce, la lingua che tracciava percorsi ardenti sulla sua pelle sensibile.

Alessandra gemette, le mani che si aggrappavano alla sabbia mentre il piacere la travolgeva. Luca la baciò, la leccò, la succhiò, portandole un orgasmo che la lasciò senza fiato. Quando finalmente si fermò, lei era un groviglio di sensazioni, il corpo tremante e il cuore che batteva all’impazzata. “Luca,” ansimò, “ti prego.”

Lui sorrise, posizionandosi tra le sue gambe aperte. Il suo membro entrò in lei con un movimento lento e deliberato, riempiendola completamente. Alessandra gemette, le unghie che affondavano nella sabbia mentre lui iniziava a muoversi, il ritmo costante e profondo. “Sei così stretta,” ansimò, la voce roca dal piacere. “Così calda.”

Il sole cocente, il suono delle onde e il profumo degli agrumi creavano una cornice perfetta per il loro amplesso. Luca la baciò, le labbra che si muovevano all’unisono con i loro corpi. Alessandra si abbandonò al piacere, lasciandosi trasportare dalle sensazioni che la travolgevano. Il suo orgasmo arrivò come un’onda, potente e travolgente, e Luca la seguì poco dopo, il corpo che si contraeva mentre il suo seme la riempiva.

Rimassero distesi sulla sabbia, i corpi sudati e intrecciati, il respiro che lentamente tornava alla normalità. “Questa vacanza,” sussurrò Alessandra, il sorriso soddisfatto, “sarà indimenticabile.” Luca la baciò sulla fronte, il cuore pieno di un calore che andava oltre il semplice desiderio. “È solo l’inizio,” rispose, la voce bassa e promettente. E mentre il sole continuava a splendere su di loro, sapevano che la Calabria avrebbe lasciato un segno indelebile nei loro cuori, e nei loro corpi.
 
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